Scarica Monumenti dell'Acropoli di Atene: Descrizione e Caratteristiche e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Arte e territorio solo su Docsity! MONUMENTI DELL’ACROPOLI DI ATENE Propilei: Insieme di edifici su più livelli progettati da Mnesicle. Essi erano attraversati dalla strada d’ingresso all’Acropoli. Tempietto di Atena Nike: Piccolo tempio dedicato ad Atena. La cella è piccola e questa ha necessitato l’eliminazione della parete d’ingresso sostituita da 2 ante sporgenti dai muri laterali. In alto nel fregio ionico continuo vengono raffigurati episodi delle guerre persiane. Eretteo: Una volta superati i Propilei ci ritroviamo di fronte all’Eretteo, un tempio dalla forma inconsueta. Si accedeva ad est da un porticato con colonne ioniche che portavano nella cella di Atena protettrice della città. Sul retro c’era la cella di Poseidone. La parte più celebre è la Loggia delle Cariatidi, chiamata così perché l’architrave non è sorretta da colonne ma da 6 Korai, dette Cariatidi. Partenone: Era il tempio dedicato a Atena Parthenos. Esso era messo in posizione leggermente decentrata quindi dal sentiero era possibile vedere sia il prospetto occidentale che quello settentrionale. Le colonne del tempio avevano un rapporto di lato minore + 1 x 2. Così c erano 17 colonne nel lato lungo e 8 in quello corto. Inoltre vennero applicate al tempio tutte le correzioni ottiche possibili, infatti ad esempio le colonne erano leggermente inclinate verso l’interno di 7 cm, mentre quelle angolari di 10 cm verso le diagonali della base. Atena Parthenos: Essa era la statua fatta da Fidia e dedicata ad Atena. Essa era una statua fatta in oro e avorio. Si calcola che fosse stata usata una quantità di oro pari a 1000 Kg per la veste. Le parti corporee erano fatte in avorio, e gli occhi erano fatti di pietre preziose. Essa doveva essere alta 12 m, ma di quella originale non abbiamo più informazioni, infatti ci sono rimaste solo alcune repliche di età romana in marmo. Decorazioni del Partenone: Abbiamo un fregio dorico, uno ionico e due frontoni. Il fregio dorico era fatto da 92 metope, ed ad ovest erano rappresentate una amazzonomachia, a nord la presa di Troia, a sud una centauromachia e a est una gigantomachia. Il fregio ionico era continuo e raffigurava la processione delle Panatenee , una festa religiosa che culminava cin la consegna ad Atena del peplo ricamato per lei dalle fanciulle ateniesi. I frontoni invece rappresentavano: quello a est la nascita di Atena dalla testa di Zeus, mentre quello a ovest la contesa tra Atena e Poseidone per l’Attica e il nome della città. L’ATENA PARTHENOS L’Atena Parthenos era una statua fatta da Fidia nel 440 circa a.C. Era alta 12 m e sul braccio destro della dea, sostenuto da una colonnetta, si trovava la dea Nike, che simboleggiava le molte vittorie conseguite, mentre il sinistro reggeva una lancia e poggiava su uno scudo, ornato sul lato esterno dalle scene di amazzonomachia e su quello interno da una gigantomachia. Tale scudo aveva un diametro di quattro metri, e nascondeva il serpente Erittonio, sacro ad Atena. I sandali rappresentavano scene di centauromachia. Le decorazioni della statua riprendevano insomma quelle del fregio del tempio che l'ospitava. La dea indossava il peplo, contraddistinto da pieghe profonde, chiuso con una decorazione che rappresentava Medusa, e l'egida, lo scudo che spesso è presente nelle sue raffigurazioni, ornato al centro dalla testa di una Gorgone. Sulla testa la dea vestiva un elmo crestato con un cavallo raffigurato sopra di esso. Sui tre cimieri si trovano anche una sfinge, che rappresenta la grande sapienza degli Egizi, e dei grifi alati. CARATTERI DELL’ARTE ELLENISTICA L'architettura ellenistica era caratterizzata soprattutto dalla ricchezza e dall'abbondanza dei motivi ornamentali, che venivano quasi ostentati come segno di opulenza sia nei templi che nelle case dei ricchi. Nell'ambito dell'urbanistica, prevalse la razionalità: mentre nell'età classica, la città nasceva e si sviluppava in maniera caotica, nell'età ellenistica, invece, gli architetti tracciavano prima la pinta della città e poi ne prevedevano le linee di sviluppo. L'architettura ellenistica era caratterizzata soprattutto dalla ricchezza e dall'abbondanza dei motivi ornamentali, che venivano quasi ostentati come segno di opulenza sia nei templi che nelle case dei ricchi. Nell'ambito dell'urbanistica, prevalse la razionalità: mentre nell'età classica, la città nasceva e si sviluppava in maniera caotica, nell'età ellenistica, invece, gli architetti tracciavano prima la pinta della città e poi ne prevedevano le linee di sviluppo.