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Manzoni: Vita e Opere di un Illuminato Romantico, Appunti di Italiano

Biografia di alessandro manzoni, scrittore e illuminato milanese del romanticismo italiano. Suo ruolo nella nascita della lingua e letteratura italiana, opere principali, periodo a parigi, influenze culturali e religiose, edizioni di i promessi sposi.

Tipologia: Appunti

2018/2019

In vendita dal 22/03/2024

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Scarica Manzoni: Vita e Opere di un Illuminato Romantico e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ALESSANDRO MANZONI LA VITA Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785, ai tempi la città era il centro illuministico per eccellenza, infatti, qui entrò in contatto con l’illuminismo lombardo. Il padre, Pietro Manzoni, era un aristocratico. La madre, Giulia Beccaria, era la nipote di Cesare Beccaria (illuminista), era una persona molto colta, infatti da lei ricevette le influenze culturali più importanti. Importanza storica: Manzoni fece parte, insieme a Leopardi, dell’epoca del Romanticismo italiano, corrente derivante da quello inglese, francese e tedesco. Manzoni in particolare fu un’influenza molto importante per la nascita della lingua e della letteratura italiana. Lui era milanese ma scrisse il suo romanzo (i Promessi Sposi) in volgare toscano, lingua parlata a Firenze nell’800. I Promessi Sposi sono il romanzo più letto e più famoso della nostra letteratura e formerà gli uomini colti del 1800. Il periodo a Parigi: Giulia abbandonò Pietro e andò a vivere a Parigi; poco dopo Alessandro la raggiunse e lì trascorse 5 anni della sua vita, dal 1805 al 1810. In questa città ricevette un’enorme formazione grazie alla presenza dei culturali più ferventi e importanti d’Europa, inoltre si avvicina a Fauriel e alla religione giansenista (una forma più radicale del cattolicesimo). Sempre a Parigi conosce Enrichetta Blondel, che diventò sua moglie, lei era di religione calvinista ma sposando Alessandro si convertì al cattolicesimo. Le prime opere: Attirato dall’aspetto religioso scrisse, tra il 1812 e il 1815, gli Inni sacri: dei poemetti che riguardano le maggiori feste del calendario cattolico. Il più celebre di questi è La Pentecoste, ma sono conosciuti anche Il Natale, La Resurrezione nel nome di Maria, La passione. Durante il periodo successivo scrisse numerose composizioni: nel 1820 inizia ad abbozzare Il Romanzo, e tra il 1821-1822 pubblica la sue opere poetiche più celebri, ovvero le odi Marzo 1821 e 5 maggio, e le tragedie Conte di Carmagnola e Adelchi. Marzo 1821 è una delle opere più importanti della produzione manzoniana, riguarda la sua vicinanza con gli ideali risorgimentali (era un fervente cattolico e nazionalista) e al suo interno è molto presente un’esaltazione degli ideali patriottici (insurrezione contro gli austriaci a Milano), presente anche nelle opere Adelchi e Conte di Carmagnola. I promessi sposi: Quando scrisse la bozza del romanzo, il titolo iniziale era Fermo e Lucia, ma nel 1827 il titolo definitivo divenne quello che conosciamo oggi: Promessi Sposi, questa però non era ancora l’edizione definitiva del romanzo in sé, per questo viene definita “edizione ventisettiana”. Inizialmente non colpì dal punto di vista linguistico perché conteneva molti lombardismi e non era in grado di arrivare con facilità a tutti gli italiani. Così nel 1827 Manzoni si recò a Firenze per un periodo e nel 1840 uscì la versione definitiva del romanzo, definita “edizione quarantana”. Le differenze tra le due edizioni del romanzo sono le seguenti: • Edizione del 1827: presenza di elementi gotici molto evidente. Nel finale Don Rodrigo viene portato via da un cavallo nero, le scene della monaca e del castello dell’Innominato vengono trattate con maggiore crudeltà. • Edizione del 1840: goticismi meno forti o tagliati totalmente. Durante gli anni successivi continuò a produrre opere, queste però furono meno celebri rispetto alle precedenti. Dal 1860-1861, durante gli anni dell’unificazione italiana, gli venne data la carica di senatore. Morì nel 1873 a Milano. Le tragedie Conte di Carmagnola: • Endecasillabi sciolti La poetica Gli scritti di poetica sono tre: la Prefazione al Conte di Carmagnola (1820), la Lettera a Chauvet (1820) e la Lettera sul Romanticismo (1823). Prefazione al conte di Carmagnola: È una tragedia, qui Manzoni spiega le sue scelte stilistiche e poetiche. Non rispetta le unità aristoteliche di tempo e luogo, ma solo quella di azione. L’aspirazione è quella di scrivere un dramma che sia interessante e possa anche essere utile. Viene introdotto il coro nelle tragedie: coro manzoniano, questo non ha la classica funzione di rendere partecipi gli spettatori del pathos dei protagonisti, ma di riferire loro il punto di vista dell’autore, come se fosse un “angolino" che Manzoni si ritaglia per esporre in modo più didascalico quello che ritiene moralmente giusto, una sorta di momento educativo per il pubblico. Secondo Manzoni, infatti, l’arte dev’essere sempre e comunque utile e tutte le sue opere sono scritte con uno scopo morale. Essendo un fervente cattolico e nazionalista, propone al sito pubblico due visioni principali: • visione provvidenziale della storia: Dio interviene ed è attivo, vuole il bene di tutta la creazione • visione provvidenziale dell’Unificazione italiana: intesa come principio che non può essere che volontà di Dio Lettera a Chauvet: Qui vediamo un rifiuto totale delle unità aristoteliche e viene scelto un modello shaeksperiano. Sceglie la verosimiglianza per rispettare la verità storica, ottenendo però sempre un fine morale. Lettera sul romanticismo: È una critica al neoclassicismo e alla letteratura fantasiosa, qui scegliere di redigere il vero storico. Visione dell’arte secondo Manzoni Secondo Manzoni, l’arte deve tendere ad un utile, altrimenti non è necessaria. Per ottenere questo utile è necessario che l’autore si basi sul “vero storico”, poiché nella storia è presente l’intervento di Dio. Lui stesso studiò molto a fondo i periodi storici che fecero da sfondo alle sue opere: • Conte di Carmagnola: ambientata nel 1400, epoca dei capitani di ventura • Adelchi: ambientata durante l’Italia dei secoli bui (VIII secolo), Italia dei longobardi e dell’arrivo di Carlo Magno e dei franchi • Promessi Sposi: ambientata nell’Italia/Lombardia del 1600, sotto il dominio Spagnolo e nell’epoca della peste Manzoni sostiene che, se si ha verosimiglianza storica con gli avvenimenti realmente accaduti, il lettore comprende meglio il fine provvidenziale e riesce a calarsi nelle vicende. Dal momento che però la storia può risultare noiosa al lettore, occorre aggiungere dell’” interessante” e fare in modo che la vicenda sia appassionante, un esempio sono l’aggiunta di situazioni drammatiche o passionali, come nell’Adelchi la passione amorosa tra Ermenegarda e Carlo Magno, e nei Promessi Sposi le vicende drammatiche della monaca di Monza. Quindi, ad una base fondata sul vero storico si innesta l’interessante, ovvero si inserisce il significato morale —> vero storico + interessante = utile.
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