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APPUNTI STORIA DELL'ARTE, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

IN questo documento sono presenti riassunti descrittivi di artisti e le loro opere relativi a neoclassicismo, romanticismo (romanticismo inglese , romanticismo francese, romanticismo italiano), realismo e verismo, impressionismo

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 18/10/2021

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mattia-avellini 🇮🇹

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Scarica APPUNTI STORIA DELL'ARTE e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Il neoclassicismo vita Jacques-louis David nacque a Parigi nel 1748 e si formò in una città allora dominata dal gusto rococò. Dopo la vittoria del prix de Rome nel 1774, egli ebbe la possibilità di studiare per cinque anni i grandi capolavori conservati in Italia. egli visitò varie città come Parma, Bologna, Firenze, Napoli, Roma dove entrò in contatto con Raffaello, i Carracci e la scuola bolognese dil quali imparò molto. Nel 1781 tornò in Francia Dove nel 1785 dipinse il “giuramento degli Orazi” per il re che però fu accolta male dalla critica accademica. David impronto le sue ricerche artistiche verso uno stile sintetico e severo lontano dagli ornamenti del rococò. Per l'artista le virtù morali e civiche del passato devono essere il modello del presente e attraverso la rappresentazione delle vicende della storia antica egli diffuse l'ideali politici della rivoluzione. L'artista infatti aderì totalmente alla rivoluzione e tanto che diventa un giacobino convinto e un amico personale di Robespierre. Jacques-louis David si interessò molto anche alla politica e assume vari incarichi direttivi di rilievo. Egli si dedicò principalmente nell'ambito culturale attraverso la riforma delle istruzioni artistiche, la soppressione dell'Accademia reale, la cura dei teatri e dei musei. In quegli anni Napoleone Bonaparte incarnava il mito classico del condottiero valoroso, del giovane eroe fiero e coraggioso e per questo David divenne il pittore ufficiale e gli venne commissionatala realizzazione di quattro tele che ritraggono la cerimonia di incoronazione di Napoleone. Egli esaltò la grandezza napoleonica servendosi di immagini allegoriche volte a trasfigurare la storia contemporanea in mito. Però dopo la sconfitta Waterloo e l'esilio di Napoleone nel 1815 David fuggì in Svizzera e poi a Bruxelles dove morì nel 1825. Stile David fu l'artefice di una radicale riforma dell'arte basata su un recupero dell'antico inteso sia come modello di bellezza assoluta sia come esempio di virtù morali e civiche. Belisario chiede l'elemosina La tela narra un episodio attribuito a Bellisario, un celebre generale bizantino al servizio di Giustiniano, caduto in disgrazia negli ultimi anni di vita e ormai cieco. L'uomo fu riconosciuto da un soldato mentre chiedeva l’elemosina. L’opera ha un significato universale: esso rappresenta una meditazione della caducità della gloria in, dell'ineluttabilità della vecchiaia e la necessità di conservare forza morale anche nelle avversità. Fianco all'impostazione classica David sceglie di portare le figure principali in primo piano così da mettere in risalto la forza drammatica e la monumentalità dell’opera Morte di Marat L'opera è stata costituita nel 1793 ed è stata composta ispirandosi al modello di Cristo morto nell’opera “ deposizione” di Caravaggio.il cadavere di Marat emerge dall'oscurità della stanza spoglia avvolto da un solo lenzuolo bianco e immerso in una vasca d'acqua, domato di sollievo al dolore provocato da una malattia cutanea. Marat era solito lavorare sempre raffigurato anche in quest'opera rilevato dalla penna, la carta e il calamaio. infatti Marat tiene nella mano sinistra il biglietto con cui la Corday aveva chiesto e ottenuto di essere ricevuta mentre la mano destra tiene ancora la penna, in cui candore richiama il manico del coltello sporco di sangue sul pavimento. Grazie a David, Marat divenne l'icona del dell'eroe rivoluzionario moderno Bonaparte valica il gran san Bernardo In questa opera il pittore vuole esaltare la figura del generale a cavallo mentre guida le sue truppe nel difficile frangente. l’imperatore è esaltato al di là dell'evento contingente: la sua grandezza viene evocata dal confronto con i condottieri antichi in particolare, con Annibale e Carlo Magno, i cui nomi sono incisi sulle rocce in basso a sinistra. Ritratto di madame Recamier L'artista mette in luce una visione introspettiva del personaggio è un'attenzione realistica dell'epoca: l'abito e la pettinatura dell'opera, il divano e il tripode in bronzo sono all'antica. In questo caso David privilegiavano ambientazioni essenziale con un gioco sui toni chiari Il giuramento deli Orazi Il giuramento degli Orazi rappresenta l'esito stilisticamente più alto della pittura di soggetto storico di età neoclassica. Fu commissionata dalla corona francese e venne eseguito nel corso del secondo soggiorno di David a Roma presente e presentato al salon parigino del 1785. Per il soggetto David si ispirò alle vicende degli Orazi narrate dallo storico romano Tito Livio, ma anche dell’Horace, opera del drammaturgo francese Pierre corneille. L'episodio è noto: nel corso della guerra tra Roma e Albalonga le due fazioni opposte decisero di risolvere il conflitto con uno scontro diretto tra tre fratelli Albani, i Curiazi, e tre fratelli romani, gli Orazi. Dopo la vittoria, l'unico superstite, un Orazio, uccise la sorella Camilla, colpevole di piangere la morte di un curiazio con cui era fidanzata Il punto focale del quadro coincide con la mano sinistra del padre, che solleva in alto le tre spade.l'uniformità del gesto e della posa spoglia i fratelli dalla loro individualità unendo simbolicamente le volontà. AI coraggio e la determinazione virile si contrappongono i gesti teneramente compassionevoli delle donne a destra, poste in secondo piano sotto la terza arcata. David esalta la muscolatura tesa e potente di Orazi attraverso contorni netti e linee rette mentre per quanto riguarda il gruppo di donne utilizzare uno stile morbido che mette in rillevo un ritmo fluente. Nell'opera la luce fredda e limpida definisce con precisione i corpi delle figure mettendo in rilievo la loro semplicità. L'architettura essenziale del portico accompagna l'azione e sottolinea la solennità Piermarini La villa reale di Monza Opera fu affidata nel 1776 a Piermarini Giuseppe con il compito di progettare una nuova villa fuori città, la villa reale di Monza: la residenza non sarebbe stata solo un luogo di riposo e di villeggiatura, ma anche una sede di rappresentanza del potere regale, sul modello della reggia di Caserta e di Versailles. L'impianto della villa è a ferro di cavallo: le due ali avanzate verso il viale antistante fiancheggiano un ampio cortile d'onore e terminano con due avancorpi più bassi che ospitano, il lato sinistro la cappella e nel lato destro le scuderie. La colorazione indicata da per marini prevedeva un intonaco bianco che mettesse in risalto la pietra grigia degli elementi decorativi orizzontali e verticali. nel 900 però l'edificio ha subito la tinteggiatura colore giallo zucca, il principale collaboratore di Piermarini nella definizione degli arredi e decorazione degli interni fu Giocondo alberttoli teatro alla scala A Milano che divenne un portatile di eleganza e funzionalità. L'edificio sorge sul sito della chiesa di Santa Maria alla scala da qui prende il nome per volontà dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria. La facciata esterna si articola su tre livelli: il primo a bugnato, quello superiore è scandito da semicolonne il terzo liscio. La sala interna e a ferro di cavallo del nata dalla sequenza dei palchi in legno. Il teatro presenta un'acustica perfetta che lo rende un teatro realmente funzionale è una delle migliori strutture illuministe Il romanticismo JOHANNA HEINRICH FUSSLI Vita (Non studio la vita) Uno dei più importanti artisti del romanticismo fu lo svizzero Johanna Heinrich fissli. Egli nacque a Zurigo e nel 1763 si trasferì a Londra dove iniziò a dipingere. Fussli si dedicò alla traduzione di testi di Wincklemanm e studiò le opere antiche soggiornando dal 1770 al 1778 in Italia. Egli considerava i modelli antichi non come un punto di vista a cui ispiraarsì ma bensì come una meta inraggiungibile. Aveva una vera passione per Michelangelo come è presente nel suo primo quadro “ giuramento dei tre confederati sul rùtli” Nel 1779 l'artista decide di ritornare a Londra dove tutta una pittura fortemente visionaria e simbolica legata soprattutto al tema del sogno, come si può vedere nell'opera l'incubo. Giuramento dei tre confederati sul riitli Il dipinto ricorda il giuramento degli arazzi di David ma sono presenti forti differenze tra i due: In fùssli l'inquadratura dal basso accentua lo slancio verso l'alto dei corpi statuari che occupano l’intera tela, mentre in David era presente una scena costruita da un equilibrio tra spazio e figure gli Orazi occupavano solo una parte della intero quadro. In quest'opera è possibile notare un avvicinamento dell'artista svizzero al tema del sublime, tratto distintivo del romanticismo, come è possibile notare dal fatto che l'artista non rispetta le misure classiche delle figure. L’incubo L'opera raffigura una donna addormentata sopra il quale ventre sta seduto un essere mostruoso mentre un cavallo sbuca dalla tenda e li spia. La scena è ambientata in un buio interno e le immagini sono te dalla sfera onirica. | colori utilizzati sono molto scuri come il nero il rosso e la donna è l'unico personaggio con una veste bianca. FRANCISCO G Vita (Non studio la vita) Egli si formò a Madrid in che in quegli anni era caratterizzata dalla mescolanza tra il gusto rococò introdotto da Giambattista Tiepolo e il neo classicismo rappresentato da Anton Raphael mengs. | primi importanti lavori di Goya furono i cartoni per arazzi destinati alle manifatture reali di Santa Barbara, raffiguranti scene campestri e feste popolari spagnole. La loro bellezza fresca e vivace garantì a Goya il favore dei circoli aristocratici della corte spagnola. Nel 1792 Goya fu colpito da una grave malattia che lo rese sordo e questo cambiò notevolmente la sua pittura: egli era animata dall'osservazione disincantata della realtà e presentava contrasti fra luce e ombra molto forti. Compose i capricci ovvero una serie di acqueforti il cui tono aggressivo era lontano dalla pittura ufficiale:qui l'artista denuncia ai costumi viziosi e la resistenza culturale Il sonno della ragione genera mostri L'opera è una metafora con cui l'artista in vita non perde il controllo dell'intelletto senza il quale il mondo sarebbe sopraffatto da impulsi indomabili. Il Fussli, anche in Goya per te la ragione è il momento del sonno notturno è rappresentata da apparizioni inquietanti che circondano la figura dormiente. Famiglia di Carlo IV In quest'opera, Goya mostra il realismo con cui denunciava la decadenza, la mediocrità e la vacuità dei monarchi spagnoli. La vera protagonista di molti dipinti, come in questo, è il sapiente uso della luce. All'estrema sinistra, l'unica figura in ombra è quella di Goya, che si è ritratto nell'atto di dipingere. Seguono poi tra sfarzo e gioielli, il futuro re Ferdinando e la regina Maria Luisa di Borbone al centro con un viso goffo e pieno di alterigia il re inespressivo e privo di vigore. Maja desnuda Ricevette l'incarico di raffigurare la giovane amata Pepita tudo , dal ministro Godoy Alvarez. L'artista la ritrasse nuda, sdraiato su morbidi cuscini di seta sopra ottomana di velluto verde in una posa sensuale con le mani dietro la testa e lo sguardo malizioso. Goya rappresentò il corpo femminile con realismo senza alcuna volontà di idealizzazione. Piacque così tanto a Godoy che chiese al pittore di dipingerne una seconda però ritraendo la donna vestita. Le due tele furono montate una sopra l'altra cosicché la maya vestita coprisse la maya desnuda. Saturno che divora uno dei suoi figli L'opera esprime la ceca bestialità del potere che teme l'usurpazione. La tecnica pittorica si addice alla drammaticità del soggetto: il colore, dai toni cupi è steso a dense pennellate e costituisce la figura mostruosa del Dio facendola emergere dal buio con effetti di chiaroscuro. Il tema allude al clima repressivo della Spagna dal ritorno di Ferdinando VII 3 maggio 1808: fucilazione del montana(?) del principe pio Dopo il ritorno sul trono di Spagna di Ferdinando VII, Goya propose al consiglio della reggenza di dipingere i momenti più eroici della resistenza spagnola contro l'invasione francese del 1808.nacquero due enormi dipinti: 2 maggio 1808: la lotta con i mammeLucchi e 3 maggio 1608: fucilazione alla montagna del principe pio. Il primo raffigura l'insurrezione del popolo madrileno contro i mamelucchi della cavalleria francese, feroci mercenari turchi assoldati da Napoleone. Il secondo rappresenta la rappresaglia del giorno successivo quando i francesi fucilarono gli spagnoli sospettati di aver partecipato alla sommossa senza processo. Goya mise in scena due fatti contemporanei e la seconda opera viene considerata il primo manifesto degli orrori della guerra. Il punto di massima tensione del dipinto è rappresentato dall'uomo a sinistra, inginocchiato con le braccia aperte in un gesto di disperazione e illuminato dalla luce della lanterna. La sua camicia bianca, in contrasto con i toni scuri che compongono l'opera, costituisce la nota più chiara e luminosa dell'intera composizione. Di fronte lui è schierato il plotone di soldati, allineati in diagonale nelle loro potenti divise con le gambe divaricate le braccia tese pronti a sparare con i loro fucili. L'impressionista iniziale è quella di vedere un flash fotografico: il pittore ha fissato l'istante fuggevole che separa l'atto di premere il grilletto dei fucili a martello in ginocchiata.i gruppi di persone che compongono l'opera sembrano essere poste in una sequenza cinematografica, E sembra rappresentare un passaggio simbolico dalla vita alla morte: il primo uomo precede la fila e si copre le mani in segno di disperazione, il secondo, la vittima, è colto nell'istante prima di essere raggiunto dal proiettile e il terzo morto e disteso a terra con le braccia aperte. Quale sentimento che avvolge la composizione è quello dell'angoscia che infatti zar è l'ambientazione notturna e dal forte contrasto tra luce e ombra , Che sembra alludere alla vittoria della morte sulla vita. Nell'opera sembrano anche esserci dei riferimenti al cristianesimo infatti è presente un frate, riconoscibile dal capo rasato, che recita la preghiera una preghiera con lo sguardo rivolto verso terra dove giace il povero corpo morto.inoltre l'uomo al centro dell'opera sembra avere la stessa posizione del Cristo in croce, dipinto dello stesso artista. è presente un altro riferimento alla religione dato dal profilo della Chiesa che si staglia nel è il vorticoso turbine di fiamme generata da un colpo di vento che espande in direzione dell'osservatore e occupa totalmente il centro della composizione. Il tema principale del quadro è il sublime: infatti la nube di fumo che sale dal fiume avvolgendo ogni cosa incute terrore e al lo stesso tempo suicidare illuminato stupore per la forza potentissima della natura CASPAR DAVID FRIEDRICH Nato a greifswald, una piccola città medievale di una regione tedesca, dal 1794 al 1798 Fredrich studiò all'Accademia di Copenhagen specializzandosi nel disegno. Nel 1798 si trasferì a Dresda, dove rimase per tutta la vita. Fredrich non visitò mai l'Italia, come invece richiedeva il grand toure, e si rifiutava di seguire il modello fornito dall'arte classica mediterranea per non tradire lo spirito nordico delle proprie origini. Nei suoi quadri egli ritrasse le terre fredde del nord e preferì ritrovare l'invisibile significato allegorico del paesaggio, concepito come manifestazione del divino. Croce in montagna Dipinto fu utilizzato come pala d'altare per la cappella del castello di tetschen in Boemia. Il quadro suscitò molte polemiche per la libertà con cui Fredrich aveva affrontato il tema religioso. L'artista infatti non raffigurò nessuna scena evangelica ma si limitò a dipingere un picco roccioso su cui si innalza un crocifisso. L'immediatezza dell'immagine cela in realtà una complessa allegoria cristiana: l'osservatore non vede direttamente la sorgente di luce, simbolo di Dio, ma può solamente contemplare il crocifisso perché Dio si rivela l'uomo attraverso la mediazione di cristo.Il quadro è inserito in una cornice che anche essa presenta degli elementi simbolici: delle due colonnine gotiche ai lati si innalzano rami di palma tra i quali si affacciano cinque angioletti. In alto splende la stella della sera e in basso l'occhio di Dio circondato da simboli eucaristici delle spighe e dei tralci di vite. Abbazia nel Querceto Fredrich realizzò molte opere di soggetto sacro dando però una propria interpretazione originale soggettiva. Nell'opera vengono rappresentate le rovine dell’abbazia cistercense di Eldena sotto un cielo freddo di neve e nebbia. Un corteo di monaci si prepara alla sepoltura di un confratello portando lentamente la bara verso il portale diroccato oltre il quale si estende uno spazio indefinito mai luminoso: È una rappresentazione metaforica dell'aldilà cristiano, che si contrappone all'oscurità della parte inferiore del quadro la quale allude invece alla morte. Monaco in riva al mare Nell'opera compare la medesima impostazione per fasce cromatiche orizzontali. Il cielo domina igran parte del quadro e un orizzonte quasi impercettibile unisce lo spazio aereo al mare. La spiaggia desolata, la notte avanza e lo sguardo il monaco resta fisso verso l'infinito. Il corpo esile e amplifica il senso di vuoto poiché rende più evidente il confronto tra la fragilità umana e l'infinita grandezza della natura. Mare di ghiaccio Nell'opera è assente l'elemento umano. L'artista si ispira a un fatto di cronaca accaduto nell'inverno del 1819-1820: il naufragio nei mari artici di una nave inglese durante una spedizione al Polo Nord. Nell'opera spicca il tema della sproporzione tra la forza e la natura e la limitatezza dell'uomo. L'artista delinea con estrema nitidezza attraverso una luce fredda e terza la piramide di lastre ghiacciate che si innalza in primo piano. Sulla destra appare perduta la nave imprigionate nei ghiacci metafora dell'ultima tappa della vita. VEAN- AUGUSTE- DOMINIQUE INGRES Fu allievo di David e per tutta la vita vita rimase fedele a una pittura fondata sulla copia del vero sulla precisione del disegno nei dipinti presentava un aspetto tipico del classicismo ovvero la ricerca di una bellezza ideale e atemporale. Il tratto distintivo della sua pittura è la ricerca della forma perfetta. Ritratto di mademoiselle riviere Nell'opera presentata una ragazza morta a soli 13 anni poco dopo essere essere ritratta dall'artista. La bellezza ed adolescenziale viene esaltata dal bianco dell'abito della tua di pelliccia. È presente una luce fredda che proviene da sinistra e sottolinea con nitidezza il profilo della figura La Grande odalisca Fu dipinta nel 1814 per Carolina Murat, moglie del re di Napoli. La tela rappresenta un odalisca nuda, schiava al servizio dei sultani, sdraiata e di spalle con il viso voltato verso lo spettatore. L'ambiente esotico dell'harem evocato attraverso l'inserimento di accessori d'uso orientale descritti con precisione come il prezioso scacciamosche di piume la tenda azzurra con ricami floreali e il narghilè. La sensibilità della figura femminile vista di spalle è data dalla schiena nuda e dalla linea sinuosa del suo profilo accentuato dal buio dello sfondo. Anche in questo caso l'artista non ricercava una bellezza reale ma avessi una perfezione ideale dell'armonia e dell'eleganza delle forme. HEODORE GERICAULT Si è Formato negli atelier di pittori accademici e aveva studiato al museo del Louvre i grandi maestri del passato. Dell'arte era molto interessato anche i cavalli di cui realizzò diversi schizzi dal vero e nel corso delle sue visite alle scuderie di versai il.al salone del 1812 presenta una tela raffigurante un cavaliere nel corso di una battaglia, ufficiale dei cavalleggeri della guardia imperiale alla carica. Due anni dopo e ne dipinse un'opera simile in corazziere ferito che si allontana dal fuoco.nel 1816 per completare la sua formazione si recò in Italia, a Firenze a Roma, dove si entusiasmò per le opere di Michelangelo. Tornato a Parigi nel 1817 