Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Appunti su cuore di tenebra, Sintesi del corso di Letteratura Inglese

Sintesi cuore di tenebra, racconto dello scrittore Joseph Conrad sulla storia del viaggio per risalire il fiume Congo

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 10/09/2021

serena-caldarola
serena-caldarola 🇮🇹

3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti su cuore di tenebra e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! J6zef Teodor Konrad Korzeniowski nasce nel 1854 in Polona che in quegli anni era sotto il regime zarista. Il padre di Conrad crea un comitato clandestino per opporsi dal regime e liberare la Polonia dal gioco russo ma viene scoperto ed esiliato in Russia insieme alla moglie e al figlio. La sua sarà un'infanzia travagliata: rimarrà orfano e sarà affidato ad uno zio. Da sempre esprime il desiderio di andare per mare e a 16 anni, a Marsiglia, si imbarcherà sulle navi della marina mercantile francese. Egli risulta essere ben avviato nella vita di questa grande città marittima ed europea e il mare risulterà essere la cifra costante della prima parte della sua vita. Nel 1878 tenta di suicidarsi, questo tentativo era inizialmente attribuito ad una delusione amorosa, ma in seguito si rivelò essere causato dai debiti che saranno ripianati da suo zio. A questo punto Conrad sente la necessità di cambiare vita e si trasferisce in Inghilterra dove nel 1878 entrerà a far parte della marina mercantile britannica (burocraticamente più elastica: non richiedeva i documenti che lo avrebbero identificato come figlio di un ribelle). A 20 anni impara l'inglese e ha la possibilità di viaggiare in tutti gli angoli del mondo: queste esperienze diverranno fonte principale dei suoi romanzi. Nel 1889 Conrad torna in Inghilterra per rimanerci più a lungo: su una stanza che si affaccia sul Tamigi egli decide di scrivere il suo primo romando “La follia di Almayer” pubblicato nel 1895. Nel 1898 scrive “Cuore di tenebra” in cui si rifà ad una esperienza vissuta in Congo nel 1890. In questi anni, a seguito della conferenza di Berlino che spartì i territori africani agli europei, il Congo fu affidato a Leopoldo Il come dominio personale che divenne STATO LIBERO DEL CONGO. “Libero'—+ sopraffazione di popolazioni indigene ritenute primitive: massimizzazione dei profitti. In Congo fino al 1908 si verificarono atrocità nei confronti della popolazione locale. La force publique (forze di polizia), composta da neri redenti e ufficiali bianchi, mantenevano il controllo. Cuore di tenebra in realtà è un libro che racconta un momento della sua infanzia: quando guardando una carta geografica desiderò visitare quella zona ancora inesplorata. Conrad nel 1890 si reca in Congo dove ottenne il colloquio con un amministratore della compagnia Belga, in seguito si reca a Bruxelles e gli viene promesso il controllo di un battello che percorresse il Congo. Una volta partito scopre che quel battello era guasto e non pronto alla navigazione, per questo si imbarca con un altro battello il cui comandante si ammalerà e così il controllo sarà preso da Conrad. Ma successivamente, stanco delle continue febbri malariche, chiederà di ritornare in Europa. L'esperienza del Congo si rivelerà una disillusione (scontro tra realtà e aspettative: la prima si rivela banale e deludente) e si tradurrà in due testi: “Un avamposto del progresso” 1897 e “Cuore di tenebra”. La prima opera è definita “il bottino più leggero della sua esperienza africana”. Utilizzando i toni del grottesco, parla di due bianchi e inetti che, nel cuore dell’Africa, gestiscono una delle tante stazioni commerciali di una grande compagnia civilizzatrice del fiume Congo. CRITICA il sistema di queste compagnie che non si curano ne’ degli indigeni ne' delle persone scelte ma sfruttano questi territori e queste popolazioni locali per avere avorio (fonte di guadagno insieme al caucciù) e per allargare i profitti (corsa al saccheggio e alla sopraffazione). Il narratore è esterno e onnisciente. CUORE DI TENEBRA Testo sperimentale e protomodernista; la letteratura di questo periodo è alle prese con la ricerca di nuove forme narrative per la narrazione di una realtà multiforme. 