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La Vita e Opere di Giovanni Pascoli: Una Biografia Poetica, Appunti di Italiano

La vita e le opere di giovanni pascoli, un poeta italiano nato a san mauro in una famiglia abbiente. La biografia traccia la sua infanzia felice, la perdita di familiari cari e la sua formazione accademica a firenze e bologna. Il documento illustra come l'esperienza in carcere e la conoscenza del socialismo influenzarono la sua poetica, caratterizzata da temi come la morte, l'infanzia e la natura. Vengono descritte alcune opere importanti di pascoli, come 'myricae', 'poemi conviviali' e 'canti di castelvecchio'.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 14/06/2022

iosonounpinguino
iosonounpinguino 🇮🇹

3.8

(5)

28 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica La Vita e Opere di Giovanni Pascoli: Una Biografia Poetica e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Giovanni Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro da una famiglia economicamente abbastanza buona (formato da 10 figli) e trascorre un'infanzia felice. Tutto ciò cambia quando il padre muore per motivi di interesse, questo avvenimento segna profondamente a Pascoli e negli anni successivi perde anche la sorella maggiore, la madre e il fratello Luigi. Conclude gli studi a Firenze e vince una borsa di studio per la facoltà di lettere dell'università di Bologna. A Bologna ha come maestro Giosue Carducci e diviene uno dei suoi allievi prediletti, a Bologna conosce il socialismo e nel 1879 durante una manifestazione viene arrestato e passa qualche mese in carcere, il periodo passato in carcere rappresentava per lui un'esperienza importante che lo segna e lo condiziona. Si allontana dagli ideali del socialismo e si avvicina ad una sorta di umanitarismo che aspira alla solidarietà fra gli uomini e alla ricerca della bontà. Questo periodo in carcere è anche un periodo delle prime prove poetiche. Nel 1882 Pascoli si aurea in lettere ed inizia a insegnare latino e greco nei licei, in diversi luoghi (Matera, Massa, Messina, Bologna, Livorno). Tornato in Toscana, Pascoli vuole ricreare la serenità del nido familiare distrutto dall'omicidio del padre (scrisse Myricae) A cavallo tra '800-'900, Pascoli porta avanti un'amicizia a distanza con Gabriele Dannunzio, un poeta estremamente diverso da lui. Nel 1895 scrisse il fanciullino e numerosi suoi componimenti vengono pubblicati su importanti riviste e vedono alla luce le sue antologie per la scuola, critica letteraria e poemetti. Nel 1902 con grandi sacrifici economici Pascoli riesce ad comprare la casa e il potere di Castelvecchio. Due anni dopo pubblica anche i canti di Castelvecchio. E due anni ancora pubblica Poemi conviviali dove il poeta cerca di ritagliarsi da un poeta civile in grado di stimolare gli edeali umanitari elaborate in precedenza. Nel 1905 Pascoli stabilisce a Castelvecchio e pubblica una raccolta Odi e Inni e gli porta ad allontanare dal socialismo e avvicinarsi al nazionalismo che prevede la solidarietà fra tutte le classi sociali e l'espansione coloniale. Appoggia perciò alla guerra di Libia con il discorso la grande proletaria s'è mossa. Infine muore a Bologna nel 1912 per il cancro. Opere Myricae, una raccolta delle prime poesie di Pascoli. Il titolo riprende un verso virgiliano. Questa opera ci vuole orientare verso gli aspetti più umili e semplici della vita in un contesto agreste. Pascoli sceglie spesso il novenario, un verso poco usato ma soprattutto crea un linguaggio originale che nomina esattamente animali, piante, oggetti di uso quotidiano. Grazie al frequente con uel/onomatopea, che richiama la realtà attraverso il suono superando le convenzioni comunicative, mentre attraverso analogia accosta m ma in priVe di evidenti legami logic. Pero la realtà quotidiana che ci rappresenta ha un aspetto sfumato e onirico, che lascia. inavietudine del' autore (la ricerca di uno spazio intimo di una felicita perduta di uno nido familiare scomparso) La poesia sembra uno strumento ditaverso (iNale Pascoli tenta di ritrovare la propria infanzia (di dipingere nigure di persone ne non c sono pia e che sono irraggiungibili). Boemetti sono formati da strofe di endecasillabi in terza rima e presentano un andamento narrativo, sono legati alla poetica del fanciullino. La vita campestre con i suoi valori viene esaltata con il male che pervade la società, infatti la natura appare come uno spazio consolatorio e protettivo che può soddisfare il bisogno del poeta di intimità di familiarità di un nido che lo salvi dalle pene del mondo. Nei Poemetti Pascoli porta avanti la sua ricerca linguistica e si apre ad un lessico specifico dei lavori agricoli e alla riproduzione del parlato con inserimento delle parole straniere O Canti di Castelvecchio presentano una metrica molto varia e sono più lunghe del Myricae con un andamento narrativo, l'ordine dei componimenti ricalca per due volte il ciclo delle stagioni dall'inverno alla primavera. L'ambiente è mondo campestre del Castelvecchio, in cui il poeta ricerca protezione e serenità in cui ha trasferito il proprio nido. Questo ambiente gli permette di spaziare fino a porsi domande universali in particolare sulla morte che rimangono però privi di risposta. Pascoli arriva a riconoscersi come appartenente al mondo dei morti piuttosto a quello dei vivi in quanto legato a qualcosa che non c'è più. L'uccisione del padre è un tema fortemente presente insieme a quello dell'infanzia. La raccolta si conclude proprio con la sezione del ritorno a San Mauro, composta da nove poesie che tenta di ricreare i luoghi dell'infanzia, non mancano i riferimenti a l'amore al sesso considerati come portatori di una felicità che però il poeta non riesce ad esperimentarlo nel corso della sua vita OPERE PASCOLI TRATTATI IN CLASSE: X AGOSTO> una poesia che fa parte della raccolta di poesie Myricae, scritto per ricordare la figura del pare, il quale fu assassinato il 10 agosto. Si articola in 6 quartine che presentano dei versi decasillabi e novenari. Le rime sono alternate. Il testo rievoca la morte del padre attraverso un parallelismo strutturale: la morte del padre è paragonato a una rondine uccisa senza motivo mentre tornava al nido dove l'attendevano i suoi piccoli. A guardare questa scena c'è il cielo che ha assistito all'uccisione della rondine e del padre. Il 10 agosto era la notte di San Lorenzo, in cui le stelle cadono frequentemente e allora il poeta lo paragona come questo evento astronomico come un pianto del cielo che ricorda ogni anni la morte del padre. NOVEMBRE-> una poesia che fa parte della raccolta di poesie Myricae, composto da te strofe, la rima alternata e il senso è discendente (si parte dal bello per arrivare alla tristezza). 1° parla delle illusioni della primavera. 2° disillusione. 3° la presa di coscienza che si è in autunno. Il simbolismo è evidente soprattutto nella scelta del tema. LAMPO-> descrive un fenomeno meteorologico con tratti impressionistici, infatti il paesaggio è umanizzato attraverso un'oggettivazione che qualifica l'animo umano e il lampo è simbolo delle improvvise rivelazioni dell'angoscia dell'uomo difronte al dolore TUONO > descrive di un tuono che si sente dietro una montagna che frana e si infrange nel cielo,
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