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Appunti su Stanley Kubrick + libro "Invito al cinema di Kubrick" di Ruggero Eugeni, Appunti di Estetica del Cinema

Appunti delle lezioni di Gianni Canova su Stanley Kubrick e otto film, integrati con il riassunto dei libro "Invito al cinema di Kubrick" di Ruggero Eugeni

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 18/03/2023

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sofia18_ 🇮🇹

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Scarica Appunti su Stanley Kubrick + libro "Invito al cinema di Kubrick" di Ruggero Eugeni e più Appunti in PDF di Estetica del Cinema solo su Docsity! STANLEY KUBRICK Aveva tre passioni: I suoi autori preferiti son Max Ophüls ed Elia Kazan, due autori che sintetizzano nelle loro opere influssi europei e americani. Tra le sue letture ricorrono i classici della teoria cinematografica: Pudovkin e Ejsenstejn. Nel 1945 sposa Toba Metz e si trasferisce con lei al Greenwich Village. Più avanti qui incontrerà Alexander Singer, dopo aver lasciato la rivista Look nel 1950, decide di realizzare dei cortometraggi: - Day of the Fight (1951) dedicato a una giornata del boxeur Walter Cartier - Flying Padre (1952) descrive la vita di un prete che, nel Nuovo Messico, percorre la sua parrocchia in aereo - The Seafarers (1952) l’argomento è un sindacato dei marinai Per le esperienze cinematografiche egli si autofinanzia “Fear and Desire” (1953) e “The Killeris Kiss” (1955) sono infatti prodotti con una troupe di poche persone, un budget ridotto e finanziamenti offerti da parenti e amici. Con queste prime prove di regia Kubrick si fa notare nell'ambiente dei giovani produttori. Nasce così il sodalizio con James B. Harris  la prima collaborazione tra loro due porterà alla nascita del poliziesco noir “The Killing” (“Rapina a mano armata” del 1956). Essi poi nel 1957 andranno in Germania per realizzare “Orizzonti di gloria”. Il periodo che va da “Orizzonti di gloria” a “Lolita” (1962) è segnato da alcuni fenomeni che caratterizzano tutte le produzioni cinematografiche americane: 1. i grandi Studios hollywoodiani si lanciano in una politica di produzione tesa contrastare la forte influenza della televisione 2. nascono i produttori indipendenti  Kubrick si trova in mezzo all'incrocio di queste due diverse politiche cinematografiche. Nel frattempo, Kirk Douglas e la sua compagnia di produzione Bryna Films fanno pressione su Kubrick affinché si assuma la regia di “Spartacus”. Dall’Inghilterra Kubrick non tornerà più in patria, infatti egli si ritira in un'abitazione a Hertfordshire nella campagna inglese, mantenendo una distanza rispetto al mondo hollywoodiano ma mantenendosi anche in contatto costante con collaboratori e Studios qui sposerà la sua terza moglie, la pittrice Christiane Harlan. 1 Stanley Kubrick nasce nel quartiere newyorchese del Bronx il 26 luglio 1928 da una famiglia ebrea di origine austriaca e il padre è medico. A NY frequenta molte scuole, senza ottenere grandi risultati negli studi. Lavora per la rivista Look e successivamente si appassiona all'arte dei Lumière e diventa un cinefilo accanito  inizia a frequentare le riunioni del Moma (il museo di arte moderna) dove si proiettano i classici e non si perde nemmeno una proiezione nei diversi cinema. - Fotografia: come fotografo si occupa della costruzione dello spazio del visivo (riceve la sua prima macchina fotografica a 13 anni). Egli fotografa tutto quello che passa davanti al suo obiettivo. Una delle sue foto che viene notata è quella di un venditore di giornali affranto dalla notizia della morte di Roosevelt - Musica jazz: come jazzista e suonatore di batteria si pone la questione del ritmo. - Gioco degli scacchi: la mentalità e la conformazione psicologica del giocatore di scacchi dicono molto sulla sua persona, egli infatti possiede intelligenza astratta ed è abile nel calcolo delle probabilità. Sempre in Inghilterra gira “Il dottore Stranamore” questo film segna la fine del sodalizio con Harris. Verrà influenzato dagli anni della Guerra Fredda e dalla comune corsa agli armamenti si interessa agli armamenti nucleari e alla possibilità di un conflitto atomico. Nel 1975, in seguito alla non realizzazione del film su Napoleone, realizza il suo primo film storico “Barry Lyndon”, tratto dal romanzo di W.M. Thackeray Kubrick e i suoi collaboratori si ispirano alla pittura di paesaggio e di interni dell'epoca; essi creano dei tableaux vivants che chiedono complesse strategie organizzative. Nel 1975 i dirigenti della Warner Bros propongono al regista il romanzo di Stephen King “The Shining”. Kubrick lavora sull'adattamento con Diane Johnson, scrittrice e docente universitaria. Per la prima volta viene usata la steadycam, ovvero una cinepresa montata al corpo dell'operatore e ammortizzata con congegni idraulici e che garantisce una scioltezza nei movimenti  l'operatore è Gareth Brown, inventore di questo tipo di macchina. Dall'inizio degli anni 90 si dedica a un progetto realizzabile solo in questi ultimi anni grazie all'avvento delle tecnologie digitali per la creazione degli effetti speciali. Egli viene colpito dalla visione di Jurassic Park e dalla possibilità di produrre immagini sintetiche. Egli fa vari incontri con il regista James Cameron e con alcuni tecnici dell'industria Light e Magic, l'azienda specializzata in effetti digitali che aveva lavorato per Spielberg, regista di Jurassic Park. Nel 1995 viene annunciato che il nuovo film di Kubrick si chiamerà “Eyes Wide Shut” e avrà come protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman il film è tratto dal racconto Traumnovelle di Arthur Schnitzler e racconta la storia di un torbido rapporto di passione e gelosia che coinvolge una coppia di psicologi nella New York dei nostri giorni. Le riprese iniziano nell'estate del 1996 e si svolgono nella massima segretezza, lavorando più di notte. Le riprese si concludono ufficialmente il 31 gennaio 1998 e costituiscono il caso di riprese più lunghe nella storia del cinema moderno. Nel 1997 viene insignito di due prestigiosi premi:  il Leone d'oro per il contributo prestato al mondo del cinema alla mostra internazionale del cinema di Venezia  il D. W. Griffith Award del Directors Guild of America Non si reca a ritirare nessuno dei due premi, ma nel secondo caso invia un discorso registrato in videocassetta che costituisce la sua ultima apparizione pubblica. Il 7 marzo 1999 Kubrick muore nel sonno nella sua casa presso Londra e lo stesso giorno sito internet ufficiale di Eyes Wide Shut cambia aspetto: su fondo completamente nero spicca scritto in bianco Stanley Kubrick. PER QUANTO RIGUARDA I SUOI FILM In generale si tende a preferire la visione di film in lingua originale con i sottotitoli per apprezzare meglio la performance attoriale. Al contrario Kubrick voleva che i suoi film venissero distribuiti doppiati senza sottotitoli, non amava infatti l’idea che lo spettatore dovesse fare una specie di altalena dello sguardo tra immagine e sottotitolo, voleva che la sua attenzione si concentrasse sul rapporto con il visivo. Kubrick non amava la parola, era misantropo, evitava le interviste, non scriveva lettere o testi. Nel suo cinema mette proprio in scena il conflitto tra parola e immagine l’esempio più emblematico di ciò è “Shining”, film che racconta di una famiglia composta da padre, madre e figlio, che in un inverno freddo e nevoso si rinchiude in un hotel sperduto nel 2 Egli vuole descrivere la condizione esistenziale universale, ovvero la confusione del vivere. Egli esaspera alcuni elementi stilistici del genere noir e sovrappone alla semplice narrazione alcune scelte espressive e stilistiche particolari Quando si guarda un film è necessario osservare 1. la focalizzazione (punto di vista, chi racconta la storia) 2. la macrostruttura narrativa (qual è l’impianto strutturale che sorregge la storia) Kubrick si assume la responsabilità di fotografia, regia, scrittura e montaggio. La stazione è un luogo pieno di gente, ci sono tante persone sullo sfondo e altrettante in primo piano che camminano in direzioni diverse e che non hanno interazioni sensazione di isolamento. Le due esistenze scorrono parallele, anche grazie al montaggio (i due escono di casa simultaneamente ed affiancati) per poi diventare convergenti perché si fonderanno. Ognuno dei due si comporta da attore o da spettatore, a seconda dei casi, in funzione dell’altro. Davey e Gloria sono come uno spettacolo cinematografico, quando uno guarda l’altra ignora, e viceversa; sono connessi anche se inizialmente i loro sguardi non si incrociano. Ognuno è per l’altro una limpida e superficiale immagine, differente e lontana eppure intima e familiare (ossimoro). Questo conferisce al film una generica intonazione malinconica, come se il tutto fosse già accaduto o come se la storia fosse un sogno di uno dei due o di entrambi. Alcune duplicità (tema del doppio) le troviamo in certe parti del film: 5 Incipit: Scena ambientata alla stazione ferroviaria di New York (campo lungo) nella quale ciascuno pensa a lui stesso senza prendere in considerazione il prossimo, Mentre scorrono i titoli di testa il personaggio Davy Gordon si muove ininterrottamente stando fermo, ondeggia di fianco alla valigia, non va da nessuna parte, gira a vuoto, movimento immobile (ossimoro) in uno spazio molto grande che riflette la sua A un certo punto c’è uno stacco (inquadratura a mezza figura) con un voice over del personaggio, che è un pugile, che inizia raccontando la sua incredibile avventura iniziata 3 giorni fa dunque, si parla di una focalizzazione interna con il racconto in flashback (struttura circolare dove il film termina dove inizia). Questo flashback è interrotto a sua volta da altri flashback, che portano il film ad assumere quella voglia di tornare sempre al passato struttura a zig zag (”tre giorni fa”, “un’ora  Focalizzazione interna  Voice over: tecnica narrativa che rievoca il flashback  Flashback non lineare: andamento spezzettato del tempo, ritorni all’indietro  Struttura circolare, il film va a finire laddove è partito, sequenza girata Davey Gordon perde un decisivo match di boxe con un giovane emergente. Torna a casa e si mette davanti allo specchio, tipico oggetto che consente ai personaggi di accertare la propria identità ma anche di sdoppiarla  tema del doppio. Sulla parete sono appese le cartoline e le fotografie dalla sua famiglia che vive a Seattle. Di fronte alla sua camera ammobiliata ve ne è un’altra appartenente a una donna, Gloria; in entrambe le stanze c’è uno specchio