Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La fine della Repubblica e il Principato Augusto: Origine e Potere, Schemi e mappe concettuali di Storia del Diritto Romano

Storia AnticaStoria romana imperialeStoria romana tardo-repubblicana

La transizione dal governo repubblicano a quello monarchico sotto ottaviano augusto, dalla morte di cesare fino all'età di giustiniano. Viene trattata l'origine del principato, le vicende successive all'assassinio di cesare, il conflitto tra ottaviano e antonio, e la consolidazione del potere di augusto. Il documento illustra come ottaviano, attraverso la legge titia e la battaglia di azio, divenne l'unico signore dello stato con un potere immenso e non inquadrabile nelle forme repubblicane.

Cosa imparerai

  • Che eventi segnarono la fine della Repubblica e l'inizio del Principato di Ottaviano Augusto?
  • Come Ottaviano consolidò il suo potere e divenne l'unico signore dello stato?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 23/11/2022

enrica-bertoldini
enrica-bertoldini 🇮🇹

4.5

(8)

18 documenti

1 / 4

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La fine della Repubblica e il Principato Augusto: Origine e Potere e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia del Diritto Romano solo su Docsity! 2/11/22 LA FINE DELLA REPUBBLICA E IL PRINCIPATO AUGUSTEO Da un sistema di governo fondato sull’ordine dei magistrati e regolato da una rigida gerarchia (magistrati supremi: consoli, piu gli altri magistrati), si passa ad un sistema dove il potere viene accentrato nelle mani di un solo uomo. Si parla di principato per la prima fase dell’età imperiale (un uomo con fortissima auctoritas è fortissimo imperium) perché i poteri dell’imperatore non sono ancora cosi forti come lo saranno piu avanti. Va dal I sec a.C fino all’età di Giustiniano, VI sec d.C. Per parlare del principato dobbiamo fermaci sulle origini che ritroviamo nelle ultime vicende dell’età repubblicana e nella persona di Ottaviano Augusto che delineano l’esordio di questa nuova modalità di governo. Origini del principato. Cesare il 15 marzo del 44 a.C mentre si accingeva a presiedere una seduta del senato, fu ucciso, vittima di una congiura a cui parteciparono sia i repubblicani che i cesariani (sui stessi seguaci). Vicende successive all’assassinio di cesare Nel 44 Cesare fu console insieme a Marco Antonio, quindi morto Cesare rimase come console solo Marco Antonio che si impegno’ a non perseguire i cesaricidi (omicidi di Cesare), ma in cambio chiese che la legislazione emanata durante la dittatura di Cesare restasse in vigore (cesare aveva emanato delle leggi importanti sull’assetto della città). Il testamento di cesare nominava suo erede il pronipote Gaio Ottavio, adottandolo come figlio. Da quel momento questi assunse il nome di Gaio Giulio Cesare Ottaviano (noto come Ottaviano). Il conflitto tra Ottaviano e Antonio Scomparso Cesare, nasce un conflitto per il potere sulla città con le sue province e l’esercito tra Marco Antonio e Ottaviano Nel 43 ad Ottaviano fu attribuito l’imperium pro praetore, da privato (quando i magistrati scadevano dalla carica, veniva mandati a governare le province con imperium e potestas piena. Questo potere venne attribuito ad Ottaviano come privato -> è importante capire che a questo personaggio venivano riconosciuti dei poteri importanti non come magistrato ma come semplice cittadino privato). Quindi fu eletto consul suffectus (consoli che venivano nominati in sostituzione di quelli che durante l’anno di carica venivano meno)  da comizi convocati da improvvisati magistrati. Lex titia del 43 a.C Il 27 novembre del 43 un plebiscito proposto dal tribuno della plebe Publio Tizio, conferì a lepido, Ottaviano e Antonio (tre personaggi politici) il titolo di tresviri reipublicae costituendae. Si tratta dell’istituzione di una vera e propria magistratura straordinaria collegiale (3 partecipanti), di durata quinquennale, con poteri costituenti -> potevano emanare alcune leggi che riscrivessero l’assetto costituzionale della città (ricostruire la res pubblica). Questa legge  presuppone un accordo tra marco Antonio, Lepido ed Ottaviano a gestire le reciproche sfere di potere. Queste spartizioni di potere venivano spartite tra di loro nel seguente modo: - Antonio ebbe il governo della Gallia Cisalpina e della Gallia Comata. - Lepido ebbe il governo della Gallia Narbonese (sud della Francia) e della Spagna. - Ottaviano si tenne il comando su tutta l’Italia con Sicilia e Sardegna e le due province dell’Africa. Durata del triumvirato Il triumvirato duro’ cinque anni, ma venne poi rinnovato per un altro quinquennio dal 38 al 33 a.c.  Il triumvirato di Antonio, lepido e Ottaviano, che dava poteri costituenti ai triumviri,  duro’ ben 10 anni. Con la lex titia del 43 i triumviri emanano le prime liste di proscrizioni che sono delle esecuzioni di massa di cittadini romani, per lo piu avversari politici di coloro che emanarono queste prescrizioni (in questo caso dei triumviri), realizzate in una maniera particolare (veniva rispolverata una usanza praticata nelle vendite all’asta): emanare un bando con tutte le disposizioni della vendita, quindi in questo preciso caso consistenza nell’emanare delle liste con i nomi dei loro (di Marco Antonio, Lepido e Ottaviano) avversari politici che divenivano nemici dello stato e cosi si autorizzavano le loro uccisioni. Quindi le proscrizioni si fondavano su una mistificazione, quella cioè di ricorrere alla pena di morte contro i nemici dello stato. La mistificazione era nel dichiarare nemico pubblico chi era soltanto nemico di parte -> legittimare l’eliminazione di un numero elevato di loro nemici (appartenenti all’ordine dei senatori o della classe dei grandi affaristi e commercianti). Scritte queste liste, chiunque poteva ucciderli senza incorrere in una accusa di omicidio. Solitamente erano gli schiavi o i centurioni che se ne occupavano e la morte prediletta era quella per sgozzamento abbandonandoli poi per strada, la colpa dei prescritti era solo quella di essere ricchi. Il premio qualora un cittadino riuscisse ad ucciderli, era la liberazione per gli schiavi + una somma di denaro + cittadinanza del padrone, 25mila dracme per i liberi. Un’altra crudeltà atroce di questo sistema di prescrizioni fu quello di coinvolgere di conseguenza anche i figli dei prescritti. Perché i loro figli erano privati de patrimonio dei padri perché ai prescritti venivano confiscati i beni e poi venduti all’asta, ma soprattuto, ai figli si impediva di accedere alla carriera politica -> così i figli dei prescritti erano direttamente soggetti alle conseguenze delle proscrizioni. Le proscrizioni del 43, non furono la prima volta che vennero poste in essere, il primo fu Silla.  Leggere fonte di Appiano sulle proscrizioni. Ottaviano riesce un tassello alla volta a prendere sempre piu potere che lo portarono al di sopra degli altri magistrati e successivamente al di sopra del senato. È importante ricordare che un plebiscito nel 33 riconosce ad Ottaviano le prerogative massime dei tribuni della plebe, quali la sacrosantitas (che li rendeva inviolabili, cioè non poteva essere toccato da nessuno, perché chiunque lo toccasse diventa sacer e poteva essere ucciso). Un anno piu tardi vi fu un giuramento plebiscitano in favore di Ottaviano “coniuratio italiae et provinciarum”. Tale giuramento era un giuramento di fedeltà da parte dell’intera Italia, provincie e città che danno ad Ottaviano una sorte di legittimità al suo agire in quel momento fondato solo sulla forza militare. Battaglia d’Azio del 31 a.C Nell’estate del 31 a.c., ad Azio, Antonio si era lasciato attirare in una posizione sfavorevole. Decise di abbandonare le sue truppe e di rompere il blocco per raggiungere l’Egitto, ma perse oltre la meta’ della sua flotta e con essa ogni speranza di continuare la guerra con Ottaviano. Nel 30 a.c. Ottaviano arrivo’ ad Alessandria; Antonio e Cleopatra si uccisero e l’Egitto divenne una provincia romana, gestita direttamente dall’imperatore. Ottaviano e la restaurazione della res publica Con la battaglia di Azio (2 sett. 31) e con il duplice suicidio di Antonio e Cleopatra si chiuse la fosca tragedia delle guerre civili. Viene ribadita la supremazia politica, sociale ed economica dell’Italia e delle provincie occidentali che gravitavano su di essa, rispetto alle provincie di cultura greca a cui si era legato Antonio. Ottaviano vittorioso diventa l’unico signore dello stato, con un potere personale immenso e non inquadrabile nelle forme repubblicane. Si pone perciò il problema di sistemare sul piano giuridico- costituzionale questa situazione di fatto. Potere di augusto e il problema della sua legittimazione Da questa guerra Ottaviano esce con un potere decisamente ampio. Innanzitutto si trovava a capo di 50 legioni e questa era la sua forza principale, per quanto riguarda il suo potere, si tratta di un potere militare che si leggeva dalla sua auctoritas (reggeva un consiglio straordinario)e sulla posizione fattuale in cui si trovava (era un console, un pretore ecc). Politica di Ottaviano Il modo caratteristico di procedere della politica di augusto tra gli anni 31 e 27 a.c. fu caratterizzato dalla prudenza e dalla tendenza al compromesso. Ottaviano procedette alla graduale normalizzazione dello stato di fatto nelle forme repubblicane, che non mostro’ mai di violare
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved