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Appunti pedagogia della famiglia e dell’infanzia, Appunti di Pedagogia dell'infanzia e pratiche narrative

modulo che introduce l'europa dell'inizio del 1900: c'è una certa idea di famiglia e di infanzia. l'autore che prenderemo in considerazione è w. benjamin (filosofo critico letterario, è uno dei più importanti scrittori della modernità europea). scrive testi circa la critica letteraria sul romanticismo, teologia, saggi sulla letteratura per l'infanzia, viaggi, giochi, pornografia e disegni delle case borghesi- mezzi radio, telefono e cinema.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 22/04/2020

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Scarica Appunti pedagogia della famiglia e dell’infanzia e più Appunti in PDF di Pedagogia dell'infanzia e pratiche narrative solo su Docsity! PEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA E DELL'INFANZIA 16 aprile 2019 modulo che introduce l'europa dell'inizio del 1900: c'è una certa idea di famiglia e di infanzia. l'autore che prenderemo in considerazione è w. benjamin (filosofo critico letterario, è uno dei più importanti scrittori della modernità europea). scrive testi circa la critica letteraria sul romanticismo, teologia, saggi sulla letteratura per l'infanzia, viaggi, giochi, pornografia e disegni delle case borghesi- mezzi radio, telefono e cinema. W.B. è ebraico, nasce a berlino nel 1892, con hitler va in esilio a parigi. B non è solo un teroico rivoluzionario per i suoi interessi poliedrici, ma ha lasciato molti scritti. "infanzia berlinese intorno al millenovecento" è la sua autobiografia, bimbo che vive in una grande casa a berlino (collezione di fotogrammi, immagini, emozioni, minuti quotidiani) B. non ci consegna un'opera sistematica/ pedagogica, ma frammenti, immagini con cui ricostruire a posteriori il mondo della famiglia dell'infanzia a inizio del 1900. ricostruzione a posteriori, si parte da lì per ricostruire un idea di infanzia e di famiglia. W.B. nasce da una famiglia benestante, è figlio dell'impero tedesco e di una società travolgente capitalistica. la metropoli diventa la forma della modernità. si riflette sulle trasformazioni che accadono in quel posto. ricerca del modo in cui B.ricostruisce un'idea di famiglia, infanzia, borghesia moderna, ecc. famiglia e infanzia con cui ci confrontiamo sono figlie di quell'idea di famiglia. 1900 berlino è la città più moderna d'europa per le nuove tecnologie e per le architetture.B si oppone all'ingresso della germania nella prima guerra mondiale e va in svizzera. nel 1920 c'è la repubblica di weimar che dura circa 14 anni (contrasto destra e sinistra, crisi repubblica e sfibrante frammentazione politica con presa del potere di hitler) nell'estate del 1933 lascia il paese e va in esilio a parigi fino al 1940 quando muore in solitudine e povertà. B. è una figura charoscurale/ triste. nel 1940 fugge da parigi cercando di arrivare in spagna per imbarcarsi a lisbona e raggiungere gli intellettuali tedeschi negli stati uniti. il 25 settembre del 1940 gli viene requisito il visto di transito, la traversata era molto faticosa e il corpo era stramato, giunto li scopre che quel giorno era stata chiusa la frontiera in uscita. nella notte stremato si toglie la vita. solo il giorno dopo si scopre che a marsiglia non si poteva passare. la sfortuna è una delle componenti di W.B. c'è un racconto della mamma, c'è un omino con la gobba (sfortuna) che interviene per far andare male le cose. "Figure d'infanzia" parla di immagini, analisi di oggetti per esempio i giocattoli e l'approccio di bambini al giocattolo e al gioco. il corso descrive il mondo dell'infanzia e della famiglia nella casa borghese del 1900, nel 1800 inizia a prender forma uno spazio dedicato ai bambini, per svolgere questa osservazione difficile useremo il testo di Cambi "Il mondo dell'infanzia". a partire dalla rivoluzione di rousseau fino al 1900 (ricercando nei testi di Benjamin) ricercheremo immagini sotto questa circospezione, immaginario dell'infanzia che prende forma anche grazie a teorie che pedagogisti e filosofihanno espresso. 30 aprile 2019 benjamin nasce a berlino nel 1892, berlino è importante per lui, cosi come tutte le città natali per gli autori. uno dei nodi del suo pensiero è la città e per questioni di cronologia della sua vita attraversa un momento particolare: passaggio dalla modernità, tensioni economiche, rivoluzioni culturali e cognitive che cadono in qusti popoli. sociologo studia la modernità e come prende forma nelle metropoli che sono le figure simbolo (Simmel). i passaggi possono essere letti attraverso le trasformazioni delle metropoli. la berlino dell'inizio del 1900 è la soglia della modernità, passaggio da un'era a un'altra ed è anche ciò che sopravvive tra ciò che sta andando al tramonto, senso di perdita di un tempo che è stato, 1800. grande rivolgimento alle percezioni di spazio-tempo dovute a invenzioni (radio, telefono, ecc.). in "Infanzia berlinese" abbiamo il passaggio da un'epoca all'altra con le invenzioni (si parla dell'invenzione del telefono). B. è critico-letterario e filosofo ebrico (è importante sapere che lo è perchè influenza la sua concezione della storia, attesa messianica e i lavori di studio che si rifanno al periodo di parigi, opera incompiuta dove abbiamo forte senso di origine ebraica). l'influenza ebraica: - aspetti del folklore: personaggi, testi dedicati all'infanzia in cui la caratteristica ebraia dell'infanzia traduce le pagine (ebraici esaltano il racconto orale, narrazione) "omino con la gobba" parla di sfortuna berlino, B. famiglia ebraica benestante, ambiente alto borghese, salotti, camere da letto, suppelletti, giochi danno idea di agio. B. è ossessionato dai libri per bambini (soprattutto istoriati), importante la figura del collezionista. la casa borghese ci da l'idea della famiglia borghese (interieur: lo spazio del privato, degli affetti, spazio pieno di oggetti spesso preziosi con tanti suppelletti e vetrinette in cui vengono chiuse le cose come vengono chiusi gli affari di famiglia nella casa borghese). B. è uno dei testimoni principali della modernità europea; muore nel 1940 e ci consegna un corpus di opere poliedrico (stili e generi diversi). interesse per la critica letteraria (dal 1920 fa critica romantica sul dramma barocco tedesco e su goethe) si interessa di filosofia e teologia, spazio alla cultura popolare (letteratura per l'infanzia, gioco, spazi, mezzi di comunicazione di massa che irrompono sul piano moderno) mezzi di massa: fotografia, cinema e stampa illustrata. l'opera d'arte era l'unica del genio, nel 1900 opera d'arte diventa riproducibile e accessibile alle masse. dal 1930 in esilio molti scritti nascono come derivazione dai passage di parigi (emergere del capitalismo, ideologia del moderno a parigi: figure sociali, architetture, poeti, fa una ricostruzione del moderno a partire dai segni con cui esso si rende riconoscibile nelle città, insieme di aforismi, frammenti e spiegazioni importanti). i passage (gallerie coperte) di parigi: passaggio coperto di case e negozi, architettura nuova che è indeterminata tra dentro e fuori, zona di passaggio tra interno (negozi e case) e esterno che non è così esterno perchè è coperto; fatti con materiali nuovi (ferro e vetro). i passage sono l'archetipo/figure fondamentale della storia; varietà di regimi stilistici: dai racconti d' infanzia al breve saggio, racconti di viaggio, analisi culturale (radio e cinema) e narrativa (raccolti radiofonici per bambini), molteplici di interessi, approcci e stili. sperimenta su se stesso l'essere figlio dell'impero tedesco e della modernità capitalistica urbana che prende forma a parigi. studia a torino e in varie città, durante gli anni della repubblica di weimar sente conflitto tra destra e sinistra radicali dopo la guerra e la frammentazione politica porta hitler al potere nel 1933. da qui lascia il suo paese senza più farci ritorno (va a parigi principalmente, con brevi viaggi in danimarca e italia). pur nato in una famiglia agiata, per vicessitudini sfortunate che hanno a che fare con l'omino con la gobba B vive oppresso da povertà, solitudine e scarsità di opportunità editoriali; la sua fortuna è postuma subiscono) ad opera della modernizzazione capitalistica e tecnologica. in questo periodo c'è un concentrato di grandi rivolgimenti. alla fine del 1800 con la seconda rivoluzione c'è una grande trasformazione: i cittadini vanno in città ed esse si popolano; effetto dirompente in cui si struttura la città e l'ambiente urbano, effetti sociali dirompenti, più gente vicino alle fabbriche e ciò porta cambiamenti demografici e sociali. le persone non hanno alloggi e sono stipate in piccole stanze, l'orario di lavoro è all'insegna dello sfruttamento, grandi