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La Nascita del Consumo: Storia e Filosofia, Appunti di Sociologia dei Consumi

La nascita e lo sviluppo del consumo nella società occidentale, analizzando le teorije di vari studiosi come Veblen, Chandra Mukerji, Grant McCracken, e Werner Sombart. della cultura materialistica, il ruolo del lusso, la storia del consumo e del lusso, e le teorie di Veblen sulla agiatezza vistosa e il consumo vistoso.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 15/04/2022

camillafantaccini
camillafantaccini 🇮🇹

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Scarica La Nascita del Consumo: Storia e Filosofia e più Appunti in PDF di Sociologia dei Consumi solo su Docsity! 24/09/19 PROF. FERRARESI NASCITA DEL CONSUMO Veblen fine 1800 inizio 1900 fu il primo al analizzare la leisure class americana, il primo a rendersi conto dell'importanza dei consumi nella società · FILONI/CORRENTI INERENTI AL CONSUMO: 1. Coloro che credono che il consumo sia nato dopo la rivoluzione industruiale, quando iniziò ad imporsi il capitalismo e la produzione. Questo filone è figlio della rivoluzione industriale. 2. Coloro che credono che gli esseri umani abbiamo sempre consumato fin dall'antichità. Questo filone è intrecciato con le vicende umane ed è predatato. Chandra Mukerji afferma che il consumo nasce durante la rivoluzione industriale ( primo filone ), precisamente con la scoperta del nuovo continente (1492), questo nuovo mondo porta ricchezza al vecchio mondo ( l' Europa che si è arricchita grazie alla scoperta dell'America ), e di conseguenza l'aumento dei consumi da parte delle classi più agiate che iniziano a consumare prodotti esotici, nuovi e che fino a quel momento non conoscevano.Nasce così una cultura materialista che prima non esisteva, ovvero la gioia di avere delle cose, la voglia, il desiderio di essere circondati da cose e oggetti ( cultura materialistica ) che ci fanno sentire bene. La nostra cultura materialistica ci fa apprezzare i beni, ci da soddisfazione.Il Rinascimento è considerato come la festa del bello, cultura del bello es. made in Italy nato appunto durante il Rinascimento. Durante questo periodo storico le città cercano di prevalere sulle altre e dimostrare il loro prestigio e la loro forza economica attraverso costruzioni sempre più maestose e sfarzose. Grant McCracken continua sempre a parlare di consumo in riferimento alla cultura materialisitca, però non pensa che sia stato tanto il Rinascimento a far nascere il consumo, ma più il periodo storico di Elisabetta I nella seconda metà del 600. Durante questo periodo mantenere sfarzoso il palazzo reale era la principale occupazione e la regina chiama a corte i nobili per "mantenere" il palazzo, nasce così una battaglia tra di loro per farsi notare il più possibile dalla regina attraverso ad esempio il loro abbigliamento. Cercavano di superarsi l'un l'altro attraverso l'abbigliamento. Durante il Rinascimento questa "battaglia" era attarverso lo sfarzo delle città per dimostrare la propria potenza.Nel 1600 in Inghilterra si scatena questa cultura materialista tra i nobili di corte. McKendrick afferma che il consumo è frutto della rivoluzione industriale . Fine 700 a Liverpoll viene costruita la prima fabbrica che permetteva di costruire in serie i prodotti e quindi stravolge i rapporti delle persone con gli oggetti che costano meno e sono sempre di più. Per la prima volta si vive l'abbondanza degli oggetti e dei prodotti.La rivoluzione industriale, secondo McKendrick, sviluppa questa cultura materialista, il mondo si circonda di merci. Nel 1850 a Parigi nasce il primo "shopping center", era una galleria in legno. Le gallerie erano illuminate e quindi una sicurezza poichè le citta in quegli anni di notte non erano vissute, erano ricche di vetrine con merce in mostra, visibili in qualsiasi momento, cambiano così di conseguenza anche le strutture delle città. La cultura del consumo si sviluppa insieme alla capacità di produzione come dice McKendrick. Le prime fabbriche erano costruite da un padrone e da tanti operai, oggi invece si chiamano imprese e sono organizzate in modo molto diverso ed hanno varie unità produttive. Il termine fabbrica oggi è poco usato. Werner Sombart ritiene che sia stato il lusso a sviluppare il consumo, spiega che ci devono essere degli elementi simbolici e capaci di grande attrazione e questi elementi sono i prodotti di lusso e quindi per pochi, che si, sono consumati da pochi ma che creano così tante attenzioni che non si possono ignorare. Il lusso è una leva fortissima perche fa pensare che se anche non posso avere un prodotto di lusso posso sempre prenderne uno che si avvicina molto. L'acquisto di beni di lusso da parte dei nobili è stata un'importante leva per sviluppare la cultura