Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Appunti Storia Moderna UniPG, Appunti di Storia Moderna

Storia dell'EuropaStoria EconomicaStoria politicaStoria coloniale

Appunti del corso di Storia Moderna della professoressa Coletti e del manuale "un vivaio di storia" di Aurelio Musi

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 21/10/2022

gioele-giorgi1
gioele-giorgi1 🇮🇹

4.3

(4)

5 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti Storia Moderna UniPG e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Storia moderna XV Secolo: Cambiamenti tra Europa medievale e Europa moderna? ● Umanesimo (1409 Tolomeo) ● Inizio esplorazioni marittime portoghesi (1415) ● Conquista di Costantinopoli (1453) ● Invenzione della stampa (1455) Conquista di Costantinopoli (1453)? Espansione dell'impero ottomano? Umanesimo? Donazione di Costantino? Umanesimo europeo? Motivazioni scoperte geografiche? I principali motivi per cui gli europei cominciarono a viaggiare per mare furono: ● l’esigenza di nuove rotte commerciali alternative a quelle dominate dai turchi e dai veneti a Oriente ● investimenti dei mercanti medievali nel trovare nuove rotte anche favorito dal mito dell’Ovest ● innovazioni tecniche (strumenti di navigazione, vela triangolare, timone assiale, etc…) ● investimenti delle monarchie nazionali sulle spedizioni marittime Caravella? Un tipo di imbarcazione di piccole dimensioni (30-40 tonnellate) Impero portoghese? Il portogallo comincia la sua espansione marittima alla ricerca di nuove rotte verso l’Africa Nera (Africa sub-Sahariana) alla ricerca di oro e schiavi, dalle varie colonie fondate in Africa il Portogallo si muove verso oriente, fino ad arrivare, sotto il governo di Enrico il Navigatore (1394-1460), a Canarie, Azzorre e Guinea. Dopo il 1450 si cerca la via delle Indie: ● nel 1488 Bartolomeo Diaz circumnaviga l’Africa ● nel 1497 Vasco de Gama raggiunge l’India L’impero portoghese aveva queste caratteristiche durante la sua espansione in Africa e Oceano Indiano: ● era poco popolato visto che il Portogallo non era interessato a stabilirsi all’interno delle nuove terre e usava i luoghi conquistati principalmente come punto di scalo marittimo (ad eccezione del Brasile) Punti deboli dell’impero Portoghese in Africa: ● la difficoltà dello Stato nel gestire le risorse commerciali e coloniali ● l’appoggiarsi per il commercio a mercanti stranieri (molti italiani) Impero portoghese agli inizi del 1500: le terre transoceaniche dell’impero portoghese agli inizi del ‘500 comprendeva quattro nuclei: ● le colonie agricole degli arcipelaghi dell’Atlantico (Capo Verde, Azzorre, Madera) ● territori in Africa dalla Sierra Leone al Congo. La risorsa più importante è il commercio di schiavi ● il dominio delle rotte marittime dell'Oceano Indiano, collegate a Lisbona dalla città di Goa in India ● Il Brasile, conquistato tra il 1521 e il 1530. Le risorse più importanti sono le piantagioni da zucchero Economia portoghese: l’economia portoghese si basava principalmente sulle spezie (pepe nero, zenzero, cannellam garofano, noce moscata, etc…). Il Portogallo aveva il monopolio del commercio delle spezie, ma aveva difficoltà nella distribuzione di questi prodotti, specialmente nell’Europa Settentrionale. Con la conquista del Brasile il centro di importanza dell’impero portoghese si sposta da Oriente ad Occidente. Declino dell’impero portoghese: l’impero portoghese era si vasto ma poco stabile, le motivazioni dietro al declino portoghese: ● la dipendenza da Stati stranieri per l’approvvigionamento di cereali ● l’aumento del debito pubblico ● il succedersi di inflazioni e recessioni economiche ● la debolezza delle strutture politiche tutto ciò porterà nella seconda metà del ‘500, il Portogallo, nell’area debole dell’economia mondiale Espansione portoghese? L’espansione del Portogallo la possiamo riassumere in queste fasi: 1. monopolio del commercio delle spezie e delle materie prime locali 2. alleanza con principi indigeni locali 3. conquista militare di punti di scalo 4. espansione verso oriente Terra nullius? Era un diritto inventato dai giuristi del tempo (1400 ca) secondo il quale le terre disabitate, non sottoposte ad alcuna signoria o popolate dai “selvaggi” potevano essere occupate dallo Stato che le scopriva Hernàn Cortés? Fu un condottiero spagnolo inviato in Messico nel 1519 con 400 soldati spagnoli, nel giro di 2 anni riesce a sottomettere le popolazioni indigene: massacra i principi locali, reprime nel sangue rivolte per il malcontento nelle città da lui conquistate, ripopola le fila dei suoi uomini tra i nativi locali e fa bombardare la capitale azteca di Tenochtitlan catturando e giustiziando l’imperatore Montezuma II. Aztechi? Inca? Maya? La encomienda? Era un’istituzione castigliana medievale che prevedeva una concessione di diritti di signoria fatta dalla corona ad un singolo privato su città, castelli, villaggi, etc… Quest'individuo si doveva occupare di amministrare quel territorio, ma non aveva alcun diritto di proprietà su esso né possibilità di trasmissione ereditaria. Insomma l’encomendero riceveva l’amministrazione temporanea di un certo numero di nativi americani e in cambio doveva rendere quelle comunità stabili Percezione europea delle Americhe? Il primo a comprendere che le Americhe fossero un altro continente fu Amerigo Vespucci nel 1501 durante un viaggio finanziato dal regno di Portogallo. Gli europei percepiscono l’America come un luogo senza identità, incontaminato, ed ovviamente quindi un posto che può dare l’opportunità di una vita nuova e di ripartire da zero. Ovviamente il luogo non è né senza identità né incontaminato in quanto esistevano nativi abitanti. Questa visione di alterità dell’America porta gli europei a sviluppare due pensieri: ● quello del buon selvaggio che scevro da ogni condizionamento sociale tenderà al bene ● quello della superiorità della civiltà europea Questi due pensieri contrapposti portano alla diffusione popolare della mentalità che i “selvaggi” fossero destinati alla schiavitù degli europei in quanto questi ultimi civilmente superiori In questo periodo ci fu un dibattito, soprattutto in ambiente teologico, sulla natura e l’identità dell’indigeno, ciò porta a due linee di pensiero principali che possono essere riassunte in due suoi esponenti: ● Juan Ginés de Sepúlveda: scrive un’opera in cui sostiene l’esistenza di uomini schiavi per natura e giustifica quindi l’operato dei conquistadores. Sepúlveda paragona i nativi americani alle bestie e i conquistadores ad egli angeli punitivi che portano l’evangelizzazione ● Bartolomé de las casas: fu un conquistador, ma quando tornò in Europa entrò nell’ordine dei Domenicani. Scrisse riguardo all'uguaglianza dei nativi americani, la bontà dei loro ordinamenti politici e economici, della vita sociale, urbana, industriale, delle virtù morali. Ciononostante anche las Casas riconosce la superiorità della civiltà europea A seguito della conquista delle Americhe molti missionari andarono ad evangelizzare le popolazioni indigene, specialmente gesuiti Conquista del Brasile? Rinascimento (tra XV e XVI secolo)? Il Rinascimento è un mutamento della società europea che ha origine in Italia. Ciò che caratterizza maggiormente il Rinascimento è l’esaltazione del mondo classico, della ragione critica; tutto ciò divenne di applicazione pratica nella vita di tutti i giorni. È durante il rinascimento che si crea il concetto di Stato ideale, lo Stato come una forma d’arte. Famoso è il Principe di Machiavelli che di fatto è una guida su come costruire un potere forte basato sulla propria persona. Rivoluzione dei prezzi e l’economia dell’età moderna: con questa terminologia si indica l’aumento dei prezzi in Europa intorno alla metà del 1500. Questa rivoluzione dei prezzi ha diverse cause: ● la scoperta dell’America e il conseguente afflusso in Europa di grandi quantità di metalli preziosi creando così l’inflazione monetaria ● l’aumento della natalità e il conseguente aumento demografico dell’Europa L’economia dell’età moderna si basava su: ● agricoltura: durante questo periodo si scatena il fenomeno della caccia alla terra da coltivare, in quanto la necessità di cibo della popolazione aumenta esponenzialmente. I principali prodotti sono i cereali ● prodotti industriali ● commercio ● attività di credito che permettono alle figure del mercante imprenditore e dell’operatore finanziario di emergere Stato moderno? Lo stato ideale nella concezione moderna era provvisto necessariamente di: ● un unico sovrano detentore del potere assoluto di origine divina ● presenza di un Consiglio del re ● organi rappresentativi di diversi ceti e settori ● fisco maggiormente diffuso e uniforme ● sistema di leggi valide sull’intero territorio ● burocrazia permanente ● esercito professionale statale ● diplomazia stabile Elementi di stato in comune con il medioevo: ● confusione tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario ● confini incerti tra pubblico e privato ● esistenza di ampie fasce di esenzione e privilegio (nobili) Pace di Lodi (9 Aprile 1454)? La pace di Lodi è un trattato di pace stipulato per interrompere la guerra tra Venezia e Milano e i loro rispettivi alleati. Questo trattato fu importante in quanto garantì quarant’anni circa di pace in Italia, cosa che aiutò a far emergere la corrente rinascimentale Carlo VIII? Carlo VIII fu re di Francia e si mosse per portare guerra in Italia La discesa di Carlo VIII in Italia e l’inizio delle guerre d’Italia? La spedizione di Carlo VIII in Italia fu possibile e facilitata grazie a diversi fattori: ● l’appoggio di Ludovico Sforza detto il Moro, signore di Milano illegittimamente ma comunque estremamente influente. Si alleò con Carlo VIII nel 1492 ● una fazione aristocratica filofrancese ● un impressionante dispiegamento militare ● un’ottima opera di diplomazia Carlo VIII si alleò con Ludovico il Moro nel 1492, egli per consolidare il suo potere in Padania cercò l’aiuto del sovrano francese, per questo, e per contrastare la minaccia aragonese, egli spinse Carlo VIII a rivendicare il suo diritto (stirpe angioina) sul trono di Napoli. Carlo VIII curò la preparazione politico-diplomatica della spedizione in tutti i suoi dettagli. Per prima cosa si assicurò la neutralità della Spagna e dell’Inghilterra con la cessione di terre. Diversi anche tra gli italiani guardavano alla discesa di Carlo VIII con interesse: il papa Alessandro VI che aveva interesse nel creare uno Stato del centro Italia avrebbe potuto usufruire dell’appoggio dello Stato francese. Discesa in Italia: nel 1494 Carlo VIII con l’appoggio di Ludovico il Moro e Piero de’ Medici comincia la discesa in Italia, entra a Firenze ma i fiorentini si ribellano e proclamano la repubblica capeggiata da Savonarola. Nel Febbraio del 1495 entra a Napoli con l’appoggio dei baroni. Nel Marzo del 1495 si costituisce un’alleanza anti-francese tra: Venezia, Ludovico il Moro, Alessandro VI, Massimiliano d’Asburgo, Ferrandino d’Aragona e i re cattolici di Spagna. Il 6 Luglio 1495 si svolge la battaglia di Fornovo tra gli alleati e Carlo VIII, Ferrandino d’Aragona riesce a riottenere il regno di Napoli. Nel 1497 c’è una tregua tra Francia, Spagna e Stati italiani. Nel 1498 muore Carlo VIII e gli succede Luigi XII d’Orléans che stringe accordi con Venezia e Alessandro VI allo scopo di conquistare Milano. Nel 1499 Luigi XII conquista il ducato di Milano. Nel 1500 Francia e Spagna stipulano il trattato di Granada per la spartizione del regno di Napoli che però viene sanzionato da una bolla pontificia del 25 Giugno 1501. ● con il suo matrimonio con Maria di Borgogna, figlia di Carlo il Temerario, si assicura le Fiandre ● con il matrimonio tra il figlio Filippo e Giovanna la Pazza, figlia di Ferdinando il Cattolico e Isabella di Castiglia stringe alleanze con la Spagna Con queste strategie matrimoniali Massimiliano I voleva rinsaldare quell’impero germanico ormai in declino da molto tempo, ciononostante alcuni pezzi di impero si staccarono sotto il regno di Massimiliano I: ● nel 1508 dopo numerosi successi militari la confederazione svizzera si separa dall’impero ● un accordo del 1506 stabiliva che il regno di Ungheria si sarebbe unito al Sacro Romano Impero sé i regnanti della dinastia Jagellone non avessero avuto eredi, purtroppo però nacque Luigi, figlio di Ladislao Jagellone, che vanificò i piani ● nonostante gli interessi in Italia e l’impegno a fianco di Giulio II Massimiliano I non riuscì ad ottenere il controllo di Venezia Confederazione svizzera? L’impero di Carlo V? Carlo V nasce a Gand il 24 Gennaio del 1500 da Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando il Cattolico e Isabella di Castiglia, regnanti di Spagna) e Filippo (figlio di Massimiliano I d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero). Nel 1506, per la morte del padre e la malattia mentale della madre, Carlo diviene erede delle Fiandre, degli Stati ereditari di casa d’Austria, dei regni d’Aragona e di Castiglia, delle loro dipendenze e domini. Nel 1516, alla morte di Ferdinando il Cattolico, Carlo venne incoronato re di Spagna. il 23 Ottobre 1519 Carlo venne incoronato imperatore del Sacro Romano Impero ad Aquisgrana. Elezione a imperatore: Carlo fu osteggiato in molti modi al raggiungimento della corona imperiale, la prima fra tutti a imporsi fu la Francia che si sarebbe ritrovata totalmente accerchiata, perciò si candidò Francesco I. Anche Leone X, papa Medici, si oppose all’elezione di Carlo, ma nonostante ciò Carlo riuscì ad essere eletto grazie ai banchieri (Fugger, Welser; fiorentini, genovesi) che lo finanziarono, perciò riuscì a corrompere i principi elettori con un milione di fiorini. 1520-1530: questo decennio fu fondamentale per Carlo per stabilire la linea politica per regnare sopra un così grande ed eterogeneo impero. La Spagna non accettò immediatamente le dipendenze alla dinastia Asburgica, perciò si creò il movimento a base urbana dei comuneros formato dalla piccola nobiltà, che si ribellò contro il governo dei consiglieri borgognoni di Carlo V. La rivolta dei comuneros però si trasformò da rivolta contro lo straniero a rivolta sociale con impronta anti nobiliare attirandosi quindi le antipatie dell’aristocrazia spagnola, grazie a queste antipatie Carlo V, nel 1521, riuscì a fermare i moti autonomistici in Spagna. Spagna e regno di Napoli: Carlo V cercava di mantenere un punto di equilibrio tra due esigenze: ● quella di affermare in maniera assoluta il potere della corona spagnola ● cercare l’alleanza con i ceti sociali dei singoli regni ci fu una linea comune però nella sua politica, quella di neutralizzare il potere dell’aristocrazia feudale, ma al tempo stesso farne accrescere la giurisdizione, la forza sociale ed economica. La stessa strategia politica fu adottata nel regno di Napoli. Predominio europeo: la politica di Carlo V fu simile a quella di Ferdinando il Cattolico, la contesa per il predominio europeo e il contenimento del pericolo turco. Declino e fine di Carlo V: Carlo V venne sconfitto a Innsbruck dai principi protestanti e fu costretto a firmare la pace di Augusta nel 1555. L’anno successivo, il 16 Gennaio del 1556, Carlo V abdica in favore del figlio Filippo II, a cui cede le corone di Spagna, Castiglia, d’Aragona, Sicilia, delle Nuove Indie e cedette anche i paesi bassi e la Franca Contea. Il 12 Settembre del 1556 cedette la corona imperiale al fratello Ferdinando. Carlo V morì Lanzichenecchi? Terza fase delle guerre d’Italia? La terza fase delle guerre d’italia comincia con l’ascesa di Carlo V, che sconvolge lo scenario politico internazionale. Il 3 Luglio 1519 Carlo V giura la Costituzione imperiale, in base a essa nessuno può essere messo al bando dall’Impero senza processo. Nel 1525 viene sconfitto e catturato a Pavia Francesco I, che fu costretto a rinunciare a Milano. Al termine di un anno di prigionia firma una pace con Carlo V, appena rilasciato però forma una nuova alleanza (Lega di Cognac) in cui coinvolge: Inghilterra, Venezia, Milano, Genova, Firenze e lo Stato della Chiesa. Ad intervenire per vanificare l’alleanza però ci pensano i lanzichenecchi, le truppe mercenarie di Carlo V. Con queste truppe Carlo V il 6 maggio 1527 compie il sacco di Roma, un evento di orribile violenza. Venezia approfittando della debolezza di Roma occupa nuovamente Ravenna e Cervia. Nel 1528 Genova si sgancia dall’alleanza con francesco I ed entra nell’orbita asburgica. Nel 1529 anche papa Clemente VII lascia l’alleanza francese ed entra nell’orbita asburgica a seguito degli accordi di Barcellona, al papa serviva aiuto per ristabilire il potere dello Stato della Chiesa e per reintrodurre i Medici come signori di Firenze. Con il ritorno di Alessandro de’ Medici, nipote del pontefice, inizia per Firenze la fase del principato dinastico. Pace di Cambrai (1529): con la pace di Cambrai (detta delle due dame perché stipulata da Luisa di Savoia e Margherita d’Austria) si stabilisce il seguente assetto sulla penisola italiana: Milano, Napoli e Asti sotto il dominio di Carlo V, Genova nell’orbita spagnola e il Piemonte sabaudo occupato dai francesi. Nel 1530 Carlo V viene incoronato nella basilica di San Petronio da papa Clemente VII re d’italia e imperatore del Sacro Romano Impero. Francesco I apporta una politica di riarmo e di consolidamento della difesa militare. Stipula anche due sconcertanti alleanze: ● Solimano I il Magnifico ● i principi luterani della Germania entrambi erano nemici di Carlo V. Nel 1535 riprendono le ostilità tra Spagna e Francia. Pace di Crépy (1544): questa pace non cambia la situazione internazionale, ma introduce la figura di Paolo III Farnese, successore di Clemente VII. Sconfitta della Francia in Italia (1557): morto Francesco I gli succede al trono Enrico II che continua la politica diplomatica e militare del padre, ma nonostante le difficoltà che l’impero di Carlo V sta affrontando non riesce ad affermare la propria posizione in Italia con solidità. Nel 1557 i francesi perdono l’ultimo importante territorio italiano: il Piemonte. La battaglia in cui i francesi persero il Piemonte è quella di San Quintino, dove Emanuele Filiberto, figlio dello spodestato duca di Savoia, sconfigge i francesi a capo delle truppe spagnole. Pace di Cateau-Cambrésis (1559): con questa pace termina la terza fase delle guerre d’Italia e si ridisegnano le sfere di potere sui vari territori in questo modo: ● Spagna: la Spagna conserva il ducato di Milano, il regno di Napoli, la Sicilia, la Sardegna e ha alle sue dipendenze o come alleati: ○ Famiglia dei Savoia: Savoia, Piemonte e Nizza ○ repubblica di Genova: diventa la più importante finanziatrice della Spagna ○ repubblica di Venezia: mantiene l’autonomia ma resta alleata con la Spagna ○ ducato di Toscana: ottiene dalla Spagna la città di Siena; la repubblica di Lucca conserva l'indipendenza, la Spagna la userà, insieme ad altre città costiere toscane, per controllare il ducato ○ Stato della Chiesa: legato alla Spagna per i problemi creati dalla riforma protestante ● Francia: solo il marchesato di Saluzzo è controllato militarmente dalla Francia ● ducato di Modena e Reggio, ducato di Ferrara: sotto gli Estensi ● Ducato di Parma e Piacenza: sotto Ottavio Farnese Pace di Augusta (1555)? Cuius regio eius religio? Martin Lutero (1483-1546) e la riforma protestante? Martin Lutero fu un monaco agostiniano e padre della riforma protestante. Nato nel 1483 a Eisleben in Turingia da una famiglia relativamente agiata, dopo la formazione primaria Lutero frequentò la facoltà delle Arti all’Università de Erfurt e infine divenne monaco dell’Ordine degli agostiniani. Gli anni degli studi (1505-1517) sono contrassegnati dagli studi di teologia a Wittenberg, dal viaggio a roma, dove Lutero entra in contatto con la corruzione della corte pontificia e soprattutto dalla ricerca sui I principi seguono alla lettera le parole di Lutero e mentre ¾ di Germania è in preda alla rivoluzione si scaglia violentissima la repressione dei nobili sulla popolazione. La battaglia decisiva fu la battaglia di Frankenhausen. I rivoltosi avevano dalla loro un esercito composto da 10.000 uomini, ma furono comunque sconfitti dai principi tedeschi. Si calcola però che circa 100.000 furono i contadini e i cittadini a perdere la vita, massacrati e arsi vivi. Tutte le rivendicazioni furono ignorate Gesuiti? Zwingli? Calvino? Jean Cauvin (Giovanni Calvino) nasce a Noyon (Piccardia) nel 1509. Studia a Parigi ed entra in contatto con i circoli umanistici erasmiani. Controriforma cattolica? La controriforma in Italia (pagina 134): Il Concilio di Trento? Filippo II? La storiografia più recente tende a distinguere il regno di Filippo II in tre fasi: ● 1559-1565: in quegli anni l’impero ottomano, con alla guida Solimano il Magnifico (1522-66), premeva e minacciava i confini spagnoli, perciò Filippo II decise di attaccare l’impero turco a Gerba nel 1560, ma la sua flotta fu sconfitta dagli ottomani. Filippo II però cominciò dopo la sconfitta un’imponente opera di ricostruzione della flotta e fu così che riuscì a respingere i turchi che avevano assalito Malta nel 1565. ● 1565-1580: a metà degli anni ‘60 del ‘500 i Paesi Bassi erano in ebollizione e Filippo II è costretto ad intervenire. Carlo V in una lunga serie di istruzioni scritte nel 1548 ricordava al figlio che i Paesi bassi erano diventati più potenti e gli aveva raccomandato di tenerli uniti per poterli difendere meglio. Durante il regno di Filippo II però i rapporti tra la corona spagnola e l’aristocrazia dei Paesi Bassi si stavano incrinando, i sentimenti nazionalistici, l’aspirazione all’indipendenza dallo straniero e la lotta al cattolicesimo facevano si che si scatenassero rivolte contro la monarchia spagnola. Filippo II inviò a mediare Margherita d’Asburgo, ma non ottenne alcun risultato, perciò il sovrano scelse la via della repressione inviando alla fine del 1566 a governare i Paesi Bassi il duca d’Alba con il pugno di ferro. Questa politica spietata di repressione portò ad una rottura dell’alleanza tra la corona spagnola e parte dell’aristocrazia dei Paesi Bassi. Dopo il saccheggio di Anversa ad opera di Filippo II anche le province meridionali, nel 1576 venne sancita la cosiddetta pacificazione di Gand, in cui stabiliva l’alleanza tra olandesi e valloni, alleanza con interessi anti-spagnoli ma debole che durerà solamente un anno. La Spagna tentò infine di rimediare inviando prima Giovanni d’Austria, figlio naturale di Carlo V, e poi Alessandro Farnese che riuscì a recuperare la parte meridionale dei Paesi Bassi, mentre quella settentrionale, nel 1579, si staccò formalmente dal dominio spagnolo creando la Repubblica delle Provincie Unite (Olanda, Zelanda, Utrecht, Gheldria, Overijssel, Groninga, Frisia). La guerra contro la Repubblica delle Province Unite continuerà ancora per qualche decennio e solo nel 1648, alla fine della guerra dei trent’anni la Spagna riconobbe ufficialmente l’indipendenza dell’Olanda. Tra il 1570 e il 1573 gli ottomani conquistano l’isola di Cipro dominata fino ad allora dai veneziani, ciò portò parte dell’occidente a formare la Lega Santa nel 1571, formata principalmente da Spagna, Venezia e Stato della Chiesa. Riuscirono a creare una flotta di 300 navi. Il 7 Ottobre 1571 si svolse nelle acque di Lepanto lo scontro tra la flotta ottomana e quella cristiana, vinsero i cristiani, ma in totale tra morti e feriti furono circa 60.000 uomini. Nel 1574 la Spagna si impegnò in Nordafrica cercando di riconquistare Tunisi. Dopo questa data il sultano Murad III lascia il Mediterraneo a causa del conflitto con la Persia. Il 4 Agosto 1578 muore nella battaglia di Alcazarquivir il re del Portogallo Sebastiano di Braganza, che era partito per conquistare il Marocco, senza eredi, Filippo II aveva contratto il suo primo matrimonio con Maria Emanuela di Portogallo e quindi rivendicava il diritto a regnare sul Portogallo. ● 1580-1598: Nel 1580 la Spagna annette il Portogallo, che però non riceverà mai un processo di integrazione con la Spagna, né il dominio europeo né il dominio americano Filippo II in quel periodo stava anche progettando l’invasione dell’Inghilterra, le cause dell’invasione sono: ○ con il suo matrimonio con Maria I Tudor Filippo II poteva rivendicare il regno d’Inghilterra ○ l’Inghilterra aveva appoggiato l’Olanda nella guerra contro la Spagna ○ il papa si stava opponendo alla religione anglicana in Inghilterra L’Invincibile Armata partì dal porto di Lisbona nella primavera del 1588 e a Luglio entrò nella Manica dove si scontrò con le navi inglesi, ma venne respinta dalle imbarcazioni inglesi efficienti nell’artiglieria. Un grande aiuto lo diede anche il maltempo che