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Biografia di Fedor Dostoevskij: Le Notti Bianche e il contesto storico, Appunti di Italiano

Una biografia dettagliata di fedor dostoevskij, uno dei più grandi scrittori russi, e descrive il suo romanzo 'le notti bianche'. Il documento illustra la vita di dostoevskij, dalla sua infanzia e adolescenza, alla sua carriera militare e alla sua carriera di scrittore. Inoltre, il documento fornisce un'analisi del contesto storico in cui dostoevskij ha vissuto e scritto, inclusa la russia del '800, la servitù della gleba e le riforme promesse dal nuovo zar alessandro ii. Il documento inoltre fornisce un'analisi del romanzo 'le notti bianche', dei suoi personaggi, della trama e dei suoi temi principali, come la solitudine, il sogno, l'amore e l'illusione.

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 16/05/2024

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Scarica Biografia di Fedor Dostoevskij: Le Notti Bianche e il contesto storico e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! FEDOR DOSTOEVSKIJ Biografia ● secondo di 8 fratelli, nasce nel 1821 a mosca ● padre duro medico militare ( MICHAIL ANDREEVIC DOSTOEVSKIJ, figlio di un nobile) ● 1831 si trasferisce con la family a Darove ● 1834 entra in conventa con il fratello ● mamma malata di tisi, muore nel 1837(Marija Fedorovna Necaeva, figlia di ricchi commercianti russi, molto religiosa e allegra, semplice⇒ insegna a leggere al figlio, facendo leggere la bibbia, Puskin e Zukovskij), va con il fratello a San Pietroburgo nel convitto di Kostomarov (militare) per ammissioni all’ istituto ingegneria. ● 1838⇒ entra nella scuola superiore del genio militare (st pietroburgo) dove studia ingegneria militare⇒non gli piace lo studio che fa⇒ prediletto nella letteratura ● a 17 anni avrà il suo primo attacco epilettico che lo perseguiterà per tutta la vita ● il padre viene ucciso nel 1839 (probabilmente dai contadini che maltrattava, e beveva) ● 1841 promosso Sottotenente in servizio ● 1843 si diploma ma l'anno successivo da le dimissioni e rinuncia alla carriera militare ● a 25 anni, Lottando contro la povertà e la scarsa salute, scrive i primi romanzi: 1. povera gente⇒ successo 2. il sosia (topos del doppio) ● frequenta circolo culturale di orientamento socialista di Petrasevskij ma non era attivista ⇒ condannato a morte nel 1849, doveva essere fucilato ma lo zar Nicola I gli da 4 anni di lavori forzati in siberia ● mancata fucilazione⇒ ricaduta della malattia (lo segna per tutta la vita, come la morte dei genitori) ● durante gli anni di lavori pubblica: memoria da una casa di morti⇒ sul lavoro forzato ● alla fine dei lavori sposa⇒ maria dimitrova (vedova)⇒ ricomincia a scrivere ● pubblica: 1. umiliati e offesi(miserie umane) 2. memorie dal sottosuolo(su un giovane emarginato. ● prima moglie muore⇒ conosce anna ● pubblicherà : il giocatore (vittima del gioco d’azzardo) ● 1866 pubblica delitto e castigo ● 1867 sposa anna⇒ lungo viaggio in europa ● compone l’idiota (uomo profondamente buono) e i demoni (con al centro terroristi e nichilisti) ● rientra in russia⇒ i fratelli karamazov 1879 ● l’ultima opera non finita⇒ morto a pietroburgo 28/01/1881 BIOGRAFIA E CONTESTO STORICO Nasce nel 1821, nella Russia della metà del ‘800, paese molto arretrato rispetto agli altri paesi europei (inghilterra, francia, germania), non c’era un parlamento, lo Zar aveva tutti i poteri a sé, e c’era ancora la servitù della gleba, un terzo della popolazione (circa 20 MILLI) erano servi della gleba. Mentre in Europa si respira un’aria di cambiamento, si sta instaurando il liberalismo e il socialismo. Nasce in una famiglia aristocratica a Mosca, padre inizialmente medico di guerra, dal carattere duro, si ritira in campagna dove fa il proprietario