Scarica Appunti storia moderna e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Il mito di Saint Just. Saint just rimane per molti l’enigmatica figura del 9 termidoro. Si è voluto ricordare della sua adolescenza, infatti, solo gli aspetti più scandalosi e avventurosi, non venendo mai calcolate le sue azioni nel comitato di salute pybblica e nella convenzione Bisogna perciò considerare il pensiero e le sue azioni in sé, inquadrandoli nel suo tempo, nel sistema economico e sociale della francia. Egli era di origine plebea e non nobile, nato nel 1767, apparteneva alla cvlasse media che governò la Francia nell’epoca del terrore. Apparteneva a quella classe di agricoltori agiati costituita da contadini e fittavoli, una specie di borghesia rurale, si spiegano così le sue attenzioni verso i problemi agrari e i problemi dei sanculotti delle campagne; quanto alla proprietà agraria egli non pensò minimamente di toccarla. Nella sua infanzia non ebbe problemi riguardo la sua sorte, a differenza di Robespierre, rimasto senza la madre fin da piccolo. Laureatosi in giurisprudenza trascorse un’adolescenza oziosa, contraddistinta da un forte ardore. Egli attacca la religione tradizionale e la monarchia, attaccando la regina, il re e la nobiltà. La sua carriera politica inizia nel 1790 quando si occupa della politica locale e iniziarono, tramite una lettera inviata a Robespierre, le relazioni tra di loro. Tuttavia egli mostrerà sempre una netta ostilità verso i disordini. Nel 1792 lo troviamo improvvisamente all’interno della tribuna della convenzione, dove si batte per l’esecuzione del re; la sua ascendenza è tale che nel 1793 viene aggiunto al comitato di salute pubblica per preparare le basi costituzionali, un anno dopo verrà ghigliottinato dopo l’evento del 9 termidoro che segnerà anche la sua fine, nel pieno della sua giovinezza. Aveva solo 25 anni quando, nel 1792, iniziarono le operazioni elettorali per la Covenzione Nazionale, si pose in primo piano tra i capi politici, affermando la volontà, inoltre, di combattere il re e non di giudicarlo. Indubbiamente uno dei maggiori politici della convenzione fino alla costituzione ndel grande comitato di salute pubblica, nel 1793, ma prima si occupò soltanto di problemi generali. Si battè per un esercito popolare a favore della nazione, combatte i girondini e denuncia il federalismo del sistema da loro proposto; egli prevedeva un’assemblea sovrana eletta a suffriagio universale diretto e uninominale in proporzione della popolazione. Fu al di sopra delle lotte di partito fino al 1793, legandosi poi alla politica della montagna, attuando ciò solo perché la politica girondina gli sembrava lontana dall’unità nazionale ambita. Dopo la costituzione del grande comitato, la storia di Saint just si confonde completamente con quella di quest’organo esecutivo, tuttavia egli apporta a questo un proprio stile, rendendosi un fervente difensore dell’unità nazionale. Accusa le fazioni ritenendo che spacchino il fronte nazionale, rimproverando ai girondini l’odio verso Parigi, cuore e cervello della rivoluzione; egli è il teorico del terrore e del governo rivoluzionario, concependoli solo come uniti e al servizio dell’unità nazionale, il cui cemento è l’UGUAGLIANZA. Tuttavia nell’attuazione del terrore, essendo il comitato un organo collegiale, Saint Just non fu né più né meno responsabile di qualsiasi altro suo collega, condividendo , tuttavia, il sentimento di Robespierre e degli altri sostenitori. Sembra essere stato vittima anch’egli della tendenza al sospetto.