neutralizzò svariate imbarcazioni spagnole Battaglia di Lepanto (7 Ottobre 1571)? Fu una battaglia navale svoltasi a Lepanto tra impero ottomano e Lega Santa. Fu una battaglia particolarmente sanguinosa, tra morti e feriti si contano circa 60.000 uomini. Fu la flotta cristiana ad avere la meglio Conseguenze: ● la Lega Santa si sciolse ● Venezia trattò la pace separata con i turchi rinunciando a Cipro L’Invincibile Armata? Fu la flotta navale messa in piedi da Filippo II dopo la disfatta di Gerba. Comprendeva 130 navi, oltre 30.000 uomini, 2400 pezzi di artiglieria. Ascesa dell’Inghilterra (1500-1650 ca)? Vive inizialmente un’esperienza cattolica, per poi separarsi dal papa per volontà del sovrano Enrico VIII, finendo per creare la chiesa anglicana. All’inizio l’Inghilterra è un’isola semi-sconosciuta, con una principale produzione agricola e con una sola attività industriale: l’esportazione della lana. L’Inghilterra comincia a cambiare a partire dall’inizio del 1500: ● l’inflazione del 1500 provocò una rapida mobilitazione sociale all’interno di ogni classe, anche il mondo agricolo ne fu coinvolto ● nelle coltivazioni si cambiò lentamente dal diritto feudale al diritto assoluto di proprietà ● la tendenza ad intraprendere investimenti economici anche rischiosi, ciò costituì un vantaggio per lo sviluppo economico e sociale Questi elementi subirono un fortissimo impulso sotto il regno di Elisabetta I Enrico VIII(-1547): Successione al trono (1547): i protagonisti di questa contesa al trono sono: ● Edoardo VI: figlio minorenne di Enrico VIII ● Maria Tudor: figlia di Enrico VIII e moglie di Filippo II di Spagna ● Maria Stuart: regina di Scozia, pretendente al trono inglese e moglie di Francesco II di Francia ● Elisabetta I: figlia di Enrico VIII Il figlio di Enrico VIII, Edoardo VI, dovette affrontare i problemi di essere ancora minorenne, l’incertezza di una politica che aveva imposto una confessione religiosa e le forti tensioni sociali. Nel 1553, alla morte di Edoardo VI, il trono passa a Maria Tudor che andò in sposa a Filippo II e cercò di far entrare il suo regno nell’orbita spagnola e cattolica. Maria Tudor fu detta la “sanguinaria” a causa della forte repressione antiprotestante che cercò di attuare. Morta Maria Tudor nel 1558 venne eletta regina Elisabetta I. Elisabetta I (1558-1603): Elisabetta I venne eletta regina d’Inghilterra nel 1558. La politica religiosa di Elisabetta abbracciò l’anglicanesimo voluto dal padre in questi modi: ● con l’Atto di supremazia si fece nominare capo delle cose sacre e profane ● consolidò l’orientamento confessionale calvinista ● mantenne l’organizzazione episcopale inglese ● represse con fermezza l’estremismo dei puritani Così rafforzò l’unità religiosa e rese più forte il potere della corona. Maria Stuart nel frattempo, nel 1560, di ritorno dalla Francia, dopo la morte del marito Francesco II, trovò la Scozia a maggioranza calvinista. Tutti i ceti avevano partecipato alla rivolta contro la corruzione della Chiesa cattolica. La confessione Primo editto di San Germano (1562)? La regina di Francia Caterina de’ Medici concede la libertà di culto agli ugonotti che erano però obbligati a risiedere fuori dalle mura delle città Secondo editto di San Germano (1570)? Concessione della libertà di culto anche dentro alle città e di piazzeforti, fortificazioni e del porto di La Rochelle L’Europa orientale? Russia autocratica con gli zar e Polonia con un’oligarchia nobiliare dove il re era solo rappresentativo L’espansione islamica del XVI secolo? Tra il XV e XVI secolo si crearono due grandi imperi islamici: quello degli ottomani, il cui nome deriva da uno dei loro primi capi Othman, e quello dei persiani. L’Islam però interessò aree come l’Asia, l’India e l’Africa sub-sahariana. Il protagonista delle vicende europee nell’età moderna fu però l’impero ottomano, che dalla conquista di Costantinopoli (1453) riuscì in meno di un secolo ad arrivare ad assediare Vienna (1529). L’influenza ottomana si estendeva su: Turchia, Siria, Egitto, Belgrado, parte dell’Ungheria, i principati di Moldavia, Valacchia, Transilvania, territori lungo il Danubio e il Dnestr, il Mar Nero e l’Iraq. Ci sono varie motivazioni dietro all’espansionismo ottomano: ● vantaggi relativi alla posizione geografica ● la personalità dei capi ● la grande abilità militare e la cura posta nell’organizzazione dell’esercito ● la crisi europea dovuta allo scontro tra Carlo V e Francesco I ● modello politico dell’impero con grande equilibrio tra religione, politica e milizia Struttura sociale dell’impero ottomano: Al vertice si trovava il sultano, califfo di tutte le terre sunnite dell’Islam. La forza del sultano era nell’esercitare un potere assoluto e nella quasi mancanza di proprietà privata della terra, l’intero territorio agricolo dell’impero era di proprietà del sultano, ad eccezione dei territori di enti religiosi. Nella struttura di governo i ceti erano 2: ● ceto degli schiavi del sultano con funzioni governative: ogni anno un certo numero di bambini maschi appartenenti alle famiglie cristiane venivano presi e portati a Costantinopoli, dove venivano educati nella fede islamica e nelle discipline dell’amministrazione civile e militare, questi schiavi del sultano una volta finita la loro istruzione sé venivano considerati adatti al ruolo da ricoprire venivano inviati a svolgere le mansioni: burocratiche, di amministrazione civile (gestione delle province) e rimpolpavano le fila dell’esercito ● ceto militare: a questo ceto erano concessi i timar in cambio del controllo territoriale delle province e la difesa di esse Gli ottomani non pretesero mai che le popolazioni annesse o di fede non islamica si convertissero, gli bastava riscuotere da queste persone censi, canoni e decime. Declino dell’impero ottomano: l’inizio del declino ottomano si può ricondurre tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI secolo, le cause furono molteplici: ● la superiorità militare ed economica dell’Europa assolutista ● la lunga guerra contro la Persia e la perdita del Caucaso a causa di essa ● la debolezza del ruolo del sultano e le rivolte dei giannizzeri che cominciarono a deporre e a nominare sultani e gran vizir (tipo Roma antica) ● l’economia che si basava sul primato della terra in un mondo che si avviava verso l’industria Giannizzeri? Corpi scelti dell’esercito ottomano di fanteria e artiglieria Timar? Concessione di terra ad un privato da parte del sultano ottomano. Il privato che riceveva la terra non poteva lasciarla in eredità alla sua famiglia, non poteva esercitare una sua giurisdizione ed era costantemente controllato dagli enti governativi XVII Secolo: La crisi/trasformazione del 1600? Questa crisi interessò i paesi europei lungo tutto il XVII secolo, questo periodo è rappresentato da diversi fenomeni: ● la crisi delle strutture agrarie ● la crisi manifatturiera, industriale e commerciale ● il declino demografico ● un susseguirsi di cicli di carestie e epidemie ● le conseguenze nefaste delle guerre ● le rivolte e le rivoluzioni che scossero l’Europa del tempo ● il declino dei grandi imperi Declino dell’impero spagnolo? Filippo III (1598-1621): durante il regno di Filippo III la Spagna fu investita da una grande crisi economica: cattivi raccolti (in particolare in Castiglia, ciò ne provocò lo spopolamento), la peste del 1599-1600, l’esodo dalle campagne verso le città. Nel 1607 Filippo III dichiara bancarotta a causa dell’esaurimento del filone d’argento proveniente dall’America. L’economia iberica precipitò anche perché il governo spagnolo decise di espellere i moriscos (1609-1614), parte fondamentale dell’economia nei campi dell’agricoltura e dell’artigianato spagnolo. Filippo III e il suo valido, il duca di Lerma, esercitarono una politica internazionale volta alla pace i cui atti più importanti sono: la pace con l’Inghilterra (1603) e la tregua di 12 anni con le Province Unite (1609). Filippo IV (1621-1665): Filippo IV sale al potere alla morte di Filippo III nel 1621 ed è seguito dal suo valido, il conte-duca d’Olivares. Olivares, per risolvere la crisi di fiducia nei confronti della corona spagnola, propose due soluzioni da attuare: ● un nuovo imperialismo internazionale ● un