Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Storia politica di Inghilterra e USA, Appunti di Storia Moderna

Gli eventi principali del periodo medioevale in Inghilterra, dalla battaglia di Hastings alla guerra delle due rose. Si parla della dinastia normanna e dei Plantageneti, della Magna Charta e della Guerra dei Cent'Anni. Si fa riferimento anche alla conquista normanna dell'Italia meridionale e della Sicilia. Si menzionano inoltre la situazione sociale e le eresie del Trecento.

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 26/01/2024

Elisa-Nenci
Elisa-Nenci 🇮🇹

4.4

(9)

151 documenti

1 / 17

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Storia politica di Inghilterra e USA e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! 12. STORIA POLITICA (INGHILTERRA E USA) Principali eventi del periodo medioevale: 1066 Battaglia di Hastings: i Normanni (origine scandinava ma installatisi in Normandia, Francia) sotto la guida di Guglielmo il Conquistatore, sconfiggono il re sassone (i Sassoni erano una popolazione germanica stanziatasi in Inghilterra nel V secolo) Aroldo e conquistano l’Inghilterra L’Arazzo di Bayeux (in Normandia) rappresenta la battaglia di Hastings➡ rappresentare una storia in un epoca dove non esisteva il cinema o l’arte in movimento Nello stesso periodo i Normanni conquistano l’Italia meridionale e la Sicilia Non conquistano La Scozia➡ divisa dal Vallo di Adriano Il duca di Normandia era Guglielmo il Conquistatore ed era francese➡ questi eventi portano la cultura francofona e neolatina in Inghilterra L’avvento della dinastia normanna implica: - una diffusione del sistema feudale: il re, rappresentato in ogni contea da un funzionario o sheriff, si appoggia ad una nobiltà feudale di cui si è assicurato la fedeltà grazie alla concessione di feudi sottratti ai Sassoni - un’amministrazione rigorosa delle finanze - una forma di tutela della chiesa d’Inghilterra - la diffusione di una civiltà di stampo “francese” 1066-1154 Dinastia Normanna 1154-1399 Dinastia dei Plantageneti: dinastia di origine francese (Angiò) Il fondatore della dinastia inglese, Enrico II, grazie al matrimonio con Eleonora d’Aquitania (1122-1204) amplia i domini francesi dei Plantageneti Tutto questo pone le basi di un lunghissimo conflitto con la Francia: i duchi di Normandia e di Aquitania, e conti d’Angiò diventano anche re d’Inghilterra➡ sono dunque anche vassalli del re di Francia➡ ambiguità che caraterizza tutta l’epoca medievale In una prima fase, il conflitto con la Francia vide i sovrani inglesi perdere molti dei loro domini francesi A causa delle sconfitte inglesi, re Giovanni Senza Terra è indebolito e fu costretto a concederela Magna Charta Libertatum (Grande carta delle libertà, 1215) base del futuro regime rappresentativo britannico La Magna Charta - garantiva la libertà della Chiesa - garantiva le libertà tradizionali delle città e delle comunità - garantiva i diritti di donne e vedove - introduceva il divieto del re di imporre nuove tasse senza il consenso di arcivescovi, vescovi, abati, conti, baroni maggiori e delle comunità➡ ceti privilegiati - dava garanzia agli uomini liberi di non essere incarcerati senza processo (art. 39: “Nessun uomo libero sarà preso o imprigionato o espropriato o bandito o esiliato o in altro modo colpito se non in base ad un giudizio legale dei suoi pari e secondo la legge del paese”) - stabiliva la proporzionalità della pena rispetto al reato si trattava di garanzie giudiziarie essenziali che in seguito sarebbero entrate nell’Habeas corpus (non si può imprigionare senza processo) In Inghilterra c’era il parlamento che diventa sempre più importante, contrariamente alle altri parti d’Europa (in Spagna le cortees si indeboliscono) La situazione di “parentela” tra i sovrani francesi e inglesi porta alla Guerra dei Cent’Anni 1337-1453 ➡ chiamata così anche se dura più di 100 anni La guerra è dovuta all’opposizione alla politica centralizzatrice dei re francesi da parte dei re d’Inghilterra, che erano vassalli dei re di Francia (all’epoca erano “solo” duchi di Guienna, regione della Francia occidentale affacciata sull’Atlantico) La guerra scoppia come guerra di successione all’estinzione della linea diretta della dinastia francese dei Capetingi Il re d'Inghilterra Edoardo III, della dinastia dei Plantageneti, è, per via femminile, potenziale erede al trono di Francia (per evitare il ripetersi di situazioni analoghe, verrà perfezionata in Francia la legge salica: legge che esclude le donne per evitare la trasmissione di eredità per via femminile) Ceti dirigenti “imparentati” Gran parte dei francesi sono contrari a che Eduardo III, un inglese, diventi il nuovo re di Francia perché era erede grazie ad una donna e perché non volevano un inglese sul trono francese I grandi feudatari francesi tuttavia sostengono un altro pretendente al trono, Filippo di Valois o di Navarra (che inaugura la dinastia dei Valois: 1328-1589) La guerra procede a fasi alterne, verso i primi decenni del XV secolo, ampie zone delle Francia sono occupate dagli inglesi, gli equilibri si ribaltano grazie alla