riflessioni sociali sui diritti del lavoro. ha un effetto dirompente che i cittadini meno legati a questi fenomeni e problematiche subiscono le trasformazioni: la città/metropoli viene trasformata dal capitalismo urbano: industrializzazione, stazione, ciminiere, magazzini, ecc. cambia il modo in cui le persone vivono le citta c'è una diversa organizzazione urbana. comincia a diffondersi l'uso di mezzi pubblici, la metropoli di berlino del 1800 lascia spazio alle nuove strutture. berlino è una città interesante per il rapporto con le proprie memorie, il passato non è cancellato. ma ci sono reminescenze che restano a monito, rapporto significativo con il passato. in infanzia berlinese si parla del mondo del 1800 al tramonto che è il mondo dell'infanzia e c'è malinconia, ma anche novità portata dall'urbanizzazione capitalistica che influenzano anche la vita del bambino. PASSAGE: molte città possiedono passage, i più diffusi sono a parigi, berlino, genova e milano. le riflessioni sui passage di B vengono dall'osservazione di quelli di parigi e di napoli. la riflessione di B si concentra sulla porosità : la vita è caratterizzata dal lasciar passare, nelle gallerie è come se gli ambienti interni si riversassero sulle strade, porosità è anche della società caratteristica xdlla festa, la vita si riversa nelle strade grazie anche alla mitezza del clima. i passage parigini sono molto cambiati nei secoli. i passage sono gli antenati dei centri commerciali. alla fine del 1800 in questi cambiamenti una delle novità è la nascita di luoghi nuovi, fabbrica è il perno del cambiamento, soprattutto nel 1900 (periferia), altri luoghi sono quelli del trasporto e distribuzione delle merci. passage sono la prima manifestazione dei luoghi in cui la merce viene esposta e trasfigurata (si tratta di merci di lusso, nell'epoca industriale la prima esposizione era di merci di lusso, per pochi). passage sono luoghi per pochi; nelle sue vetrine per la prima volta le merci sono disposte per accattivare il desiderio dei flaneur, per essere accattivanti. molti passage vedevano correre ai loro lati i tavolini dei caffè. è IN QUESTI LUOGHI CHE LA MERCE SI TRASFORMA DA OGGETTO DI BISOGNO A OGGETTO DI DESIDERIO. è il capitalismo per B che rende un sogno/ fantasmagoria il mondo in cui viviamo, passage sono spazi di distribuzione del lusso (tra passage e centri commerciali ci sono i grandi magazzini del 1930), con il boom economico le classi medie accedono alla merce e inizia la produzione di massa. i grandi magazzini sono quei luoghi in cui permane l'eleganza. palazzi belli diventano negozi per le masse che possono comprare, trionfa il capitalismo (produzione e consumo di massa). i centri commerciali sono passati dall' essere "non luoghi" ai margini della città a spazi di investimento delle città. dopo essere stati l'anti-città possono esser spazi in cui si riproducono le realtà cittadine. siamo andati verso una democratizzazione del consumo. MONDO DI OGGETTI, ATMOSFERE, GIOCATTOLI E STORIE DI WB testo "LOGGIE" di infanzia berlinese: luogo non solo della memoria, infanzia berlinese inizia con un brano dedicato al cortile che è luogo d'infanzia di B e di soglia (interno e esterno, è trapassare tra dentro e fuori). in qualche modo tutti i viaggi di B vengono rievocati in poche righe, è come se ci fosse tutta l'esperienza di B che ha viaggiato per il mondo. A capri conosce asia lacis che è una rivoluzionaria russa di cui si innamora. colpisce la molteplicità di immagini, ciò che è la descrizione e il racconto dei ricordi di infanzia è una raccolta di immagini (raccolta di immagini di ciò che viene dalle colonie, occhio del bambino accostato all'occhio dell'adulto: si ricordano le carrozze e nello stesso racconto si parla di modernità). chiudersi nella loggia è come fermare il tempo in particolare quello dell' infanzia, antropologia dell'infanzia viene pazientemente ricostruito a partire dai giocattoli, dalle ritualità domestiche, dalle fiabe (la famiglia borghese ha riti quotidiani ben scanditi) ideologia radicata di B da bambino. libri di ricordi di infanzia rappresentati come cristalli di un mondo privato ormai lontano, irripetibile. raccolti per leggere le trasformazioni della berlino di allora e del bambino B immerso in questo mondo, fase natuda diB che culmina con il progetto sui passage e contribuisce ai lavori sul moderno, hanno l'ambizione di ricostruire l'affresco di un epoca come una ricostruzione che riparte dall'analisi di materiali, ambienti, strutture che carattrizzano la città dell'epoca. struttura originale, non lineare di esperienze e di ricori personali, non sappiamo se le varie età sono messe in ordine, è irrilevante, ma è una successione di immagini, istantanee, interni ed esterni, abiudini e oggetti giustapposti come tanti frammenti in cui c'è tutta la capacità di rievocazione di racconti (lui parla di ricordi sepolti o rimossi in qualche angolo della sua mente, ciò che è rimosso è spostato o in posti concreti o in angoli della mente nascosti). mondo apparentemente banale e insignificante, in realtà nascosti, ritrovati e salvati nell'oblio. nei ricordi si trovano le tracce del mondo dell'800 che va al tramonto (fatto di porcellane, loggie, mobili, stile bidermeir (nelle case borghesi e nobili) che interessa le illusrazioni, è un carattere dei disegni, giretti pomeridiani, bauli di libri, giocattoli, merletti, atmosfere che descrivono questi interni), la casa e la famiglia borghese sono luoghi di protezione, può essere anche soffocante e di chiusura: questo mondo è detto interieur (interno di ambienti, di stati d'animo, mondo che avvolge, luogo di sicurezza borghese e di protezione famigliare). il libro è pieno di riferimenti femminili che si occupano della cura; specie di microcosmo riempito di oggetti in cui il bambino si sente al riparo e allo stesso tempo in ostaggio. "Vivevo come un mollusco nelle conchiglie"... mondo sicuro e protetto in cui il bambino si sente a proprio agio ma in cui rischia di essere intrappolato. atmosfera di un commiato di un mondo al tramonto, commiato all'infanzia (rievocazione dell'infanzia da parte dell'adulto ). in questo commiato c'è la voce di un'intera generazione che crescendo appartiene a un tempo diverso, cresce negli ambienti borghesi, ma deve svegliarsi in un altro mondo e tempo. questa generazione ha un asveglia repentina nel 1914 con la guerra mondiale, si ha un passaggio all'adultità traumatico. carattere malinconico del testo che pervade queste pagine, malinconia per un tempo perduto, tempo dell'infanzia, tempo precedente e sentimento di fine. il tempo volge alla fine e ha in se i germi di caducità. berlino preannuncia un rovina futura (le due guerre). in questo testo del 1930 se ne scrutano i segni, B si avvede della caduta imminente, riesce nell'opera a coniugare incanto e stupore di chi è cresciuto nel 19 secolo e il disincanto di chi si è svegliato nel 20. il bambino e il tempo abitano quella soglia, il racconto fa vedere i segni, meraviglia e ombra malinconica sono presenti sempre. "infanzia berlinese " non è solo ciò, non solo racconta dei ricordi dell'infanzia/ libro di memorie, qui esperienza, ricordo, memoria si legano alla concezione di storia di B. l'ultima parte è legata alla parte più matura dell'autore, dagli anni 30: conduce l'autore a riflettere sulla storia, categoria fondamentale per interpretare la sua concezione di storia. il mondo della modernizzazione capitalista è interpretato da B come un sogno, un grande sonno si è impossessato dell'europa. irruzione del capitalismo ha portato all'addormentamento delle coscienze dei cittadini dell'europa, lo scopo della sua riflessione (in particolare nei passage e nelle tesi di filosofia della storia) è di risvegliare le coscienze dal sonno in cui il capitalismo le ha immerse, risvegliare lo spirito criticonche sveli e riveli che si tratta di un sogno da cui dobbiamo risvegliarci. materialismo originale,ricordare è simile al lavoro dell'archeologo che disotterra, scava e porta in superficie anche con il rischio di rompere, è portare alla luce qualcosa, è simile a freud con l'inconscio che non si vede ma emerge come punta di un iceberg; il lavoro dell'analisi della memoria è un portare in superficie ciò che è stato rimosso e dissotterrato. in questa azione si ha il significato di condurre il passato al presente, porto a coscienza nel presente ciò che ho rimosso nel passato, il risveglio non è un confine ma una soglia, passaggio tra lo stato di sonno e di sveglia, presa di coscienza prograssiva, ricordo di quello che ho sognato, ricordo e risveglio sono esperienze di soglia. i sogni son una raccolta di immagini. ricordare: produrre una personificazione del passato, il risveglio al presente è il risultato di una nuova e diversa comprensione della storia che farà tesoro di una presa di coscienza, risveglio che ci mostra le contraddizioni che il capitalismo ha ricoperto di fantasmagoria per non farci leggere la realtà drammatica. 