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La Coscienza di Zeno: Un Inetto Tra Tradizione e Modernità, Appunti di Italiano

La vita e le opere di federico capello, meglio conosciuto come italo svevo, autore di 'la coscienza di zeno'. La sua infanzia, la sua carriera bancaria e imprenditoriale, e la sua scrittura, particolarmente 'senilità' e 'una vita'. Inoltre, vengono analizzate le tematiche psicoanalitiche e sociali presenti nel romanzo, come il complesso edipico, la critica alla borghesia e la visione ambigua del padre. Anche un'analisi della relazione conflittuale tra zeno e il padre, e la critica alla medicina e alla psicoanalisi.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 13/01/2024

strozzo-giorgia
strozzo-giorgia 🇮🇹

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Scarica La Coscienza di Zeno: Un Inetto Tra Tradizione e Modernità e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ITALO SVEVO ha scelto questo pseudonimo = Aron Hector Schmitz→ ebreo, papà e mamma di famiglia ebraica di agiata borghesia triestina 1918: Trieste non è ancora italiana, diventa italiana con il crollo dell’ impero asburgico - fa parte della mittel europa, il cui centro era ancora impero asburgico (Rilke, Kafka) - sapeva parlare tedesco, ha studiato in un collegio tedesco (scuola commerciale) e ha un contatto diretto con la cultura tedesca. parlava italiano oltre che dialetto fiorentino. - Coltiva la passione per la letteratura - scritto testi italiani, dedicato al giornalismo, simpatizzare per le idee socialiste irredentiste 1880: azienda del padre fallisce= declassamento – deve trovare un lavoro – impiegato in banca, per tutta la vita ha fatto per - circa 20 anni banchiere (lavoro che ha descritto nel suo 1 romanzo : una vita 1892) - poi come imprenditore dopo essersi sposato - nel tempo libero scriveva Opere: - una vita (titolo originale un inetto) - senilità (malattia vecchiaia, follia, incarnati dalle tre figure mamma zia e nonna) - coscienza di zeno la cultura di svevo cultura tedesca: prime letture che lui fa sono legate ai romanzi tedeschi - La questione dell’inetto - riconducibile a Schopenhauer rinuncia alla vita (volti all’inazione, non sa cosa sia bene fare. Il buon borghese sa cosa vuole fare, l’inetto non riesce a vivere in questo sistema, perché scopre che questa apparente sanità borghese è a lui estranea C'è un influenza del darwinismo interpretato da verga che nella coscienza di zeno diventa un darwinismo inteso come lotta per la vita. Rapporti con marxismo e psicoanalisi: Svevo non era Marxista (ideologia socialista)→ma emerge una sua influenza dal modo in cui viene presentata la borghesia. Attraverso lo sguardo dell'inetto emergono i limiti della borghesia⇒ sguardo socialista Psicoanalisi (ultimo capitolo della coscienza)→ rielabora aspetti della psicoanalisi, fonte di ispirazione letteraria - zeno e padre⇒ complesso edipico - dottor S→ ricostruzione dell'infanzia come forma di cura - lapsus freudiano (funerale Guido Speier > segue il corteo funebre sbagliato) - conscio e inconscio→ protagonista non conosce la natura degli impulsi Psicoanalisi per lui NON era una efficace forma di cura, si prende gioco per spiegare la complessità della coscienza. → una vita: 1892 racconta la vita di un giovane frustrato dalla vita da bancario che ha dell'abilità letterarie, si innamora della figlia del direttore della banca ma ad un certo punto decide di lasciare tutto e tornare dalla madre (con la scusa che lei stava male = inetto) Inetto: uomo escluso dalla vita che non ha aspirazioni o sogni, che è frustrato dal lavoro e che nella vita fallisce in vari ambiti. Soccombe nella società e soffre psicologicamente, è impotente. non si sente a suo agio nella società (kafka)→ L'opposto del superuomo A Trieste per motivi di lavoro impara inglese e incontra JJ - insegnante di inglese, lui lo farà conoscere anche in Francia, sconosciuto in italia, è stato scoperto da jj che aveva apprezzato i suoi romanzi. in italia il primo a comprendere il suo talento sara montale (dopo la pubblicazione del 3 romanzo: la coscienza di zeno) - Nei primi due romanzi svevo scegli il narratore esterno, con alcune evoluzioni nella tecnica narrativa - ambientazione dei primi 2 romanzi→ borghesia triestina morirà nel 28 nella provincia di Trieste - trieste come garde città mitteleuropea conoscenza lingua tedesca - declassamento lavoro presso la banca ispirazione per i primi due romanzi - anni 90 trasformazione: entra a far parte di ricca famiglia, divenne dirigente dell’azienda di vernici navali - comincia a scrivere molto tardi (20 anni dopo il 2 romanzo) →La coscienza di zeno: L'attenzione del romanziere è volta alla complessità della coscienza del protagonista scritto dopo 20 anni - ha un impianto omodiegetico, narratore interno, poco attendibile, poco trasparente (diario fatto per il proprio medico) - Memoria in cui mescola verità e menzogna→ l'io del personaggio che entra in crisi rispecchia la crisi del fondamento della soggettività, impossibilità di poter delineare una certa soggettività→ precarietà dell'io Inizio del libro: → Prefazione del dottor. S, dato che Zeno si è sottratto alle cure, per vendetta pubblica la sua storia. Il medico proietta nella memoria di Zeno menzogne e verità, afferma che il libro è un insieme di verità e bugie; tentativo di Zeno di autogiustificarsi→ ironico, non si sta dimostrando un dottore onesto. → preambolo di Zeno→ spiega la difficoltà di recuperare il suo passato (non gli sembra semplice Nel preambolo dice che gli viene sonno quando pensa alla sua vita→ autoironiazza se stesso ma anche il mondo e sul medico→ questa cura non Io porterà a stare meglio → Capitoli titolati seguendo un principio tematico, momenti della vita Guido Speier diventerà suo amico, anche se all'inizio è un nemico, un rivale: è il perfetto borghese che compete con lui in amore e che ha successo negli affari. PERSONAGGIO FEMMINILE Augusta: tra le tre ha scelto la moglie perfetta (Ada è indecisa, avrebbe voluto uomo forte, sarà tradita da suo marito), decisa di sé che può portare Zeno alla salute. Lei era la salute personificata, lui vorrebbe specchiarsi in lei, in modo positivo. Augusta sembra un perfetto campione di normalità borghese, quella che Zeno vuole raggiungere, perché per lei tutto ha un posto stabilito e si dedica con tranquillità alla vita famigliare. Zeno presenta Augusta: - C'è qualcosa che lo stupisce, quando vive pensa alla vita come qualcosa di estremamente precario. - Augusta, invece, pensa al presente come un'eternità che durerà all’infinito: visione borghese dove il tempo si ferma in un eterno felice presente, in cui stiamo bene, futuro incerto non esiste) Lui siccome vuole adeguarsi a questa sicurezza e rimuovere l'idea della morte, fa uno sforzo per non utilizzare l’ironia e per credere in questi ideali borghesi (ma non ci riesce) Vicinanza /distanza tra Augusta e Zeno → breve breve breve per Zeno: tutto quello che li univa in realtà era un periodo molto breve → insieme insieme insieme per Augusta: lei si focalizza sul fatto che qualsiasi cosa, anche la morte, sarebbe stata affrontata insieme - Per Augusta ogni cosa ha il suo posto, la terra gira, ma le cose sono IMMOBILI, ordine della vita borghese. Lei va a messa alla domenica e alle feste controllate - risolve i suoi problemi→ crede che ogni autorità (politica, religiosa e medica) possa risolvere tutti i problemi. - Lui vorrebbe assomigliare, accogliere le certezze borghesi della moglie, ma non riesce, è agli antipodi del mondo in cui vorrebbe entrare. Aveva odiato le autorità, ma stava creando una famiglia patriarcale (statua equestre→ lui per sembrare un buon borghese, prende atteggiamento della statua borghese) - Lei al museo vuole e deve vedere tutte le stanze > l’inetto, invece guarda solo le cose che gli piacciono. Zeno mette in luce i limiti dell'ideologia del mondo borghese: il mondo di A è fatto di certezze garantiscono l'idea che mondo è ordinato, sensato e salvato da Dio Zeno invece si rende conto che questa "salute borghese", nalizzata dal suo POV in realtà è per lui una malattia. Ultime righe: “salute atroce” richiama il titolo “salute malata” L'idea di diventare vecchi è un'idea tipica dell'inetto, mentre è esclusa dalla concezione di esistenza del borghese. Augusta non può capire la malattia, chi è borghese non vede i propri limiti, se riflettessero sarebbero più consapevoli – motivo dello specchio, borghese sano è incapace di vedersi. Zeno ribalta l'opposizione tra salute e malattia: l'inetto è in realtà colui che è veramente sano, perchè è l'unico che conosce se stesso e perché si rende conto che a breve arriverà la morte, mentre il borghese NON ANALIZZA SE STESSo e si basa su idee "malate"→ la malattia è la vera salute = spiegazione del titolo ritratto di Augusta simile al ritratto del padre di Zeno (entrambi sono simbolo del mondo borghese) - la morte non esiste - presente eterno - istituzioni = stabilità del mondo - non è in grado di capire l’ironia (padre: certificato - Augusta: discorso sulla fine delle cose) La profezia di un’apocalisse cosmica Zeno esce dalla cura, fa una serie di considerazioni sulla psicoanalisi e sulla 1WW (prima volta che il tema della malattia incrocia il tema del 1 conflitto mondiale) Il tema della malattia viene sviluppato, si allarga alla civiltà occidentale: quella che per tutto il romanzo riguardava Zeno come inetto in opposizione al resto del mondo borghese forte, nel finale diventa la malattia di una civiltà che si esprime con la 1WW. Questa guerra è espressione della malattia mortale della civiltà occidentale che apre scenari che prima erano impensabili In questo finale Zeno coincide con Svevo esprimendo la sua idea: Afferma che la vita è come la malattia perché entrambe sono fatte di momenti di crisi (1ww crisi della civiltà) e momenti di ripresa e miglioramento. Vita e morte stanno assieme, ma a differenza delle altre malattie, la vita è sempre mortale. Il mondo è inquinato, malato alle radice, chiama in ballo le idee di Darwin e Maltus (nell’800 sottolinea problema delle società moderne: le risorse sarebbero cresciute limitatamente mentre la popolazione si sarebbe accresciuta esponenzialmente) Svevo passa dal problema della malattia a quello dell'umanità distruttiva: noi uomini siamo in grado di produrre forze in grado di distruggere la natura, la tecnologia per la prima volta produce carneficine e distruzioni. L'uomo ormai uscito dalla selezione naturale: - rondine: rende più robuste le ali perchè sa di dover emigrare - cavallo: si ingrandisce - l’uomo occhialuto non è forte come l'animale ed è un piu un uomo tecnlogicus che si inventa degli ordigni; si tratta di un uomo stupido che pero utilizza tecnologia potente. Profetizza che l'uomo sarebbe stato capace di creare ordigni che potenzialmente avrebbero potuto distruggere l’umanità. Ci stiamo incanalando in quel tunnel in cui siamo entrati nel 1915 che porterà a due guerre mondiali e all'estinzione dell'umanità→ apocalisse
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