riscossa francese guidata da Giovanna d’Arco (1429-31), riscossa che porta all’espulsione degli inglesi da tutta la Francia (esclusa Calais, in mano inglese fino al 1558) Giovanna d’Arco viene condannata dai borgognesi (erano alleati dei francesi, ma sentendosi minacciati si alleano con gli inglesi) Viene condannata come strega e bruciata al rogo perché supera dei limiti per una donna➡ aveva visioni divine e si mette a capo di un esercito, indossava abiti maschili e l’armatura Dopo anni viene proclamata santa La monarchia inglese era particolarmente fragile e la guerra peggiora la situazione➡ la guerra si svolse in Francia e quindi fu un costo e uno sforzo maggiore per gli inglesi➡ tasse per mantenere gli eserciti che provocano tensioni sociali➡ guerra civile (guerra delle 2 rose) Nel Trecento, il prolungarsi della guerra con la Francia e la peste provocano una situazione di crisi, con rivolte di contadini e diffondersi di eresie con forti motivazioni sociali John Wycliff predicò la povertà evangelica, rifiutò la gerarchia della Chiesa e alcuni sacramenti, negò la transustanziazione e curò la prima traduzione in inglese della Bibbia➡ i suoi seguaci furono detti Poor preachers o lollardi, furono condannati dalla Chiesa e assunsero posizioni sempre più radicali e antiecclesiastiche 1381 Rivolta dei contadini a causa delle tasse imposte per portare avanti la guerra con la Francia 1399 la casa Lancaster detronizza i Plantageneti La sconfitta inglese nella Guerra dei cento anni provoca una guerra civile in Inghilterra, la guerra delle due rose (1453-1485) tra 2 famiglie: la casa Lancaster (rosa rossa) e la casa York (rosa bianca) La guerra si conclude con l’ascesa al trono di Enrico VII Tudor (1485-1509), erede dei Lancaster e marito di una York➡ padre di Enrico VIII L’inizio dell’età moderna vede un’Inghilterra uscita da un lunghissimo periodo di instabilità e conflitti e con una nuova dinastia al potere: i Tudor (1485-1603) ● 1485-1509 Enrico VII ristabilimento autorità monarchica,grande sviluppo economico e marittimo ● 1509-1547 Enrico VIII 1534 Atto di supremazia: Enrico VIII si autoproclama capo della chiesa anglicana➡ rottura con la Chiesa di Roma per ragioni politiche più che religiose Problema del divorzio da Caterina di Aragona dovuto a questioni sentimentali e successorie: dei vari figli avuti da Caterina, sopravvive solo una femmina, Maria➡ il re vuole sposare Anna Bolena Vengono mantenuti riti, organizzazioni e dogmi del cattolicesimo ma vengono soppressi i monasteri, le cui proprietà vengono rivendute alla nobiltà e alla borghesia L’Inghilterra passa da cattolica ad anglicana➡ la Spagna cercava di riportare l’Inghilterra al cattolicesimo Enrico VIII porta avanti la conquista dell’Irlanda che era cominciata nel 1170-72➡ 1542 re d’Irlanda ● 1547-1553 Edoardo VI Fatto re all’età di 10 anni, muore a 16; è figlio di Enrico VIII e della sua terza moglie, Jane Seymour Per influenza dell’arcivescovo di Canterbury e del reggente (suo zio Edward Seymour) tra i temi in discussione c’è il diritto di voto. I dibattiti sono intensissimi. Sostiene ad esempio il colonnello Thomas Rainborough (Levellers): "Io penso veramente che l’essere più povero che vi sia in Inghilterra ha una vita da vivere quanto il più grande e ritengo che l’uomo più povero in Inghilterra non sia affatto tenuto a rigore a obbedire a quel governo che egli non ha avuto alcuna voce nel creare" Il re tenta la fuga e questo dà occasione a Cromwell per scacciare i moderati dalla Camera dei Comuni; il Parlamento che ne risulta (Rump Parliament) decide di processare il re per tradimento 1649 Carlo I è decapitato (prima rivoluzione inglese 1642-1649) L’Inghilterra diventa una repubblica (Commonwealth)➡ lo rimane per poco tempo, poi Cromwell diventa un dittatore e dopo la sua morte suo figlio non riesce a mantenere il potere, così nel 1666 si torna nuovamente alla monarchia con gli Stuart (restoration) In tutta la storia inglese questo è l’unico momento in cui l’Inghilterra è una repubblica La rivoluzione crea un dibattito effervescente sui diritti individuali, che coinvolge anche le donne➡ Women's Petition (1649) “The Humble Petition of divers well-affected women of the Cities of London and Westminster, etc. Sheweth, that since we are assured of our creation in the image of God, and of an interest in Christ equal unto men, as also of a proportional share in the freedoms of this Commonwealth, we cannot but wonder and grieve that we should appear so despicable in your eyes, as to be thought unworthy to petition or represent our grievances to this honorable House. Have we not an equal interest with the men of this Nation, in those liberties and securities contained in the Petition of Right, and the other good laws of the land?” Il Rump Parliament proclama il principio della sovranità popolare e affida il potere esecutivo ad un consiglio di Stato di 41 membri, tra cui Cromwell Cromwell tuttavia ha un peso particolare: rappresenta infatti l’esercito in una fase in cui esso è molto importante (ribellione dell’Irlanda cattolica; Scozia alleata del figlio di Carlo I) Il Parlamento