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Appunti sui centri di costo e configurazione di costo, Appunti di Economia Aziendale

Appunti di economia aziendale bicocca Capocchi

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 17/02/2023

migel-nazari
migel-nazari 🇮🇹

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Scarica Appunti sui centri di costo e configurazione di costo e più Appunti in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! Appunti 14/12/2022 La contabilità analitica può essere preventiva o consultiva. È uno strumento non obbligatorio che ci consente di fare una fotografia analitica dell’andamento aziendale. La contabilità generale fa riferimento all’azienda nel suo complesso. La mia società ha tre alberghi, la società è unica quindi faccio un unico bilancio. Nel conto economico avrò i ricavi di vendita di tutti e tre senza distinzioni. Nella contabilità analitica posso creare i tre oggetti di costo (albergo A, B e C) e per ciascuno vado a vedere quali sono i ricavi e i costi, faccio una fotografia analitica. Questo posso farlo con qualsiasi oggetto che siano prodotti, clienti o mercati. La dimensione economica in questi casi è data sia da costi che ricavi, ma in teoria potrei misurare diversi settori della mia azienda. Se faccio l’analisi dei costi mi riferisco ad un certo settore, l’oggetto di costo si chiama centro di costo. La definizione formale di centro di costo (libro): il centro di costo è un aggregato contabile. Centri di costo e centro di responsabilità. Il centro di costo è l’aggregato contabile più piccolo, è l’unità. Anche il centro di responsabilità sono dei centri di costo ma non è sempre vero il contrario. Il centro di costo è anche centro di responsabilità se l’aggregato contabile esprime anche u ruolo a livello organizzativo di un’azienda. Se ho tre alberghi ho un responsabile per ognuno e quindi è sia centro di costo che centro di responsabilità. Quando il centro di costo ha una valenza organizzativa allora è anche centro di responsabilità. La camera invece è un centro di costo ma non di responsabilità. Un centro di costo è anche un centro di responsabilità se c’è qualcuno di responsabile per quei costi. Nel processo di imputazione dei ricavi e dei costi c’è una grande differenza. I ricavi nei nostri tre alberghi sono ricavi specifici (io so sei ricavi sono prodotti da albero A, B o C) i costi invece alcuni sono diretti ma altri indiretti. Se i tre alberghi hanno un direttore, ognuno ha il suo e quello è un costo diretto, il manutentore, se ho tre alberghi magari a Milano uso lo stesso per tutti e tre quindi il suo stipendio non ricade solo su un albergo. La contabilità analitica. Pianificazione e controllo sono due facce della stessa medaglia. Pianificare significa simulare quello che accade l’anno prossimo/tra qualche anno. La pianificazione può essere operativa o strategica, la prima è in breve termine (l’anno prossimo) io pianifico da qui ad un anno e lo strumento che uso è il budget (documento che si ottiene dal processo di budgeting), è una pianificazione che si traduce in un documento contabile e questo i fa capire che è una pianificazione quantitativa. la seconda è di medio/lungo termine e può essere quantitativa ma anche qualitativa (io mi do un obiettivo non ancora misurabile). La differenza tra le due è che l’operativa è sempre quantitativa mentre la strategica può essere quantitativa o qualitativa. Il controllo, non posso controllare se non ho pianificato, il controllo presuppone la pianificazione. Abbiamo un controllo operativo e uno strategico. L’operativo è detto anche controllo di gestione ed è il controllo di breve termine, il controllo strategico è il controllo a medio/lungo termine. Nel controllo possiamo individuare tre momenti tra loro diversi: - Controllo ExAnte: il controllo preventivo in cui stabilisco il budget - Feed forward: controllo concomitante che avviene con uno strumento che su chiama analisi degli scostamenti, presuppone questo che prima vengano calcolati gli scostamenti e poi vengano analizzati. Lo scostamento si misura come differenza tra obiettivo meno risultato ed è sempre in valore assoluto (obiettivo – risultato) queste due grandezze però non sono tra loro comparabili in quanto fanno rifermento a date diverse, devo rendere i due valori omogenei. Come posso fare 1) O proietto il risultato al 31/12 2) O attualizzo l’obiettivo al momento in cui calcolo il risultato In entrambi i cadi bisogna utilizzare un coefficiente, coefficiente di proiezione (1) e coefficiente di attualizzazione (2). Nel primo caso immagino che il fatturato sia lineare e quindi moltiplico. Es. risultato nel 31/3 e il mio obiettivo nel 31/12 io idealmente dovrei moltiplicare x 4, se sono un’azienda di gelati sicuramente dovrò moltiplicare per più di 4 perché sicuramente bel primo trimestre (gennaio febbraio e marzo) fatturo molto meno mentre da maggio a ottobre molto di più, se sono la Bauli dovrò moltiplicare per meno di 4 dato che il picco è nel primo trimestre. Difficilmente i mesi sono tutti uguali e alcune aziende hanno una stagionalità. Il controllo concomitante mi permette di capire prima come stanno andando le cose e se capisco di non essere in linea posso fare due cose: 1) Azioni correttive che sono azioni di breve periodo 2) Modificare il budget che è un documento flessibile. È comunque un evento eccezionale es. covid o attentato delle torri gemelle, situazioni in cui ovviamente il budget non si può raggiungere. - Controllo ExPost: controllo consuntivo, si fa alla fine del periodo per mezzo del bilancio che però ha un grosso limite ovvero che mi dà una raffigurazione in ritardo, non è efficace come strumento di controllo. NB Perché lo scostamento è in valore assoluto? Non posso dare una valenza positiva o negativa a priori ma devo andare ad analizzare le cause e le conseguenze che hanno portato allo scostamento. Es. vendere più di ciò che ho programmato può sembrare un bel risultato ma devo in realtà guardare quello che è successo davvero. Come si fanno gli obiettivi? Si parte pianificando le quantità ovvero quanto penso di produrre in termini numerici, dopo che si ha un numero possiamo calcolare quanto dovrebbe costare produrre il tutto. Nella contabilità analitica il focus è quasi tutto sui costi, perché sono difficili sia da calcolare che da prevedere. La distinzione tra costo variabile, costo fisso o costo misto: è variabile sa varia al variare della produzione, è fisso se non varia al variare della produzione, è misto se dipende (es. i giga con l’offerta li pago un tot poi variano se sforo). Costo speciale (cerca) Costi diretti e indiretti, un costo comune è sempre indiretto, un costo speciale può essere sia diretto che indiretto. Indiretto è l’amministrazione che non entra nella singola produzione, costo diretto è la manodopera o la materia prima che sono direttamente imputabili a un processo produttivo. (guarda i tipi di costi sul libro). Se è difficile calcolare il costo del prodotto, come scelgo il prezzo singolo del prodotto sapendo che avremo degli invenduti e che dovremo almeno coprire tutti i costi. Va fatto nel budget. Il budget fa da cerniera tra strategia e operatività. Fase di reporting (bilancio): le informazioni devono essere rilevanti, tempestive e selettive. Configurazione del costo somma progressiva di tutti i costi che si sostengono per la produzione in un’azienda che ci consentono di arrivare ad u costo totale da cui si fanno le analisi. Configurazione a costo
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