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Appunti Seminario di Cinema del prof. Milani, Dams Unibo 2021-22, Appunti di Teoria Del Cinema

Appunti dal Seminario di Cinema del prof. Marco Milani, Dams Unibo 2021-22 La Corea attraverso i film

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 11/02/2022

JackNorris
JackNorris 🇮🇹

4.4

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Scarica Appunti Seminario di Cinema del prof. Milani, Dams Unibo 2021-22 e più Appunti in PDF di Teoria Del Cinema solo su Docsity! Seminario di Cinema 2021/2022, Marco Milani 8.11.2021 Analisi della cultura e società coreana attraverso i film. Introduzione al corso Il nostro canale migliore di comunicazione sarà Virtuale, perché Marco è solito mandarci messaggi se cambiano orari o cose così, e lì saranno caricate le slide, le letture e i film di guardare. Dice che è importante partecipare e che la partecipazione farà parte del giudizio finale. Dice che la porta dello studio, nell’orario indicato, è sempre aperta e se lui è dentro possiamo entrare senza problemi. Cinema, cultura e società in Corea Quali sono stati i principali avvenimenti e processi sociali-culturali-politici che hanno caratterizzato la penisola coreana nell’età contemporanea? Come sono stati rappresentati nella produzione culturale? Qual è il rapporto tra cultura popolare e dinamiche sociopolitiche nella Corea contemporanea? Questo seminario ha come obiettivo l’analisi dei processi socioculturali politici della Corea contemporanea tramite l’analisi dei film; quindi, non è un corso di analisi di film ma attraverso i film. I film si guardano per vedere come gli autori rappresentano le tematiche di nostro interesse e andremo a collocare storicamente gli eventi narrati. Alcuni temi che analizzeremo: - La cultura coreana tradizionale - La lotta contro il colonialismo giapponese - La divisione della penisola e le relazioni inter-coreane - I regimi autoritari e la propaganda di regime - La creazione dell’identità nazionale - Crescita economica e disuguaglianza sociale Korean Wave: tutta quella produzione coreana che si è allargata a tutto il mondo, soprattutto nel k- pop. Nasce con le serie televisive, con i k-drama, come nelle ultime settimane. Durante il seminario analizziamo il contenuto del film (cosa), la scelta di determinati temi (perché), le modalità di rappresentazione delle tematiche (come). Cosa ci dice un film della Corea in quel preciso momento storico? Fondamentale arrivare in classe avendo letto quello che c’era da leggere e aver visto i film che c’erano da vedere. Tre parti del seminario: 1. Lezioni introduttive sulla storia della Corea 2. Sviluppo della produzione culturale 3. Analisi di specifiche questione sociopolitiche attraverso la visione di film Le questioni specifiche che verranno analizzate sono: - La lotta per la democratizzazione in Corea del Sud - Disparità e diseguaglianze economiche e sociali in Corea del Sud - La diaspora coreana - Le relazioni fra le due Coree Special Lectures e altre attività Durante la prima settimana del seminario avremo due lezioni speciali, con esperti invitati da altre università: martedì 9 e giovedì 11 novembre. Asian Film selection presso il Cinema Rialto ogni due martedì La bibliografia obbligatoria di questo corso è costituita da una serie di letture caricate su Virtuale in pdf da leggere prima di entrare in classe. Poi ci saranno delle letture consigliate per chi vuole approfondire la storia e il cinema della Corea. Per la preparazione del seminario sono consigliati: Darcy Paquet. New Korean Cinema, e una tra: Antonio Fiori, L’asia orientale: Dal 1945 ai giorni nostri, Adrian Buzo, The Making of Modern Korea, Bruce Cumings, Korea’s Place in the sun: A modern history. Prova finale e valutazione Sarà un esame orale combinato di tre fattori: - il 75% delle presenze al seminario. - Partecipazione attiva sugli argomenti trattati e i materiali forniti, la voce di tutti almeno una volta, lui si segna tutto (aiuto!) - Elaborato scritto (3000-35000 parole) La prova orale non sarà un esame vero e proprio ma parte dal nostro elaborato, e si parte dal discutere dell’argomento scelto. L’elaborato: - Consegnato almeno dieci giorni prima dell’appello d’esame a cui si intende partecipare - Durante la seduta d’esame l’elaborato servirà come punto di partenza per discutere dei vari temi trattati - La strutturazione dell’elaborato sarà oggetto di una specifica sezione durante uno degli incontri Come superare indenni il seminario: - Presentarsi a lezione - Presentarsi a lezione preparati - Presentarsi a lezione preparati e partecipare attivamente alle lezioni: fare domande, condividere le proprie posizioni (motivandole!!), intervenire durante i dibattiti, ecc… se non siamo inclini a dibattere ci prendiamo qualche appunto durante un film o una lezione e in aula facciamo i commenti che abbiamo segnato. - Seguire il programma volta per volta e non fare un’abbuffata finale all’ultimo momento - Chiedete aiuto al prof se avete dei dubbi o delle incertezze. Consigli: - Lingua: cercare un pochino di pronunciare i nomi in maniera corretta, e SEMPRE il cognome prima del nome. 9.11.2021 Seminario – Korean Cinema goes Global C’è il consolato della Repubblica di Corea, c’è mio fratello Giacomo Manzoli e mio padre Antonio Fiori che modera. C’è Sabrina Baraccetti, la direttrice del Far East Film Festival, attivo dal 1999, - Sicurezza nazionale In Sud Corea non puoi in alcun modo accedere a materiali nordcoreani (notiziari, film, libri) e quindi ne hanno un’idea limitata. Crashlanding on You rappresenta i nordcoreani come buone persone e questo ha causato fastidio in dei consumatori sudcoreani. Non si vedono i leader politici, il focus è sulle relazioni interpersonali, sulle differenze di maniere, linguaggio e sulle similarità. Riunificazione -> non provano a risolverla ma vediamo i due amanti restare nei loro paesi ma trovano la soluzione nell’incontrarsi in Svizzera, uno stato dove le loro nazionalità non contano. 15.11.2021 Storia della Corea Mappa Kangnido: guardando una carta ci vengono dette un sacco di informazioni interessanti sulla percezione socioculturali del tempo. È del XV ma è piuttosto precisa, ci sono tanti elementi geografici abbastanza estranei alla Corea, che non è mai stata una potenza marittima. Al centro della carta c’è la Cina, il centro del mondo. Poi la Corea è sproporzionatamente più grande di quel che è. Il Giappone invece è più piccolo e messo in un angolo isolato. La maggior parte delle informazioni arrivavano grazie alla Cina, l’influenza era politica, culturale e militare. La Corea è stata unificata per quasi mille anni, la prima nel 935 sotto la dinastia Koryo, sostituita poi dal 1392 dalla dinastia Choson, che rimarrà fino alla caduta nel 1897, considerata il punto più alto dello sviluppo culturale. Massimo splendore della cultura coreana classica. Durante questo periodo l’influenza culturale e politica cinese è stata fortissima: - La Corea Choson come modello di Stato tributario - Centralità della dottrina Neo-confuciana – ideologia ufficiale del Regno Choson – che avrà ripercussioni fino alla Corea contemporanea. Il “Regno Eremita” Nomignolo affibbiato alla Corea adottata dalle potenze occidentali quando arrivano per la prima volta in Oriente. La Corea Choson subì due invasioni militari fra la fine del XVI e il XVII secolo, dopo un Invasione giapponese del 1592-1598 e le invasioni mancesi del 1620-36. In seguito a questi eventi, la Corea si chiuse in una politica fortemente isolazionista – ottenendo così il soprannome. Fino alla fine dell’Ottocento la Corea rimane quindi sotto l’influenza cinese. Nella seconda metà dell’800 due trasformazioni avvengono in Asia orientale: 1. L’intervento delle potenze coloniali occidentali in Asia orientale e la conseguente crisi dell’Impero cinese; 2. L’affermazione del Giappone come nuova potenza e la crescente influenza della penisola coreana. Nella seconda metà del XIX secolo la dinastia Choson entra in un periodo di crisi e declina rapidamente. In un momento di grande tumulto politico e sociale, la Corea si ritrova anche senza l’appoggio della Cina, che si chiude. Il Giappone capisce che per sopravvivere bisogna fare l’opposto: diventare una potenza