5 PERSONAGGI: -. Narratore cornice - Avvocato - Ragioniere - Direttore di compagnie - Marlow>» marinaio di professione che interpreta il ruolo dello straniero Sono presenti due piani N cornice narrativa racconto di Marlow PAG 6» Abbiamo una delle poche descrizioni fisiche di Marlow. Ci viene al contempo introdotto un tema ricorrente: l'uomo profondamente segnato dall'esperienza in Africa (anche dal punto di vista fisico sarà diverso dagli altri). PAG7I—» Il narratore cornice ci preannuncia come è il narratore Marlow. Egli racconterà una storia difficile da decifrare. Marlow infatti è un narratore recitante che riferisce indagini non portate a fondo, racconti a metà o fatti raccontati da altri. Insomma un verità non chiara da afferrare in modo definitivo. Conrad descrive l'azione della narrazione di Marlow con l'espressione: “to spin yarn” che letteralmente significa tessere una tela ma fa riferimento all'atto di raccontare storie in cui si mescolano verità e menzogna. PAGI >» C'è una differenza tra gli antichi conquistatori romani e quelli di oggi? plagiata dalla retorica colonialista europea e vuole che questi europei si recano in Africa come degli emissari di luce e che hanno il grande compito di civilizzare i selvaggi, e le popolazioni africane che sono ritenute inferiori e da qui, il punto di vista di Marlow va subito a sconfessare questa retorica altisonante che tornerà in più punti del racconto. Marlow ai lettori, convinti di questo genere di idee, dice che sono tutte fandonie e che quella retorica colonialista è una facciata per celare l'ipocrisia di quella che è un'impresa coloniale, all'insegna del profitto della sopraffazione di chi è diverso. Adesso Marlow può finalmente partire e si imbarca su un piroscafo che lo porta in Africa ed è qui che inizia il suo viaggio verso un cuore di tenebra, all'insegna dell'assurdo e dell'inspiegabile, un viaggio attraverso “un campionario di soggetti dell'orrore” . Il suo viaggio si svolgerà su 3 punti specifici: la prima stazione della compagnia commerciale che sarà il primo posto che raggiunge in Africa, poi ci sarà la stazione centrale ed infine il viaggio si concluderà nella stazione interna quella più vicina all'immensità selvaggia del continente africano, la stazione in cui incontrerà finalmente quello che è l'obiettivo del suo viaggio e che alla fine si configurerà come un vero e proprio incontro fatato per Marlow cioè questa figura fatata, questo agente straordinario che è Kurtz. Da questo punto di vista però il viaggio di Marlow si apre all'insegna del no sense, dell'assurdo e dell'incongruo perché appena giunto, in vista delle coste dell’africa , Marlow osserva per la prima volta i neri e non riesce a capirli e comprenderli ma si rende contro che sono gli unici che nel continente hanno diritto di stare, gli unici che non sembrano incongrui in quel contesto; mentre gli europei in Africa appaiono incongrui e impegnati in azioni prive di senso. Una delle prime cose che Marlow vede giungendo in Africa è infatti una nave che al largo delle coste africane è impegnata in un'azione assurda e inesplicabile agli occhi dello stesso Marlow. (Pp20) queste azioni insignificanti dei bianchi in Africa, costituiranno la cifra distintiva dello sguardo di Marlow sulle azioni dei colonialisti europei in Africa. Quello di Marlow sarà un pellegrinaggio attraverso un repertorio di soggetti da incubo. Giunto alla prima stazione, egli si rende conto di quello che l'uomo bianco ha fatto alle popolazioni indigene in poco tempo (Perché la colonizzazione non era iniziata da molti anni ) e si trova inizialmente dinanzi ad una scena infernale: vede per la prima volta dei neri legati con le catente, in fila, ce portano sulla testa dei pesanti cesti pieni di terra e a loro volta questi neri sono seguiti da un nero redento