Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Appunti sul Guzmán de Alfarache di Mateo Alemán, Appunti di Letteratura Spagnola

Il documento tratta sinteticamente il contenuto dell'opera, la colloca all'interno del genere della picaresca, fornisce una biografia sintetica dell'autore, tratta alcuni degli episodi più famosi, analizza il prologo dell'opera ed evidenzia le principali differenze con il Lazarillo de Tormes.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 21/04/2022

debora-a-1
debora-a-1 🇮🇹

4.9

(14)

21 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti sul Guzmán de Alfarache di Mateo Alemán e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! IL GUZMÁN DE ALFARACHE È stato pubblicato in due parti: la prima nel 1559, la seconda nel 1604. Autore: Mateo Alemán. È la vera opera picaresca spagnola, per antonomasia. È l’unico vero romanzo picaresco, perché il Lazarillo introduce il genere letterario, dato che è un proto- picaro. Mentre nel Guzmán gli elementi della picaresca vengono canonizzati e poi ripresi da successive opere narrative e non che riprenderanno i temi della picaresca. Il Guzmán ha incorporato tutti i tratti distintivi del genere, che poi diventano una delle possibilità per i testi successivi. Il Guzmán de Alfarache sarà conosciuto per decenni come il picaro per antonomasia: Mateo Alemán utilizza questa parola per la prima volta nel prologo dell’opera. L’opera ebbe un successo editoriale straordinario: nel giro di tre anni sarà addirittura prodotta una seconda parte pirata, per cavalcare l’onda del successo. Differenza fondamentale col Lazarillo : conosciamo l’autore e la sua biografia, il che a volte porta a condizionare l’interpretazione dell’opera, mentre nel caso del Lazarillo ciò non accade. Inoltre, ci sono dei paratesti in cui si rivolge direttamente al lettore: l’opera ha due prologhi: uno per il volgo e uno per il discreto lector, una “declaracion para el entendimiento deste libro” (in cui fa il riassunto della trama) in cui dice “él mismo escribe su vida desde las galeras, donde queda forzado al remo por delitos que cometio, habiendo sido ladron famosisimo, como largamente lo veras en la seguna parte.” il fatto che faccia uno spoiler della seconda parte del libro stuzzica il suo rivale a produrre l’edizione pirata nel 1602. E anticipa che uscirà un terzo libro che però non uscirà; infine, nel paratesto troviamo anche dei poemi. Mateo Alemán nasce nel 1547 a Siviglia (stesso anno di Cervantes) da due judios conversos. Questo aspetto biografico ci porta a condizionare l’interpretazione dell’opera. Studia corsi di medicina a Salamanca, incalzato dai debiti, fa un matrimonio di convenienza, poi ottiene una buona carica che però non lo salverà dai debiti (perché a un certo punto sarà arrestato per i debiti: allora matura l’idea di andare in America ma poteva farlo solo se era cristiano viejo). Poi, dopo un periodo di silenzio, inizia la pubblicazione delle sue opere letterarie (molti critici pensano che lo pubblicasse nella speranza di poter essere considerato cristiano viejo e andare in America). Viene nuovamente incarcerato per debiti mentre nel 1602 viene pubblicata una seconda parte pirata, e quindi anche Alemán termina rapidamente la sua parte che pubblica nel 1604. Nel 1608 riesce a ottenere il lasciapassare per emigrare in Messico. Poi pubblicherà altre due opere nel 1609 e 1613 poi più nulla: si pensa che sia morto attorno alla metà degli anni ’10 del ‘600. Le avventure del Guzmán sono accompagnate da inserti didascalici morali che cercano di spiegare il comportamento corretto da seguire. Il racconto è in forma autobiografica: è Guzmán adulto che, pentito delle sue cattive azioni, racconta la sua storia da ragazzo, e di come si sia incamminato nella via della perdizione. E fa delle riflessioni su come avrebbe dovuto comportarsi si pensa che lo abbia fatto perché aveva bisogno del lasciapassare per l’America, per dimostrare alla critica che lui sapeva come si doveva comportare. Quali sono le sue avventure picaresche? È figlio di una madre di cattive abitudini e di un padre mercante di Genova che arriva a Siviglia. Guzmán non si sente accettato e all’età di 12 anni decide di fuggire: e va a Madrid, Toledo, Barcellona, poi va a Genova dove conoscerà i suoi parenti, poi a Roma, al servizio di un ambasciatore (dove farà fortuna), poi a Firenze, poi a Milano. Infine torna a Genova e poi in Spagna, a Siviglia. Questo viaggio si accompagna a inganni picareschi, si sposa due volte, ma la seconda volta infastidisce con le sue truffe le persone sbagliate perciò viene incarcerato e condannato come rematore nelle galere, e a quel punto si ravvede e si converte moralmente. Pr ó logo al discreto lector Nel Prólogo al discreto lector scrive cosa potrà trovare all’interno del suo libro: non ridere delle avventure del picaro, ma bada al consiglio moraleggiante “haz como leas lo que leyeres y no te rias de la conseja y se te pase el consejo”. E poi quello che troverai nel libro non è grave, cioè non è di stile alto, perché è un picaro il soggetto di questo libro. Le avventure, anche se saranno molto poche, picardea con ellas (= pasteggia con quelle). Interessante l’uso del verbo picardear: prima l’autore invita a lasciare da parte le avventure e a guardare alla moralità, ma poi invita a spizzicare da queste avventure quindi è un prologo molto ambiguo. o Prosegue dicendo: ci sono in questo libro delle cose che ho abbozzato e non approfondito, timoroso di commettere qualche non pensata offesa: ma quali sono le offese che temeva di commettere? Lascia intendere che l’intento moraleggiante del libro possa essere un pretesto per raccontare le avventure picaresche, senza offesa alla moralità. Il picaro con un vivere così vario insegna con il suo contrario il modo di vivere bene topico dell’insegnamento attraverso il suo contrario Nel 1° capitolo Guzmán prende la parola e si rivolge al curioso lector e dice che per raccontare la sua vita deve partire dalla nascita perché questo è il canone, la norma nel romanzo picaresco. Episodio de La tortilla de huevos : Guzmán si ferma in una locanda sulla strada fra Siviglia a Madrid. Mangia una tortilla fatta con uova vecchie in cui c’erano già le ossicina dei pulcini. Da picaro ingenuo capisce che non aveva lo stesso gusto della solita tortilla e inizia a pensare a cosa poteva essere. Più pensava a cosa poteva essere quella cosa croccante tra i denti ecc. e più gli si rivoltava lo stomaco, finché la vomitò. L’insistenza nei dettagli richiama le scene tipiche del Lazarillo in cui questi dettagli sono esasperati. Uno dei poemi del paratesto di Hernando de Soto:
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved