Scarica APPUNTI SU EURIPIDE e contesto storico e più Collegamenti Interdisciplinari in PDF di Greco solo su Docsity! INTERROGAZIONE LETTERATURA GRECA EURIPIDE 485 circa (circa 10 anni dopo Sofloche), anche lui di famiglia altolocata, quindi avente un certo tipo di educazione, a differenza di Sofocle fu un personaggio defilato, e non si prodigò per la comunità, passivo agli eventi della città, ma sempre spettatore, pur sentendosi ateniese a tutti gli effetti, e vivendo a pieno la vita della città. Nasce in un periodo cruciale vuol dire vivere sia il periodo Pericle, sia fare esperienza delle cause dello scoppio della guerra del Peloponneso e anche fino alla fine di essa.Osservare dallʼesterno la propria città e al tempo stesso viverci e quindi essere spettatore della grandezza di Atene e del suo tracollo (di Atene), influenzerà Euripide, il quale avrà sempre uno sguardo critico nei confronti della città , nel senso greco del termine (quindi kritikos) quindi analizza gli eventi per capirli. Il suo teatro riflette questo suo modo di vivere la cittadinanza. ASPETTO CRITICO: Euripide è figlio della sofistica, cioè, quindi usa il metodo razionale tipicamente sofistico per esaminare la realtà, Questa attitudine razionale, oltre ad essere ad essere espressione della sofistica è anche espressione di un certo modo di fare filosofia, usato anche da Anassagora. Lʼessere critico nei riguardi della società vuol dire che, attraverso la razionalità analizzo i fatti e gli eventi col fine ci capirli. Nestle, che è un grande studioso, parla di autklarung (pronuncia aufklerung), ovvero illuminismo, a riguardo della razionalità dellʼautore. Lui si serve del teatro come mezzo er indagare ed esaminare la realtà, e mette in scena le dinamiche della società, che lʼeroe dellʼopera vive la sua realtà cercando di comprenderle grazie allʼuso della razionalità. Esempio : Medea si è sposata con Giasone il quale la lascia, lasciandola anche in una condizione scomoda, perché lei è straniera e per varie ragione non può rientrare in patria. A madera non resta che trovare un piano, quindi osserva, analizza e prova a trovare una soluzione. Sarebbe quindi ingiusto soffermarsi sulla follia delle azioni di Medea, bensì bisognerebbe ammirare la lucidità con cui ha costruito il proprio destino. Le tragedie di Euripide riflettono sia gli effetti positivi che quelli negativi della sua educazione sofistica, infatti con Giasone abbiamo un “attacco” alla sofistica, perché ne fa un uso improprio: lʼeristica, lʼarte della parola che prescinde dal senso del giusto e del vero. Medea nelle sue azioni è spinta dal suo THUMOS, dalla sua fortissima passione da cui lei non può prescindere. Giasone e lʼattacco a Giasone rappresentano anche la civiltà ed unʼattacco ad essa. La lucida follia di Medea, sicuramente lontana dalla comune idea di “razionale” ma che ha una sua logica e coerenza. Lʼalcesti, la Medea e lʼIppolito coronato, sono le prime tre tragedie di Euripide, pongono lʼuomo al centro, ed è lʼuomo a gestire la realtà che lo circonda. Azioni dellʼuomo: 1 disperazione 2 sguardo critico e valutazione della situazione 3 reazione. Gli dei in Euripide sono una concezione al genere, quindi li troviamo e non sempre alla fine della tragedia, ma non cʼè il classico ruolo della divinità