terriero; muore in circostanze strane (1839), era alcolizzato, prob. ucciso dai contadini che maltrattava. Quando Fedor scopre della morte del padre ha il suo primo attacco epilettico, malattia che lo perseguiterà per tutta la vita. Entra a far parte dell’esercito, cosa molto comune fra i giovani aristocratici, ma, portato enormemente per la letteratura e non per fare il militare, abbandona dopo poco questa carriera. Inizia a dedicarsi alla letteratura, 1846 pubblica povere gente, interesse verso la condizione degli umili. Non si gode molto il successo perché, nel 1849 attraversa il periodo più traumatico della sua esistenza, che influirà moltissimo nella sua letteratura, vita e visione di quest’ultima; lui e altri vengono arrestati per avere partecipato ad il cosiddetto Circolo Petrasevskij, circolo di rivoluzionari, che si occupava di politica e criticava il governo dell’epoca. Fedor in realtà aveva partecipato marginalmente a questo circolo, non era un organizzatore, ma un curioso uditore. Viene condannato a morte, cosa molto comune nella Russia oppressiva dell’epoca, c’erano moltissimi circoli di intellettuali che dicevano che la Russia doveva cambiare, volevano replicare riforme europee e modernizzare il paese, socialmente e economicamente, queste persone però per il momento non erano in grado concretamente di organizzare rivolte, ecc…, erano universitari o intellettuali. Ma, sul patibolo, pronto a morire, gli viene comunicato che avrebbe dovuto sottoporsi ai lavori forzati, cosa che era stata decisa da tempo ma non comunicata ai condannati in modo da fargli temere la morte, questa esperienza avrà un impatto enorme sulla sua vita. Passa 4 anni in Siberia a fare i lavori, dopo passerà 2 anni da militare semplice in altri posti remoti della Russia e infine potrà tornare a casa e ricominciare a dedicarsi alla scrittura. Pubblicamemorie del sottosuolo (1864); delitto e castigo (1866), uno dei suoi capolavori; l’idiota (1869); i demoni (1872); i fratelli karamazov (1880). In tutti questi libri si sente l’eco della grande riflessione portata avanti da Dostoevskij, dal punto di vista etico : cosa si può fare cosa no, in un modo in cui le incertezze iniziano ad essere molte (positivismo, nichilismo ecc…), riflessione su dio. Nel 1861 il nuovo Zar Alessandro II, promette un cambiamento, arriva questa nuova riforma che avrebbe abolito la servitù della gleba, facendo comprare a poco agli ex servi della gleba le terre, per renderli liberi, e trasformarli in piccoli proprietari terrieri. Mirava a trasformare completamente la struttura sociale arcaica Russa ed attaccare la vecchia nobiltà. Questo intento fallisce, le aste vengono condotte per i nobili, lo Zar retrocede alle sue grandi idee per non scontrarsi con la nobiltà, così le terre le riprendono i nobili, e i contadini rimangono estremamente poveri. Per questa delusione la Russia diventerà un calderone in cui i contadini sono molto poveri e arrabbiati, non con lo Zar, che si presenta come un “padre buono”, ma con i nobili, questa rabbia in futuro porterà a vere e proprie rivolte. L’eco di queste delusioni e cambiamenti si riflette sui suoi libri, anche i suoi altri problemi personali (figli morti ecc…) si rifletteranno sulla sua scrittura. Movimenti letterari che influenzano la sua scrittura : romanticismo e realismo. Nonostante la Russia fosse un paese chiuso e arretrato, nell’ambiente letterario e intellettuale sentono l’eco di tutto ciò che accade in Europa. Il romanticismo, nonostante fosse stato ampiamente superato (movimento di inizio ‘800) gli interessa nell’attenzione all’individuo, nella sua soggettività, nella sua emotività. La sua letteratura è definibile di indagine psicologica ed emotiva, come pensano e cosa sentono le persone. che la solitudine è una condizione intrinseca all'esistenza umana e che deve imparare ad accettarla e a conviverci. tema del sogno e del sognatore Il collegamento tra "Le notti bianche" di Dostoevskij e la teoria freudiana del sogno può essere trovato nell'analisi dei desideri inconsci e delle dinamiche psicologiche dei personaggi del romanzo. Secondo la teoria freudiana, il sogno è considerato come la via reale per l'inconscio, un meccanismo attraverso il quale i desideri repressi e le tensioni psichiche trovano espressione simbolica. Nell'ambito del romanzo di Dostoevskij, il protagonista vive una serie di notti di incontri casuali con Nastenka, durante le quali emerge una relazione ambigua e carica di tensione emotiva. Questi incontri notturni possono essere interpretati come una sorta di spazio onirico in cui il protagonista esplora e manifesta i suoi desideri e le sue fantasie più profonde. La figura di Nastenka stessa può essere vista come un’ incarnazione dei desideri romantici e delle idealizzazioni del protagonista, simile a come avviene nel processo onirico, dove le persone e gli oggetti assumono significati simbolici. Inoltre, il concetto di "notti bianche" come un periodo di luce diffusa e misteriosa può essere equiparato all'ambiente onirico in cui i confini tra realtà e fantasia si sfumano. Questo richiama la teoria freudiana del sogno come un'esperienza in cui l'inconscio trova espressione attraverso simboli e immagini, spesso in modi criptici ed enigmatici. Infine, il conflitto interiore del protagonista tra il desiderio di connessione e la paura della delusione può essere visto come un riflesso delle dinamiche psicologiche presenti nei sogni, in cui i desideri conflittuali e le tensioni emotive emergono attraverso narrazioni complesse e sfumate. In definitiva, "Le notti bianche" di Dostoevskij può essere interpretato alla luce della teoria freudiana del sogno, evidenziando i legami tra la narrazione del romanzo e i processi psicologici inconsci che plasmano i desideri e le esperienze dei personaggi. tema dell’amore Un altro dei temi principali del romanzo è l’amore. Per il protagonista, l'incontro con Nastenka rappresenta un momento di trasformazione e di apertura emotiva. Egli è rapito dalla sua bellezza e dal suo mistero, e si sente attratto da lei in modo quasi istintivo. Questo risveglio dei sentimenti amorosi nel protagonista lo porta a immergersi completamente nella relazione con Nastenka, alimentando le sue fantasie romantiche e le sue speranze di trovare un significato e una connessione autentica con un'altra persona. Tuttavia, il protagonista vive anche una tensione interiore tra la sua idealizzazione dell'amore e la realtà cruda della sua situazione. Le sue interazioni con Nastenka sono permeate dall'incertezza e dall'ambiguità, e il protagonista si ritrova a navigare tra la sua percezione idealizzata dell'amore e la consapevolezza delle sfide e delle limitazioni della relazione. Inoltre, il tema dell'amore nel romanzo è intrecciato con il tema dell'illusione. Il protagonista tende a proiettare su Nastenka le sue fantasie e i suoi desideri più profondi, creando un'immagine idealizzata della donna che non sempre corrisponde alla realtà. Questa illusione romantica alimenta il desiderio del protagonista di trovare un amore perfetto e senza tempo, ma alla fine lo porta anche alla delusione quando la realtà non corrisponde alle sue aspettative. In conclusione, il tema dell'amore in "Le notti bianche" è presentato attraverso gli occhi del sognatore protagonista, che vive un viaggio emotivo e spirituale mentre esplora i confini tra realtà e fantasia, desiderio e delusione. Il romanzo offre una riflessione profonda sulla natura complessa e ambigua dell'amore e sulle sue molteplici sfaccettature psicologiche ed emotive.
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