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appunti per quanto riguarda l'esame, Schemi e mappe concettuali di Storia del Teatro e dello Spettacolo

appunti ben dettagliati per quanto riguarda l'esame di teatro

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 07/03/2023

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benedetta-fusi-1 🇮🇹

4.8

(10)

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Scarica appunti per quanto riguarda l'esame e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! PITTORE DI NIOBE PANDORA E SATIRI Qu i i satiri sono rappresentati nella fascia bassa. Indossano una mutandina che serve per coprire le nudità della persona, ma anche come supporto per riuscire a reggere alcuni elementi sempre presenti nel satiro, come la coda e il fallo eretto.  non si vuole raffigurare la mitologia, ma uomini travestiti. Vediamo un auleta (figura entrale in basso)  musicista che offriva l’accompagnamento musicale con l’aulos Viene evidenziata la mutandina, ma non la maschera. Vaso detto di Pronomos Ha due lati (A e B), solitamente id questo vaso vien e visto e analizzato il lato A, dedicato al mondo dei satiri. Pronomos è l’auleta che suona l’aulos. Qui vediamo un cast completo. Composizione che vede un gruppo di personaggi nella fascia alta e uno nella fascia bassa. Vediamo un coro al completo. L’elemento curioso è che il pittore non decide di raffigurare i satiri tutti allo stesso modo, ma ci sono satiri con la maschera in mano, quasi tutti sono senza maschera. Ad indossare la maschera è il satiro a destra di Pronoms, quello che sta compiendo un passo di danza (danza sikkinis). Sappiamo che indossa la maschera perché gli altri la tengono in mano in modi differenti. Oltre al coro ci sono gli attori che tengono la maschera in mano. Nella fascia in alto vediamo anche Dionisio e Arianna. Non si tratta del momento dello spettacolo, perché non c’è un’azione coerente nella quale tutti siano coinvolti. Il coro non è sincronico, non indossano la maschera. Addirittura, c’è un coreuta che tiene la maschera in mano con il costume addosso, un fuori scena. È vita teatrale ma non è lo spettacolo. Può trattarsi di una scena prima dell’inizio dello spettacolo, o alla fine dello spettacolo. C’è il papposileno che potrebbe essere il capocoro, veniva chiamato papposileno, sileno è considerato quasi sinonimo di satiro, questo tipo di satiro che indossa una maschera anziano viene chiamato il papposileno: il sileno anziano, il più grande. Possibile identificazione dei personaggi che gli attori incarnano: Laomedonte, Esione, Eracle. Ci sono il poeta Demetrios e il citaredo Charinos. È possibile che si stiano preparando per un dramma satiresco, ma sappiamo anche che i satiri partecipavano anche alle tragedie. Komos: è un corteo rituale (dal quale evidentemente deriva il termine commedia.) È probabile che questo corteo, dedicato a Dioniso, in origine si svolgesse nell’ambito di riti stagionali con cui si celebrava e invocava anche la fertilità della terra. Durante questi riti, detti anche falloforie, veniva portato in processione un simbolo fallico. A questi cortei partecipava un coro formato da persone spesso travestite da animali che danzavano e cantavano. Di questi cori abbiamo molte testimonianze vascolare Coro di galli preceduti dall’auleta. Vediamo degli uomini travestiti. Un coro di questo genere poteva appartenere alla dimensione rituale oppure anche a una dimensione teatrale. Vediamo l’auleta a sinistra e un uccello, chiaramente un uomo travestito in piena attività frenetica. Sta realizzando la sua danza molto energica e così anche le altre figure nel resto del vaso. Qui la cosa interessante, come nel caso dei satiri, il pittore decide di mostrare l’artificio, si riconoscono le braccia umane a cui sono fissate le ali e le piume. Lo si capisce comunque ma vuole mettere in evidenza il fatto che si tratta di un uomo travestito. Possibile relazione con un’opera di Aristofane che si chiama “Gli uccelli”. 1688-89 Inghilterra, guerra determinante per un forte cambiamento a livello politico, sociale e culturale. Stessa considerazione per il 1789, Rivoluzione francese, che a differenza della prima in Inghilterra è una rivoluzione h cesi svolge con effetti immediati molto rilevanti e si sviluppa attraverso una serie di eventi piuttosto violenti. È una rivoluzione che porta evidentemente un grande cambiamento che si fonda sulle stesse motivazioni che aveva portato un secolo prima in Inghilterra. Il periodo delimitato d queste due date è un periodo in cui si sviluppa una nuova tecnologia di teatro. Il teatro che nei suoi vari aspetti riesce ad intercettare e a dare voce a quelle trasformazioni che in entrambe le nazioni sono già in atto nella struttura sociale  mutamenti sociali e politici che investano le due nazioni e poi i paesi europei. È un secolo contrassegnato spesso come l’epoca della riforma. «[…] «riforma» può essere considerata la parola d'ordine comune di tutte le varianti della teatrologia e della prassi drammaturgica del secolo. Il «rimescolamento dei generi» [è tra i suoi] primi effetti». Roberto Tessari, La drammaturgia da Eschilo a Goldoni «- Il fato di re e imperatori è stato a lungo Il pane quotidiano della scena tragica, Come se la disgrazia si fosse assisa sul loro trono, E nessuno che non fosse un grande potesse essere infelice. [...] Possiamo udire con meraviglia storie come queste, Ma essendo così remote, e in una più alta sfera, Noi non potremo aver pietà per ciò che non possiamo condividere. [ ...] Il nostro autore ha scelto quindi un più umile tema, Una malinconica storia di sventure private: Nessun principe piange qui la perdita del regno, Ma incontrerete dolori simili ai vostri; Dal prologo di The Fair Penitent (1703) di Nicholas Rowe L’aristocrazia non sparisce nemmeno dai teatri drammatici, ma negli stessi anni in cui si verifica questo cambiamento nel teatro drammatico, l’aristocrazia trova nel melodramma e in teatri dedicati specificatamente a questo genere, una nuova collocazione, un luogo che diventa abbastanza presto un emblema dell’aristocrazia. George Lillo, The London Merchant; or the History of George Barnwell (1731)  primo esempio di tragedia borghese, in Inghilterra viene definita domestic tragedy  ha come temi e personaggi la realtà londinesi Thomas Otway, The Orphan [L’orfana] (1680): tragedia che non ebbe un successo immediato, ma avrà grande fortuna nei due secoli successivi. L’autore colloca al centro della vicenda personaggi borghesi le cui sorti non dipendevano dal destino ma da colpe e responsabilità personali. Questa tragedia segna un culmine in un interessante fenomeno all’interno dello spettacolo inglese della seconda parte del ‘600, ovvero la
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