cerca di diminuire i ruolo dell’esercito ma ciò appare impossibile a causa dello scoppio della I guerra con l’Olanda (1652-54) in seguito all’atto di navigazione (1651), che segnava la svolta dell’Inghilterra verso una politica protezionista (il monopolio del trasporto delle merci importate in Inghilterra viene riservato alla flotta britannica) 1653 Cromwell scioglie il Parlamento e ne nomina uno di suo gradimento; assume poi il titolo di lord protettore della repubblica, instaurando una dittatura militare (1653-58) Nell’epoca di Cromwell, l’Inghilterra conosce una fase di espansione all’estero grazie alla sconfitta dell’Olanda (che deve riconoscere l’atto di navigazione) e della Spagna,alla quale gli Inglesi sottraggono la Giamaica Rivoluzione inglese Evento complesso e contraddittorio, la rivoluzione (o guerra civile) inglese ha sollecitato fra gli studiosi vivaci discussioni, incentrate sull'individuazione delle cause (con particolare riferimento ai diversi "attori" sociali), e sulla definizione del significato nel contesto della storia inglese ed europea L'interpretazione della storiografia whig [liberale n.d. R.S.], esposta nelle opere otto-novecentesche di S.R. Gardiner, C.R. Firth e G.M. Trevelyan, ha insistito sui fattori religiosi e costituzionali che determinarono lo scontro, degenerato poi in guerra civile, fra i conati assolutistici e filopapisti degli Stuart e la tradizione parlamentare e protestante dell'aristocrazia inglese. Per questi storici il momento rivelatore della natura del conflitto non sarebbe stato il regicidio di Carlo I nel 1649, ma piuttosto la Glorious Revolution del 1688-1689, che sancì pacificamente la peculiarità e la continuità della storia inglese stabilendo la prevalenza del parlamento sulla corona e portando alla vittoria un'aristocrazia della ricchezza moderatamente liberale, custode, secondo gli insegnamenti di J. Locke, dei diritti dell'individuo e della proprietà A questa interpretazione reagirono, dopo la seconda guerra mondiale, soprattutto gli storici marxisti Già nel 1940 C. Hill aveva proposto, nel saggio English Revolution 1640, una rilettura complessiva della rivoluzione inglese che, inserita nella vicenda più generale della nascita del capitalismo e dello stato moderno in Europa occidentale, veniva presentata come una vera e propria rivoluzione sociale, di natura borghese. Proprio la costituzione del Commonwealth cromwelliano avrebbe segnato il punto di non ritorno fra la crisi del vecchio mondo feudale e l'ascesa di una borghesia agraria e commerciale sempre più decisa ad abbattere i vincoli politici e giuridici che ostacolavano l'attività economica e ad affermare l'etica puritana del lavoro e dell'autodeterminazione dei credenti. Alla fine, però, quella stessa classe dovette scendere a compromessi con le vecchie istituzioni per difendersi dalle minacce alla proprietà e all'ordine provenienti dalle frange radicali dei levellers e delle sette indipendenti Il modello interpretativo marxista è stato a sua volta sottoposto a forti critiche, tendenti a negare il carattere borghese della rivoluzione e l'identificazione dogmatica fra borghesia terriera e gentry [piccola nobiltà di campagna, n.d. R.S:]. Per R. Tawney la rivoluzione parlamentare fu il riflesso del ruolo dominante assunto dalla gentry nelle province, in concomitanza con il declino dell'aristocrazia terriera, evidenziata da L. Stone. Per H.R. Trevor-Roper e P. Zagorin, invece, la rivoluzione del 1640-1649 fu il frutto della protesta della gentry più bassa (o parrocchiale), in gravi difficoltà economiche, e della "campagna" in generale contro il parassitismo della corte Negli ultimi vent'anni la contrapposizione fra le diverse linee interpretative della rivoluzione inglese risulta più sfumata: se Hill ha rivalutato la funzione della religione e delle ideologie, B. Manning ha evidenziato il ruolo svolto nella rivoluzione dai ceti popolari intermedi, mentre L. Stone ha elaborato un modello pluricausale nel quale i processi di mobilità sociale ascendente e discendente vanno a intrecciarsi con la crisi di efficienza e credibilità della classe dirigente politica ed ecclesiastica 1658 morte di Cromwell; il potere passa al figlio Richard, che entra in conflitto con l’esercito e deve abdicare 1660 il figlio di Carlo I pubblica la dichiarazione di Breda, con cui promette l’amnistia generale e garantisce la libertà di coscienza in caso di restaurazione del potere monarchico 1660 gli Inglesi richiamano al potere il figlio di Carlo I, Carlo II (1660-1685): restaurazione della monarchia, che apre una fase di reazione al rigido puritanesimo del periodo cromwelliano Carlo II (1660-1685) Politica interna: 1673 Carlo (pur personalmente incline al cattolicesimo) firma il Test Act, che esclude i cattolici dalle funzioni statali 1678 Il fratello (ed erede) di Carlo II aderisce al cattolicesimo e questo provoca vivaci discussioni e timori di un “complotto papista” L’opposizione cerca, senza successo, di far approvare una legge che escluda i cattolici dal trono In questa occasione si formano due partiti: i tories, che sostengono il potere regio, e i whigs, che sono all’opposizione. Questi due partiti domineranno il confronto politico inglese fino all’Ottocento 1679 Approvazione dell’Habeas corpus che garantisce il principio della inviolabilità personale e garantisce contro gli arresti arbitrari Politica estera: 1665-1667 nuova guerra con l’Olanda (resa difficile dallo scoppio della peste (1665) e dal grande incendio che distrugge Londra nel 1666; comunque la Pace di Breda conferma il passaggio di New York (allora Nuova Amsterdam) agli inglesi (1667) Conflitti tra Parlamento e sovrano per la tendenza filo-francese di Carlo II Giacomo II (1685-1688): figlio di Carlo I, succede al fratello Carlo II Giacomo II è esplicitamente cattolico 1685 ribellione del duca di Monmouth (che aspirava al trono): durissima repressione che rende inviso il nuovo re Editti di tolleranza a favore dei cattolici da parte di Giacomo II provocano reazioni negative contro di lui La “glorious revolution” (seconda rivoluzione inglese) Giacomo II ebbe due figlie dalla prima moglie Anne Hyde: Maria e Anna (protestanti) Rimasto vedovo, si risposò con la cattolica Maria di Modena. Si risposa e ha un figlio maschio➡ l’opinione pubblica teme che possa tornare il cattolicesimo e l’influenza del papa in Inghilterra Nel 1688, alla nascita del suo erede maschio, Giacomo, gli anticattolici decisero di impedire la continuazione di una dinastia cattolica sul trono inglese e fecero appello allo statolder olandese Guglielmo III d’Orange, marito di Maria II Stuart, figlia primo letto di Giacomo II Il trono passa a Maria II Stuart accompagnata da Guglielmo d’Orange➡ Guglielmo viene visto come una garanzia Alla notizia dello sbarco di Guglielmo e Maria in Inghilterra, Giacomo II fugge in Francia e Maria Stuart e Guglielmo d’Orange sono acclamati sovrani➡ rivoluzione pacifica che mette fine al conflitto tra sovrano e parlamento E’ il parlamento che da la corona al re (non dio o il papa)➡ il potere viene dal basso Da questo momento l’Inghilterra è un regime parlamentare Thomas Hobbes teorizza l’assolutismo, non è però un assolutismo di derivazione divina: nello stato di natura c’è una condizione di insicurezza (homo homini lupus) Gli uomini pertanto si spogliano della propria sovranità e la attribuiscono al sovrano L’assolutismo teorizzato da Hobbes nasce dal basso Il Leviatano (mostro marino nella Bibbia, simbolo della potenza dei Faraoni egiziani) è in Hobbes simbolo dello Stato assoluto 1689 Guglielmo e Maria (Mary and William), prima di essere acclamati sovrani, sottoscrivono il Bill of rights (Dichiarazione dei diritti) in base al quale il sovrano: - non può imporre tasse né arruolare un esercito senza l’approvazione del parlamento - deve convocare regolarmente il parlamento - non può sospendere l’esecuzione delle leggi o dispensare dalla loro osservanza - i cattolici sono esclusi dalla successione al trono Il Bill of Rights fonda il primato del Parlamento sulla corona nella vita politica inglese 1694 Triennial Act: stabilisce che ogni legislatura duri tre anni, prescrivendo elezioni periodiche. In questo modo il re perde definitivamente la possibilità di convocare il Parlamento Il bill of rights (carta dei diritti) “I Lords Spirituali e Temporali e i Comuni … dichiarano: ● Che il preteso potere di sospendere le leggi, o l'esecuzione delle leggi, per autorità regia, senza il consenso del Parlamento, è illegale ● Che il preteso potere di dispensare dalle leggi, o dall'esecuzione delle leggi, per autorità regia, come è stato recentemente affermato, è illegale ● Che l'ordine di costituzione della recente Corte di Delegati per le Cause ecclesiastiche (tribunale ecclesiastico istituito da Giacomo II per domare la resistenza del clero anglicano), e tutti gli altri ordini e corti di siffatta natura, sono illegali e perniciosi ● Che imporre tributi in favore o ad uso della Corona, per pretese prerogative, senza l'approvazione del Parlamento, per un periodo più lungo o in altra maniera che lo stesso Parlamento non ha o non avrà concesso, è illegale ● Che i sudditi hanno diritto di petizione al Re ed ogni incriminazione o persecuzione per tali petizioni sono illegali ● Che riunire e mantenere nel Regno in tempo di pace un esercito stabile, se non vi è il consenso del Parlamento, è contro la legge ● Che i sudditi Protestanti possono tenere armi per loro difesa adeguate alla loro condizione è permesso dalla legge ● Che l'elezione dei membri del Parlamento deve essere libera ● Che la libertà di parola e di discussione o di stampa in Parlamento non deve essere impedita o contestata in nessuna corte o luogo fuori del Parlamento ● Che non devono essere richieste eccessive cauzioni, né ammende eccessive, né inflitte pene crudeli e inusitate ● Che i giurati devono essere debitamente iscritti nelle liste e debitamente nominati, e che i giurati dei processi di alto tradimento devono essere liberi proprietari (freeholders) ● Che ogni consenso o promessa di pagamento di pene pecuniarie prima che il reo sia condannato è illegale e nulla non per questo deve essere punito come cittadino disonesto. Si creda o non si creda in queste cose, il potere del magistrato e i beni dei cittadini possono restar salvi ugualmente. 1701 Act of settlement ribadisce l’esclusione dei cattolici e rende possibile il passaggio del potere da Guglielmo e Maria a sua sorella Anna (1702-1714), figlia del deposto Giacomo II e ultima rappresentante degli Stuart 1707 Atto di unione tra Inghilterra e Scozia: nasce il Regno di Gran Bretagna L’unificazione istituzionale tra i due regni serve per sbarrare la strada al trono ai pretendenti Stuart (e in particolare al fratellastro Giacomo, che si presentava come Giacomo III ma in realtà non salì mai al trono e visse in esilio, per un periodo anche a Urbino) 1714 Alla morte della Regina Anna il potere passa a suo cugino Giorgio, della dinastia tedesca degli Hannover (falliscono i tentativi di ritornare al potere del pretendente Giacomo “III” Stuart, sostenuto dai giacobiti) Gli Hannover fino al 1837 regnano contemporaneamente su Gran Bretagna e sullo stato di Hannover Nel 1837 la regina Vittoria eredita la corona inglese ma non quella dell’Hannover, dove vige la legge salica che impedisce la successione femminile Dal 1917 gli Hannover (dinastia di origine tedesca) scelgono un nome che suoni più inglese (siamo durante la I Guerra Mondiale) e assumono il nome di Windsor, antichissimo castello dei re di Inghilterra➡ ancora oggi i sovrani inglesi sono Windsor Gli Hannover dal 1692 al 1806 sono anche Principi elettori del Sacro Romano Impero e dunque partecipano all’elezione dell’imperatore 1714-1760 i due primi Hannover (Giorgio I e Giorgio II) sono più interessati alle vicende dell’Hannover che dell’Inghilterra: questo permette un consolidamento del regime parlamentare inglese, dove ormai il primo ministro sostituisce al sovrano come capo dello stato La politica è dominata da figure quali Robert Walpole, primo ministro whig (1715-1717 e 1721-1742) e William Pitt, primo ministro dal 1757-1761 Non è però ancora una democrazia nel senso odierno del termine Nell’elezione della Camera dei Comuni il suffragio elettorale è ancora molto limitato L’altra Camera del Parlamento inglese, la Camera dei Lords, non era elettiva, l’appartenenza era ereditaria; con riforme recenti (1958, 1999) il numero dei membri ereditari è stato fortemente ridotto Inghilterra potenza mondiale L’avvio del regime parlamentare coincide con l’affermarsi dell’Inghilterra come potenza mondiale 1694 Fondazione della Banca di Inghilterra: Londra sostituisce Amsterdam come maggior piazza finanziaria europea Si delinea un forte conflitto franco-inglese destinato a durare fino all’epoca di Napoleone L’Inghilterra è danneggiata dalla politica protezionista francese Con il declino di Spagna e Olanda, il conflitto per il dominio dei mari è con la Francia: - durante la guerra di successione spagnola (1701-1713/14), gli Inglesi sono contro la Francia e occupano Gibilterra (tuttora inglese); con la pace di Utrecht ottengono dalla Francia la Baia di Hudson e Terranova dalla Spagna ottengono Gibilterra e Minorca e l’asiento, cioè il monopolio della tratta di schiavi nelle colonie spagnole - durante la guerra di successione austriaca (1740-1748) gli inglesi entrano in guerra contro la Spagna, che ha sospeso l’asiento e che è sostenuta dalla Francia: inglesi e francesi si scontrano in India e in Canada. La pace di Aquisgrana (1748) riporta lo status quo, ma in Canada inglesi e francesi continuano a combattere, anche se i coloni francesi sono una piccola minoranza a fronte degli inglesi - guerra dei sette anni (1756-63): scoppia a seguito della cattura di 300 navi francesi da parte degli inglesi (che sono alleati della Prussia contro Francia, Austria, Russia, Svezia e Spagna) che conquistano il Canada francese e l’India francese: con il trattato di Parigi (1763) vanno all’Inghilterra il Canada, una parte della Louisiana, alcune Antille, il Senegal e la Florida La guerra dei 7 anni costituisce la premessa per l’indipendenza americana➡ si combatte in America e sono coinvolti anche i coloni➡ erano 13 colonie diverse che si uniscono contro la Francia In queste colonie non ci sono organi di rappresentanza interni e non c’è rappresentanza da parte del parlamento inglese➡ quando l’Inghilterra per recuperare le spese della guerra dei 7 anni impone nuove tasse, loro sono esclusi dal parlamento Chiedono di essere rappresentati➡ “No taxation without representation" 1768-1779 viaggi di James Cook e inizio della colonizzazione dell’Australia (1787) 1774 Il governo inglese comincia ad esercitare un controllo sulla Compagnia delle Indie, che porta avanti la penetrazione in India (1784, India act) 1785 Occupazione di Penenga (Malacca): Inghilterra controlla il passaggio tra Oceano Indiano e Mar della Cina Grazie alla supremazia marittima e allo sviluppo coloniale i mercanti inglesi si vedono assicurato un mercato molto vasto e la possibilità di importare derrate, materie prime ecc. e di esportare prodotti inglesi Sviluppo industriale: - Produzione di carbon fossile: 2 milioni di tonnellate nel 1700➡ 8 milioni nel 1800 - Produzione di ghisa: 25000 tonnellate inizio ‘700➡125000 tonnellate nel 1800 - Produzione cotone: 4 milioni di libbre nel 1760➡ 35 milioni di libbre nel 1800 Economia deriva dal greco (oikos=casa + nomos=legge➡ atto di legiferare, atto di regolare) e significa quindi amministrazione domestica Dal ’400 in poi, riprendendo una tradizione già presente nel mondo antico, si sviluppa un filone di scritti volti a istruire i “capi di casa” rispetto alla gestione dell’economia domestica che, all’epoca, è considerata economia tout-court Soprattutto a partire dal ’600 si sviluppano teorie economiche nel senso attuale del termine L’economia domestica comincia a separarsi da quella diventerà l’economia politica Il mercantilismo non è ancora una compiuta teoria economica Nella concezione mercantilista, la ricchezza del Principe è basata sulla quantità di materiali preziosi che entrano nel paese La ricchezza è cioè vista in stretta relazione con lo sviluppo commerciale Per favorire le esportazioni e limitare le importazioni si prevedere un forte protezionismo Un esempio: il colbertinismo (la politica del ministro delle finanze francese Colbert) La fisiocrazia fu il nuovo pensiero economico che subentrò al mercantilismo e ne ribaltò i concetti: la fisiocrazia si sviluppò grosso modo nella prima metà del ‘700 I fisiocratici sostennero che il valore economico non derivava dalle attività mercantili e manifatturiere: queste si limitano a trasformare e trasferire una ricchezza, un valore, che a loro avviso si crea soltanto nell’agricoltura Secondo i fisiocratici, solo il lavoro agricolo moltiplica il valore dei beni investiti, poiché nel raccolto c’è un valore aggiunto che prima non esisteva. Solo madre natura era a loro avviso fonte di nuova ricchezza. L’attività agricola rappresentava pertanto ai loro occhi l’attività economica più importante Il temine “fisiocrazia” significava alla lettera “potere della natura” I fisiocratici consideravano le leggi dell’economia come leggi di natura. In quanto tali esse erano, nella loro visione, “astoriche”, cioè immodificabili e universalmente valide, tanto nello spazio quanto nel tempo Secondo i fisiocratici, proprio perché l’economia rispondeva a regole naturali, lo stato non doveva intervenire in alcun modo nel processo economico. Si contrapponevano pertanto in modo netto alle strategie protezionistiche del mercantilismo Essi cercarono di applicare il principio del libero commercio in modo particolare al commercio dei grani, che volevano fosse completamente “liberalizzato”. Ritenevano che il libero commercio dei grani avrebbe portato vantaggio a tutti, produttori e consumatori Uno degli esponenti più importanti del pensiero fisiocratico fu François Quesnay (1694-1774)➡ la sua opera maggiore è il Tableau Économique (1758) Adam Smith (scozzese, 1723-1790) 1759 Teoria dei sentimenti morali: Smith in quest’opera sostiene che il principio fondamentale della vita morale è il sentimento della simpatia: gli uomini sono naturalmente portati a giudicare positivamente le azioni che contribuiscono alla socievolezza reciproca, mentre giudicano negativamente quelle che la ostacolano. Questo giudizio riguarda non solo le azioni degli altri, ma anche le proprie. Ciascuno ha infatti uno "spettatore imparziale " dentro di sé, che gli consente di valutare le sue azioni con gli occhi degli altri. La stessa coscienza morale non è quindi un principio razionale interiore, ma, scaturendo dal rapporto simpatetico che l'uomo ha con gli altri uomini, presenta un carattere prevalentemente sociale. Il sentimento della simpatia permette così di introdurre un principio di armonizzazione nell'apparente conflitto tra gli impulsi sociali e quelli egoistici. Infatti la felicità di ognuno è possibile soltanto attraverso la realizzazione del bene degli altri. 1776 Un analogo principio armonicistico guida l'analisi dei processi socio-economici che Smith compie nel suo capolavoro, l’Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni (An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations) (1776) Smith non nega che l'elemento propulsore di ogni attività economica è l'interesse individuale. Apparentemente, la comparazione di questi interessi descrive una condizione di aspra conflittualità sociale: gli imprenditori hanno interesse a pagare il meno possibile il lavoro dei loro operai e questi vogliono percepire il salario più alto possibile. Ma quando si considerino gli interessi individuali e i processi socio-economici cui essi danno luogo da un punto di vista generale, anziché particolare, si vede che essi trovano la loro armonizzazione nel tutto e conducono pertanto a un vantaggio generale da cui traggono profitto anche coloro che sono apparentemente più svantaggiati. Esiste dunque una mano invisibile che guida i singoli interessi al di là delle loro specifiche intenzioni, componendoli in una totalità che sfugge allo sguardo parziale dell'individuo Il liberismo si sviluppò soprattutto in Inghilterra tra la fine del ’700 e i primi decenni del ’800. Per molti aspetti fu il pensiero economico dell’industrializzazione Il liberismo accettò l’idea fisiocratica della naturalità delle leggi economiche e del “non intervento” dello Stato in