del consumo. Il lusso porta ad una forte spinta all'imitazione. Prof. Codeluppi afferma che la nascita delle vetrine è alla base della cultura del consumo, la possibilità di far vedere il prodotto. Vetrinizzazione della merce e della società.2000 anni fa nei negozi non erano esposti i prodotti, non esistevano vetrine, i prodotti erano nel retro bottega. Colin Campbell ritiene che sia l'etica romantica che ha portato allo sviluppo del consumo. Etica romantica/ Romanticismo mette al centro l'individuo con le sue emozioni e passioni ed anche meschinità e desideri. Se non ci fosse stata questa attenzione all'individualità delle persone ed ai suoi desideri non sarebbe cresciuta la cultura materialista, poichè l'uomo soddisfa un piacere personale acquistando un determinato oggetto. La società materialista di oggi lavora molto sui desideri ed i capricci delle persone. Le merci ed i prodotti sono fonte di soddisfazione ma anche di sfrustrazione, poichè non siamo quasi mai soddisfatti. Bauman nel suo libro "amore liquido" afferma che si ama un po' come si ama gli oggetti, ovvero giocando e usandoli. jackson lears ritiene che sia l'etica dell'autorealizazione che spinge le persone al consumo (piramide di Maslow, bisogni primari, secondari ecc.).Tutti vogliamo realizzarci e quindi questa etica porta al consumo (es. amo sciare e quindi compro una casa in montagna). Ci sono modelli diversi che spiegano parzialmente come nasce il consumo, qualcuno ha un'impronta economica qualcuno filosofica. Ci sono molte teoriche inerenti al consumo ed ognuna ha un fondo di verità parziale. · STORIA DEL LUSSO Fine medioevo (1200-1300) in una contea del Nord Europa un nobile signore , decide di uscire a cavallo con una candida camicia bianca che è testimone del fatto che può permettersi di non lavorare, e la camicia ne è appunto testimone poichè è pulita. Poco dopo in Italia un ricco commerciante decide di andare a lavoro con una camicia bianca e quindi l'idea della camicia bianca si espande e cominciano ad lusso popolare · WEBER - STUDIO DEL CAPITALISMO DIETRO ALL'ETICA DELLA RELIGIONE PROTESTANTE Se Marx ha letto i cambiamenti operati dal capitalismo in forma economica, Weber studia il capitalismo dietro all'etica delle religioni. L'etica cattolica non è benevolente nei confronti della persona abbiente, non esiste una posizione positiva nei confronti del ricco o di chi si arricchisce, invece nella religione protestante si. Nella religione protestante gli umani sono umili amministratori dei beni e delle ricchezze che dio ci ha donato. L'etica protestante (etica del lavoro, del duro impegno, dell'individuo semplice amministratore dei beni forniti da Dio) ha permesso al capitale di svilupparsi, produce il capitalismo, ma certamente non ha portato ad un diretto e immediato sviluppo dei consumi. Il calvinismo ed il protestantesimo hanno questa etica, utilizzare gli strumenti che Dio ti ha dato. L'etica grigia del protestantesimo da spazio al consumo. Le azioni umane per Weber sono di 4 tipi: 4 azioni che portano al consumo tradizionale, tutto ciò che facciamo con il nostro corpo affettivo,azioni che faccio perchè sonno mosso dall'affetto razionale rispetto al valore, i valori che abbiamo sono stati trasmessi dalle agenzie di socializzazione (famiglia, gruppo dei pari, scuola,associazioni,stile di vita), alcune volte questa azione è inconscia, perchè non sempre abbiamo presente quali sono i nostri valori. Consumiamo in base ai nostri valori (acquisiti dalle agenzie di socializzazione), che spesso sono inconsci. razionale rispetto allo scopo, risponde sulla base della pianificazione, questa azione produce la razionalizzazione capitalistica ed il disincantamento del mondo, da questo disincantamento nasce l'esigenza di consumare. Più una persona è razionale più è disincantata. Se tutto diventa razionale c'è poco spazio per l'incantamento. Si perde quel pensiero magico. Weber afferma che siamo entrati in una gabbia ferrea, abbiamo perso l'incantamento. Questo porta al consumo. Perchè nasce il voler reincantare il consumo. LUNEDI 07/10/19 PROF. FERRARESI · RIESMAN, famoso per una serie di teorizzazioni, America degli anni 50 c'era una distanza abissale tra America ed Europa. In quegli anni a Milano c'erano dei camminamenti rialzati sopra a delle macerie, era un'altro mondo. In America l'industria bellica aveva dato un'impulso di ricchezza a tutto lo stato, c'erano auto, elettrodomestici ed altre comodità che da noi non esistevano. In questa situazione e scenario, Riesman elabora un concetto riguardante il sistema del consumo. afferma che esiste un patrimonio di oggetti che ognugno di noi deve possedere, senza di essi si sentirebbe emarginato. A partire dal possesso di questi oggetti si sente di far parte del sistema sociale e che quindi lo accetta. Questo sistema di oggetti lo definisce standard package, in italiano questo termine viene tradotto in "beni di cittadinanza", quei beni che ci fanno sentire parte della società. Oggi esistono sempre anche se sono cambiati. L'idea di avere certi oggetti ci fa sentire cittadini. I beni di cittadinanza sono transitori e necessari, perchè la società cambia e si evolve. Ad esempio anni fa era necessario avere un orologio, oggi protrebbe essere il cellulare. Beni che mi fanno sentire cittadino a tutti gli effetti. La socializzazione anticipatoria , ci immaginiamo in ruoli diversi e spesso anticipiamo questo desiderio cercando di acquistare prodotti che avremmo una volta che questo desiderio si avvera, ad esempio acquistiamo una macchina costosa che non fa parte della mia possibilità di spesa. Questa idea di socializzazione anticipatoria è servita molti anni dopo a sviluppare l'idea di stili di vita, le persone spendevano più di ciò che avevano per immedesimarsi in quel ruolo che ancora non hanno raggiunto. I sociologi studiano gli stili di vita, cosa fanno le persone e cosa vogliono. Lo stile di vita può non essere consono con ciò che guadagnano le persone e quindi come consumano. Lo standard package indica la quantità e la qualità dei beni acquistati che permettono ai consumatori di sentirsi parte del sitema sociale. Oggi essa è impiegata in funzione transitoria. Vale a dire che in determinati momenti e passaggi della propria vita esistono dei "beni di cittadinanza" altrettanto transitori. La socializzazione anticipatoria indica invece la capacità degli individui di immaginarsi in un ruolo che non è quello attuale. LIBRO SASSATELLI NASCITA E GENESI DEL CONSUMO Il mondo degli oggetti accompagna l'esistenza degli esseri umani. E ne segna le ricorrenze e le date importanti. Anche la cultura è legata al consumo, se non altro per via dei supporti materiali quali libri, computer, ecc che tramandano cultura, i cosiddetti supporti materiali. Il consumo è legato alla cultura, abbiamo oggetti che servono per produrre cultura come ad esempio i computer, i libri. Supporti materiali che legano la cultura al consumo ed alla tecnologia. Il consumismo, è una realtà che cresce in vari momenti e situazioni e poi si sviluppa, ed oggi ne siamo immersi. Il consumo possiede pratiche, luoghi, tempi deputati (shopping, vacanza, vie dello shopping ecc.) ma sempre più il tempo del lavoro e il tempo del consumo si mescolano. Le nuove tecnologie mescolano tempo del consumo e della produzione. In questa epoca del consumismo ci sono discipline che sviluppano il consumismo e sono il marketing, la promozione (lavora sui comportamenti, influenza le scelte di consumo e cambia i miei comportamenti di consumo e acquisto) e la pubblicità (lavora sugli atteggiamenti). Nasce così la cultura materiale, conoscenza di marche e delle performance, delle caratteristiche, delle qualità di quei prodotti. Attraverso la cultura materiali si può fare delle riflessioni. 3 livelli: livello delle marche, livello delle performance, livello delle riflessioni. STANDARDIZZAZIONE la cultura materiale fa si che i prodotti e le merci siano tutti standardizzati. Consumare è una pratica ma anche una cultura. PRODUZIONE E CONSUMO Inizialmente il capitalismo era definito per la sua capacità produttiva. E così anche la storia del capitalismo. Ma in verità anche la spinta ai consumi ha determinato il progresso della storia (scoperta dell'America e la ricerca del pepe). Le leggi della domanda e dell'offerta non si adattano direttamente al consumo, che è un fenomeno più complesso e dipende dal ciclo economico, dalla modernizzazione della società, dal progresso tecnologico. Il capitalismo funziona sulla relazione tra domanda e offerta. Quando si ragiona sul consumo è diverso, la crisi può restringere i processi di consumi indipentemente da domanda e offerta. L'economia funziona perchè c'è tecnologia, se non funziona non c'è capacità tecnologica. I consumi non sono da considerare un semplice derivato del capitalismo ma fanno parte della cultura e della vita materiale delle persone, i consumi nascono quindi prima del capitalismo, anche se ci sono due filoni inerenti alla nascita dei consumi. La rivoluzione dei consumi, la spinta e l'impulso a consumare si può datare intorno alla rivoluzione industriale, nella seconda metà del 700 in Inghilterra, in questo periodo si rafforza la classe borghese che sarà poi la classe che consumerà di più. L'impostazione è consumistica perchè per McKendrick tutto nasce dal consumo, anche l'industrializzazione. Campbell, invece ha una impostazione modernistica nel senso che il consumo ci ha reso edonisti e ha continuamente bisogno di novità. Per campbell l'avvento del consumo si colloca verso la fine del 700.
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