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Appunti su Frankenstein di Mary Shelley, Appunti di Letteratura Inglese

Appunti su Frankenstein di Mary Shelley - Corso di Letteratura Inglese I - Prof.ssa Del Villano

Tipologia: Appunti

2016/2017

Caricato il 09/02/2017

Nicola.Aversano
Nicola.Aversano 🇮🇹

4.5

(2)

3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti su Frankenstein di Mary Shelley e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! MARY SHELLEY – FRANKENSTEIN (1818) La più nota opera di Mary Shelley è Frankenstein, or the modern Prometheus, scritto nel 1818. L'idea del romanzo risale al 1816, quando Mary Shelley era in vacanza nei pressi di Ginevra, in compagnia di suo marito Percy Shelley, della sorellastra Claire Clairmont e dei loro comuni amici Lord Byron e il dottor John William Polidori. La stagione era molto piovosa e gli amici, costretti in casa, decisero di intraprendere una gara letteraria per scrivere una storia sul soprannaturale. La scrittrice ebbe l’idea di un romanzo gotico che raccontasse la creazione di un Essere, da parte del dottor Victor Frankenstein, utilizzando i principi della scienza e dell’alchimia. Il sottotitolo "Prometeo moderno" è una chiara allusione al mito del Titano che aveva dato il fuoco agli uomini. Polidori scrisse in quell'occasione The Vampyre, che in seguito avrebbe avuto una forte influenza sul Dracula di Bram Stoker. STRUTTURA DELLA NARRAZIONE a scatola cinese: presenza di 3 narratori e 3 narratari. L’azione è incentrata sull’esperimento di Frankenstein, che crea un Mostro formato da parti di cadaveri. NARRATORI NARRATARI 1. ROBERT WALTON (cornice epistolare): Si narra dell’incontro al Polo Nord con V.F. che insegue il Mostro. MARGARET WALTON SAVILLE, sorella di Walton, destinataria delle lettere. 2. VICTOR FRANKENSTEIN (romanzo di formazione): Racconto della vita di V.F., studi, creazione del Mostro, morte dei familiari per mano del Mostro, inseguimento del Mostro. ROBERT WALTON 3. LA CREATURA (romanzo di formazione): Vita del Mostro • Abbandono • “Istruzione” • Vendetta VICTOR FRANKENSTEIN Conclusione (cornice epistolare): Epilogo descritto nelle lettere di Walton, morte di V.F., saluto del Mostro. Tematica dell’UNDE MALUM (da dove viene il male): in Frankenstein il male è creato dalla commistione di scienza e alchimia. La grandiosità della natura viene associata al Sublime, ed è proprio durante una violenta tempesta che Victor viene a conoscenza dei principi dell’elettricità e del galvanismo, fondamentali per la riuscita del suo esperimento. Walton, capitano della nave, ha le caratteristiche del personaggio romantico: • Concetto di natura come mistero da esplorare • Tendenza all’isolamento e all’individualismo • Tendenza alla trasgressione e sete di conoscenza: viaggio oltre i limiti conosciuti alla ricerca della GLORIA (punto di contatto con Victor) L’AMBIZIONE di Walton non gli consente di vedere i propri limiti. Gli manca il senso del KEEPING (termine usato in pittura): il senso delle proporzioni. Ciò è dovuto alla sua istruzione teorica, libresca e sganciata dalla realtà, che non gli forniscono le strutture adatte per contenere l’ambizione. Nelle prime lettere di Walton c’è il richiamo ai temi e alla figura del Vecchio Marinaio (The Rime of the Ancient Mariner) di Coleridge. Walton rappresenta l’individualismo romantico e, come il vecchio marinaio, deve trovare qualcuno capace di comprendere il suo animo. Lo troverà più avanti in V.F., riconoscendolo come uomo saggio e stringendo con questi amicizia. Dopo la cornice epistolare, la narrazione passa a Victor Frankenstein (romanzo di formazione). Egli si identifica subito nella figura del padre Alphonse, che sposa la figlia di un amico, rimasta orfana, in una sorta di matrimonio di PROTEZIONE. Dopo la nascita di Victor, la famiglia adotterà Elizabeth, che diventerà sua moglie. Tale unione, come quella dei genitori, sarà di protezione e non alla pari. Questo rappresenta una critica alla società e al matrimonio, tuttavia, siccome le figure femminili del romanzo non sono esposte alla società, esse non sono corrotte e sono figure positive. Prima di comiciare l’università Victor perde la madre: viene eliminata la MATERNITA’ dal testo per permettere a Victor di generare una Creatura da solo, senza una madre. All’università conosce l’amico Henry Clerval e comincia i suoi studi sulla scienza e sull’alchimia, confondendone e mescolandone i percorsi, spinto dall’ambizione, nell’esperimento che porterà alla creazione del Mostro con parti di cadaveri, allo scopo di raggiungere la GLORIA tramite la creazione di un Essere incorruttibile che non può essere distrutto dalla malattia, ma solo da una morte violenta. Scosso e disgustato dalla sua creazione, che appare terrificante esteticamente, Victor abbandona la Creatura e scompare per mesi, in preda a una febbre cerebrale. Nel frattempo viene introdotto il personaggio di Justine Moritz, ragazzina adottata dalla famiglia di Victor che verrà giudicata colpevole dell’omicidio di William, fratello minore di V. Mentre Victor visita la tomba del fratello, compare il Mostro, vero colpevole della morte di William. Si apre la questione del male discusso in termini sociali: Justine è innocente ma viene giustiziata con l’accusa di omicidio, diventando così vittima del sistema giudiziario, che le estorce una falsa confessione dimostrando che la società non è interessata alla GIUSTIZIA, ma alla sola espulsione del male. Con la morte di Justine muore anche la parte buona del Mostro, che diventerà piena espressione del Male. In seguito ad un nuovo incontro con il Mostro, egli racconta a Victor la sua storia (romanzo di formazione), così da poter comprendere le ragioni della sua malvagità. --- Abbandonato dal suo creatore, il Mostro è solo, esposto alla fame, al freddo e costretto a vagare per la natura finchè non incontra i primi umani ed entra a contatto con i rudimenti del parlare e dell’agire umano. Spia per mesi una famiglia di contadini composta da un vecchio cieco e i suoi due figli. Il Mostro comprende la MISERIA, viene a contatto con il linguaggio e le prime riflessioni e trova tre libri che saranno importanti per la sua istruzione: I dolori del giovane Werter servirà a farlo identificare con il personaggio principale, che soffre e si sente alienato nei confronti della società; Le Vite di Plutarco gli mostra invece come la vita del singolo può rivelarsi eccezionale; Paradise Lost di Milton gli permette di scoprire la dimensione della spiritualità e della trascendenza. Attraverso quest’ultimo testo si identifica nelle figure di Adamo e di Satana, entrambi scacciati dal proprio creatore. Pur essendosi specchiato e avendo constatato le terribili fattezze del suo volto, decide di mostrarsi agli abitanti del cottage che, in preda al panico, lo mettono in fuga. E’ questo il secondo rifiuto: il mostro maledice Victor, suo creatore, e decide di vendicarsi. --- Dopo aver ascoltato la storia del Mostro, Victor, convinto dalla Creatura, giura di impegnarsi nella creazione di una compagna con la quale quest’ultimo può vivere lontano dall’Europa. Rifugiatosi in un’isola della Scozia, dopo tre anni di lavoro, Victor si chiede se quello che sta facendo non possa essere ancora più dannoso, con la possibilità della creazione di una discendenza da parte dei Mostri. Visto dalla Creatura, distrugge il progetto. Il Mostro in tutta la sua ira, giura a Victor di aspettarlo la sua notte di nozze.
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