occidentale, lanciando un programma di modernizzazione rapidissimo per diventare una potenza occidentale (restaurazione Meiji) e si comporta come tale, iniziando una campagna di colonizzazione in Asia. Il Giappone vuole espandere la propria influenza in Corea, che è in una situazione di difficoltà. Processo di colonizzazione che inizia piano piano, prima solo con un’influenza che si fa risalire agli anni 70 dell’800. La strategia militare si concretizza in due conflitti: - La prima guerra sino-nipponica e l Trattato di Shimonoseki (1895) e il Giappone elimina definitivamente l’influenza cinese sulla Corea, affermandolo stato sovrano e indipendente. - Guerra russo-nipponica e il trattato di Portsmouth (1904-1905), il Giappone elimina la crescente influenza russa sulla Corea. Per la prima volta un paese europeo sconfigge una potenza europea. - Fra il 1902 e il 1905, il Giappone sigla intese con Regno Unita e USA per il riconoscimento degli interessi reciproci in Asia (alleanza anglo-giapponese e accordo Taft-Katsura) - Nel 1905 con il Trattato di Eulsa (1905) la Corea diventa un protettorato giapponese e con il Trattato di annessione (1910) viene incorporata nell’impero giapponese come colonia. È un trauma gigantesco per una nazione sempre stata unificata, un trauma che esiste ancora oggi. Dura fino al 15 agosto 1945, con l’arresa del Giappone. Controllo militare nella prima fase: - Le forze giapponesi reprimono con i militari qualsiasi forma di dissenso all’occupazione. - Movimento del Primo Marzo (1919) e dichiarazione di indipendenza nel parco della Pagoda. Repressione e controllo culturale nella seconda fase: - Uso della lingua giapponese, adozione di nomi giapponesi, ecc… - Censura dei media e delle altre forme di produzione culturale - Sistema di istruzione controllato dai giapponesi L’uso del lavoro forzato e delle risorse per lo sforzo bellico: - Soldati coreani, lavoro forzato nelle fabbriche giapponesi, questione delle “comfort women” La sconfitta del Giappone al termine della Seconda guerra mondiale porta alla liberazione della Corea dal controllo coloniale. La Corea era già stata menzionata dalle potenze alleate nella Dichiarazione del Cairo, nel 1943. Quando L’URSS entra in guerra contro il Giappone, nell’agosto del 1945, invade la Manciuria ed entra nella penisola coreana. Il governo americano decide allora di inviare una proposta a Stalin di suddividere la penisola in due zone di occupazione, per bloccare l’avanzata sovietica. Viene segnato il confine lungo il 48° parallelo. Nessuna delle due potenze voleva rimanere - occupare è costoso - ma senza rinunciare alla loro influenza. Tentano di costruire istituzioni simili alle loro. 16.11.2021 L’Urss cerca di costituire un regime comunista dando il potere al Partito coreano dei lavoratori, mentre al sud si cerca di creare un governo capitalista fedele agli USA. Trovano che il tizio più adatto sia Yi Sungman, un nazionalista fortemente anticomunista. In Corea del Nord trovano Kim Il Sung, il nonno di Kim Jong Un, un combattente comunista che negli anni 30’ aveva combattuto i giapponesi. Nel novembre del 1947 viene creata la Commissione temporanea delle Nazioni Unite sulla Corea con il compito di organizzare e supervisionare le elezioni per un Parlamento nazionale a cui demandare tutti i poteri entro marzo 1948. L’URSS non riconosce la legittimità della Commissione e non autorizza le elezioni al nord. Le lezioni si tengono solo nell’area del sud nel maggio 1948, in luglio viene approvata una nuova Costituzione e viene eletto Yi Sungman. In risposta anche al nord si tengono e prime elezioni per l’assemblea suprema del popolo il 25 agosto 1948. Il 9 settembre viene ufficialmente la Repubblica Democratica Popolare di Corea e Kim Il Sung assume la carica di Primo Ministro. Nessuna delle due riconosce l’altra e dicono di essere al governo di tuta la Corea. Kim Il Sung scommette con Cina e URSS che se proverà a riconquistare la penisola gli USA non interverranno. Il 25 giugno del 1950 le truppe nordcoreano decidono di scatenare un’offensiva massiccia e inizia a riconquistare la penisola e all’inizio sono super