che punta un fucile verso di loro e si assicura che essi, considerati alla stregua di forza lavoro, dei veri e propri schiavi, svolgano il loro lavoro con il massimo profitto. In realtà Marlow che giunge in questa prima stazione e si trova al cospetto di questa scena, sotto il sole cocente decide di cercare refrigerio in un boschetto vicino, penetra in quella boscaglia e si trova davanti ad una scena degna del “girone dell'inferno”. Questa scena assume dei connotati che vanno aldilà della descrizione realistica ordinaria e si caricano di echi universali e di una suggestione sinistra che investe immediatamente i lettori con la sua forza e vediamo infatti (pp25) che Marlow, penetrato in questo boschetto, ci descrive ciò che vede: forme nere accovacciate in mezzo agli alberi che stavano lentamente morendo. Erano coloro che, portati dai più lontani recessi della terra, sperduti in ambienti ostili, denutriti e ammalati, una volta diventati inefficienti si trascinavano in disparte per riposare. Questi uomini dagli europei sono ridotti a dei cadaveri ambulanti, sono visti come meno umani e puro materiale da utilizzare per aumentare i profitti. Questa disumanizzazione estrema dell'altro e del diverso è la cifra distintiva di quella che è questa grande azione colonizzatrice che pretende di svezzare dall'inciviltà i neri ma che in realtà si riduce ad una più cruda sopraffazione. Quindi da subito Marlow si trova al cospetto di questo peccato dei bianchi e dunque aldilà della retorica del progresso, del lavoro, e della civiltà, questa è la dura realtà. Da questo punto di vita, il viaggio di Marlow sarà un accumulo di scene del genere e che si concluderà con scene molto cupe. Subito dopo questa scena, Marlow si trova al cospetto con un agente della compagnia, un ragioniere che è una figura anch'egli incongrua. Egli è vestito tutto di bianco con il colletto della camicia inavidata e questo personaggio diviene l'emblema del colonialismo europeo, egli è uno dei tanti personaggi che Marlow definirà “uomini vuoti” definiti dalla loro funzione che non mettono in dubbio la realtà in cui sono coinvolti e che unico interesse è massimizzare i profitti. Questo ragioniere, in una scena, trovando nella sua capanna un uomo moribondo si dice che i lamenti di questo uomo lo disturbano e mettono a rischio l'esattezza dei calcoli che sta facendo. Sono tutte figure eloquenti che Conrad utilizza per esprime il suo punto di vista su quello che è il tema coloniale che percorre il racconto. L'orrore e il no senso, procedono fianco a fianco soprattutto in questa prima parte del racconto, perché qualsiasi lavoro in cui siano coinvolti gli europei, appare a Marlow del tutto privo di senso (per esempio la manutenzione delle strade, nonostante in quel continente non sembra essere necessario, o lo spegnimento del fuoco con un secchio bucato) Da questo ragioniere della compagnia Marlow riceve una prima descrizione di Kurtz (pp28) che lega Kurtz a quella che è un'espressione che ricorrerà più volte nel testo “una persona davvero notevole”(espressione utilizzata dalla zia per descrivere Marlow) . Dopodichè Marlow prosegue il suo viaggio e si reca verso la stazione centrale, dove dovrebbe prendere il comando del battello, ma scopre che questo è affondato e ha bisogno di ingenti riparazioni prima di poter prendere il fiume e a Marlow viene riferito che ciò è tutto in regola ed è andato tutto come previsto, fatto per ritardare quella che è una missione di soccorso. Veniamo a conoscenza quello che è un altro tassello del mosaico relativo a Kurtz: scopriamo che egli è malato e da questo punto di vista va approntata una missione di soccorso perché possa essere portato in salvo, curato e rimesso in condizione di continuare ad ammassare immense quantità di avorio per aumentare i profitti della compagnia. In questa missione di soccorso non c'è molta fretta da parte del direttore della stazione centrale vuole ritardare sperando che Kurtz muoia perché lo vede come un rivale alla scalata dei