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appunti su Beethoven, Dispense di Educazione musicale

appunti su Beethoven, musica, vita e opere. Semplice da studiare

Tipologia: Dispense

2020/2021

Caricato il 09/06/2021

sololie
sololie 🇮🇹

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Scarica appunti su Beethoven e più Dispense in PDF di Educazione musicale solo su Docsity! BEETHOVEN L.V.Beethoven nasce nel dicembre del 1770 a Bonn in una famiglia di musicisti. A insegnarli ad suonare al piccolo Beethoven è il padre, tenore nella cappella di corte. Il genitore è molto severo. A soli 8 anni Ludwig era in grado di esibirsi in concerti pubblici. Beethoven aveva 6 fratelli, ma di questi sopravvissero solo lui e i suoi 2 fratelli Kaspar e Johann. A soli 8 anni Ludwig era in grado di esibirsi in concerti pubblici. Era dotato di grande talento e si dedicò al pianoforte e al violino; la sua musica è sempre molto espressiva. Nel 1787 si recò a Vienna per prendere lezioni da MOZART. Ma dovette ritornare a casa perché suo padre era diventato un alcolista e perciò doveva dedicarsi alla famiglia. Nel 1792 tornò a Vienna ,per studiare con Haydn . Ma subito dopo verso il 1800 cominciò ad avvertire i sintomi della sordità che peggiorò fino a divenire totale lo costrinse ad abbandonare l'attività di esecutore per poi dedicarsi completamente alla composizione. Colpito da polmonite, la sua salute precipita: dopo tre dolorosi interventi chirurgici muore a Vienna nel 1827. L'Inno alla Gioia è l'adattamento del quarto ed ultimo movimento della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven. E’ una marcia di gioia, festante, scintillante di colori argentini, che accompagna l'uomo che percorre il cammino gioioso della vita ma è soprattutto un grandissimo messaggio di pace e di fratellanza; con tale composizione Beethoven volle formulare un aperto invito alla fratellanza universale e proprio per rendere tale messaggio il più chiaro possibile, egli decise di far cantare nel finale un testo del poeta tedesco a lui contemporaneo, Friedrich von Schiller: l'Inno alla Gioia. L'ode è una lirica nella quale la gioia è intesa non come semplice spensieratezza e allegria, ma come risultato a cui l'uomo giunge quando si libera dal male, dall'odio e dalla cattiveria. Proprio per questa esortazione alla fraterna amicizia, la melodia su cui viene intonato questo Inno alla Gioia è stata adottata come "Inno europeo" dal Consiglio d'Europa nel 1972 e viene utilizzato dall'Unione europea dal 1986. Come inno è volutamente rimasto privo di testo ed utilizza il linguaggio universale della musica, riuscendo ad esprimere gli ideali di libertà, pace e solidarietà perseguiti dall'Europa. Beethoven la presentò per la prima volta e la diresse nel teatro della Porta di Carinzia a Vienna il 7 maggio 1824. Si narra che in tale occasione il pubblico gli tributò una fervente ovazione, ma lui non manifestò di apprezzarla. Gli si avvicinò allora la cantante Carolina Unger che, consapevole della sua completa sordità lo invitò con un gesto a girarsi verso il pubblico. A quel punto Beethoven, resosi conto dell’esultanza dei presenti, constatò il suo trionfo e si commosse. Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento, ne ha realizzato, su richiesta del Consiglio d'Europa, tre versioni strumentali per piano solo, fiati e orchestra sinfonica. Nel corso della sua vita, Beethoven scrive: - 9 sinfonie, 5 concerti per pianoforte, concerto per violino, violoncello e pianofrte; - 32 sonate per pianoforte, 18 quartetti per archi; - Un fidelio per teatro; - Una messa solenne.
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