campo economico. Secondo Adam Smith, massimo teorico del liberismo, l'unico intervento legittimo da parte dello Stato è il prelievo di imposte dai guadagni degli individui al fine di garantire i servizi pubblici di cui tutti fruiscono A suo avviso, il singolo individuo, perseguendo il proprio interesse particolare, fa anche l’interesse generale e collettivo grazie alla “mano invisibile” della natura stessa Per Smith, infatti, la ricchezza privata tende a distribuirsi a tutta la società, pur premiando soprattutto i soggetti più attivi e meritevoli La maggior differenza tra fisiocrazia e liberismo riguarda l’origine della ricchezza. Per Smith e soprattutto per David Ricardo (1772-1832), la fonte principale della ricchezza di una nazione risiedeva nelle attività industriali, attraverso le quali cui si crea un valore nuovo (la merce finita), che non c’è nelle materie prime (e quindi nella natura). In questa visione, all’origine della ricchezza e del valore economico c’è il lavoro umano che trasforma e modifica le materie prime naturali. La natura da sola non crea alcun valore. L’importanza attribuita al lavoro dell’uomo porta a sottolineare anche quella della divisione del lavoro Giorgio III (1760-1820) A differenza dei suoi predecessori (Giorgio I e Giorgio II) è un “vero inglese” Cerca di rafforzare il ruolo del sovrano, liquidando il primo ministro William Pitt e attuando un governo personale che provoca opposizione parlamentare e opposizione delle colonie (che porterà alla guerra di indipendenza americana) Quàcchero (o quàcquero): dall’ingl. quaker, propr. "tremante", der. di (to) quake "tremare" Movimento e setta protestanti sorti in Inghilterra intorno al 1650 in seguito alla predicazione di George Fox (1624-1691) Si autodefiniscono "Società degli amici" Originariamente sono chiamati quaccheri dai loro detrattori, per i tremiti dei fedeli quaccheri in alcune manifestazioni religiose I quaccheri - non riconoscono una gerarchia ecclesiastica e i sacramenti (non riconoscono neanche battesimo ed eucaristia) 1787 Convenzione costituzionale che elabora nuova Costituzione Primo esempio di lotta di liberazione vittoriosa di una colonia extraeuropea Il testo della dichiarazione di indipendenza (4 luglio 1776): “L'Unanime Dichiarazione dei Tredici Stati Uniti d'America". Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto ad un altro popolo ed assuma tra le potenze della terra lo stato di potenza separata ed uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione. Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati uguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e la ricerca della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità. Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini son disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finché siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire. Tale è stata la paziente sopportazione delle Colonie e tale è ora la necessità che le costringe a mutare quello che è stato finora il loro ordinamento di governo. Quella dell'attuale re di Gran Bretagna è storia di ripetuti torti e usurpazioni, tutti diretti a fondare un'assoluta tirannia su questi Stati. Noi pertanto, Rappresentanti degli Stati Uniti d'America, riuniti in Congresso generale, appellandoci al Supremo Giudice dell'Universo per la rettitudine delle nostre intenzioni, nel nome e per l'autorità del buon popolo di queste Colonie, solennemente rendiamo di pubblica ragione e dichiariamo: Che queste Colonie Unite sono, e per diritto devono essere, stati liberi e indipendenti; Che esse sono sciolte da ogni sudditanza alla Corona britannica, e che ogni legame politico tra esse e lo Stato di gran Bretagna è, e deve essere, del tutto sciolto; e che come Stati liberi e indipendenti, essi hanno pieno potere di far guerra, concludere pace, contrarre alleanze, stabilir commercio e compilare tutti gli altri atti e le cose che gli stati indipendenti possono a buon diritto fare. E in appoggio a questa dichiarazione, con salda fede nella protezione della Divina Provvidenza, reciprocamente impegnamo le nostre vite, i nostri beni e il nostro sacro onore.” La costituzione americana entra in vigore nel 1789 ed è la Costituzione più antica oggi in vigore Caratteristiche della costituzione americana: Separazione dei poteri: - potere legislativo: Congresso formato da Camera dei rappresentanti e Senato (art. 1) - potere esecutivo: Presidente (art. 2) - potere giudiziario: Corte Suprema (art. 3) Repubblica federale (art. 4) Nel corso del tempo è stata modificata➡ il primo emendamento garantisce la libertà di culto e di parola e il secondo emendamento garantisce la libertà di possedere armi La Costituzione Americana esclude gli “indiani non tassati”, le donne e gli schiavi Nella Costituzione non si parla di schiavi ma, con un linguaggio eufemistico, di persone “altre” rispetto alle persone libere Non si parla di donne, ma sono escluse Si pensa all’America come un luogo di libertà, ma in realtà per molto fu il luogo della schiavitù La schiavitù viene abolita su tutto il territorio degli USA alla fine della Guerra di secessione