vertici della compagnia. Marlow riceve l'ennesima testimonianza di Kurtz da un altro agente della compagnia che si trova nella stazione centrale, nella capanna di questo agente Marlow posa l'occhio su un piccolo dipinto a olio che scopriremo è stato fatto da Kurtz. Il dipinto rappresenta una donna bendata su sfondo oscuro, che procede con in mano una torcia accesa. Questa figura emblematica rimane l'ennesima traccia di Kurtz che emerge come un personaggio dai molti talenti. Pp38 Marlow chiede informazioni su Kurtz anche a questo agente della compagnia. Notiamo ancora una volta la corrispondenza tra ciò che sua zia ha detto di lui e ciò che si dice riguardo Kurtz. (Pp41) Marlow è un narratore che cela la verità e abbiamo conferma quando per Kurtz giungerà a mentire e questa menzogna ci segnala qualcosa sul suo modo di raccontare. In questo punto del racconto, Marlow è quasi costretto a fare una pausa. Si rende conto di non essere in grado di esprimere la verità di qualche esperienza ai suoi interlocutori e ancora una volta ci dice qualcosa su quella che è la sua figura di narratore che sembra non riuscire a trovare la fiducia nella capacità di riferire la propria esperienza e di trovarvi un significato che sia universalmente comprensibile. (Pp41) Marlow interrompe la propria narrazione, si rivolge ai propri interlocutori (direttore di compagnia, narratore anonimo, al ragioniere, all'avvocato) e a noi lettori . Sembra una resa la sua riguardo la capacità di esprimere gli eventi. Verso l'inizio del primo capitolo, finalmente Marlow riesce a farsi un'immagine mentale di kurtz, nel momento in cui origlia una conversazione tra il direttore della stazione centrale e suo zio, scoprendo che qualche mese prima, nella stazione centrale era giunta una spedizione con un ingente carico di avorio portato sulle canoe dai selvaggi e Kurtz inizialmente decise di seguirli ma poi ci ripensa e torna indietro. Ad un certo punto pp49 viene evocata ed immaginata da Marlow che riguarda una metafora di quello che è stato l'atto di sfida di Kurtz nei confronti della civiltà, ha voltato le spalle e si è addentrato nel cuore selvaggio dell'africa e lì si è perduto per sempre a riti innominabili. Viene riparato il battello di Marlow, con agenti della compagnia e indigeni, può prendere il comando e risalire il fiume che si snoda verso la stazione interna, potendo soccorrere Kurtz . Nelle prime fasi, Marlow parla di un viaggio all'indietro nel tempo o al cospetto con un pianeta alieno, questo è un punto controverso del racconto, è stato letto da alcuni critici come l'attestazione di un malcelato razzismo di Marlow perché appare l'idea che l'africa sia un continente abitato da esseri primitivi o che gli africani non fossero umani (incontro con un pianeta alieno). In realtà come nota Sertoli, nell'introduzione Enaudi, questa è una presa di coscienza della sua incapacità di comprendere il continente africano e gli africani (resa delle proprie capacità cognitive). Marlow rinuncia di comprendere con la propria ragione occidentale quella che è la ragione di un continente sconosciuto. E' un personaggio che vive costantemente nel dubbio. Il battello continua a proseguire e ad avvicinarsi alla stazione interna, ma ad un certo punto il battello è circondato da una nebbia densa e lattiginosa (Marlow si trova in uno spazio bianco, privo di riferimenti). In questo momento il battello viene attaccato dai selvaggi in disaccordo che i bianchi volessero soccorrere Kurtz. A questo punto vediamo la tecnica impressionista di Conrad che fa calare il lettore nell'orizzonte di esperienza di Marlow, cioè ci restituisce le impressioni provate da Marlow al momento dell'attacco. Lo fa ricorrendo ad una tecnica narrativa decodifica differita: ci descrive le impressioni sensoriali vissute da Marlow in un primo momento di confusione prima che queste riflessioni siano riorganizzate dalla facoltà razionale e tradotte in segni portatori di significato.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved