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Borghesia e Classe Operaia, Sbobinature di Storia Contemporanea

Il processo di mutamento della società tra il 1850 e il 1870, con protagonisti i ceti borghesi e le classi proletarie. Si parla di stile di vita borghese, valori tradizionali, positivismo, sviluppo dell'economia, rivoluzione dei trasporti, movimento operaio, Prima Internazionale, Marx e Bakunin, Chiesa Cattolica. Il testo è utile per comprendere la storia sociale ed economica dell'Ottocento.

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

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Scarica Borghesia e Classe Operaia e più Sbobinature in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! 1. BORGHESIA E CLASSE OPERAIA I CARATTERI DELLA BORGHESIA ha inizio un processo di mutamento della società che vede come protagonisti i ceti borghesi e le classi proletarie l’affermazione della borghesia avviene tra il 1850 e il 1870 → portatrice di novità è trasformazione comprende: - i magnati dell'industria della finanza - avvocati, medici, ingegneri, burocrati statali - impiegati, piccoli commercianti .. è ancora tuttavia una fascia ristretta della popolazione lo stile di vita borghese doveva essere evidente dall’esterno, attraverso l’abbigliamento insomma, bisognava tradurre il successo e la ricchezza in segni tangibili e visibili i valori borghesi erano quelli tradizionali → famiglia patriarcale, autoritarismo solo certe doti morali permettevano di mantenere lo status raggiunto la povertà era un sorta di difetto morale → chi era povero non sapeva risparmiare o dominare i propri istinti il borghese sapeva essere moderato POSITIVISMO nella seconda metà dell’Ottocento si diffonde l'idea di progresso generale dell'umanità due elementi: - sviluppo economico - conquiste della scienza il positivismo diviene un nuova corrente intellettuale e una mentalità diffusa inizialmente ad indirizzo filosofico, applicava i metodi delle scienze naturali a tutti i campi dell'attività umana il fondatore del positivismo fu AUGUSTE COMTE HERBERT SPENCER elaborò la teoria del darwinismo sociale, dal punto di vista dell'evoluzione umana CHARLES DARWIN, L'origine della specie 1859 → elabora la teoria dell'evoluzione vi è un incessante processo evolutivo guidato da un meccanismo di selezione naturale, la sopravvivenza l'uomo stesso è il risultato dell'evoluzione di organismi più elementari → questa visione libera l'uomo da ogni forma di condizionamento soprannaturali e metafisico a seguito di questa teoria viene elaborata quella del darwinismo sociale, che avrà implicazioni razziste SVILUPPO DELL’ECONOMIA anni 40-70 → espansione economica sia nel settore industriale, sia nel nell'agricoltura, nascono le ferrovie a livello produttivo questo periodo è noto come età del ferro (ghisa) e del carbone, molto presente è l'impiego dellamacchina a vapore anni 50-70 la potenza in cavalli vapore delle macchine fisse per l'industria crebbe notevolmente questo sviluppo economico avvantaggiò le nuove potenze industriali nei Paesi Baltici, vennero abrogate le vecchie leggi e si diffuse il libero scambio oltre che la riduzione delle tariffe doganali .. la Gran Bretagna poté offrire i suoi prodotti a prezzi competitivi sui mercati stranieri aumentano le società per azioni le banche incanalano i capitali in investimenti produttivi → nascono le “banche di investimento” che sostengono finanziamenti a lunga durata RIVOLUZIONE DEI TRASPORTI le linee ferroviarie furono un prodotto della rivoluzione e contribuirono ad alimentarla questa rivoluzione influenza sia le abitudini sia i modi di pensare della gente comune cambia l'immagine del mondo stesso inizio anni 50 → 40mila km di ferrovie 10 anni dopo → 110mila km di ferrovie 1869 → prima linea transcontinentale da New York a San Francisco 1871 → primo grande traforo delle Alpi (Fréjus) chi abbrevia di 24 ore i collegamenti con l'Europa del Nord più lenta fu l'evoluzione nel campo dei trasporti marittimi le cose cambiano quando viene introdotta l'elica al posto della ruota, e viene sostituito lo scafo in legno con quello di ferro 1869, Canale di Suez → facilitato il trasporto nelle rotte verso l'Asia 1868 Trade Unions Congress → riuniva i delegati di tutti i maggiori sindacati e divenne nucleo del movimento ilmovimento operaio francese era decimato causa delle sconfitte del 48 e del 51 influenza dalle idee di PROUDHON (accade anche in Italia, che finora aveva fatto riferimento alle idee mazziniane) in Germania un movimento operaio c’era già dal 1848 → la gestione del movimento andò nelle mani di FERDINAND LASSALLE (trasformazione dello Stato borghese dall’interno) Lassalle fonda nel 1863 l’ASSOCIAZIONE GENERALE DEI LAVORATORI TEDESCHI nasce un’organizzazione internazionale di coordinamento del movimento operaio → ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI (PRIMA INTERNAZIONALE) LONDRA, 1864 ➢ affermazione dell'autonomia del proletariato ➢ contro lo sfruttamento NON ebbe un effetto concreto efficace ma piuttosto, un effetto simbolico → non funzionò a causa dell’eterogeneità dei suoi membri SOCIALISTI vs PROUDHONIANI MARX vs BAKUNIN Marx 1867, IL CAPITALE → il comunismo deriva direttamente dalle leggi, lo Stato e la religione come sovrastrutture che andavano distrutte MA solo dopo la dittatura del proletariato la Prima fu sciolta nel 1876 il bakuninismo prese piede nei paesi e nei ceti sociali che non avevano ancora conosciuto la rivoluzione industriale → forza e causa di declino al tempo stesso LA CHIESA CATTOLICA il mondo cattolico era particolarmente critico nei confronti del mondo laico-borghese papa PIO IX volle riaffermare l’ortodossia rigida, incoraggiare pratiche di devozione (culto mariano) 1864 → emanazione dal papa della QUANTA CURA dove condanna il liberalismo, la democrazia, il socialismo, l’intera civiltà moderna poi pubblica il SILLABO → un elenco di 80 errori del secolo (Napoleone III ne proibisce la diffusione in Francia) che era di valenza universale es. quello sulla scuola (45) e positivismo (48) Concilio Vaticano I → si proclama l’infallibilità del papa nella fede e nella morale (ciò che dice il papa è dogma) ! questo non fece altro che isolare il mondo religioso 20 settembre 1870 → BRECCIA DI PORTA PIA: ingresso a Roma delle truppe italiane, i bersaglieri per annetterla al Regno d’Italia con a capo Raffaele Cadorna e Nino Bixio il papa NON scende a compromessi e NON riconosce lo stato Italiano viene fatto un plebiscito → si chiede chi vuole essere nello Stato italiano e la maggioranza è un si → Roma capitale (“la terza Roma”) si diffonde il cristianesimo-sociale in Belgio, Francia, Austria, Germania → sviluppo della cooperazione emutuo soccorso fra i lavoratori 1871 → legge delle guarentigie: il parlamento vota una legge delle garanzie per regolare il rapporto tra papa e Stato legge unilaterale, basta avere un accordo papa non accetta .. 1874 → Non expedit, non conviene o non dovete partecipare alle elezioni politici perché non riconosciamo come cattolici lo Stato italiano "né eletti né elettori" 2. LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE CRISI E PROTEZIONISMO 1870-1914 → trasformazioni dell’economia capitalista 1873 scoppia la crisi di sovrapproduzione con una conseguente caduta dei prezzi la caduta di prezzi è il frutto di trasformazioni organizzative e innovazioni tecnologiche i quali consentirono la riduzione dei costi di produzione i lavoratori salariati nelle aree urbane riuscirono a difendere bene il loro livello reale delle retribuzioni chi ne risentì di più fu il settore agricolo: l’abbassamento dei costi di trasporto permise ai prodotti nordamericani (prezzi competitivi) di raggiungere l’Europa avvenne un calo dei prezzi dei prodotti agricoli si difesero quelle agenzie agricole che adottarono le nuove tecniche agricole per aumentare la produttività: opere di bonifica, concimi chimici, nuove colture, nuovi sistemi di rotazione conseguenza della crisi fu l’emigrazione (dall’Europa arrivò a toccare il milione agli inizi del 900) verso America del Nord, Brasile, Argentina la provenienza degli emigrati alla fine dell’Ottocento da paesi latini e slavi, prima inglesi irlandesi tedeschi scandinavi i governi intrapresero così il PROTEZIONISMO - imposero dazi elevati (soprattutto sui cereali) - per tutelare la produzione industriale dai rischi di concorrenza estera solo la Gran Bretagna NON adottò il protezionismo - le si ridussero gli sbocchi sul mercato - i paesi concorrenti si svilupparono - intensificare gli scambi con le colonie industrie tedesche e statunitensi superarono quella inglese nascono: CONSORZI (CARTELLI, POOLS) fra aziende dello stesso settore che si accordano sulla produzione e sui prezzi TRUSTS fra imprese prima indipendenti questo portò in alcuni casi al vero e propriomonopolio banche e imprese → rapporto di compenetrazione le imprese divennero via via delle banche le banche legavano le loro fortune alle imprese membri delle imprese sedevano ai consigli d’amministrazione delle banche le banche controllavano quote rilevanti dei pacchetti azionari delle industrie = CAPITALISMO FINANZIARIO ACCIAIO, CHIMICA ED ELETTRICITÀ seconda metà Ottocento e primi Novecento → Seconda rivoluzione industriale → mutano le abitudini si affermano: - acciaio - chimica - motore a scoppio - elettricità si producono grandi quantità di acciaio → metodo Bessemer, forno Martin-Siemens, procedimento Gilchrist Thomas - conservatorismo - demagogia → vasto consenso popolare (l’imperatore ebbe consenso campagne e borghesia urbana) il Secondo Impero TECNOCRATICO → affidare la maggior parte del potere ai tecnici e vedere il trionfo della tecnica e della civiltà industriale una garanzia per la riuscita del bene comune la Francia attua una politica estera aggressiva GUERRA DI CRIMEA (1853-1855) → Francia e Gran Bretagna difendono l’Impero Ottomano dall’espansionismo della Russia 1854 la flotta anglo-francese penetra nel Mar Nero e misero sotto assedio Sebastopoli (partecipò anche il Piemonte) il congresso di Parigi sancì la neutralità del Mar Nero guerra contro l’Austria con a fianco del Piemonte di Cavour AUSTRIA: l’Impero asburgico si era organizzato nel vecchio sistema assolutistico .. la Costituzione concessa del 1849 venne revocata nel 1851 il potere imperiale contava sui contadini e della Chiesa cattolica PRUSSIA: la Prussia si propone come guida della nazione tedesca, integrando la sua economia con gli altri Stati germanici i vertici dello Stato erano esponenti degli JUNKER (aristocratici proprietari terrieri) → il conservatorismo sociale diviene fondamentale - efficiente sistema di comunicazione interna - rete ferroviaria - istruzione il tradizionalismo degli Junker e le aspirazioni borghesi convergono nella politica di potenza, creazione forte esercito .. questa politica viene elaborata da OTTO VON BISMARCK (rappresentante degli Junker) lui è avverso alla democrazia e al liberalismo diviene primo ministro nel 1862 grazie al re GUGLIELMO I l’obiettivo è l'unificazione, “col ferro e col sangue” BISMARCK E L’UNITA’ TEDESCA 3 luglio 1866 → BATTAGLIA DI SADOWA Austria e Prussia si contendono dei Ducati (Schleswig, Holstein, Lauenburg) sottratti alla Danimarca → vince la Prussia, Austria sconfitta a causa, di una perfetta organizzazione dell’esercito, qualità degli armamenti, tempestività degli spostamenti, sfruttamento di ferrovie guidati dal generale von Moltke (prima guerra di movimento) pace di Praga → viene sciolta la vecchia Confederazione germanica, si forma la Confederazione della Germania del Nord guidata dalla Prussia → Austria perde dei territori → 1867 Impero asburgico diviso in due stati: austriaco e ungherese uniti dal medesimo sovrano ma con parlamenti e governi autonomi in Prussia Bismarck fa approvare le spese militari direttamente per decreto reale, scavalcando il Parlamento l’ultimo ostacolo era la Francia .. il pretesto avviene poichè in Spagna la corona era stata offerta ad un parente del re di Prussia → la Francia si sente minacciata e accerchiata Bismarck emana un comunicato stampa volutamente provocatorio in cui dice che l’ambasciatore è stato messo alla porta del re 19 luglio 1870 la Francia dichiara guerra alla Prussia 1870, BATTAGLIA DI SEDAN 1 settembre → l’esercito francese venne per metà accerchiato a Sedan e fu costretto ad arrendersi Napoleone III venne fatto prigioniero dai tedeschi in Francia venne abbattuto l’Impero e proclamata la Repubblica con governo provvisorio il ministro della guerra francese (Léon Gambetta) impose la leva di massa per attaccare gli invasori (andarono anche alcuni volontari italiani garibaldini) armistizio gennaio 1871 9 dicembre 1870 → viene proclamato l’Impero tedesco (SECONDO REICH) ➢ Prussia ➢ Stati della Confederazione del Nord ➢ Germania del sud (Baviera) 18 gennaio 1871 → Guglielmo I (re tedesco) viene incoronato alla Reggia di Versaille come imperatore tedesco pace di Francoforte (pace punitiva) → Francia deve pagare indennità di guerra + deve cedere al Reich l’Alsazia e la Lorena nasce un risentimento e la volontà di rivincita → REVANSCISMO FRANCESE LA COMUNE DI PARIGI dopo Sedan, il popolo parigino insorge e dichiara concluso il regime napoleonico → Parigi aveva vissuto la caduta del regime napoleonico come motivo di riscossa e di occasione rivoluzionaria MA era nelle campagne, dove vi era una tendenza conservatrice≠ febbraio 1871→ elezioni dell'Assemblea nazionale la maggioranza era composta damoderati e conservatori (poiché a votare furono principalmente le campagne) a presiedere il governo fu chiamato ADOLPHE THIERS (esponente moderato e ministro di Luigi Filippo d’Orleans) il governo si adoperò per avviare le trattative di pace,MA appena furono note le durissime condizioni della Germania → Parigi protesta in massa → scontro tra moderati e rivoluzionari elezioni del Consiglio della Comune marzo 1871 → il potere in mano ai gruppi di estrema sinistra: democratico-giacbonini, anarchici, socialisti ➢ ha inizio un esperimento di democrazia diretta ➢ esercito sostituito damilizie militari armate = allarme dei conservatori e dei moderati la Comune di parigi fu il primo esempio per Marx e Bakunin di gestione diretta del potere delle masse e di modello per la futura società socialista la Comune restò chiusa in una città, NON raggiunse i piccoli centri e le campagne … esperienza che non durò più di due mesi Thiers + accordo dei tedeschi → un esercito che si muove verso Parigi e conquistarla 21 - 28 maggio 1871→ “SETTIMANA DI SANGUE” le iniziative di Bismarck al fine di opprimere un eventuale movimento operaio furono vane la socialdemocrazia crebbe e il cancelliere era venne a allontanato dal governo Bismarck si preoccupa di creare un sistema di alleanze ai fini di impedire che la Francia uscisse dal suo isolamento, contando sul fatto che la Gran Bretagna non si sarebbe troppo immischiata in questioni europee 1873 Germania si allea con Austria-Ungheria, Italia, Russia MA la debolezza risiede nella rivalità storica tra Austria e Russia (nel 1877 Russia ottiene egemonia nei Balcani poiché sconfigge Impero ottomano) allora Bismarck diviene unmediatore: nel 1878 a Berlino indice un congresso delle potenze europee ➢ limitazione dei vantaggi della Russia; Bulgaria indipendente; Bosnia ed erzegovina autonome sotto temporaneo controllo austriaco ➢ Gran Bretagna ottenne isola di Cipro ➢ France potè espandersi in Tunisia → mire espansionistiche dirottate da Bismarck fuori dall’Europa + presupposti di scontro con l'Italia ! Bismarck voleva ricucire il rapporto tra Austria e Russia 1882 TRIPLICE ALLEANZA → Italia, Austria, Germania IL LIBERALISMO IN GRAN BRETAGNA la Gran Bretagna ametà Ottocento rappresentava la nazione più progredita tra le potenze: - rete ferroviaria sviluppata - flotta mercantile - centro commerciale e finanziario di riferimento - tra i più bassi tassi di analfabetismo - politica stabile - la Corona aveva un ruolo essenzialmente rappresentativo MA il problema fu la poca democraticità del sistema elettorale alla Camera dei Lord votavano o per nomina regia o per diritto ereditario alla Camera elettiva solo il 15% dei maschi adulti votava BENJAMIN DISRAELI (conservatore) propose il REFORM ACT , 1867 → aumenta la consistenza del corpo elettorale lui attua una forte politica imperialista il suo governo si alterna a quello del liberale WILLIAM GLADSTONE un problema era la gestione degli irlandesi che erano fedeli alla Chiesa cattolica di Roma Gladstone propose un progetto che lasciava molta libertà agli irlandesima suscitò l’opposizione soprattutto tra unionisti (JOSEPH CHAMBERLAIN) LA RUSSIA TRA ARRETRATEZZA E MODERNIZZAZIONE nella seconda metà dell’Ottocento si trattava di uno stato che godeva del primato di arretratezza politica e civile l’amministrazione era nelle mani dello zar (Stato autocratico) era ancora presente la servitù della gleba e l'economia si basava sul settore agricolo NON vi erano investimenti volti all’innovazione o al bene pubblico .. straordinario invece era l'eccezionale livello di vita intellettuale (Tolstoj, Dostoevskij ecc.) lo zar Alessandro II tentò di fare riforme rivolte al popolo, ad esempio nel 1861 abolì la schiavitù della glebaMA le terre non vennero equamente distribuite perciò il clima di malcontento non fece altro che perpetuare → delusione e malcontento nascono i populisti (narodniki) → intellettuali rivoluzionari che tentarono un’opera di educazione culturale e proselitismo politico tra le masse la loro base era il socialismo agrario 1881 uccisione dello zar da parte di un anarchico 4. NUOVE POTENZE: STATI UNITI E GIAPPONE GLI STATI UNITA A META’ 800 questo periodo è caratterizzato dall’espansione del paese, aumento della popolazione (flussi migratori dall’Europa), strade, ferrovie MIDWEST → sviluppo di una moderna agricoltura NORD-EST → sviluppo industriale MA .. il problema presente negli Stati uniti è legato ad una profonda frattura nelle rispettive tre società coesistenti → ciascuna con un'economia differente, in tre zone differenti, con tradizioni culturali differenti NORD-EST ➢ prime colonie britanniche ➢ zona più ricca e industrializzata ➢ maggiori centri urbani ➢ dove andavano le ondate migratorie provenienti dall’Europa ➢ valori capitalismo industriale ➢ proletariato urbano SUD ➢ società agricola e tradizionalista ➢ piantagioni di cotone, tabacco, canna da zucchero ➢ schiavi neri (tratta degli schiavi 700) ➢ i grandi proprietari erano una ristretta minoranza che governo a di una vita lussuosa ➢ vita nelle piantagioni caratterizzata da abuso sessuale per le donne e sfruttamento WEST ➢ società in rapida evoluzione ➢ liberi agricoltori e allevatori di bestiame ➢ la frontiera si spostava verso ovest e si adotta un’agricoltura mercantile per rifornire il nord-est ➢ l’etica era: uguaglianza, indipendenza, iniziativa individuale → mito dell’uomo bianco che riesce a costruire città nascono forti contrapposizioni tra nord e sud anche sotto il punto di vista ideologico → la schivitù non si conciliava con lamentalità democratica diffusa al nord inoltre, al nord era in atto unmovimento abolizionista quando lo sviluppo industriale si allargò, diminuì l’importanza della produzione cotoniera al sud e anzi, si intensificarono i legami tra nord-est industriale e ovest agricolo i contrasti negli Stati Uniti iniziarono a farsi sentire anche tra le forze politiche i partiti contrapposti erano i democratici e i liberali (whigs) vs il nuovo partito repubblicano democratici → sostenevano la causa schiavista del sud repubblicani → antischiavista, sostenevano il nord-est e l’ovest alle elezioni del 1860 vince un repubblicano proveniente dall'ovest: ABRAHAM LINCOLN ! lui NON era abolizionista radicale, piuttosto si interessa affinchè la schiavitù non pervada anche l’ovest il sud tuttavia guarda a Lincoln come a colui che avrebbe rafforzato il potere centrale, fatto interessi industriali ed emarginato il sud LA GUERRA CIVILE AMERICANA 1861-1865 10 stati del sud si staccano dall’Unione per formare una Confederazione indipendente → scelta secessionista che porta alla guerra tra Confederazione e Unione il sud sperava in un aiuto dalla Gran Bretagna (principale importatrice di cotone) il nord contava sulla superiorità numerica (22 milioni di abitanti contro i 9 milioni al sud) ed economica inizialmente parve che il sud fosse in vantaggio, grazie al generale Robert Lee MA vince l’Unione col generale Ulysses Grant - abolizione diritti feudali - trasformazione feudi in circoscrizioni amministrative - feudatari indennizzati - obbligo di istruzione elementare - unificazione moneta - sistema fiscale moderno - esercito militare con coscrizione obbligatoria - cresce l’industria da zero (settore tessile e meccanico) - crescono le infrastrutture (ferrovie, comunicazioni telegrafiche) - importazione di tecnologie straniere ciò che accadde dopo il 1868 costituisce una “rivoluzione dall’alto”, senza partecipazione attiva delle classi inferiori poiché furono le classi dirigenti tradizionali a guidare il cambiamento e a gestirlo nel 1889 il Giappone ebbe un Parlamento (seppur eletto a suffragio ristretto e con poteri limitati) avvenne una conversione da oligarchia feudale a oligarchia industriale e finanziaria (similmente a come avvenne nella Germania di Bismarck) ! il Giappone rappresenta un caso unico e raro mai accaduto nella storia strabiliante inoltre il fatto che furono comunque conservati i tradizionali valori culturali e religiosi diviene così una grande potenza 5. GLI IMPERI COLONIALI IMPERIALISMO si tratta di un grande fenomeno di espansione economica e politica l’espansione territoriale riguarda un obiettivo di politica nazionale da parte dei governi penetrazione commerciale → assoggettamento politico → sfruttamento economico imporre controllo a vastissimi territori dell’Africa, dell’Asia e del Pacifico che vennero, nel giro di pochi decenni, ampliati dalle potenze europee grazie alla supremazia tecnologica oltre a Gran Bretagna e Francia, si unirono alle imprese imperialiste anche nazioni di recente formazione come Germania, Italia, Belgio (l’unica assente in Europa fu Austria-Ungheria) Stati Uniti e Giappone le ragioni legate all'imperialismo erano complesse ma principalmente riguardavano interessi economici ci fu una spinta ad accaparrarsi le materie prime + la ricerca di sbocchi commerciali (già presente nel colonialismo classico ma che ora assume un ruolo diverso in concomitanza con l'economia protezionista) recente era la spinta verso l'accumulo di capitali finanziari e la ricerca di investimenti nei territori d'oltremare tuttavia, gran parte del commercio mondiale si svolse tra paesi industrializzati lemotivazioni politico-ideologiche affondavano le loro radici: ➢ nel nazionalismo ➢ nella politica di potenza ➢ nel razzismo ➢ nello spirito missionario Disraeli: “una razza dominatrice, destinata dalle sue virtù a spargersi per il mondo” RUDYARD KIPLING: “fardello dell’uomo bianco” → il dovere dei bianchi europei di civilizzare le popolazioni considerate più selvagge il mondo intero risultava così spartito in imperi e zone di influenza fra le maggiori potenze le grandi esplorazioni ebbero soprattutto come tatto l’Africa - prospettiva di trovare grandi ricchezze - curiosità scientifico-geografiche (positivismo) - moda dell'esotismo presente in letteratura David Livingstone (scozzese) → attraversa tutta l’Africa centro-meridionale passando da un oceano all’altro Henry Morton Stanley (americano) → esplora il bacino del fiume Congo Pietro Savorgnan di Brazzá (italo-francese) → apre le strade alla penetrazione francese in Africa equatoriale Kart Peters (tedesco) → esplora l’Africa orientale LA CONQUISTA DELL’AFRICA l’espansione territoriale più straordinaria riguardò il continente africano nel 1870 i paesi europei ne controllavano 1/10 francesi → Algeria, Senegal portoghesi → Angola, Mozambico britannici → Colonia del Capo dopo 40 anni … le potenze europee possedevano 9/10 del territorio infatti, ametà Ottocento, si intensifica l’attività missionaria per cui anche la Chiesa cattolica stringe accordi con Francia, Belgio, Italia per mandare i missionari a colonizzare 1881 Francia occupa Tunisia 1882 Gran Bretagna occupa Egitto, poiché nel 1869 venne aperto il canale di Suez che permetteva di raggiungere i possedimenti britannici in India sia Tunisia che Egitto erano nominalmente appartenenti all'Impero OttomanoMA di fatto resi indipendenti → interessi economici e strategici la prima a muoversi fu la Francia poiché aveva libertà massima a seguito del Congresso di Berlino del 1878 Sudan → Mohamed Ahmed (leader islamico) lanciò le truppe sudanesi contro gli anglo-egiziani nel 1885 fondarono un proprio stato che verrà rovesciato dai britannici nel 1898 Gran Bretagna e Francia saranno rivali per vent'anni lo scontro tra le due avvenne nel bacino del Congo nel Congo il re belga Leopoldo II, con scopi apparentemente umanitari si era costruito un impero personale: estrae la gomma dalle piante per la produzione del caucciù → provoca la sottomissione di interi villaggi, lavori forzati, deportazione (2 milioni di congolesi morti per l’estrazione di caucciù) inoltre egli volle ottenere uno sbocco sull'atlantico ma ciò suscita l'opposizione del Portogallo la questione del Congo porta alla nascita della conferenza di Berlino nel 1884 → si cercò di regolamentare le conquiste è il principio adottato su quello dell'effettiva occupazione questo non fece altro che accelerare il processo di conquista per accaparrarsi i migliori territori re Leopold II → stato libero del Congo Francia → territori sulla riva destra del fiume, alto corso del fiume, dall'Atlantico al Sudan Germania → protettorato sul Togo è sul Camerun Gran Bretagna → controllo del basso Niger .. la Gran Bretagna non si opposero alle conquiste francesi simbolo della supremazia tecnica e commerciale europea INDIA (Gran Bretagna): rappresentava ampi sbocchi di mercato per i manufatti britannici e gli inglesi esportavano té e cotone 100 anni di dominio inglese tuttavia NON cambiarono i caratteri della società indiana la presenza britannica, più che altro, distrusse l’industria cotoniera locale il potere statale indiano era assente e gli inglesi contavano gerarchie sociali preesistenti per garantire l’ordine e la riscossione delle tasse il tentativo britannico di importare la cultura europea produsse delle rivolte da parte degli indiani che vennero sedate nel sangue (rivolta di Sepoys 1857) vennero costruite nuove ferrovie che agevolano gli scambi ma permettevano il controllo militare 1876 → regina Vittoria viene proclamata imperatrice delle indie INDOCINA (Francia): metà Ottocento → la Francia, spinta dalla concorrenza con i britannici comincia a invadere l'Indocina l’Indocina era divisa da regni indipendenti dall’Impero cinese → Annan, Siam, Cambogia religione buddista con il pretesto delle persecuzioni contro i missionari avvenne un intervento militare 1862 → occupazione Cocincina 1863 → protettorato Cambogia dopo la guerra con i cinesi (1883-1885) in una seconda fase, inizio anni 80 → la Francia estende il suo protettorato in tutto l’Annam la Gran Bretagna, per evitare che i francesi giungessero a ridosso dell’India, occupa il Regno di Birmania (1885-1887) la Francia risponde → 1893 controllo Laos lo Siam resta indipendente come stato cuscinetto, in accordo tra Gran Bretagna e Francia COLONIZZAZIONE RUSSA: l’Impero russo si espanse seguendo due direttrici → Siberia ed Estremo oriente; Asia centrale la colonizzazione russa avvenne sotto il controllo e la spinta dell’autorità statale 1860 → viene costruito il porto di Vladivostok sul Mar del Giappone l’Alaska venne venduta agli Stati Uniti per 7 milioni di dollari, poiché per il governo zarista era troppo costosa da mantenere 1891 (terminata nel 1901) → ha inizio la costruzione della ferrovia Transiberiana, lunga 9 mila km e collega Mosca a Vladivostok nell’Asia centrale la Russia prese il Turchestan, produzione del cotone ma vicina all’India … in questa zona la Russia si scontra con la Gran Bretagna → nel 1885 arrivano ad un accordo: indipendente ma sotto influenza britannica anche gli arcipelaghi del pacifico vennero inglobati dagli imperi coloniali, soprattutto britannico e tedesco la Gran Bretagna occupa anche isole Fiji, Salomone,Marianne (già possedeva Australia e Nuova Zelanda) la Nuova Guinea viene divisa tra tedeschi e britannici alla colonizzazione nel