Scarica La Coscienza di Zeno: Il Capolavoro di Italo Svevo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Infobox Autore Italo Svevo Cosa Romanzo considerato il capolavoro di Italo Svevo Quando 1923 Caratteristiche Romanzo strutturato in otto capitoli e scritto nella forma di autobiografia del protagonista Frase celebre «La vita non è né brutta né bella, ma è originale!» Con questo romanzo Svevo ci presenta un personaggio nuovo, fuori dagli schemi abituali, né positivo né negativo, combattuto tra diverse possibilità e sempre in precario equilibrio sul filo del fallimento e della malattia. Un personaggio, insomma, che nulla ha a che vedere con i personaggi che abbiamo conosciuto fino a questo momento nella storia della letteratura del nostro paese. Il successo arriva prima in Francia Inizialmente l’opera, come quelle precedenti di Svevo, non ottenne nessun successo, fino a quando non intervenne lo scrittore irlandese James Joyce, amico di Svevo, che inviò La coscienza di Zeno ad alcuni scrittori e critici Nel frattempo anche in Italia ci si era accorti di lui, in particolare grazie all’interessamento di Eugenio Montale, che nel 1925 pubblicò l’articolo Omaggio a Svevo, che determinò l’inizio del successo di Svevo e de La coscienza di Zeno anche in Italia. La coscienza di Zeno: la trama Il protagonista de La coscienza di Zeno è Zeno Cosini, un ricco triestino che per liberarsi dal vizio del fumo si sottopone a una cura psicanalitica che consiste nel mettere per iscritto la propria vita. Il testo si compone di otto capitoli In una breve Prefazione il dottore presenta la sua decisione di pubblicare le memorie di Svevo. Nel capitolo La morte di mio padre invece Zeno torna indietro alla sua giovinezza e al difficile rapporto col padre che, in punto di morte, gli dà uno schiaffo (che poteva anche essere una carezza), che Zeno interpreta come ultima punizione e sberleffo del padre nei suoi confronti. Nel capitolo La storia del mio matrimonio si parla della frequentazione di Zeno con la famiglia Malfenti e le quattro sorelle Ada, Augusta, Alberta e Anna. Zeno è innamorato della bellissima L’inetto Zeno è il rappresentante perfetto dell’inetto sveviano. L’inetto Zeno è un uomo eternamente indeciso, incapace di prendere in mano le situazioni. Zeno è inadeguato a vivere nel mondo borghese di cui fa parte, si sente a disagio e prova un continuo senso d'inferiorità. Egli insegue sempre una felicità che si dimostra illusoria e irrealizzabile ed è tormentato da un eccesso di coscienza, cioè dal voler sempre analizzare le cose della vita e svelarne le falsità e gli inganni, su cui si basa la vita borghese. Tuttavia Zeno non riesce a sottrarsi a quei valori borghesi che capisce essere falsi e continua a vivere in questa contraddizione. Distacco umoristico La peculiarità di Zeno rispetto ai personaggi dei precedenti romanzi di Svevo è il distacco umoristico: mentre si auto analizza Zeno tende a sfuggire dalla serietà di questa analisi, a non prendersi troppo sul serio. Zeno capisce che ogni serietà non è altro che un'illusione e preferisce presentarsi come un personaggio comico, mantenendo il sorriso anche nelle situazioni più drammatiche. La malattia di Zeno come malattia del mondo Il romanzo La coscienza di Zeno è percorso dal tema della malattia di Zeno, che si può identificare con la sua inettitudine, con il suo non saper stare al mondo. Questo porta Zeno a sottoporsi alla psicanalisi, che è il motivo della scrittura stessa del romanzo. Ripercorrendo le vicende della propria vita, il medico spera che Zeno riporti a galla il trauma che ha determinato la sua malattia, ma la cura sembra non aver effetto e Zeno l’abbandona. Interessante però il fatto che non appena abbandoni la cura Zeno si dica guarito, grazie e un inaspettato successo commerciale. Il mondo che fa ammalare Zeno è anche la cura, ma questo lieto fine è in qualche modo annullato dalle ultime pagine del libro, in cui Zeno profetizza un’apocalisse, un’enorme esplosione che distruggerà il mondo. La malattia di Svevo allora può essere paragonata alla malattia del mondo, una civiltà malata la cui unica via d’uscita è l’annientamento totale. La malattia è una convinzione ed io nacqui con quella convinzione. Italo Svevo, La coscienza di Zeno