l'artista iniziò a lavorare la tela della zattera della medusa. In Gran Bretagna pubblicò una serie di stampe ispirate alla vita pubblica inglese e alle conseguenze sociali della rivoluzione industriale. Nel 1821 ritorna a Parigi e dipinse 10 ritratti di alienati mentali che gli furono commissionati dal suo amico psichiatra parigino Georgete che li avrebbe utilizzati a scopo didattico-dimostrativo. Corazziere ferito che si allontana dal fuoco Nella terra raffigurata in lontananza il tumulto della battaglia in primo piano soldato che si ritira a volte dall'alone nero del fumo mentre cerca di governare il suo cavallo. L'atmosfera cupa, i forti contrasti di luce ombra e le frenate aspre imprecise sembrano esprimere anche la sofferenza amarezza per la sconfitta che si leggono nel volto del corazziere. In quest'opera l'artista presenta una visione antieroica dell'uomo sintomo del momento storico e politico diverso di quel tempo. Alienata con monomania dell'invidia Il volto della donna è accigliato, la sua pelle avvizzita è ricoperta di macchie e rughe profonde, le sue palpebre sono arrossate e lo sguardo fisso verso un interlocutore inesistente. La descrizione risulta essenziale e le tonalità cromatiche sono fredde e severe. Nello sfondo emerge una tonalità scura con grande evidenza scultorea. La zattera della medusa La tela si ispira a un tragico fatto di cronaca contemporanea, avvenuto nel luglio 1816: il naufragio della medusa, una nave militare francese che trasportava soldati e civili diretta nella colonia del Senegal. La disgrazia si verificò nei pressi di Capo bianco dove gli ufficiali dell'equipaggio furono subito messi in salvo mentre i passeggeri furono radunati su una enorme zattera e attaccati a una scialuppa. La corda però si spezzò i naufraghi andarono alla deriva per 13 giorni. L'Odissea proseguì in un crescendo di orrori: scoppiarono liti, ci furono ammutinamenti, alcuni morirono di sete, altri lottarono per la sopravvivenza e sì arrivo anche al cannibalismo tanto che si salvarono solo 15 superstiti. Ti sta decise di raffigurare il momento più carico di tensione drammatica e psicologica ovvero il primo avvistamento dell’Argus, nave inviata in soccorso. Artista rappresenta un graduale crescendo di emozioni che vanno dallo sgomento alla speranza di essere tratti in salvo. In primo piano un vecchio afflitto medita tra i morti, dietro di lui alcuni sopravvissuti in piedi rivolgono lo sguardo verso un punto all'orizzonte, altri tentano a fatica di rialzarsi mentre altri aiutano un naufrago di colore a salire su un barile per chiedere aiuto all'equipaggio dell’Argus. La composizione è dominata da due spinte contrarie: da una parte i gruppi di naufraghi protesi verso l'incerta salvezza dall'altra la Maria che respinge il relitto e il vento che soffiando da destra sinistra gonfia le vele in direzione opposta. Un importante elemento di novità è lo stile classico e le monumentali dimensioni della tela furono utilizzate per rappresentare soggetti comuni e la loro sofferenza. inoltre l'opera alludeva sia la difficile situazione della Francia presa dalla restaurazione sia alla condizione universale dell'esistenza. EUGENE DELACROIX Egli rifiutò l'imitazione dell'arte classica greca e romana e nel 1824 espose al salone il massacro di scio che impressionò profondamente il pubblico. Nel 1330 Delacroix dipinse la libertà che guida il popolo e in seguito partì per l'Africa settentrionale e durante il viaggio in Marocco in Algeria, compiuta nel 1832, intensificò i propri studi sulla luce. Il ponte di narni Rappresenta una veduta della campagna umbra caratterizzata dalla precisione del disegno, cura dei particolari è una struttura compositiva geometrica. Alla fitta macchia di alberi a sinistra corrisponde la collina verdeggiante della destra. In quest'opera possiamo notare dei toni più cupi e più chiari attraverso un equilibrio di luci che rappresenta un'atmosfera incantata. Lo studio del ponte di Narni Il disegno appare più libero e gli elementi del paesaggio sono costituiti in modo essenziale attraverso macchie di colori. Il pittore utilizza fortemente il colore nero creando dei forti contrasti e modificando la luminosità nell’insieme. Giovane donna con la perla Il ritratto rappresenta una personalissima interpretazione della Gioconda di Leonardo presenta naturalezza e un'atmosfera rarefatta. (No vita) Qui in una famiglia di contadini benestanti in Normandia e poi si trasferì a Parigi a 21 anni per dedicarsi alla pittura. Nel 1849 si stabilì a Barbizon dove dipinse scene di vita dei campi fino alla fine dei suoi giorni. Egli aveva interesse rivolto alla figura umana e al lavoro in campagna alla quale conferì dignità e sacralità anche i gesti più umili Il primo piano è occupato interamente dalle tre donne intente alla spigolatura ovvero alla raccolta delle spighe di frumento rimasto il terreno dopo la mietitura. Il gesto delle donne conferisce una monumentalità tu scrittoria al loro corpi è un respiro epico all'intera scena. Essa però fu considerata provocatoria per la rozzezza delle donne definite le tre grazie dei poveri (No vita ) Quest'artista aveva una lunga carriera come disegnatore satirico e caricaturista. La maggior parte delle sue opere traeva spunto dalla realtà sociale quotidiana indagata nei suoi vari aspetti. Egli documentava principalmente le precarie condizioni di vita delle periferie urbane. Il vagone di terza classe L’opera Mostra con un sguardo quasi impietoso una massa di pendolari stanchi nella carrozza del treno illuminati soltanto dalla luce che entra dalle due finestrini. | volti hanno espressioni rassegnati e tristi e solo il bambino seduto accanto alla donna anziana sembra accennare un sorriso mentre dorme. | colori principali dell'opera sono rosso-bruni fortemente utilizzati con chiaroscuri. |’ artista denunciava il problema della disparità di classe Egli fu uno dei grandi interpreti del realismo francese che aveva una vita politica attiva servendosi dell'arte per esprimere le proprie convinzioni. Nato a Ornans ‘il 10 giugno 1819 il giovane Gustave si fermò frequentando gli studi e le scuole libere dei pittori. Nel 1841 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza per compiacere il padre ma Courbet preferiva trascorre la maggior parte del suo tempo al Louvre copiando la pittura fiamminga. L'adesione al realismo non fu una semplice questione stilistica ma una scelta morale politica guidò le sue azioni e i suoi passi come artista e uomo. In polemica nei confronti della cultura ufficiale organizzò una mostra personale indipendente esponendo una quarantina di lavori che non stati rifiutati dalla giuria dell'esposizione universale di Parigi. Questi furono molto criticati soprattutto dall'imperatrice Eugenia. Nel 1861 Courbet aderisce ad aprire una scuola nella quale ciascuno imparava per mezzo della pratica quotidiana e del confronto con gli altri, che venivano considerati come collaboratori e non discepoli. In questa scuola insegnava a creare con originalità e prendere le distanze dei classici. Courbet fu un uomo di esemplare rigore morale per la sua convinzione ai principi socialisti e repubblicani. Negli anni 60 rifiutò la legion d’ onore, la più alta onorificenza francese, poiché gli fu offerta dal ministro che considerava un rappresentante di un governo reazionario. Dopo aver trascorso dei mesi in carcere decise di andare in esilio volontario nel 1873 in Svizzera dove morì nel 1877 Gli spaccapietre Questa tela suscitò stupore per la crudezza che esprimeva E per la rappresentazione fedele alla realtà. L'opera ritrae due spaccapietre in pieno sole lungo un fossato ai bordi di una strada. L'artista voleva denunciare i problemi concreti della società francese pensando che l'arte potesse innescare il cambiamento. i lottatori Courbet voleva rappresentare nelle sue opere l'aspetto della sua epoca secondo il suo modo di vedere. Infatti escludeva soggetti mitologici, religiosi, personaggi storia del passato o di invenzione per favorire i temi tratti dalla realtà contemporanea che potevano essere volgari o scandalosi. Ciò che scandalizzò molto fu le enormi dimensioni delle tele scelte per soggetti così umili infatti avevo utilizzato un formato che fino ad allora è utilizzata per la pittura di storia che è il genere più importante. Nell'opera lottatori, l'artista nel rappresentare gli atleti in un'anonima arena di periferia ma non elegante ippodromo dove in genere si svolgevano manifestazioni ufficiali o spettacoli teatrali. Si trattava così di un preciso attacco politico alla società borghese. Nell'opera il nero dei pantaloncini E lottatore a sinistra rappresentava la Chiesa, alleata al governo francese, il rosso di quelli dell'avversario invece simboleggiavano il socialismo. Le sue opere quindi erano caratterizzate da ragioni teologiche. mare in tempesta (l'onda) Viene semplificata e i dati naturali sono definiti da una materia cromatica corposa come d'esempio le nuvole e i cavalloni delle onde. L'attenzione dell'artista però sembra spostarti verso il quadro inteso come oggetto autosufficiente.L'opera presenta un enorme forza del colore indipendentemente dall'immagine rappresentata. l'atelier del pittore L'opera è una delle tre tele che vennero respinte dalla giuria dell'esposizione universale del 1855. Il titolo di finale dell'opera è: allegoria reale che determina una fase di sette anni della mia vita artistica. In quest'opera rivela l'intenzione dell'artista che vuol dire fingere un ritratto di se stesso che avesse anche un valore geografico. L'opera era ricca di simboli metafore e ricordi. «AI centro della grande tela in buona parte occupata da uno sfondo neutro l'artista rappresenta se stesso intento a dipingere un paesaggio. L'osservano attentamente un bambino e una donna nuda. La presenza della modella è un’ allegoria della pittura: il corpo della musa ispiratrice rivela la volontà dell'artista di pervenire a una pittura oggettiva. -Alla sinistra del dipinto di paesaggio si nota un manichino della posa innaturale che simbolo della disprezzata arte accademica. Sui piedi presenta un teschio appoggiato su una copia del parigino giornale dei dibattiti. L’atelier è affollato da esponenti del mondo artistico culturale sulla destra della tela e lavoratori