Pacifico parteciparono anche Stati Uniti e Giappone GLI EUROPEI IN CINA la Cina dell'Ottocento è isolata, irrigidita, chiusa in se stessa aveva perso il primato tecnologico e celava in sé stessa una profonda debolezza l’isolamento era portato avanti dall’idea che l’imperatore fosse l’unica fonte di potere della Terra imandarini → funzionari e burocrati erano fortemente tradizionalisti e ostacolavano ogni tipo di cambiamento nel governo e nella produzione l’unico luogo in cui vi era la possibilità di commercio con degli stranieri era il PORTO DI CANTON (Cina meridionale) oppio → prodotto nelle piantagioni indiane ed esportato clandestinamente in Cina, dove se ne faceva una ampio utilizzo PRIMA GUERRA DELL’OPPIO (1839-1841) un funzionario cinese fece sequestrare il carico di tutte le navi straniere nel porto di Canton → il governo britannico decide di intervenire militarmente trattato di Nanchino, 1842 → Hong Kong agli inglesi + Shanghai la vittoria britannica mise in rilievo la debolezza militare cinese ed invogliò anche altre potenze europee alla penetrazione economica nel paese avviene la rivolta Taiping → rivolta contadina poiché mancavano risorse e pressione demografica SECONDA GUERRA DELL’OPPIO (1856-1860) venne incendiato il palazzo dell’imperatore e attaccata una nave britannica nel porto di Canton la conclusione fu un’ulteriore capitolazione della Cina → dovette aprirsi al commercio satranireo anche tramite vie fluviali interne e stabilire rapporti diplomatici con l’occidente IL DOMINIO COLONIALE l’espansione coloniale è caratterizzata dalla dilagazione della tecnica, dell’economia, della civiltà europea in tutto il mondo → di sicuro non la sua faccia migliore poiché ricorrente era l’utilizzo della violenza contro le popolazioni indigene es. i tedeschi che hanno quasi sterminato la tribù Herero (Africa sud-ovest) la colonizzazione portò anche alcuni effetti positivi nei paesi colonizzati: ➢ messe a coltura nuove terre ➢ nuove tecnologie agricole ➢ costruzione infrastrutture ➢ attività industriali e commerciali ➢ migliori ordinamenti amministrativi e finanziari tuttavia, il prezzo da pagare fu alto poiché si impoverirono le risorse umane e materiali avvenne un vero e proprio sfruttamento coloniale l’esito della trasformazione economica dei colonizzati portò a (esportazione): ➢ stravolgimento meccanismo produttivo che era indirizzato al mercato interno ➢ rottura sistemi economici di sussistenza si passa dalla condizione di povertà al sottosviluppo → ingresso nel mercato mondiale ma a costo di essere in una posizione dipendente largamente diffuso era il razzismo i colonizzatori accentuarono le divisioni, anche interne ai paesi colonizzati stessi, ai fini di controllare meglio la popolazione → tracciamento di veri e propri confini (che potevano separare anche i bianchi dai neri) ● il romagnolo Luigi Carlo Farini vieni inviato nelle province meridionali e rimase disprezzato, parla del sud come se fosse l’Africa → incomprensioni tra nord e sud differenza culturale, comportamentale e di mentalità nord → rete ferroviaria sviluppata sud → ferrovie praticamente inesistenti il valore della produzione agricola a sud era inferiore rispetto che al nord differenza di alfabetizzazione → QUESTIONE MERIDIONALE nei confronto con l'Europa, tuttavia, l'Italia veniva considerata in generale arretrata rispetto agli altri paesi del continente LA CLASSE POLITICA E I PRIMI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI Cavour muore nel 1861 → lui aveva impostato delle linee guida: ➢ rispetto per la libertà costituzionale ➢ liberalismo in campo economico ➢ laicità dello Stato DESTRA STORICA governa il paese nel primo quindicennio moderati piemontesi, gruppi moderati, lombardi, emiliani e toscani (poco rappresentati le regioni meridionali) → si trattava di un gruppo piuttosto omogeneo la maggioranza si collocava nelle sedute parlamentari a destra si trattava di un centro moderato, la vera destra erano i clericali e i nostalgici → si erano autoesclusi poiché non riconoscevano la legittimità dello Stato SINISTRA STORICA mazziniani e repubblicani si rifiutarono di partecipare alla vita politica ufficiale sono gli esponenti vecchia sinistra piemontese, alcuni patrioti mazziniani e garibaldini base sociale più ampia → gruppi borghesi, operai e artigiani del nord porta avanti le rivendicazioni democratiche risorgimentali ➢ suffragio universale ➢ autonomia alle comunità locali (decentramento amministrativo) ➢ completamento dell'Unità l’Italia unita aveva in ogni caso una classe dirigente molto ristretta → diritto di voto solo ai cittadini maschi, +25 anni, sapevano leggere e scrivere, pagassero almeno 40 mila lire l’anno votava il 2% della popolazione → una sorta di oligarchia inoltre, l’astensionismo era largamente diffuso perciò bastavano pochi voti per ottenere la carica tuttavia, la classe dirigente era convinta di rappresentare la parte migliore del paese → la destra storica si distingue per onestà e rigore IL GOVERNO DELLA DESTRA la destra ebbe a che fare con le due istanze → i clericali reazionari e i repubblicani rivoluzionari .. e questo costituiva un attentato all’unità appena raggiunta la destra ammirava lo stile britannico, quello del DECENTRAMENTO basato sull’autogoverno delle comunità locali MA nei fatti, lo Stato adottò un modello di ACCENTRAMENTO → controllo stretto e capillare e leggi che valgono in tutto il Regno vennero varate delle leggi senza alcun controllo parlamentare prima dell’Unità: ● LEGGE CASATI (1859) → sistema scolastico nazionale, istruzione elementare obbligatoria ● LEGGE RATTAZZI → per l’ordinamento provinciale e comunale, i comuni venivano governati da un consiglio eletto a suffragio ristretto; sindaco di nomina regia ● il territorio nazionale era suddiviso in province sotto controllo dei prefetti → a seguito dell’Unità queste leggi vennero estese tutto il Regno LE RIVOLTE CONTRO L’UNITA’ E IL BRIGANTAGGIO i motivi che spinsero la destra all’accentramento erano soprattutto legati alla situazione nel Mezzogiorno → malessere, ostilità, pressione fiscale e leva obbligatoria si arrivò ad una generale insorgenza, incoraggiata da un po’ di clero e finanziata dalla corte borbonica contadini insorti, ex militari borbonici, cospiratori italiani e stranieri, banditi → assalivano principalmente i piccoli centri, li occupavano, massacrano e incendiano gli archivi comunali .. si ritiravano poi sulle montagne la destra rispose impiegando l’esercito → avvennero delle rappresaglie indiscriminate da parte dell'esercito (Pontelandolfo nel Benevento dove vi furono 400 morti civili) 1863 → legge che sanciva un vero e proprio regime di guerra nelle regione con presenza di brigantaggio il brigantaggio venne sconfitto nel 1865 la Destra Storica NON attuò una politica per il Mezzogiorno, di fatti, le cause del brigantaggio rimasero irrisolte la politica economica della destra non fece altro che accentuare il divario tra nord e sud L’ECONOMIA E LA POLITICA FISCALE la destra dovette affrontare il complesso problema dell’unificazione economica del paese → si adottò lo stesso sistema che vigeva in Piemonte unica moneta (lira italiana), unico regime fiscale → LIBERALISMO che tuttavia penalizzerà poi il sud venne creata una comunicazione stradale e una fitta rete ferroviaria che raggiunse i 6 mila km e che collegava il nord col sud subito dopo l’Unità, vi fu un incremento di produttività per le colture del sudmentre le industrie vennero penalizzato dalla concorrenza internazionale favorita dal liberismo (soprattutto siderurgico e meccanico) lo sviluppo ferroviario si avvalse soprattutto di imprese straniere i pochi nuclei industriali del sud vennero cancellati dalla caduta dei dazi protettivi gli uomini politici italiano per di più, credevano che l'italia doveva essere agricola e semmai più avanti industriale l’espansione dell'agricoltura del decennio successivo all’unità consentì un’accumulazione di capitali che rese possibile un ulteriore potenziamento delle infrastrutture tuttavia, il tenore di vita degli italiani rimase invariato se non peggiorato il paese post unità dovette affrontare una durissima politica fiscale per i costi dell’unificazione + i costi post guerra con l'Austria nel 1866 questi inasprimenti fiscali colpivano redditi, patrimoni e consumi TASSA SUL MACINATO (macinazione dei cereali → pane) che andava a colpire le classi più povere nacquero dei moti contro questa tassa che vennero duramente represse LA CONQUISTA DEL VENETO E LA PRESA DI ROMA sia Destra che Sinistra avevano come obiettivo il completamento del processo di unificazione → Veneto + Lazio (con Roma) i punti della sinistra erano: ➢ ampliamento del suffragio elettorale ➢ maggiore sostegno dell'istruzione elementare ➢ diminuzione delle imposte ➢ decentramento amministrativo 1877 legge Coppino → obbligo di frequenza scolastica fino a 9 anni, tuttavia non ci fu una reale attuazione della legge 1882 riforma elettorale: ● requisito fondamentale per votare l'istruzione ● tutti i cittadini che abbiano compiuto 21 anni e dimostrato di saper leggere e scrivere ● il requisito di censo viene abbassato tuttavia l'alto tasso di analfabetismo continuavano ad esserci e pochi votavano votava il 7% della popolazione in questo periodo entra alla camera il primo deputato socialista ANDREA COSTA TRASFORMISMO si tratta del cosiddetto cambio di casacca, ovvero quando un deputato viene meno alle ideologie e cambia schieramento politico quindi si venne a creare come una sorta di grande centro che inglobava i moderati e veniva meno il bipolarismo veniva dirottata la maggioranza → la svolta moderata di Depretis fece staccare la più radicale → anticlericali e antiaustriaci (radicali contro il trasformismo → AGOSTINO BERTANI e FELICE CAVALLOTTI) Minghetti e Depretis firmano un accordo LA CRISI AGRARIA E LA POLITICA ECONOMICA PROTEZIONISTA venne ridotta la tassa sul macinato 1884MA viene aumentata la spesa pubblica vi erano pochi miglioramenti nel settore agricolo, eccezione Pianura Lombarda e colture specializzate nel Mezzogiorno, industria Ferrarese tuttavia la condizione rimase perlopiù invariata “Inchiesta agraria” 1877 STEFANO JACINI → quadro drammatico dello stato dell'agricoltura italiana; uno dei rimedi era l'estensione delle opere di bonifica ed irrigazione, diversificazione delle colture la situazione si aggrava quando l'Italia inizia a sentire gli effetti della crisi dell'agricoltura europea → calo dei prezzi e calo della produzione come conseguenza aumenta la conflittualità tra nord e sud e i flussi migratori la sinistra (come la destra) è avversa all'intervento dello Stato nell'economia → convinzioni liberiste TUTTAVIA si prende come esempio la Germania e gli industriali optarono per una svolta in senso protezionista venne creata un tariffa doganale → questo poneva le basi il nuovo blocco di potere economico fondato sull'alleanza tra industria protetta e grandi proprietari terrieri .. gli effetti negativi i dazi doganali non proteggevano i diversi comparti produttivi ad esempio l'introduzione del dazio sul grano provoca un immediato rialzo del prezzo dei cereali in più il Mezzogiorno veniva colpito nel settore delle colture specializzate ebbe inizio una vera e propria guerra doganale con la Francia LA POLITICA ESTERA E IL COLONIALISMO 1882 Italia di Depretis + Germania + Austria-Ungheria → TRIPLICE ALLEANZA → questi segnava la rottura del rapporto preferenziale che si era creato quella Francia → l'obiettivo di questa Alleanza era quello di uscire dall'isolamento diplomatico che cozzava con la logica di potenza di quel periodo si trattava di un'alleanza carattere difensivo, gli stati firmatari si garantivano reciproca assistenza in caso di aggressione → era una garanzia per l'Italia, ora sotto la protezione di Bismarck questo significava rinunciare al Trentino, alla Venezia Giulia e a Trieste → le “terre irredente”, cioè non liberate dal controllo austriaco Depretis aveva ritenuto opportuno espansione coloniale in Africa orientale → si acquista la Baia di Assab nel 1882 e 3 anni dopo inviato un corpo di spedizione che occupa la striscia tra la Baia e Massaua questa zona confinava con l'Etiopia → un paese tra i più forti e i più vasti degli stati africani, cristiano, economicamente arretrato, dedito alla pastorizia, organizzazione di tipo feudale e avevano un esercito militare gli italiani furono represse dalle truppe del ras → sconfitta per l'Italia la disfatta suscita proteste tra i gruppi di estrema sinistra che si erano da sempre opposti alla politica coloniale MA il governo invia rinforzi SOCIALISTI E CATTOLICI il ritardo nello sviluppo industriale spiega il ritardo nella crescita di un movimento operaio italiano ANDREA COSTA ed ENRICO MALATESTA → fedeli a Bakunin e si concentrarono nell'organizzazione dimoti insurrezionali facendo leva sul proletariato delle campagne MA fallirono COSTA pensò che fosse necessario elaborare un programma concreto 1881 nasce il Partito socialista rivoluzionario di Romagna → rende possibili le lezioni di Costa nascono… ➢ le prime organizzazioni sindacali nazionali ➢ prime camere del lavoro ➢ penetra il socialismo tra i lavoratori → era nata la necessità della creazione una politica unitaria che potesse coordinare a livello nazionale questa istanza MA non risultava facile a causa delle frammentazione ideologiche della stessa FILIPPO TURATI → milanese, porta alla fondazione del Partito Socialista italiano la sua formazione politica avvenne anche grazie l'incontro con ANNA KULISCIOFF e il contatto con l'ambiente operaio milanese ➢ autonomia del movimento operaio ➢ rifiuto dell'anarchia ➢ obiettivo finale la socializzazione dei mezzi di produzione ➢ precedenza alle lotte economiche 1892 si riuniscono a Genova i delegati delle società operaie, delle leghe e dei circoli politici ecc. → si decise per la costruzione di un partito MA vi furono delle minoranze contrarie → così Turati abbandonò la sede e costituì il Partito dei lavoratori italiani i cattolici rappresentavano una forza eversiva nei confronti delle istituzioni e non ne riconoscevano la legittimità 1874 convegno a Venezia → nasce l’opera dei Congressi ➢ compito di convocare periodicamente congressi delle associazioni