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Appunti terzo parziale sociologia dei processi culturali, Appunti di Sociologia Dei Processi Culturali

Argomenti: seminario che comprende la spiegazione del narcisismo, e i tra capitoli del libro "Democrazia del narcisismo" di Orsina.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 17/01/2023

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Scarica Appunti terzo parziale sociologia dei processi culturali e più Appunti in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! SOCIOLOGIA III PARZIALE (Narcisismo, Orsina, Sorokin, libro a scelta, relazione) NARCISISMO Forma diffusa di patologia sociale, comportamento diffuso nella società. Il primo tra i grandi sociologi che si sono preoccupati di questo tema è stato C. Lasch. MITO DI NARCISO - Ovidio (Metamorfosi, III) Narciso, figlio della ninfa Liriope e del fiume Cefiso. Tiresia disse che sarebbe stato di indescrivibile bellezza, con lunga vita, alla condizione di non conoscere se stesso. La sorte di Narciso si incrocia con quella della ninfa Eco, la quale incontra Narciso e se ne innamora, ma viene rifiutata. Gli Dei vogliono punire Narciso per la sua insensibilità. Mandano Nemesi, la dea della vendetta, che fa in modo che Narciso veda la sua immagine riflessa. Nel vedere la propria immagine riflessa, Narciso si innamora immediatamente di tale immagine. “Oh quanti inutili baci diede alla fonte ingannatrice. Ignorava che cosa fosse quel che vedeva, ma ardeva per quell’immagine”. Narciso si dimentica di mangiare e muore. Non trovarono il suo corpo ma un fiore giallo nel mezzo tutto circondato di petali bianchi. ↓ Mito di Narciso è considerato un archetipo, tema all’origine della mitologia greca che ha accompagnato lo sviluppo della cultura occidentale fino ad oggi. Perché? Riesce a indagare un aspetto profondo della personalità umana, dimensione che rischia di diventare tipica di una società come la nostra, ma anche una fase dell’evoluzione della personalità dell’uomo. Quando non viene superata diventa un elemento che accompagna l’uomo come una patologia. Mito ripreso da pittori, musicisti e scrittori. S. Freud “introduzione al narcisismo”: quando non supera la fase evoluzionistica dell’uomo diventa un disturbo della personalità. “L’amore che una persona prova per la propria immagine e per se stessa” SOCIETA’ NARCISISTA Il narcisismo come chiave interpretativa della nostra società industriale avanzata. I sociologi culturali hanno ripetutamente tentato di cogliere l’anima, l’essenza della società attuale. La nostra è una società complessa e frammentata: industriale o post-industriale, postmoderna, audiovisiva, edonista, liquida.  Questa categoria è applicabile allo studio della società o risulta una forzatura? Secondo alcuni sociologi è un aspetto molto importante per capire la società che si presenta come narcisista nella misura in cui gli uomini si preoccupano soprattutto della difesa del proprio io e della propria vita privata. Sopravvivenza dell’io è l’unica importante, individualismo diverso. Ogni valore (valori nazionali, il bene comune, la religione, i valori politici) non viene espressamente negato ma utilizzato per la sola finalità primaria di affermare se stessi. L’uomo e la società non sono sempre stati così? ! DOMANDA! differenza tra egoismo, individualismo e narcisismo  Egoismo: naturale tendenza di ogni uomo che cerca di realizzare se stesso, ma riconosce valori oggettivi, che appartengono a tutti, al di là dell’utilitarismo e delle convenienze. (diverso dal relativismo, che non riconosce una verità oggettiva)  Individualismo: nasce con il contratto di Hobbes e di Locke, con la difesa dei diritti naturali contro ogni tirannia. È il rifiuto di ogni schiavitù dei singoli nei confronti della collettività. È ciò che produce civiltà e benessere, che genera il capitalismo. Una difesa del privato che non esclude una sua apertura al pubblico. Complesso di valori colturali, dimensione filosofica, Insieme di valori borghesi. (M. Weber)  Narcisismo: individualismo stanco, patologia nella misura in cui non c’è un vero amore per sé, ma una difesa stanca e ripiegamento in sé stessi, tipico di società giunte alla fase di decadenza. È qualcosa di malato, in realtà innamoramento di sé quasi fittizio. (Tocqueville, quando parla dell’uomo che si chiude nei piccoli piaceri dell’esistenza). Es. cinema di Bergman e Allen, fuga dalla responsabilità personale. Come siamo arrivati a una società di questo tipo? Marcuse “Eros e civiltà”: prima vedeva nel lavoro il valore centrale, ora il piacere, il benessere. Depotenziamento dell’uomo. Quella che doveva essere una rivoluzione di emancipazione non ha prodotto il risultato (tesi della “Riv. Sessuale americana, Pop art coglie il messaggio della rivoluzione in cui la donna diventa un puro oggetto). Occorre passare da lavoro produttivo e riproduttivo all’ozio creativo e distruggere l’ordine repressivo della sessualità procreativa. Rivoluzione del ’68: pur riconoscendo una certa importanza al riconoscimento di diritti, ha implicato anche una svolta dall’individualismo al narcisismo. Non fu una rivoluzione politica ma antropologica, scoperta dell’io. “Non sappiamo che cosa vogliamo, ma lo vogliamo subito” “vogliamo tutto” Dal “tutto è sociale” al “tutto è privato”, dal collettivismo al narcisismo. Anti istituzionalismo Il narcisista tende a rifiutare ogni istituzione, ogni struttura oggettiva della realtà (famiglia, lavoro, Stato, religione, scuola) e considera ogni cosa per il significato che può avere nella difesa della propria sfera privata e individuale. Rifiuto puro e semplice, senza una proposta risolutiva. Negativismo per Sorokin. Disinteressamento a tutto, estraneità verso tutto, non è quella del pensatore che vuole migliorare il mondo. Religione È qualcosa di consolatorio, che non deve esigere nulla, men che meno sacrificio. Il narcisista cura se stesso, vuole emanciparsi, riappropriarsi di sé, liberarsi. Trasforma tutto in terapia si sente malato. Cura del corpo diventa ossessiva. Presente: l’unica dimensione temporale. C’è un io minimo per sopravvivere nell’epoca che ha visto la fine di ogni valore oggettivo. Crisi della religione, fine delle ideologie politiche, della scienza, fine di ogni utopia. Indeterminatezza e disillusione. Fine valori del marxismo Sessualità come massimo del narcisismo, relazioni profonde e importanti non sono più vissute con responsabilità e c’è qualcuno che soffre enormemente, quindi responsabilità religioni per riscoprire vecchi valori. Diverse antropologie della storia Non tutto, nella nostra società, coincide con questa tendenza. In essa non mancano generosità e altruismo (fenomeno del volontariato). 1. uomo greco: ragione e filosofia 2. uomo cristiano: religione, dimensione “intimo del mio intimo” 3. uomo borghese: azione e trasformazione del mondo, dimentica ogni dimensione trascendente. 4. uomo di Nietzsche: non crede più a nulla, affronta la vita senza impegnarsi troppo. Una società narcisista può sopravvivere a se stessa? “Libertà e uguaglianza” – Aron, 1978 Ultima lezione al Collège de France «Il rifiuto della società come modo di pensare» Si detesta il potere in quanto tale La libertà per eccellenza è il dominio della ragione o della volontà sulle passioni, filosofia e politica coincidono quando scelgono come ipotesi l’uomo ragionevole. Il narcisismo al contrario è fuga e rifiuto della realtà. Esempio idiota nel mondo greco, che si disinteressa di tutto ed è il contrario dell’uomo libero. Aron a sua volta aveva colto la necessità di pensare al rapporto tra democrazia e virtù. (Tocqueville) Civismo L’uomo in società, che obbedisce alle leggi, è in qualche modo già un uomo libero, nel senso politico e anche filosofico: obbedisce a se stesso, almeno in un regime democratico, e realizza il meglio di sé. Realizza se stesso in quanto uomo libero obbedendo alla legge. «Ma ciò che non si sa più oggi nelle democrazie è dove si colloca la virtù. Le teorie della democrazia e le teorie del liberalismo comprendevano sempre qualcosa come la definizione del cittadino virtuoso o del modo di vivere conforme all’ideale della società libera» DEMOCRAZIA DEL NARCISISMO – ORSINA Lettera triste all’inizio. Orsina poi lo mette in una luce critica, vede la colpevolizzazione della società come indizio del narcisismo. Noi viviamo in una fase di anomia, democrazia come assenza di comunità. Neutralismo assiologico, considerato come conquista e passo avanti, ma in realtà porta a problemi. Società eticamente neutra, che si rifiuta di proporre modelli normativi. Oggi i sistemi democratici devono lasciare le virtù nella sfera privata. Paesaggio muto, neutralismo che tocca anche gli aspetti simbolici. Il ragazzo non si riconosce in questa situazione muta. 4. Ingratitudine verso quanto ha reso possibile la facilità della sua esistenza. Nota psicologica del bambino viziato. Viziare è non limitare i desideri. Al contrario di quanto si suole credere, è l’essere selezionato, e non la massa, a vivere in essenziale servitù. La vita ha senso solo se la fa consistere a servizio di qualcosa di trascendentale. Per questo non considera la necessità di servire come un’oppressione. Cultura (definizione di Ortega) La maggiore o minore cultura si misura dalla precisione delle norme. Dove c’è poca cultura, queste regolano la vita soltanto grosso modo, dove ce n’è molta, le norme penetrano sin nei dettagli nell’esercizio di tutte le attività. La civiltà non è altro che un tentativo di ridurre la forza a ultima ratio. Azione diretta consiste nell’invertire l’ordine e proclamare la violenza come prima ratio, la caratteristica dell’uomo privilegiato è quella di evidenziare la violenza. Avvento volgarità, uomo massa, che preferisce la violenza e il non rispetto delle norme. Per la prima volta la storia pare affidata alla decisione dell’uomo volgare in quanto tale. Minoranze direttrici Concezione elitistica della politica, non può fare a meno di minoranze, senza élite lascia spazio all’uomo massa. Il rovescio della ribellione delle masse è la diserzione delle minoranze direttrici, l’origine va ricercata nell’800.  Dopo la IIWW ritorna la democrazia liberale, con debolezza etico-politica della democrazia. Una fragilità compensata da tre fondamentali contrappesi: 1. Delimitazione tra sfera pubblica e le sfere del mercato e del privato. Orsina vede gli anni ‘50 come un decennio repressivo sui luoghi di lavoro, nella sfera familiare, personale e sessuale, per il prevalere ancora di valori tradizionali. Irrigidirsi della disciplina nel privato e sui luoghi di lavoro. Questo ha contribuito a riconvertire l’uomo-massa in un cittadino funzionale alla democrazia. 2. Depoliticizzazione : salvaguardare il governo della sfera pubblica dai potenziali danni del conflitto politico democratico. Limiti e costituzioni rigide. Anche l’integrazione sovranazionale nasce per limitare il tasso di democraticità del continente. Tenere insieme le democrazie nazionali attraverso vincoli reciproci (Europa). Aumento del tasso tecnico invece del politico dell’attività di governo. 3. Contro l’iperdemocrazia : non un esercizio diretto, ma per delega e mediazioni. Le tre nuove costituzioni in Europa (Italia, Germania, Francia) inserendo istanze di mediazione scoraggiano il ricorso a istituti di democrazia diretta. Limitazioni al ricorso al referendum, parlamenti bicamerali, no figure monocratiche elette direttamente dal popolo; partito politico per un verso si fa tramite della partecipazione dei cittadini ma per un altro verso ne limita la partecipazione subordinandola al rispetto di valori, vincoli ne norme. Cos’è l’iperdemocrazia? La pretesa dell’’uomo-massa di governare di persona, prima riduce la capacità della collettività di autodeterminarsi politicamente, e poi degenera nell’’iperpolitica totalitaria. Un’apolitica senza mediazioni, senza partiti. 1. L’autodeterminazione viene fatta valere nella sfera pubblica, ma non in quella privata, dove resistono gerarchie. 2. Nella sfera pubblica, sono contrappesi organismi internazionali, logiche tecnocratiche, gerarchie della competenza. 3. Rafforzamento del principio della delega La morale sessuale tende a disinnamorarsi della propria libertà. I contestatori del ‘68 sbagliavano nel leggere il clima repressivo del dopoguerra come un segno di continuità col fascismo. Almeno in Germania la morale sessuale degli anni trenta per quanto costretta dentro il perimetro dell’ideologia nazista, era più permissiva di quella di vent’anni dopo. Un regime costruito su rigidi confini politici esterni, non aveva gran bisogno di confini morali interni e viceversa. Disincantamento di Weber A chi non sia in grado di sopportare virilmente questo destino della nostra epoca bisogna consigliare di tornare al silenzio, nelle braccia delle antiche chiese, largamente e misericordiosamente aperte. In ogni caso bisogna compiere il sacrificio dell’intelletto in favore di una incondizionata dedizione religiosa. Guerra fredda Guerra fredda ha creato il nemico esterno, così all’interno si usano forme di democrazie non autentiche. Il blocco sovietico è usato dalle élites postbelliche per rafforzare lo scheletro della democrazia liberale, per legittimare le gerarchie e le limitazioni imposte alla autodeterminazione individuale. Benessere: lo sviluppo economico rimette in moto l’interesse, gli individui non sostengono la democrazia per etica o religione, ma per loro interesse personale. II CAPITOLO – La politica al tempo del narcisismo 1968 costituisce realmente una cesura netta nella storia del nostro paese? Controverso: opere celebrative e opere critiche, bisogna cercare di comprenderlo. Tesi: Il ’68 non viene dal nulla, le tensioni che esplodono in quell’anno cruciale emergono negli anni cinquanta e si fanno visibili agli inizi degli anni sessanta, per poi giungere fino agli anni ’80, ma le loro radici sono ben più profonde. Un processo lento nel quale si perfeziona quel progetto di autodeterminazione soggettiva. L’avvento del narcisista  Generazione nuova, che non ha avuto esperienza diretta della guerra  Speranze palingenetiche (una società nuova, un uomo nuovo)  Idea, incoraggiata dal progresso scientifico e tecnologico, che una completa liberazione dell’individuo da qualunque vincolo corale e materiale sia possibile, sia alla portata di tutti Si allargano i confini della perfettibilità umana, fino ad accarezzare l’idea di utopie perfezionistiche. Autodeterminazione soggettiva entra nel privato, nella famiglia e nel lavoro. Si mettono in discussione i meccanismi della democrazia: partiti, parlamenti, formazione delle élites. La partecipazione diventa un tema cruciale. Il progetto di liberazione dell’individuo assume forma politica e mobilita le masse studentesche e operaie. Egoismo e individualismo di Tocqueville, quale differenza? Egoismo: amore appassionato e sfrenato di se stessi, porta l’uomo a preferire sé a tutto. Individualismo: frutto specifico della civiltà occidentale, non un istinto cieco, ma un sentimento ponderato e tranquillo che si esplica nella sfera delle associazioni. Non inaridisce le virtù individuali ma diventa la sorgente delle virtù pubbliche. - lo stesso individualismo è esposto al rischio di cadere nell’egoismo. Narcisismo si precisa dalla seconda metà degli anni settanta e viene affiancato ai due concetti precedenti. Tom Wolfe, Richard Sennett, Cristopher Lasch, Gilles Lipovetsky sono fra i primi pensatori a precisare concettualmente tale concetto e a crearne i presupposti di un suo uso sociologico.  Narcisismo fonda l’ossessione di sé su una distorsione cognitiva, ovvero l’incapacità di percepire la propria persona e la realtà come due entità separate ed autonome l’una dall’altra. (a differenza dell’egoismo)  Sennett ha parlato di uno psicomorfo, un individuo che psicologizza tutto: il sociale, il politico, la scena pubblica.  Tratto psicologico diffuso, idealtipo di Weber, democratico illimitato di Tocqueville, uomo massa di Ortega.  Vive immerso nel presente, passato e futuro non esistono più. La sua interiorità è popolata da una quantità di stati d’animo effimeri e caotici, puramente istintivi.  Il narcisista non ha nessuna vita intima perché non riesce a stabilire un confine fra dentro e fuori, fra sé e la realtà che lo circonda. Egli può fare quello che vuole, ma in realtà non sa che cosa volere. Decomposizione della politica Conflitto fra autodeterminazione individuale e collettiva. La riflessione di Augusto Del Noce: Analizza il marxismo e la sua crisi, in particolare se per Marx la molla dialettica della rivoluzione è la miseria crescente, allora negli anni ‘60 (benessere e consumismo) la possibilità della rivoluzione si sta allontanando. La tradizione marxista viene sconfitta dalla società del benessere “Per salvare la rivoluzione prende piede una rilettura del marxismo che abbandona la storia per affidarsi a forze più profonde e affidabili, gli istinti vitali degli esseri umani. Ma il calcolo è sbagliato, chi segue gli istinti non avrà mai la disciplina e la perseveranza necessarie a portare a termine una rivoluzione, né potrà mai costruire una società capace di mantenere la promessa di autodeterminazione soggettiva» Nuovo marxismo psico-erotico freudiano destinato alla decomposizione. Del Noce parla di «suicidio della rivoluzione». Svuotato di valori, prevale lo scientismo, esito finale è il culto dell’io Politica - cinque aspetti essenziali: 1. Potere : più gli spazi di libertà degli individui si dilatano, più si restringe la possibilità che lo Stato imponga obblighi e doveri. Impossibilità di azioni collettive. 2. Identità : una società che abbia la liberazione degli individui come proprio obiettivo predominante scoraggia la formazione di identità collettive robuste, ampie, e durature. 3. Tempo : privatizzato, si vive in un eterno presente. Incapacità di controllo del tempo devasta la politica. 4. Ragione : prevalere delle emozioni sulla razionalità. Modernità liquida, pensiero debole post-moderno. 5. Conflitto : psicologizzazione della realtà (emotivismo). In tale situazione (fine della dimensione temporale, perdita di identità collettiva e capacità di gestione di conflitti virtuosi, crisi del potere) la politica perde di senso e di autonomia. Il pubblico diventa privato. Suicidio delle élites politiche Come si adattano a questa promessa di emancipazione assoluta? Cinque direttrici portano a un ampliamento dei diritti individuali, cedimento di potere (a organismi tecnocratici e giudiziari o a poteri sovranazionali) e rafforzano l’autonomia del mercato 1. Istituzioni - Rafforzamento dei meccanismi di democrazia diretta (regionalismo e federalismo), referendum; 2. Diritti civili - Aborto, omosessuali, condizione femminile, discriminazioni fra i sessi, ampliamento del Welfare - Dilatazione del deficit, spesa pubblica, sanità, pensioni, spesa sociale. 3. Giudici e tecnocrati Aumento del potere giudiziario (per difesa delle libertà personali, contro discriminazioni, si viene difesi dallo Stato. Ne deriva una giuridificazione del politico (negli Stati Uniti, Francia, Germania, Italia dal ’65) 4. Tecnocrazia: - Aumento della burocrazia, affrancamento delle banche centrali dal potere politico. - Ambiti specialistici (giudiziario, amministrativo, tecnocratico) si ampliano indebolendo la politica. C. Schmitt individua, nella storia europea moderna, una successione di centri di riferimento spirituali’:  ‘600 dal teologico (cristiano) al metafisico (dalla teologia del XVI secolo al razionalismo metafisico, scientifico-sistematico di Bacone, Galileo, Keplero, Cartesio, Hobbes, Spinoza, Pascal, Leibniz e Newton).  ‘700 dal metafisico al morale umanitario (deismo, illuminismo, Rousseau, il pathos specifico è la virtù).  ’800 dal morale umanitario all’economico (secolo dell’economia, economicismo, industrialismo)  ‘900 dominio della tecnica: spoliticizzazione e neutralizzazione. Il dominio della tecnica non neutralizza ma svela appieno il carattere del politico, la neutralità spirituale approda al nulla spirituale (es. R. Oppenheimer). “Mentre una volgare religione di massa attendeva dall’apparente neutralità della tecnica il paradiso umano, questi grandi sociologi sentirono che la tendenza che aveva dominato tutte le fasi del moderno spiriti europeo minacciava ormai la civiltà stessa» Dimensione internazionale Globalizzazione: sottrazione di potere agli stati nazionali, ulteriore indebolimento della politica. Le élites politiche hanno cercato di sfruttare questa situazione per contenere le pressanti richieste degli elettori. Regole europee. Mercato Un giano bifronte, regole e vincoli del mercato e logica dell’autodeterminazione soggettiva. R. Reagan e M. Thatcher (rivoluzione neo-liberista) “la libertà porta con sé molte difficoltà”, nel mercato devi accettare anche regole. Sinistra reagisce come bandiera della cultura dei diritti, la destra come bandiera del mercato Nel giro di pochi anni si ha un ribaltamento, sinistra verso il mercato, la destra verso i diritti.
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