maggiore coinvolgimento delle province nella vita economica, politica e militare della Spagna La politica estera di Filippo IV e di Olivares può essere divisa in 3 fasi: ● 1° fase (1621-1627): in questo periodo termina la pax hispanica con le Province Unite, Olivares organizza un sistema di alleanze antiolandese e ottiene un successo militare a Breda contro le Province Unite. Nel 1625 riesce a conquistare l’area strategica della Valtellina, in questo modo poteva contenere il pericolo francese in Europa ● 2° fase (1627-1635): nel dicembre del 1627 muore il duca di Mantova e il candidato a ricoprire quella carica che aveva maggiori titoli era francese, la Spagna, resasi conto che il controllo francese di Mantova poteva essere un problema per l’Italia spagnola, intervenne militarmente attraverso il governatore di Milano Gonzalo de Cordova e nel Marzo del 1628 penetrò con le sue truppe nel Monferrato, Olivares inviò altre truppe ad assisterlo. La guerra di Mantova (1628-1631) viene considerato un enorme errore di politica internazionale dagli storici in quanto manifestò così all’Europa intera le mire imperialiste della Spagna ● 3° fase (1635-1648): questa fase è caratterizzata dalla guerra franco-spagnola (1635-1648). In questo periodo la Spagna dovette fronteggiarsi sia sul fronte esterno con Olanda, Francia e Germania che sul fronte interno, poiché nel 1640 scoppiò la rivolta in Catalogna e ci fu la secessione del Portogallo. Nel 1641 la Catalogna si alleò con la Francia. Nel 1647 altre due rivolte scoppiarono nell’Italia spagnola: in Sicilia e nel regno di Napoli, nell’Ottobre dello stesso anno i leader popolari napoletani proclamarono la real republica napoletana. Nel 1648 la Spagna firmò la pace con gli olandesi. Il 6 Aprile 1648 gli spagnoli riprendono Napoli. Valido? Il valido era la figura principale che si occupava di governare per conto del sovrano. Era un misto tra l’uomo favorito del sovrano e il primo ministro Moriscos? La guerra dei trent’anni fu un conflitto che scoppiò all’interno dell’impero germanico a seguito della defenestrazione di Praga. La Guerra dei Trent’anni fu un conflitto dalle molteplici caratteristiche: ● assunse le sembianze di una guerra di religione ● divenne molto presto un conflitto internazionale ● vide l’ascesa nella zona europea degli Stati del Nord Europa quali Svezia e Danimarca La guerra può essere divisa in quattro fasi: Fase boemo-palatina (1618-1625): dopo la defenestrazione di Praga in Boemia fu nominato un governo provvisorio. L’arciduca Ferdinando, non ancora imperatore, chiese l’intervento delle forze imperiali. Nell’Agosto del 1618 il primo esercito imperiale entrava in Boemia. A fianco della Boemia si schieravano Federico V, principe elettore del Palatinato e il duca di Savoia. Il 20 Maggio 1619 muore l’imperatore Mattia e ad Agosto Boemia, Lusazia, Slesia e Moravia eleggono come nuovo imperatore Federico V, nello stesso mese veniva eletto canonicamente imperatore anche Ferdinando II, si veniva quindi a creare una forte divisione politica con 2 imperatori, uno legittimo e uno non tantissimo. Nel 1620 l’Unione evangelica fu sconfitta nella battaglia della Montagna bianca dall’Impero. Federico V fu esiliato e gli vennero sottratti tutti i beni mentre con i suoi alleati ci fu una repressione durissima. Nel 1622 il Palatinato tornò sotto l’egemonia dell’Impero. Fase danese (1625-1629): dopo aver riottenuto il controllo dell’Impero, Ferdinando II, mira all’espansionismo cattolico-asburgico verso nord, in particolare in Danimarca. Al tempo della guerra in Danimarca regnava Cristiano IV che sognava di conseguire l’egemonia sull’intera penisola scandinava e sul Baltico (stesso progetto aveva la Svezia). Forte dell’appoggio di Francia, Olanda e Inghilterra la Danimarca scese in guerra a fianco dei protestanti, ma le truppe imperiali guidate da Albrecht von Wallenstein sconfissero i protestanti e invasero la Danimarca. La Danimarca fu costretta a firmare la pace di Lubecca, con la quale si stabiliva che avrebbe rinunciato al conflitto con l’Impero. La seconda fase della guerra si concluse favorevolmente agli Asburgo, che avevano ripreso pieno controllo dell’Impero e esteso la loro influenza sul mar baltico. Fase svedese (1630-1635): a regnare in Svezia al tempo era Gustavo Adolfo (1611-1632). Gli svedesi non potevano tollerare la presenza asburgica sul mar Baltico. Gustavo Adolfo dopo aver stipulato un trattato d’alleanza con Richelieu si spinse in Germania e occupò Monaco e a Lutzen sconfisse l’esercito imperiale comandato da Wallenstein, ma in questa battaglia Gustavo Adolfo morì sul campo di battaglia, destabilizzando la solidità dell’esercito svedese. Nel 1634 gli svedesi furono sconfitti dalle truppe imperiali a Nordlingen, gli stati germanici protestanti li abbandonarono e firmarono la pace di Praga nel 1635. Con questa pace si ristabilisce l’egemonia asburgica sugli Stati germanici e la cacciata degli svedesi dall’Impero. Fase francese (1635-1648): a questo punto della Guerra gli schieramenti sono: Francia, Svezia, Olanda contro Spagna e Impero. Sul trono imperiale si trovava ora Ferdinando III (1637-1657). Nella Manica gli spagnoli vennero sconfitti dagli olandesi, ma la vittoria più importante fu quella a Rocroi (1643), Luigi di Borbone, principe di Condé, sconfisse gli spagnoli. Insieme agli svedesi, i francesi, penetrarono in Sassonia, Boemia, Palatinato, Alsazia e Baviera. Nel 1644 iniziarono le trattative di pace a Osnabruck e a Munster. Nell’Ottobre del 1648 venne firmata la pace di Vestfalia, che mise fine alla Guerra dei Trent’anni, questa pace venne firmata solo da Impero, Francia e Svezia, la Spagna non firmò. Conseguenze: per quanto riguarda la pacificazione religiosa si stabilì che: ● i principi elettori potevano scegliere la religione del loro Stato ● i sudditi erano tenuti a seguire quella che era stata la religione di famiglia da almeno 25 anni, chi non voleva seguire questa norma doveva lasciare il Paese ma conservava i suoi beni per quanto riguarda il piano politico-territoriale il trattato di Vestfalia prevedeva che: ● la Francia estendesse i suoi confini fino al Reno e incorporasse i 3 vescovadi di Metz, Toul, Verdun. Entrava a far parte del territorio francese anche l’Alsazia ● la Svezia otteneva nel territorio germanico Brema e Verden, estendeva la sua influenza nella Pomerania occidentale e le era riconosciuto il primato nel Baltico e nel Mare del Nord ● il trattato riconosceva ufficialmente l’indipendenza dell’Olanda Epilogo della guerra franco-spagnola (1648-1659)? finita la guerra dei Trent’anni la Spagna poté concentrarsi nuovamente nella sua politica interna, nel 1652 la corona riesce a restaurare il suo potere in Catalogna. La rivolta in Portogallo ebbe invece successo. Le sorti della guerra franco-spagnola mutarono dopo la battaglia delle Dune (1658),con la vittoria dei francesi alleatisi con gli inglesi. La guerra franco-spagnola termina con la pace dei Pirenei (1659), dove la Spagna cedeva: ● Inghilterra: Dunkerque e Giamaica ● Francia: parte delle Fiandre e dell’Artois e la Cerdagna e il Rossiglione nei Pirenei Inoltre il matrimonio tra Luigi XIV, re di Francia, e Maria Teresa, figlia di Filippo IV re di Spagna, creerà nuovi legami tra i due Stati Pace di Oliva (1660)? La guerra proseguì nel Baltico, tra il sovrano svedese Carlo X e la Danimarca. Nel 1660, grazie alla mediazione di Mazzarino, con la pace di Oliva si concludeva il conflitto con la spartizione del territorio polacco. Il regno di Polonia venne smembrato e parte dei territori vennero distribuiti tra Svezia, Brandeburgo e Russia. Dai Tudor agli Stuart? Elisabetta I Tudor (1558-1603): Lo Stato inglese in età elisabettiana presentava alcune mancanze rispetto agli altri Stati europei: ● scarsa autonomia finanziaria: gran parte delle risorse finanziarie provenivano dai beni sottratti alla Chiesa dopo la riforma. ● l’esercito era composto da milizie locali ● mancanza di una burocrazia di governo locale: la nuova nobiltà (gentry) facente parte della Camera dei Comuni era disposta ad assecondare le decisioni del re a patto che egli gli concedesse di governare città e campagne ● controllo religioso assente: sotto Elisabetta si era strutturata una