Scarica Appunti storia del jazz (Duke Ellington) e più Appunti in PDF di Musica solo su Docsity! Duke Ellington (Edward Kennedy) fondò i washingtonions, la sua prima big band. Figlio di una borghesia nera, non proveniva dalla tipica povertà tremenda. | genitori di Ellington lavoravano come cuoca e maggiordomo in una casa. Duke impara il piano da un musicista dei Rant Parties. Non era un pianista di grande livello tecnico. Suonava nei Rant Parties = feste molto importanti nell’ambito afroamericano negli anni 20’, 30°. Rant significa affitto, esse sono le feste che si organizzavano per pagare l'affitto. Spesso si usava il pianoforte di casa, veniva chiamato dal padrone un pianista e dei musicisti. Prepara del cibo “soul food” (alette di pollo fritte, fagioli, cipolla, frittura a tinchitè). Si diffonde la voce che in casa c'è questa festa, gli invitati portano qualcosa. Il padrone paga il musicista, il cibo è poco caro. Grazie a questa festa fatta una volta al mese in genere si paga l'affitto. Molti grandi musicisti degli anni 20 e 30 suonano nei Rant Parties (Fats Waller autore di Honeysuckle Rose; Jitterbug Waltz. Grande virtuoso, grande cantante, grande intrattenitore. | musicisti dei Rant Parties dovevano esserlo). Negli anni 20’ New York inizia a diventare una città importante per il jazz. New Orleans, smette di essere la capitale nel 1917 perché viene chiuso il quartiere di Story ville. Esso era il quartiere dove vi erano molti locali e bordelli dove il jazz spopolava. Chiudendo Story ville c'è molto meno lavoro per i musicisti, oggi non è facile definire dov'era il rinomato quartiere per le straripazioni del mississippi. Si sa solo dov'era il Kongo Square oggi chiamato “Louis Armstrong Park, con all'interno il Mahalia Jaskson Theater”. I musicisti così iniziarono a migrare verso il nord, Detroit, Memphis, Chicago, New York, West Coast (città industrializzate). Gli afroamericani spesso scappavano anche dalle piantaggioni alla ricerca di condizioni di vita migliori. New York comincia così a presentare una buona scena musicale, Duke Ellington non è ancora Leader della sua band. Nel 28 il nome inizia a diventare “Ellington and the Washingtonies” in seguito “Duke Ellington's Orchestra”. Suonano al Cotton Club, sala da ballo, tavolini, uno dei posti più “in” di NY. Vari spettacoli, tap dancer. Questi concerti al Cotton Club fanno affermare Ellington nella scena del jazz di NY, anche grazie alla vendita dei dischi e le radio il jazz diventa molto consumato. “Il jazz di razza” Washingtonions formazione: - Harry Carney [Sax Baritono, Clarinetto] (una delle grandi caratteristiche della big band di Ellington è avere tre clarinetti in determinate parti); - Arthur Wetson [Trombettista]; - Otto Hardwick [Sax alto]; - Sonny Greer [Batterista]; - Johnny Hodges [Sax alto] espressività unica, raffinato, accenti ben definiti grande senso dello swing, background blues. Johnny comes later è scritta per lui. Suonerà fino alla sua morte fine anni 60, ogni tanto lascerà l'orchestra alcune volte per un rapporto particolare conflittuale col duca. Inventore di uno stile sulle ballad. Il disco “New Orleans Suite” (1969) è stato registrato in due sessioni, la prima ha Johnny Hodges, nella seconda egli era morto da uno o due giorni, viene sostituito da Paul Gonzalves [Sax tenore] esperto di bebop. Aneddoti: Eroinomane, si addormentava in sessione e il duca gli faceva fare 20 chorus di blues per farlo svegliare; Barney Bigard [Clarinetto] da New Orleans. Suona sia con Duke che con Armstrong; Bubber Miley [Trombettista] da New Orleans; Wellman Braud [Contrabasso]; Ivie Anderson [Voce] anni 30 e 40;