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La Recensione Sorprendente di Carlo Lessona: Il Concorso per la Cattedra di Siena del 1898, Appunti di Storia

Storia della Giurisprudenza ItalianaStoria dell'Università di SienaStoria dell'Università di Torino

Questo documento racconta la storia sorprendente di carlo lessona, un giovane studioso laureato all'università di torino, che nel 1894 ricevette una recensione eccezionale dalla giuridica italiana per due libri pubblicati sui libri di commercio e i probiviri nell'industria. Nel 1896, un concorso per la cattedra a siena fu bandito, e lessona, allievo di lodovico mortara, fu tra i candidati. La commissione fu composta da luigi mattirolo, sebastiano gianzana, lodovico mortara, giuseppe triani e giuseppe manfredini, e lessona si classificò al terzo posto. Il 12 gennaio 1898, lessona tenne una lezione a siena intitolata 'l'indirizzo scientifico della procedura civile'. In questa lezione, lessona ribattezzò il procedurista come il 'bracciante' della giurisprudenza e propose un metodo didattico più selettivo per il corso.

Cosa imparerai

  • Chi era Carlo Lessona e quali libri aveva pubblicato?
  • Perché il concorso per la cattedra a Siena del 1898 era un evento eccezionale?
  • Quali argomenti propose Lessona per il corso di procedura civile?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 11/09/2021

MirelaCramer
MirelaCramer 🇮🇹

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Scarica La Recensione Sorprendente di Carlo Lessona: Il Concorso per la Cattedra di Siena del 1898 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LESSONA Nel 1894 l'onore della recensione sulla Giur. it. toccò a un giovane, Carlo Lessona, che aveva pubblicato due libri, uno sui libri di commercio, che era alla terza edizione, l'altro sui probiviri nell'industria. Dunque, Lessona aveva pubblicato due libri, ma la Giur. it. gliene recensì tre, augurando al terzo, quello non ancora uscito, addirittura un «trionfo». Lessona, dunque, era di scuola mortariana. Nel 1896 fu bandito un concorso a cattedra, evento pressoché eccezionale. Il «trionfo» che Mortara aveva augurato al libro del suo allievo Lessona acquista così una ben precisa colorazione. Tra il 1885 e il 1887 ne erano stati banditi quattro, due per straordinario (uno a Padova, l'altro a Pisa) e due per ordinario (uno a Catania, l'altro a Messina), ma poi il governo aveva preferito andar cauto. Ora, finalmente, si aveva un concorso per ordinario a Siena. L'anno dopo, 1897, se ne sarebbe avuto un altro, per straordinario, a Padova. Per il concorso di Siena, che 35 anni dopo avrebbe provocato qualche critica e che è di fondamentale importanza per noi, i dieci più suffragati ai fini della formazione della commissione furono, nell'ordine, Luigi Mattirolo (Torino), Sebastiano Gianzana (Genova), Lodovico Mortara (Pisa), Domenico Viti (Napoli), Giuseppe Triani (Modena), Giuseppe Manfredini (Bologna), Mariano Mariani (Pavia), Giovanni Cesareo- Consolo (Messina), Raffaele Pascucci (Macerata) e Giuseppe Saredo (ex ordinario a Roma). Il ministro «elesse» la seguente commissione: Mattirolo, Gianzana, Mortara, Triani e Manfredini. Cioè a dire, rispettò, com'era consuetudine, la volontà dell'elettorato, omettendo solo il quarto, Viti. I candidati alla cattedra senese erano cinque tra cui il più giovane, Carlo Lessona allievo di Mortara, col quale aveva conseguito l'anno prima la docenza a Pisa, ma in atto libero docente a Roma. . Per il terzo posto, invece, prevalse a maggioranza Lessona. Il 12 gennaio 1898 Carlo Lessona proluse a Siena con una lezione su L'indirizzo scientifico della procedura civile. Ricordò che «per taluni il procedurista rappresenta il bracciante della giurisprudenza, e sta al giureconsulto come l'infermiere sta al clinico». Poco dopo, lo stesso Lessona pubblicò un breve manuale delle prove e nella prefazione si pronunciò sul problema del metodo didattico: disse che, anziché occuparsi di tutti gli argomenti, si poteva scegliere una parte della materia e dedicarle il corso.
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