Chiesa ufficiale, quella anglicana, carente però di basi dottrinali solide, ciò contribuì alla diffusione di sette estremiste protestanti (puritani) e cattoliche Giacomo I Stuart (1603-1625): alla morte di Elisabetta I che non ebbe eredi salì al trono Giacomo I, figlio di Maria Stuart e re di Scozia. Sotto Giacomo I la Scozia e l’Inghilterra si unificano. Il regno di Giacomo fu attraversato da enormi contrasti in tutti i settori della politica del tempo: ● la religione: Giacomo I portava avanti il modello della Chiesa anglicana, ma si opponeva a lui il modello del Puritanesimo, largamente diffuso nella società inglese ● la pratica economica e finanziaria: ● la politica estera: dopo la pace del 1603 ci fu un avvicinamento tra Inghilterra e Spagna visto con preoccupazione dai sudditi britannici ● il rapporto tra re e Parlamento: il conflitto tra il Parlamento e la corte era alimentato dalla corruzione e dal clientelismo dell’apparato di governo Con il passare del tempo emerge sempre di più un distaccamento tra la dinastia degli Stuart e la società civile inglese. Carlo I (1625-1649): Carlo I succedette a Giacomo I nel pieno della Guerra dei Trent’anni. I rapporti con la Spagna andavano deteriorandosi. Gli inglesi sostennero gli ugonotti francesi a La Rochelle, ma non furono molto di aiuto. Proprio durante questo evento, nel 1628, scoppia il conflitto tra il re e il Parlamento. Petition of rights (1628-1629)? Il re nel 1628 convoca il Parlamento per richiedere i finanziamenti per portare avanti la guerra, ma il Parlamento decide di accettare solamente sé il re avesse concesso l’approvazione della Petition of rights. La petition of rights prevedeva il consenso del Parlamento per: ● le forme di imposizione fiscale straordinaria ● l’emissione dei mandati di cattura affidati unicamente ai tribunali ordinari ● il divieto di ricorrere alla corte marziale e di imporre l’acquartieramento militare nelle case private La politica economica era in crisi, Cromwell istituisce l’imposta fondiaria, la politica estera antispagnola non ottiene il favore del ceto mercantile, interessato agli scambi con gli Asburgo. Lo scontro politico interno invece era ormai tra i moderati dell’esercito e i realisti. Cromwell muore nel 1658 lasciando l’Inghilterra in una profonda crisi. Il ritorno del re (1658-1660): il figlio di Oliver Cromwell, Richard Cromwell, subentrò al padre nella carica di Lord Protettore, ma non riuscì a rappresentare una solida figura politica di riferimento. Nel 1660 un esercito realista guidato da George Monck marciava su Londra e restituiva i poteri al Parlamento. Entrò così come re d’Inghilterra Carlo II Stuart che restaurò la monarchia, la Camera dei Lord e la Chiesa anglicana Carlo II Stuart (1660-1685)? Dopo il ritorno in Inghilterra come re Carlo II dovette mediare con il potere esercitato dalla Camera dei Comuni, grazie alla quale non ci fu una restaurazione dell’assolutismo monarchico. Dopo la rivoluzione nacquero due schieramenti politici: ● tories: coloro che credevano nel diritto divino del re, nel principio dinastico, nella religione di Stato anglicana e nell’intolleranza religiosa (conservatori) ● whigs: coloro che credevano nell’autorità del Parlamento, nella libertà religiosa, in un diverso tipo di principio di rappresentanza politica (progressisti) Il re tentò di restaurare l’assolutismo, ma il Parlamento si oppose, in questa opposizione importante fu l’approvazione della legge Habeas corpus ad subjiciendum nel 1679, che aboliva il carcere preventivo e l’arresto solo sulla base di motivi penalmente perseguibili. Carlo II si alleò con Luigi XIV, mettendo così le basi per una solida alleanza anglo-francese. John Locke? La “gloriosa rivoluzione” (1688)? Giacomo II (1685-1688): alla morte di Carlo II prese il suo posto sul trono il fratello Giacomo II. Era un re cattolico. Tentò di riaffermare il diritto divino del re seguendo come modello l’assolutismo di Luigi XIV, ma il partito whigs era più forte di quello tories. Giacomo II riprese i rapporti diplomatici con Roma, inimicandosi i suoi sostenitori. Un grande schieramento formato da whigs e tories offrì la Corona d’Inghilterra allo statolder d’Olanda Guglielmo III d’Orange e a sua moglie Maria Stuart, figlia primogenita protestante di Giacomo II. Nel 1688 un piccolo esercito olandese sbarcò in Inghilterra senza incontrare resistenze. Gli olandesi vennero accolti a Londra mentre Giacomo II fuggiva in Francia presso Luigi XIV. Guglielmo III (1688-1702): il primo atto di Guglielmo III nel 1689 fu l’emanazione del Bill of Rights (Dichiarazione dei Diritti), con essa si proclamava la fine della monarchia assoluta. Secondo la formula costituzionale inglese il re regna non governa. Ad occuparsi di governare e di rappresentare il popolo da quel momento in poi fu il Parlamento. Questa rivoluzione viene detta gloriosa perché, secondo lo storico George Trevelyan: “la vera gloria della rivoluzione inglese del 1688 sta nel fatto che fu incruenta” Dottrina puritana? La dottrina puritana portava avanti l’idea di un cristianesimo calvinista ortodosso e l’abolizione di ogni residuo cattolico, come per esempio le gerarchie ecclesiastiche, questa dottrina si ispirava ad un modello di società fondata sull’individuo Camera dei Comuni? Camera dei Lord? Ciclo di Norfolk? Ancien Régime? Nella propaganda rivoluzionaria francese la forma di governo della monarchia assoluta Luigi XIV (1643-1715)? Luigi XIV è l’esempio perfetto del modello di Stato moderno (la monarchia assoluta). Politica interna: l’obiettivo era il compimento di quel percorso assolutistico perseguito da Enrico IV, Richelieu e Mazzarino. Luigi XIV estromise tutte le personalità influenti dal Consiglio del Re, riuscì a ridimensionare i poteri e le ambizioni dei governatori di provincia. I comandi militari sia marittimi che terrestri restarono nelle mani dell’antica nobiltà. Luigi XIV incentivò, tramite la cessione di titoli, la nobiltà di toga e d’ufficio, fu questa “nobiltà politica” a consentire a Luigi XIV di indebolire progressivamente i poteri del Parlamento. Fisco: l’amministrazione fiscale manteneva una grande autonomia di provincia in provincia Politica religiosa: nel 1685 Luigi XIV revocò l’editto di Nantes sostituendolo con l’editto di Fontainebleau, obbligando tutti i francesi a osservare e praticare la religione cristiano cattolica Politica economica: la politica economica francese della seconda metà del ‘600 fu stagnante Jean-Baptiste Colbert (1660-1680): responsabile delle finanze della politica interna tra il 1660 e il 1680. Si pose l’obiettivo di riportare all’attivo il bilancio dello Stato e di non permettere che finisse in rosso. La Francia era dipendente dall’estero per i prodotti di lusso. Jean-Baptiste Colbert si adoperò in questo modo: ● intervenne per prima sull’industria, impegnò cospicui capitali statali per realizzare e promuovere nuove imprese manifatturiere francesi. ● passò poi al commercio con l’estero, formò cinque compagnie commerciali privilegiate: le compagnie del Nord, del Levante, delle Indie Orientali, delle Indie Occidentali, del Senegal. ● passò infine al settore fiscale dove apportò una serie di riforme: ○ mise dazi sull’importazione e incentivò l’esportazione ○ incentivò il commercio interno tramite la costruzione di strade ○ abolì alcune barriere doganali ○ ridusse la taglia, imposta pagata dai lavoratori della terra politica militare: la prima guerra di Luigi XIV fu la guerra di devoluzione, dove alla morte di Filippo IV (1665), visto il suo matrimonio con la di lui figlia Maria Teresa, Luigi XIV rivendica parte dei domini spagnoli, occupa militarmente i Paesi Bassi e la Franca Contea. L’espansionismo francese preoccupò i Paesi vicini, l’imperatore Leopoldo I cercò di bloccare Luigi XIV attraverso pressioni diplomatiche, così con la Pace di Aquisgrana (1668) fu riconosciuto alla Francia il dominio sui Paesi Bassi spagnoli, ma venne obbligata a restituire la Franca Contea. La seconda guerra di Luigi XIV fu contro l’Olanda e scoppiò a causa di un conflitto di natura commerciale. L’Olanda bloccò le esportazioni verso la Francia, ma la Francia riuscì ad allearsi con Carlo II d’Inghilterra e la Svezia. La guerra scoppia nel 1672. Nel 1674 entravano