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Banche e Finanza: Storia e Funzionamento delle Banche d'Investimento e Miste, Appunti di Storia Economica

Finanza e ImpreseBanche e Banche CentraliEconomia monetariaFinanza Internazionale

Una panoramica storica delle banche d'investimento e miste, dalla loro origine fino alle evoluzioni successive. Vengono descritte le caratteristiche di queste banche, il loro ruolo nella finanza e nell'economia, e i loro stretti legami con le imprese. Il testo illustra anche la nascita delle banche centrali e del sistema monetario internazionale.

Cosa imparerai

  • Come le banche d'investimento e miste hanno evoluto nel tempo?
  • Come sono nate le banche centrali?
  • Che tipo di banche vengono descritte in questo documento?
  • Che ruolo hanno le banche centrali nel sistema monetario internazionale?
  • Come le banche miste finanziano le imprese?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 07/12/2021

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gabriele-zito-1 🇮🇹

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Scarica Banche e Finanza: Storia e Funzionamento delle Banche d'Investimento e Miste e più Appunti in PDF di Storia Economica solo su Docsity! Approfondimento storia economica Lezione 1 Il mercante imprenditore (domanda spesso d'esame) La produzione nelle città era organizzata dagli i uomini d'affari svolgevano anche un ruolo politico di Nelle città l'attività artigianale era organizzata in associazioni di mestiere o corporazioni autogoverno A causa della presenza delle corporazioni c’era il monopolio del mestiere: solo chi fa parte della corporazione ha diritto ad esercitare quell’attività. Al maestro della corporazione (il capo) spettava il controllo della qualità di tutti gli esercenti che ne facevano parte. La qualità era garantita da queste figure. C'è un senso di comunità, c'è un Mutuo aiuto. Tra gli appartenenti alla corporazione c'erano forme di mutuo soccorso per chi era in difficoltà. Un membro era in difficolta gli altrimembri potevano aiutarlo nel lavoro, fornirgli materie prime. Un elemento importantissimo è la rappresentanza: Gli appartenenti alla corporazione erano rappresentati all’interno degli organi di potere municipale, avere dei rappresentati all'interno di tali organi era un grande vantaggio. Garantiva una protezione del mercato e una protezione dei lavoratori, il cui lavoro era regolamentato secondo norme di legge. Nelle campagne la produzione era principalmente agricola, infatti, nelle campagne anche chi si dedica ad attività manifatturiere continua a dipendere per la maggior parte del proprio reddito dal settore agricolo. Nelle campagne tutti possono fare tutto, i lavoratori sono indipendenti non ci sono le corporazioni | beni e le produzioni erano destinati soprattutto all'autoconsumo familiare, | beni in eccedenza erano destinati ad un mercato locale composto soprattutto dalle altre famiglie del villaggio. Le attività di produzione di beni non agricoli erano concentrate nei periodi di pausa dalle attività del settore primario, il lavoro nelle campagne era stagionale (in inverno svolgevano altre attività). Nelle campagne non c’era una tutela, una rappresentanza, né regole formalizzate per il commercio e per il lavoro. La nascita del mercante imprenditore è dovuta inizialmente allo sviluppo del commercio a lunga distanza che portò una maggiore domanda. Il mercato non è più locale, serve una maggiore forza nella produzione, nasce il mercante imprenditore, una figura molto diversa da quella del maestro di corporazione Con lo sviluppo del commercio a lunga distanza il mercante imprenditore mette in collegamento le corporazioni con i mercati di destinazione. Il mercante imprenditore organizza la produzione, trasporto e commercializzazione dei beni, crea contatti con i clienti, fissano le qualità e le quantità direttamente con le corporazioni, si sostituisce al maestro della corporazione sul controllo della qualità. Il mercante imprenditore si fa garanzia del prodotto presso i mercati di destinazione. Il mercante imprenditore fissa