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Appunti su Masaccio: esordi ed eredità, Appunti di Storia dell'Arte Moderna

Appunti su Masaccio - corso di arte moderna laurea triennale Roma Tre

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 20/04/2023

luc-ta34
luc-ta34 🇮🇹

24 documenti

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Scarica Appunti su Masaccio: esordi ed eredità e più Appunti in PDF di Storia dell'Arte Moderna solo su Docsity! Nella prospettiva di Brunelleschi il punto di fuga è centrale e le linee convergono in modo tale che l'immagine rappresentata sul foglio venga percepita come se si trovasse in un'immagine tridimensionale. Si tratta di un tentativo di rappresentazione, non è poi così realistica. La trinità di Masaccio è il primo esempio in pittura di questa prospettiva: la costruzione non è coerente in ogni dettaglio ma è stata un'invenzione straordinaria ed esempio che ha colpito contemporanei. La predella di San Giorgio di Donatello è il primo esempio in scultura. MASACCIO È raro incontrare un personaggio del suo calibro, soprattutto considerando la brevità della sua esistenza, morendo a 28 anni: lavorò pochissimo in numeri di anni, ma nonostante abbia lavorato per una decina d'anni, è riuscito a rivoluzionare la pittura. Non si tratta di una constatazione della critica ma vi era questa considerazione nei suoi confronti anche da parte dei contemporanei e di Vasari. Si trasferisce a Firenze presto - in questo momento in città abbiamo Lorenzo Monaco, il pittore più importante. Nel 20 Firenze è illuminata da Gentile da Fabriano. Nel 22 Masaccio si inscrive all'arte dei speziali come pittore, potendo esercitare questa professione ora in modo indipendente. Differenze tra pala, ancona e polittico: pala d'altare: tavola rettangolare posta verticalmente sul piano dell'altare, nel mezzo del • tabernacolo. Su di essa viene dipinta una immagine sacra, spesso racchiusa dentro una caratteristica inquadratura architettonica; può essere anche costituita da una lastra di pietra e di marmo scolpita, o da una lastra di metallo, spesso prezioso, lavorata a sbalzo, a cesello ... viene detta anche ancona. ancona: immagine sacra dipinta su tavola o scolpita in bassorilievo, destinata a essere • sovrapposta all’altare, spec. nell’arte gotica e rinascimentale, spesso racchiusa entro una caratteristica inquadratura architettonica (nel qual caso è detta anche pala d’altare). polittico: pala d’altare dipinta, talora anche in parte scolpita, costituita da un numero variabile di • elementi o scomparti, detti anche sportelli (quando sono due o tre si parla, rispettivamente, di dittico o trittico) uniti tra loro, spesso incernierati in modo da poter essere aperti o chiusi come sportelli, e in questo caso vengono chiamate ante (il loro utilizzo arriva fino al Cinquecento a Venezia, non si tratta solamente di un modo medievale di realizzare l'opera d'arte): vi sono solitamente rappresentati, oltre al santo principale cui è dedicato l’altare, anche altri santi, e scene relative alla loro vita. Il polittico è costituito anche dalla predella, ovvero la parte sottostante ed essa è suddivisa a sua volta da riquadri o scomparti: si tratta di tavole diverse successivamente assemblate. Il polittico ha un'altra parte, quella superiore, che è detta "cimasa" e nel caso dell'opera di Gentile, che è un incrocio tra pala e polittico, la cornice è pollilobata e i tondi sono stati anch'essi dipinti. La cornice è mistilinea, fatta di linee diverse, e all'interno la cornice è ad arco, ed è mistilinea e pollilobata. L'opera (ancona) di Gentile da Fabriano viene pubblicata nel 1423: si tratta dell'adorazione dei re Magi, realizzato per i Medici. Questo manufatto è spia della cultura figurativa tardo gotica ma allo stesso tempo è moderno perché non ha il fondo oro che è presente solo nella carpenteria e nelle aureole, utilizzato solamente in funzione pittorica per dare luce (Lorenzo Monaco lavorava solo con oro). Perché viene utilizzato l'oro? Viene usato come materiale prezioso, essendo che il committente voleva che il manufatto fosse assimilabile ad un gioiello. Anche una superficie molto ampia veniva trattata come un gioiello prezioso. Ci troviamo a che fare con una società mercantile per cui la matematica e il denaro hanno un valore importante: il dipinto è un oggetto di lusso - mai disgiunto da una valenza spirituale - e l'utilizzo della materia preziosa veniva specificato nei contratti, quanto azzurro e quanto oro, e sempre a carico del committente che ne specificava anche la quantità (artista se la doveva far bastare) e non del pittore che doveva provvedere all'acquisto degli altri colori. Vediamo anche che l'impaginazione dell'opera che è di un certo tipo: la Madonna (con le ancelle dietro - mondo cortese) è decentrata e vengono posti al centro i Magi - le figure sono disposte in modo tale che non vi sia un vuoto. La stella ha un ruolo cruciale perché illumina tutta la grotta in modo tale da far capire che quella è la dimora di Gesù. Questo dipinto esprime una cultura cortigiana perché sembra una processione. Non vi è nessuna rappresentazione prospettica, tutto viene posto sullo stesso piano che è bidimensionale. Avrebbe dovuto rappresentare le persone più importanti più grandi e quelle meno importanti più piccole: invece lui ribalta la prospettiva in altezza - rappresentazione primitiva: come delle miniature. Decorativismo: narratore che racconta alla storia ma più interesse per la decorazione che vince la linea sullo spazio, tipico della pittura tardo gotica. Nel 23, in una data molto avanzata, e in questo mondo Fabriano non c'entra nulla, essendo che già siamo in possesso del San Giorgio di Donatello. Ma Gentile continua per la sua strada. Tornando a Masaccio, Baxandal riporta ciò che dice Landino (commento alla commedia dantesca, e nel commento inserisce delle definizioni interessanti su artisti contemporanei - Baxandal le inserisce perchè essendo che i contemporanei degli artisti li hanno vissuti e quindi è importante riferirsi alle definizioni che ne venivano date) su Masaccio: "puro sanza ornato": togliersi decorativismo di gentile, ornato è l'elemento che impreziosisce l'opera, e quindi la decorazione. "Ottimo imitatore della natura": nella prospettiva volumetrica e plastica, le figure occupano uno spazio tridimensionale e sono dotate di un volume. Appropriazione dell'anatomia e caratterizzazione dei volti - rapporto stretto con scultura, nel classicismo pittura gareggia con scultura. "Gran rilievo universale e buon componitore": "narrare le istorie" (Vasari), mettere insieme vari episodi e raccontare le storie. Con questi termini, come rilievo, lo avvicina alla scultura. Bellosi ci dice che essere puro sanza ornato è una istanza etica: si tratta di un giudizio a posteriori, lui non si riferisce a istanza etica, bisogna fare cammino che non è solo quello della visione. Bisogna conoscere carattere estetici del periodo che si sta studiando, cosa pensavano i contemporanei: analisi di dati del tempo. Potremmo vedere negli scritti dell'artista che ci fa capire come è arrivato a formulare questo tipo di visione. Poi fondamentale è il racconto di Vasari, biografo che scrive 150 anni dopo ma raccoglie dati che circolano in quel momento: se Vasari enucleasse questa istanza etica sarebbe questa più plausibile, perché comunque studia in un periodo diverso rispetto a Bellosi. Visione della storia positiva di Vasari e che caratterizza tutto il '500: pensa che ci sia stato un progresso rispetto a epoche precedenti. In Masaccio, secondo Vasari, non vi è la "goffezza" del fare le figure in punta di piedi, non erano in grado di farlo in scorto, sembrava che tutti galleggiassero; prima immagini contraffatte ora vive e vere: naturalismo. Il primo ad aver recuperato la figura di Masaccio è Longhi, con i "Fatti di Masolino e Masaccio". Massaccio Tommaso Cassai: soprannominato Masaccio perchè girava stracciato. Non si è mai preoccupato delle cure o delle cose del mondo, viveva solo di arte. Masolino, altro grande artista: si iscrive come lui l'anno dopo all'arte come pittore - lui ha passato da orefice e come pittore si forma con un artista di origine fiamminga, Gherardo Starnina. Masolino è più grande di Masaccio di età. Molti sostengono che Masaccio sia andato a bottega da Masolino ma non si pensa più cosi. Inoltre Masaccio aveva un fratello che si chiamava Giovanni lo "scheggia", pittore anche lui: Bellosi ha maturato delle idee sui rapporti tra i due. Masolino e la sua madonna con bambino del 23: Masaccio si iscrive all'arte un anno prima di lui quindi quantomeno si trovano alla stessa altezza a livello di bravura, anzi Masaccio anche più precoce nonostante più giovane - no uno subordinato all'altro (si pensava Masolino tardo gotico e
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