in guerra contro la Francia l’Impero e la Spagna. Nel 1675 le truppe imperiali sconfiggono le truppe svedesi. Nel 1677 il matrimonio tra Guglielmo III d’Orange e la figlia di Giacomo II segnava un riavvicinamento anglo-olandese. Infine nel 1678 Luigi XIV firmò la pace a Nimega guadagnando la Franca Contea. Infine ci fu la guerra della Lega di Augusta (1687-1697), dove una coalizione formata da Spagna, Inghilterra, Olanda, Svezia, Austria e altri Stati minori combatté contro l’occupazione di alcuni territori situati nella valle del Reno, il conflitto si concluse nel 1697 con la pace di Ryswick, la Francia fu costretta a restituire tutti i territori tranne la città di Strasburgo Antica nobiltà? Nobiltà di sangue Moderna nobiltà? Nobiltà di toga e d’ufficio Province Unite (Olanda)? Cultura del barocco? Pietro I Romanov il Grande (1682-1725)? approvare la Prammatica sanzione, che aboliva la legge salica, in modo tale che anche le donne potessero ereditare il trono. Guerra di successione polacca (1733-1738)? Nel 1733 l’Italia fu teatro della guerra di successione polacca. Nel 1733 moriva Augusto II di Sassonia, re di Polonia. i candidati erano: ● Stanislao Leszczynski: suocero di Luigi XV e appoggiato da Francia, Spagna, Savoia e Polonia ● Augusto III di Sassonia: figlio di Augusto II e appoggiato da Austria, Prussia elettorato di Sassonia e Russia Pietro I invade la Polonia e insedia sul trono Augusto III. Nella guerra viene coinvolta anche l’Italia, in quanto la Spagna ambiva alla riconquista dei territori meridionali ormai austriaci. Ma alla Francia interessava il rafforzamento dei confini, mentre all’Austria interessava che la Francia gli appoggiasse la Prammatica sanzione, quindi nel 1735 cominciano trattative segrete tra Francia e Austria. A causa del riavvicinamento di questi due Stati Carlo VI viene spinto a stipulare la pace di Vienna nel 1738. Conseguenze: il trattato prevedeva: ● Federico Augusto II riconosciuto come re di Polonia con il nome di Augusto III ● Leszczynski si sarebbe preso la Lorena che però sarebbe passata alla Francia dopo la sua morte ● la Spagna guadagnava il regno di Sicilia e di Napoli che però nonostante la dipendenza dalla Spagna avevano un re proprio ● l’Austria perde il sud Italia ma guadagna il Granducato di Toscana e mantiene la Lombardia ● Carlo Emanuele III di Savoia guadagnava il Novarese, Tortona e le Langhe Guerra di successione austriaca (1740-1748)? Alla morte di Carlo VI (1740) il re di Prussia Federico II invase la Slesia austriaca alleandosi con Luigi XV, Filippo V di Spagna e suo figlio Carlo VII re di Napoli. L’inghilterra assunse la parte di mediatore in questa disputa, ma alla fine del 1743 la coalizione franco-spagnola combatteva contro la coalizione anglo-austriaca-sabauda. Nel 1744 gli austriaci attaccano il regno di Napoli ma vengono sconfitti a Velletri. Nel 1747 al colle dell’Assietta le truppe austro-piemontesi fermarono l'avanzata francese. Nel 1748 viene firmata la pace ad Aquisgrana. Conseguenze: la pace di Aquisgrana prevedeva: ● il riconoscimento a Maria Teresa dell’eredità paterna e al marito Francesco Stefano di Lorena fu attribuito il titolo imperiale (inizio dinastia Asburgo-Lorena) ● la Slesia passa sotto al regno di Prussia ● il territorio italiano viene ridisegnato: ○ Sardegna, Savoia, Nizza, Piemonte fino al Ticino sotto i Savoia ○ Stato di Milano (Lombardia e Mantova) sotto gli Asburgo d’Austria ○ repubblica di Venezia indipendente ○ repubblica di Genova e Corsica indipendente ○ ducati di Parma, Piacenza e Guastalla a Filippo di Borbone-Farnese (fratello di Carlo VII e figlio di Filippo V) ○ Granducato di Toscana sotto la dinastia degli Asburgo-Lorena come Stato indipendente ○ regno di Napoli e Sicilia indipendenti sotto un ramo dei Borbone di Spagna Illuminismo? Il motto dell’illuminismo è: “Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza”. L’illuminismo insomma è quella corrente di pensiero che prevedeva l’uso smodato della ragione e della logica, da applicare in tutti i campi. Gli illuministi rivoluzionarono molte discipline scientifiche, tra le quali: la chimica (Lavoisier), la biologia (Buffon), la zoologia (Linneo), la genetica (Spallanzani), l’elettrologia (Franklin, Galvani, Volta). La storia della formazione del pensiero illuminista si può dividere in tre fasi: ● tra la fine del ‘600 e il 1730: l’epoca della crisi di coscienza europea, l’età del preilluminismo ● tra il 1730 e il 1750: fu il periodo della formazione della più importante opera editoriale illuminista: l’enciclopedia ● tra il 1760 e il 1770: questa fase vide il problema dell’economia al primo posto e delle esperienze di governo assoluto illuminato Le parole chiave dell'illuminismo sono: osservazione dei fatti, metodo sperimentale e analisi filologico-critica, insomma il più totale pragmatismo. Francia: la capitale dell’illuminismo fu Parigi, ma fu una corrente che si diffuse in tutta Europa Germania: l'illuminismo si sviluppò in un contesto ostile a causa della frammentarietà politica, della chiesa protestante e del feudalesimo Inghilterra: nonostante la vivace vita intellettuale i moti illuministi non attecchirono mai in maniera stabile Immanuel Kant? Voltaire? Cesare Beccaria? Montesquieu? Lo Spirito delle leggi, Montesquieu teorizza la divisione netta dei poteri Jean-Jacques Rousseau? Hobbes? Da pag 244 a pag 265 Guerra dei Sette anni (1756-1763)? Il casus belli di questa guerra furono principalmente le rivalità coloniali tra Francia e Inghilterra. Questa guerra fu combattuta sui fronti europei, sul fronte indiano, americano e africano. Federico II ricevette richieste di alleanza sia dall'Inghilterra che dalla Francia, ma alla fine si alleò con l’Inghilterra, però la Francia riuscì ad allearsi con l’Austria, la quale vide una possibilità per ottenere indietro la Slesia, e con la Russia. Quindi all’alba della guerra gli schieramenti erano: ● Inghilterra e Prussia ● Francia, Austria e Russia In questa guerra la Francia perse molti dei possedimenti americani e indiani, la Prussia riuscì a dimostrare il suo protagonismo in ambito europeo grazie ad un'ottima potenza militare e l’Inghilterra confermò la propria supremazia sui mari. la guerra si risolse con la firma di diversi trattati di pace: ● Pace di San Pietroburgo (1762): pace firmata separatamente da Prussia e Russia ● Pace di Parigi: pace firmata da Inghilterra e Francia, il trattato prevedeva l’estromissione della Francia dall’America settentrionale e il riconoscimento dell’espansione inglese in India ● Pace di Hubertusburg: pace firmata da Prussia e Austria, dove quest’ultima riconosceva l’annessione della Slesia alla Prussia La spartizione della Polonia? La Polonia dopo la fine della dinastia Jagellone fu governata indirettamente a turno da diversi Stati europei (principalmente Russia, Prussia e Austria) tramite l’insediamento di regnanti a loro favorevoli, però non ne avevano mai distrutto l’integrità territoriale. Dopo la morte di Augusto III di Sassonia (re voluto da Russia, Prussia e Austria) Caterina II di Russia e Federico II di Prussia invasero la Polonia per imporre il loro candidato, Stanislao Poniatowski (1764-1795), amante di Caterina II. Stanislao aveva una formazione illuminista e voleva apportare riforme per limitare il potere dell’aristocrazia, l’aristocrazia si ribellò creando la Confederazione di Bar. La Russia soppresse nel sangue la ribellione aristocratica. Prima spartizione polacca (1772): nel 1772 la Russia, insieme alla Prussia e all’Austria procedettero ad una prima spartizione del territorio polacco: ● Russia: acquisizione di gran parte della Bielorussia ● Prussia: acquisizione della Prussia occidentale e il controllo del litorale Baltico ● Austria: acquisizione della Galizia Il 4 Luglio 1776 viene redatta da Thomas Jefferson la Dichiarazione d’indipendenza, essa fu poi approvata dal Congresso. Nella Dichiarazione sono espressi i principi ispiratori della nazione americana, che sono principalmente 3: ● il diritto all’indipendenza e alla libertà è un diritto naturale ● attraverso il contratto sociale i governi si impegnano a rispettare tutti i diritti inalienabili degli individui ● il rapporto tra governanti e governati è basato sul consenso