efficaci. Quando arrivano le forze americane riconquistano tutta la penisola e arrivano quasi al confine con la Cina, che entra in guerra e spinge le truppe americane sotto Seoul. Tre anni di guerra, milioni di morti per tornare al punto di partenza. La prima novità è che dopo la guerra non si può più riunificare la penisola con la forza. Sia URSS che USA assicurano che in caso di ulteriori conflitti userebbero le armi nucleari. La guerra si conclude con un armistizio, ma non esiste un trattato di pace; quindi, le due coree ad oggi sono ancora in guerra. Punti chiave: - Storia millenaria di unità e indipendenza politica - Influenza cruciale del colonialismo giapponese - Ruolo delle grandi potenze esterne nel decidere il “destino” della Corea - Importanza della cultura tradizionale e complessità nel processo di formazione dell’identità nazionale coreana. Alla fine della guerra la Corea del Sud è un Paese distrutto sia dal punto di vista economico che politico-sociale. le due caratteristiche principali tra il 1953 e il 1987 sono: - Sviluppo economico - Regimi politici autoritari In questi anni si susseguono tre diversi regimi autoritari e altrettante giunture democratiche solo l’ultima delle quali porta al risultato sperato. In questi stessi anni inizia anche a diffondersi l’idea di un modello coreano, soprattutto per lo sviluppo economico: il “miracolo sul fiume Han”. La guerra causa enormi conseguenze sociali ed economiche per la Corea del Sud: - Distruzione delle infrastrutture e della base industriale - Centinaia di migliaia di internal displaced people - Un enorme numero di rifugiati dalla Corea del Nord Un ruolo centrale dell’apparato militare - 600.000 soldati - Potere economica - Nazionalismo, anticomunismo, militarizzazione della società Yi Sungman non riesce a lanciare questo progetto, la Corea del Sud è fortemente dipendente dagli Stati Uniti in termini militari ed economici per tutti gli anni 50’. È un periodo di grande corruzione nel governo, che fatica a risollevare le condizioni di vita. Quindi c’è uno sviluppo di una forte opposizione al regime di Sungman. Il prof ha caricato su Virtuale dei capitoli di manuali storici che servono a capire la storia della Corea. La Corea del Nord. Dopo la guerra (al Nord conosciuta come la “Guerra di liberazione) la Corea del Nord prende una strada diversa. Le priorità di Kim Il Sung erano: - Consolidamento del potere - Ricostruzione post-bellica Dopo la guerra, Kim consolida il proprio potere eliminando le diverse fazioni all’interno del Partito dei Lavoratori di Corea attraverso brutali epurazioni. Alla fine degli anni ’50 Kim ha eliminato con successo tutte le fazioni e si concentra sulla creazione di una nuova base ideologica per il regime. La Juche e il culto della personalità Il regime politico nordcoreano era basato sui principi marxisti-leninisti dovuti all’influenza sovietica. La nuova ideologia Juche viene per la prima volta presentata da Kim in un discorso nel dicembre del 1955 e poi sviluppato pienamente soltanto a partire dagli anni 60: indipendenza politica, autosufficienza economica, autosufficienza militare. Non diventa solo l’ideologia ufficiale del regime ma il principio guida della vita quotidiana di tutta la popolazione. Controllo totale da parte del regime. Il culto della personalità Il concetto rimane molto flessibile e anche piuttosto vago: il leader è l’unico in grado di interpretarlo correttamente. Kim diventa quindi l’eroe della Guerra di liberazione della Madrepatria: Kim eroe militare. Allo stesso tempo la propaganda introduce anche la figura di Kim come padre amorevole che provvede a tutte le esigenze della popolazione (cibo e servizi in primo luogo): Kim come padre amorevole. Sistema di stampo marxista-leninista in cui è abolita la proprietà privata e lo Stato fornisce tutti i veni e i servizi attraverso il sistema pubblico di distribuzione. Nel ’72 viene fatta una nuova costituzione, la costituzione Juche. Tutta la propaganda del regime si adopera per rinforzare il culto della personalità in maniera capillare: arte e letteratura, produzione culturale, media e istruzione, statue, memoriali, edifici. Il culto della personalità e la Juche si trasformano in una sorta di religione di Stato con riti specifici, una mitologia fondativa e feste comandata. Il culto della personalità di Kim crea i presupposti per il trasferimento del potere in linea ereditaria da Kim Il Sung a Kim Jong Il (e successivamente Kim Jon-Un). Con questa opera di consolidamento politico e ideologico, il sistema politico nordcoreano diventa più stabile, prendendo la forma di un sistema monopartitico con un controllo totalitario del regime sulla società. Il leader assume il controllo di ogni aspetto della vita politica, sociale ed economica del Paese. Le tre istituzioni fondamentali che guidano il Paese diventano: il Partito, lo stato, i militari. Il partito domani tutte le altre istituzioni che sono a loro volta guidate dal leader. Il sistema sociale nordcoreano La società è divisa in diverse classi sociali (caste) secondo un sistema denominato songbun che si basa sulla formazione politica, ideologica ed economica di ogni cittadino e sul comportamento. La classificazione non riguarda solo i singoli cittadini ma anche la famiglia, i parenti e le generazioni (una classificazione negativa ha ripercussioni per tre generazioni). All’interno del sistema ci sono moltissime sotto classificazioni ma le tre più importanti sono: la classe leale, la classe oscillante e la classe ostile. Questo sistema rende la mobilità sociale molto difficile se non addirittura impossibile. A Pyongyang ci vive solo la classe leale del regime. Questo sistema si è sgretolato un po’ negli ultimi vent’anni perché sono entrati soldi, non era in buone acque, e la Cina ha permeato con capitali di contrabbando e chi si è arricchito con fortune illegali sono diventati ben visti al regime. Fino alla metà degli anni ‘70 la Corea del Nord è più ricca e sviluppata della Corea del Sud, il sistema nordcoreano non sarà però in grado di riformarsi e adattarsi scivolando in un declino che diventerà una crisi con la fine della Guerra Fredda. Con il crollo dell’URRS ci sarà una gravissima crisi che sfocerà nella Grande Carestia del 95-98. 22.11.2021 Oggi parliamo di produzione culturale degli anni ’90. Processo di produzione: 1987: prime libere elezioni presidenziali dirette. 1992: Kim Young-sam primo progressista 1997: Kim Dae-jung, altro progressista all’opposizione (il primo) Dalla fine dei ’90 ai 2000 si afferma una nuova classe dirigente, formata negli anni delle lotte democratiche degli anni ’80 e che assume un ruolo centrale a livello politico: generazione 386: fondamentale nell’elezione di Roh-Moo-hyun, molti registi della new wave coreana sono legati a questa generazione. Roh Moo-hyun vince a sorpresa perché riesce a mobilitare i giovani per la prima volta tramite strumenti tecnologici (sms, chat) molto prima di Obama. Fine anni ‘90/2000 periodo d’oro del cinema in cui nascono tutti i grandi registi coreani che fanno parte della generazione 386. Crisi Finanziaria 97-98 Partita dai paesi del sud-est asiatico poi in Corea del Sud, diventata poi crisi economica. La corea è stata colpita duramente. Richiede l’intervento del fondo monetario internazionali che chiede in cambio un influsso di 40 miliardi di dollari con cui si riesci in fretta a superare la crisi e nel 2000 è tutto ok. Si precarizza il mercato del lavoro, prima era alla giapponese: entravi in azienda e ci morivi. Questa cosa ha un forte impatto sul clima socioculturale e le nuove generazioni sono più povere di quelle precedenti. Il sistema chiede molto e dà molto poco e crea risentimento e tensione sociale. la tensione scoppia e i giovani vanno in piazza a causa della scarsa mobilità sociale, competizione sociale, lavoro regolare -> Hell Choson. I giovani vogliono eguaglianza sociale, non corruzione né privilegi. 2008: Candlelight demonstration 2016: ogni sabato centinaia di migliaia di persone protestano contro la presidente Park Geun-hy e scatta l’impeachment. Queste proteste nascono da proteste degli studenti contro fatti di corruzione. Questa scarsa mobilità sociale è ciò che sta al cuore di film come Parasite. Conglomerati economici: il governo aiuta alcuni conglomerati che iniziano ad avere enorme sviluppo a livello globale. In Corea del Nord 1994: muore Kim Il-Sung e sale Kim Jong-Il. Anni ’90: crisi su tutti i fronti a causa del crollo dell’URRS. 1995-1999: Grande Carestia 23.11.2021 Si diffondono film di propaganda anticomunista e di celebrazione del regime di Park Chung- hee. Rice del 1963 e Red Scarf del 1964 di Shin Sang-ok. La censura governativa diventa sempre più pervasiva, colpendo molti film. Questo momento positivo di produzione cinematografica termina nel 1972 con la nuova stretta repressiva della riforma Yusin. La modifica alla legge sulla produzione cinematografica del 1973 con nuove restrizioni, un doppio controllo della censura e l’introduzione di tasse sui film stranieri. La nuova stretta da parte del regime si traduce in un lungo periodo di declino per il cinema coreano, la produzione crolla da 229 a 101 e i milioni di spettatori da 170 a 44 nel 1981. Nel 1973 viene creata la Korean Motion Picture Promotion Corporation per sostenere e promuovere l’industria cinematografica coreana ma in realtà si occupava di controllare le produzioni e sostenere la censura. La produzione cinematografica di questi anni si concentra nuovamente su temi legati al melodramma e sui cosiddetti “hostess film” (Heavenly Homecoming to Stars di Lee Jang-ho e Winter Woman di Kim Hoson). A questi si aggiungevano film marcatamente di propaganda anticomunista con scarsi risultati in termini di pubblico (Testimony di Im Kwon-taek) La morte di Park Chung-hee inaugura una brevissima stagione democratica che però lascia ben presto spazio ad un nuovo regime autoritario. A livello di produzione cinematografica la situazione migliora a partire dalla metà degli anni ’80. In questo periodo viene rilassato il controllo del regime sulla società e si riforma la Legge sulla produzione cinematografica consentendo l’accesso a produttori indipendenti e ad un numero maggiore di film stranieri. Nel frattempo, una serie di film coreani d’autore inizia ad attirare l’attenzione dei critici internazionali (Mandala del 1981 e The Surrogate Woman del 1987 di Im Kwon-taek). Im Kwon-taek Regista più rappresentativo dell’intera cinematografia coreana. Oltre ad ver diretto più di cento film, Im ha attraversato tutte le principali epoche del cinema coreano. Fa film d’autore a partire dagli anni ’80, pur senza impegnarsi fortemente nel sociale. Le tematiche affrontate da Im si concentrano sull’identità culturale coreana e sul suo rapporto con la modernizzazione. Grazie a questa produzione raggiunge la notorietà e un importante successo di critica anche in Europa. La Korean New Wave Durante gli anni ’80 una serie di nuovi giovani registi inizia a formarsi sia artisticamente che politicamente – vicini ai movimenti studenteschi e alle istanze dei lavoratori: Park Kwang-su; Jang Sun-woo; Chung Ji-young. Con la fine del regime autoritario questi registi emergenti si affermano con film di alto valore artistico che sociale. Questo nuovo movimento prende il nome di Korean New Wave e raccoglie una nuova generazione di cineasti che iniziano ad incorporare tematiche sociali – in particolare lo sfruttamento dei lavoratori e delle classi meno abbienti – nel cinema mainstream: Chilsu and Mansu del 1988, A Single Spark del 1995 di Park Kwang-su, A Petal del 1996 di Jang sun-woo. A ciò si aggiunge una seconda grande tematica che è quella della reinterpretazione dei grandi eventi della storia coreana contemporanea: Partisans of South Korean, White Badge, The Taebaek Mountains, To the Starry Island. Punti chiavi da tenere a mente: Domanda di ricerca: individuare una domanda di ricerca è il primo passo per scrivere un paper. Assicuratevi che sia una domanda ed evitate titoli che siano puramente affermazioni, ad esempio: il cinema sudcoreano degli anni ’90. L’ambito de saggio: la domanda di ricerca è troppo ampia/ristretta? Può essere affrontata in un saggio di 3mila-3.5 parole? Contenuto: c’è un equilibrio tra descrizione e analisi? Rilevanza e pertinenza: abbiamo discusso l’argomento nel nostro corso? La domanda è pertinente con gli argomenti trattati? È rilevante? Materiali: sono disponibili le risorse per scrivere il saggio? Risorse utili per la ricerca Lezioni e presentazioni in classe (non necessario citarle in bibliografia o nelle note) Lista di lettura obbligatorie, di riferimento e consigliate. Ci ha messo libri, riviste, paper, etc. Non citare wikipedia. Fonti affidabili: libri pubblicati da case editrici accademiche (Oxford, Cambridge, Cornell, Columbia, ecc) o importanti editori commerciali accademici (Routledge, Palgrave, ecc); riviste scientifiche; archivi storici; dati statistici; i giornali e riviste. Non fare affidamento su una sola fonte o troppo poche. La stessa informazione meglio prenderla da una fonte accademica che da una giornalistica. Riferimenti in testo o note a piè di pagina, non mischiarli, o uno o l’altro. Lista finale di riferimenti: in ordine alfabetico per cognome! Sci-hub libgen, cercare tramite codice doi Mentre fate ricerca…. - Tenete a mente la domanda di ricerca mentre leggete e filtrate ciò che state leggendo - Prendete appunti dalle letture mentre leggete e assicuratevi di sapere da dove provengono le note - Non ignorate le opinioni contrastanti, usatele per rinforzare la vostra tesi (argument) - Raggruppate gli appunti in categorie correlate tenendo a mente la struttura del saggio e la propria tesi Mentre scrivete il saggio… - Dopo l’introduzione potete partire con una sezione di retroterra in cui presentate e contestualizzate il vostro argomento di riferimento - Orientate il lettore fornendo contesto all’inizio del corpo del saggio. - Cercate di usare fonti ed evidenze a supporto della vostra tesi e per ogni posizione che prendete nel saggio – iniziate con una posizione forte, poi usatene una più forte e finite con la più forte di tutte. - Seguite un ordine logico nel presentare i vostri punti (utilizzo di un outline) – un’idea per ogni paragrafo e collegate tra loro i vari paragrafi. Ogni paragrafo un’idea. - Analizzare non è solo descrivere - Rivedete il saggio dopo la prima bozza Struttura del paper Potete iniziare scrivendo un outline: schema organizzativo per aiutarvi a redigere il paper. Uno schema che suddivide le parti della tua tesi in modo chiaro e gerarchico per aiutarvi ad avere una visione generale del paper (l’outline è per vostro riferimento durante la scrittura del saggio, NON includerlo nel file finale) 1. Introduzione – esponete chiaramente la vostra tesi e lo scopo del saggio. Spiegate brevemente i punti principali che intendete trattare nel paper e riassumetene la struttura (deve essere tutto chiaro); 2. Corpo – questa è la parte in cui presentate le vostre argomentazioni a sostegno della vostra tesi; 3. Conclusioni – ribadisci o riformula la tua tesi, riassumi la tua argomentazione e spiega perché sei arrivato a questa particolare conclusione. Diseguaglianze economiche e sociali in Corea Parasite ha tantissimi aspetti interessanti da analizzare, a noi interessa il contenuto sociopolitico del film. Cosa Bong Joon ho ha voluto rappresentare della Corea contemporanea, e ciò che emerge sono le diseguaglianze create negli ultimi anni a livello economico-sociale. Il modello di sviluppo Dopo la fine della Guerra di Corea la Corea del Sud era un paese distrutto con tassi di sviluppo umano tra i più bassi del mondo. Il regime autoritario di Park Chung-hee (1961) mise in atto una strategia di sviluppo economico fortemente centralizzata a partire dalla metà degli anni ’60. Al centro di questa strategia stava l’Economic planning board, un’agenzia preposta a progettare e realizzare i piani di sviluppo economico. A partire dalla seconda metà degli anni ’60 inizia così uno sviluppo economico formidabile, il cosiddetto “Miracolo sul fiume Han”: tasso medio di crescita di quasi il 10% tra il ’60-’70. Strategia dello “Stato sviluppista”: - pianificazione economica centralizzata - economia votata all’esportazione - mancanza di diritti politici e libertà fondamentali - crescita economica come priorità fondamentale Questo modello di sviluppo favoriva quindi le commistioni fra potere politico, economico e finanziario- alcune grandi industrie, a gestione familiare, vengono supportate attivamente per creare dei campioni nazionali che possano competere a livello globale e garantire occupazione nel Paese – chaebol. Questo sistema porta a notevoli tassi di crescita del PIL nazionale, del reddito pro-capite e ad una diminuzione sensibile della disoccupazione. Contemporaneamente si investe in maniera massiccia nell’istruzione di qualità, per formare forza lavoro altamente qualificata. La crisi finanziaria del 1997 Il modello si adatta alle condizioni mutate negli anni ’90 ma continua ad essere molto efficace. La fine della guerra fredda porta ad un’ondata di globalizzazione e all’affermazione di un approccio neoliberista a livello globale: - meno interventismo statale - liberalizzazione dei mercati interni e promozione del libero commercio - privatizzazione delle industrie statali - flessibilità del mercato del lavoro – precarizzazione Il governo di Kim Young-sam inizia a adottare alcune di queste soluzioni ma mantiene un ruolo centrale dei grandi conglomerati e della protezione del mercato interno. La crisi del 1997 porta anche alla crisi del modello in piedi fino a quel momento. L’intervento del Fondo Monetario Internazionale per stabilizzare la situazione nell’autunno del 1997 richiede una serie di riforme interne che avranno effetti sociali notevoli a lungo termine. La Corea del Sud riesce a riprendersi rapidamente dalla crisi. Le nuove diseguaglianze L’enorme pressione sociale e familiare sui giovani non porta più a risultati comparabili agli sforzi richiesti. L’insoddisfazione si riversa spesso nelle piazze prendendo di mira i privilegi di coloro che sono riusciti a mantenere una posizione sociale dominante e riescono a tramandarla ai figli. Proteste del 2016 contro la Presidente Park Geun-hye. Le diseguaglianze sociali e il paradigma del golden spoon, dirt spoon. 02.12.2021 C’era questo questa tensione verso il prendersi cura degli anziani di una famiglia allargata in cui convivono molte generazioni, ovviamente con la modernizzazione degli anni ‘60 questa cosa crolla e si va verso un sistema più occidentale anche a livello familiare, e la narrazione del sogno americano è reale. La Corea del Sud è diventata una delle narrazioni preponderanti a cui aspirare e quindi c’è una tensione sociale fra dei modi tradizionali e un modo diverso di condurre gli affari famigliari, anche questo crea una spaccatura molto rilevante a livello sociale. Quindi non c’è solo il discorso economico ricchi vs. poveri ma c’è anche un discorso di tipo sociale tra cultura tradizionale e modernizzazione che viene dall'esterno. Ebbene prendiamo Parasite, possiamo sentire in proprio la totale estraneità delle due famiglie, la famiglia Park non è che si ponga il problema di vivere all’interno della stessa società di quella famiglia Kim, sono proprio due mondi separati e l’unico tratto di unione che hanno, oltre alle truffe, è il cattivo odore, che è l’unica cosa che segnala il passaggio da un ceto all’altro. 6.12.21 Vediamo come le relazioni inter-coreane vengono rappresentate sullo schermo e che cosa succede effettivamente. Questa immagine che vi ho messo qui probabilmente l’avrete, è l’attuale leader politico nell’aprile del 2018 al confine fra le due coree proprio al confine unico, ci fa capire che in quel momento le relazioni inter-coreane avevano comunque in generale un momento abbastanza positivo ma non è sempre stato così ovviamente. La Corea del nord, l’esistenza stessa di questo stato è uno dei dati più importanti della Corea del Sud che noi chiamiamo Corea del Sud proprio perché esiste una Corea del Nord, altrimenti non la chiameremmo neanche così. È ovvio che una serie di produzioni artistiche culturali e cinematografiche, il fatto che esista questa divisione aleggia in moltissime altre produzioni, per esempio in Squid Game. Nei film possiamo sicuramente vedere molto bene perché esiste una costante tensione in termini di identità in Corea del Sud fra un identità nazionale pan coreana e i suoi rischi, l'identità nazionale sudcoreana è un concetto molto complesso proprio per questo perché
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