cattoliche per avere uno stretto controllo il programma era basato sull'ostilità verso il liberalismo laico, la democrazia e il socialismo … con l'avvento di Papa Leone XIII si da un segno di apertura FRANCESCO CRISPI 1887 muore Depretis Crispi → siciliano, della sinistra, forte e autoritario, primo meridionale a salire alla presidenza del Consiglio ammirava la politica Bismarck (simpatie i gruppi conservatori) ➢ rese elettivi i sindaci dei comuni ➢ nuovo codice penale → CODICE ZANARDELLI → aboliva la pena di morte i ceti medi occupavano una posizione distante dall'alta borghesia ma tendenzialmente vicina quella degli strati privilegiati della classe operaia non si identificavano con le classi lavoratrici poiché erano ostili alle organizzazioni sindacali e piuttosto privilegiavano valori tipico borghesi come l'individualismo, la rispettabilità, la proprietà privata, il risparmio, il rispetto delle gerarchie e il patriottismo la piccola borghesia andò progressivamente a svolgere un ruolo di primo piano, da essa dipendevano molti aspetti come l'elettorato di massa SVILUPPO INDUSTRIALE E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ultimi anni 800 - 1914 l'economia dei paesi industrializzati si espanse ebbe (solo una piccola crisi nel 1907 - 1908) se il periodo della seconda rivoluzione industriale era caratterizzato dalle innovazioni tecnologiche e dalla crescita dell'industria, gli anni immediatamente successivi furono caratterizzati dallo sviluppo generalizzato della produzione di tutti i settori ➔ indice della produzione industriale e commerciale mondiale raddoppiati ➔ crescono i prezzi costantemente dopo il 1896 ➔ cresce il livello medio dei salari ➔ cresce il prodotto pro capite dei paesi industrializzati la crescita dei redditi determina l'ampliamento del mercato le industrie produttrici di beni di consumo e servizi si trovano a dover rispondere a una domanda di massa alcuni beni che fino ad allora erano stati assicurati ha una piccola fetta della popolazione cominciarono ad essere prodotti in serie e venduti a una rete commerciale più ampia e ramificata le richieste di beni e servizi alle imprese di accelerare i processi di meccanizzazione e razionalizzazione produttiva 1913 ocina automobilistica Ford di Detroit viene introdotta la prima catena di montaggio → essa permette di ridurre i tempi di lavoro frammentando il processo produttivo in una serie di piccole operazioni affidata a un singolo operaio → il lavoro diventa ripetitivo e spersonalizzato FREDERICKW. TAYLOR nel 1911 pubblica “Principi di organizzazione scientifica del lavoro” → studio sistematico del lavoro in fabbrica, rilevanza dei tempi standard per compiere singole operazioni, regole, ritmi su cui gli operai avrebbero dovuto uniformarsi evitando sprechi di tempo il taylorismo venne applicato soprattutto dopo la Prima guerra mondiale il caso della Ford nell'industria di Detroit che produce automobili in grande serie con una nuova filosofia imprenditoriale → il fordismo, basato su consumi di massa, prezzi competitivi, alti salari nonostante ciò il taylorismo trova anche una diffusa ostilità LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE MASSE durante l’Ottocento nasce la politica di educazione ai valori nazionali che gli storici definiscono “nazionalizzazione delle masse” il fatto che una larga parte della popolazione non conoscesse le intenzioni della classe dirigente andava risolto attraverso la scuola, l'esercito, l'allargamento del suffragio viene costruita l'identità nazionale attraverso la scuola, che promuoveva lo studio delle tradizioni patriottiche il servizio militare favoriva l'amalgama con uomini di diverse estrazioni l'istruzione inizia ad essere concepita non più come qualcosa di elitario ma era qualcosa per cui nessuno doveva essere escluso era necessario l'intervento dello Stato e delle amministrazioni locali → questo eramotivo di interesse per le classi dirigenti (eccetto qualche tradizionalista): la scolarizzazione diffusa poteva rappresentare non solo uno strumento pacifico di promozione socialema un mezzo per educare il popolo e ridurre la criminalità e un canale attraverso cui lo stato poteva diffondere i suoi valori 1870 tutti i governi d'Europa si impegnano per rendere l'istruzione elementare obbligatoria e gratuita si avvia un processo di laicizzazione e statalizzazione del sistema scolastico meno spinto in Gran Bretagna più radicale in Francia → lo sviluppo della scuola più più rapido negli Stati in cui esisteva già da tempo l’alfabetizzazione diffusa, più lento nei paesi mediterranei e nell'Europa orientale prima della Prima Guerra Mondiale un aumento generalizzato della frequenza scolastica e diminuzione del tasso di analfabetismo i GIORNALI parallelamente a questo avviene la diffusione della stampa quotidiana e periodica + notizie di cronaca cittadina, aumento dell'interesse per avvenimenti mondani “Daily Mail” in Gran Bretagna e “Petit Journal” in Francia superano il milione di copie quotidiane la diffusione delle rotative e delle linotype e il telefono consentono la quantità e rapidità della circolazione delle informazioni allargamento di coloro che contribuivano a formare l'opinione pubblica → viene più facile far pesare la propria opinione sulle scelte politiche riforma degli ordinamenti militari → in tutta Europa ad eccezione della Gran Bretagna 1870 servizio militare obbligatorio per la popolazione maschile perché? ➢ carattere politico-militare la disponibilità di grande masse consentiva agli stati di dotarsi di eserciti numerosi in funzione deterrente anche in tempo di pace ➢ la tecnologia e l'industria consentivano la produzione in serie di armi, munizioni ed equipaggiamenti per coprire esigenze di grandi eserciti inoltre vi furono le pressioni esercitate sui governi dai gruppi industriali 1870 1914 la coscrizione obbligatoria andava di pari passo all'estensione del suffragio fine 800 inizio 900 tendenza costante allargamento del diritto di voto inizialmente il suffragio universale maschile era adottato solo in Francia, Germania, Svizzera poi in Spagna, Belgio, Norvegia, Austria, Finlandia Nuova in Italia sono nel 1912 Gran Bretagna e Olanda furono le ultime subito dopo la Prima guerra mondiale PARTITI DI MASSA, SINDACATI, RIFORME SOCIALI l'allargamento del diritto di voto determinò nuove forme organizzative della lotta politica il consenso popolare veniva acquisito attraverso nuove metodologie → PARTITO DI MASSA realizzato per la prima volta dai socialdemocratici tedeschi basato sull'inquadramento di larghi strati della popolazione attraverso una struttura permanente articolata in organizzazioni locali e facente capo a un unico centro dirigente rapida crescita delle organizzazioni sindacali, che dapprima era consistente soltanto in Gran Bretagna (Trade Unions) grazie almovimento socialista le organizzazioni dei lavoratori crebbero il numero e in consistenza in tutti i paesi europei e non solo i sindacati si federarono in grandi organismi nazionali - Commissione centrale dei sindacati liberi tedeschi 1890 - Confederation generale du travail (Cgt) 1895 - Confederazione generale del lavoro (Cgl) 1906 grazie alla pressione delle organizzazioni sindacali vengono introdotte alcune forme di legislazione sociale ➔ sistemi di assicurazione contro gli infortuni e di previdenza della vecchiaia ➔ sussidi per i disoccupati l'interprete di questi ideali fu GEORGES SOREL che scrive “Considerazioni sulla violenza” nel 1908 → funzione liberatoria della violenza proletaria e insiste sull'importanza dello sciopero generale non trovò consensi nei principali partiti socialisti ma fu suggestivo su molti intellettuali e su alcune parti di popolazione contribuì alla radicalizzazione dello scontro sociale che si verificherà in Europa prima della Prima Guerra Mondiale I PRIMI MOVIMENTI FEMMINISTI tra Ottocento e Novecento inizia emergere la “questione femminile” → inferiorità economica, politica e giuridica delle donne erano qualcosa di ancora estraneo al pensiero liberale e democratico JOHN STUART MILL fu uno dei pochi intellettuali a richiamare questo tema i primi movimenti di emancipazione femminile nati nella Francia rivoluzionaria ebbero scarsissimo seguito, quindi le donne erano ancora escluse dall'elettorato, dagli studi universitari, dalla possibilità di disporre beni se non sposate il lavoro extra domestico non era un emancipazione ma piuttosto una necessità e non significava la liberazione dai tradizionali obblighi familiari i contatti col mondo esterno e le agitazioni sociali avevano permesso alle donne di venire a conoscenza dei loro diritti e delle loro rivendicazioni in molti paesi infatti, la manodopera femminile fu la protagonista episodi salienti nella lotta sindacale e a consolidare la consapevolezza di un problema specifico all'interno della questione generale e le condizioni lavorative le SUFFRAGETTE nonostante il ruolo attivo nel mondo del lavoro, il movimento femminile era ristretto a pochE minoranze Gran Bretagna, EMMELINE PANKHURST fonda ilWomen's Social and Political Union 1903 concentra la sua attività nell'agitazione per il diritto al suffragio e ricorre non di rado a forme di protesta la lotta delle suffragette porterà nel 1918 in Gran Bretagna la concessione di voto alle donne molti dirigenti socialisti guardavano con sospetto il voto delle donne perché temevano che ciò avrebbe significato un vantaggio per i partiti di ispirazione cristiana (che avevano maggiori simpatie in un elettorato femminile) i socialisti affrontavano il problema solo attraverso soluzioni economico-retributive o con l'eventuale ritorno a compiti naturali delle donne LA CHIESA E LA SOCIETA’ DI MASSA la Chiesa di Roma da un lato condanna l'individualismo borghese e le ideologie socialiste, dall'altro cercò di adeguarsi alle forme mutate delle condizioni storiche l'urbanizzazione aveva portato a fenomeni della perdita di identità e gli disgregazione sociale anche nella Chiesa papa Leone XIII fu un uomo assai duttile: ➔ favorì il riavvicinamento fra i cattolici e le classi dirigenti dei paesi che erano sempre stati in tensione con la Chiesa ➔ incoraggia la nascita di nuovi partiti cattolici in Belgio e in Austria → cerca di riqualificare ruolo della Chiesa in materia di questione sociale enciclica RERUM NOVARUM 1891 emanata da Papa Leone XIII espressamente dedicata a problemi di condizione operaia, ribadisce la condanna del socialismo e ribadisce la concordia tra le classi ma indica anche il rispetto dei doveri spettanti alle parti sociali (“gli imprenditori dovevano retribuire i lavoratori con la giusta mercede”) veniva apertamente incoraggiata la creazione di società operaie e artigiane ispirata principi cristiani; si sviluppano i sindacati cattolici ultimi anni 800 Francia e Italia viene a crearsi una nuova tendenza politica: → la DEMOCRAZIA CRISTIANA voleva conciliare la dottrina cattolica con l'impegno sociale e la democrazia parallelamente crebbe una corrente di riforma religiosa che prese il nome diMODERNISMO → reinterpretare la dottrina Cattolica in chiave moderna i maggiori teorici erano Alfred Loisy e Ernesto Buonaiuti conciliare il sapere religioso con quello filosofico e scientifico MA la Chiesa era tutt'altro che disponibile ad aprirsi alle innovazioni e resistette ostinatamente al processo di secolarizzazione papa Pio X → proibì ai democratici cristiani ogni azione politica indipendente dalle gerarchie ecclesiastiche e nel 1907 scomunica i modernisti … questo non impedì lo sviluppo del movimento democratico cristiano sul piano politico NAZIONALISMO, RAZZISMO, ANTISEMITISMO 1815-1870 il nazionalismo si collega alla sovranità popolare, al liberalismo e alla democrazia dopo l'unificazione tedesca 1871 “col ferro e col sangue” e dopo l’imperialismo coloniale le cose cambiano i movimenti socialisti che si ispiravano ideali in internazionalista e pacifista suscitarono la ricomparsa i sentimenti patriottici e guerrieri in seno ai ceti conservatori → perciò la lotta ai valori nazionali e all'interesse del proprio paese finì con legarsi alla lotta contro il socialismo il nazionalismo tendeva a spostarsi a destra e si sganciava dall'illuminismo e dalla democrazia, si collegava alle teorie razziste → la gerarchia tra razze superiori e razze inferiori, superiorità di un popolo o di un gruppo di popoli su altri il precursore di questa teoria era il francese ARTHUR DE GOBINEAU → argomentazioni pseudoscientifiche di origine positivistica, in realtà si trattava di rielaborare antichi pregiudizi in Francia il nazionalismo si coniuga va allo spirito di rivincita nei confronti della Germania, a seguito della sconfitta subita nel 1870 il nazionalismo in questo caso non era tanto rivolto ai nemici esterni (i tedeschi) ma piuttosto a quelli interni (protestanti, immigrati, ebrei) → antisemitismo, anticapitalismo, antiborghesia elementi costitutivi del nazionalismo tedesco teoria della razza in Germania vennero formulate in modo organico e popolare come ad esempio nello scritto di HOUSTON STEWART CHAMBERLAIN egli riprese il mito della razza ariana che era incarnata nel popolo tedesco le basi del mito risiedevano nel popolo (volk) → una comunità di sangue con un legame mistico con la terra d'origine questo mito veniva fatto rivivere nelle opere di RICHARDWAGNER MOVIMENTO PANGERMANISTA che auspicava il ricongiungimento in un unico stato di tutte le popolazioni tedesche un movimento contrapposto ma simile era il PANSLAVISMO che nasce in Russia alla fine dell'Ottocento e si diffonde nei paesi slavi dell'Europa orientale in Europa orientale l'antisemitismo aveva profonde radici nella società poiché vi era una consistente comunità ebraica poco integrata nell'Impero Russo vi erano addirittura delle leggi discriminatorie e ufficialmente tollerate POGROM → periodiche e impunite violenze contro i beni e le persone degli ebrei ➔ democratizzazione, che porta all’allargamento del diritto di voto → resistenza dei conservatori nascono due rappresentazioni contrapposte: 1. idillica e nostalgica di un’età spensierata e pacifica → belle époque 2. stagione militarista, imperialista, logica di potenza lo sviluppo del capitalismo finanziario veniva indicato come presagio di guerra