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Appunti prof Craig UniCal, Appunti di Psichiatria

Trascrizione lezione prof Craig

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 16/03/2022

saira-mancari
saira-mancari 🇮🇹

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Scarica Appunti prof Craig UniCal e più Appunti in PDF di Psichiatria solo su Docsity! LEZIONE 6: 10/03 Oggi, molti quadri psicopatologici vengono visti da un ambito differente rispetto quella che era la psicologia o la psicoanalisi di qualche anno fa, perché i paradigmi più accreditati per studiare determinati fenomeni sono: CURRENT PARADIGMS IN PSYCHOPATHOLOGY 1. Il paradigma genetico 2. Il paradigma delle neuroscienze 3. Il paradigma cognitivo comportamentale 4. Fattori che tagliano i paradigmi 5. Diatesi- Stress: un paradigma integrativo Quando Freud iniziò a studiare le nevrosi e le isterie o il caso del piccolo Hans le neuroscienze non esistevano ancora; la genetica non era ancora avanzata per spiegare il comportamento umano. La rivoluzione di Freud e della psicoanalisi fu proprio quella di dare dei modelli che spiegassero determinati fenomeni. Ad esempio, il caso del piccolo Hans studiato da Freud può essere spiegato psicanaliticamente con il complesso edipico; invece, da un punto di vista cognitivo comportamentale con il condizionamento classico. Assieme a tutti questi paradigmi sono subentrati, prepotentemente, il paradigma della genetica e il paradigma delle neuroscienze. PARADIGMA L’ Obiettivo di un paradigma è studiare scientificamente il comportamento anormale, atipico, neurodiverso. Atipico e tipico non è uguale a anormale e normale, ma dipende dalla frequenza in cui un comportamento avviene. Ad esempio, io imparo a parlare da piccolo, apprendo il mio linguaggio così come la maggior parte (80%) delle altre persone. Imparo le parole, poi le frasi, poi i verbi. Questa è la traiettoria tipica. Il resto delle persone (20%) ha iniziato a parlare più tardi, ha iniziato a dire le frasi in modo non corretto, sbagliava alcune parole, aveva difficoltò di lettura. Queste persone hanno utilizzato una via meno frequente, atipica. Ad esempio, per andare all’università c’è chi prende l’autostrada A2, l’80%, perché la più rapida; invece, il 20% fa la strada paese per paese= percorso atipico. Queste ultime persone svilupperanno una capacità di adattamento diversa dalla maggior parte delle altre persone. Capire l’atipicità e la neuro diversità ci può aiutare per parlare di inclusione. Il neurodiverso dice che non deve essere il bambino da tutelare, ma il bambino che non deve sprecare il suo talento. La scienza mira all’obiettività → la psicoanalisi per quanto veritiera in alcuni aspetti, non è dimostrabile; non si possono fare degli studi scientifici e obiettivi. Essere obiettivi significa essere scientifici. Paradigma (Thomas Kuhn) → quando si parla di paradigma ci muoviamo in una prospettiva o quadro concettuale all’interno del quale opera uno scienziato → non possiamo mai essere totalmente obiettivi; fattori soggettivi interferiscono. Nessun paradigma è sufficiente per spiegare completamente la psicopatologia. La genetica, molto scientifico come approccio, non riesce a spiegare tutti i fenomeni della psicopatologia; la psicologia cognitivo comportamentale, anch’esso si basa sulla scientificità, ma non può spiegare tutti i fenomeni della psicopatologia. Ogni specialista si muove all’interno del proprio paradigma e ognuno di loro non riesce ad essere totalmente obiettivo perché le sue valutazioni sono condizionate dal paradigma a cui appartiene. L’anormalità, l’atipicità di una persona dipende dalla genetica dei suoi genitori (nonni e albero genealogico) o dalle esperienze fatte nella vita? Tutto quello che noi siamo, tipico e atipico, dipende parte dalla genetica (nature) e parte dall’esperienza (nurture). - Questi studi normalmente mettono a confronto il DNA di due gruppi di persone: gli individui che presentano la malattia e individui sani il più possibile simile ai malati. Vengono prelevati dei campioni cellulari, ad esempio con un tampone orale. Da queste cellule viene estratto il DNA che poi analizzato tramite un microarray, in grado di leggere milioni di sequenze. Questi chip vengono studiati al computer con tecniche bioinformatiche. Invece di leggere intere sequenze geniche, questi sistemi individuano di solito SNP marcatori di gruppi di variazioni geniche (aplotipi). - Se alcune variazioni genetiche sono significativamente più frequenti negli individui malati, allora le variazioni si dicono “associate” con la malattia. Queste variazioni sono poi considerate come indicative della regione in cui è probabile che si trovi anche la mutazione che causa la malattia. Nell’immagine sono rappresentate due sequenze genomiche. Persona 1 con disturbo d’ansia; Persona 2 senza disturbo d’ansia. Dall’analisi delle sequenze genomiche vedo se alcune sequenze si associano più facilmente ad un quadro che ad un altro. Nella persona 1 abbiamo una sequenza genomica; nella persona 2 ne abbiamo un’altra. Le persone con disturbo d’ansia possono avere questa sequenza genomica uguale alla persona 1; risulta essere un fattore di rischio pari al 30% per avere un disturbo d’ansia. Nella sindrome genetica noi conosciamo l’anomalia genomica: sindrome di down. Quindi, sappiamo la causa di quel fenotipo. Nel disturbo d’ansia, nell’autismo e altre, per quanto la genetica sia evoluta, non ha scoperto il gene che causa queste condizioni. Tuttavia, gli ultimi studi dicono che ci sono dei fattori di rischio molto forti che ci possono far avere queste condizioni. I fattori di rischio genetici non sono causa di determinati comportamenti, ma associati ad un determinato fenotipo possono aumentare la possibilità che un fenotipo si manifesti. Ci sono quadri fenotipici più associati ai fattori di rischio genetici = autismo e disturbo bipolare; e ci sono dei quadri maggiormente associati a fattori di rischio ambientali = depressione. EPIGENETICA – Tra geni ed esperienza (Freud e Darwin) Se io fumo 10/15 sigarette al giorno dall’età di 13 anni i polmoni, la pelle subiscono degli effetti. Il rischio di avere un tumore aumenta notevolmente. Quando si ha un tumore si creano delle metastasi e queste sono legate all’espressione dei nostri geni. Il nostro DNA è immutabile, ma come i geni si esprimono può essere soggetto alle nostre esperienze. L’epigenetica è definita come lo studio dei meccanismi responsabili di cambiamenti ereditabili nelle funzioni del genoma senza alcuna modificazione nella sequenza del DNA. Immaginiamo che le note sono i nostri geni, il nostro DNA. Questo è lo spartito della canzone Hallelujah: se noi ascoltiamo la versione di Elisa o di Cohen, lo spartito è uguale, ma la musica è diversa. Così funzionano i nostri geni: il nostro DNA è sempre uguale, ma come si esprimono i nostri geni è soggetto all’ambiente. L’EPIGENETICA è importante perché mostra come genetica e ambiente interagiscono nel nostro fenotipo. Oggi si sta promuovendo molto uno stile di vita salutare: sport e cibo sano. Una volta non era così. Questo perché è stato dimostrato che le nostre esperienze incidono sul nostro fenotipo. Se io fumo mangio sano o no fa la differenza, se io mi alleno o non lo faccio fa la differenza su tutti quei geni della pelle, del fegato, dei polmoni ecc. I meccanismi epigenetici sono stati studiati attraverso un topo che ha una determinata massa corporea e un colore. Quando partorisce, questa massa corporea, il colore e problematiche cardiache sono legate ad un gene che si chiama “agouti”. Questi 3 fenotipi: massa corporea, colore e problematiche cardiache sono legate all’espressione di questo gene. Tutti i topi di questa razza hanno queste caratteristiche. Gli studiosi hanno preso delle vitamine, adatte alle donne in gravidanza, e le hanno date ai topi. Hanno individuato che la vitamina B12 andava a spegnere l’espressività di questo gene, non che non esisteva, ma l’espressione. I figli allora avevano fenotipi diversi: erano marroni e magri e con un rischio minori di patologie cardiache. Questo è stato dimostrato anche nell’uomo. Altri studiosi, Szyf e Meaney, hanno preso dei topolini e hanno visto che alcuni di loro erano molto affettuosi, si dice “ad alta cura”, altri invece a bassa cura. La mamma ad alta cura è quando essa pulisce i piccoli e sta con loro e gli da affetto. Nel primo esperimento hanno visto che nelle mamme ad alta cura i topolini che nascevano erano topolini con un fenotipo molto sereno: giocavano, poco irascibili.
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