7 maggio 2019 dimensione del ricordo: impo per il pensiero dell'autore. cosa vuole ricordare B? come lo fa? struttura originale di infanzia berlinese non è una narrazione lineare di ricordi e di esperienze personali, ma è una successione di istantanee e immagini, coerente con la teoria della conoscenza di B. che concepisce le immagini come momento significativo per conoscere. istantanee giustapposte capaci di evocare racconti e ricordi spesso raccolti e sepolti all'interno delle case borghesi, apparentemente non significative ma raccolti, messe insieme e salvate. immagini che come cornice hanno lo spazio e il tempo della borghesia, nelle case sopravvivono le tracce del mondo ottocentesco avviato al tramonto e fatto di profumi di casa. l'interno avvolgente e protettivo è il luogo di protezione dell'infanzia, microcosmo che satura gli spazi, e di prescrizioni (come il bambino deve essere), guscio protettivo luogo di sicurezza, ma anche spazio dove il bambino è imprigionato da questo mondo borghese. opera ha lo stile del commiato per un mondo che è già e sta tramontando, tono di saluto e ricordo che permia tutta l'opera e gli da un carattere di malinconia (sentimento principale dell'opera e di tutte le opere di WB). in quest'opera in particolare c'è malinconia perchè è opera di ricordi, le stesse città, preannuncia lo svuotamento, la rovina, B ne legge e scruta i segni e se ne accorge, ripercorre tutti i ricordi coniugando lo stupore di chi è stato bambino (risveglio di chi si desta nel 20 secolo). infanzia berlinese non è solo la narrazione di ricordi di infanzia, ma è l'opera in cui l'esperienza del ricordo e delle memorie si legano alle concezioni delle storie di B. rapporto esperienza del ricordo con la storia vera e propria. il lavoro del ricordo appare come il risveglio da un sogno. il lavoro del ricordo è interpretato come il risveglio dal sogno in cui il capitalismo ha avvolto il mondo occidentale, sogno con il quale il capitalismo ci fa apparire il mondo delle merci (mondo delle merci, pesante industria, del lavoro, delle differenze sociali). il capitalismo ci presenta questo mondo come una fantasmagoria (come con marx). ricordare vuol dire risvegliarsi dal sogno, dissotterrare, condurre al presente il passato, portare il passato nel presente e prenderne coscienza, nel passaggio passato-presente avviene il risveglio che è una presa di coscienza. WB non è l'unico a pensare al risveglio, per esempio i surrealisti prestano attenzione al sonno, mondo onirico; c'è la concezione della memoria involontaria di proust che scrive alla ricerca del tempo perduto (ricostruzione di ricordi capaci di evocare mondi). oltre a loro c'è una concezione dell'inconscio come dimensione nascosta nell'uomo che muove gli uomini lungo la loro parte conscia, c'è anche la teoria del feticismo delle merci di marx è inizio della veglia presa di coscienza di ciò che si è sognato, è un esperienza di soglia. non un confine, tiene insieme la casa borghese e l'aria che respira nei viaggi, ci da indicazioni sull'arredamento delle case borghesi, solo dagli anni 30 i progetti e gli arredamenti delle case erano fatti con impronta razionale (mobili degli anni 1870 avevano volumi grandi e non erano ancora razionali, mobili di stile liberty con stile decorativo e non funzionale, poi si va contro la decorazione). tra 1800 e 1900 la malattia dei nobili era la tubercolosi, chi poteva permetterselo si curava nei sanitari. la tubercolosi, tisi, era una malattia intrisa di malinconia e ansia e nell'immaginario diventa quasi un modo di essere della borghesia e nobiltà del tempo. la loggia era ammobiliata in modo più modesto, era la sua stanza preferita e gli permetteva di vedere tutti i cortili. tutta la descrizione ci da l'idea di un grandioso appartamento, è importante l'atmosfera di questi racconti, in questa raccolta di racconti B ha saputo guardare alle storie tessendo il ricordo delle sue avventure, scava dentro l'attualità di un mondo che sta cambiando, cambia il passato con l'intensità di un sogno che si ridesta nel presente. ciò che l'infanzia accende non è solo la malinconia verso qualcosa che non c'è più, ma la possibiità di salvare ciò che non è ancora. infanzia è periodo di vita capace di rievocare e salvare, ai bambini è possibile rievocare il nuovo. la concezione della storia di B si mostra in infanzia berlinese in forma di poesia. ha una concezione poetica e lo scopriamo attraverso la lettura del testo, le note e l'atmosfera. pur non essendo un poeta B pensava poeticamente. "IL CALZINO" forma e contenuto, ci dice di custodia e custodito, la casa è la custodia, essa ci racconta cosa è custodito in essa e viceversa,il contenuto (custodito) ci racconta delle forme e della custodia. secolo borghese avviato al tramonto è il 1800, mondo ovattato quello borghese, di interni ed esterni, forma e contenuto che si corrispondono. passione per le cose di B: il mondo di cose che propone da questo libro, il mondo dell'infanzia è un mondo di cose (biscotti, bambole, immagini, trenini, decalcomanie, ecc) B ha una passione per le cose e per la loro capacità di disegnare uno spazio simbolico, rappresentare lo spazio storico e culturale. non traccia teorie sociologiche ma ne descrive aspetti e atmosfere per dedurre la teoria. sguardo al concreto, al particolare, agli aspetti minuti, alle cose. passione dei surrealisti che erano maetri nel rievocare il mondo delle cose nel 19 secolo, in italia c'è guido guzzano che pone interesse nelle cose.nlo sguardo intriso di sogno di B si posa sulla materialità dell'epoca, mondo in cui le cose appaiono trasfigurate, in un mondo di sogno, distante la stessa cosa diventa il sogno e lo stesso accade per le cose dell'infanzia in particolare i libri. nell'interesse di B per l'infanzia e per il suo mondo si legge la sua passione di collezionista. scrive su un collezionista: edward fuchs, il collezionista si impegna assiduamente contro la dispersione e l'abbandono delle cose, vuole ricomporre frammenti sparsi e dargli ordine, il collezionista chiama a raccolta i resti e gli scarti, quanto si sottrae alla logica dell'utile. colleziona le cose che gli mancano. il suo interesse è per la collezione a prescindere dal reale valore delle cose, raccoglie cose desuete e quanto si sottrae alla logica commerciale. l'oggetto che cerca non necessariamente funziona, ma sono oggetti di cui il collezionista va in cerca (a prescindere dalle loro reali funzionalità, andando contro la regola commerciale e capitalista dell'utile e del funzionale). il collezionista sogna un mondo in cui le cose sono liberate dalla schiavitù di essere utili, mondo remoto nello spazio. per esempio gli oggetti esotici e nel tempo (antichi, inutili e in disuso)lo scopo del collezionista è liberare le cose dallo scopo di esser utili: 2 movimenti del collezionista: - nel tempo: riporta nel tempo presente e espone gli oggetti desueti -nello spazio: raduna oggetti che solitamente non stanno insieme e gli da un nuovo contesto, sottrae le cose alla linearità cronologica e li salva dall'oblio, travolgendolidalla linearità del tempo salvandoli dall'essere dimenticati. genera un nuovo contesto in cui le cose accolgono la vita nuova.vero carattere di struttura è il collezionista che rifiut di stare alle leggi dell'utile, della funzionalità ,del mercato che regola la circolazione delle merci. al di la dell'infanzia B vive la sua vita in una precarietà materiale, anche i suoi amici ci raccontano dei sacrifici fatti per comprare i libri illustrati per bambini. storia borghese e appartenenza di classe e profonda aderenza alla concezione del mondo a cui lui dava importanza, le cose più impo erano i libri per i bambini e si indebitava per comprarli. collezionismo non è solo un vizio ma è un altro degli aspetti coerenti del suo pensiero.il collezionista da voce al silenzio della storia, a ciò che essa ha scartato, organizza il neativo, il rovescio della storia della società entro un nuovo contesto. ogni brandello e scarto finisce per cospirare entro un ordine esistente (esiste un altra storia rispetto a ciò che si vede) la cultura è fatta anche di cose, non solo di idee e teorie. il collezionismo è una forma di memoria pratica: modo attraverso cui si eprime. solo chi non ha ripudiato la gioia dell'infanzia può riscoprire i libri dell'infanzia. la sua collezione si nutre pezzo dopo pezzo. "TIRANDO FUORI DALLE CASSE DELLA MIA BIBLIOTECA" in "figure d'infanzia" raccoglie libri antichi e fa una collezione di libri per bambini ora custodita a londra (nel 1930 questa collezione fu custodita dalla moglie dora che la porta dalla francia all'inghilterra), B fa una letteratura marginale, ma