e sacerdoti sull'altro lato. A sinistra e seduto in primo piano un bracconiere con i suoi cani che fissa lo sguardo su un cappello piumato, una mandorla e un pugnale gettati a terra, simbolo del romanticismo ormai lasciato alle spalle. Di fronte a lui, se la terra è poggiata sul cavalletto, una irlandese che allatta il suo bambino. La donna rappresenta la miseria e allude alla gravissima crisi economica e sociale che aveva colpito l'Irianda in quegli anni. -All’estrema sinistra della della tela appare un rabbino mercante che offre la stoffa è un uomo seduto. Più indietro appaiono un giullare con cappello a due punte, un prete cattolico, un sterratore, un falciatore, un operaio con le braccia incrociate, un becchino è una prostituta. -A destra vi è il poeta Baudelaire, il gruppo degli amici, letterati e sostenitori dell'artista. A terra sdraiato sul pavimento un bambino che disegna, metafora di un approccio dell'arte ingenuo e non condizionato da regole scolastiche. Il trattamento del colore è piuttosto vario: le superfici vuote presentano un colore denso e steso con la spatola mentre i personaggi presentano molti dettagli. È presente una luce diffusa che conferisce un'atmosfera poetica. La grande novità è il grande formato, più di 3,5 m di altezza e quasi 6 di lunghezza che consentì all'artista di rappresentare tutti questi personaggi con la grandezza naturale. Queste dimensioni furono già sperimentate nell'opera “un funerale a ornans" dove l'artista rappresentò circa 50 abitanti della cittadina dal prete, il sindaco e l'assessore fino ai suoi stessi familiari. allegorico e al mito ma trasformò il concerto idillico e la colazione all'aperto e delimitato viali in eleganti parigini Dopo il rifiuto da parte del salone alcuni giovani artisti fondarono una società anonima cooperativa che prediligeva le mostre libere. Ne fecero parte:monet, Degas, Renoir, pissaro, sisley, de unitis, moritsot.in questa scuola non si elaborava la teoria sistematica dell'arte ma un'osservazione diretta del vero e l'esecuzione dei quali prevalente all'aperto. Principalmente si sceglieva di rappresentare la vita contemporanea e se avevano interesse per la luce naturale e la riproduzione mediante il colore Monet Donne in giardino L’opera fu realizzata all'aperto nella casa che l'artista aveva affittato vicino a Parigi.le figure femminili che compaiono in diverse posizioni vicino un albero sono un pretesto per rappresentare gli effetti della luce filtra dalle fronde i giochi delle ombre proiettate sul terreno e sull'ombrellini delle donne .inoltre per realizzarle utilizzato come modella la moglie Camille .c'è un accostamento di colori puri regate ad argenteuil Monet rimase fedele alla sua impostazione pittorica di partenza concentrata sul colore e tesa di volta in volta registrare un istante tratto dalle infinite potenzialità della visione. In quest'opera sia un'estrema libertà nell'utilizzo del colore. la stazione Sant-Lazare È un simbolo della modernità a Parigi. Monete. La prima attenzione sull'atmosfera densa di fumo al momento della partenza dei treni riuscendo persino a evocare pittoricamente il rumore. Si possono vedere i viaggiatori accanto alle alle banchine che sono piccolissimi e appena si distinguono alcuni essere altri in ombra. Sullo sfondo della stazione si intravedono i palazzi parigini e i grandi viali Le rue montorquil a Parigi, festa del 30 giugno 1878 L'opera fu completata in occasione della chiusura dell'esposizione universale a Parigi nel 1878. Possiamo notare dei tocchi frammentati che suggeriscono il movimento delle bandiere appese alle finestre e la furia della gente che festeggiava la festa nazionale dopo scontri violenti.l'artista riuscì a rendere il clima di entusiasmo e suggerire le percezioni di T2 oltre che visive utilizzando i tre colori della bandiera francese rosso bianco e blu le cattedrali di Rouen Composta da una serie di cinque quadri che raffigurano il sesto soggetto. L'artista voleva seguire i suoi obiettivi iniziali e Napoli dipingere il vero e registrare più velocemente possibile il dato visivo. Ciascuna serie però bisogna considerarla come un'unica opera. Nella prima opera la luce del primo sole si fonde con la retina sorda delle pietre che smorza il bagliore dell'alba e lo riflette nell'aria.le ombre sono rese accostando e sovrapponendo spessi tocchi di colore scuro che abbassano il grado di luminosità rispetto a quello delle parti in pieno sole.è presente anche un'inquadratura ravvicinata e la pennellata è sempre equilibra e toglie il peso gli oggetti che sembrano vibrare di luce propria Pissaro Boulevard des italiens, mattino, giornata di sole e Boulevard Montmartre, notte Lo schema Prospettico è costituito da grandi viali rettilinei sul quale si schierano gli edifici che ospitano movimento caotico di una metropoli moderna. Nel primo la luminosità diffusa è funzionale alla visione di insieme sono presenti tonalità calde che si alternano i toni grigi argentei e le figure dei passanti sono rese mediante serissimi tocchi di colore scuro. Nella vita di notte invece l'impressione di profondità è data non solo dall'impatto prospettico ma anche dalla differenza cromatica in cui si nota un effetto di dissolvenza creato con sfumature blu e nere Sisley La neve a louveciennes Composizione è semplice: raffigura una strada ricoperta di neve che si inoltra in profondità ed è fiancheggiata dalle diagonali di un muretto di una staccionata che accompagna lo sguardo verso l'unica figura presente una donna con l’ombrello. Caillebotte Via di Parigi, giornata di pioggia L'artista riuscì a rendere contra in aria naturalezza l'atmosfera della pioggia lasciando indovinare i rumori dei passi sul selciato scivolosi pensieri e l'umidità dell'aria. Sia un sapiente studio della luce che si riflette sugli ombrelli sulla strada bagnata dove si muovono leggere le ombre dei passanti. Tutto è stato creato in atelier e non all’aperto. Degas L'ufficio del cotone a new Orleans La tela colpì molto per la casualità con cui sembrava inquadrata la scena.possiamo vedere la zia dell'artista ritratti in primo piano mentre esamina la qualità del cotone, il fratello che legge il giornale e al centro del tavolo avviene poi la contrattazione tra i clienti dell'azienda e gli impiegati.i due uomini sono seduti allineati lungo una diagonale. Classe di danza Questo quadro è uno dei numerosi quadri che dedico alle ballerine. Il taglio diagonale dell'inquadratura e tipo fotografico. Il punto di vista ribassato conferisce alla scena un'ampia profondità spaziale e anche un realismo che si manifesta nella varietà e naturalezza delle pause delle ballerine.sono presenti dei colori raffinati e delicati e anche riflessi di luce sullo specchio al centro della parete due stiratrici In questo quadro si ritrae due lavoratrici una sbadiglia e l'altra è sul tavolo da stiro è impegnata a prendere sul Tessuto il ferro. In quest'opera è presente l'umanità che sembra rivelarsi nella sua verità. Le figure femminili sono spogliati di qualsiasi filtro artistico legate alla mitologia o alle esotismo i loro movimenti sono naturali la tinozza Quest'opera è presente una donna accovacciata nel pastello che si lava la nuca con la spugna all'intimo gesto si accompagna l'intonazione delicata dei pastelli tra l'azzurro e il rosso e l'attenzione sul brano di natura morta sulla destra l'Assenzio Raffigura due amici di Degas s'seduti a un tavolo del caffè luogo di ritrovo prediletto degli impressionisti. Si è di fronte a un quadro di genere una delle migliori rappresentazioni della vita moderna parigina. | due personaggi sono assorbiti nei propri pensieri e si trattengono nel locale senza dire una parola.la donna ha una sguardo fisso nel vuoto e sembra infelice e malinconica stordita dall'alcol.vicino a lei c'è il bicchiere ancora colmo di Assenzio e l'uomo seduto accanto a lei corpulento e trascurato all'aria di essere un mendicante. Degas s'relega le due figure nell'angolo in alto a destra con un taglio prospettico diagonale tipico delle stampe giapponesi e del linguaggio fotografico. Sullo sfondo è presente uno specchio opaco che riflette le loro sagome e genera anche una luce soffusa di urna che illumina il caffè. Renoir Il palco Lo spaccato di vita mondana parigina e ridipinto posarono Nini Lopez, modella, e il fratello Edmond. Il punto focale della composizione è il volto nitido di Nini: il suoi occhi lucenti e il tono chiaro della pelle contrastano con l'effetto sfocato del resto dell'immagine che cattura la luce e dissolvono le forme. AI moulin rouge È presente una luce artificiale del locale che è resa con colori brillanti e la pennellata mossa. Il quadro sembra ispirarsi alle stampe giapponesi e infatti è di grande effetto il ritratto della donna in primo piano a destra il cui volto è illuminato dal basso e segnato da un innaturale riflesso azzurro e verde che lo fa sembrare una maschera. In secondo piano dietro al gruppo seduto al tavolo, è presente una donna di spalle che sistemai capelli allo specchio e della famosa ballerina che più volte veniva raffigurata nei manifesti per il Moulin Rouge Nel salone di Rue des moulins In quest'opera vi è raffigurato il salotto di una casa di tolleranza di Parigi dove le ragazze seminude sedute su grandi divani aspettano i clienti sotto lo sguardo vigile della Tina dentaria. È presente una quotidianità dei comportamenti senza enfatizzare la sensualità e la provocazione delle prostitute e inoltre due donne guardano passivamente verso lo spettatore come se fosse un personaggio familiare. L'atmosfera è dominato dal silenzio dal senso di vuoto Il ballo al moulin de la galette Il soggetto del dipinto è un ritrovo sorto nel cortile di un vecchio mulino frequentato a quell'epoca dei giovani parigini alla moda. L'artista vuole fermare un momento spensierato della vita mondana ricreando l'atmosfera gioiosa di un pomeriggio festoso. Nella tela compaiono molto amici dell'artista che accettarono di posare per lui.la composizione molto complessa e risulta priva di un certo focale.i personaggi bordi sono tagliati e la freschezza e la natura spontanea che si percepiscono nell'opera sono determinate dalla forte intensità luminosità. Quali sono il blu e il giallo
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