dai marxisti, ma per altri era un garanzia di pace poiché univa il mondo industriale e bancario la corsa agli armamenti per molti era sintomo di scontro imminente, per altri una garanzia che non si sarebbe arrivati a utilizzare le armi della nuova tecnologia fu il prodotto della combinazione di eventi casuali e di cause profonde .. che vanno delineate tra gli scontri che avvengono a partire dall’ultimo decennio del XIX secolo NUOVE ALLEANZE IN EUROPA E NUOVI EQUILIBRI MONDIALI dopo l’uscita di scena di Bismarck, i rapporti tra le potenze subirono dei profondi cambiamenti → si rompono gli equilibri che per anni avevano visto la Germania bismarckiana al centro e si forma un assetto bipolare, la contrapposizione tra due blocchi Germania + Italia + Impero austro-ungarico vs Gran Bretagna + Francia + Ruia le cause che misero in crisi il vecchio sistema di alleanze furono dovute a: ➢ la scelta di Guglielmo II di attuare una politica ancora più aggressiva di quella di Bismarck ➢ la difficoltà della Germania di tenere uniti i due nemici nel terreno baltico: Impero austro-ungarico e Russia i successori di Bismarck decisero di mantenere l’alleanza con l’austria-ungheria e abbandonare quella con la Russia → erano convinti che l Russia NON avrebbe mai stretto alleanze con la Francia MA queste due potenze così diverse avevano una cosa in comune → la necessità di trovare un alleato 1891 accordo franco-russia (nel 1894 diventa un’alleanza militare) la Francia si impegna a pagare degli ingenti alla Russia che stava cercando di avviare un processo di industrializzazione → in questo modo veniva meno il tanto desiderato da Bismarck isolamento della Francia e la Germania dovette premunirsi l’avviamento da parte della Germania della costruzione di una flotta per contrastare i britannici nel Mare del nord, porta a l'inasprimento dei rapporti tra Gran Bretagna e Germania la Germania voleva incutere terrore, INVECE indusse i britannici a impegnarsi alla corsa agli armamenti inizia così il processo di riavvicinamento tra Gran Bretagna e Francia → essere regolavano i rispettivi interessi coloniali e nel 1904 un accordo: l’Intesa cordiale successivamente poi la Gran Bretagna regola i suoi contrasti i Asia pure con la Russia → Triplice Intesa alle paure di un conflitto europeo, si aggiunsero possibili sfide esterne → il timore NON era legato allo sviluppo degli Stati Uniti (visto come un’appendice dell’Europa) ma piuttosto il risveglio dei popoli dell'Estremo oriente → Giappone, Cina … paure irrazionali “pericolo giallo” → espressione coniata da Guglielmo II per indicare la volontà di supremazia dei popoli bianchi, minacciata da quelli d’oriente I FOCOLAI DI CRISI tra i due blocchi bipolari formatesi, oltre alle tensioni passate (es. revanscismo), si sommarono nuove tensioni → politica aggressiva della Germania e dalla competizione con la Gran Bretagna sulla flotta → le tensioni vecchie si traducono in crisi acute che rischiava di innescare un conflitto generale agli inizi del Novecento, i due principali punti di frizione furono → Balcani e Marocco ilMarocco era sotto lemire francesi da molto tempo, per tale motivo la Germania pensò bene di poterlo conquistare per riposizionarsi come egemone 1905 e 1911 → due volte in cui Francia e Germania avrebbero potuto innescare il conflitto globale la Francia, grazie al sostegno degli alleati, riuscì a ottenere il protettorato il quel territorio i pericoli peggiori avvennero nei BALCANI 1908 → trasformazione interna dell’Impero ottomano avvenne la rivoluzione dei Giovani turchi che voleva modernizzare il paese in quell’anno, i giovani turchi costrinsero il sultano a concedere una Costituzione e a lasciare il trono al fratello della crisi interna dell’Impero ottomano, ne approfittò l’Impero austro-ungarico che nel 1908 annette la Bosnia ed Erzegovina → inasprimento della Serbia che voleva unire sotto un unico regno degli slavi del sud e inasprimento della Russia, grande protettrice della Serbia l’Austria assieme alla Germania fecero accettare il fatto compiuto alle altre potenze → radicalizzazione del nazionalismo sud slavo + scontentezza dell’Italia 1912 → Italia occupa Libia → ulteriore sconfitta turca (pace di Losanna) che favorisce le mire degli Stati balcanici (Grecia, Serbia, Montenegro, Bulgaria) gli Stati balcanici attaccano l'Impero ottomano e lo sconfiggono → PRIMA GUERRA BALCANICA Italia e Austria-ungheria favoriscono la nascita dell’Albania, che avrebbe impedito alla Serbia lo sbocco sul mare si rompe l’alleanza degli Stati balcanici 1913 la Bulgaria non contenta della spartizione dei territori a seguito della vittoria della prima guerra balcanica, attacca Grecia e Serbia Bulgaria vs Grecia + Serbia + Romania + Turchia → SECONDA GUERRA BALCANICA → la Bulgaria perde e deve cedere la Tracia (alla Turchia) e una striscia di territorio sul Mar nero (alla Romania) il bilancio delle due guerre balcaniche risulta sfavorevole per gli Imperi centrali → la Serbia ne esce rafforzata ed era ostile all'Austria che le aveva impedito lo sbocco sul mare Adriatico e impediva l’unificazione dei popoli slavi l’Austria vuole mettere un punto sulla questione con la Serbia MA.. Come avrebbe reagito la Russia? Come avrebbe reagito la Germania (alleata dell’Austria) e la Francia (alleata della Russia)? FRANCIA imodelli politici tra le varie potenze in campo, erano fortemente frammentari → Austria e Germania → i poteri parlamentari subordinati al sovrano Francia e Gran Bretagna → verso forme più avanzate di democrazia Russia → modello autocratico il ritorno della Repubblica in Francia aveva portato progressi sostanziali verso la democrazia eppure le istituzioni repubblicane erano oggetto di contestazione la Germania assume una posizione antagonista rispetto alle altre potenze imperialiste (caso del Marocco) la spinta nazionalista aggressiva insita nella politica estera tedesca coinvolse le maggiori forze politiche, ad eccezione della socialdemocrazia che rimarrà l'opposizione → questo non le impedì di guadagnare ulteriori consensi e di avviare il proprio controllo su sindacati, cooperative, cicli circoli ricreativi e culturali col tempo, nonostante la fedeltà al marxismo, la socialdemocrazia ammorbidì i toni e le forme della sua opposizione e viene a patti con le ideologie nazional-imperialiste AUSTRIA prima della guerra l'Impero asburgico doveva fare i conti con il suo ritardo nello sviluppo economico dovuta ai contrasti con le principali Nazioni era un territorio povero ma tuttavia aveva delle zone urbanizzate e industrializzate (Vienna, Boemia, Porto di Trieste, nodo commerciale) il sistema politico immobile e le strutture sociali tradizionali, le province contadini erano dominate dalla chiesa ma il principale motivo di crisi era costituito dai conflitti nazionali l'Impero tedesco aveva come punto a suo favore la compattezza etnica, l'Austria-Ungheria doveva governare le diverse tensioni fra i gruppi nazionali 1867 soluzione dualistica, che divide l'Impero in due Austria e Ungheria fino alla fine dell'Ottocento il potere Imperiale riuscì a controllare la situazione, ma con l'inizio del Novecento la situazione cambiò: crebbero movimenti nazionali legati dalle ostilità nei confronti del centralismo Imperiale e dalla volontà di indipendentismo i più scontenti furono gli slavi i cechi di Boemia e Moravia (zone di competenza austriaca) → nasce ilmovimento dei giovani ciechi che combatte per la germanizzazione del governo di Vienna tendenze nazionaliste ancora più radicali si sviluppano tra gli slavi del Sud soggetti al dominio ungherese → perfino gli ungheresi vollero la totale autonomia dall'Austria circa le tariffe doganali e l'organizzazione dell'esercito molti pensarono di dover trasformare la monarchia da dualistica trialistica → bisognava staccare gli slavi del sud dall'ungheria e creare un terzo polo nazionale il maggiore sostenitore di questo progetto era proprio l'arciduca FRANCESCO FERDINANDO, incontrando l'opposizione durissima nazionalisti serbi e croati che volevano fondare un unico Stato slavo indipendente (erano appoggiati dalla Serbia, e a loro volta dalla Russia) questo focolaio e polveriera balcanica sarà la scintilla che farà scoppiare la Prima guerra mondiale RUSSIA alla fine dell'Ottocento la Russia era l'unica potenza che si reggeva ancora su un sistema autocratico tuttavia l'impero zarista tentò il suo primo tentativo di decollo industriale a contribuire fu il ministro delle finanze Sergej Vitte e la costruzione di una rete ferroviaria → venne incoraggiato l'afflusso dei capitali stranieri (soprattutto francesi) ma più che all’autonoma crescita della borghesia imprenditoriale, l'industrializzazione risulta come calata dall'alto e concentrata poiché era affidata all'iniziativa dello Stato e al capitale straniero la classe operaia russa era concentrata in poche aree → Pietroburgo, Mosca, Urali, Baku il ruolo egemone era ancora costituito dalla classe agricola all'inizio del Novecento la Russia è al primo posto per analfabetismo emortalità infantile in queste condizioni era scontato si seguissero moltemanifestazioni di malcontento → penetra la corrente dei rivoluzionaria tra i ceti popolari tra i contadini riscuote successo il Partito Socialista rivoluzionario (conferenza di gruppi anarchici e populisti) la protesta politica e sociale diventa un moto rivoluzionario DOMENICA DI SANGUE 1904 scoppia la guerra col Giappone: crescono le tensioni sociali ed economiche gennaio 1905, una domenica a Pietroburgo → un corteo di 150 mila persone si dirige verso il Palazzo d'inverno (residenza dello zar) per presentare una petizione in cui si chiedevano maggiori libertà politiche e interventi a favore delle classi popolari i manifestanti vengono accolti dall'esercito con delle fucilate Trotsky (menscevico) “rivoluzione permanente” → rivoluzione qualcosa di permanente, non puntuale, con tuttavia dei picchi e delle stasi successivamente la Russia vive uno stato di semi anarchia → sorgono nuovi organismi rivoluzionari i SOVIET = rappresentanze popolari elette sui luoghi di lavoro, seguivano il principio di democrazia diretta il più importante fu quello di Pietrogrado → il governo zarista fece arrestare quasi tutti i membri del soviet di Pietroburgo e reprimette le rivolte lo Zar, a seguito della rivoluzione, convoca un'assemblea rappresentativa DUMA la prima si rivelò alimentari e venne sciolta, così come la seconda Duma il governomodifica la legge elettorale in senso classista → venne composta un'assemblea principalmente con membri aristocratici → non cambia sostanzialmente niente, la Russia torna a essere quella di prima del 1905 Petr Stolypin (ucciso in un attentato) diviene il primo ministro nel 1906 e si impegna a reprimere l’opposizione politica ma vuole anche guadagnare il consenso → vara una riforma agraria in base alla quale ➢ i contadini potevano diventare proprietari terrieri e della terra che coltivavano ➢ godere di facilitazioni creditizie per l'acquisto di altre terre sottratte al demanio statale scopo di creare un ceto di piccola borghesia rurale il progetto riuscì solo in parte; aumenta il numero dei kulaki (contadini ricchi) GUERRA COL GIAPPONE la Russia aveva subito una severa sconfitta militari ad opera del Giappone il Giappone si era affacciato prepotentemente sulla scena della competizione imperialistica in Asia (guerra con l'Impero cinese 1894) → vincendo e dando prova della sua efficienza bellica subito dopo il Giappone entra in concorrenza con la Russia per il controllo delle regioni nel nord est asiatico → non sono d'accordo sulle spartizioni della Manciuria la flotta nipponica attacca la flotta russa nel Mar Giallo e assedia la base di Port Arthur febbraio 1904 successivamente le forze giapponesi penetrarono in Manciuria e sconfissero l'esercito Russo nella battaglia di Mukden la flotta russa viene distrutta nel Mar baltico → la Russia dove accettare la mediazione degli Stati Uniti e firmare il Trattato di Portsmouth → il Giappone otteneva la Manciuria meridionale è una parte dell'isola Sakhalin e ottenne il protettorato sulla Corea la sconfitta subita rappresenta un trauma per la Russia, ridimensionata sul piano internazionale prima volta nell'età moderna che un paese asiatico battesse una potenza europea dopo Roosevelt, nel 1908 il partito repubblicano si spacca in una ala progressista e una conservatrice elezioni 1912 vince il democratico WoodrowWilson Wilson era molto lontano da Roosevelt, mantenne lo stesso impegno socialemamodifica completamente l'approccio ideologico e politico Wilson abbassa le tariffe protettive e fa la lotta al grande monopolio lo stile di Wilson era prudente e rispettoso ai fini della convivenza internazionale il ruolo degli Stati Uniti, secondoWilson, doveva fondarsi sulla capacità espansiva dell'economia e sulla fedeltà ai principi basilari della tradizione democratica (non tanto sull'uso delle armi) soft power > hard power … paradossalmente, proprio questi ideali porteranno nel 1917 Wilson a condurre il paese a intervenire nel primo conflitto mondiale LA RIVOLUZIONE MESSICANA 9. ETÀ GIOLITTIANA LA CRISI DI FINE SECOLO ultimi anni dell'Ottocento crisi politico istituzionale in Italia la posta in gioco è l'evoluzione del regime liberale verso forme di più avanzata democrazia 1896 caduta di Crispi si delinea tra le forze conservatrici la tendenza a comporre un fronte comune contro i socialisti questo si esprimeva nel tentativo di tornare a un'interpretazione restrittiva dello Statuto Albertino → il Governo era responsabile di fronte al sovrano portavoce di questo ideale è la figura di SIDNEY SONNINO nel 1897 pubblica l'articolo “Torniamo allo Statuto” intanto per garantire l'ordine pubblico venivano attuate repressioni aggressive e sanguinose 1898 aumento del prezzo del pane → suscita agitazioni popolari spontanee il governo, guidato da ANTONIO DI RUDINI’ (conservatore), represse le manifestazioni in modo durissimo: proclamò lo stato d'assedio vennero impiegate le autorità militari a Milano, Napoli e in Toscana 6-9 maggio 1898,Milano → generale BAVA BECCARIS spara alla folla inerme provocando quasi 100 morti → Beccaris avrà una medaglia e nomina a senatore molti socialisti, radicali, repubblicani e cattolici vennero arrestati e condannati il successore di Rudinì fu il generale piemontese LUIGI PELLOUX → limitazione del diritto di sciopero, della libertà di stampa e di associazione i gruppi di sinistra risposero mettendo in atto l'OSTRUZIONISMO → diminuzione del lavoro, paralizzazione della maggioranza all'opposizione dei conservatori vi erano i liberali progressisti come Giuseppe Zanardelli e Giovanni Giolitti incapace di sostenere la situazione Pelloux si dimise messo al potere GIUSEPPE SARACCO 29 luglio 1900 → re Umberto I assassinato a seguito di un attentato compiuto dall'anarchico GAETANO BRESCI Bresci era venuto appositamente dagli Stati Uniti per vendicare le vittime di Bava Beccaris → la notizia ha fatto il giro del mondo, il re veniva definito “Umberto sporcamano” dai circoli anarchici Bresci NONmesso morte → vigeva il Codice Zanardelli LA SVOLTA LIBERALE il nuovo re Vittorio Emanuele III il quale chiama alla guida del governo GIUSEPPE ZANARDELLI che affida il Ministero dell’Interno a GIOVANNI GIOLITTI secondo Giolitti, lo Stato non aveva nulla da temere dallo sviluppo delle organizzazioni operaie e nulla da guadagnare dalle repression indiscriminate egli consentiva il libero svolgimento purché nei limiti della legalità il governo Zanardelli-Giolitti: ➢ limitazione del lavoro minorile e femminile ➢ assicurazioni per la vecchiaia e per gli infortuni sul lavoro ➢ Consiglio superiore del lavoro (CGL) e confindustria ➢ municipalizzazione dei servizi pubblici → direzione di neutralità politica questo approccio politico permise al movimento sindacale e alle istanze di sinistra di venir fuori… nascono o rinascono le Camere del lavoro → organismi locali di coordinamento e difesa degli interessi dei lavoratori leghe rosse che si riuniscono nella Federazione italiana dei lavoratori della terra (200.000 iscritti) l'obiettivo era la socializzazione della terra, l'aumento dei salari, la riduzione degli orari di lavoro, uffici di collocamento gestiti dai lavoratori stessi ci fu un'impennata degli scioperi e l'astensione dal lavoro (sia nel settore industriale che agricolo) ne consegue l'aumento dei salari (+35% nell'industria, + 50% nel settore agricolo giornaliero) ➔tutto questo non era dovuto soltanto la politica liberale ma ha un generale sviluppo economico DECOLLO DELL'INDUSTRIA E QUESTIONE MERIDIONALE ultimi anni dell'Ottocento decollo industriale i liberali-conservatori (Sonnino e LUIGI ALBERTINI direttore Corriere della Sera) → Giolitti venivano a patti con i nemici delle istituzioni i meridionalisti, GAETANO SALVEMINI → “ministro della malavita” Giolitti inizia perciò a fare i conti con l’impopolarità, sintomo di debolezza di tutto il sistema ciò che conferma tutto questo è l'accaduto della guerra in Libia del 1911 → fatta per accontentare i conservatori, un contentino a seguito delle concessioni fatte alla sinistra (suffragio universale ecc.) LA GUERRA DI LIBIA E IL TRAMONTO DEL GIOLITTISMO a seguito della caduta di Crispi, iniziano amigliorare i rapporti con la Francia 1898 → firma di un trattato di commercio che pone fine alla guerra doganale 1902 → accordo che definisce le sfere di influenza in Africa del nord → all'Italia erano assicurate le aspirazioni sulla Libia (Marocco alla Francia) l'accordo tra Italia e Francia non piacque ai tedeschi e agli austriaci parallelamente l'Austria annette la Bosnia Erzegovina con l'appoggio della Germania (1908) il fatto che l'Italia fosse l'anello debole della Triplice Alleanza suscitò l'opinione pubblica a seguito di questo generale malcontento e disillusione prende piede la teoria dello scrittore ENRICO CORRADINI → il contrasto non era più tra le diverse classi all'interno di un singolo paese, ma tra Paesi poveri e ricchi (nazioni capitalistiche e nazioni proletarie) Italia nazione proletaria 1910 nasce associazione nazionalista italiana favorevoli alla conquista della Libia → cattolici, conservatori l'Italia manda sulle coste libiche 35.000 uomini che si scontrarono contro l'impero Turco → guerra più lunga è difficile del previsto l'Italia dovette rafforzare il corpo di spedizione ed estendere il teatro di guerra alMar Egeo 1912 pace di Losanna → i turchi rinunciano alla sovranità sulla Libia gli italiani mantengono l'occupazione di Rodi e del Dodecaneso la conquista della Libia a livello economico fu un pessimo affare al momento la conquista si pensa si tratti di uno “scatolone di sabbia” nonostante l'insuccesso i conservatori erano soddisfatti criticare furono i socialisti → unamanifestazione contro la guerra (Gaetano Salvemini) sicuramente molte manifestazioni patriottiche intrise di felicità per essersi ripresi dopo Adua la guerra di Libia non fece altro che dividere tra loro le istanze politiche SOCIALISTI E CATTOLICI la svolta liberale dei socialisti avevo visto come protagonisti Filippo Turati MAmanmano emergevano i limiti il governo Giolitti crebbe nel Partito Socialista la corrente rivoluzionaria che puntava alla lotta di classe Congresso di Bologna 1904 → le correnti rivoluzionarie conquistano la guida del partito e nasce il primo sciopero generale nazionale della storia d'Italia ! Giolitti lascia che la manifestazione si esaurisca da sola era nata la necessità per il movimento operaio di un coordinamento nazionale → 1906 nasce la confederazione generale del lavoro (CGL) 1910 Confederazione Italiana dell'Industria Confindustria si accentuarono le fratture interne al Psi → l’ala dei socialisti riformista IVANOE BONOMI voleva trasformare il Psi in un partito del Lavoro privo di connotazioni ideologiche MA i radicali socialisti imposero l'espulsione dei riformisti Partito socialista italiano giovane agitatore romagnolo contro la guerra Libica, figura presente nel Congresso di Reggio Emilia del 1912 → BENITO MUSSOLINI dirigente del giornale l'Avanti da un nuovo taglio al partito: appella direttamente le masse, ricorre a formule agitatori anche il movimento cattolico italiano conosce i suoi sviluppi e trasformazioni ROMOLO MURRI sacerdote giovane approda posizioni riformatrici e polemizza contro il capitalismo lo stato borghese i democratici cristiani si organizzano → sfondano riviste circoli politici e nascono le leghe bianche papa Leone XIII tollera l'azione dei cristiani MA papa Pio X era contrario temeva che l'opera dei Congressi potesse finire sotto il controllo delle leghe bianche perciò sciolse l'opera dei Congressi e fonda l'Unione Popolare, l'Unione economica e sociale, l'Unione elettorale sotto la dipendenza ecclesiastica ROMOLO MURRI si era rifiutato di sottostare alle direttive del papà e venne sconfessato sempre presente alla preoccupazione nei confronti delle forze laiche e socialiste, si operò per bloccare i partiti di sinistra venne sospeso il non-expedit tra il 1904 e il 1909 1913, PATTO GENTILONI → il presidente dell'Unione elettorale Ottorino Gentiloni invita i cattolici a votare alle elezioni politiche solo se appoggiano i liberali (quindi stop non-expedit) ➢ no divorzio ➢ tutela delle organizzazioni cattoliche ➢ tutela dell'insegnamento privato i liberali accettano perchè a loro conviene il papa NON ha ancora riconosciuto lo Stato LA CRISI DEL SISTEMA GIOLITTIANO 1912 nuova legge elettorale ● maschi +30 ● tutti i maggiorenni (21) se sapevano leggere e scrivere o se avessero fatto servizio militare 8 milioni e mezzo aventi diritto al voto i liberali, anche grazie al Patto Gentiloni, conservavano un'ampia maggioranza (una maggioranza tuttavia eterogenea e divisa) maggio 1914 → Giolitti si dimette indica come successore ANTONIO SALANDRA (destra liberale) Giolitti aveva lasciato il governo nella speranza poi di tornare (come suo solito), MA NON TORNERA’ il dibattito politico era polarizzato → da un lato la destra conservatrice rafforzata dai clerico-moderati e i nazionalisti e dall'altro una sinistra prettamente rivoluzionaria LA SETTIMANA ROSSA, giugno 1914 La sinistra massimalista accusa alla sinistra al governo di aver fatto un casino i massimalisti prendono le redini del partito ad Ancona scioperi e manifestazioni di tipo antimilitarista assalti a edifici pubblici, sabotaggio linee telefoniche e ferroviarie, interrompo linee di comunicazione, occupazione stazioni … non erano ancora finiti gli echi della settimana rossa quando scoppia il primo conflitto mondiale … i tedeschi adottano una strategia offensiva fronte occidente, lungo fiume Marna → fronte vicino parigi, i tedeschi perdono a seguito di un contrattacco francese fronte orientale, Galizia → russi sconfitti dai tedeschi nella BATTAGLIA DI TANNENBERG E DEI LAGHI MASURI la Russia tuttavia non fu così facile e richiese che i tedeschi spostassero parte del loro esercito dal fronte occidentale a quello orientale ora la guerra si era sposata sulle trincee il fronte era lungo 750 km → dal Mare del nord al confine svizzero → lunghi periodi di stasi, schieramenti praticamente immobili diventano poco importanti le caratteristiche dei grandi imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria) es. Russia più avvantaggiata perché aveva grande disponibilità di capitale umano la guerra diventa MONDIALE → 1914 Giappone dichiara guerra alla Germania; Turchia interviene a favore degli impero centrali → 1915 Italia entra in guerra con Austria-Ungheria poi Bulgaria Portogallo, Romania, Grecia → 1917 poi l’intervento degli Stati Uniti con l’Intesa alcuni paesi extraeuropei che furono trascinati dagli Stati Uniti quindi… il teatro principale resta l’Europa tuttavia è una guerra che si estende agli imperi coloniali e coinvolge tutti e cinque i continenti 1915: L’INTERVENTO DELL’ITALIA l’Italia entra nel conflitto nel maggio 1915, dopo 10 mesi dall’inizio della guerra l’intervento è affianco dell’Intesa e la decisione su se entrare o meno o su con chi entrare venne molto sofferta e spaccò in due la classe politica e l'opinione pubblica dopo l’iniziale dichiarazione di neutralità da parte di Salandra, inizia a maturare l’idea di una guerra contro l’Austria in modo tale da poter portare a compimento il progetto risorgimentale e la conquista delle terre irredente (Trento, Trieste, Venezia Giulia) gli interventisti ➢ IRREDENTISTI, coloro che volevano completare l’unione italiana con Trento, Trieste, Venezia Giulia tra questi CESARE BATTISTI → un socialista trentino che intraprende un tour nel nord italia per evitare l’ingresso in guerra al fine di conquistare le terre irredente per gli austriaci è un traditore e verrà impiccato ➢ DEMOCRATICI, GAETANO SALVEMINI che porta avanti l'ideale mazziniano di liberarsi dal giogo austriaco ➢ INTELLETTUALI, come GABRIELE D’ANNUNZIO, i futuristi, GIOVANNI GENTILE, GIOVANNI PAPINI → Amiamo la guerra, LUIGI EINAUDI ➢ SINDACALISTI RIVOLUZIONARI, CORRIDONI ➢ il rE ➢ LIBERALI MONARCHICI-CONSERVATORI, Corriere della sera di LUIGI ALBERTINI; SIDNEY SONNINO e ANTONIO SALANDRA ➢ la piccola e la media borghesia colta ➢ NAZIONALISTI, ALFREDO ROCCO → la guerra ha la funzione di forgiare la società o renderla più forte la folla di per sé non ha opinioni, segue l’elite che sa domarla interessa a compattare la società e guidarla TEORIA ORGANICISTICA DELLO STATO → teoria dei nazionalisti che verrà ripresa dai fascisti secondo Rocco, lo Stato post guerra sarà uno stato organicista → Stato come un corpo umano cervello (chi ha il potere), cellule (cittadini) finché i cittadini sono leali allo stato, non ci sono problemi (come nel corpo umano), il problema è quando le cellule vanno a porsi contro lo Stato e allora vanno uccise (come quando uccidi una cellula tumorale) porsi contro lo stato = fare sciopero .. inoltre, se l’Italia non avrebbe partecipato probabilmente avrebbe compromesso la sua posizione internazionale e perso prestigio monarchico i neutralisti ➢ LIBERALI, GIOVANNI GIOLITTI infatti non riteneva l’Italia pronta e optava per una posizione moderata dove la neutralità avrebbe portato a maggiori risultati ➢ mondo cattolico ➢ partito socialista ➢ Confederazione generale del lavoro (Cgl) BENITO MUSSOLINI, socilaista, ha una svolta verso l’interventismo → viene espulso dal Psi, fonda nel 1914 un nuovo quotidiano a favore dell'intervento Il Popolo d’Italia la maggioranza parlamentare era decisamente neutralista, tuttavia non costituiva uno schieramento omogeneo gli interventisti seppero impadronirsi delle piazze → volevano una guerra contro l’Austria lo scontro tra neutralisti e interventisti ha il suo apice quando Salandra e Sonnino, con l'avallo del re, firmano il PATTO DI LONDRA il 26 aprile 1915 → accordo segretissimo tra Italia e l’Intesa in caso di vittoria, l’italia avrebbe ottenuto Trentino, sud Tirolo fino al Brennero, Venezia Giulia, Dalmazia, Istria l'opposizione alla Camera venne scavalcata da → la respinsione delle dimissioni di Salandra + le manifestazioni del popolo nelle piazze ("radiose giornate” di maggio) a maggio la Camera approva la concessione dei pieni poteri al governo (a questo furono contrari solo i socialisti) ITALIA DICHIARA GUERRA ALL'AUSTRIA il 24 MAGGIO 1915 il motto dei socialisti al riguardo era "né aderire né sabotare" → espressione di un implicita impotenza I FRONTI DI GUERRA gli austro-ungarici si schierarono lungo l’Isonzo e il Carso le truppe italiane erano guidate dal generale LUIGI CADORNA → prime quattro battaglie dell’Isonzo (poi ne vennero fatte altre) giugno 1916 → gli austriaci attuano la spedizioni punitiva nei confronti dei traditori italiani → cercano di penetrare dal Trentino e dalla pianura veneta ma vengono fermati vennero poi sostituite alle ruote i cingoli che potevano attraversare qualsiasi terreno vengono sperimentati per la prima volta dai britannici nel 1916ma erano molto lenti vengono impiegati in modo massiccio verso la fine del conflitto il SOMMERGIBILE impiegato soprattutto dai tedeschi per attaccare le navi nemiche e per affondare le navi mercantili anche di paesi neutrali che rifornivano gli avversari però questo generava una serie di problemi politici e morali quando i tedeschi attaccarono il transatlantico britannico Lusitania che portava in sé 140 mila cittadini americani, gli Stati Uniti protestano e portarono i tedeschi a sospendere la guerra sottomarina indiscriminata IL “FRONTE INTERNO” la Grande Guerra era un vero e proprio campo di sperimentazione e acceleratore dei fenomeni legati alla società → stesso cibo (il rancio), stessi ritmi, familiarità con la violenza e la morte ma nella Prima guerra mondiale si parla di GUERRA TOTALE = riguarda anche i civili, le donne, le industrie… tutti l’industria viene convertita in industria bellica, le donne si ritrovano a svolgere il compito di capofamiglia e a svolgere lavori di ufficio e nelle fabbriche mentre gli uomini erano al fronte tutta la società venne mobilitata in funzione della guerra i più colpiti furono senza dubbio colore che vivevano nelle zone teatro di guerra che dovettero abbandonare le loro case tuttavia, anche gli stranieri che ormai vivevano in un altro paese poteva automaticamente diventare nemici e subirono una serie di restrizioni anche leminoranze etniche erano viste male, non erano considerati leali nei confronti del paese in guerra LO STERMINIO ARMENO già perseguitati nell’Ottocento e dopo la rivoluzione dei Giovani turchi, questa popolazione di religione cristiana, era situata nella zona del Caucaso ed era divisa da dominio turco e russo proprio quando i turchi e i russi stavano combattendo nel Caucaso nel 1915, gli armeni che vivevano nella parte turca venivano sospettati di alleanza con la Russia e vennero deportati e sterminati in Anatolia ECONOMIA uno dei mutamenti più significativi che produsse la guerra fu quello economico → il settore industriale era coinvolto appieno nel conflitto le industrie siderurgiche, meccaniche, chimiche si svilupparono in maniera esponenziale l’organizzazione dell’apparato produttivo richiede dunque un intervento statale molti settori dell’industria vennero posti sotto il controllo dei militari come ad esempio nella produzione agricola che venne assoggettata da requisizioni e prezzi controllati avvenne il razionamento dei beni di consumo di prima necessità in Germania si arriva a parlare, impropriamente, di “socialismo di guerra”, la pianificazione economica raggiunse forme spinte POLITICA i mutamenti dell’economia fecero mutare inevitabilmente gli apparati statali → i governi devono fare fronte al nuovo ruolo che giocavano e l’aumento della burocrazia si rafforza il potere esecutivo i poteri dei governi erano a loro volta insidiati dai comandi militari, i quali influenzano fortemente le scelte dei politici → dittatura militare ➢ 1916 Germania → PAUL von HINDENBURG e ERICH LUDENDORFF ➢ gestione autoritaria del potere in Francia del governo GEORGES CLEMENCEAU ➢ in Gran Bretagna il “gabinetto di guerra" di DAVID LLOYD GEORGE → utilizzo di tutti i mezzi furono usati per combattere i nemici interni: censura e sorveglianza per i sospettati di disfattismo PROPAGANDA = strumento essenziale per la mobilitazione dei cittadini NON solo per le truppe MA anche e soprattutto per i civili ➢ stampa i manifesti murali ➢ organizzazione di manifestazioni di solidarietà ai combattenti ➢ nascita di comitati e associazioni per la resistenza interna → obiettivo curare l’opinione interna e cercare appoggio SOPRATTUTTO quando crebbero i segni di stanchezza tra i combattenti e la popolazione civile e si raorzavano le correnti di opposizione alla guerra i socialisti contro la guerra non si interruppero ma anzi, la voce del movimento operaio europeo si intensificò in Svizzera nel 1915 e nel 1916 (Zimmerwald e Kienthal) si tengono due conferenze socialiste internazionali → si approva un documento dove si chiede una pace “senza annessione e senza indennità” i gruppi di opposizione si intensificano col protrarsi del conflitto, come i bolscevichi guidati da LENIN in Russia (si erano staccati dalla socialdemocrazia e costituivano un partito autonomo ne 1912) L’ANNO DELLA SVOLTA: 1917 marzo (febbraio secondo il calendario russo) 1917 → sciopero generale presso la capitale russa Pietrogrado che si trasforma in una ribellione nei confronti del governo zarista l’esercito si schiera dalla parte dei manifestanti, lo zar abdica il 15 marzo 1917, viene poi arrestato con l’intera famiglia reale → questo segnerà le sorti della Russia nel conflitto, uscirà a seguito di un armistizio 6 aprile 1917 gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Germania, la quale aveva ripreso la guerra sottomarina indiscriminata → l’intervento degli Stati Uniti, sia sul piano economico, che sul piano militare determinerà le sorti del conflitto e compensa la perdita di un alleato (la Russia) da parte dell’intesa; inoltre gli Stati Uniti agivano anche per interessi personali anche’ vincesse l’Intesa in Italia come in Francia e negli imperi centrali in generale si fecero frequenti episodi di insubordinazione dei reparti combattenti e dei popolo in Francia a questo punto, la fanteria si rifiutò di tornare a combattere → allora si tentò di migliorare le condizioni dei soldati …1917 anno difficile per l’Intesa Impero austro-ungarico → aspirazioni indipendentiste rispetto alle nazionalità oppresse (polacchi, cechi, slavi del sud) → accordo tra serbi, croati, sloveni per la costruzione di uno Stato unitario degli slavi del sud (futura Jugoslavia) l’imperatore austro-ungarico CARLO I avvia negoziati segreti in vista di una pace separata all’inizio del 1918, la guerra si svolgeva sul fronte francese → la Germania tenta la sua ultima e disperata scommessa e impegna tutte le forze rese disponibili dalla resa della Russia → l’esercito tedesco stanzia sul Marna e a Parigi gli austriaci tentano un attacco sul fronte italiano, che verrà represso, sul Piave e Monte Grappa fine luglio 1918 → le forze dell’Intesa, in vantaggio grazie all’aiuto degli Stati Uniti, passano al contrattacco 8-11 agosto 1918 BATTAGLIA DI AMIENS→ i tedeschi subiscono la prima grave sconfitta sul fronte occidentale … inizia così il loro lento declino i generali tedeschi capirono allora di aver perso la guerra → vogliono lasciare ai politici la responsabilità di un armistizio il compito doveva toccare al governo di coalizione democratica, i socialdemocratici e cattolici del centro intanto, gli alleati crollano militarmente o si disgregano ➢ la prima a cadere fu la Bulgaria, settembre 1918 ➢ l’Impero turco chiede l’armistizio, ottobre 1918 ➢ Austria-Ungheria in crisi ➢ Cecoslovacchia e slavi proclamano l’indipendenza il 24 ottobre 1918 gli italiani lanciano un'offensiva sul Piave → austriaci sconfitti a Vittorio Veneto 3 novembre firma dell’armistizio da parte degli austriaci a Villa Giusti (Padova) l’armistizio entra in vigore il 4 novembre 1918 perché Padova? perché era qui che era stato spostato l’esercito novembre 1918 → imarinai di Kiel (dov’era la maggior parte della flotta tedesca) + operai della città danno vita a consigli rivoluzionari (Consigli degli operai e dei soldati) di ispirazione russa → il moto si propaga a Berlino e in Baviera 9 novembre 1918, Berlino→ FRIEDRICH EBERT, un social democratico, va a capo del governo Kaiser Orlando II scappa in Olanda viene proclamata la Repubblica 11 novembre 1918→ i delegati del governo provvisorio tedesco firmano l’armistizio in un vagone di un treno, nel villaggio francese Rethondes i tedeschi auto affondano la loro flotta, i militari dicono che non hanno perso ma è il governo ad obbligare alla resa Germania deve liberare i propri prigionieri scioglimento pace Brest-Litovsk la Germania perdeva così una guerra che più di tutti, aveva contribuito a far scoppiare → la perse per fame e per stanchezza, non venne schiacciata militarmente o invasa gli Stati dell'Intesa vinsero grazie all’intervento di una potenza extraeuropea la guerra era conclusa con 8 milioni e mezzo di morti e 20 milioni di feriti o mutilati avviene inoltre un drastico ridimensionamento del peso politico dell’Europa sulla scena internazionale + aggiunta del flagello della peste ______________________________________d la gura______________ 18 gennaio 1919, Reggia di Versailles → si aprono i lavori della conferenza di pace con i rappresentanti di 32 paesi dei 5 continenti vennero esclusi i paesi sconfitti, chiamati solo per le decisioni che li riguardavano i principali protagonisti erano tuttavia i “quattro grandi”: 1. America, WILSON 2. Francia, CLEMENCEAU 3. Gran Bretagna, LLOYD GEORGE 4. Italia, ORLANDO (seppur con un ruolo secondario) si doveva ridisegnare la carta politica del Vecchio Continente, sconvolto dai tedeschi russi austro-ungarici turchi impero ottomano, impero austro-ungarico, impero russo, impero tedesco NON si hanno più !!! i nuovi equilibri dovevano basarsi sui principi di democrazia e di giustizia internazionale enunciati da Wilson, poiché gli Stati Uniti è evidente fossero la principale potenza economica e politica MA la realizzazione di questo programma si rivela problematica → esso non permetteva di punire gli sconfitti (che erano considerati gli unici responsabili della guerra) e di premiati i vincitori i francesi non si accontentano di ottenere nuovamente l’Alsazia e la Lorenama volevano anche i confini sulla riva sinistra del Reno, ovvero togliere alla Germania i territori più ricchi e popolosi Wilson si oppose e in cambio la Francia ebbe una garanzia anglo-americana sulle nuove frontiere franco-tedesche la Germania tuttavia subì una serie di clausole a lei sconosciute, che l’avrebbero cancellata per molto tempo dalla scena trattato firmato a Versailles il 28 giugno 1919, piuttosto però si trattava di un Diktat ovvero un’imposizione alla Germania ➢ restituire Alsazia e Lorena alla Francia ➢ cessione alla Polonia alcune regioni abitate da tedeschi e una striscia di Pomerania per consentire alla stessa Polonia di affacciarsi sul Mar Baltico e accedere al porto di Danzica → corridoio di Danzica che va alla Polonia ➢ Danzica divenne una città libera ➢ vennero tolte alla Germania le colonie in Africa e Oceania, divise poi tra inglesi francesi giapponesi ➢ clausole economiche (riparazioni di guerra) e militari alla Germania → vennero indicati al testo stesso come l'unico responsabili perciò dovette risarcire i vincitori ➢ abolizione servizio di leva in Germania ➢ ridurre l’esercito tedesco entro un limite di 100 mila uomini ➢ smilitarizzare la valle del Reno, dove per 15 anni stanziarono le truppe britanniche francesi belghe → condizioni umilianti che ferirono l’orgoglio nazionaleMA erano reputate le uniche in grado di impedire alla Germania di diventare nuovamente una grande potenza DISSOLUZIONE DELL’IMPERO ASBURGICO Austria → Repubblica con capitale Vienna, 85 mila di territorio, 6 milioni e mezzo di𝑘𝑚2 cittadini di lingua tedesca, si viera l’unificazione tra Austria e Germania Ungheria → Repubblica (già nel 1918), perse Slovacchia e Croazia + alcuni territori abitati da popolazioni magiare a trarre vantaggio dallo scioglimento dell’impero asburgico furono soprattutto i popoli slavi ➢ i polacchi dell Galizia si uniscono alla Polonia ➢ i cechi e gli slovacchi confluiscono nella Repubblica di Cecoslovacchia, uno stato federale che comprendeva anche una minoranza tedesca (Sudeti) ➢ gli slavi del sud si uniscono alla Serbia e al Montenegro costituiscono il Regno dei serbi, croati e sloveni (dal 1929 divenne Regno di Jugoslavia) venne ingrandita la Romania RUSSIA LA RIVOLUZIONE RUSSA → il più violento e traumatico degli sconvolgimenti politici e sociali, e anche il più imprevisto il più grande evento rivoluzionario mai verificatosi nel mondo dopo la Rivoluzione francese RIVOLUZIONE OTTOBRE e RIVOLUZIONE FEBBRAIO la Russia darà un ingente contributo in termini di capitali umani durante la prima guerra mondiale (radicalizzazione della violenza, la Rivoluzione è il frutto dell’apprendimento della violenza) dopo l’abdicazione dello zar vi è un governo provvisorio (a capo L’VOV) → partito dei cadetti, socialisti menscevichi, social-rivoluzionari avevano l’obiettivo comune di continuare la guerra a fianco dell’Intesa e di promuovere al contempo lamodernizzazione del paese gli unici che NON parteciparono al nuovo potere costituito erano i bolscevichi i SOVIET come accadde nella rivoluzione del 1905, parallelamente al potere ufficiale del governo si forma quello fatto dai consigli degli operai (i soviet, appunto) il più importante che si costituì fu quello di Pietrogrado, spesso un contrasto con le disposizioni del governo la Rivoluzione si era avviata verso la negazione dell’idea di un’autorità centrale, favorevole al potere dal basso e la fine della guerra APRILE 1917, il leader dei bolscevichi LENIN ritorno dopo essere stato esule in Svizzera → aveva intrapreso un viaggio in Europa coperto dai tedeschi che speravano proprio di accelerare l’uscita della Russia dalla guerra appena giunto a Pietrogrado diffonde le TESI D’APRILE, un documento di 10 punti ➢ conquistare la maggioranza nei soviet, riconosciuti come potere legittimo ➢ pace ➢ terra ai contadini poveri ➢ controllo della produzione da parte dei consigli operai ➢ metà luglio 1917, Pietrogrado → primo scontro tra governo provvisorio e bolscevichi i soldati e gli operai armati scesero in piazza per impedire che vennero spediti al fronte dei reparti → insurrezione fallita settembre 1917 → tentativo di colpo di Stato guidato dal generale KORNILOV (tradisce il governo) venne sventato dal governo guidato da ALEKSANDR KERENSKIJ … da tutto questo i bolscevichi uscirono rafforzati che conquistarono la maggior parte dei soviet LA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE la decisione di rovesciare il governo fu presa dai bolscevichi in ottobre → l’organizzatore era LEV DAVIDOVIC BRONSTEIN (alias TROTZKIJ) eletto presidente dei soviet di Pietrogrado che prima era menscevico ! voglia di indipendenza nazionale il 7 novembre 1917 (25 ottobre secondo il calendario russo), soldati rivoluzionari e guardie rosse (milizie operaie) circondarono il Palazzo d’inverno (ora sede del governo provvisorio) e se ne impadronirono la sera stessa → atto praticamente incruento in questi stessi giorni si riunisce il Congresso panrusso a Pietrogrado, ovvero i delegati dei soviet di tutte le province dell’ex Impero russo due decreti varati dal Congresso proposti direttamente da Lenin: 1. appello a tutti i paesi belligeranti → “per una pace giusta e democratica senza annessioni e senza indennità” 2. abolizione della grande proprietà terriera “immediatamente e senza alcun indennizzo” → costituzione di un nuovo governo rivoluzionario presieduto da Lenin = CONSIGLIO DEI COMMISSARI DEL POPOLO DITTATURA E GUERRA CIVILE menscevichi, cadetti, social-rivoluzionari vollero attendere le elezioni di novembre dell’Assemblea costituente → i bolscevichi ottennero meno di ¼ dei seggi vinsero con la maggioranza assoluta i social-rivoluzionari grazie al massiccio sostegno dell’elettorato rurale dopo che l’Assemblea si era riunita una sola volta in gennaio, i militari bolscevichi la fecero scogliere a seguito di un ordine impartito dal Congresso dei soviet infatti, Lenin NON credeva alle regole della democrazia borghese i bolscevichi erano convinti di poter conquistare velocemente l’appoggio del popolo e che potessero procedere col creare un nuovo Stato proletario → l’ispirazione era la Comune di Parigi e l’idea dell’autogoverno delineata da Lenin (nell’opera “Stato e rivoluzione”) Lenin riprendeMarx nel dire che lo Stato è lo strumento di dominio di un classe sulle altre; lo Stato si sarebbe poi estinto NO parlamenti, NOmagistratura, NO eserciti il principio era l'autogoverno delle stesse masse secondo il principio di democrazia diretta IL TRATTATO BREST-LITOVSK i bolscevichi avevano 70 mila iscritti su una popolazione di 150 milioni di abitanti il partito dovette affrontare difficili questioni: ➢ l’amministrazione di un paese immenso ➢ società complessa e arretrata ➢ problemi ereditati dal vecchio regime, come la guerra l'ipotesi della pace equa, “senza annessioni e senza indennità” NON si realizzò e il partito dovette trovare un modo per non deludere le aspettative → dovette trattare con un nemico che possedeva molti territori dell’ex Impero russo 5 dicembre 1917 armistizio che pone fine alle ostilità 3 marzo 1918→ PACE BREST-LITOVSK la Russia dovette accettare le durissime condizioni decise dalla Germania e dall’Austria-Ungheria = la Russia perde tutti i territori non russi dell'ex Impero (¼ della sua parte europea) perde repubbliche baltiche, Finlandia, Polonia Lenin dovette osteggiare le contrarietà all’interno dello stesso suo partito e l’ira dei social-rivoluzionari di sinistra (loro volevano continuare la guerra per protrarre la rivoluzione nel centro europa) → i bolscevichi rimasero così completamente isolati Partito comunista unico potere → nome adottato dai bolscevichi (non c'è altro contropotere) le potenze dell’Intesa, a seguito della sottoscrizione della pace, si sentirono tradite → iniziarono a sostenere le forze antibolsceviche che si erani organizzate ormai in varie zone del paese sbarcarono truppe anglo-francesi nel nord della Russia e poi nel Mar Nero l’opposizione al governo bolscevico era costituito soprattutto dai bianchi, i monarchico-conservatori questa liberalizzazione del commercio provocò la comparsa di una nuova classe di affaristi → qualcosa che non era stato né previsto né desiderato dal governo bolscevica URSS: LENIN e STALIN la prima costituzione della Russia rivoluzionaria fu varata nel 1918 ➢ si apriva con la Dichiarazione dei diritti del popolo lavoratore e sfruttato ➢ il potere doveva appartenere unicamente è interamente allemasse lavoratrici e dai loro organismi rappresentativi i soviet si prevedeva che il nuovo stato avesse caratteri federale → dove si dovevano rispettare le minoranze etniche e si aprisse al l'unione con le altre future Repubbliche sovietiche tra il 1920 e il 1921 si attua l'unione alla Repubblica russa delle altre province dell'ex impero zarista (Ucraina, Bielorussia, Azerbaijan, Armenia, Georgia) → nasce nel 1922 l'Unione delle Repubbliche Socialiste sovietiche (URSS) la Costituzione dell'URSS viene approvato nel 1924 → al vertice di tutto viene al il potere reale però era in mano al Partito Comunista (così chiamato dal 1925 Partito Comunista dell'Unione Sovietica) ! l'unico che poteva esistere secondo la costituzione; non vi erano neppure altri partiti sempre di sinistra, solo quello comunista → il partito era guidato da un gruppo dirigente ristretto e dal segretario generale che aveva come organo fondamentale il Politburo ● il partito controllava la polizia politica → Ceka (che poi diventerà Gpu) ● proponeva i candidati alle elezioni dei soviet … insomma, di fatto deteneva tutto il potere anche i comunisti russi volevano cambiare la società, cancellare valori e comportamenti tradizionali, creare una nuova cultura chi volle promuovere l'alfabetizzazione di massa e la lotta contro la Chiesa ortodossa ➢ viene levato l'obbligo scolastico fino all'età di 15 anni ➢ si collega al mondo della scuola al mondo della produzione (priorità per l'istruzione tecnica) ➢ ci si preoccupa di formare ideologicamente le nuove generazioni incoraggiandole all'iscrizione alla parte giovanile del partito il Komsomol la lotta alla Chiesa ortodossa voleva combattere una visione del mondo incompatibile con i fondamenti della dottrina marxista avendo una vera e propria scristianizzazione: ● confisca dei beni ecclesiastici ● chiusura delle chiese ● l'arresto dei capi religiosi ● il governo riconosceva soltanto il matrimonio civile ● il governo semplifica al massimo le procedure per il divorzio ● viene legalizzato l'aborto (1920) … in generale si può dire che il regime comunista favorì la liberalizzazione dei costumi (ma non l'assoluta libertà sessuale e la scomparsa della famiglia) gli effetti della rivoluzione si fecero sentire nelmondo della cultura tra i più giovani si diffuse l'entusiasmo delle esperienze rivoluzionaria per alcuni intellettuali comunisti l'arte proletaria doveva porsi al servizio della politica di classe per altri l'arte doveva essere indipendente dalla politica e doveva rompere i canoni tradizionali cercando nuove forme espressive in una prima fase queste tendenze vennero accolte infatti gli anni subito dopo la rivoluzione sono caratterizzati da un'intensa sperimentazione in questi anni abbiamo ad esempio il futurista Vladimir Majakovskij o la pittura astrattista di Kazimir Malevich → questa stagione d'oro delle avanguardie ebbe però breve durata poiché vi era una crescente invadenza del potere politico in questo momento, viene l'ascesa al vertice del Partito Comunista dell'Unione Sovietica della figura di Stalin (nominato segretario del partito nel 1922) poco dopo Lenin viene colpito dalla malattia che lo porterà alla morte nel 1924 si apre così una lotta per la successione che ebbe per oggetto il problema della centralizzazione e delle eccessiva burocratizzazione del partito a sostenere la necessità di limitare la burocratizzazione di fu proprio Trotsky che appoggiava la linea di Stalin tuttavia, lo scontro non si esauriva circa il problema della burocratizzazione Trotsky sosteneva che l'URSS si era isolata a livello internazionale riteneva piuttosto che il processo rivoluzionario dovesse essere esteso a l'Occidente capitalistico → “rivoluzione permanente” contro questa tesi sarà proprio Stalin Stalin sosteneva che la vittoria del socialismo era possibile e probabile anche in un solo paese e che l'URSS poteva fronteggiare da sola l'ostilità del mondo capitalista → “socialismo in un solo paese” in fin dei conti, le potenze europee decisero di instaurare dei rapporti diplomatici con lo Stato sovietico, rafforzando implicitamente le tesi di Stalin autunno 1925 → Zinov'ev e Kamenev riprendono le idee di Trotsky e si pronunciarono per l'interruzione della NEP che a loro avviso stava facendo rinascere il capitalismo nelle campagne Bukharin era invece favorevole al proseguimento della NEP appoggiato da Stalin Zinov’ev e Kamenev si appoggiarono a Trotsky per creare un fronte unico MA vennero poi espulsi dal Partito Trotsky fu deportato in Asia Centrale espulso dall' URSS si considera conclusa la prima fase della rivoluzione comunista e se ne apre una seconda basata sulla crescita del potere di Stalin e dal suo tentativo di portare l'URSS alla condizione di grande potenza industriale e militare acquistano maggior peso lemanifestazioni pubbliche, i comizi con la partecipazione diretta dei cittadini la consapevolezza del sacrificio giustificava l'attesa di soluzioni nuove → del resto, la stessa propaganda ufficiale incoraggia le aspettative di una società più giusta e di un nuovo ordine politico e sociale STATI NAZIONALI E MINORANZE nascono nuovi stati indipendenti → coronamento delle lotte per l’indipendenza, ideali di nazionalità .. rilanciati dai 14 punti di Wilson MA già nel corso della conferenza di pace l’applicazione dei principi wilsoniani si rivelò a dir poco problematica → oggettiva impossibilità di tradurre in atto l’utopia di una pacifica convivenza fra i diversi popoli, ciascuno sovrano nel suo proprio territorio si tratta di un’utopia che forse poteva realizzarsi nell’Europa occidnetale ma non di certo nella parte orientale → dove popoli diversi abitavano nello stesso territorio dove, l’appartenenza ad un gruppo nazionale NON costituiva né l'unico né il principale riferimento politico negli antichi imperi la divisione etnica coincideva spesso con i confini di classe più che con quelli geografici ne è un esempio l’Impero ottomano e i diversi gruppi etnico-religisi potevano essere sottoposti a giurisdizioni diverse pur vivendo sulla stessa terra l'applicazione del principio di nazionalità non poteva che risultare imperfetto e difficile → nonostante venne data una patria a molte persone, tante altre divennero delle minoranze c'erano gruppi che parlavano lingue diverse, seguivano le loro tradizioni e praticavano le loro religioni → era visto dalla maggioranza come una minaccia paradossalmente, la liberazione dei popoli dalle dominazioni straniere dà origine a nuove pressioni e persecuzioni e scatena nuovi conflitti nazionali nella Società delle Nazioni gli statisti europei si sforzarono di trovare soluzioni pacifiche a un problema che tutti avevano sottovalutato ➔ vengono indetti i plebisciti ➔ si cerca di vincolare gli stati al rispetto delle minoranze (studiare comunicare nella propria lingua) … vennero ignorate si svilupparono soluzioni più drastiche, come nel caso di alcuni territori contesi tra Germania e Polonia, dove si organizzava lo scambio di popolazioni procedendo di questo passo si sarebbe giunti alla cosiddetta pulizia etnica → espulsione in massa non mitigata da un accordo tra le parti oppure allo sterminio pianificato di un intero Popolo IL BIENNIO ROSSO IN EUROPA (1919 - 1920) tra il 1919 e il 1920 il movimento operaio europeo fu il protagonista di un impetuosa avanzata politica con parvenza rivoluzionaria i partiti socialisti registrano ovunque notevoli incrementi elettorali → i sindacati organizzavano un'ondata di agitazioni che consentirono agli operai di migliorare i livelli della retribuzione e di ottenere la riduzione dell'orario di lavoro (8h) tuttavia le lotte operaie non si esaurirono con i sindacati → ad alimentare il tutto erano le vicende accadute in Russia _ manifestazione di aspirazioni radicali si formano spontaneamente consigli operai che cavalcano le organizzazioni tradizionali, seguendo l'esempio dei soviet russi → sarebbero dovuti essere gli organi di governo della futura società socialista l'ondata rossa si manifestò tra i vari paesi con forme e intensità diverse - in Francia e Gran Bretagna la pressione del movimento operaio fu contenuta - Germania, Austria, Ungheria erano particolarmente colpite forse anche a causa del fatto che avevano perso la guerra ma i tentativi vennero stroncati ciò che è stato possibile in Russia non fu possibile negli altri paesi europei dove la borghesia e il capitalismo erano mutati dopo la guerra; il movimento operaio era già da tempo situato all'interno delle istituzioni COMINTERN la Rivoluzione d'ottobre in Russia aveva accentuato la frattura tra i rivoluzionari e i socialdemocratici nel 1918 i russi abbandonano la denominazione di Partito socialdemocratico e adottano il nome di Partito Comunista (bolscevico) di Russia la scissione viene ufficializzata nel marzo 1919 con la Costituzione a Mosca, della TERZA INTERNAZIONALE cominista (COMINTERN) a luglio 1920 si tiene aMosca il secondo congresso del Comintern → vengono fissati da Lenin in un documento in 21 punti le condizioni da rispettare per essere ammessi al nuovo organismo i partiti aderenti al Comintern avrebbero dovuto: ➢ ispirarsi al modello bolscevico ➢ espellere i riformisti ➢ cambiare il nome del partito in Partito Comunista ➢ difendere la Russia sovietica → nel movimento operaio europeo a questo punto vengono accesi dibattiti e scissioni tra 1920 e 1921 in tutto il mondo si crea una rete di partiti sul modello bolscevico la scissione dei partiti europei non portò alla prospettiva di una rivoluzione europea, ma piuttosto aprì la strada alla controffensiva conservatrice anche in Austria gli socialdemocratici governavano il paese e anche qui comunisti tentarono l'insurrezione senza successo in Ungheria i socialisti si unirono ai comunisti per instaurare una Repubblica sovietica che attua una politica di repressione nei confronti della borghesia e dell'aristocrazia agraria il regime guidato dal comunista Béla Kun cadde sotto i conservatori guidati daMiklos Horthy e dalle truppe rumene che avevano l'appoggio degli inglesi e dei francesi l'Ungheria cade sotto un regime autoritario guidato dalla Chiesa e dei grandi proprietari terrieri IL DOPOGUERRA DEI VINCITORI con la fine del biennio rosso seguito al dopoguerra vi è una riscossa delle forze moderate e il ritorno a soluzioni conservatrici in campo politico ed economico una volta superato il pericolo rivoluzionario, le classi dirigenti si preoccupano di ricostruire i tradizionali equilibri politici e sociali e di bloccare l'infrazione e di assicurare stabilità nell'assetto internazionale Francia e Gran Bretagna raggiunsero l'obiettivo di stabilizzazione ma non mancavano i compiti sociali e si rivelò problematico il recupero del ruolo egemonico FRANCIA: in Francia la maggioranza del centrodestra attua una politica conservatrice solo nel 1924 i radicali di sinistra e i socialisti strappano la maggioranza ai moderati luglio 1926 va al potere il leader storico dei moderati Raymond Poincaré → riuscire a stabilizzare il corso della moneta e a risanare il bilancio aumentando la pressione fiscale
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