che ci permette di vedere ciò che sta davanti e ciò che sta dietro. La scenografia è costituita dai due appartamenti affiancati  tema della finestra come cornice dentro cui guardare, come schermo che riflette (gioco speculare). - Gloria aveva una sorella danzatrice di cui era invidiosa, e che cerca ora di imitare nel night di Rapallo - Davy e Gloria conducono esistenze parallele - Davy viene scambiato per il proprio impresario Albert - I due appartamenti sono gemelli, uno di fronte all’altro quando Davy dopo l’incontro parla con suo zio di fronte allo specchio, su di esso è riflessa anche la finestra di Gloria Esistono due tipologie di personaggi che Kubrick ritrae: - da un lato, i personaggi iperattivi, frenetici e pieni di energia; - dall'altro lato i personaggi poco energici e sonnambolici che aspettano che le cose succedano, come Gloria Rapallo e Gloria sirecano al dancing Pleasureland mentre Davy sostiene un incontro di boxe una sequenza in montaggio parallelo mostra i due eventi. I due si appartano insieme in una stanza in cui Rapallo avanza alcune proposte erotiche a Gloria e nel frattempo guardano in televisione l’incontro di Davy  la televisione è un medium che connette la vita di Gloria e la vita di Davey. Kubrick decide di portare Dave a rapportarsi a Gloria attraverso l’uso dei 5 sensi: la sente (urlo), la vede dalla finestra (vista), tocca le calze da asciugare (tatto), apre le boccette di profumo (olfatto), beve il caffè (gusto) - Tovaglia a scacchi rimanda alla scacchiera - Bambola legata al letto = oggetto sessuale, non casuale I protagonisti decidono di scappare e andare a vivere a New York, prima però devono recuperare i soldi. Gloria cerca di farlo attraverso Rapallo (perché lavora per lui). Rapallo, che vuole uccidere il suo rivale, invia due killer, ma essi scambiano Dave con il suo manager e lo massacrano di botte  tema del caso. 6 L’incontro di pugilato uno stile da reportage documentaristico  montaggio alternato e parallelo Match = montaggio rapido, stile movimentato e mosso, corpo a corpo, stile mai formalizzato o ordinato. Inseguito all’incontro, dove i due lottatori si sono affrontati nel corpo a corpo, i due tornano ognuno nella propria stanza. Dopo la chiamata Dave va a dormire, sogna di percorrere quasi in volo alcune strade deserte della città, ma poi viene svegliato da un urlo di Gloria a causa della molestia di Rapallo che la sta strattonando. Dave decide di salvarla da questa situazione. Potrebbe essere un sogno oppure che i due si stiano sognando a vicenda. Ulteriore lungo flashback- Gloria racconta la storia della sua vita tornando agli anni della sua infanzia e adolescenza, e questo momento viene raccontato mentre vediamo una ballerina ballare (in realtà è la moglie di Kubrick a ballare)  luogo simbolico e astratto, sappiamo che è un palco ma senza pubblico, lei è avvolta nell'oscurità  la sorella di Gloria era una ballerina di cui lei era gelosa. Mentre Rapallo rapisce Gloria, Davy si accorge che la polizia lo cerca ritenendolo colpevole dell’assasionio. Dave pedina Rapallo e giunge di un edificio abbandonato in cui è nascosta Gloria, ma è costretto a scappare e durante l’inseguimento di Dave si possono vedere le strade di periferia vuote e deserte che assomigliano ad un labirinto. I suoni che accompagnano sono in parte diagetici ed in parte extra diagetici. Conclusa la narrazione, ritroviamo Davy in attesa alla stazione ferroviaria. Mentre arriva il treno che deve portarlo lontano, giunge in taxi anche Gloria che riunisce a lui. Immagini che saturano il film di icone e simboli (bambolotto che galleggia in un catino, bambola sul letto di Gloria, magazzino di manichini  creature antropomorfe inorganiche che hanno la nostra forma) Viso deformato dal vetro della boccia dei pesci (si muovono stando fermi) Il tema del movimento immobile è richiamato da alcune immagini: - bambola che galleggia nel catino - pesci nella boccia - pugili sul ring - ballerina classica Nel finale, che sembra un happy ending, in realtà presenta un certo grado di ambiguità lui stava per andarsene ma sul più bello è stato fermato da Gloria. Per quanto riguarda gli argomenti trattati:  violenza  amore  presenza di personaggi al limite della legalità o al di fuori di essa  margine della società Il senso di solitudine e smarrimento viene provato anche nelle strade di NY troppo affollate e negli ambienti caotici e dispersivi, a causa degli oggetti e delle immagini che creano un senso di claustrofobia e privano i personaggi di punti di riferimento precisi o ordinati. I personaggi sono caratterizzati anche dall’incapacità di scelta e di iniziativa sembrano recitare in stato di sonnambulismo. Inoltre, essi sono spesso accostati a bambole o manichini: - bambolotto che galleggia nel catino - bambola sul letto di Gloria I personaggi sembrano denunciare la loro natura finzionale appaiono non solo personaggi reali nel mondo finzionale che il film crea, ma anche, all’interno di quel mondo, personaggi di un racconto mossi da una volontà esterna (quella dell’autore). 7 L’inseguimento si conclude nel magazzino dove vi sono i manichini inanimati e femminili che rappresentano il pubblico silente che assiste allo scontro. Davy perde nel match da pugile ma vince lo scontro con Rapallo in uno scontro che gli salva la vita.  labirinti= scale dove il protagonista sembra seguito dalla sua vicina  scacchiera= pianerottoli con scacchiere disegnate castello. Malgrado la vibrante difesa dei suoi uomini assunta da Dax, la macchina processuale stritola i «colpevoli» e li condanna a morte. Mentre i tre attendono la loro sorte in preda all'angoscia, Dax tenta un'ultima mossa. Venuto a sapere dell'ordine di Mireau di bombardare le proprie truppe durante l'attacco, lo denuncia a Broulard. Ma il giorno dopo, l'esecuzione ha ugualmente luogo, preceduta da una lenta e macabra preparazione rituale. Subito dopo, mentre Broulard e Mireau fanno colazione, viene convocato Dax: Broulard rivela a Mireau di sapere dell'ordine dissennato e preannuncia un'inchiesta che annienterà il generale. Quindi propone a Dax di prendere il posto di Mireau. Dax è sdegnato, rifiuta violentemente l'offerta e denuncia la degenerazione morale dello stesso Brou-lard, convinto che tutta la manovra di Dax mirasse alla presa di potere piuttosto che alla salvezza dei soldati condannati. Uscito dal colloquio, Dax osserva in una bettola i soldati che ascoltano cantare una ragazza tedesca fatta prigioniera e lentamente si commuovono. Per loro sono gli ultimi istanti di svago prima della partenza per il fronte, secondo l'ordine che viene portato a Dax in quel momento. In questo film Kubrick ritorna al genere bellico (come in Fear and Desire) in cui propone tematiche antimilitaristiche e pacifiste. Il film è stato letto in chiave di parodia amara rispetto ai temi del film di guerra classico, in cui l’eroismo degli eroi vince sui nemici  questo mette in luce alcune tematiche più impegnative  Kubrick mira ad esprimere temi di ampiezza universale. Il problema centrale del film è quello del rapporto tra individuo e società; infatti, la microstruttura sociale dell'esercito diviene paradigma dell'intera macrostruttura sociale. I segnali evidenti di tale rapporto sono due:  è presente l’isomorfismo tra struttura militare e struttura sociale con una rigida divisione in gradi che corrispondono alle divisioni sociali in classi  sono poste in primo piano le interazioni tra gli individui, relazioni improntate secondo regole di etichetta e di rappresentazione che possiedono la stessa rigidità delle norme di comportamento che agiscono negli strati bassi dell'esercito Un primo tratto messo in rilievo da Kubrick è l'autoreferenzialità della struttura sociale, cioè la tendenza a rendersi autonoma da tutto e da tutti, soprattutto dagli individui che la compongono  la società, dunque, sembra essere una struttura perfettamente conclusa e autonoma, dotata di regole proprie, di una logica interna, un linguaggio, riti e rappresentazioni  si regge e si alimenta da sola. Risultano particolarmente importanti gli apparati rappresentativi  si ripetono infatti atteggiamenti e ruoli prefissati, in una scansione rituale ripetitiva cui i singoli individui non possono sottrarsi in alcun modo. La macchina rappresentativa deve avere la meglio sull'individuo e sulla sua naturalità  gli istinti di sopravvivenza dell'individuo sono rinnegati, così i soldati in preda allo shock da bombardamento vengono estremamente rimproverati in quanto tale shock non esiste. Tre sono gli aspetti particolari dell'autoreferenzialità della struttura sociale: 1) la volontà di interiorizzare nella struttura stessa il nemico esterno che resta invisibile (non si vede neppure un soldato tedesco); tuttavia in ben tre occasioni l'esercito tenta di uccidere i propri membri  con una sorta di transfert il nemico invisibile viene identificato all'interno della stessa struttura sociale 2) la presenza attiva di un’implacabile logica del calcolo, della convenienza che non lascia spazio alle ragioni della coscienza e che annulla il valore intrinseco della vita umana. Le vite dei soldati divengono oggetto di baratto, di calcolo e di contrattazione. Il film è costruito in questo senso sul contrasto tra la figura di Dax, rappresentante della ragione etica e umanistica, e il contesto in cui egli agisce  viene messa così in mostra l'assurdità della logica militare e l'impotenza dell'individuo 3) la pretesa della struttura di essere lucida, razionale e imparziale quando invece essa diviene l'espressione della più accecante irrazionalità dell'individuo e 10 un puro strumento dei loro interessi. La vera ragionevolezza è scambiata per assenza di ragione all'interno di una logica stravolta e capovolta (il colonnello Dax viene visto come una delusione e i tre soldati vengono scelti per il sacrificio rituale senza alcun criterio di giustizia o ragionevolezza). Molto interessante è il gioco che Kubrick instaura con le aspettative dello spettatore incentivando e poi deludendo le attese di un'irruzione dell'etica e della giustizia  nel film nel colloquio iniziale tra Mireau e fa pensare che Mireau rifiuterà l'attacco ma in un improvviso primo piano svela l’agghiacciante cinismo. Anche se la struttura militare diviene una metafora della struttura sociale intera occorre aggiungere che per certi aspetti allude alla condizione umana in generale, una condizione in cui prevale l'assurdità. Per quanto riguarda l'ambientazione (Germania) e gli elementi tematici (castello e processo) Kubrick si rifà a Franz Kafka un autore da lui molto amato. I personaggi della prima scena sono il generale Mirot e il colonello Dax. Il generale Mirot difende la ragione di stato. I due generali si muovono in maniera tortuosa grazie al montaggio. Nella trincea, invece, viene fatto uso del piano sequenza grazie a un carrello (assenza del montaggio fino a che il generale non parla con un soldato in shock primo piano del soldato in stato di shock. Il formicaio si vede due volte: - Feritoia - Binocolo tutte le volte che qualche personaggio guarderà con il binocolo in direzione del nemico, oltre il formicaio, non si vedrà MAI il nemico il nemico è invisibile, non si vede Il secondo colloquio tra i due ufficiali (generale e colonnello) in cui viene fatto presente l’ordine di prendere il formicaio nonostante moriranno molti soldati guadagnare 100/200m a discapito della vita umana che perde valore. “Il fucile è il tuo migliore amico” tema del fucile in quanto parte di te stesso, prendersi cura del fucile come se fosse una protesi. Questo tema lo si incontra anche in Full Mental Jacket. “Il formicaio è abbordabile” territorio conquistabile come se fosse una donna di facili costumi I termini utilizzati dal genere sono ambigui anche quando parla con il soldato sotto shock (“Fanciullone”) relazione tra la violenza e la regressione all’infanzia, la violenza fa regredire l’uomo allo stato infantile. Secondo la retorica dell’eroismo, la guerra dovrebbe trasformare un ragazzo in uomo Kubrick invece dimostra la regressione infantile causata dalla guerra.  I soldati sono in un territorio desolato e pieno di cadaveri in una scena notturna la colonna sonora è piena di percussioni che trasmettono la tensione. Tutti si aspettavano che il pericolo arrivasse da davanti, ma invece non fu così perché arrivo da dietro il soldato uccide il suo compagno.  Siamo nel 1916, anno in cui Ungaretti scrive le poesie impastate di sangue e fango i soldati sono in una condizione di deprivazione percettiva, non vedevano per via del fango e del fumo e non sentivano nulla, se non il rumore dei bombardamenti  è lo spazio del disordine (polemos) e della morte (thanatos). 11 La morte nel formicario è una morte di disordine, mentre la fucilazione nel piazzale del castello mostra l’ordine e la razionalità. La scrittura di Kubrick è raffinata e molto curata. Mediante differenti scelte stilistiche Kubrick lavora sul rapporto tra individuo, spazio e sguardo rappresentativo. Il film mette in scena sotto questo aspetto tre tipi di spazio ben distinti: 1) l’INTERNO DEL CASTELLO: viene ripreso con focali corte, con ampiezza spaziale, notevole profondità di campo, inquadrature dall'alto e con una forte luce bianca diffusa sempre presente dietro i soggetti. I generali giocano con lo spazio mediante spostamenti elaborati e tortuosi che la camera segue con panoramiche e carrelli danzanti semicircolari  tali movimenti di macchina sottolineano l'andamento sinuoso delle conversazioni. Dax invece compie all'interno del castello tragitti lineari mentre i soldati restano quasi sempre fermi 2) le TRINCEE: vengono riprese con carrelli all'indietro o in avanti ad altezza d'uomo che seguono gli spostamenti lineari dei soggetti o indicano in soggettiva il procedere di Dax. In queste sequenze la durata delle inquadrature è piuttosto lunga, la luce cinerea e spesso fumo e nebbia impediscono la visuale completa. È uno spazio da corridoio claustrofobico, labirintico. Un modello spaziale simile lo troviamo nella sequenza del tentato attacco al Formicaio e nella scena della fucilazione 3) l'INTERNO DELLE TRINCEE: ambiente di vita dei soldati, spazi oscuri spesso notturni luminati da un'unica luce che restringe la profondità di campo e obbliga i soldati e la macchina a limitare i movimenti. Ci sono piani ravvicinati e lo spazio schiaccia i soggetti con le tenebre e la ristrettezza. Lo stesso vale per la terra di nessuno e le prigioni. 12  Viene mostrato come la razionalità strategica e militare sfoci nella perdita del controllo vengono indotte le truppe ad uscire dalla trincea e andare a combattere contro il nemico invisibile, ma non lo fanno. Dax sembra comprendere i sentimenti dei soldati, al contrario il generale ordina la morte (la corte marziale, ovvero l’esecuzione pubblica) per chi si oppone alle direzioni militari. La seconda parte del film si svolge nel castello dove avviene il processo dei soldati scelti a caso che vengono all’esecuzione per disincentivare questi comportamenti di  Prima di ripartire ancora per il fronte gli uomini stanno bevendo e festeggiando insieme entra in scena l’unica donna del film, una prigioniera tedesca che viene invitata a cantare mentre tutti gli uomini urlano e fanno le smorfie. Quando i soldati sentono la musica prima ammutoliscono e poi cominciano a cantare, proprio perché non capiscono le parole la musica va oltre la dominazione razionale del linguaggio la musica li fa passare a un livello emozionale. Viene mostrato il cinismo delle gerarchie viene accusato Dax di aver accusato il generale Mireau di aver ordinato di sparare verso le truppe il generale Broulard crede che Dax abbia denunciato Mireau perché vuole fare carriera, perché tutto viene fatto pe un tornaconto personale. rivolta nei confronti delle generazioni precedenti) è il primo gesto di omologazione e di azzeramento dell’individualità primo piano dei volti. La preghiera al fucile raggiunge l’apice il fucile, già presente in “Orizzonti di gloria”, è un elemento fallico che rimanda alla figura della donna. Emergono due soldati: - Joker : fa l’imitazione di John Wayne, machismo americano - Palla di lardo : fa fatica a stare al passo delle modalità di addestramento; egli inizia il processo di regressione infantile (si succhia il pollice, ride mentre viene offeso dal sergente, cammina con i pantaloni abbassati) è preso di mira per la sua incapacità di omologarsi; infatti, viene anche estromesso dal gruppo di soldati  processo di esclusione ed emarginazione che lo conduce alla realizzazione dell’inadeguatezza a divenire una “macchina da guerra”, egli percepisce la sua inadeguatezza a diventare Marines. La contraddizione tra l’uccisione come strumento di pace sull’elmetto metallico di Joker e alche nella preghiera al fucile viene detto che uccidendo il nemico si ottiene la pace. Tutta la parte dell’addestramento si conclude nei bagni, dove sulla porta c’è scritto “testa” in tutta la sequenza finale Joker ha in testa l’elmo e il sergente un cappello, entrambi indossano un copricapo. Non a caso la vita di Palla di lardo finisce nel bagno, perché questa scena finale riprende tutti gli insulti del sergente, che si riferivano agli escrementi. Il bagno è geometricamente simmetrico e ordinato (es: due file di wc, in realtà nelle caserme c’è una sola fila) questo luogo è in netto contrasto con l’azione folle e irrazionale che sta per compiersi. L’ultima parte avviene in un luogo simile al formicaio di “Orizzonti di gloria” i soldati americani sparano a vuoto, a caso, perché sono spaesati, a differenza del cecchino che vede tutto vince chi ha il punto di vista e non chi ha maggiori tecnologie. 15  Il sergente Hartman si rapporta con i soldati in modo svilente mentre passa per la stanza facendo riferimenti genitali ed escrementali continua ad insultarli in modo quasi ritmato.  Durante la notte Palla di lardo è in preda alla follia e all’esasperazione, è armato ed uccide il sergente e dopo si ammazza sparandosi un colpo in bocca.  Dopo quest’atto folle, ci si sposta in Vietnam dove c’è una prostituta che negozia con due soldati per avere del denaro in cambio di qualunque cosa viene rubata la macchina fotografica al soldato americano (amico di Joker), ovvero uno strumento che consente di bloccare il visibile dentro un’immagine perdita della capacità di catturare l’immagine. I decori prendono forme labirintiche che indicano il luogo dello smarrimento, dove si perde l’orientamento  tra queste macerie è presente il cecchino donna, che viene colpita più volte da un altro soldato che salva la vita a Joker. Joker è convinto che per diventare uomo debba uccidere qualcuno uccide il cecchino (una donna, che in realtà sembra una bambina). Avviene quindi il suo battesimo di sangue noi vediamo solo il primo piano del soldato (Joker). Nel finale i soldati sono nell’ombra della notte in mezzo al fuoco parla Joker (con il voiceover) che ha sogni erotici dopo che ha ucciso e dice che non ha più paura perché ha ucciso e quindi è un uomo cantano Micky Mouse regredendo a una dimensione infantile. La donna è il simbolo dell’innocenza (my true one bellezza). Differenza tra Dax (Orizzonzi di Gloria) e Jocker: - Il comportamento di Dax è netto e infallibile, mentre quello di Jocker è scettico - A differenza di Dax, Jocker è già pronto ad essere risucchiato nella macchina dell’esercito Nel film è nascosto un meccanismo metaforico:  è presente un rinvio alla società americana in quanto il film è il ritratto degli Stati Uniti con i suoi simboli più emblematici (Snoopy nella redazione del giornale, Topolino nella canzone finale). L'America viene definita come patria del grande supermarket e del rock melodico.  Kubrick ricostruisce la scena della guerra in una ex fabbrica della compagnia del gas britannica a Beckton, presso Londra  ne deriva una sovrapposizione dello scenario del Vietnam con uno scenario familiare di tipo post-industriale. Il rinvio finale del film conduce a un discorso sulla nostra civiltà, una civiltà che vive un momento di crisi dovuta al passaggio dalla civiltà industriale a quella post- industriale, delle elettroniche e del nucleare  la guerra del Vietnam è per Kubrick il momento di manifestazione massima della civiltà industriale Nella prima parte del film, ambientata Paris Island, presenta lunghe scene dell'interno della camerata con luce artificiale bianca, inquadrature fisse e carrelli laterali; le scene d'addestramento in esterno presentano piani ampi, una luce variabile, numerosi carrelli in avanti o all'indietro. Nella seconda parte irrompe il Vietnam sulla scena  lo stile alterna piani americani e primi piani fissi dei soldati a carrelli sempre molto lenti e prudenti. Nelle scene di ricognizione viene usata steadycam che segue i soldati da una posizione piuttosto bassa, sincronizzando i propri spostamenti su quelli degli uomini, creando un effetto di documentario. Particolari sono l'ambiente e l’illuminazione: - lo scenario postindustriale di Beckton/Hue è avvolto in una luce grigia, offuscata dal fumo bianco o nero e schiarita dai fuochi - per quanto riguarda la colonna sonora si mescolano le note rock popolari degli anni ‘60 e il rumore delle macchine da guerra, oltre che il tintinnare delle divise e delle armi Kubrick rifiuta tutte le precedenti presentazioni al Vietnam sia sul grande schermo che nella cronaca televisiva. Lui sa che si sta confrontando con un genere cinematografico assestato: il war film. Questo genere viene riprese e citato sotto vari aspetti ed egli riprende i due sottogeneri che lo costituiscono, ovvero il film d’addestramento e quello di guerra vero e proprio. Inoltre, vengono messi in rilievo i collegamenti tra film di guerra e western (i soldati ironicamente raccontano la guerra alle telecamere come un western). Kubrick sa di confrontarsi con i film di guerra già prodotti sul Vietnam come “Rambo 2, la vendetta” e “Apocalypse Now” e sa anche bene che la guerra in Vietnam è stata la prima 16 guerra interamente seguita dai media, stampa e televisione, e che il suo film deve confrontarsi con un'iconografia tracciata dalla cronaca mediale. Il film propone uno sguardo libero dalle strutture che l'iconografia della guerra reca irrimediabilmente in sé: strutture ideologiche, percettive strutture e narrative. La guerra è un contenitore di storie predefinite che Kubrick vuole evitare. Egli lavora contro il racconto, distrugge la struttura narrativa stravolgendo le convenzioni narrative  a metà del film, infatti, quelli che fino a quel punto ne erano stati protagonisti muoiono; segue una parte in cui non succede praticamente nulla e nel finale un episodio quasi insignificante viene ricaricato in maniera fin troppo scoperta e artificiale di risonanze epiche (Joker, infatti, pronuncia parole stereotipate ripetute senza convenzione)  è una storia senza storia, dunque un racconto senza eroi in modo tale da scoraggiare ogni possibile simpatia e identificazione dello spettatore con uno dei suoi protagonisti, perché non esiste un eroe centrale. Inoltre, c'è un trascorrere del tempo senza segnali di ora e una dislocazione senza differenze di luogo (Kubrick ha sfruttato i set rivestiti in maniera differente sia per le scene di guerra che per quelle di libera uscita). THE KILLING: RAPINA A MANO ARMATA (1956) Nasce dalla collaborazione con l’amico James B. Harris e costa 320.000 dollari, 200.000 dei quali assicurati dalla United Artists. Questo è il suo terzo film, e qui ritorna al genere del noir. Ha a disposizione un budget più consistente e dunque maggiori responsabilità di rientro economico. La stessa trama è tipica del noir, infatti è un gangster film questi film descrivono le gesta di una banda di malviventi e seguono l’architettarsi del loro piani, la loro riuscita e la successiva rovina per colpa di solito di particolari trascurabili. Kubrick apporta però alcune modifiche personali e originali a questo genere: - I particolari che mettono in crisi i piani sono dovuti al caso e al destino  egli è affascinato dal meccanismo deterministico che porta i protagonisti alla rovina e afferma che quanto più si illudono di padroneggiare gli eventi con piani tanto più risalta questo meccanismo di rovina - Manca in Kubrick la partecipazione, la condanna morale e il tono epico tipici di questo genere  in lui c’è solo distacco - Sottolinea il carattere della rappresentazione che assume la vita quotidiana  tutti i personaggi in scena devono fingere, o meglio devono recitare sé stessi, simulando di essere ciò che sono realmente Sintomatico è il personaggio di Sherry, la moglie del cassiere, che persegue il suo piano parallelo continuando a fingere. Il suo stesso volto, liscio e compatto nel trucco, rivela l'apparenza di una maschera fissa e quasi anonima  suo volto contrasta così profondamente con quello del marito, George Peatty, che è usato da Kubrick come una maschera espressionista plastica e intensa. Un altro elemento che rinvia alla finzione è poi la maschera da clown con cui Johnny compie la rapina. - Kubrick riprende in modo personale l'uso della violenza. A prima vista questo film non è molto violento, tuttavia la violenza è presente come una 17 - Struttura narrativa : flashback e ritorni, voce fuoricampo scandita dagli autoparlanti dell’ippodromo che organizza l’intreccio dal punto di vista temporale, intreccio oscillatorio.  scomposizione della linearità dell’intreccio come si racconta è più importante di cosa si racconta (come>cosa). - Focalizzazione: esterna Al centro c’è Jonny, tipico eroe di Kubrick che cerca di prevedere i dettagli e sceglie per la gang persone con ruoli precisi i membri della gang devono indossare la loro maschera ma in ambienti diversi (il cassiere farà il cassiere, ma in un altro posto). Il racconto segue le azioni parallele di ciascuno dei personaggi i quali, come rotelle di un delicato e complesso ingranaggio, contribuiscono alla riuscita dell'operazione. Il film procede in modo macchinoso, con tanti flashback, con voce fuoricampo che determina la dimensione temporale. La focalizzazione è esterna, la voce ci confonde  orchestrazione labirintica del tempo, confusionario e caotico (lo spettatore si confonde e si perde). L’illuminazione ricorda il noir (The Killer’s Kiss). Il cassiere è presentato dietro le sbarre della cassa dell’ippodromo. Quasi sempre quando questo personaggio entra in scena c’è un richiamo alle sbarre (es: nella sua casa quando la luce riflette sulle persiane delle linee che rimandano alle sbarre) indicano il soffocamento, senso di reclusione creato dal destino. Nel film c’è un richiamo continuo agli animali (cavalli, pappagallo nella gabbia, cagnolino nel finale) che hanno un ruolo importante. Kubrick è inventore di personaggi che si illudono di poter fare piani perfetti per dominare il mondo con la loro conoscenza (Jonny è il prototipo di questo uomo) ma i piani vanno in fumo per il caso/l’imprevisto crisi della ragione. Complicazione progressiva nell’intreccio  c’è un gioco continuo tra andare avanti nel tempo e tornare indietro, dandoci gli orari precisi senza avere la visione complessiva. Complica anche, con questo continuo andare avanti e indietro, la messinscena attraverso delle inquadrature inaspettate questo causa lo spaesamento e straniamento dello spettatore. Il controllo del tempo è una variante indispensabile nel piano perché questo funzioni sincronismo delle azioni per l’esecuzione del piano. Mancano le dissolvenze in nero che potrebbero aiutare a capire che si è tornati indietro nel tempo. Il colpo viene portato a termine con qualche problema. Nel finale notiamo un’esplosione di violenza, in cui quasi tutti i membri della banda vengono uccisi Jonny è in pratica l’unico a sopravvivere e il suo piano è quello di andare dalla fidanzata in aeroporto per partire con tutti i soldi (nella valigia), per andare in salvo lontano dalla scena del crimine. L’avidità di Jonny manderà in fumo il suo piano per risparmiare il prezzo del biglietto che gli avrebbe consentito di avere con sé la valigia contenente il denaro. Il piano viene mandato quindi in fumo dal: - Caso - Imprevisto - Avidità Jonny si arrende al suo destino, non tenta la fuga. LOLITA (1962) 20 Il killer ha fatto innervosire il guardiano del parcheggio, causando la sua stessa morte notiamo il ferro di cavallo che blocca che fora la gomma e impedisce la fuga. È uno scandolo per il suo tempo, perché la ragazzina che interpretava Lolita era minorenne il professore Humbert Humbert si innamora follemente della ragazzina e questo lo condurrà alla follia. Nel 1958, con Harris, riesce a comprare i diritti di Lolita, il romanzo di Nabokov, al quale chiedono di scrivere la sceneggiatura egli dopo un primo rifiuto accetta della sceneggiatura di Nabokov ne rimarrà circa il 30%. La produzione si trasferisce in Inghilterra sia per evitare i rischi di censura e sfuggire dalle polemiche sia perché la Metro Goldwin Meyer ha dei fondi bloccati. Trama: in un freddo mattino d'inverno un uomo penetra in una villa-castello isolata. Nel luogo regna il massimo disordine; qui trova un altro uomo, ubriaco: si tratta del commediografo Clare Quilty. Dopo un breve dialogo quasi surreale, l'estraneo lo uccide. Flashback: quattro anni prima ritroviamo il futuro assassino mentre giunge in America, in una cittadina di provincia del New England: è Humbert Humbert, un docente inglese di letteratura francese, divorziato. Egli visita la casa di Charlotte Haze, una vedova ancora piacente, in cerca di una camera da affittare. Ed è qui che incontra la figlia della Haze, Dolores detta Lolita, un’adolescente sensuale che lo colpisce enormemente. Stabilitosi a casa di Charlotte, Humbert entra in contatto con la società provinciale, pettegola e assetata di «cultura». Incontra per la prima volta Quilty, «divo» culturale ed ex fiamma di Charlotte. Nel frattempo, spia Lolita, geloso dei suoi primi amori, ed è corteggiato dalla madre di lei. Quando Charlotte manda la figlia in un campo estivo, Humbert cede alle sue insistenze e la sposa. Ma, quando scopre il diario in cui Humbert descrive in segreto la sua passione per Lolita, la donna si uccide procurandosi un incidente. Humbert parte, recupera Lolita al campo, la porta con sé in un albergo dove i due divengono amanti; quindi, le rivela della morte della madre. Stacco: Humbert e Lolita vivono insieme, ufficialmente da padre e figlia, in realtà da amanti. I due risiedono a Beardsley, una cittadina dell'Ohio dove Humbert ha un incarico di insegnamento. In un ambiente provinciale nuovamente pettegolo e sospettoso, Humbert matura un attaccamento morboso e una gelosia ossessiva per la giovane ragazza. È sempre presente sullo sfondo la figura di Quilty, che «appare» a Humbert in strani travestimenti senza mai essere riconosciuto. Dopo un ultimo alterco con Lolita, Humbert parte di nuovo con lei in un lungo viaggio per la provincia degli Stati Uniti. L'uomo ha la sensazione di essere seguito costantemente. Il viaggio ha fine quando Lolita, ammalata e ricoverata in un ospedale, viene prelevata da un misterioso personaggio; Humbert è annientato e umiliato. Quattro anni dopo Lolita ricontatta Humbert per chiedergli del denaro. Humbert si trova di fronte una giovane donna delusa e maturata, del tutto differente dalla giovane ninfetta. Ora è sposata con un giovane invalido e intendono emigrare in Alaska per ricostruirsi una vita. Lolita rivela a Humbert che per tutto il tempo del loro rapporto era continuata una sua relazione con Quilty, il misterioso inseguitore e il suo «rapitore» dall'ospedale. Ma si tratta di una relazione ormai dolorosamente conclusa. A Humbert non resta che dare a Lolita una forte somma di denaro e quindi recarsi alla villa-castello di Quilty per ucciderlo. Le ultime immagini riprendono l'inizio del film e chiudono il cerchio della storia. 21 - Struttura narrativa: circolare a cornice, in cui inizio e fine coincidono  si parte dalla fine e poi c’è un flashback che riporta la storia a quattro anni prima; il finale è il ritorno al punto di partenza (come in The Killer’s Kiss). È tratto dall’omonimo romanzo-scandalo di Vladimir Nabokov del 1955. - Incipit: due maschi che si contengono Lolita. All’inizio vediamo un’automobile nella nebbia che arriva in un castello pieno di cianfrusaglie, statue, libri, soprammobili di pessimo gusto, acquario vuote, specchi, bottiglie la macchina regredisce nello spazio mostrando a poco a poco lo spazio. Quando si rende conto che Humbert è serio e lo vuole uccidere, Quilty si nasconde dietro al ritratto (di fine Settecento) di Lady Hammilton, dietro al quale muore questa Lady da ragazza si chiamava Emma Lyon e da giovane creò scandalo perché scappò con un uomo molto più grande. Ci sono due scelte non fatte a caso: 1) L’attrice che interpreta Lolita ha lo stesso cognome di Emma Lyon (Sue Lyon) 2) Gli Hammilton sono i vicini di casa di Lolita Kubrick decide di far morire Quilty dietro a questo quadro è come se uccidendo lui Humbert uccidesse Lolita, perché non potendo sopprimere l’oggetto del suo amore che gli è stato sottratto decide di uccidere il suo avversario. Sono entrambi uomini di cultura, c’è questo scontro tra la vecchia America (Quilty) e la giovane Europa (Humbert). - Focalizzazione: interna, Humbert racconta con voce fuoricampo in prima personae Altro personaggio è la madre di Lolita, Charlotte, che gli fa visitare la stanza che affitterà. Quando viene accompagnato fuori in giardino, lui vede per la prima volta Lolita, che è sdraiata in bikini con gli occhiali a cuore. La madre gli chiede cosa lo ha spinto ad accettare e lui risponde ironicamente che sono state le sue torte. I tre personaggi vanno a vedere al cinema Frankenstein (mostro fatto di pezzi di cadaveri) stacco brutale tra le inquadrature. Numero di telefono della casa di Lolita: 1776 anno dell’Indipendenza americana dalla Gran Bretagna. Lo sguardo di Humbert, che dovrebbe andare sulle pagine del libro in quanto intellettuale, si volge sempre sul corpo di Lolita continue prese di possesso su di lei. Charlotte si innamora di Humbert, ma lui ha occhi solo per la figlia di lei. Nella scena del ballo entra la figura di Quilty  al suo apparire nemmeno la madre lo riconosca fino in fondo, è come se tutti fossero impossibilitati nel riconoscerlo  lui cambia sempre volto. Ogni tanto ci sono dissolvenze in nero, soprattutto nella seconda parte, che vanno a coprire il non visibile (cosa succede nelle camere da letto) censura. Quando Lolita torna a casa dopo la festa prende una penna d’oca e la usa per togliersi lo sporco da sotto le unghie è un uso completamente differente rispetto a quello per cui la penna è stata creata. 22 Qui appare il personaggio di Quilty che si presenta rovesciando una bottiglia, è ubriaco e cerca di prendere tempo giocando ad esempio a ping-pong. Humbert chiama Lolita con il suo vero nome, Dolore Haze (che significa nebbia, qualcosa che ostacola la vista). Letteralmente sarebbe “Arancia ad orologeria”. Il giorno dopo Alex partecipa a un'orgia con due ragazze incontrate in un negozio di dischi ma piú tardi, quando la gang assalta una beauty farm isolata e Alex ne uccide la proprietaria, i compagni lo tradiscono e lo consegnano alla giustizia. Pur di sfuggire alla restrittiva vita del carcere, Alex accetta di sottoporsi all'innovativa «cura Ludovico». Si tratta della visione ripetuta e forzata di film violenti, accompagnata alla somministrazione di sostanze stupefacenti; il "trattamento" porta a un rifiuto fisico di sesso e violenza. La cura ottiene l'effetto sperato e Alex è dimesso. Ma il ritorno alla libertà equivale ad affrontare una penosa pena del contrappasso: scacciato da casa e nell'impossibilità di reagire a causa della cura Ludovico, Alex è picchiato dal barbone incontrato all’inizio; quindi, seviziato dagli ex compagni diventati nel frattempo poliziotti, e infine raccolto dallo scrittore Alexander che, una volta riconosciutolo, lo spinge al suicidio. Ma Alex sopravvive miracolosamente e scopre che l'effetto della cura Ludovico è sparito: finalmente è davvero guarito. Film sulla violenza, sull’istinto di distruzione e sulla pulsione di morte. Troviamo uno stacco netto tra la prima e la terza parte del film: - nella prima parte si sottopone la violenza a un trattamento spettacolare, rendendo la violenza bella e gradevole, quasi desiderabile (violenza vistosa) la rissa con la gang rivale avviene in un teatro settecentesco abbandonato con il sottofondo della Gazza Ladra di Rossini; nell’assalto alla casa dello scrittore la scena del pestaggio e dello stupro riprende un'impostazione frontale con luci a globo sul fondo e viene citato il balletto, più precisamente il musical, infatti il pestaggio avviene al ritmo di Singing in the Rain  questo film fu soggetto a molte critiche (definito come “l’apologia della violenza”) - nella terza parte del film la violenza viene messa in scena come sadica e negativa  le scene di violenza si fanno oscure e funebri, dominate da suoni lugubri e distorti  la violenza diventa, anche per noi spettatori, insopportabile dopo la cura. All’inizio la violenza si presenta a livello individuale  Alex rappresenta l’istintività pura e animalesca, solamente repressa temporaneamente dalla macchina sociale e dai freni individuali. Alex viene per due volte apparentato con la scimmia del prologo di 2001:  la rissa contro la gang rivale, con il suo battere fisicamente l’avversario riprende le movenze della lotta per la pozza d’acqua  quando Alex assalta di sorpresa un membro della gang che voleva prendere il suo potere, viene ripreso dal basso e in ralenti, esattamente come la scimmia che brandisce l’osso rivelatosi un’arma L’istintività violenta si lega a quella sessuale ed entrambe si collegano a un atteggiamento di regressione infantile: 25 In un'Inghilterra vagamente futurista coinvolta in una grave crisi sociale seguiamo le gesta di una banda di giovani e violenti teppisti (siamo a cavallo tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio dei ’70 a Londra) Li guida Alex Delarge , un ragazzo vitalisticamente trasportato dai propri istinti di sesso e violenza, innamorato di Beethoven e dagli atteggiamenti dandy. Alex e i suoi «drughi», come si appellano i giovani nel loro personale gergo, attuano scorribande di ogni tipo: seviziano un barbone, ingaggiano una rissa con un'altra - Lui e i drughi bevono il latte+, latte addizionato a droghe - L'ispettore parla ad Alex trattandolo da bambino - Alex è portato in braccio come un infante - Nella parte finale è imboccato a letto dal ministro degli interni Questa istintualità da un lato appare come una forza distruttrice e autodistruttrice, ma dall'altro si configura come pulsione romanticamente vitalistica e creativa, spinta barbarica alla creatività, gioiosa distruzione degli schemi costrittivi e associata alla musica  aspetto positivo dell'istintualità. La coincidenza dello sguardo tra spettatore e personaggio viene riservata nella prima parte della pellicola alle vittime della violenza di Alex. A partire dalla cattura di Alex e per tutta la seconda e terza parte la soggettiva passa allo stesso protagonista  la soggettiva passa dunque dalle vittime di Alex allo stesso Alex  lo spettatore è posto comunque dalla parte della vittima della violenza passiva. Il sistema delle inquadrature soggettive segue un andamento rigoroso in base a una logica di mutamento ma anche di permanenza nel passaggio dalla prima alla seconda e terza parte del film. Dal punto di vista delle scelte stilistiche il regista recupera il gusto di una grande varietà di inquadrature e procedure di montaggio: immagini ad altezza normale, inquadrature anomale dall'alto o dal basso, illuminazione naturalistica e illuminazione espressionista con fonti luminose forti e concentrate  questa varietà di procedimenti mira a mettere in scena un unico oggetto preciso e ossessivo, ovvero la violenza. Questo film si divide in 3 parti: 1) Alex è il carnefice 2) Alex è sottoposto alla cura Ludovico 3) Le vittime fanno provare ad Alex quello che lui ha fatto provare a loro Il film inizia con un primo piano del protagonista:  sul prima piano inizia il movimento all’indietro della macchina da presa che a poco a poco lo isola in fondo allo sfondo assieme agli altri Drughi vestiti di nero, diventando uno sfondo indifferenziato vediamo i manichini (usati come tavolinetti, sculture pop)  distanzializzazione Alex parla in prima persona con un voiceover e presenta sé e i personaggi. Poi comincia ad usare un linguaggio particolare e gergale (slang dei Drughi). La prima azione violenta è nei confronti di un barbone e l’altra nei confronti della gang rivale (Billy Boy) in un teatrino (spettacolarizzazione della violenza)  la musica è la Gazza Ladra. La sequenza in cui Alex con i drughi si scontrano con l’altra gang viene ripresa con la macchina a mano. 26  è immobile e guarda verso di noi come se ci stesse chiamando  ha un occhio truccato e uno no (uno vero e uno artificiale)  indica la sua duplice natura e la sua ambiguità Avviene uno stacco brutale in cui vediamo dei senza tetto con bottiglie vuote sotto un ponte  sono queste le vittime dei Drughi. Il loro è un impulso violento, primordiale, senza motivo che si manifesta in diverse situazioni. (analogia tra le scimmie di Odissea nello spazio e i drughi che pestano con il pastone gioco di Durante il viaggio in macchina avviene un negativo fotografico per marcare il passaggio ad un’altra dimensione (primi piani sulle facce allucinate come se fossero sotto effetto di qualche droga). All’inizio troviamo delle inquadrature fisse, quando irrompono invece la macchina a mano e poi una soggettiva dello scrittore che ci fa vedere come vede Alex mentre violentano la donna. Dal punto di vista del sonoro abbiamo “Singing in the rain”, cioè una musica diegetica generata all’interno dell’ambiente. Alex e i drughi ritornano al bar dove Alex ascolta la donna cantare la 9 di Beethoven. Poi egli torna a casa (una catapecchia) nella sua camera noi qui conosciamo il suo mondo (serpente nel cassetto, statuette di Cristo che viene “fatto a pezzi”, icona di Beethoven sulla parete). Il padre è un uomo serio (giacca e cravatta), la madre ha i capelli viola. Avviene poi un dialogo assurdo con l’assistente sociale (figura grottesca) che comincia a dubitare di Alex. Troviamo numerosi elementi che rimandando al design degli anni ’60. Successivamente avviene la sequenza nel negozio di musica  Alex è un appassionato di musica. Alex vive nella dimensione dell’eccesso, dimensione anarchica e caotica, vitalismo. In due casi Kubrick rompe lo scorrere regolare del tempo: 1. rapporto con le due donne: accelerazione del tempo 2. quando regola i conti con i drughi: rallentamento del tempo L’ultima violenza della prima parte è la violenza della donna con i gatti. Qui inserisce delle immagini subliminali, ciò che tendenzialmente il nostro occhio non capta perché durano troppo poco accentuano la violenza. L’aggressione della signora avviene in una casa isolata decorata con quadri e oggetti d’arte contemporanea e pop, che richiamano la sessualità in modo diretto. Rapporto tra violenza e sessualità anche dal punto di vista scenografico accentuato e poi ribadito dalla dimensione fallica (protuberanza sul naso, scultura….). Il resto dei drughi tradisce Alex consegnandolo alla polizia  lo aggrediscono spaccandoli una bottiglia di latte+ privandolo della vista. Il film comincia con lo sguardo di Alex (dimensione del guardare) e l’importanza dello sguardo permane in tutta la prima parte del film (infatti la prima parte finisce con lui che perde la vista). Nella seconda parte Alex diventa prigioniero dello stato  nel momento in cui Alex viene imprigionato vi è un passaggio da una violenza individuale, con effetto appagante, a una collettiva sul singolo da parte dello stato (contrasto tra prima e seconda parte). 27 Viene poi violentata la moglie dello scrittore, e aggrediscono lui, nella casa di campagna è una casa di persone colte, è un’umanità che ha addomesticato il corpo e gli istinti. Irrompono qui i Drughi (con le loro divise per cui la stilista vince l’Oscar) con una lunga protesi nasale (quasi fallica). Analogia tra la camera di Alex e la casa dello scrittore: notiamo la macchina da scrivere rossa presente sia nella camera dello scrittore (intellettuale che ha sotto controllo le proprie emozioni) sia nella stanza di Alex (totalmente fuori controllo). Egli viene sottoposto alla cura Ludovico con cui gli insegnano a disciplinare gli istinti e con delle pinzette lo obbligano a tenere gli occhi aperti inserendoli delle gocce con le quali riesce a vedere delle scene violente come se fosse un vaccino per immunizzarlo ed evitare che diventi nuovamente violento. Il film contiene una serie ossessioni/temi di Kubrick: o Doppio/sdoppiamento  Tony e un alter ego di Danny così come gradi si rivela un alter ego di Jack o Modello  questo tema viene introdotto dal vero labirinto e dalla sua riproduzione in scala  vari aspetti della realtà si ritrovano riprodotti nel film su scala differente e quindi dominati visivamente dai soggetti (es: all'inizio Jack giunge in auto e il punto di vista dell'alto schiaccia il personaggio come se fosse un automobilina giocattolo, e più avanti è Danny a giocare con le automobiline sul pavimento dell'albergo; mentre Danny è nel labirinto con la madre, Jack guarda dall'alto il modello del labirinto) o Sguardo  i personaggi maneggiano modelli, perciò hanno l'illusione di dominare visivamente una porzione conchiusa di realtà e non si rendono conto invece che essi stessi sono mossi e che la loro stessa realtà è osservata e guidata dall'alto o Manipolazione/determinismo  la storia è mossa da presenze senza forma determinata che muovono le scelte dei personaggi da una dimensione sconosciuta, riducendoli a pupazzi e marionette. Essi procurano ai personaggi allucinazioni, ne spossessano lo sguardo. I personaggi si illudono di avere lo sguardo dominatore, mentre in realtà il loro guardare è quello del soggetto ipnotizzato che attraversao lo sguardo perde il controllo della realtà. o Storia/memoria  loro vogliono sottrarre i personaggi al tempo e portarli una dimensione temporale dell'eterno ritorno in cui i differenti strati di passato convivono mescolati e confusi (uccisione donna nel bagno, massacro delle gemelle, festa degli anni Venti) o Archivio fotografico della memoria fotografica e cinematografica di una realtà sottratta al mondo reale e condannata alla indistinzione cronologica. Non è casuale la forte presenza nel film di fotografie, perché i fantasmi più che uccidere i personaggi vogliono fotografarli (immagine immobile di Danny che urla; immagine di Jack congelato; immagine delle due gemelle) Dal punto di vista stilistico non usa lo stile tipico della messinscena dell’orrore, ma razionalizza la messa in scena, cioè ogni movimento di macchina ha una sua ragione al fine di comunicare qualcosa. Usa la steadycam per fare delle riprese in movimento (per stabilizzarle e renderle fluide), ovvero una camera fissata dal corpo dell'operatore e ammortizzata mediante appositi congegni idraulici che garantiscono agilità e stabilità. La luce è sempre piena, artificiale, bianca e abbagliante, perché lo scopo di Kubrick era quello di rendere l'hotel il più autentico possibile anziché renderlo simile a quelli tradizionalmente spettrali che si vedono al cinema  egli cerca di mettere in scena qualcosa di realistico attraverso l'illuminazione e il controllo di ogni aspetto della scenografia ispirandosi allo stile letterario di Kafka, che utilizza una scrittura semplice e schietta, quasi giornalistica. L' effetto di paura è costruito dall'utilizzo del sistema delle soggettive: - inizialmente lo spettatore assiste in soggettiva alle immagini mentali trasmesse da Tony a Danny che diventano allucinatorie una volta raggiunto l'hotel - poi lo spettatore inizia a vedere anche con gli occhi di Jack nel momento in cui inizia a soffrire anche lui di allucinazioni 30 o Labirinto  porta alla perdita della ragione (labirinto all'esterno dell'albergo, il suo modellino all'interno, corridoi labirintici dell'hotel, disegni sulla moquette, arabeschi tracciati da Jack sui fogli di carta) - alla fine, Wendy che era l'unico ancoraggio alla realtà comincia ad essere preda di allucinazioni e quindi diventa impossibile distinguere allucinazioni e realtà  a mano a mano che i personaggi perdono il controllo delle proprie percezioni lo spettatore è privato della possibilità di decidere il grado di realtà di quanto vede sullo schermo. Questa perdita di controllo dello spettatore si ritrova anche a livello spaziale, perché i corridoi dell'hotel rendono impossibile costruire una mappa mentale del luogo, perché sono tutti uguali. Inoltre, anche la musica contribuisce alla perdita del controllo, perché viene scelto un brano senza accentuazioni, infatti, immagini e colonna sonora sono fuse in un organismo unico. Lo spettatore si perde anche a livello temporale perché l’illuminazione artificiale rende uguali giorni e notti. L’unico sistema di orientamento rimane quello delle didascalie. Il procedere del film implica dunque una graduale smarrimento dello spettatore in sintonia con la progressiva possessione dei personaggi da parte dei fantasmi dell'hotel  lo spettatore come personaggi è mosso da presenze esterne che ne determinano percezioni e reazioni cognitive ritorna al tema del modello Come si esce dall'incantesimo ipnotico del cinema? Alla fine, Danny si salva voltandosi indietro e camminando all'indietro nel labirinto  il gesto mimato è quello dello spettatore che si volta indietro e scopre il punto di origine della rappresentazione visiva e vi si sottrae. Rispetto ad altri suoi film ha una struttura narrativa più semplice e lineare: c’è un inizio, uno svolgimento e una fine, in cui intreccio e fabula sembrano coincidere. Esistono tre versioni diverse di Shaning: - Inizialmente esce una versione di 146 minuti - Poi ne esce una di 144 minuti - La versione internazionale (quella che abbiamo visto) è fatta di 119 minuti  toglie una serie di scene di raccordo non essenziali per la narrazione Trama: Uno scrittore fallito, Jack Torrance, accetta l'incarico di guardiano invernale dell'Overlook Hotel, un gigantesco albergo perso tra le montagne del Colorado, insieme al figlio Danny e alla moglie Wendy. Il guardiano precedente, James Grady, si è ucciso dopo aver trucidato la moglie e le due figlie gemelle. Danny, bambino chiuso e silenzioso, ha un misterioso amico invisibile che chiama Tony e che gli permette di vedere alcune schegge di immagini future o paranormali. È lo «shining», la «luccicanza». Cosí la chiama Halloran, il cuoco dell'hotel che, dotato anche lui di questa facoltà, diviene amico di Danny nel passaggio di consegne prima della chiusura invernale. Halloran mette in guardia Danny contro l'influenza dell'albergo, in grado di «trattenere» in sé le tracce delle esperienze negative che si sono svolte in quel luogo nel corso della sua storia. In particolare, proibisce l'ingresso a una delle stanze, la 237. Inizia l'inverno. Danny si aggira per gli immensi corridoi dell'albergo percependo una minaccia latente; infatti, continua ad avere visioni delle due gemelle trucidate che lo chiamano. Jack vuole scrivere un libro ma resta senza idee creative, riprende a bere, inizia a essere preda di allucinazioni e si ritrova in una festa degli anni Venti nel salone principale dell'hotel. Lì incontra il fantasma di Grady che gli suggerisce di uccidere la moglie e il figlio. Danny entra nella stanza 237 e riappare in stato di shock con segni di strangolamento. Jack diviene violento, la moglie Wendy riesce a tramortirlo e a chiuderlo nella dispensa, ma le misteriose presenze lo liberano. Nel frattempo, Danny chiama telepaticamente Halloran, che accorre per salvarlo. Ma Jack tende un agguato all'uomo accorso e lo uccide. Quindi, dopo avere distrutto sia la radio che il gatto delle nevi, cerca Danny e Wendy brandendo un'ascia. Anche Wendy, in preda alla paura, inizia a essere preda delle visioni allucinatorie della festa del 1921. Danny fugge, inseguito dal padre, nel labirinto di piante immerso nella neve all'esterno dell'albergo. 31 Con uno stratagemma fa perdere le sue tracce. Così Jack si perde nel labirinto e muore congelato. Danny e Wendy fuggono sul gatto delle nevi di Halloran. All'interno dell'albergo un carrello in avanti ci porta su una foto indistinguibile da lontano che si fa via via più chiara. Si tratta di un'immagine di gruppo scattata a una festa il 4 luglio 1921. In primo piano un ospite ha il volto di Jack Torrance. PRIMA PARTE: Nel montaggio dei titoli di testa vediamo l’auto che viaggia verso il luogo centrale del film, l’Hotel Overlook (rappresenta un “Paradiso inferno”). Con queste inquadrature dall’alto, fatte con l’elicottero, ci viene dato il dettaglio del viaggio e dell’allontanamento  luogo fuori dal contatto con gli altri esseri umani. Le inquadrature in movimento ci mostrano l’auto vista dall’alto. La sequenza della ripresa dell’auto è stata indagata perché nel passaggio dall’inquadratura sull’isola si vede l’ombra dell’elicottero sull’acqua che riprende l’auto, e ci si è chiesti perché l’avesse lasciato nonostante fosse un perfezionista  Kubrick si rese conto di ciò, ma decise di tenerli perché pensava avessero un senso e un significato. Le regole di raccordi sono tenute in considerazione fino alla fine, ma spesso sballate.  Vediamo subito l’intervista in cui Jack viene assunto come guardiano dell’hotel per assicurarsi che non ci siano problemi nel periodo di chiusura (inverno). Il direttore dell’albergo gli svela anche le sorti dell’ex guardiano. Tutte le didascalie danno una scansione temporale (orari e giorni) e compaiono a intervalli irregolari; diventano poi sempre meno precise e comunicano sempre meno. - “svista”, ovvero qualcosa che è sfuggito - “malocchio, stregato”, quindi maledizione  capacità magica di sporgersi nel futuro, avere lo shining  Scena in cui Danny si trova nel bagno della casa di fronte allo specchio (sdoppiamento) in cui Danny parla con Tony, lo spettro immaginario. SECONDA PARTE: Kubrick mette in sequenza diversi indizi e sospetti nel corso della narrazione: 1. Carne = cannibalismo 2. Hotel costruito su un territorio che era un cimitero indiano  presenza di spiriti, corpi nefasti 3. Racconto delle sorti del vecchio guardiano 4. Dialogo con il cuoco che dice che “nei luoghi rimangono delle tracce”  discesa nel perturbante dal punto di vista spaziale e narrativo (spazi labirintici, caos, elementi visivi, lucine). La camera 237 è un luogo in cui non si deve entrare, è il luogo del proibito. Questa camera potrebbe avere un significato perché: 32 Il nome del hotel (stesso nome nel libro), Overlook, è significativo perché è il luogo in cui si svolge quasi tutta la totalità del film. Lo si può tradurre in tre modi: - “guardare dall’alto”, quindi accezione di dominio  tendenza dei personaggi di Kubrick di voler dominare la realtà, È presente una soggettiva di Danny che vede le due gemelle che si materializzano davanti ai suoi occhi  la soggettiva in questo film si manifestano solo quando un personaggio si trova di fronte a qualcosa di perturbante (nella prima parte sono riservate solo a Danny, e poi al padre Jack e alla fine Il film è tratto dal romanzo “Doppio sogno” di Schnitzler in cui i protagonisti sono chiamati Fridolin e Albertine. Trama: New York, ai giorni nostri. Il medico William (Bill) Hartford conduce un'esistenza regolare, agiata, felice con la bella moglie Alice e la figlioletta Helena. Il tran-tran lavorativo alterna ambulatorio e visite a domicilio presso ricchi pazienti. Uno di costoro, Victor Ziegler, invita, come ogni anno, Bill e Alice a un sontuoso party natalizio. In questa occasione Alice viene corteggiata da un attempato ma seducente viveur, Sandor Szavost. Bill ritrova invece un vecchio compagno di studi, Nick Nightingale, che lavora ora come pianista. Mentre anch'egli flirta con due modelle, il padrone di casa richiede il suo intervento: Mandy, una bella e giovane ragazza con cui Ziegler si era appartato nel bagno della casa, ha avuto una crisi da overdose. Bill, nella massima discrezione, salva la ragazza. Una volta a casa, Bill e Alice fanno l'amore. La giornata successiva si svolge all'insegna della normalità. La sera, però, Bill e Alice fumano insieme una sigaretta di marijuana: resa eccitata e aggressiva dalla droga, Alice da il via a un gioco della verità che la porta a confessare a Bill di aver provato tempo prima una forte e irresistibile attrazione sessuale per un ufficiale di marina intravisto a Cape Cod. Una telefonata interrompe il dialogo: il medico è chiamato al capezzale di un cliente appena deceduto. Inizia cosí un'odissea nottura di Bill, ossessionato dall'idea del tradimento non consumato della moglie con l'ufficiale. A casa del defunto lo attende una sorpresa: in un momento di intimità, Marion, la figlia del morto, una ragazza non piú giovane e in procinto di sposarsi, gli confessa il suo amore per lui. Piú tardi, in strada, un gruppetto di teppisti lo motteggia dandogli dell'omosessuale. Una giovane prostituta, Domino, lo abborda e Bill si lascia condurre nel suo appartamento; una telefonata di Alice richiama Bill alla realtà e gli impedisce di consumare il rapporto con la ragazza. Nuovamente in strada, il medico passa davanti al Caffè Sonata, il locale in cui si esibisce Nick Nightingale. Intrattenendosi con l'amico, Bill viene a sapere che piú tardi egli avrebbe suonato in una festa misteriosa popolata da bellissime donne. Incuriosito, convince Nick a rivelargli indirizzo e parola d'ordine («Fidelio»). Per partecipare alla festa occorre essere m-scherati: Bill si rivolge al negozio di costumi Rainbow; nonostante l'ora tarda il proprietario, Milich, uno straniero dal curioso accento, lo riceve attirato dalla promessa di una consistente mancia. Nel locale, all'improvviso, un rumore: Milich scopre la giovanissima figlia che si è appartata con due giapponesi seminudi e travestiti. Un lungo e imprecisato viaggio in taxi conduce Bill a Somerton, la villa in cui si svolge la misteriosa festa. Tra una folla di individui incappucciati e protetti da maschere grottesche, prende avvio una sontuosa orgia. Bill viene avvicinato da una donna, anch'ella mascherata, che per due volte cerca di avvertirlo di andarsene, pena un terribile castigo. Bill rifiuta, ma viene scoperto, sottoposto a un processo e costretto a confessare la sua intrusione. Improvvisamente, tuttavia, la donna mascherata si offre per «riscattarlo». Bill viene cacciato via. Tornato a casa, sente Alice che ride sfrenatamente nel sonno. Svegliatasi, la moglie racconta angosciata a Bill un sogno in cui fa l'amore con il giovane ufficiale del suo precedente racconto e poi con una grande quantità di uomini all'intero di un'orgia. Il mattino dopo Bill, prima di andare al lavoro, passa a cercare Nick, ma il pianista è scomparso in circostanze ambigue. Si reca quindi da Milich: i due giapponesi appaiono ora distintamente vestiti e salutano affabilmente il proprietario, con il quale hanno trovato un «accordo». Bill si accorge di aver perduto la maschera che indossava alla festa notturna. 35 È una storia di una coppia di coniugi interpretati da due coniugi reali (= Tom Cruise e Nicole Kidman)  sono stati messi alla prova in un’esperienza di riprese estrema. Tema della coppia [= Shining, Lolita, Barry Lyndon, Killer’s Kiss, Rapina a mano armata]  in questo caso al centro c’è l’esplorazione della psiche di una coppia adulta e “normale”. Incontro tra Eros e Thanatos. Il titolo è ossimorico  occhi che vedono ma stanno chiusi (in Arancia meccanica è chiaro come gli occhi palpebrali non consentano Incapace di lavorare, il medico annulla gli appuntamenti e si reca in auto a Somerton: fuori della villa riceve un biglietto in cui viene minacciato nel caso di ulteriori indagini. Anche quella sera Bill lascia il comfort della sua casa per uscire. Dall'ambulatorio chiama Marion, ma gli risponde il fidanzato di costei. Si reca allora da Domino, ma trova solo la sua compagna di appartamento, Sally, che gli rivela che la giovane prostituta ha scoperto di essere affetta da HIV virus. Per strada, Bill si accorge di essere pedinato; acquista un giornale e si infila in un locale, lo Sharky's. Qui legge della morte per overdose di una ex reginetta di bellezza, Amanda Curran: si tratta della stessa Mandy salvata due sere prima da Ziegler, e forse della misteriosa donna che si è offerta di riscattarlo alla festa della sera prima. Recatosi all'obitorio fissa a lungo la ragazza morta. Una telefonata lo distoglie dai suoi pensieri e lo chiama a casa di Ziegler, dove lo attendono alcune spiegazioni. Anche il ricco cliente di Bill era all'orgia in maschera, destinata a ospitare un gruppo selezionato di potentissimi personaggi. Nick è stato semplicemente allontanato. Amanda, anch'ella presente alla festa notturna, è morta poco dopo per la droga assunta volontariamente: non c'è stato alcun omicidio e il processo era solo una messa in scena per spaventare Bill. Tornato nuovamente a casa, il medico trova la maschera che aveva perduto adagiata sul cuscino a fianco di Alice, al suo posto. La moglie si sveglia, e Bill decide di raccontarle tutto quanto avvenuto. Il mattino dopo trova i coniugi Hartford reduci da un lungo e sofferto racconto. I due si recano con Helena ad acquistare dei giocattoli. Nel negozio ha luogo un breve e intenso dialogo conclusivo: «Penso che dovremmo ringraziare il destino - afferma Alice - [...] per averci fatto uscire senza alcun danno da tutte le nostre avventure: sia da quelle vere che da quelle solo sognate... Ne sono sicura tanto quanto sono sicura che la realtà di una sola notte, senza contare quella di un'intera vita, corrisponde alla verità» Concatenarsi di sogni  dimensione onirica per descrivere i meandri della psiche. L’aspetto saliente della coppia è la dualità tra aspetto diurno aspetto notturno, due mondi contrapposti: 1- il mondo diurno= la normalità di una relazione felice 2- il mondo notturno= luogo di fantasie, ossessioni, sogni, desideri  i due mondi all’inizio sono separati e alla fine si confondono, sovrappongono  la coppia appare come un frammento e specchio del più ampio sistema sociale: la società stessa è sottoposta alla scansione in due regimi opposti. Questa divisione la notiamo anche nelle due feste che appaiono come l’opposto ma anche il complemento l’una dell’altra:  La festa all’inizio del film è una festa sociale, formale e luminosa e vivace → dura 17 min  affiora il desiderio nelle situazioni di corteggiamento in cui vengono coinvolti i due coniugi. In questa scena sono presenti alcuni luoghi fuori scena, come la galleria di statue in cui l'uomo tenta di portare Alice oppure il bagno in cui Ziegler stava consumando il rapporto con Mandy  Festa dell’orgia, notturna e oscura, personaggi nudi ma con maschere sul volto → dura 17 min  stilizzata e regolata come un balletto o una rappresentazione. Sintomatico anche il codice vestiario: - Lo smoking di Ziegler fa riscontro con il suo essere semivestito nella sequenza del bagno - I due giapponesi sorpresi seminudi riappaiono il giorno successivo elegantemente vestiti È sempre l’uomo a deragliare e perdere il controllo, follia del protagonista maschile che precipita nella perdita della ragione nella vita e nella relazione sentimentale e amorosa. Il frame iniziale sembra una quinta teatrale  le due colonne laterali simulano le quinte, stanza luminosa e specchio che riflette l’ambiente interno, la protagonista si toglie l’abito e lo lascia cadere sul pavimento. Musica apparentemente extra diegetica  in realtà diegetica. 36 La prima parte del dialogo si svolge tutta attorno allo sguardo e alla facoltà di vedere. La babysitter è con la figlia Elena e quest’ultima chiede di vedere lo “schiaccianoci”  altro richiamo alle favole. L’uomo che chiama il dottore perché la donna sta male è anche lui un regista che in questo caso sta recitando la parte di Ziegler. La prima festa è ciclica e qui i personaggi vengono invitati ogni anno. All’inizio la coppia cammina assieme, ma quando Bill vede un vecchio compagno lascia sola la moglie  hanno entrambi dei rapporti con altri: lei con un ungherese e lui con due donne che vogliono portarlo alla fine dell’arcobaleno. Tutta la scena è caratterizzata da dissolvenze incrociate (un’immagine scopare sull’altra). La morte o la paura della morte irrompono sempre nel film: - Ragazza con un malore - Uomo che muore nel sonno  sia lui che lei oscillano e si avvicinano progressivamente a un tradimento, che però non si verifica. La prima interruzione si ha quando Bill viene chiamato da Ziegler per salvare la ragazza che ha avuto un malore  Mandy è sdraiata sulla poltrona e questo rispecchia nel quadro. Dal punto di vista dei movimenti di macchina, la macchina da presa è mobile e segue i movimenti dei personaggi. La scena davanti allo specchio è una delle più famose: - Lo specchio riprende il tema del doppio  Alice prima è sola e piano piano si avvicina Bill - A mano a mano che la macchina da presa stringe sui volti noi possiamo vedere che quando l’intensità dell’abbraccio aumenta, lo sguardo di Alice va altrove, lei distoglie lo sguardo verso un altro punto non legato all’atto che sta facendo con il marito Il tema del doppio è ripreso anche: - Dalle due modelle che stanno con Bill alla festa - I due giapponesi nel negozio di maschere - Due ragazze a Somerton - Copertina del libro “Shadows on the Mirror” di Frances Fyfield Alla festa di Ziegler le due donne dicono a Bill che lui essendo medico ci sa fare con le donne. Alice si chiede cosa faccia con le pazienti e lui risponde che pensa a tutto tranne al sesso. Alice cerca di far ingelosire Bill raccontando della sua cotta per un ufficiale, e ci riesce  lui si immagina la scena della moglie con questo uomo. Alice è rappresentata quasi sempre in momenti intimi e privati (mentre si cambia)  lui dice che non sia mai stato geloso di lei. 37 Da un lato abbiamo la moglie Alice che ha come elemento di preteste, con l’ungherese, un bicchiere di champagne; con lui balla tutto il tempo e si lascia sedurre, ma poi lo frena ed esce dal gioco del corteggiamento e rientra nel ruolo di moglie. Bill invece si lascia sedurre dalle due donne  tema In questo film riecheggiano varie storie nella vicenda di Bill e Alice: - Il romanzo da cui il film è tratto: la storia del medico Fridolin e della moglie Albertine viene rivestire e travestita dalla storia di Bill e Alice con un rivestimento sottile e il travestimento abbastanza riconoscibile, infatti la trama originale continua ad affiorare. - “Attraverso lo specchio” di Carrol: sia nella scena in cui Bill e Alice si baciano dopo il ricevimento degli Ziegler, sia quando trova la droga in bagno  la donna è associata a degli specchi - “Schiaccianoci” di Ciaikovski: all'inizio del film la figlia è vestita come Clara la protagonista dello schiaccianoci e chiede il permesso di vedere la fiaba in televisione; alla fine del film invece richiama l'attenzione dei genitori su una versione della Barbie ricalcata sul modello dello stesso personaggio - “Il mago di Oz”: ci sono vari riferimenti all'arcobaleno contenuti nel dialogo tra Bill e le modelle e poi nel nome del negozio di maschere  rimanda alla storia del viaggio fantastico di una ragazzina verso un paese incantato Inoltre, sono stati fatti molti riferimenti culturali: - il nome di Amanda, che è quello della ragazza che Bill salva, riprende l’Ovidio dell’Ars amandi citato da Szavost - nel racconto della modella che Bill salva da un accecamento per polvere, il nome dell’orchestra che suono riprende il Mago di Hoffmann - i quadri dei ritrattisti romantici o dei paesaggisti settecenteschi italiani e inglesi alle pareti di casa Ziegler - la parola chiave “Fidelio” beethoveniano - echi kafkiani della scena del processo che subisce Bill a Somerton Il film, dal punto di vista dei procedimenti di scrittura, conferma l’attrazione di Kubrick per un uso insistito dei movimenti di macchina  carrelli e steadycams. Lo spazio viene rappresentato secondo due modalità: 1. DINAMICI: alcuni spazi sono dinamizzati dall’uso insistito di carrelli all’indietro (es: corsa di Ziegler, negozio di giocattoli) o in avanti (es: negozio Rainbow, Somerton, casa Hartford), o laterali (scene di strada), oppure mediante movimenti complessi ed elaborati di movimento circolare (es: il ballo, ingresso a Somerton) 2. STATICI: altri spazi sono resi statici da inquadrature fisse, che insistono spesso sui primi o primissimi piani dei soggetti lasciando fuori fuoco il resto dello spazio (es: bagno casa Ziegler, casa di Domino e Sally)  viene spesso usato lo zoom per sottolineare la volontà di indagine ravvicinata dei volti  il film è quindi una sorta di lungo viaggio che passa attraverso strade, stanze, corridoi per arrestarsi solo provvisoriamente in alcuni luoghi, dove continua un avanzamento dentro gli individui. Questo viaggio: - All’inizio sembra continuo e circolare: inizia da casa Hartford e torna lì nuovamente  questo senso è andata e ritorno era rafforzato da alcuni segnali, come il fatto nel passaggio dalla prima alla seconda parte si capovolgono o la direzione d'arrivo di Bill o l'angolazione della macchina da presa - Poi ci si accorge che il viaggio non è continuo: casa Hartford è il punto di partenza e di arrivo, casa Ziegler e Somerton il punto di massima lontananza raggiunto prima del ritorno, in una disposizione a geminazione simmetrica (A-B-B-A). Inoltre, di giorno Bill ripercorre le tappe che ha percorso la notte prima, mentre durante la sera torna sui luoghi della prima parte  quindi gli spostamenti di Bill sono guidati da una geminazione simmetrica 40 La figura di Bill è presieduta da una logica speculare: essa presenta nella seconda parte (B-A) il riflesso speculare della prima (A-B)  dunque, il principio di Bill è dominato da un principio di duplice specularità: 1. Da un lato le due mete finali (casa Ziegler e Somerton) si alternano specularmente 2. Dall’altro i due gruppi di siti attraversati si alternano in base allo stesso principio. Solo il percorso nel negozio di giocattoli esce da questa logica, evidenziando il fatto che i protagonisti sono usciti dal sistema spaziale che li aveva fin qui tenuti avvinti. Per quanto riguarda le inquadrature sono numerosissime soggettive che portano lo spettatore a dubitare dello statuto di realtà di quanto stanno guardando:  Soggettive di Bill: ci riferiscono le sue percezioni  Soggettive allucinatorie: flash che ricorrono per cinque volte nel film con cui Bill cerca di immaginare cosa la moglie potrebbe fare con quell’ufficiale  Soggettive sonore: il racconto e l’uso delle parole cercano di trasmettere qualcosa senza ricorrere a delle immagini (es: voce della moglie che racconta il sogno nella quiete di casa) In alcune occasioni un’inquadratura apparentemente oggettiva si rivela poi una soggettiva di Bill (es: nella festa iniziale vediamo Nick che suono e l’inquadratura dopo ci mostra Bill che osserva).  in questo film non sappiamo mai a chi credere e lo statuto degli elementi narrativi rimane incerto per tutto il film  verità e finzione, oggettività e soggettività, si sovrappongono e lo spettatore rimane per questo in uno stato di costante incertezza. Notiamo anche una fitta serie di richiami tra scene differenti: - La confessione di Alice viene ripresa dalla confessione di Marion per Bill - La telefonata che interrompe il dialogo tra i due coniugi ritorna quando interrompe il rapporto tra il medico e Domino e poi nel sottofinale richiama Bill a casa di Ziegler  questo causa una sensazione inquietante di déjà-vu e di smarrimento. Seguiamo il suo viaggio con lo sguardo ed esso si rivela un percorso labirintico. Questa sensazione di spaesamento è rafforzata dall'uso che Kubrick fa della dissolvenza incrociata, ovvero una transizione tra due sequenze e dunque un'ellissi temporale dalla durata indefinita (es: nei due viaggi di Bill verso Somerton tra un’inquadratura della strada e l'altra; nei passaggi notturni di Bill dalla sala da pranzo della propria casa alla camera da letto).  QUINDI LA LOGICA CHE DOMINA IL VIAGGIO DI BILL È UNA MOLTEPLICE SPECULARITÀ. Nel film predominano:  il blu  il rosso: vestito di Nuala a casa di Ziegler, tappeti e abito del sacerdote a Sommerton, locali dell’obitorio, biliardo di Ziegler Nel film Kubrick adotta uno stile modellato sul regime cinematografico classico che fa della continuità e della coerenza il suo punto di forza. Tuttavia, in alcuni punti del film il regista fa inceppare a questo meccanismo fluido attraverso tre espedienti: 1) Kubrick viola alcune regole del montaggio classico mettendo in atto uno scAVALCAMENTO DELL'ASSE attraverso raccordi sbagliati che procurano allo spettatore un lieve ma insistente idea di salto nella linea di continuità della rappresentazione  all'inizio del dialogo tra Alice e Szavost e durante il primo incontro tra Bill e Milich gli stacchi di montaggio collegano due punti di vista specularmente opposti 2) introduce un numero molto alto di RIPETIZIONI VERBALI sia all'interno della battuta di uno stesso personaggio sia nei dialoghi tra due soggetti uno dei quali ripete testualmente la battuta dell'altro per generare senso di perplessità e di 41 incomprensione. Questo dà l'impressione che la macchina rappresentativa entri in un loop, ovvero che si incanti 3) mette in atto l'USO DELL'INTERRUZIONE, infatti in alcune casi le immagini del film sono bruscamente interrotte e sottratte agli sguardi dello spettatore  nel finale Alice fa appena in tempo a pronunciare la battuta finale che i titoli di coda interrompono bruscamente la scena. 42 I personaggi di Kubrick sono caratterizzati da movimenti immobili e da una regressione  Kubrick ci invita a ragionare. Tutti i film di Kubrick invitano a interrogarsi sia sullo sguarda sia sulle parole.
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