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Analisi della Sintassi: Struttura delle Frasi e Ruoli dei Costituenti - Prof. Bolognesi, Appunti di Linguistica

Una introduzione alla sintassi, l'analisi della struttura delle frasi e dei ruoli dei costituenti. Viene spiegata la differenza tra frasi semplici e complesse, il concetto di sintagma e la sua struttura, il ruolo dei verbi e dei predicati, e le diverse prospettive di analisi sintattica. Grafi ad albero vengono utilizzati per rappresentare la relazione tra i costituenti e disambiguare casi di ambiguità.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 23/02/2022

djamila_pallara
djamila_pallara 🇮🇹

4.7

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Scarica Analisi della Sintassi: Struttura delle Frasi e Ruoli dei Costituenti - Prof. Bolognesi e più Appunti in PDF di Linguistica solo su Docsity! SINTASSI. È l’analisi che si occupa della struttura delle frasi, e di come si combinano tra loro le parole all’interno delle frasi. Le unità d’analisi: - Frasi, unità autosufficiente di comunicazione. Una frase coincide in genere con una predicazione (un verbo) ECCEZIONE: Bello, questo film!  frase senza verbo FRASE NOMINALE - Sintagma, è il costituente della frase. FRASI FRASI SEMPLICI: hanno una sola predicazione, si parla di proposizione FRASI COMPLESSE: contiene due predicazioni La sintassi quindi si occupa di capire come sono legate nella frase i vari costituenti, di capire la struttura della frase. ANALIZZARE LA STRUTTURA DELLA FRASE GRAFI AD ALBERO: analizzano i diversi livelli sintattici della frase, partendo dal nodo della frase, passando a livelli specifici che identificano i sintagmi, arrivando alle parole singole. F= frase SN = sintagma nominale SV = sintagma verbale Poss = possessivo Aus = ausiliare PP= participio passato Det = determinante (sempre davanti al nome, può essere un articolo, un dimostrativo ecc usato per DETERMINARE il referente, che è il nome che segue) Agg = aggettivo Nel testo per rappresentare la struttura del grafo si ricorre alle parentesi ES. [ (una) (macchina nuova) ] I grafi rappresentano la relazione trai i costituenti della frase e vengono utilizzati per disambiguare casi in cui una frase possa essere interpretata in modi diversi. ES. la vecchia porta la sbarra SINTAGMA Minima combinazione di parole che funziona come unità sintattica Nei sintagmi abbiamo una testa, che è la parte con più valore e mantiene il significato del sintagma, anche se togliamo le altre parti del sintagma. Teste nei sintagmi: SN= testa è il nome SV= testa è il verbo Sprep= testa è la preposizione ES. parto per Parigi SV= parto Sprep= per Parigi (la testa è PER) I sotto costituenti di un sintagma (cioè i livelli sotto a SN o SV per esempio) rappresentano, presi tutti insieme, il grado di complessità di un sintagma stesso. Nella “teoria x-barra”, cioè nella teoria della grammatica generativa introdotta da Noam Chomsky negli anni Settanta, ogni livello (partendo dal basso andando verso l’alto, a partire da SN o SV ecc) viene identificato da un apice che, in cima al grafo ad Le forme passive possono essere realizzate solo con verbi transitivi, che hanno un oggetto I verbi intransitivi invece non possono essere passivizzati. ORGANIZZAZIONE PARGMATICO-INFORMATIVA Con le frasi si possono fare diverse cose  funzioni comunicative Una frase può essere analizzata in due parti: TEMA  argomento, entità o situazione di cui si vuole predicare qualcosa (TOPIC) REMA  predicazione, informazione che viene fornita relativamente al tema. (COMMENTO) ES. Luisa va a Milano. Luisa: tema Va a Milano: rema Esistono frasi senza tema, che hanno solo rema: prendi la valigia! DATO E NUOVO La distinzione tra tema e rema viene associata con l’informazione che viene data e quella che viene introdotta come nuova. Il tema corrisponde con l’informazione data, ciò che l’interlocutore sa già, mentre il rema con l’informazione nuova, ciò che comunichiamo. In alcuni casi però il tema può essere l’informazione nuova, mentre il rema con l’informazione già saputa. ES: “Un gatto, hanno comprato” gatto: tema della frase, ma anche l’informazione nuova per chi ascolta. DISLOCAZIONE A SINISTRA In italiano le frasi tendono ad essere strutturate con ordine SVO (soggetto-verbo- oggetto) Quando la struttura viene modificata, e l’oggetto viene messo in cima alla frase (dislocato a sinistra), abbiamo degli effetti speciali ES: “Un gatto hanno comprato (loro)”  OVS Questa struttura da più risalto all’oggetto, che si dice essere quindi marcato. DISLOCAZIONE A DESTRA ES: “Lo vuoi, un caffè?”  rema: lo vuoi tema: un caffè Con questa costruzione si sovverte l’ordine classico TemaRema, perché si riesce a rendere «un caffè» il tema di cui si predica, e «lo vuoi» come il rema, cioè la predicazione. Si dice che quest’ultima costruzione con rema spostato a sinistra e tema a destra è MARCATA, cioè diversa dal normale (il normale sarebbe tema-rema). FRASE SCISSA Si può poi spezzare una frase in due, portando all’inizio della frase un costituente che poi viene seguito da una subordinata relativa. Es. È Gianni che ha rubato la marmellata! Questa struttura si usa per mettere all’inizio della frase l’informazione più nuova, più importante (è Gianni!) In generale, si può dire che il costituente messo in cima alla frase, se non è in una struttura della frase normale (tema-rema, dato nuovo, come in «Gianni legge il libro», che è neutra) tende ad essere considerato, dal punto di vista comunicativo, l’informazione a cui si vuole dare risalto. Cioè, sovvertendo l’ordine normale dei costituenti, come in «E’ Gianni che ha rubato la marmellata» pongo l’attenzione sul fatto che Gianni, primo costituente, è l’info nuova, ed è parte del rema. LA GRAMMATICA GENERATIVA La teoria della grammatica generativa è stata introdotta da Noam Chomsky, famoso linguista americano. È un approccio al linguaggio molto controverso e criticato, molto popolare negli anni ’70 e ’80, passato in secondo piano e lasciando il campo ad approcci più flessibili, dinamici e meno “computerizzati”. Punti centrali: - La grammatica è un sistema generativo, cioè in grado di generare sempre nuove frasi con pochi elementi di base, che vengono combinati in vari modi. - Il linguaggio è una facoltà innata dell’uomo. COMPETENCE AND PERFORMANCE Differenza tra competence e performance, distinzione che richiama quella tra langue e parole di Saussure. MA: Secondo Chomsky la Competence (langue per Saussure) non è il sistema collettivo di regole, convenzioni e segni che chiamiamo “lingua” e che risiede nella mente collettiva di una comunità linguistica. Il sistema astratto è nella mente dell’individuo, una competenza individuale, INNATA. LESSICO E GRAMMATICA. La visione di Chomsky del linguaggio è molto rigida in termini di regole (sintattiche, grammaticali) e mattoncini (le parole, il lessico) a cui le regole si applicano. È una teoria che si presta bene ad essere implementata computazionalmente attraverso algoritmi per far comprendere le strutture sintattiche del linguaggio umano. Questa teoria è stata molto criticata negli ultimi 40 anni, dagli approcci cognitivi al tipo di usaged-based, e da quelli embodied, che pongono attenzione sull’uso della lingua sulla semantica e la pragmatica invece che sulla sintassi, e sul lessico invece che sulla grammatica. MODULARISMO CHOMSKIANO Negli anni ’70 e ’80, prende piede l’idea che il linguaggio umano fosse una facoltà innata, separabile, distinguibile e autonoma rispetto a tutte le altre capacità umane. Questa prospettiva è stata portata all’estremo da Fodor, uno studioso americano che sosteneva che la mente funzionasse utilizzando un linguaggio simbolico detto mentalese, tradotto poi in una delle lingue umane, a seconda della lingua acquisita dal parlante. Tutto ciò è stato dimostrato essere falso, perché la mente opera come un’unità coesa, e la competenza del linguaggio è distribuita nel cervello, e non è autonoma da altre competenze come la percezione e la motricità. LA LINGUISTICA COGNITIVA CONTEMPORANEA Le teorie cognitive contemporanee riconoscono l’unità del sistema cognitivo umano e il fatto che il linguaggio, una delle competenze cognitive più sofisticate che abbiamo, sia distribuito tra le aree del cervello e dinamico. Le competenze linguistiche sono distribuite nella mente, coinvolgono competenze percettive, emotive e di movimento. Questa scoperta si lega alle scoperte recenti relative ai neuroni specchio, un tipo di neuroni che ci permette di comprendere le intenzioni e le azioni degli altri simulandole nella nostra mente.
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