con il XIII emendamento (1865) Il XV emendamento (1870), che proibiva discriminazioni su basi razziali, assicura il voto agli ex-schiavi (maschi) Questo delude molto le femministe americane come Elizabeth Cady Stanton, che avevano lottato per i diritti delle donne e dei neri (un importante documento delle femministe americane è la Dichiarazione di Seneca Falls del 1848) L’applicazione del XV emendamento, tuttavia, in molti Stati viene vanificata: di fatto il pieno godimento del diritto di voto valido su tutto il territorio degli USA si ha con il Voting Rights Act del 1965 Il diritto di voto sarà riconosciuto alle donne con il XIX emendamento nel 1920 In teoria il XV emendamento riconosceva il diritto di voto ai tutti i maschi, indipendentemente dalla “razza”➡ i nativi americani però restarono esclusi Nel 1924 lo Snyder Act ammise i nativi americani nati negli USA al godimento della piena cittadinanza, ma fu lasciata ai singoli Stati la definizione dei criteri di ammissione al voto: molti stati continuarono a discriminare i nativi; l’ultimo stato ad ammetterli al voto fu il New Mexico, nel 1962 Nel 1783 l’Inghilterra è costretta - a riconoscere l’indipendenza americana - a restituire alla Spagna la Florida e Minorca - a restituire alcune Antille e il Senegal alla Francia Giorgio III nomina primo ministro William Pitt il giovane (tory) che fa appello all’opinione pubblica e ottiene una larga maggioranza alle elezioni del 1784, cosa che gli permette di consolidare il regime parlamentare. Pitt sarà ininterrottamente primo ministro fino al 1801 Barbary wars (1801-1815) Dopo l’indipendenza americana, vengono riprese abbastanza rapidamente le relazioni commerciali tra USA e Inghilterra e ci si comincia ad orientare verso il libero scambio Le navi USA che si avvicinano al Mediterraneo non sono più coperte dagli accordi inglesi con i corsari barbareschi, di cui sono vittima Ne derivano le cosiddette "barbary wars" tra gli USA e le reggenze barbaresche: la prima vede gli USA contro Tripoli e Algeri (1801-1805), la seconda contro poi a Tunisi (1815) Ancora oggi nell’inno dei marines si menzionano le coste di Tripoli ("shores of Tripoli") Negli ultimi anni è stato fatto un uso molto manipolatorio della storia di queste guerre, presentate da alcuni gruppi americani anti-islamici come dimostrazione di un presunto conflitto atavico tra USA e Islam In una prima fase gli inglesi guardano con interesse l’evoluzione della Francia verso la monarchia costituzionale Con l’occupazione del Belgio le cose cambiano e l’Inghilterra è una delle potenze della prima coalizione antifrancese (1793) La lotta è contro la minaccia francese ma anche contro il rischio che le idee rivoluzionarie si diffondano tra il proletariato inglese La guerra giustifica misure repressive (riunioni non autorizzate e formazione di sindacati considerate come alto tradimento) Il blocco continentale provoca difficoltà economiche, carestia e sommosse, nonostante sia spesso aggirato con il contrabbando L’Inghilterra occupa gran parte delle colonie francesi 1798 ribellione dell’Irlanda contro il dominio in inglese organizzata da forze repubblicane che si ispirano alla Rivoluzione americana e alla Rivoluzione francese; truppe francesi intervengono a sostegno dei ribelli, che vengono sconfitti; in risposta alla ribellione, nel 1800 viene approvato l’Atto di Unione tra la Gran Bretagna e l’Irlanda che porta alla nascita del Regno Unito (1801) Ruolo importante di personaggi inglesi come Nelson (batt. di Trafalgar, Spagna 1805) e Wellington (batt. Di Waterloo, 1815) nella sconfitta di Napoleone Nel corso dell’Ottocento, l’Inghilterra continua la sua espansione coloniale Nel 1807, il Parlamento inglese approva lo Slave Trade Act che vieta la tratta degli schiavi, provvedimento che favorisce la progressiva abolizione della schiavitù (anche da parte di altri stati) Nel 1815, il Congresso di Vienna approva una Dichiarazione contro la tratta Nel 1833 la Gran Bretagna abolisce la schiavitù nelle colonie inglesi (Slavery Abolition Act 1833); i proprietari di schiavi vennero compensati per la perdita patrimoniale causata dall’abolizione Alla fine della Prima Guerra Mondiale circa un quarto della superficie del globo apparteneva alla Gran Bretagna La Seconda Guerra Mondiale segna invece la fine della supremazia inglese e l’inizio della decolonizzazione (1947 indipendenza dell’India) Ancora oggi l’Inghilterra è una monarchia Nel giugno 2016 il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea ha visto i favorevoli all'uscita dall'UE attestati sul 51,9%, contro il 48,1% degli elettori che ha votato per la permanenza Il 31 gennaio 2020 il Regno Unito ha lasciato la UE Il Regno Unito continua ad essere una monarchia, e la vita della famiglia reale, tesa tra conservatorismo e cambiamento, suscita curiosità e interesse La morte della regina Elisabetta l’8 settembre 2022, dopo un regno durato settant’anni, apre nuove incertezze sul futuro della monarchia che comunque prosegue Il 6 maggio 2023 Carlo è stato incoronato con il nome di Carlo III
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved