Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Michael Ende: La Letteratura e il Cinema - Lezione del 9 maggio 2022, Appunti di Storia della Letteratura

Storia della letteratura per l'infanziaStoria della letteratura tedescaCinema e letteratura

Questa lezione del 9 maggio 2022 esplora la relazione tra la letteratura e il cinema attraverso l'esempio di michael ende. Della sua carriera editoriale, i suoi libri più famosi, la sua trasferta in italia e la critica ricevuta. Ende è noto per i suoi libri di fantasia come 'jim knopf e lukas der lokomotivführer' e 'momo'. Una panoramica della sua carriera e della sua influenza sulla letteratura per l'infanzia e il mondo del cinema.

Cosa imparerai

  • Che editori hanno pubblicato i libri di Michael Ende in Italia?
  • Come la critica ha recepito la letteratura di Michael Ende?
  • Che libri di Michael Ende hanno vinto premi importanti?

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 10/09/2022

arianna.mirabelli
arianna.mirabelli 🇮🇹

4.3

(35)

237 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Michael Ende: La Letteratura e il Cinema - Lezione del 9 maggio 2022 e più Appunti in PDF di Storia della Letteratura solo su Docsity! Nona lezione del 9 maggio 2022. Michael Ende TRA LETTERATURA E CINEMA tedesco 2:47 • Due case editrici chiave - 1958 - Marzocco Bemporad: ‘figlia’ della Paggi, pubblica molti stranieri ‘classici’ tra cui Burnett, Twain, Alcott - Vallecchi: avvia una politica editoriale ‘esplosiva’ - Donatella Ziliotto – autrice, traduttrice, editrice - Collana Il Martin Pescatore (1958-1965) - Lindgren, Ende, Preussler Michael Ende in Italia - Si trasferisce a Genzano (Roma) nel 1971, fino al 1986 - Lascia una Germania che aveva rifiutato il Romanticismo, la letteratura per l’infanzia era razionale e politicizzata – manca la fantasia - Si avvia alla carriera di attore, che lascia presto - Inizia la sua carriera letteraria con un libro di 600 pagine, che sarebbe diventato... - Jim Knopf und Lukas der Lokomotivführer: vinse nel 1961 il premio Deutscher Kinderbuchpreis Cronologia opere - 1962 - Un ferroviere e mezzo. Tr. it. Isa Costanzi, Ill. Franz Josef Tripp. Il Martin Pescatore 17. Firenze: Vallecchi Editore - 1986 - La terribile banda dei «tredici» pirati. Tr. it. Pia Chiodi. Bergamo: Juvenilia - 1974 - Momo ovvero La strana storia dei ladri di tempo e della bambina che riportò alla gente il tempo rubato. Tr. it. Silvia Stefani, Collezione 8-13. Firenze: Vallecchi Editore 1974. - 1981 - Momo: ovvero l’arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli uomini il tempo trafugato. Tr. it. Daria Angeleri, Ill. Claudio Ruffino. I Nuovi Adulti 28. Torino: Società Editrice Internazionale. - 1996 - A scuola di magia e altre storie. Tr. it. Danilo Bramati, Riccardo Cravero, Maria Grazia Galli, Maria Grazia Mazzitelli, Luigi Spagnol. Ill. Bernhardt Oberdieck. Firenze: Salani - 1997 - Fiabe e favole. Tr. it. Glauco Arneri, Ill. Adelchi Galloni. Collana Junior -8 Milano: Mondadori. - Lista racconti: Das Traumfresserchen (1978)/Il mangiasogni, Filemon Faltenreich (1982)/L’elefante pieghettato, Norbert Nackendick (1984)/Norberto Nucagrossa, Ophelias Scattentheater (1987)/ Ofelia e il Teatro delle Ombre, Tranquilla Trampeltreu (1988)/Tranquilla Piepesante - 1981 - La storia infinita. Tr. it. Amina Pandolfi, Ill. Antonio Basoli, Ill. copertina Roswitha Quadflieg. La Gaja Scienza, 39. Milano: Longanesi. - 1986 - La storia infinita. Tr. it. Amina Pandolfi, Ill. Antonio Basoli. Bergamo: Euroclub. - 1988 - La storia infinita Tr. it. Amina Pandolfi, Ill. Antonio Basoli. TEAdue, 1. Milano: TEA. - 2002 - La storia infinita. Tr. it. Amina Pandolfi, Ill. Antonio Basoli. Scrittori da tutto il mondo. Milano: Corbaccio. - 2013 - La storia infinita. Tr. it. Amina Pandolfi, Ill. Antonio Basoli. Biblioteca economica Salani, 42. Milano: Salani. - 2017 - La storia infinita. Tr. it. Amina Pandolfi, Ill. Antonio Basoli. Gl’istrici, 260. Milano: Salani. - 2018 - La storia infinita. Tr. it. Amina Pandolfi, Ill. Antonio Basoli. Ill. copertina Claudia Seeger. La Gaja Scienza 1311. Milano: Longanesi. - Edizioni 1981 e 2018 - 1985 - Lo specchio nello specchio. Tr. it. Donatella Frediani, con 18 illustrazioni di Edgar Ende. La Gaja Scienza 150. Milano: Longanesi & C. - 1988 - La favola dei saltimbanchi. Azione scenica in sette quadri con un prologo e un epilogo. Tr. it. Elisabetta Dell’Anna Ciancia, Gabriele Cagnoli. La Gaja Scienza 253, Longanesi. - 1989 - La notte dei desideri, ovvero il satanarchibugiardinfernalcolico Grog di Magog. Tr. it. Elisabetta Dell'Anna Ciancia, Rosella Carpinella Guarneri, Illustrazioni di Luigi Serafini. Milano: Salani. - 1993 - La prigione della libertà. Tr. it. Alessandro Califano. La Gaja Scienza 418. Milano: Longanesi & C. - 1994 - Il pifferaio magico – Danza macabra in undici quadri. Umberto Gandini (Ed.). Passepartout, 24. Milano: Mondadori. - 1994 - Il libro delle poesie. Tr. it. Maria Grazia Mazzitelli, Luigi Spagnol, Illustrazioni di Silvio Boselli. Firenze: Salani. Il successo de La storia infinita - Longanesi fiuta il potenziale di Ende e lo lancia sul mercato italiano in una edizione bicolore, copertina rigida, mirata ad un pubblico adulto nel 1981 - Il colore verde è per la narrazione nel mondo di Fantàsia, il rosso per le incursioni nella realtà - Il libro però diviene famoso tra il pubblico giovane grazie all’omonimo film di Wolfgang Petersen del 1984 - Ende si dissocia dalla scrittura del film, lo reputa «un’operazione ridicola, un gigantesco melodramma impastato di kitsch, cartapesta e peluche» (intervista da La Stampa, 1995) ❑La critica per ragazzi si divide sul libro: - Pitzorno: sovraffollamento di personaggi che estraniano il lettore, temi drammatici, sensazione di monotonia - Ziliotto: inquadra Ende nel periodo storico. Lo stesso Ende sottolinea che la letteratura è per tutti, è un «mondo abitabile» fatto di realtà e fantasia dove arte e immaginazione convivono con la razionalità - La critica specializzata – Inge Sauer: L’ultimo Ende. Scatole cinesi. In: LG Argomenti, 1-2, XVIII, gennaio-giugno 1982, S. 70. - In La storia infinita c’è “una cosciente ricerca della propria identità, un’apertura verso il lato poetico, [...] una fuga dalla realtà come esigenza di massa” dove la realtà è una “società altamente tecnicizzata e anonima” che non permette la realizzazione personale dell’individuo - Emy Beseghi: Michael Ende e l’attualità del Romanticismo. LiBeR, 28, luglio-settembre 1995, S. 37. - I giovani protagonisti dei romanzi di Ende sono i custodi della via verso l’unico vero bene che è stato tolto all’umanità in balìa del consumismo: la libertà. Libertà di seguire ciò che detta il cuore, libertà di creare nuovi mondi attraverso la fantasia per modificare la realtà Sinossi... in breve - Bastiano Baldassarre Bucci entra in un negozio di antiquariato e ruba il libro che il titolare stava leggendo - Si rinchiude nella soffitta della sua scuola per leggerlo, scoprendo un mondo incredibile, Fantàsia, che è in pericolo a causa del Nulla - Solo il figlio dell’uomo può salvare il regno di Fantàsia, per cui l’Infanta Imperatrice manda Atreiu a cercarlo in tutto il regno - Atreiu attraversa pericoli, sofferenza, viene quasi inghiottito dal Nulla e pensa di non aver adempiuto al suo compito - In realtà Bastiano è sempre stato con Atreiu, fino ad incontrare l’Infanta Imperatrice - Dal loro incontro nasce una nuova Fantàsia dai desideri di Bastiano - Ma Bastiano non sa che per ogni desiderio espresso, perderà un pezzo dei suoi ricordi della realtà - Dovrà trovare le Acque della Vita per tornare nel suo mondo I temi de La storia infinita - 446 pagine, 26 capitoli come le lettere dell’alfabeto - Realtà vs. immaginazione - Lettura come passione - Scuola vs. fantasia - Empatia - Libertà – Fa’ ciò che vuoi - Realtà vs. immaginazione Rosso = realtà, verde = immaginazione • Progetto editoriale di Longanesi, edizione preziosa • Causa di quello scompiglio era un ragazzino piccolo e grassoccio, di forse dieci, undici anni. I capelli scuri gli ricadevano bagnati sul viso, il cappotto era molle di pioggia e tutto gocciolante; sul fianco, pendente da una cinghia a tracolla, portava una cartella di scuola. (p. 7) Bastiano Baldassarre Bucci e Carlo Corrado Coriandoli ❖Bullismo: spintoni, insulti, scherzi “Matto, svitato, minchione, fanfarone, imbroglione...” “Matto, perché?” “Qualche volta parlo da solo.” “E che cosa dici, per esempio?” “Mi racconto delle storie, invento nomi e parole che non esistono e roba del genere.” “E queste cose te le racconti da solo? Perché?” “Ma... perché non c’è nessuno che si interessi di starle a sentire.” (p. 11) Lettura come passione Le passioni umane sono una cosa molto misteriosa e per i bambini le cose non stanno diversamente che per i grandi. Coloro che ne vengono colpiti non le sanno spiegare, e coloro che non hanno mai provato nulla di simile non le possono comprendere. [...] Per Bastiano Baldassarre Bucci la passione erano i libri. Chi non ha mai passato interi pomeriggi con le orecchie in fiamme e i capelli ritti in testa chino su un libro, dimenticando tutto il resto del mondo intorno a sé, senza più accorgersi di aver fame o freddo; Chi non ha mai letto sotto le coperte, al debole bagliore di una minuscola lampadina tascabile, perché altrimenti il papà o la mamma o qualche altra persona si sarebbero preoccupati di spegnere il lume per la buona ragione ch’era ormai ora di dormire, dal momento che l’indomani mattina bisognava alzarsi presto; Chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, [...]; chi non conosce tutto questo per sua personale esperienza, costui molto probabilmente non potrà comprendere ciò che fece allora Bastiano. (pp. 13-14) ❑Ende nel primo capitolo pone le basi per la struttura del resto del libro ❑Bastiano accompagnerà i personaggi di Fantàsia (Atreiu e Fùcur in particolare) lungo tutte le loro avventure ❑Bastiano sperimenterà fame, freddo, solitudine, scoraggiamento, inadeguatezza ❑...tutti sentimenti bilanciati dal coraggio che gli infonde Atreiu ❑... dalla curiosità di capire chi salverà Fantàsia Scuola vs. fantasia Ma per uno che arriva con troppo ritardo, il mondo intorno alla scuola sembra sempre come morto. E Bastiano sentiva la paura crescergli dentro a ogni passo. Aveva comunque sempre paura della scuola, il luogo delle sue quotidiane sconfitte, paura dei maestri che si rivolgevano benevoli alla sua coscienza, o che invece gli rovesciavano addosso le loro arrabbiature, paura dei compagni che si prendevano gioco di lui e che non perdevano mai un’occasione per dimostrargli quanto fosse maldestro e indifeso. La scuola gli era sempre apparsa come una prigione, una punizione interminabile, che sarebbe finita solo quando fosse stato grande, una penitenza che doveva semplicemente subire, muto e rassegnato. (p. 16) Nei suoi libri Bastiano aveva letto storie di ragazzi che s’imbarcavano su una nave e se ne andavano per il vasto mondo in cerca di fortuna. Qualcuno diventava anche un eroe o un pirata, altri ritornavano dopo molti anni in patria, ricchissimi, e nessuno scopriva chi fossero. (p. 16) [...] «Mi piacerebbe sapere [...] che diavolo c’è in un libro fintanto che è chiuso. Naturalmente ci sono dentro soltanto le lettere stampate sulla carta, però qualche cosa ci deve pur essere dentro, perché nel momento in cui si comincia a sfogliarlo, subito c’è lì di colpo una storia tutta intera. Ci sono personaggi che io non conosco ancora e ci sono tutte le possibili avventure e gesta e battaglie, e qualche volta ci sono delle tempeste di mare oppure si arriva in paesi e città lontani. Tutte queste cose in qualche modo sono già nel libro. Per viverle bisogna leggerlo, questo è chiaro. Ma dentro ci sono fin da prima. Vorrei proprio sapere come.» (p.19) Empatia ❖All’inizio della sua Grande Ricerca, Atreiu parte con il suo amato cavallo Artax. Ma, giunti nelle Paludi della Tristezza, Artax inizia ad affondare nella palude e non riesce più a proseguire. «Artax [...] oh, mio Artax!» [...] Atreiu si rialzò lentamente. La testa del cavallino era già quasi per metà nell’acqua nera. «Addio, Atreiu, padrone mio [...] e...grazie!» Atreiu strinse le labbra, incapace di dire una sola parola. Fece ancora un cenno di saluto ad Artax, poi si volse e si allontanò. Bastiano singhiozzava. Non riusciva a trattenere il pianto. Aveva gli occhi pieni di lacrime, tanto che non riusciva più neppure a leggere. Dovette prendere di tasca il fazzoletto e soffiarsi il naso, prima di poter proseguire. (pp. 63-64) Empatia ❖Mentre Bastiano legge, le ore a scuola passano in fretta e giunge la campana di fine lezioni. Ora Bastiano è solo nella soffitta, pensa a suo padre, sta per cedere alla tentazione di tornare a casa. Bastiano aveva già preso il libro dalla copertina color rubino cupo e stava per riporlo nella cartella, ma d’un tratto si arrestò. «No», disse d’improvviso ad alta voce, nel gran silenzio del solaio. «Atreiu non abbandonerebbe mai l’impresa soltanto perché la cosa diventa un pochino più difficile. Quel che ho cominciato, lo devo portare fino in fondo. Ormai sono andato troppo oltre, per poter tornare indietro. Non posso che continuare, qualunque cosa accada.» [...] Insomma, un pochino pochino di somiglianza con Atreiu ce l’aveva pure! (pp. 74-75) Fa’ ciò che vuoi ❖Bastiano finalmente raggiunge Fantàsia e dona un nome nuovo all’Infanta Imperatrice. Da quel momento ogni desiderio di Bastiano si trasformerà in realtà tramite l’Infanta. «Fantàsia rinascerà dai tuoi desideri, Bastiano mio. E grazie a me, essi si muteranno in realtà.» «Dai miei desideri?» ripeté Bastiano sbalordito. [...] «Non saprei», disse alla fine. [...] «Questo è male». «Perché?» «Perché in tal caso non ci sarà più Fantàsia.» (pp. 207-208) Fa’ ciò che vuoi ❖Dopo aver realizzato il suo primo desiderio (il Bosco di Perelun), l’Infanta lascia Bastiano, senza però avergli prima lasciato AURYN. Poi voltò il medaglione e con sua grande sorpresa trovò sulla faccia posteriore una scritta. Erano quattro brevi parole in lettere a svolazzi: Fa’ ciò che vuoi. Di questo, fino a quel momento, nella Storia Infinita non s’era mai fatto parola. Atreiu non s’era accorto di quella scritta? Ma adesso non era questo l’importante. Importante era soltanto che quelle parole esprimevano il permesso, no, anzi, l’invito a fare tutto ciò che voleva. (p. 213) Fa’ ciò che vuoi ❖Bastiano prosegue la sua strada creatrice, dando un nome ad ogni cosa che inventa ❖Ogni desiderio però implica la perdita di un ricordo della vita reale di Bastiano... ❖...che dimentica tutto, anche il suo nome, l’ultimo ricordo. ❖Ma non finisce qui... ❖Bastiano, lettore, scopre sulla sua pelle la sensazione di tempo e spazio. Leggere lo aiuta a diventare migliore, ad avere fiducia nel mondo che lo circonda, ad affrontarlo con le armi che possiede. ❖Fantasia e razionalità possono convivere: sono lo specchio dello stesso mondo
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved