Scarica appunti su Franz Kafka e più Appunti in PDF di Letteratura Tedesca solo su Docsity! Franz Kafka L'ESTRANEITà DELL'EBREO DI PRAGA Ci spostiamo da Vienna a PRAGA. Praga è una città appartenente all'impero asburgico fino al 1918, capitale della Boemia e del popolo Ceco. praga vive una sorta di liberazione, non ha mai accettato la presenza dell'impero asburgico. Parlare di Kafka significa parlare anche delle dinamiche delle vita a Praga. Kafka in un'annotazione del diario dice che la letteratura occupa uno spazio fondamentale nella sua vita. L'annotazione del diario è anche letteratura, è una stilizzazione del proprio pensiero in vista che qualcuno potrebbe leggerlo. Ci dice "più estraneo di un estraneo", il concetto di estraneità connota tutta la sua vita. L'estraneità non riguarda solo la famiglia ma anche A PRAGA. Ecco, io vivo in famiglia, tra le persone migliori e più amorevoli, più estraneo di un estraneo… Tutto ciò che non è letteratura mi annoia e provoca il mio odio perché mi disturba e mi è d’ostacolo … (Kafka, 1913) L'estraneità di Kafka è anche l'estraneità relativa alla situazione socio politica vissuta da un ebreo di madrelingua tedesca che vive in una città ceca (Praga). Che tipo di popolazione c'era a Praga? C'erano contrasti politici molto forti tra i 2 popoli conviventi in questa città -il popolo ceco (maggioranza) -il popolo tedesco (fanno parte della classe politica dominante pur essendo una minoranza) La classe dominante era tedesca anche se i tedeschi erano una minoranza. Questi confilitti vanno a inasprirsi con l'avvento dei nazionalismi che portano alla creazione dell'identità nazionale dei paesi. Era difficile accettare la supremazia dell'impero austro ungarico. La parte ebraica costituiva la maggioranza del gruppo tedesco. Gli ebrei erano chiamati ebrei assimilati, cioè ebrei arrivati a Praga e che dovendo scegliere una lingua principale non scelgono la lingua della maggioranza (La lingua Ceca), ma scelgono la LINGUA DEL POTERE (Tedesco), perchè c'è più possibilità di ascesa sociale. QUESTA ESTRANEITà NASCE DALLA FAMIGLIA E TROVA CONFERMA ANCHE NELL'AMBIENTE CIRCOSTANTE, nel contesto di Praga. La minoranza tedesca va immaginata come una sorta di isola in mezzo al mare slavo. La situazione dell'ebreo tedesco è ancora più complicata, perchè l'ebreo tedesco era estraneo sia ai Cechi che ai tedeschi che non lo considerano pienamente tedesco. Gli ebrei a Praga abitavano in un Ghetto, che venne raso al suolo nel 1893 in nome di un rinnovamento della città. Negli anni in cui esplode il nazionalismo ceco, aumenta sempre di più questo senso di estraneità. Di questo senso di estraneità parla anche in una lettera a un suo carissimo amico Max Brod. Si trovava in una pensione a Merano e incontra delle persone: “Dopo le prime parole si seppe che venivo da Praga; entrambi il generale (sedito di fronte a me) e il colonnello conoscono Praga. Ceco? No. Spiega ora a questo occhi militari fedeli e tedeschi chi sono veramente! Qualcuno dice: ‘boemo-tedesco’, un altro ‘Kleinseite’. Poi si smette di parlare e si mangia, ma il generale col suo orecchio acuto, filologicamente addestrato nell’esercito austriaco, non è soddisfatto; dopo la colazione riprende a dubitare del mio timbro tedesco, e forse dubita più l’occhio che l’orecchio. Posso spiegarlo col fatto che sono ebreo” (Kafka). Kafka nasce a Praga nel 1883, è il primo di 6 figli di cui due muoiono molto precocemente (i 2 maschi), vengono nominate spesso le 3 sorelle Genitori di Kafka: Hermann Kafka, Julie Löwi Tre sorelle: Elli (1889), Valli (1890), Ottla (1892) Caratteristiche ascrivibili al padre: “forza, salute, appetito, facondia, amor proprio soddisfatto, tenacia, presenza di spirito, conoscenza degli uomini, una certa generosità” (Kafka, Lettera al padre, 1919) MA ANCHE caratteristiche negative come: attacchi di collera