la volontà anarchica e distruttiva di rompere il tempo e il vuoto attraverso la raccolta di scarti, elementi illuminati da una luce nuova. nelle rievocazioni di b appaino immagini che raccontano le città dove sono avvenute le scoperte. infanzia berlinese raduna in poche un mondo e un mondo di oggetti che oggi non c'è più, ma che hanno il valore inestimabile dei ricordi: risveglio dalla mia esperienza nel presente e ricordo la critica rispetto al presente; risveglio del presente a partire dal potere evocativo. "OMINO CON LA GOBBA" le cose diventano più piccole e più difficili da maneggiare. l'omino è la sfortuna. ti fa i dispeti e ti porta sfortuna nell'avvenimento delle tue faccende, omino in qualche modo è sempre presente lo porta spesso nel luogo sbagliato, al momento sbagliato. azione dell'omino con la gobba è molto potente 9 maggio 2019 lezione con prof gianluca bocchi 14 maggio 2019 a partire dal 1918 B inizia a raccogliere libri antichi e preziosi parti dei quali vanno a costituire la sua collezione per bambini messa in salvo dalla moglie che ora è a londra. la pratica del collezionismo non è per b la raccolta maniacale di oggetti preziosi, ma è un gesto rivoluzionario verso l'accumulo capitalista. il collezionista per b è rivoluzionario, riabilita oggetti scartati dall'uso comune e libera gli oggetti dall'uso funzionale collocandoli in un altro luogo e tempo. per quanto riguarda la sua collezione di libri riabilita e raccoglie una letteratura marginale, alcune sono vere e proprie rarità non ancora rovinate dalla produzione in serie,volontà rivoluzionaria e anarchica di scardinare la continuità del tempo attraverso il recupero di frammenti del mondo perduto. oggetti riordinati in un nuovo contesto che illumina reciprocamente questi oggetti, alcuni preziosi altri no, letteratura per l'infanzia è un genere marginale e di scarto delle letteratura ufficiale. LETTURA FIGURE DELL'INFANZIA due capitoli: uno si concentra sugli oggetti l'altro sull'attività di lettura. alcuni sono testi di infanzia berlinese, alcuni sono articoli di giornale e una è una conferenza radiofonica. nella produzione di b a pagina 3017 ci sono le fonti e gli autorie i curatori dell'opera che radunano secondo il tema dell'infanzia, i suoi oggetti e il suo mondo. dal punto di vista esperienziale il tema dell'esperienza è impo nella riflessione pedagogica ed è anche tema pedagogico, riconosce la centralità dell'esperienza nell'infanzia: leggere e giocare. temi collegati in un contesto culturale in cui c'è il tema dell'esperienza. per B la LETTURA è un esperienza di immersione profonda in un'altro tempo e luogo,totale abbandono. "LA FEBBRE" da infanzia berlinese descrizione del letto, cuscino, cura materna, ma anche dei racconti che la madre gli elargiva durante la convalescenza, leggere è un esperienza di solitudine e di spaesamento "LIBRI PER RAGAZZI" pagina 77 "ARMADI" libri per bambini collezionati da b diventano oggetto di riflessione, nella prima meta del 1800 la diffusione della letteratura per l'infanzia è il risultato dell'innalzamento di indici di istruzione per i più piccoli. la letteratura per l'infanzia per b emerge dalla borhesia e dalle sue atmosfere protettive, si carica di tensioni e ambivalenze. è prodotto importato dalla cultura moderna e dalla sua volontà di controllo sociale. pedagogia mderna nasce dalla tensione di conformazione (idea che peda sia strumento di controllo conformazione sociale)la modernità investe sulle istituzioni (per esempio scuola, ospedale psichiatrico, ecc) in cui l'educazione ha il compito di evitare le devianze. l'altro polo della tensione, che emerge con rousseau, è la liberazione (educazione vuole liberare la creatività del fanciullo) tensione è concetto di base che informa la cultura pedagogica, la cultura ha in se uno scopo di emancipazione e liberazione (va dal nido all'università). questa tensione abita in profondità tutte le storie della riflessione pedagogica. i libri dell'infanzia nascono nella cultura borghese e hanno impronta di controllo e conformazione sociale. lega la letteratura per l'infanzia a un intenzionalità educativa, intenti didascalici, educativi con scopo di evitare devianze e conformare i valori di obbedienza, sacrificio e rispetto. nel 1924 B recensisce una storia, il libro di karl obeker (libri per l'infanzia pagina 84) B riflette sul fatto che questo testo manifesta una forte autonomia rispetto alla prospettiva pedagogica illuminista, quest'opera ricostruisce la storia partendo dalle fiabe dell'abecedario. all'inizio c'è il dizionario illustrato di comenio sulla cui immagine si diffonde il libro elementare di Basedow. si riferisce al kinderbok (libri per bambini) analizzando questi testi, recensendo quello di karl B si accorge che l'unicità del libro per l'infanzia (che sfugge alle mire da pedagogo e degli appetiti delle teorie pedagogiche) è data dalle figure, illustrazioni. libri ricchi di immagini che nel 19 secolo aveva una minore importanza (meno prezioso delle incisioni in rame, dei manufatti barocchi, meno raffinato), l'immagine è un aspetto decisivo dell'epistemologia di B. testualità complessa di cui forma, immagini e materiali sono parte. oggi diamo per scontato l'utilizzo di figure nei libri per piccoli. B analizza questi libri a partire da una testualità fatta anche di materiali,colori disegni e parole. ciò contribuisce all'immersione come lettore in cui il bambino precipita di fronte al libro. letteratura per bambini è luogo del fantastico in cui la realtà si dilata nella possibilità e B riconosce la potenza immaginifica delle illustrazioni (reale incontra immaginario)è il bambino che guardando le immagini ci penetra. la lettura dei testi con tante immagini è un esperienza di immersione. la bellezza delle immagini non devono inibire l'esperienza sensoriale. il libro è da toccare e sfogliare, esperienza tattile, B invita i bambini a ritagliare le figure. invito riceve sdegno dagli adulti. b riflette sulla natura delle illustrazioni e ricorda come le più belle dalle stampe popolari. la fiaba è un espressione della cultura orale popolare, la favola viene scritta e tramandata con morale, la fiaba si tramanda oralmente. la fiaba ha le stesse origini del mito, è un passaggio di racconti popolari che avviene oralmente e in un secondo tempo scritta per essere tramandata in modo organico. molti disegnatori illustravano sia i libretti romanzati di racconto popolare sia i libri per l'infanzia confondendo spesso i tipi di illustrazione ( non si era pensata la specificità delle illustrazioni per l'infanzia). quando nasce questo tipo di letteratura non ci sono problemi, sono storie popolari e disegni che istoriano le storie per bambini. nei libri per bambini le immagini contraddicono le atmosfere censurate dall'infanzia del tempo (illustrazione è lo spazi di libertà, nel disegno spesso c'è uno stato di contraddizione della pedanteria, si osa di più). faeti dice che il segno degli illustratori interrompe la compattezza presente del progetto pedagogico. B dice di non produrre oggetti specializzati per bambini perchè il loro intuito va oltre a quello che noi pensiamo sia adatto a loro. la borghesia voleva controllare il comportamento del bimbo borghese. pinocchio è intriso di questo tipo di pedagogia, burattino disobbediente che viene trasformato in legno o gli si allunga il naso. nello spazio di illustrazione ci sono margini di libertà maggiori, si vuole sfuggire dall'intento pedagogico. il mondo delle illustrazioni sembra sfuggire al mondo dei pedagoghi. intesa segreta che lega bambini e artisti che si comprendono al di là del linguaggio verbale. nella conferenza radiofonica b riflette sulla metafora che accosta lettura e mangiare (divorare libri), non è solo un modo di dire, esprime la sua concezione della lettura che per lui rientra tra i suoi bisogni primari, non si legge per ampliare le conoscenze, ma per accrescere noi stessi anche fisicamente. bambini leggono per assimilazione (i bambini non semplicemente leggono, la lettura, la storia e i personaggi producono un immedesimazione, racconto è imitazione di ciò che ci accade, attraverso la lettura noi ci immedesimiamo e abbiamo già affinità, processi di identificazione con i personaggi, va oltre e dice che non leggiamo per empatia, immedesimazione ); c'è un filone di ricerca che approfondisce il rapporto tra letteratura e narrazione con empatia. empatia con l'altro a partire dalla propria esperienza. i bambini per b non leggono per empatia, ma per assimilazione, hanno bisogno dei libri come del cibo, anticipa acquisizioni che psicologia e psicanalisi fanno, bambini a cui non si ha una corretta interpretazione verbale è un bimbo che avere gravi problemi e carenze. acquisizioni che psicologia e psicanalisi hanno mostrato. lettura e letteratura, leggere libri non riguardano conoscenze e formazione, ma il potere dei bambini, ciò che possono fare. "LO SCRITTOIO" infanzia berlinese, idea della conquista di uno spazio, lo scrittoio, e un tempo per se (che è la lettura). virginia woolf scrive "una stanza tutta per se" spazio/tempo interiori conquistati. 16 maggi 2019 "GIOCATTOLI" lettura brano infanzia berlinese pagina 27. due motivi importanti: ci introduce al tema del giocattolo, B va nella casa della zia che ha un aura sinistra e magica. due soglie diverse, la zia del bovindo gli da un cubo di vetro che contiene una miniatura di una miniera, aspetto della miniera/ cantiere come aspetto artigianale, sui luoghi di lavoro torna l'attenzione di B. la miniera era la più indicata e lasciava intravedere lo sberluccicare. giocattolo borghese porta con se l'aura del bidermeier. B è un collezionista di giocattoli, per metà vita non vive nell'agio, eppure in questa parte della sua vita è un incallito collezionista di pezzi rari (libri e giocattoli), non ha soldi per sostanziarsi ma la sua passione per le cose (non narcisismo) viene comunque soddisfatta. come per quanto riguarda i libri c'è una passione sensoriale. il loro possesso, averli in casa, guardarli, toccarli e passione per la conoscenza. rispetto al giocattolo le riflessioni riguardano la storia del giocattolo e il suo gioco/giocare/ controlla motivi e influssi teorici che gli provengono da altri autori per esempio freud. B. nei suoi brani "Giocattoli russi", "elogio della bambola", ecc. i teatri insieme ai giocattoli perde sono di burattini. ripercorre le storie dei giocattoli e ripercorre la loro origine che nasce dall'artigianato. collezione proletaria e povera. i giocattoli non nascono da produttori specializzati perchè sono produzioni secondarie, residuali di corporazioni e mestieri diversi (intagliatori, pittori, ecc.). produzione di giocattoli era una produzione secondaria per artigiani che nel frattempo costruiscono anche altro. ogni professione ha anche una produzione secondaria che riguarda una precisa lavorazione di un prodotto. solo nel 19 secolo le produzioni di giocattoli diventa una professione vera e propria. anche le abitazioni riservano ai bambini delle camere (scaffali, scrittoi, spazi che vanno riempiti di oggetti per il gioco e per i giocattoli). per studiare la storia della famiglia è importante sapere come vivevano le famiglie. fino al 1700 a seconda delle classi sociali la famiglia dell'europa rinascimentale viveva in ambienti promisqui. le case erano spesso a 1 o due stanze, presenza di bagni è tardiva. al di là dell'esistenza del bagno o meno, la vita delle case era concepita in pochissime stanze tutte le funzioni percepite in 1/2 ambienti. riproduzione e altre attività avvenivano in pubblico, si mangiava insieme, non c'erano gli spazi privati, arriverà nel 1700 in cui ci sono funzioni che non vengono espletate in pubblico; così dal medioevo fino al 1600. le fmiglie erano allargate, tutto avveniva agli occhi degli altri. nel 1700 le stanze sono divise in base alle funzioni che svolgono. il trionfo dello spazio privato è del 1800. il riconoscimento della dimensione privata va di pari passo con il riconoscimento della loro specificità. gli si attribuiscono spazi, oggetti, mobilio, deputati anni in cui tutto è quel guscio protettivo intorno all'infanzia. cominca nel 19 secolo la produzione in serie di giocattoli, ci son negozi di giocattoli e le case si riempiono di giocattoli, in questi anni nascono i veri costruttori di giocattoli, costruiscono solo quelli, prima il giocattolo era lo scarto , un prodotto secondario di un tornitore. libri come prodotti di scarto di una cultura che si occupa d'altro. questa idea è coerente con il modo in cui i bambini giocano. i bmbini delle case borghesi hanno la loro camera con scaffali, bauli, cassetti e scrittoi, anche i venditori di giocattoli sono tardivi cosi come i negozi, prima la divisione delle corporazioni segnava sia la produzione che la vendita di giocattoli. in europa b dice che sono i tedeschi e i russi a possedere il genio del giocattolo. norimberga è simboleggiata dal soldato di piombo, a monaco nasce la casa delle bambole, zona turingia famosa per la costruzione delle pecorelle. norimberga c'è il più bel museo antico di giocattoli d'europa. ci si occupa di materiali di scarto rispetto a quelli dell'alta cultura. atteggiamento aperto oggi che non fa distinzioni tra alta e bassa cultura. ci dice della specificità locale per la produzione di giocattoli (per esempio quelli russi sono meno conosciuti ma più interessanti), tante etnie che abitano la russia si esprimono anche nella fabbricazione di giocattoli.viene usato il legno dipinto intagliato e colorato, la creta, le stoffe, gli ossi, le carte, ecc. materiali sono anche usati per costruire burattini, animali intagliati, scrigni, ecc. giocattoli in legno e personaggi che raffiguravano i diversi mestieri in forma più grande. in occasione della mostra della via della marca (c'è un museo in questa via) B descrive gli oggetti esposti: bambole, soldatini, forme di zucchero di giocattoli di pasticceria, giochi di società, ecc.nei testi la storia del giocattolo si intreccia con la predilezione degli usi (i bambini preferiscono forme semplici e primitive in cui ritrovano le forme arcaiche). si cerca di riprodurlo nel giocattolo industriale, i materiali prediletti dai bambini sono il legno, l'argilla, la carta, cartapesta, più tardi si aggingeranno alabastro, metalli e vetro. b riconosce l'attrazione dei bambini verso i materiali di scarto, nei luoghi dove si opera concretamente sulle cose. i cantieri dice B sono i luoghi in cui i bambini interagiscono con i materiali. il mondo è pieno dei più incomparabili oggetti. i bambini si divertono nei laboratori e nelle officine, nei laboratori artigianali dove ci sono materiali di lavorazione e di scarto (tra questi ultimi si riconscono oggetti messi tra loro in un nuovo modo, in un nuovo rapporto costruito attraverso il loro giocare).parte dall'osservazione dei bambini, fa una ricostruzione e a posteriori e lo fa in modo colto partendo da considerazioni sull'origine del giocattolo, affinità tra origine e il fatto che i bambini usano e prediligono un certo tipo di forme e materiali. nella casa delle bambole con materiali di scarto può fabbricare qualcosa di nuovo: rapporto imprevisto e nuovo tra le cose che il bambino fa interagire con il gioco. B dice che il giocattolo come il libro è il risultato di un tempo e di una cultura di una comunità (differenza di geografia dei posti). critica verso la cultura borghese del suo tempo che getta sull'infanzia un suo sguardo di sensi di colpa, insicurezza nella relazione tra adulto e bambino segnata dall'autorità. attraverso le forme di colonizzazione pedagogica (imposizione di uno stile didascalico, moraleggiante), produce oggetti materiali e immagini infantili. con la colonizzazione la cultura si esprime con la costruzione di giocattoli. B riconosce il colonialismo nel fatto che i giocattoli vengono deformati in lunghezza e in larghezza (giocattoli di grandi dimensioni). quando si riempiono i negozi di questi giocattoli questa finta allegria fa quasi paura, questa allegria spaventosa e frenata appare in nei volti delle bambole, nei vagoni catastrofe (vagoni che vanno in mille pezzi per incidenti escogitati, simulano uno scontro tra treni). nella frenesia di artefatti vede il capitalismo e le frenesie che esso impone. conoscenza storica e antropologica sull'origine dei giocattoli è accompagnata dalla riflessione sul gioco (sistematica), prende forma in poche e fini considerazioni disseminate nelle recensioni sui giochi e negli articoli dedicati ai giocattoli moderni. fra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 si diffondono tra gli studiosi le interpretazioni della dimensione ludica come dimensione originaria dell'uomo, motivo centrale di riflessione per psicanalisti, psicologi e filosofi (winnicot, vygotskij, freud, ecc). disegnano una cornice culturale entro cui cresce l'interesse per il mondo dell'infanzia e per i suoi giocattoli. del giocattolo per B non è la capacità di rappresentazione e di aderenza al vero (riprodurre la realtà che misura il successo del giocattolo), ma il contrario. il bambino vuole trainare qualcosa e diventa cavallo, vuole giocare con la sabbia e diventa fornaio. il giocattolo che imita la realtà aiuta questo processo che però è autonomo dal giocattolo perchè sta nella qualità infantile del gioco. le capacità di imitazione dei bambini sta nel gioco, nelle capacità del loro giocare. più somigliano alla realtà e più i giocattoli piacciono perchè aiutano la qualità del giocare. la natura, le logge, i materiali, la loro consistenza sembra irrilevante nel successo del gioco. i bambini trovano i giocattoli in qualsiasi cosa, mezzi per giocare in tutto, trasformano e si servono nell'azione ludica di questi materiali perchè nessuno sa trasformare i giochi come sanno fare i bambini. B "non l'imitazione la ripetizione è la legge non scritta,l'anima del gioco infantile" si sente l'eco di freud anche se lui non lo nomina. freud " al di là del principio di piacere" "il perturbante" c'è il tema del gioco infantile che emerge in modo originale. si interroga sull'osservazione di un gesto ripetitivo del gioco di un bambino, ripetizione è l'anima del gioco. in "al di là del principio di piacere" freud quella che lui chiama coazione a ripetere spinge il bambino a giocare. legge della ripetizione/coazione a ripetere nell'interpretazione di freud è tesa ad accettare un evento che ha suscitato una forte reazione emotiva. usa il dominio sugli oggetti per realizzare la drammatizzazione. 21 Maggio 2019 ci sarà un mobilio dei luoghi dei contenitori che diventano luoghi in cui i bambini tengono le loro cose, prima non c'erano. da un certo punto hanno i loro oggetti e giocattoli. riflessione sul gioco/giocattolo di ordine storico/antropologico che ci racconta l'origine del giocattolo in europa e le differenze produttive, i materiali privilegiati, i materiali che i bambini possono manipolare e maneggiare. brano in cui B racconta la visita a un negozio di giocattoli di berlino. siamo nel momento in cui il capitalismo costruisce prodotti di massa, la produzione in serie e certe caratteristiche lo fanno riflettere sul volto ghignante della merce, aria allegra e sinistra. sentimento perturbante: freud smentisce teorie diffuse, ossia l'idea che il perturbante sia legato con qualcosa di ignoto, non è d'accordo sul fatto che noi troviamo inquietante qualcosa che non conosciamo e in cui ravvisiamo solo la distanza, per freud non è cosi perche descrive questo sentimento come qualcosa dispaventoso legato a ciò che conosciamo e che è famigliare, è sentimento di inquietudine e spaventoso legato a qualcosa che conosciamo, ciò che per noi in passato ci era famigliare per freud irrompe nel presente percepito ormai come distante, non è insolito ma famigliare sin dai tempi antichi che è diventato estraneo a motivo della rimozione. ha a che fare con qualcosa di famigliare rimosso nel passato che ritorna nel presente generando inquietudine, che non è necessariamente paura, ma sicuramente disagio. uno degli oggetti che può generare il sentimento del perturbante è la bambola, freud, come B fa riferimento a Hoffman che racconta della bambola olimpia che viene scambiata per una ragazza in carne e ossa, la bambola al centro delle esperienze effettive esprime un'ambivalenza inquietante tra innocenza e sensualità, molto chiaro nel racconto di hoffmann dove la bambola è una ragazza. la bambola è segnata da una certa forma di erotismo, erotismo legato di nostalgia che richiama l'infanzia, allo stesso tempo ha un aspetto erotico e sensuale ma anche di innocenza, ha un aspetto vitale che si può animare ma che in realtà resta inanimato, fissità dello sguardo e dell'espressione. la bambola suscita anche negli adulti amore o odio, c'è chi ha grande trasporto per le bambole, la bambola segna la soglia tra animato e inanimato, attraverso la finzione e il gioco ciò che è morto si anima, molto spesso ha le sembianze dei bambini le marionette e burattini abitano il regno del comico della beffa e della burla, c'è anche qua inquietudine, la beffa e la presa in giro coniugano risata e paura, presa di coscienza e distanza. molti bambini hanno paura a causa del perturbante perchè una cosa inanimata prende vita. nei bambini piccoli l'uso delle marionette provoca due reazioni: alcuni piangono altri ridono sempre; se facciamo provare l'uso dei burattini e delle marionette mettono in scena la lotta. modo per drammatizzare mettere in finzione l'oggetto su cui devo mettere controllo e piango perchè non riesco a controllarlo e ci sono bambini che ridono per controllare la paura, la cosa per loro più facile mentre sperimentano è la lotta, è un modo per controllare ciò che accade e che suscita in loro un po' di inquietudine nel saggio dell'elogio della bambola B anche qua mostra la sua vena di collezionista, passa in rassegna sia le bambole prodotte artigianalmente in terracotta ormai sostituite sia quelle di materiali poco preziosi, quelle in pezza e stoffa. parla anche del teatro dei burattini e delle marionette e la sua storia in germania, anche burattini e marionette sono residuo di una cultura teatrale alta che trova spazio nei salotti borghesi, mentre burattini e marionette trovano spazio nei teatri di compagnie girovaghe. il linguaggio nei teatri è importante, ma non è la sola cosa importante.il teatro di burattini e marionette è anche al centro oltre che nell'elogio della bambola anche in un capitolo di intervista/ trasmissine radiofonica in cui B introduce i ragazzi alla scoperta del teatro dei burattini e presenta un personaggio molto impo in germania che è kasperle, equivalente di arlecchino che è protagonista di esperienze comiche.idea di burattini e marionette dell'inizio del 1900 è il carro di mangiafuoco che dopo un po cambia luogo. rispetto ai giocattoli b trova la sua passione di collezionista, descrizione minuta di oggetti. 22 maggio 2019 c'è una sezione che riguarda i teatri. qui viene presentato il teatro dei burattini e delle marionette e i racconti radiofonici. al di la della questione delle marinette e dei burattini, si apre a proposito dei teatri e in particolare dei raconti radiofonici si apre il pensiero della narrazione, del racconto orale del narrare storia. b fa il paragone tra lettura e nutrimento divorare libri, ciò può essere usato anche per le storie che costituiscono per tutti i bambini di tutti i tempi un autentico nutrimento (come racconta ne "La febbre" in cui c'è l'immagine della mani che gli regalavano le cure erano le stessa da cui scorrevano le storie). per i bambini ascoltare i racconti di un narratore vuol dire stimolare le conoscenze, comprendere le proprie paure e aspirazioni, raccntare è mettere in forma le esperienze ed è la più antica e nobile tra le arti. B dedica un saggio all'arte della narrazione ("il narratore, considerazioni... in cui B condensa pensieri sull'arte del narrare, il narratore prende ciò ch narra dall'esperienza propria e che gli è stata riferita e la trasforma in esperienza per coloro che ascoltano ) per B la narrazione è l'arte iscritta dal punto di vista storico nelle società premoderne, fa riferimento alla narrazione orale. la narrazione dice B è propria delle società premoderne. è la cultura popolare e delle fiabe, le avventure dei mercanti girovaghi, il frutto della sapienza di chi ha vissuto a lungo che evoca forme di esperienza che costituivano la base dell'artigianato, riferimento a una cultura popolare che ha a che fare con la forma raccontata tramandata bocca a bocca della cultura popolare che ha a che fare con forme di artigianato artigianato è un tipo di cultura residuale che mette insieme elementi eterogenei. B scrive che tutte queste forme di racconto evocano esperienze fondate su consonanze tra anima, occhio e mano. tema del popolare come artigianale, emozioni, racconto, impressioni che il racconto suscita e la mano. cultura premoderna e precapitalistica (riferimento alla mano) "esperienza e povertà" parlando della narrazione dice che dalla prima guerra mondiale tornavano reduci (cronaca) giovani in particolare che non riuscivano a raccontare l'esperienza vissuta, traumi che appunto B inscrive al trauma bellico e al fatto che il primo conflitto mondiale costituisce un grande impatto con la modernità, la modernità per B in qualche modo favorisce una perdita e atrofia dell'esperienza che corrisponde al declino dell'arte di narrare. l 'antica arte di narrazione è legato alle società premoderne. nella modernità la narrazione (racconto orale che tramanda intrecci delle esperienze) ha lasciato il posto all'informazione fondata su attualità e immediatezza anzichè su intreccio della narrazione. B dice che il grande narratore ha le sue radici nella millenaria sapienza popolare per questo la fiaba è anche oggi la prima consigliera dei bambini dopo essere stata per lungo tempo quella dell'umanità, il primo narratore è quello delle fiabe. la fiaba è considerata residuo entro la storia dell'immaginario, una forma di cultura anacronistica, in realtà la fiaba tradizionale è una matrice profonda della cultura, ivariante e trasversale, trans storica e trans culturale, la matrice della fiaba resta. ancora una volta B attira l'attenzine su un aspetto della cultura popolare considerato marginale a cui vuole restituire dignità ricercando la possibilità di superare la marginalità culturale. a un'interpretazione storico critica e genetico strutturale la fiaba è un crocevia della storia della cultura, la fiaba è oggetto di interesse delle discipline raffinate come la semiotica e la linguistica, leggibile e interpretabile, usata nelle variabili. la fiaba erroneamente considerata residuo è al cuore delle culture. la fiaba è una delle matrici della cultura perche ricorre in tutte le forme culturali di tutti i tempi in modo trasversale, è dotata di capacità evocativa e formativa per i temi che tratta, oggetto della fiaba sono le esperienze di formazione, al centro della fiaba è sempre un viaggio iniziatico, iniziazione che si arricchisce con figure chiave, simboli, paure personaggi, ecc, la fiaba è lo strumento della comunicazione orale, anche nella forma comunicativa avvince rassicura rende partecipe, si tratta di itinerari inziatici, prove, parla di formazione e agisce su di essa. è stata la psicoanalisi a sottolineare la formatività della fiaba a livello individuale e collettivo, è cruciale nella crescita e nella formazione. l'interesse che la fiaba suscita agli occhi di B ci costringe a superare l'immagine riduttiva della fiaba come semplice testo per i bambini, va oltre la marginalità culturale e immaginativa e la fiaba intesa in questo modo è elemento cruciale della storia della cultura. l'aspetto decisivo con cui molti autori interpretano la fiaba è la complessità pluralità di livelli complessivi, complessità di intrecci strutturali semantici e testualità. gli consentono di attraversare il periodo storico. complessità è il carattere dominante della fiaba che è relativa a un percorso di esperienza costellato di prove con in cui l'ero è sempre vincitore e fa approdare il racconto a un lieto fine, la fiaba riattiva esperienze originarie per la psiche individuale e collettiva, la storia è quella del cucciolo di uomo che deve farsi uomo, prove più o meno pratiche e simboliche che vengono rivissute attraverso esperienze diverse che cambiano e che fanno la diversità delle fiabe. ha successo perchè svolge funzioni sociali, psicologiche, narrative, ecc ogni funzione fa emergere paini diversi per esempio sul piano psicologic la fiaba rassicura stimola e orienta perchè la struttura metatemporale riesce a comuniare con ciascuno a seconda del momento storico in cui vive. le fiabe sono quelle storie a cui noi diamo un'identificazione forte perchè è passata attraverso disney. le fiabe hanno anche aspetti spaventosi che sono necessari perchè attraverso la fiaba e la modalità con cui essa viene somministrata ai bambini (atmosfera, cura, toni della voce, elementi che hanno a che fare con l'affettività), anche le fiabe che fanno paura vanno raccontate perchè il racconto della fiaba serve a esorcizzare le paure per esempio pollicino. tutte queste storie sollevano problemi tensioni ansie e paure reali per i bambini per esempio il tema dell'abbandono, il mangiare e l'esser mangiati è un altro problema. le fiabe mettono in forma l'esperienza e viene raccontata con gli accorgimenti, hanno l'effetto di rassicurare anche quei contenuti terrificanti attraverso il calore del racconto. la figura femminile va dalla madre alla strega varianti di questa figura la mamma è anche strega, aspetto divorativo e amorevole possono stare insieme, cappuccetto rosso racconta uno stupro e cappuccetto rosso rosso è perchè è il sangue. varianti culturale e antropologiche che si esprimono in modo trasversale nelle civiltà umane. la fiaba sa comunicare ai bambini. l'altra funzione della fiaba è rassicurare che anche l'immagine "brutta" è lecita per esempio anche la mamma ha l'aspetto della strega. i bambini con il racconto orale sono molto conservativi, se ti dimentichi un particolare la volta dopo loro se ne accorgono, perchè tutte queste forme. gli dice che qualunque sclta di autonomia comporta dei pericoli che conosciamo. non stiamo parlando di un aspetto marginale della cultura ma di un oggetto culturale estremamente raffinato oggetto di studi dei semiologi russi che erano molto sofisticati e raffinati. sono importanti le traduzioni intersemiotiche: prendo la storia di biancaneve e ne faccio il cartone di disney, sono strutture letterarie e di contenuto talmente potenti che si prestano alla traduzione intersemiotica che spesso diventa un'altro racconto, con caratteristiche diverse. strutture che restano invarianti, mentre altre che si trasformano nell'interpretazione del coreografo. 23 maggio 2019 le fiabe sono oggetti di studio di molti professionisti della cultura e hanno autorità dell'arcaico, legami profondi con l'inconscio e hanno la forza di evocare traiettorie dell'esistenza, problemi educativi e di crescita, esorcizzando la negatività e operando sulla rassicurazione; sono perfettamente adeguate alla mente infantile, sono fuori dal tempo e insieme sanno esprimere immagini significati e visioni diverse. presentano personaggi archetipici che incarnano aspetti contraddittori dell'umano e del mondo, parlano lo stesso linguaggio realistico del bambino, rispettano la sua visione magica, trattano il modo di risolvere problemi esorcizzando incubi e angoscie inconsce insegnando ad affrontare la vita. le fiabe raccontano un processo di iniziazione e crescita che ha alcuni riti di passaggio e prove da superare. italo calvino in "le fiabe italiane " dice che le fiabe sono vere, la loro verità non è lineare del rapporto causa effetto la verità della c'è un testo curata dal critico giulio schiavoni "burattini,streghe e briganti. racconti radiofonici per bambini e per ragazzi". il male non sta nel mezzo ma nell'uso, i mezzi in mano alla propaganda nazista diventano potentissimi attraverso cui spengono i critici, B li vuole usare in funzione emancipatoria e lo fa dai più piccoli. la modernità è il trionfo delle capacità dell'uomo. illuminismo per ragazzi ha come temi la città i giocattoli, burattini e marionette e la vita metropolitana, ci sono altri testi di carattere pedagogico dedicati ai libri per l'infanzia e infine c'è un folto gruppo di racconti, testi che sono eterogenei rispetto agli argomenti trattati ma sono omogenei rispetto all'atmosfera che producono, tono che assumono, sono accomunati da toni colori e atmosfere misteriose che raccontano le ciarlatanerie di cagliostro le disavvernture di casper hauser le persecuzione di streghe e i racconti notturni di hofmann che b non può leggere e lo fa di nascosto, qui ci sono anche racconti di catastrofi naturali, terremoto di lisbona, catastrofi dei treni, c'è un aria sinistra, siamo negli anni del tramonto della repubblica di weimar, tempo più buio dell'europa, esordi dell'europa del terrore e b presagisce la rovina, ciò può motivare la scelta di alcuni soggetti e del tono catastrofico delle narrazioni, tuttavia non si può far a meno di pensare che anche il mezzo della loro diffusione non può esser complice un po' dell'atmosfera e del tono di queste storie. tutto ha avuto impatto sull'immaginario, narratività, non solo ila produzione e diffusione ma riferimento a repertorio di temi e motivi per es l'illuminazione elettrica, il cinema, il motore a vapore, la fotografia hanno modificato l'immaginario moderno. c'è un saggio di remo ceserani che si chiama treni di carta che ricostruisce l'impatto dell'invenzione della locomotiva sulla letteratura italiana. ci sono testimonianze nell'immaginario che parlano dell'impatto delle invenzioni. probabilmente queste atmosfere che riguardano i racconti di B potrebbero essere prodotti o influenzati dall'uso del mezzo. in particolare la letteratura fantastica ha assorbito e interpretato le innovazioni ma ne mostra il carattere ambiguo, progresso dell'umanità nasconde coni d'ombra e contraddizioni con inquietudini e paure. temi della letteratura fantastica: sogno, metamorfosi,ecc. il mondo fantastico della narrazione si associa all'uso del mezzo radiofonico che riproduce un effetto sinistro. la voce è una presenza viva e reale che però arriva/ accade in un luogo assente. il contrasto tra voce e invisibilità corpore a dischiude un mondo perturbante, i temi hanno un carattere molto forte che B sta vivendo. però c'è anche l'aspetto di scrivere per un mezzo che ha queste caratteristiche, ossia la radio. B tiene insieme l'evocazione delle immagini con la magia della voce che comunque è incorporea e non è presente nello stesso luogo. 28 maggio 2019 EDUCAZIONE in "figure dell'infanzia". visione pedagogica di B che è però """una puntualizzazione """" ciò che costituisce la concezione dell'infanzia di B è un mondo ricco di suoni, ricordi, immagini e idee, ma ci sono focalizzazioni che aiutano a mettere insieme il quadro complessivo. molta attenzione ai due approfondimenti finali. la pedagogia di B emerge dal racconto dell'immaginario infantile, dalla materialità, mondo di oggetti, libri ed esperienze, voci. B ci appare immerso nei luoghi e nelle esperienze dell'infanzia borghese (mondo particolare, calore e senso di protezione), ma rifiuta ogni mitizzazione, rappresentaione mitilcorata e utopica dell'infazia. cambi mette in discussione le immagini dell'infanzia che emergono da psicologia, pedagogia,ecc. B contrasta l'idea mitica dell'infanzia rappresentata come età dell'oro e edulcorata che poi in realtà non è compresa. per i bambini l'infanzia è l'età della soglia, luogo di tensione mutamento che si consuma tra attesa e lo slancio, stare e andare oltre in un presente carico di promesse, tensione che riguarda il tempo. per gli adulti infanzia è il passato che balena nel presente e lo rende riconoscibile, il passato rende intelleggibile ciò che siamo oggi, per freud è importante scavare ricordare e portare alla luce. ricordo rinchiude in se come in uno scorcio l'immagine di un mondo, la speciale sensibilità per l'infanzia e educazione non trovano spazio in pedagogia e filosofia sistematica, ma si dissemina in frammenti di forme e sfaccettature diverse. da studente B partecipa a una attività dei movimenti della gioventù ispirati a weineken (pedagogo) si scontra sin da giovane con movimenti di cultura e formazione, con la prima guerra mondiale il movimento è interventista e b si stacca. agli anni 20 alla pedagogia riformista della germania di weimar b oppone un intensa riflessione che conduce in giornali, radio, recensioni interviste di impronta materialistica, anni in cui il marxismo temperato di b che fa sintesi con tante altre culture,prende forma peculiare e non accademica e ufficiale. l'intento della riflessione disseminata nei diversi materiali è di smascherare i presuposti ideologici della pedagogia borghese che vuole controllare le menti dei più piccoli. b propone modelli alternativi che trova nell'educazione proletaria, a mosca viene in contatto con alcune scuole e forme di quest educazione, ma anche con pestalozzi. dall'altra parte (vera originalità di b) significa decostruire le premesse della pedagogia ufficiale dell'illuminismo scrutando il mondo dell'infanzia fatto di immagini, voci, luoghi, atmosfere. B partecipa ai movimenti della gioventu che è proposta di riforma dell'educazione ma ne prende le distanze con la prima guerra mondiale, con weimar la sua proposta pedagogica assume forme residuali. questa proposta pedagogica residuale si oppone alla pedagogia borghese che b riconosce come legata a forme di controllo pervasivo delle coscienze delle menti e dei corpi dell'educazione dei più piccoli. ci sono molte esperienze storiche di educazione che B incontra nei suoi viaggi e vede messi in pratica nel teatro, in particolare in quello degli oppressi. critica alla pedagogia che prende forma in proposte alternative, la riforma della scuola, pedgogia coloniale, contro la pedagogia che colonizza le coscienze, pestalozzi a everdon, pestalozzi è uno dei modelli, la vita degli studenti. da un lato la proposta alternativa, dall'altro la sua riflessione che prende forma con la decostruzione delle premesse di quella pedagogia a partire dall'analisi del mondo dell'infanzia nella sua materialità. dal suo percorso di attraversamento emerge che li dentro quel mondo materiale, immersi nel loro mondo i bambini sono creature singolari e incommensurabili, portartici di una straordinaria estraneità: i bambini in quel mondo non sono falsa innocenza o natura innata ma estraneità totale, sono altri, creature singolari, irripetibili e irriducibili. questa alterità ch emerge dal mondo dell'infanzia corrisponde a un univrso di possibilità cognitive e sensibilità in cui prendono forma i rapporti con i bambini, le forme di immaginazione, le paure gioie angoscie, le rgole del gioco, le certezze filistee dei pedagoghi impegnati nel dare un immagine del bimbo e annientare l'alterità e farla propria, processo di omologazione, fare del bambino un piccolo adulto, colonizzazione della sua alterità attraverso i conformismi borghesi che sono le cose più dannose. da questo scrutare emerge un immagine dell'infanzia diversa da quella degli adulti in miniatura e con riserva che erano fornite dalla vecchia pedagogia che non riesce a pensare i bambini se non in funzione degli adulti, secondo i loro modi e i loro tempi. il sentimento dell'infanzia nasce in un contesto preciso, brano nell'antologia di cambi di ariè che configura la nascita del sentimento dell'infanzia. immagine di bambino che b racconta è estranea all'accusa di idealismo che può essere rivolta alla pedagogia e alla pedagogia sperimentale. l'immagine di b è n immagine per nulla edulcorata, tutti i riferimenti delle ultime lezioni e il racconto di atmosfere, personaggi che la peda borghese vuole eliminare, b dice che sono affini alla mentalità dell'infanzia per esempio bambole, marionette, storie che fanno paura e alle fiabe, esse edulcorate attraverso la proposta di una morale filistea possono aiutare i bambini a crescere facendoli attraversare i vissuti di paura ansia e angoscia e educazione. immagine ricca di chiaroscuri come l'immaginario infantile. il titolo figure dell'infanzia dice l'impo delle figure nella teoria della conoscenza di b che sono però accompagnate dalla voce narrante e narrante e inquieta che arriva attraverso le casse della radio. repertorio di immagini e figure hanno carattere chiaroscurale e ricche di sfumature, non c'è immagine univoca, è immagine chiaroscuro quella del bimbo. b è attratto da quanti come pittore klee concepiscono l'ambiguità del mondo infantile dipingendo i tratti crudeli e dispotici, immagine che esce dalla psicanalisi, bimbo preda di passioni dispotiche, questa ambiguità e complessità che carattrizza l'immagine dell'infanzia, negli stessi anni la psicanalisi interrogando l'infanzia su posti nuovi, lo studio forma una nuova concezione dell'uomo. ferud costruisce un immagine dell'uomo e del mondo totalmente nuova. idea di interrogare l'infanzia per forndare una nuova concezione dell'uomo rivela le fatiche dell'analisi psicanalitica: ci appare prossimo, vicino e altro, ricostruisce un immagine di bambino che ha alterità e prossimità, mostra come i ricordi e funzionalità arcaiche, frammenti d'infanzia siano presenti e attivi nella persona adulta, l'infanzia per freud è estraneità a se stessi, un altrove che attesta l'esistenza di un tempo vissuto e sottratto alla trasparenza della coscienza. nello scavo ciò che emerge non sono solo i ricordi coscienti, psicanalisi vuole avvicinarsi alla verità dell'infanzia, ricordando il bambinp che siamo stati e sopravvive in noi, freud trova l'infanzia alla fine della sua ricerca, ma l'infanzia è stata il nostro inizio, dimensione del tempo mescolate in continuazione. per b l'origine è la meta, la ricerca dell'origine è l'oggetto/meta dell'analisi che desideriamo, è nei libri che b rinraccia i segni della condizione segreta e ambigua dell'infanzia, presa tra ansie e volonta di rinnovamento del mondo letteratura per bambini lascia emergere l'altro volto dell'infanzia connesso alla sua realtà antropologica piu profonda e sfuggente che ci rimanda a una visione radicale dell'uomo descritto dal suo inizio. come se questi semi fossero custoditi in particolare nei libri. la letteratura per l'infanzia quella migliore ha scopo di rivelare l'altro volto dell'infanzia ossia quello ambiguo segreto doppio e facendo ciò essa ci rivela una ivsione più vera e radicale dell'uomo e della condizione umana, visione che è già descritta nella sua origine. scrutando questi mondi esce l'immagine di una persona altra, diversa e incommensurabile. in questa sua antropologia b cerca quanto nascosto e rimosso possa salvare il passato e ciò che resta a venire, nei bambini, nel ricordo sembra essere custodita la speranza del riscatto, liberare l'infanzia da questa immagine edulcorata vuol dire per b dare un riscatto all'umanità. tema del tempo che si articola nella storia e viene riletta nell'infazia. la narrazione è il mondo in cui l'esperienza prende forma, dare forma alla propria esperienza, narratore raccontando prende ciò che narra dall'esperienza propria o di altri e la trasforma in esperienz per coloro che ascoltano, esperienza messa in forma nella narrazione, narrazione è imitazione delle azioni che è risignificazione attraverso procedimenti narrativi o poetici, la narrazione e la capacità di dare forma alla propria esperienza è per b legata alle società premoderne, la modernità e lo shock prodotto dalla metropoli rende povera l'esperienza, genera un atrofia dell'esperienza, un impoverimento dell'esperienza che non si riesce più a raccontare. l'atrofia dell esperienza è legata anche a una certa forma di estraneità nei confronti del passato, racconto è evocazione del passato. nella modernità si racconta e esistono forme di narrazione, ma induce un impoverimento e atrofia della narrazione, si privilegia la comunicazione.
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