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La Complessità Vita: Un Approfondimento Molecolare attraverso il Genoma - Prof. Corà, Dispense di Biologia Molecolare

Biologia strutturaleGeneticaBiologia MolecolareGenomica Comparativa

Il concetto di complessità vita partendo dal nostro genoma. Tutte le forme di vita condividono la stessa unità funzionale elementare attraverso il dogma centrale dna-rna-proteina. Il genoma contiene tutta l'informazione necessaria al suo mantenimento, e l'unità base è il gene. Il genoma è stato sequenziato molte volte, rivelandoci relazioni evolutive tra microrganismi. La genomica comparativa studia le relazioni di specie diverse, identificando sequenze analoghe o simili in genomi diversi. Il numero complessivo di unità di geni non necessariamente riflette la complessità dell'organismo. Il genoma è composto da esoni, introni, e dna non codificante. Il dna è compattato e chiuso in strutture tridimensionali complesse (cromatina), con funzione strutturale e regolativa.

Cosa imparerai

  • Come il genoma contiene l'informazione necessaria al suo mantenimento?
  • Come il DNA è compattato e chiuso in strutture tridimensionali?
  • Come la biologia molecolare spiega la complessità a partire dal genoma?

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 05/10/2021

arianna_8
arianna_8 🇮🇹

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Scarica La Complessità Vita: Un Approfondimento Molecolare attraverso il Genoma - Prof. Corà e più Dispense in PDF di Biologia Molecolare solo su Docsity! GENOMICA Biologia molecolare-> modalità per spiegare a livello molecolare come si genera la complessità a partire dal nostro genoma. Nonostante la stupefacente varietà dei fenotipi tutte le forme di vita condividono la stessa unità funzionale elementare > attraverso dogma centrale (DNA-RNA-proteina) [tutti gli organismi viventi sono formati da cellule e dai loro prodotti, nuove cellule sono generate da cellule pre-esistenti che si dividono, sono le unità fondamentali della vita]-> gli organismi si riproducono trasmettendo l'informazione genetica alla loro progenie, il genoma contiene tutta l'informazione necessaria al suo mantenimento. L'unità di base del nostro genoma è il gene-> regione genomica la cui trascrizione è regolata da uno o più elementi promotori prossimali o distali che contiene informazioni sulla sintesi di proteine o RNA non codificanti (non esiste definizione universale) Il genoma è stato sequenziato molte volte > genoma contiene 20-25 geni codificanti proteine; l’analisi del genoma ci ha fornito un mezzo più semplice, più diretto per determinare relazioni evolutive tra microrganismi [la sequenza completa del DNA di un organismo definisce la specie con alta precisione e con un dettaglio esauriente] > genomica comparativa: studio delle relazioni di specie diverse, si vanno ad identificare sequenze analoghe o simili in genomi diversi (sequenze simili= funzioni simili) (-> vengono allineate sequenze) {albero filogenetico-> ogni foglia corrisponde ad un organismo, più le specie sono simili più sono vicine; vengono fatte dal punto di vista morfologico o a seconda di un gene target/ albero della vita suddiviso in: eucarioti, batteri e archeobatteri}. Non c'è una correlazione tra le dimensioni del genoma e il numero dei cromosomi o tra questo e la complessità dell'organismo, per alcune classi di organismi lo spettro di variabilità di dimensioni del genoma è molto ampio prevalentemente per la presenza di DNA non codificante; il numero complessivo di unità di geni che compongono un certo genoma non necessariamente riflette la complessità dell'organismo {organismi diversi presentano numero di geni simili}, la complessità è dalla comparsa di nuovi geni con nuove funzioni (durante evoluzione)-> circa il 21% sono condivisi con organismi inferiori (anche monocellulari); il 32% sono condivisi con tutti gli altri organismi pluricellulari. Il nostro genoma è composto da: -esoni-> 1% (sequenze di DNA che codificano proteina), -introni-> 24% (non codificanti), -il resto è formato da DNA non codificante (DNA spazzatura): *trasposoni-> 45% (sequenze incollate da retrotrasposizione), * DNA ripetitivo-> 8% (ripetizioni semplici, duplicazioni di intere sequenze di DNA), « altro DNA intergenico-> 22% (spazia un gene dall’altro) [maggioranza del nostro genoma non è codificante]; man mano che si va avanti nella complessità dell'organismo aumenta la parte non codificante. Il nostro genoma contiene famiglie di geni molto spesso omologhe tra di loro-> il numero di geni per ogni singola famiglia genica aumenta all'aumentare della complessità degli organismi, organismi più complessi hanno un maggior numero di geni per famiglia {es. famiglia genica della globina-> i geni per l’a-globina e per la B-globina sono raggruppati e localizzati su cromosomi diversi, i geni di ciascun gruppo sono separati da sequenze spaziatrici non codificanti, sono presenti anche pseudogeni + globina risultato di copiatura e successiva evoluzione (evoluzione catena f seguita da replicazione)} [nell'evoluzione della vita sulla terra i geni di famiglie multi-geniche sono derivate per duplicazione genica e divergenza da un precursore ancestrale]; due geni omologhi possono essere: -paraloghi-> geni omologhi all’interno dello stesso organismo; -ortologhi-> geni omologhi di organismi differenti, si considera la percentuale di analogia delle sequenze nucleotidiche (pari o superiore all'80%). [duplicazione dei geni genera diversività-> le regioni codificanti i geni duplicati subiscono nuove mutazioni generando nuove funzioni (mutazioni in fattori di trascrizione), i geni duplicati acquisiscono nuove sequenze regolatrici di DNA permettendo alle diverse copie duplicate di un gene di essere differenzialmente espresso all'interno dell'organismo durante lo sviluppo. Il DNA è compattato e chiuso in strutture tridimensionali complesse (cromatina)-> insieme di DNA e proteine, con funzione strutturale (-> permette compattazione nel nucleo) e una funzione di regolazione genica {-> i geni normalmente sono spenti, a seconda della situazione vengono accesi-> sul tratto del DNA in cui si trova il gene la cromatina condensata viene localmente decondensata a formare una struttura che può essere letta da una serie di proteine esterne; meccanismo altamente controllato dai fattori di trascrizione che presentano un dominio che permette di riconoscere localmente alcuni tratti del DNA e di
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