i prezzi e i termini di consegna. Spesso impone queste condizioni alla corporazione che accetta. Col tempo diventa così forte che anticipa il denaro e la materia prima al laboratorio del maestro di corporazione che seppur proprietario dell'azienda assomiglia sempre di più ad un lavoratore a cottimo, le anticipavano anche ai contadini che essendo più poveri non avevano gli strumenti adatti, così li anticipa il mercante imprenditore. Ci sono 2 modelli organizzativi del mercante imprenditore: il putting out system, sistema dell'anticipazione. Il mercante-imprenditore organizza il lavoro fornendo la materia prima e in alcuni casi anche gli strumenti di lavoro. Si occupa quindi del ritiro e della commercializzazione del prodotto finito. Queste succede soprattutto nelle campagne molto usato anche nel nord Italia. È una manifattura rurale Sistema dell'acquisto, il mercante si limita a commissionare e a ritirare i manufatti prodotti a domicilio. È il sistema usato nelle città. Questa figura affina sempre di più la sua attività. Con il tempo parte dei lavori viene spostato dal mercante imprenditore nelle campagne, avviene il decentramento produttivo. Il decentramento produttivo dà luogo ad una divisione del lavoro tra città e campagna. Ci guadagna di più cosi il mercante imprenditore, il suo lavoro costa meno, perché le botteghe sono regolamentate quindi il loro lavoro ha un costo maggiore. La produzione di prodotti semplici o ad alta intensità di manodopera non specializzata si sposta in campagna. Gli artigiani urbani si occupano di prodotti di lusso e, spesso, della rifinitura dei manufatti rurali Il sistema presenta diversi pregi Evita i regolamenti corporativi Offre prodotti nuovi (di qualità e prezzo inferiore) quindi si allarga il mercato Sfrutta la disponibilità locale di materie prime e il minor costo del lavoro Integrazione fra urbano rurale difetti difficile controllo su quantità, qualità e tempi di consegna in alcune zone il sistema si radica e specializza-> protoindustrializzazione (tutti i presupposti per cui si formi un'industria, è una preindustria) la grande divergenza (possibile domanda) fenomeno sociologico è un momento storico in cui iniziano ad emergere alcune zone del globo, è il perché l'intorno Europa e l'Europa si sviluppano a livello tecnologico e sociale sono i motivi per cui l'Europa si afferma rispetto alla Cina e al mondo arabo 2 sono gli aspetti principalmente che fanno prevalere l'Europa : - la libertà dell'uomo sia da un punto di vista sociale ma anche soprattutto da un punto di vista economico, l’uomo era libera di fare impresa. Ciò non avveniva in altre parti del mondo - Certezza del diritto, sia la liberta che la tutela dell'impresa da parte del diritto Il successo svizzero sui mercati internazionali fu dovuto a una combinazione di tecnologie avanzate e industria ad alta intensità di lavoro. Il risultato furono prodotti di alta qualità, di valore elevato e con un alto valore aggiunto: orologi, tessuti di fantasia, formaggi e cioccolata. FATTORI SOCIALI come il LAVORO E il SALARIO Alta intensità di lavoro: alta intensità di lavoro specializzato. Esisteva una forza lavoro abile, adattabile e disposta a lavorare per salari relativamente bassi La SCOLARIZZAZIONE e le SCUOLE Istituto Svizzero di tecnologia fondato nel 1851, dal quale uscirono intelligenze addestrate e soluzioni ingegnose per i difficili problemi tecnici. L'industrializzazione si fondò su imprese “leggere”, in particolare tessili e meccaniche, di piccola/media dimensione, disperse sul territorio Du lecor. ta [ori CHIMICA TESSILE PORTAZIONI MECCANIZZAZION VERNICI E FORMAGGI E LANA, LINO ALTA DOMANDA E FARMACIA CIOCCOLATO CUOIO INTERNAZIONA FILATURA E LE OROLOGERIA Tra il 1250 e il 1960, nel L'industria casearie e L'ammontare celle L'industria pesava ira innovazioni distretto di cioct aliena csportazioni del scor sollanto il 59 coll troviamo la nat quero socie che Itadivionali ssivcore 150 essortazioni meccanizzazione dela | producevano vernici. akbero anche lorn un milani ci franchi del suirrera per un filatura del cotone Dato il basso costo arofondo uperede quesi 509 valore calcolabile (mentre la tessitura convertirono la tecnologico. Si diede miloni cel 1913 in: 10 ila addetti, era manuale). Ma 5 origine [su brevetto esporzazioni per soprattutto ki americano) alla 7.500 franchi ac dustiuzione di urolezi || alto velore aggiunto e’ produzione di latte addetto. da palso e da muro ta larrazia condensato cd alimenti per bambini Il successo svizzero dipese dall' identificazione dei mercati di nicchia caratterizzati da una domanda di prodotti pregiati ad alto prezzo E dal soddisfacimento di tali mercati per mezzo di una forza lavoro qualificata che faceva uso di macchinari specializzati. Livelli di industrializzazione pro capite in alcuni paesi (1750-1913) Nazioni 1750 1800 1830 1860 1880 1900 1913 Belgio 9 10 14 28 43 56 88 Francia 8 10 12 20 28 38 59 Germania 8 8 9 15 25 52 85 Italia 8 8 8 10 12 17 26 Russia 6 6 7 8 10 15 20 Svizzera 7 10 16 26 39 67 87 Stati Uniti 4 9 14 21 38 68 126 Gran Bretagna 20 16 25 64 87 100 115 Perché fu l'Inghilterra e non la Francia a svilupparsi per prima Monarchia assoluta, aristocrazia poco imprenditrice, trattamento delle colonie, sistema dualistico (sia industri che agricoltura progrediscono insieme, accade in Francia, mentre in Inghilterra cresce solo l'industria), guerre Perché la Russia non si sviluppa Servi della gleba, paese agricolo, zar miopi più interessati a rimanere forti a livello militare che a livello economico, clima. La Russia ha il problema delle ferrovie, le costruisce prima di industrializzarsi, il costo delle ferrovie in Russia è molto elevato e vengono costruite coi soldi francesi, prestito con interesse. Legame tra i 2 paesi. Il differenziale della contemporaneità secondo Pollard die che alcune innovazioni tecnologiche funge da volano per alcune economie mentre funge da freno per altre come nel caso delle ferrovie russe. La Germania, stato diviso, Prussia stato principale della Germania, è il più forte, grande e ricco, promuove lo zolferei (accordo doganale, commerciale fondamentale, mette le basi per creare la Germania unità) a livello di alfabetizzazione il livello era molto alto, ha 2 regioni (Ruhr soprattutto) elevati giacimenti di carbone e ferro (elementi per creare acciaio e ghisa, leghe ferro carbonio, industria pesante). | cartelli (diverse aziende leader si mettono d'accordo, si spartiscono il mercato) in Germania erano incentivati. Un altro motivo è la banca mista ( su cosa sia è una domanda d'esame spesso) Lezione 3 BANCHE MISTE Country banks e Join stock banks forniscono alle imprese capitale circolante. Immobilizzazioni: investimenti a lungo termine (merchant banks). Country banks: hanno lo scopo di finanziare il capitale circolante, fornendo liquidità alle imprese. Join stock banks: banche più solide e robuste capaci di sopravvivere ai periodi di crisi grazie alla grande quantità di liquidità che possiedono. Banche per azioni dotate di una rete di filiali. Merchant banks: banche d'investimento, d'affari, non vi era una raccolta di denaro, quello utilizzato era proprio delle famiglie facenti parte della banca. Si dedicano a grandi operazioni come collocazione di titoli in borsa, altre volte investo direttamente. Rothschild e Morgan. Rothschild coinvolta nel finanziamento di grandi opere pubbliche, guerre etcc...: vedi la campagna di Wellington contro Napoleone, ferrovie, miniere... Banche in Francia Istituti di credito immobiliare: società anonima (S.p.a.). Il capitale non è più di una famiglia ma è raccolto tra i vari finanziatori. Fondazione e finanziamento delle grandi imprese. Il Credit Mobilier non svolgerà mai significativi investimenti nei settori industriale. I Credit mobilier incominciano a investire in altre banche più solide e potenti di loro. Prestano soldi anche allo Stato al fine di finanziare le opere pubbliche. Comprano e rivendono per trarre profitto. Germania e Italia Banca universale (banca mista): la banca raccoglie risparmi privati e utilizza tali soldi per investire nell’industria nel medio e nel lungo termine. Le banche miste sono totalmente private. Proprietà delle banche miste: deposito del denaro, conto corrente, canalizzano i risparmi privati per finanziare le imprese. Acquistano azioni delle imprese, in cambio chiedono che alcuni rappresentanti della banca partecipino al cda, creando così stretti rapporti tra imprese-banche. Le banche miste possono anche collocare obbligazioni delle imprese, ossia richieste di prestito con promessa della restituzione. Chi acquista obbligazioni viene compensato con un interesse annuo, può vendere quest'ultime sul mercato guadagnandoci o perdendoci a seconda della quotazione. Garantire Solvibilità, economia della gestione del credito: la Banca Mista deve gestire gli impieghi dei capitali, essendo in grado in ogni momento di garantire i depositi, la solvibilità. Quando questo viene meno, le banche falliscono e i correntisti perdono i loro capitali. A quel tempo non esistevano garanzie legali sui deposi Diversificazione: diversificare i rischi. Per ridurre i rischi le banche finanziavano più imprese invece che una. In Germania si diffuse il fenomeno dei cartelli: i cartelli erano una rete di aziende che stipulavano tra di loro degli accordi per dividere le quote di mercato e fissare il prezzo di mercato. Regno unito: breve termine (country e join stock), lungo termine (merchant banks). Sistema regolato dalla banca d'Inghilterra che opera di già come una banca centrale. Sociète Generale de Belgique. Una banca commerciale diinvestimento dal 1822 a Bruxelles, che ha 3 caratteristiche: - il capitale, ovvero le azioni sono di proprietà della Corona, dei nobili e degli industriali del Belgio; - compra le azioni delle imprese, entra nel capitale delle imprese (detiene pacchetti azionari delle imprese), non è un trasferimento di fondi in cambio di garanzie ma è un acquisto di quote, puntando al controllo delle imprese - istituisce imprese La Sociète Generale de Belgique alle imprese in cambio non chiede il rientro del mutuo, ma chiede di inserire persona di sua fiducia (fiduciari) nei loro consigli di amministrazione. La banca commerciale di investimento ha avuto talmente successo che nel 1835 viene istituita la Banque de Belgique che inizialmente servirà per finanziare la costruzione della rete ferroviaria per creare il mercato interno. Francia: dopo l'esperienza napoleonica e il colonialismo le banche In Francia non erano orientate a sostenere le industrie. infatti sì svilupparono delle banche commerciali per il credito agricolo per esempio la credit agricole però c'erano anche delle banche internazionali che finanziavano opere internazionali per esempio la ferrovia sub-siberiana In Russia eccetera ma anche per esempio le varie operazioni nelle colonie. Visto il grande successo delle credit mobilier queste vennero adottate pure in Italia. infatti, la cassa del commercio dell'industria di Torino si trasformò nella società generale del credito mobiliare italiano che per trent'anni continuava a fare credito. Però nei primi anni del ‘900 una grandissima crisi colpì soprattutto le banche francese e così in Italia nacquero delle banche a capitale straniero, a capitale italiano e straniero e a capitale italiano. Germania: modello bank oriented, la banca al centro del sistema economico. Rispetto al regno Unito le imprese accedono con più facilità al credito. Tesoro, lettere di cambio, biglietti e altri effetti all'ordine. Fino al 1875 il governo si riservò di sceglierne il governatore, il vicegovernatore, uno dei due sindaci oltre che il commissario speciale dotato di vasti poteri. Osservata speciale dallo stato, suscitava qualche sospetto. Il corso forzoso consiste in un sistema monetario dove la/le banca/he emettitrici non sono obbligate alla convertibilità in metallo prezioso delle banconote circolanti nella nazione. L'adozione del corso forzoso in Italia fu decisa nel 1866 dal ministro Scialoia per esigenze finanziarie determinate dalla crisi depressiva attraversata dall’ Italia dal 1863. Più in generale i problemi finanziari italiani che portarono al corso forzoso erano connessi a: # guerra di secessione americana. Quest'ultima, indusse gli Stati Uniti a chiedere la restituzione dei loro crediti, a contrarre gli acquisti sui mercati europei e a far cessare quasi del tutto le forniture di cotone, aumentandone il prezzo e danneggiando l'intero continente europeo. ® In Italia, a partire dalla primavera del 1866 si scontava la conseguenza di una politica finanziaria che troppo aveva puntato sul credito per fronteggiare i disavanzi del bilancio ordinario e le spese straordinarie. Ad aggravare la situazione stava il fatto che il paese risultava particolarmente esposto alle fluttuazioni del ciclo economico. # L'alleanza con la Prussia fece comprendere che la guerra contro l'Austria era ormai vicina e Il tesoro decretò quindi nel 1866 che i biglietti della Banca Nazionale erano sospesi dalla convertibilità in cambio di un mutuo di 250 milioni ad un tasso dell'1,5. Successive disposizioni accordarono il corso forzoso anche alle altre banche emettitrici Il corso forzoso comportò una svalutazione media del biglietto cartaceo stimata intorno al 10%. Ne trassero beneficio le esportazioni di merci italiane, mentre divennero più difficoltose le importazioni. Per l'Italia, che aveva bisogno di importare soprattutto prodotti alimentari e industriali, rappresentò un vincolo. Una seconda conseguenza fu la comparsa dell’aggio, ossia l'eccedenza del valore di mercato delle monete d'oro e d'argento rispetto alla lira cartacea. Il prodursi dell'aggio spinse il pubblico a conservare le monete metalliche sottraendole alla circolazione oppure ad esportarle all'estero Il corso forzoso costrinse il pubblico a usare la lira cartacea e a mutare quindi abitudini. Un fenomeno aggiuntivo fu la carenza di moneta divisionale. A questo fenomeno cercarono di sopperire camere di commercio, banche e privati ricorrendo a emissioni abusive che furono per lungo tempo accettati in pagamento. Nel 1974 fu varata una legge dello Stato sull'emissione cartacea. Il ministro Minghetti presentò al Parlamento una legge bancaria mirante a regolare la circolazione indicando espressamente i sei istituti autorizzati. Questa legge introdusse di fatto un oligopolio regolato e legale. Anche in questo caso non si decise per una banca unica soprattutto per le pressioni degli interessi regionali che non volevano privarsi di una banca di emissione locale Data la scarsa diffusione dei depositi bancari la risorsa principale per effettuare il credito era costituita proprio dall'emissione di biglietti. In pratica il pubblico, accettando i biglietti di banca, faceva credito agli istituti di emissione, questi potevano, a loro volta, far credito ai clienti. Durante il corso forzoso le banche di emissione svolsero anche un importante ruolo sociale. In principal modo attraverso lo sconto di cambiali si diede un impulso importante al finanziamento della produzione e dell'investimento; si combatté l'usura e si favorì la monetizzazione dell'economia del nostro Paese. Fine degli anni 80 dell'Ottocento si verificò una grave crisi di liquidità. Le banche, specialmente la banca romana a causa di speculazioni e investimenti sbagliati andarono in crisi punto nel tentativo di risolvere la situazione compirono diverse irregolarità e falsificazioni in particolare con la duplicazione dei biglietti in circolazione. Nel 1893 crollarono anche due istituti privati: il Credito Mobiliare e la Banca Generale. La soluzione del governo Giolitti, che tuttavia cadde alla fine di quell'anno, fu la creazione della Banca d'Italia alla quale fu assegnata la funzione di emissione monetaria, anche se fino al 1926 una limitata quantità di cartamoneta poteva essere ancora emessa dal Banco di Napoli e dal Banco di Sicilia. L'istituzione della Banca d'Italia 1893 deriva dalla fusione tra la Banca Nazionale del Regno con la Banca Nazionale Toscana di credito. La Banca d'Italia nacque con la forma giuridica della società anonima con il compito di svolgere il servizio di tesoreria dello Stato. Alla fine del 1800 le banche che potevano emettere banconote erano quindi solo tre : La Banca d'Italia , il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia. Tra il 1900 e il 1930 La Banca d'Italia assunse anche l'incarico di controllo e di guida del sistema creditizio. Nel 1926 l'emissione di cartamoneta fu assegnata in esclusiva la Banca d'Italia, la quale deteneva anche le riserve metalliche del Banco di Sicilia e del Banco di Napoli (enti pubblici) Di notevole importanza furono gli Istituti fondati a Milano con l'utilizzo di capitali tedeschi, la Banca Commerciale Italiana (1894) e il Credito Italiano (1895) ad imitazione delle banche «miste» tedesche. | due istituti erano destinati a rafforzare la finanza e a dare una notevole spinta all'industria. La fratellanza siamese _N INPUT Ebbero un importante ruolo le Banche miste Dopo la prima guerra mondiale le grandi industrie si ritrovarono in una situazione di estrema liquidità ma con il problema di dover programmare il difficile futuro e la riconversione post bellica. Alcune grandi industrie, spinte dall’esigenza di avere un polmone finanziario per affrontare gli anni a venire, cominciarono quindi a scalare le banche miste che a loro volta avevano tempo prima investito nelle industrie generando così la situazione di una fratellanza siamese: le banche possedevano pacchetti azionari delle industrie che a loro volta possedevano pacchetti azionari di quelle stesse banche. Il caso Ansaldo-BIS: questa situazione si verificò con l’Ansaldo dei fratelli Perrone. L’Ansaldo era una grande industria siderurgica che alla fine della Prima guerra mondiale scalò il Banco Italiano di Sconto. L'industria, complice la difficile crisi post-bellica, la faticosa convertibilità e la crisi del ‘29 andò in default trascinando inevitabilmente la Banca del gruppo. La situazione per le altre banche miste non era diversa. Le banche miste pensarono di creare delle società di investimento alle quali vendere i pacchetti azionari delle industrie insolventi mettendo così all'attivo i proventi delle vendite e mettendo in sicurezza i bilanci. Tuttavia, era una sicurezza solo fittizia e le banche erano ancora a rischio default. Problema della Banca d'Italia: le tre Banche miste erano fortemente esposte con la Bdl che era ancora un ente di diritto privato con azionisti privati e che rischiava di essere trascinata nel fallimento generale del sistema bancario. Le soluzioni: - CREDIOP Consorzio di Credito per le Opere Pubbliche; ICIPU dell'Istituto di credito per le imprese di pubblica utilità - La fondazione dell'Istituto Mobiliare Italiano (IMI) nel 1931 doveva essere la soluzione alla crisi bancaria/industriale italiana. L'Istituto aveva il compito di finanziare le imprese in difficoltà intervenendo con crediti a medio lungo termine. Il problema è che la dotazione è di soli 500 milioni di lire. - L'Istituto Ricostruzione Industriale italiano (IRI). Nasce nel 1933 con due sezioni (finanziamenti e smobilizzi). Sarà una caratteristica unica del panorama mondiale dello Stato imprenditore italiano. Lo Stato imprenditore: - 1933 La nascita dell’IRI - La sezione finanziamenti e la sezione smobilizzi - La sezione smobilizzi e il salvataggio delle grandi banche miste - COMIT, CREDIT, Banco di Roma - AIL’IRI il 40% del capitale delle spa italiane - Imprese di diritto private partecipate da un ente pubblico - Da ente temporaneo a permanente: le ragioni del cambio di prospettiva - La creazione delle finanziarie di settore Dall'età dell’oro della crescita europea al ritorno dell'instabilità, cap 14 libro zamagni. Questo cap è spesso domanda d’esame Il Welfare State è un modello economico sociale e politico di organizzare lo stato La cultura cristiana spinge dalla solidarietà alla progressiva istituzionalizzazione L'accelerazione dopo la Seconda guerra mondiale: l’obiettivo di una società più equa e più giusta. Questa solidarietà viene istituzionalizzata, l'obbiettivo è una società più equa e più giusta Ingegneria finanziaria, nuova disciplina Nuovi strumenti: le innovazioni finanziarie per ovviare ai problemi di mancata restituzione: l'obiettivo di una maggiore liquidità dei prestiti ® La cartolizzazione : la possibilità di vendere a sconto i propri crediti per recuperare liquidità per nuove operazioni e | derivati: l’obiettivo di unire alti rendimenti e basso rischio | cambiamento di natura delle banche: da aziende di servizio alla produzione e al consumo a produttori di profitti attraverso l'ingegneria finanziaria. Deregulation, derogolamentizzazione del mercato In usa Dal 1990 la progressiva liberalizzazione dei mercati internazionali dei capitali Partita negli anni ‘80 dagli Usa: Reagan e la deregulation NUOVE REGOLE BANCARIE: | superamento dei vincoli alle dimensioni delle banche (fusioni e nuove filiali) (1994) Il superamento del Glass Steagall act (1999) Dopo il superamento del Glass Steagall act le banche d'investimento possono utilizzare anche i depositi dei clienti e Ma non diventano banche miste sul modello tedesco: No investimento industriale, Si trading a brevissimo termine e Nel nuovo millennio la deregulation prosegue soprattutto limitando gli ambiti sottoposti al controllo delle autorità: cresce l’opacità del sistema ® Un corollario: la difficoltà nel valutare la dimensione della bolla speculativa del 2007 2008 30 novembre Un'occasione mancata: la nazionalizzazione dell'industria elettrica e la Montedison (domanda molto presente) Nel primo 900 l’industria elettrica è importante nel nostro paese poiché sprovvista di qualsiasi fonte di energia tipo carbone, l'innovazione dell'elettricità, idroelettrica industrializza l’Italia. Prende il nome di carbone bianco l’acqua Italia divisa in 5 macro-zone, 5 società private fino ad un certo punto Operavano in regime di monopolio territoriale Mercato molto protetto, il monopolista fa moltissimi soldi Le 3 società del nord Italia erano più ricche per via della maggior presenza delle industrie e per la presenza di maggior acqua In Piemonte - Liguria SOCIETA' IDROELETTRICA PIEMONTESE: Più conosciuta come SIP, operava in Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. Entrò nell’IRI a seguito della sua cessione da parte della COMIT (banca commerciale italiana). Passò poi dopo essere passata alla comit alla telefonia In Lombardia -Emilia Edison: Pioniera dell'elettricità in Italia, fu la prima società italiana ad utilizzare le generatrici elettriche di brevetto americano e ad illuminare una città (Milano). Era la società più ricca In Triveneto Società Adriatica di elettricità: Conosciuta come SADE, dopo difficoltà economiche e travolta dallo scandalo Vajont si fuse con la Montecatini (società leader della chimica italiana) confluì insieme a quest’ultima nella Montedison nel 1966 Italia centrale La centrale: Operava nell'Italia centrale In Italia meridionale Società meridionale elettrica: Meglio conosciuta come SME, dopo essere confluita nell’IRI, abbandonò il settore elettrico diventando la holding finanziaria del settore agroalimentare dell'Istituto. Situazione della chimica internazionale Con l’entrata in vigore dal 1° gennaio 1958 dei Trattati di Roma, si vide una integrazione dei mercati. L'effetto fu che la disponibilità di materie prime ma anche la concorrenza crebbero notevolmente L'industria petrolchimica internazionale, si stava evolvendo verso un maggiore grado di complessità, dove risultavano fondamentali la coerenza tra le strategie di ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti e il rapporto con gli utilizzatori. Con la Guerra del Kippur del 1973 crebbe notevolmente il prezzo del petrolio in tutta Europa con un conseguente aumento dei prezzi dei derivati chimici. Dopo lo shock del prezzo del petrolio, le imprese operanti nel settore capirono che era necessario aumentare le scorte inhouse per garantire continuità di servizio. Questo provocò domanda e ricavi eccezionali per l'esercizio 1974. AUMENTO DELLA DOMANDA EFFIMERO Situazione della chimica italiana aspetti politici, eccesso della capacità produttiva: Le politiche governative volte a risolvere la questione meridionale avevano involontariamente fatto creare impianti con una capacità produttiva in eccesso a quella che poteva essere la domanda Problemi strutturali, l’obsolescenza degli impianti: gli impianti costruiti utilizzando soprattutto fondi Statali erano dimensionalmente più piccoli e tecnicamente arretrati rispetto ai concorrenti europei strategie aziendali mancato coordinamento degli operatori: La vera e propria guerra chimica in atto tra Montedison ed Eni faceva si che l’obiettivo primario delle politiche societarie fosse volto più che alla crescita dell'intera industria chimica al mantenimento degli assetti tra Pubblico e private. strategie aziendali lotta per la concessione finanziamenti: | tre grandi gruppi italiani, Montedison, Eni e Sir-Rumianica, non erano tanto preoccupati dell’economicità degli impianti ma quanto più ad avere pareri di conformità in modo da ottenere finanziamenti statali. Scommessa Montedison Legge 6 dicembre 1962 n. 1643 eNasce l'Enel, le società ex-elettriche devono cedere i loro impianti e ricevono un indennizzo ripartito in 20 rate semestrali con interesse del 5,5%. Indennizzi alle Società non agli azionisti eSi sceglie di indennizzare le società e non gli azionisti con la speranza che poi queste imprese reinvestono la grande mole di liquidità in un altro settore industriale. Lo scopo è anche quello di mantenere in vita grandi imprese private, puntando sul settore chimico. L’obiettivo dell’equilibrio eL'obiettivo era suddividere equamente l'industria manifatturiera italiana: settore elettrico e siderurgico a prevalente controllo statale, settore chimico e automobilistico a prevalente controllo privato. La nascita di Montedison eEnrico Cuccia, Giorgio Valerio e Giorgio Macerata, appoggiati del ministro dell'industria Giulio Andreotti, misero in atto nel marzo 1966 la più grande fusione della storia italiana Un'occasione mancata FATTORI SOCIETARI: FUSIONE MONTECATINI-SADE-EDISON: La nascita della Montecaini Edison nel 1966 aveva, almeno sulla carta, tutti i presupposti per poter essere una storia di successo. Oltre all’avere in dote gli indennizzi di Edison e di SADE, aveva un grande Know-how derivante dalle attività della Montecatini e dal settore chimico della Edison. FATTORI TECNOLOGICI PETROLCHIMICA PARADIGMA ATTUALE PER IL TEMPO: La petrolchimica era un settore nuovo, la frontiera tecnologica era in continuo movimento. Un giusto criterio organizzativo e una oculata politica degli investimenti avrebbero portato le aziende nazionali a poter competere, in alcuni segmenti di mercato, con i concorrenti stranieri. FATTORI SOCIETARI GRANDE LIQUIDITÀ: Nella Montecatini Edison confluirono la gran parte degli indennizzi provenienti dall'Enel. Circa 2.700 miliardi. FATTORI POLITICI FAVORE DELLO STATO: La Montedison nasceva con il sostegno dello Stato che aveva nei suoi obiettivi il sostegno alla nascita di una grande industria chimica. Motivi dell’insuccesso Montedison FATTORI SOCIETARI STRUTTURA ORGANIZZATI VA SUPERATA: La struttura organizzativa creata dopo la fusione era quella della conglomerata. Pensata probabilmente per non alterare eccessivamente gli interessi delle due società prefusione. La struttura ottimale sarebbe stata quella multidivisionale, adottata dai grandi gruppi esteri negli anni Trenta. FATTORI TECNOLOGICI INSUFFICIENTI INVESTIMENTI IN R&S: Gli investimenti in R&S furono notevolmente inferiori a quelli che gli altri grandi concorrenti stranieri misero in campo negli stessi anni. Questo provocò un continuo ritardo tecnologico FATTORI SOCIETARI MANCATO COORDINAMENTO MONTEDISON-ENI: La presenza ingombrante dell’Eni tra gli azionisti di Montedison faceva si che ogni operazione finanziaria fosse volta a preservare gli equilibri interni anziché ai bisogni societari. Inoltre, le grandi imprese dell’affollato mercato chimico italiano piuttosto che cercare un coordinamento nelle produzioni, lottavano per la conquista dei finanziamenti pubblici e il controllo monopolistico del mercato. FATTORI POLITICI SISTEMA DEGLI INDENNIZZI: il sistema degli indennizzi ha privato la società dello stimolo all'innovazione per far aumentare i suoi margini di ricavo. Gli uomini e le loro idee EUGENIO CEFIS Cividale del Friuli, 21 luglio 1921 -Lugano, 28 maggio 2004 Presidente ENI 1967-1971 Presidente Montedison 1971-1977
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