di questi ultimi Allo scoppio della guerra vera e propria George Washington si occupò dell’organizzazione delle truppe e di stabilire le strategie militari, ossia l’uso di imboscate, attacchi di sorpresa e tecniche di guerriglia. Nella battaglia di Saratoga (1777) gli americani sconfissero gli inglesi, ma fu grazie al supporto militare dei francesi (1778) che gli americani riuscirono ad avere la meglio. Ad occuparsi della diplomazia fu Benjamin Franklin (politico, scrittore, scienziato). Nel 1778 anche la Spagna si alleava con gli Stati americani. Dopo la battaglia di Yorktown (1781), vinta dagli americani, il 3 Settembre 1783 fu firmata la pace di Versailles, che aveva queste condizioni: ● riconosceva l’indipendenza delle 13 colonie nordamericane ● venivano restituiti alla Francia territori nei Caraibi e nel Senegal ● la Spagna otteneva nuovamente la Florida e Minorca post-rivoluzione: dopo la rivoluzione ci fu un periodo di crisi per gli Stati confederati: inflazione, aumento delle commesse militari, svalutazione della moneta e dei titoli del debito pubblico. Tutto ciò portò ad un impoverimento generale. Nel 1787 fu convocata la Convenzione di Filadelfia per rivedere gli articoli della Costituzione del 1777. Nel 1791 la Costituzione fu ampliata da 10 emendamenti, con essi veniva prestata maggiore attenzione ai diritti dei singoli. Nonostante ciò il sistema americano non era ancora totalmente democratico, aveva degli elementi quali la schiavitù (abolita nel 1865) e la limitazione del voto (il suffragio universale maschile si avrà nel 1870) che erano d’impedimento ad una democrazia degna di tale nome. Tuttavia gli Stati Uniti d’America possono essere considerati la prima democrazia della storia moderna. Il primo presidente degli Stati Uniti fu George Washington, eletto nel 1793. Dopo il 1790 si unirono altri Stati alla confederazione. Schiavitù degli africani? Le prime importazioni di schiavi neri in Virginia si ebbero nel 1619, erano qualche centinaio. Nel 1715 c’erano 25.000 schiavi neri e nel 1756 120.000 a fronte di una popolazione bianca di 173.000. Luigi XV (1715-1774)? Sotto il regno di Luigi XV ci fu un’epoca di pace, segnata però anche nell’ultimo ventennio dalla Guerra dei Sette anni. Il Paese era riuscito a pareggiare nuovamente il bilancio economico grazie all’opera del ministero del cardinale Fleury (1726-1743). Alla sua morte Luigi XV assunse personalmente il comando dello Stato, ma intorno al 1741 la politica di Luigi XV fu osteggiata dai partiti a corte e dai continui interventi del Parlamento. L’opposizione interna continuò fino al 1770, quando con un colpo di Stato il cancelliere Maupeou soppresse il Parlamento di Parigi e altri Parlamenti ostili al re e riconsegnò il potere nelle mani della monarchia. Rivoluzione francese (1789-1799)? La rivoluzione francese e un evento spartiacque tra l’età moderna e quella contemporanea, è un evento di rottura con il passato per i seguenti motivi: ● la rivoluzione significa il crollo della monarchia per diritto divino ● atti fondamentali vennero introdotti come l’abolizione della feudalità, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino e la fine di una società basata sul privilegio di nascita ● la sovranità fu data al popolo ● i nuovi valori di civiltà divennero libertà, giustizia e fratellanza fra gli uomini, ma nella coscienza collettiva acquistarono importanza anche valori come il talento e il merito individuale condizione della Francia pre-rivoluzione: innanzitutto bisogna vedere come era composta la società francese che si divideva in Stati: ● primo Stato, Nobiltà: era l’1% della popolazione ● secondo Stato, Clero: era lo 0,5% della popolazione ● terzo Stato: erano tutti i restanti e ne facevano parte gli uomini legati al commercio e all’amministrazione, (uomini d’affari, banchieri, pubblici funzionari, etc…) i professionisti (avvocati, notai, medici, ingegneri Luigi XVI (1774-1793) adottò una politica per la quale reintrodusse i Parlamenti eliminati dal padre e si affidò alla guida di Robert-Jacques Turgot. La politica riformatrice di Turgot era di stampo illuminista, perciò nobiltà, clero e Parlamenti alleati con la monarchia indussero Luigi XVI ad allontanare Turgot. L’impegno della Francia nella rivoluzione, le spese smodate di corte e il tenore di vita degli appartenenti alla monarchia contribuirono all’assottigliarsi delle finanze pubbliche. Il successore di Turgot fu Jacques Necker, che per risollevare le finanze fece ricorso ad un massiccio indebitamento pubblico. Nel 1981 rese pubblico il bilancio dello Stato e nello stesso anno fu allontanato poiché non era riuscito a risolvere il problema. Nel 1783 fu nominato ministro Charles Alexandre de Calonne, che propose di: un’imposta fondiaria proporzionale alla rendita, provvedimenti di liberalizzazione dello Stato e la creazione di una banca nazionale sul modello inglese, ma l’opposizione a queste misure fu generale e venne richiesta la convocazione degli Stati Generali. Nel 1788 il re trasferì il potere di registrare le leggi dal Parlamento ad una corte di nomina regia, le proteste del primo del terzo Stato furono immediate e il re fu costretto a convocare gli Stati Generali il 5 Maggio 1789. Cause della rivoluzione francese: tra le cause troviamo: ● il malcontento generale dei ceti popolari e dei contadini ● l’influenza delle idee illuministe ● la frustrazione di alcuni membri della nobiltà e del clero ai quali era recluso un ruolo di potere ● la crisi politica e finanziaria della monarchia Gli Stati Generali (1789): gli Stati Generali si riunirono a Versailles il 5 Maggio 1789. Inizialmente la nobiltà e il clero rifiutarono la proposta del terzo Stato di unirsi in un’unica assemblea, ma poi accettarono, ma l’assemblea unita non si poté riunire perché il re fece trovare chiusa la sala destinata alle riunioni, così i delegati si riunirono nella sala dove si giocava a pallacorda e il 20 Giugno 1789 si tenne il Giuramento della pallacorda, dove si stabiliva l’unità degli Stati e l’impegno a stabilire una solida Costituzione. Il 9 Luglio 1789 i delegati di questa assemblea unita si proclamarono “Assemblea nazionale costituente”. All’inizio di Luglio il re fece circondare Parigi da milizie mercenarie, di tutta risposta il Terzo Stato promosse la creazione di una milizia, ma il popolo di Parigi si organizzò autonomamente, probabilmente spinta dalle aspettative della convocazione degli Stati Generali, e assaltò postazioni militari e uffici del dazio. IL 14 Luglio 1789 i parigini assaltarono la Bastiglia dove erano rinchiusi i traditori di Stato. A seguito della presa della Bastiglia scoppiarono nelle campagne rivolte di natura antifeudale e si creò una forza armata fedele all’Assemblea nazionale chiamata Guardia Nazionale e guidata dal generale La Fayette (eroe della rivoluzione americana). La notte del 4 Agosto 1789 l’Assemblea nazionale decise l’abolizione dei privilegi feudali. Il 26 Agosto 1789 l’assemblea nazionale proclamava in 17 articoli la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. I decreti vennero approvati dal re dopo che ci fu una marcia popolare su Versailles tra il 5 e il 6 Ottobre 1789 seguita dall’arrivo a corte della Guardia Nazionale comandata dal LaFayette. La corte e l’Assemblea Nazionale si trasferirono a Parigi. Per risolvere i problemi di natura economica vennero prese alcune misure: ● i beni della Chiesa divennero proprietà dello Stato ● una riforma agraria che prevedeva l’abbattimento dei privilegi feudali ● soppressione di decime e gerarchie feudali, diritti di primogenitura, legislazioni speciali Riforma giudiziaria: ● fu abolita la vendita degli uffici ● fu separata la giustizia dall’amministrazione ● furono istituiti due tribunali nazionali: l’Alta Corte e il Tribunale di Cassazione Il 3 Settembre 1791 entra in vigore la Costituzione, che può essere riassunta in questi punti chiave: ● conferma della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino ● la divisione dei tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario ● l’istruzione primaria era gratuita ● il potere legislativo era in mano ad un’Assemblea legislativa composta da 745 rappresentanti
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved