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appunti terzo parziale storia contemporanea laschi, Schemi e mappe concettuali di Storia Contemporanea

appunti terzo parziale storia contemporanea laschi

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 26/01/2023

gugugu111
gugugu111 🇮🇹

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Guerra fredda Dopo guerra Difficile ricostruzione della guerra totale -> diversa da tutte le guerre vissute fino a quel momento -> nonostante le affinità tra prima e guerra mondiale -> i due conflitti si inseriscono in un filone comune che riguarda i problemi di aspirazioni egemoniche dei paesi -> II guerra -> aspirazioni egemoniche e violente di Hitler Guerra totale -> non rispetto più alcun limite dai vincoli storici del diritto di guerra -> continuazione della politica con altri mezzi -> fino a questo momento non venivano toccati i civili + gli eserciti si affrontavano in merito a una questione diplomatica irrisolvibile -> la sconfitta di un esercito non comporta la fine di uno stato =/ Guerra mondiale -> violenze assolute che portano all’eliminazione degli stati sconfitti + guerra ideologica -> ideologia è applicata e rafforzata -> nemico non più da abbattere ma da eliminare/estirpare -> guerra totale di una portata talmente ampia che porta l’impiego della bomba atomica -> capace di minacciare la stessa esistenza umana -> inutilizzabile, a meno che sia solo uno stato a detenerla -> come accade dopo il ’45 -> USA è l’unica ad avere la bomba atomica -> successivamente più paesi cominciano ad avere la bomba atomica -> il sistema che si instaura è quella dell’ equilibrio del terrore -> nessuno stato si prende le responsabilità e il compito di aprire una guerra calda con armi nucleari -> pace forzata da un equilibrio del terrore, dato dalla deterrenza nucleare -> guerra fredda Primi processi dei vincitori ai vinti: Norimberga nov. ’45 – ott. ’46 -> nazisti Tokyo maggio ’46 – novembre ’48 -> personalità dell’impero nipponico (immunità di famiglia imperiale, alti dirigenti industriali, unità 731) Differenza anche nei protagonisti -> fino alla Prima guerra mondiale i protagonisti sono le potenze europee -> II GUERRA MONDIALE è il tracollo dell’Europa, fine delle velleità egemoniche europee -> ingresso del sistema internazionale di due nuovi protagonisti assoluti: USA e URSS -> alla base della guerra fredda Super-potenza: modello di Stato mai visto prima, stato-continente (sia USA che URSS sono enormi -> hanno a disposizione territori e popolazioni enormi) + hanno enormi sfere di influenza Problema di ricostruire un sistema internazionale -> prime idee provengono da USA – mondo anglosassone -> evoluzione del progetto wilsoniano della sicurezza collettiva e pace basato su apertura delle frontiere, scambi commerciali -> stati in relazione aperta -> modello liberal-capitalista -> modello funziona solo se si presuppone un sistema di libero scambio e di produzione capitalistica Bretton-Woods 1944 -> Altri due sistemi internazionali sono di carattere economico -> banca mondiale e Fondo monetario internazionale -> compito sarebbe stato quello di garantire la stabilità dei cambi fra le Monete -> centralità del dollaro come moneta forte -> fino al 1931 era la sterlina (GB esce da gold standard durante la crisi -> sostituzione della sterlina con l’oro -> non c’era più una moneta forte) I rapporti commerciali vennero rilanciati con l’accordo Gatt, basato sul mantenimento di dazi bassi. Nazioni Unite 1945 -> evoluzione della Società delle Nazioni, creata dal patto durante la guerra -> viene aggiunto il presupposto economico al pensiero originario wilsoniano Assemblea generale degli Stati membri che si riunisce ogni anno e non può prendere decisione vincolanti + meccanismo di direttorio delle grandi potenze nel Consiglio di sicurezza -> 15 membri: 10 paesi eletti a turno + potenze vincitrici (GB, USA, FR, URSS, CINA), hanno un seggio e il diritto di veto nel Consiglio di sicurezza, organo più importante dell’ONU Altri organi: Consiglio economico e sociale, da cui dipendono agenzie specializzate come Unesco, Fao, Unicef + Corte internazionale di giustizia In contrasto -> URSS -> socialista -> progetto di distruzione del capitalismo -> l’Unione Sovietica non firma gli accordi di Bretton Woods -> questi accordi nascono con una frattura fondamentale -> una metà del mondo non è d’accordo Finita la guerra e abbattuto il nemico comune, si interrompe la collaborazione USA-URSS -> il mondo internazionale è raso al suolo -> competitività tra USA e URSS per l’egemonia sul mondo (obiettivo uguale -> le due potenze escono dalla guerra come super-potenze assolute, le più forti e influenti) -> opposizione fondamentale sul progetto da avviare per ricostruire il mondo -> competizione bipolare tra “american way of life” vs. “socialismo reale” -> opposti paradigmi valoriali Gli istituti e i sistemi internazionali degli accordi Bretton – Woods vengono effettivamente creati -> tutti i paesi che non sono d’accordo sono necessariamente portati a unirsi all’URSS Anche la guerra fredda è una guerra totale -> enorme carica ideologica in cui il nemico deve essere completamente eliminato - American way of life -> affermazione incondizionata della libera iniziativa individuale -> proprietà privata e meritocrazia, nel quadro di uno stato di diritto borghese -> divisione dei poteri e democrazia elettorale rappresentativa -> mito del benessere Sviluppo Ø Attraverso libertà civili, scambi commerciali aperti su scala mondiale (unico mercato -> produzione infinita fordista) liberismo e autoregolamento del mercato + stimolo crescente del ceto medio destinato al consumo della produzione (materiale e immateriale) Sicurezza Ø sistema di sicurezza -> USA garantisce sea power (controllo e protezione dell’occidente -> sul mare vicino a USA -> ovest atlantico) e interdipendenza economica, finanziaria, culturale - Socialismo reale -> all’opposto -> affermazione incondizionata della collettività (proprietà comune e logica livellatrice), in uno stato di diritto proletario (concentrazione dei poteri in comitato dittatoriale, partito unico, centralismo democratico) Mito della rivoluzione -> logica di livellamento economico contro la meritocrazia USA Processi non è così lineare -> in alcuni stati ci saranno resistenze molto forti -> per imporre il proprio volere URSS impiega strumenti forti e violenti -> eliminazione dell’opposizione -> es. Cecoslovacchia -> stato che meno si adatterà alle modalità URSS -> è lo stato con il modello più occidentalizzato -> Praga -> In Cecoslovacchia si creò una tensione interna al governo di colazione fra le forze di sinistra quando si trattò di prendere posizione riguardo all’offerto del Piano Marshall: i socialisti si dissero favorevoli, i comunisti contrari. I comunisti reagirono lanciando una campagna contro le altre forze politiche; il ministro degli Esteri, il socialista Masaryk, perse la vita in circostanze non chiare. La crisi si risolse nel 1948 con l’imposizione della democrazia popolare compiuta in Cecoslovacchia, sotto rigido controllo comunista. Jugoslavia -> stato di socialismo reale -> governo: partito comunista che si rifà a precetti sovietici -> Jugoslavia ha una storia diversa -> si è liberata da sola -> non c’è un contingente dell’armata rossa -> ha una posizione più autonoma -> 1948 rompe i rapporti con URSS -> non si lega né con Est né Ovest -> relativa autonomia in ambito internazionale -> comunismo sui generis -> viene permesso un libero mercato in determinati settori dell’economia + controllo e propaganda più morbida Prime crisi -> Berlino: espressione e riassunto urbano delle divisioni, del mancato accordo -> è spaccata - > si ritrova nella porzione della Germania che non è espressione del modello della città -> Berlino è nell’area sovietica ma è anch’essa divisa in 4 -> è a est + Germani è divisa in 4 -> poi essenzialmente in due -> bipolarismo -> le zone non sovietiche si uniscono introducendo una nuova moneta e liberalizzando l’economia Il progetto di integrazione monetaria dei settori controllati dalle potenze occidentali scatenò la reazione di Stalin, che ne 1948 impose il blocco di Berlino, ovvero rese irraggiungibile agli occidentali Berlino Berlino divisa in due -> un pezzo della città, a modello occidentale, è al centro dell’area di controllo URSS -> USA supera il blocco terrestre di Berlino (impediva il rifornimento della città) -> si supera il blocco per aria con l’aviazione attraverso un ponte aereo -> si irrigidisce e precipita velocemente la situazione -> divisione ferrea delle Germania -> alleanze di forza militare -> Rep. Federale Tedesca vs. Rep. Dem. Tedesca (DDR) Entro il 1955 due sistemi istituzionalizzano la guerra in Europa -> al Patto atlantico, istitutivo della NATO si aggiunse nel 1955 il Patto di Varsavia -> organizzazioni militari integrate -> stabilità nella divisione CINA -> già ridotta a semi-colonia dalle forze britanniche -> movimento dei boxer nazionalista-xenofobo -> anni ’30 Cina trova stabilità sotto la guida del governo Chiang Kai-Shek -> stabilità non dura -> aggressività giapponese -> Manciuria, Manchukuo è massacro di Nanchino In questa dimensione si delinea il Partito comunista cinese di Mao Zedong riuscirà a imporsi sul governo (dopo enormi lotte e la lunga marcia) 1° ottobre 1949 Mao proclama la Repubblica popolare cinese, a seguito della resa dei conti tra comunisti e nazionalisti (dopo la sconfitta del Giappone) -> grande sconfitta per USA Vecchio governo cinese di Chiang kai shek fugge nell’isola Formosa nell’attuale Taiwan -> fonda uno stato liberal-democratico Cina nazionalista -> si mantiene finora per via della tutela degli USA -> pongono l’ipoteca militare su Taiwan -> questioni delle due cine -> quale Cina riconoscere? USA non riconosce la Cina popolare fino agli anni ’70 (all’ONU siede Taiwan) -> anni ’70 si riconosce la Cina e si priva il riconoscimento Taiwan all’ONU -> nasce una problematica -> per i cinesi Taiwan è un’isola ileggittima, da inglobare nella Cina (ora una unica), mentre per USA Taiwan è da riconoscersi come uno stato autonomo -> questione riesumata attualmente Vittoria della Cina -> crisi e tensioni nel Pacifico -> Stalin e Mao non si uniranno -> entrambi creano un culto della personalità e due modelli comunisti forti + Stalin: industrializzazione e lavoro operai vs. Cina: sistema agricolo e arretrato, lavoro dei contadini -> propaganda, sistema e organizzazioni differenti Guerra di corea ’50-‘53 con la fine dell’occupazione giapponese fu divisa in un due aree, un nord comunista e un sud filoamericano. Il leader della Corea comunista, Sung, decise di aggredire il sud per procedere con l’unificazione e ne scaturì una guerra che coinvolse gli americani, a sostegno della Corea del Sud, e i cinesi, a sostegno della Corea del Nord. Sono nel 1953 si arrivò a un armistizio, ma la linea di demarcazione militare, il 38° parallelo, finì per diventare il confine fra le due Coree -> intervento cinese, non URSS -> esperimento della guerra periferica -> non ha nessuna soluzione -> si stabilisce un confine che i due stati (Corea sud e nord) guarderanno sempre con timore -> controllo armato -> nord comunista e sud filoamericano Gli Stati Uniti, in difficoltà in Asia, trasformarono il Giappone sconfitto da paese occupato nel loro nuovo grande alleato. Ne scrissero la costituzione facendone una monarchia conservatrice e lo avviarono a rapida ripresa economica facendone una grande potenza industriale e tecnologica. Un grande vantaggio, anche economico, fu per i giapponesi quello di delegare agli Stati Uniti la propria difesa. Asia e Pacifico divennero ambiti di una guerra fredda assai complessa, con due potenze comuniste + satelliti vicini USA -> taiwan e corea del sud Prima fase della guerra fredda -> ’48 –’53 -> istaurazione e istituzionalizzazione dei due blocchi -> primi anni ’50 -> crisi e durissima contrapposizione ideologica -> caccia alle streghe di McCarthy -> Internal Security Act -> campagna contro i comunisti -> la società americana precipita nei sospetti e nelle tensioni della Guerra fredda -> ’53 muore Stalin -> miglioramento della tensione allora aspra -> fine del maccartismo -> caccia alle streghe del senatore McCarthy -> paura del nemico ’53 -> Kruscev (Krusciov) succede a Stalin -> 1956 congresso del Partito comunista sovietico denuncia di tutti i crimini e del culto della personalità di Stalin + preannuncia un’apertura -> parla ambiguamente della possibilità di concedere vie nazionali alle società socialiste -> scatena totale fermento nell’Europa orientale -> si spera di vivere una minore pressione da parte di Mosca -> desiderio di maggiore libertà: Fu il caso della Polonia, con il ritorno al potere del leader del comunismo nazionale Gomulka, che riuscì a preservare la specificità polacca (un regime comunista a partito unico ma con tolleranza per il sentimento cattolico dei polacchi) Rivolta dell’Ungheria -> Nagy arriva a ritirare il paese dal Patto di Varsavia -> armata rossa reprime in maniera particolarmente truce e violenta delle rivolte -> Nagy viene condannato e giustiziato -> URSS si rende conto di dover mantenere il controllo -> qualsiasi allentamento del controllo o concessione di autonomia si sarebbe trasformata nella messa in discussione del monopolio politico comunista e del vincolo di subordinazione con Mosca -> le parole di Kruscev sono state mal poste e mal interpretate -> ambivalenza del messaggio -> idea nella segreteria del partito di poter allentare il controllo senza però perdere la presa -> idea iniziale di Stalin era che qualunque stato non nazi fascista è democratico -> idea per cui sarebbe possibile ritirare le truppe dai paesi controllati, una volta avviati al socialismo reale -> mai fatto Davanti agli atti dell’URSS e dell’armata rossa c’è una reazione di allontanamento in Occidente Positivo effetto collaterale -> spinta all’integrazione europea dalle ferite della guerra, dal desiderio di consolidare pace e democrazie superando le contrapposizioni nazionalistiche nel continente europeo. Spinta duplice -> da un lato proviene dagli europei stessi -> politici illuminati di ispirazione democratica che hanno vissuto il dramma della guerra (Schuman, Monnet, Churchill, Adenauer, De Gasperi, ecc.); altra spinta poderosa proviene dagli Stati Uniti, interessati a promuovere l’integrazione europea sia per avere una forte area ad economia di mercato con la quale intrattenere scambi, sia per edificare un solido pilastro europeo da contrapporre alla minaccia sovietica. I primi passi dell’integrazione europea sono il Consiglio d’Europa, a fine anni ‘40, e la Ceca-Comunità economica del carbone e dell’acciaio, nel 1951, che si basa sullo sfruttamento in comune delle due risorse più importanti del processo di industrializzazione Motore economico è la stupefacente ripresa della Germania occidentale, favorita dagli americani -> «miracolo tedesco» -> Germania al centro della ripresa economica + deve essere coinvolta anche nel processo di costruzione di una difesa comune europea, che servirà a contenere l’URSS. E’ un’idea che suscita apprensione in Francia: la reazione francese è la proposta della Ced-Comunità europea di difesa, che tuttavia proprio nel parlamento francese verrà bocciata nel 1954 facendo segnare la prima battuta d’arresto dell’integrazione europea. Occorre attendere il 1957, con i trattati di Roma, per un rilancio di questo processo: nasce la Cee- Comunità economica europea, per creare un mercato comune europeo. In seno alla Cee nascono le istituzioni: la Commissione, Consiglio - organo di governo, la Corte di giustizia, per dirimere le controversie fra Stati membri, il Parlamento europeo, che solo a partire dal 1979 sarà eletto direttamente dai cittadini europei. All’ascesa della Germania federale fa da contraltare la difficoltà della Francia, che nel 1946 si è data una nuova Costituzione dando vita alla cosiddetta Quarta Repubblica, caratterizzata da frammentarietà partitica (socialisti, comunisti, movimento repubblicano popolare). De Gaulle critica questo sistema e si ritira dalla politica. La Quarta Repubblica ha il problema di frenare la rinascita tedesca, prevenire il riarmo della Germania o almeno cercare di inserirlo in un contesto di difesa europea; si aggiunge poi la questione algerina, Mao non appoggia la distensione dei rapporti URSS-USA -> Per Mao non poteva esserci alcun accomodamento con il nemico, gli Stati Uniti negavano il riconoscimento diplomatico a Pechino impedendone l’ingresso nell’ONU -> leadership di Mao cala - Rivoluzione culturale -> invia giovani a controllare eventuali nemici dell’ideologia comunista -> contro funzionari e insegnanti arbitrariamente accusati di revisionismo. Il clima di violenze e di persecuzioni servì a Mao per eliminare i suoi oppositori -> in pratica strumentalizza i giovani per eliminare i suoi oppositori, garantendosi il potere (in quel momento vacillante) fino alla sua morte - La massima tensione con l’URSS fu raggiunta nel 1969 quando si consumarono scontri al confine segnato dal fiume Ussuri - Cina -> politica estera autonoma da Mosca -> distensione dei rapporti Cina-USA -> USA ha bisogno di aiuto/intervento in Vietnam -> Cina ha presa sui vietcong, interviene per permettere “un’uscita dignitosa di USA dalla guerra” -> interessi comuni: trovare una soluzione al conflitto vietnamita e isolare l’URSS -> Cina ottiene in cambio riconoscimento internazionale e sede all’ ONU 2^ Bomba su Nagasaki -> grande dibattito politico sull’esplosione della seconda bomba -> era davvero necessario? Nella discussione politica si pensa alla decisione della bomba su Nagasaki come una prova di forza davanti al mondo e all’URSS, che durante la guerra si era largamente affermata contro il nazismo Roosevelt -> grande politico internazionale =/ Truman -> politica più introverso, più concentrato sugli interessi interni di USA, punta alla guerra lampo e a fermare l’affermarsi dell’URSS -> a Potsdam Truman e Stalin non si capiscono, non trovano accordo -> Truman è anticomunista, Stalin è estremamente diffidente Bomba -> momento di rottura -> storia, guerre e relazioni internazionali cambiano radicalmente e per sempre -> deterrenza nucleare -> difficoltà di gestire un’arma con queste caratteristiche Corsa agli armamenti nucleari -> tutti i paesi cercano di ottenere la bomba atomica, quasi tutti i paesi hanno ad oggi le possibilità e le conoscenze per produrla o sono sotto la protezione di paesi che la detengono -> inutilità di questa corsa -> deterrenza nucleare -> con la crisi di Cuba si comprende che USA e URSS non hanno intenzione di usarla -> Mao Zedong faceva pressione a URSS per agire con una bomba e permettere una diffusione della rivoluzione comunista (Cuba e il mondo) Situazione internazionale -> organismo fondamentale seppur debole -> fatica nel produrre cambiamenti e interventi immediati e forti ma pone basi fondamentali per il cambiamento (es. riconoscimento dei diritti fondamentali) -> difficoltà nell’imporre i principi formalmente o sostanzialmente condivisi Oggi due grandi potenze politiche sono USA e CINA ma non sono le principali potenze economiche -> situazione internazionale profondamente complesse -> nuove potenze e forze (es. EU principale potenza economica) + sistema di totale interdipendenza Video youtube: Atomic bombing of Nagasaki Nazismo e shoah -> indirizzamento delle masse e organizzazione scientifica volta a uno sterminio totale e sistematico della popolazione ebrea nei tempi più brevi -> terrore fino alla soluzione finale ’42 -> sterminio di 6 milioni di persone + schiavitù degli slavi -> campi di lavoro (-> organizzazione Todt per reclutare lavoratori stranieri -> razze inferiori es. slavi -> lavoravano per produrre per il regime) e campi di sterminio -> distruzione totale e eliminazione sistematica -> non vero lavoro produttivo ma uomini sottoposti a fatiche infinite -> morivano di fatica, di stenti 3.800.000 prigionieri sovietici -> morti 2 milioni 900 campi di concentramento (sterminio e lavoro) Impossibilità degli ebrei di reagire, fermare la forza violenta tedesca -> non avevano mezzi -> ghetto di Varsavia aprile 1943, 40.000 ebrei tentarono una storica ribellione -> vennero sterminati Molti ebrei tentarono di fuggire dai paesi delle dittature ma i nazisti erano diffusi in tutto il territorio -> molti scapparono passando per la Svizzera (non li ospitavano) ma era richiesto un pagamento Fuga per mare verso l’Inghilterra -> vennero rimandati indietro Eliminazione degli ebrei -> non solo morte ma spersonalizzazione -> obiettivo era privare le persone ebree della loro dignità -> ammassati e schiacciati in treni merci per ore (spesso i bambini morivano soffocati) -> il treno arriva all’entrata dei campi di concentramento, dove si svolge la divisione tra uomini e donne e successivamente tra abili al lavoro e inabili -> separazione e distruzione del nucleo familiare -> gli inabili al lavoro, soprattutto anziani e bambini, vengono condotti alle docce -> spogliati dei loro abiti che verranno poi venduti, nudi in mezzo agli estranei (spersonalizzazione) -> dalle docce fuoriusciva gas letali che permettevano una morte rapidissima -> lo sterminio era totale e doveva essere efficiente e rapido Gli abili erano mandati a lavorare (spesso non c’era nessuna utilità finale, ma solo fatica mortale) -> venivano vestiti con gli abiti dei morti, stessi abiti anche in inverno, denutriti (una zuppa a base di acqua e verdure una volta al giorno) -> molti morivano di stenti, fame e malattie Il progetto nazista continua a ritmi serrati fino all’ultimo momento -> durante l’avanzata alleata si cercò di distruggere le prove Macchina di propaganda + forte e efficiente apparato di scienziati -> molte persone venivano utilizzati come cavie da laboratorio (vivi e senza anestesia) -> donne, uomini e bambini, disabili, omosessuali e diversi Arrivo degli alleati -> sgomento totale -> gli alleati non comprendono dove si trovano -> molte delle persone internate nei campi non vennero nemmeno travolti da gioia -> hanno perso umanità -> vennero rimessi in forze e curati dalla croce rossa e rimandati alle loro case nei loro paesi -> tornarono senza trovare nessuna casa, famiglia -> tornarono soprattutto i giovani -> alcuni tentarono di organizzarsi ma moltissimi fuggirono in Palestina Shoah -> catastrofe - Irrealizzabile piano di arianizzazione: deportazioni ebrei in Madagascar e Africa - 1941 “Piano generale per l’est” -> in Siberia 30 milioni di “razzialmente indesiderabili” -> dall’ottobre 1941 deportazione in Polonia. “Notte e nebbia”: deportazione nei lager - Centri di sterminio. Dal 1941-42 -> uso dei gas e dei forni crematori - Conferenza Wannsee, 20 gennaio 1942: pianificazione della soluzione finale del problema ebraico -> Eichmann -> sterminati tutti ovunque e in qualsiasi modo GUERRA FREDDA Sistema bipolare -> terzo sistema internazionale dell’età contemporanea, a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale -> due blocchi: occidentale e comunista -> blocchi monoliti, chiusi, visti come blocchi di unità politica e omogeneità -> due economie e società completamente diverse, tra capitalismo e comunismo -> non sono così omogenei: i diversi paesi nel blocco occidentale non sono mai uguali -> i paesi europei avranno sempre più l’obiettivo di staccarsi da USA, rendersi autonomi -> in Europa si sviluppa un sistema sociale, politico ed economico diverso -> in Europa lo Stato tradizionalmente interviene -> si sviluppa un welfare state e ridistribuzione della ricchezza più forte che in tutto il mondo - > c’è comunque unità -> condivisione con USA del sistema capitalistico, il processo di globalizzazione, lotta al comunismo -> nel tempo in Europa si tenterà di fare breccia nella divisione che separa il continente USA e URSS tentano di descriversi e descrivere l’altro come blocco unitario -> forza interna + funzionale per alimentare il pericolo dell’altro blocco -> più lo si percepisce come unito più appare forte e pericoloso 1949 -> Mao Zedong Repubblica popolare cinese -> grande nemico USA -> comunista, vicina all’URSS ma fin dall’inizio profondamente diversa da URSS -> differenze sostanziali dal punto di vista ideologico -> industrializzazione vs. ruralità e agricoltura -> antipatie crescono perché Mao spinge verso una Terza guerra mondiale, sollecitando l’URSS all’uso della bomba atomica -> URSS non ne fa uso -> forti tensioni soprattutto dopo la crisi di Cuba, si aggravano con la morte di Stalin -> Mao è meno vicino ideologicamente a Kruscev Guerra fredda si autoalimenta -> cosiddetta fredda perché non combattuta direttamente nel centro del sistema internazionale -> guerra in effetti calda -> molti conflitti armati nelle periferie Per alcuni storici l’origine della guerra fredda è da ricercarsi già con gli effetti della Rivoluzione russa -> Russia e poi URSS viene isolata Anno di inizio della Guerra fredda 1947 -> tre pilastri chiave del sistema bipolare: - Dottrina Truman: USA ha l’obiettivo, mandato internazionale, di bloccare il comunismo -> strumento: sostenere i paesi a rischio di diffusione dell’ideologia e sistema comunismo -> idea di fondo è che la rivoluzione possa scoppiare laddove vi siano dei problemi e insofferenza economica -> dove il livello di vita è alto non attecchisce il comunismo -> diventa una sorta di obbligo degli USA di salvare il mondo dalla minaccia comunista - Piano Marshall, ideato nel giugno 1947 all’università di Harvard, presentato a Parigi in agosto -> partecipano tutti i paesi, anche centro-orientali e Mosca -> URSS abbandona le trattative e impone tale atto a tutti i paesi sotto la sua sfera di controllo -> conseguenza della dottrina di Problema della Francia -> errori strategici e politici ->non vuole rinunciare al suo ruolo di potenza -> mantenere l’Impero con feroci guerre sanguinolente nei territori ex-colonie + egemonia in Europa -> vuole di nuovo controllare la Germania, cadendo negli stessi obiettivi e errori del primo dopoguerra -> Francia ottiene uno spicchio del territorio tedesco Controllo politico, economico e strategico sotto anglosassoni -> obiettivo era il processo di de- nazificazione -> processo complicato = gran parte della popolazione era fascista/nazista -> significava sottrarre posizioni lavorative alla popolazione (pubblica amministrazione, polizia ecc) -> si decide di proseguire su un'altra direzione -> pacificazione, superamento dell’accaduto storico -> UK e USA : tentativo di cambiare il corso della storia / FR e URSS -> volevano ottenere risorse e pagamenti e riparazioni immediate -> occupano, prelevano e smantellano tutto l’apparato produttivo e le risorse economiche tedesche, tentando di privare la Germania di tutto ciò che era possibile ottenere Divisione della Germania sulla base di dove erano arrivate le truppe alleate (URSS detiene l’est che aveva occupato durante la fine del conflitto) Prima crisi del sistema -> Blocco di Berlino Anche Berlino era divisa in 2, ma si trovava nel territorio URSS -> la parte ovest era collegata da strade che permettevano il rifornimento delle risorse Berlino -> contatto più diretto tra i due poli -> massimi investimenti da parte di USA e URSS per dimostrare la bontà e superiorità del sistema capitalista vs. comunista -> Berlino ovest = vetrina di tutti i prodotti e beni di consumo / Est -> nella prima fase del dopo guerra era scarsamente approvvigionata Inizialmente non era fisicamente divisa -> libera circolazione -> le persone che vivevano da un lato e lavoravano dall’altra parte vivevano normalmente Decisione di Stalin per frenare l’eco e le dimostrazioni di sviluppo e ricchezza -> Blocco di Berlino -> Stalin bloccò tutte le strade per giungere, attraverso la Germania dell’est, a Berlino -> 1948 USA organizza un ponte aereo -> incrementa ulteriormente i rifornimenti di ricchezza -> crebbe il movimento da Est a Ovest -> fallimento del blocco di Stalin, decide di rimuoverlo l’anno successivo I flussi di popolazione tedesca che si riversavano continuamente nella Germania occidentale, attraversando Berlino -> vennero bloccati con la costruzione di un muro che divide la città di Berlino 1961 Fuga verso Ovest non solo per ricchezza e benessere ma per libertà -> l’Europa orientale vive in questi anni (’47-51) un processo di comunistizzazione, tal volta per via democratica altre volte per imposizione sovietica (URSS è presente militarmente nella grandissima maggioranza dei territori orientali) -> dittature di stampo sovietico che costringono la popolazione a un forte isolamento Sistema bipolare -> processo che viene dall’esterno -> per la prima volta l’Europa subisce azioni e decisioni esterne -> in mano alle due super-potenze 1949 -> divisione della Germania in Repubblica federale tedesca e Repubblica democratica tedesca -> le due Germanie non si riconoscono a livello diplomatico -> Costituzione della Germania federale stabilisce la Repubblica federale come unica e presuppone la riannessione della Germania est, non considerata come indipendente Momento di grande apertura nella storia tedesca -> politiche comuni -> ostpolitik, promossa e portata avanti da Willy Brandt, vuole cambiare il corso della storia -> fino a quel momento in Germania ovest avevano governato i conservatori -> Al potere nella fase iniziale è Konrad Adenauer -> chiusura dura e assoluta Willy Brandt-> trattati e riavvicinamenti con Repubblica democratica tedesca e Polonia -> accordi prevalentemente economici, ma di grande valore sociale e politico -> 1974: riconoscimento reciproco Scelta europea -> non appoggiata da URSS né da USA Austria -> paese che gioca un ruolo di cerniera, alternativo -> le viene imposta una neutralità -> approfitta della sua neutralità per ricoprire un ruolo di cerniera importante -> in Austria si terranno rapporti e incontri tra le due forze -> dopo la ostpolitik favorisce la apertura Sistema bipolare -> i paesi occidentali sono legati a USA 1945 – ’60 -> ricostruzione europea -> Processo di pacificazione dei paesi europei e occidentali -> esterno: integrazione europea/ interno: pacificazione e miglioramenti sociali -> welfare e boom economico, demografico, progressi politici e sociali -> si esce finalmente dalla diffusa e dilagante povertà delle guerre-> i paesi europei dovevano necessariamente rispondere alle necessità dei cittadini, che avevano affrontato e combattuto due guerre USA =/ Europa -> seppur vicini e legati, attuano scelte politiche-sociali ed economiche molto differenti USA -> liberismo e non intervento -> peso e libertà all’economia, all’iniziativa privata: american way of life -> successo personale, sogno americano, possibilità di arricchirsi Europa, sistema capitalistica in cui però lo Stato è fortemente presente nel governo e nel funzionamento del paese -> welfare state, sanità e assistenza pubblica, ridistribuzione della ricchezza Piano Beveridge -> documento di riflessione e proposta di welfare state -> modalità con cui lo Stato deve disporre e garantire strumenti in grado di sostenere la vita dei cittadini Già con Churchill durante la guerra si comprende la tendenza -> perde le elezioni a favore di Clement Attlee (laburista) con un programma di welfare state (salario minimo, Servizio sanitario nazionale, riforma progressività fiscale, estensione del sistema di sicurezza sociale) + nazionalizzazione di industrie e trasporti Welfare è attuato e adottato da tutte le potenze europei, con differenze, particolarmente visibili tra nord e sud Nord -> welfare risponde ai diritti dei cittadini di assicurare e garantire risposta ai bisogni fondamentali - > forte spesa pubblica -> no carità o paternalismo Sud -> situazione economica e sociale diversa -> meno disponibilità economica, società sotto dittatura o appena uscite da sistemi di dittatura + soprattutto forte presenza della Chiesa e di organizzazione della famiglia -> fortemente presenti, al fianco e al posto dello Stato -> da sempre rispondono dove lo Stato non interviene e non garantisce Nonostante le differenze, il welfare si diffonde ovunque -> idea di diritto a risposta e non azione benefica e concezione -> Europa: luogo con maggiore welfare state e di ridistribuzione della ricchezza Differenze tra i diversi paesi -> FR e GB occupate nella decolonizzazione -> GB mantiene rapporti e interessi con Commonwealth, FR perde i possedimenti definitivamente dopo dure guerre Generale difficoltà economica e instabilità politica (crisi di governo, nuove elezioni) GB -> processo di riforma e ricostruzione FR -> fortissima instabilità -> continui cambi di governo, impoverita dalla guerra ma anche dalle guerre nel tentativo di mantenere l’Impero Grande instabilità -> ’57 viene chiamato de Gaulle, generale, autoritario e conservatore “gaullismo” Azione internazionale confusa e contraddittoria -> conquista e controllo di una parte della Germania Interessante contributo politico internazionale come proposte politiche nell’integrazione e ricostruzione europea Italia -> esce da un periodo di dittatura, di forte crisi economica e difficoltà sociali -> condizione di povertà assoluta nel secondo dopo guerra -> caso interessante: processi di modernizzazione rapidissimo, che ha portato il paese ad essere uno dei paesi più sviluppati come membro del G7, mantenendo però enormi sacchi di popolazione povera, difficoltà e differenze economiche, politiche clientelari Processo di modernizzazione forte e tentativo di ricostruzione del paese Paese profondamente diviso dalla guerra fredda -> dopo un tentativo di compromessi e di un governo inclusivo e coeso, si ha la decisione di De Gasperi di espellere il partito comunista dal potere politico -> si apre una lunghissima fase di governi democristiani, in contrapposizione con il partito comunista -> forte tensione -> contrapposizione forte nel Parlamento italiano in relazione al Patto Atlantico Tensioni del polo URSS -> conflittualità con Cina, timore che possa diventare un terzo polo e sostituire poi URSS + Jugoslavia -> Tito ha interesse sui Balcani -> ha presa perché considerato un eroe -> il regime di Tito non nasce come una dittatura imposta -> l’appoggio iniziale è enorme -> Tito si rivolge e fa leva sull’idea di identità nazionale forte slava, rivendicata e riqualificata + risponde agli interessi della popolazione: modernizzazione e ridistribuzione della ricchezza -> appoggio della popolazione -> Tito non fa scelte totali -> componente e guida del movimento dei non allineati -> ma Tito non vuole fare a meno dell’URSS, né cerca conflitto con Stalin -> si arriva comunque a una rottura -> 19.. Stalin espelle la Jugoslavia dal Cominform -> la Jugoslavia diventerà di enorme importanza e attenzione da parte di entrambi i poli -> Tito si mantiene nel mezzo, tentando di svolgere un ruolo di gioco delle due parti 1956 -> anno chiave per il sistema internazionale - Giappone -> terzo posto tra i paesi economicamente più forti insieme a USA e EU, fino all’ascesa della Cina come potenza - Israele -> non grande potenza (economica) ma è una potenza di area -> comincia a imporsi dal 1948 -> nasce a seguito di un conflitto con le aree territoriali vicine, che non lo riconoscono come paese -> non ha relazioni con il territorio circostante ma è un paese forte -> sviluppato Israele -> problema europeo di lungo periodo -> ebrei vennero cacciati e perseguitati dai cattolici -> si sono insediati nell’attuale Europa -> ebrei nei paesi europei progressivamente cacciati -> presenza non perfettamente conforme con l’identità dello Stato -> spesso individuati come diversivo, capro espiatorio dei mali dei paesi -> es. Isabella di Castiglia in Spagna (molti ebrei dall’attuale Palestina scapparono verso l’Europa dal Mediterraneo) Principalmente la popolazione ebraica si spostò nell’Europa centro-orientale (Praga, Varsavia) -> vennero costruiti ghetti per gli ebrei in molte città europee -> tentarono di inserirsi in società, con lavori di fortuna o prestiti -> nasce lo stereotipo dell’ebreo usuraio ‘800 -> i ghetti si aprono, non c’è più controllo diretto -> molti ebrei decidono una piena assimilazione, condivisione con i cittadini europei di usanze, costumi, religioni della cultura predominante Contestualmente si diffonde l’idea del ritorno alla terra dei padri -> recupero della cultura ebraica e creazione di uno Stato che potesse raccogliere gli ebrei -> nascita del sionismo -> ricerca di un territorio dove fondare il nuovo Stato ebraico, laddove non vi fossero interessi europei (colonialismo ecc -> si pensò al Madagascar e altri territori) -> in questa fase il sionismo non ha presa Dopo la prima guerra mondiale si vive un cambiamento -> politica del mandato alle potenze europee dopo la guerra -> GB riesce a ottenere il controllo sulla Palestina -> aveva già cominciato a valutare la possibilità di riportare gli ebrei in Palestina -> 1917 dichiarazione Balfour: possibilità degli ebrei di tornare in Palestina qualora non trovassero stabilità in Europa -> forte crisi diplomatica (GB aveva promesso con relazioni con un capo tribù la costruzione di un grande Stato arabo) -> iniziano i primi flussi di ebrei in Palestina -> prime aziende agricole filo-socialiste e esperienze collettive della popolazione ebraica -> tensioni con le popolazioni arabe palestinesi Dopo la Seconda guerra mondiale il disastro della shoah pose nuovamente gli ebrei nella condizione di erranti -> nessun sostegno -> molti ebrei partirono -> una parte verso USA (grandi comunità ebree + paese estremamente ricco); una grande parte di spostò in Palestina spinti dall’idea della terra promessa -> GB non seppe gestire i flussi con trattative -> lasciò la questione nelle mani di USA, che a sua volta la affidò alle Nazioni Unite Ebrei in Palestina -> questione internazionale gestita terribilmente -> non ci fu mai un negoziato con i palestinesi, ma fu presa la decisione di fondare uno Stato ebreo (Israele) -> nessuna relazione o trattative con stati arabi e Palestina -> il giorno della nascita di Israele nel 1948 segnò il primo sanguinolento conflitto tra ebrei e palestinesi -> non riconobbero la nascita di Israele -> conflitto armato -> la Palestina era divisa in due ma il territorio palestinese era ridotto e costituito a macchia di leopardo - > il conflitto è vinto da Israele, che sconfigge tutta la compagine che sosteneva la Palestina, composta dal mondo arabo che però sfruttò la guerra per propri interessi-> conflittualità non si è mai conclusa -> anni ’60: guerra dei territori -> Israele occupa territori palestinesi che non le erano stati affidati, che detiene sotto il proprio controllo tutt’ora nonostante i richiami internazionali -> conflitto difficile -> responsabilità europea -> nessuna possibilità di autodeterminazione del popolo palestinese -> palestinesi hanno scelto spesso una via violenta (’60-‘70), per poi cercare la mediazione -> nessuna soluzione Decolonizzazione -> processo globale che ha inizio durante la Seconda guerra mondiale e si sviluppa raggiungendo il suo apice intorno agli anni ’70 -> in realtà, processo ha radici più antiche -> metà ‘800: decolonizzazione precoce dell’America Latina -> le potenze europee sono depotenziate e indebolite, perdono i territori imperiali -> i paesi ex-colonie si staccano -> si sviluppa in molti di questi paesi un movimento rivoluzionario -> idea di stato pan-americano che non funziona ma si giunge all’indipendenza (a parte alcuni paesi come Cuba -> guerra USA-Spagna fine ‘800) Primi sintomi della decolonizzazione -> dopo la Prima guerra mondiale: durante la guerra FR e GB chiamano a combattere in guerra migliaia di cittadini colonizzati -> dopo la guerra, gli ex-combattenti colonizzati tornano in patria e cominciano a sviluppare desideri e movimenti di indipendenza -> GB e FR sono ancora molto forti -> durante la Seconda guerra mondiale, scoppiano i moti per l’indipendenza tra i diversi paesi o alleanze paesi e madrepatria contro nemico comune -> es. Giappone -> con la fine della guerra si apre una fase che porta l’indipendenza della quasi totalità dei paesi ex-colonie -> indipendenza e decolonizzazione troppo rapida -> i colonizzatori avevano cancellato tutte le forme di organizzazione politico-economica e amministrativa precedenti -> paesi completamente legati al vincolo coloniale -> non sono in grado di sviluppare una buona e forte amministrazione e di garantire un buon livello di vita alle popolazioni Decolonizzazione dopo la Seconda guerra perché -> 1. l’Europa è piegata, in totale declino -> le due potenze coloniali durante la guerra perdono la forza e la capacità di controllare l’impero a livello economico e militare; 2. I popoli colonizzati entrano in contatto tra loro -> sono in grado di sviluppare un’analisi chiara della situazione internazionale GB-> soluzione del commonwealth per mantenere rapporti economici (anche GB ha aperto guerre e conflitti come FR) -> i paesi ex-colonie sono legati dal vincolo coloniale alla ex-madrepatria + gli viene concesso di entrare nel sistema internazionale economico -> hanno la possibilità di entrare nelle reti commerciali internazionali, di vendere e scambiare prodotti India -> Il Partito del Congresso di Nehru e Gandhi, fondato nel 1941, ottenne la concessione dell’indipendenza dopo trattative durate fino all’agosto 1947 -> decolonizzazione nel 1947 -> forti e sanguinosi conflitti con la madrepatria -> India: sub-continente, paese enorme -> la conquista inizia con la Compagnia delle Indie -> la GB entra e inizia a controllare per tutelare i possedimenti degli inglesi -> India diventa amministrazione inglese durante il periodo della regina Vittoria (a seguito di rivolte sul territorio) -> in questa fase accade spesso che le nuove generazioni indiane si recassero in Europa per l’istruzione, per poi tornare in patria -> capaci di una buona amministrazione -> si diffonde l’idea di indipendenza indiana -> movimento e poi partito del congresso -> GB non vuole dividere il governo dell’India -> è presente un viceré inglese -> rivolta dei sepoys, poi il movimento si affievolisce -> si rinforza quando molti indiani sono chiamati a combattere nelle guerre mondiali (milioni di indiani) -> spinta all’indipendenza -> primo vero movimento di indipendenza indiano, unico che si basa sui principi della non violenza -> Gandhi -> aveva studiato giurisprudenza nelle colonie inglesi, era stato in un’altra colonia inglese (Sudafrica) a svolgere la funzione di avvocato -> comincia a riflettere sulla condizione delle popolazioni delle colonie -> dignità delle popolazioni -> strumenti non violenti: 1. sale -> Gandhi propone di smettere l’acquisto del sale dalla GB -> enorme marcia verso l’Oceano: inizia la produzione di sale autonoma -> grande problema per l’economia inglese -> forte repressione + 2. Rottura del vincolo coloniale -> GB aveva bloccato l’artigianato diffuso nel paese, prelevava le materie prima in India per poi rivendere i tessuti agli indiani, costretti ad acquistare -> non hanno più produzione propria -> fine dell’acquisto dei tessuti dalla GB Battaglia per l’indipendenza -> Gandhi lavora con Nehru, politico - > la terza persoanlità di spicco del movimento dei non allineati -> momenti di rottura e di discussione dei metodi pacifici di Gandhi -> GB reagisce con enorme violenza (carneficine) + divid et impera -> tenta di far leva sulle differenze tra indù e musulmani all’interno del movimento di indipendenza -> non riesce a fermare il movimento -> 1947 GB è costretta a riconoscere l’indipendenza dell’India -> indipendenza divisa -> il popolo musulmano ritiene di non essere rappresentato dall’azione di Gandhi (indù), idea che aveva tentato di diffondere la GB -> si formano due stati: l’Unione Indiana, a maggioranza indù, e il Pakistan a maggioranza musulmana. Molti furono i morti e gli esuli che seguirono gli scontri tra i due, tra il 1948 e il 1965. Nehru mantenne il potere fino al 1964, quando sua figlia Indira gli subentrò per essere primo ministro fino al 1966, poi ancora dal 1977 al 1981. Infine, nel 1971 il Bangladesh orientale ottenne con il sangue la separazione dal Pakistan. problemi tutt’ora presenti tra queste due parti della popolazione Indocina: Birmania (1948) e Malesia (1957) divenute indipendenti videro il prevalere di forze nazionaliste e anti comuniste. In Indonesia il nazionalista Sukarno guidò il paese dall’indipendenza nel 1949, finché nel 1965 fu costretto a lasciare il governo al generale Suharto. Il Vietnam comunista di Ho Chi-Minh seppe prima sconfiggere i francesi a Dien Bien Phu nel 1954, poi ad assicurarsi il Sud del paese dopo la vittoria contro gli americani. Israele: Quando gli inglesi abbandonarono la Transgiordania, indipendente nel 1946, avevano ancora da risolvere la questione palestinese, acuitesi con le ondate migratorie di ebrei in fuga dal nazifascismo. Il 15 maggio 1948 lasciò finalmente la regione e passò la responsabilità all’Onu. Simultaneamente fu istituito lo Stato di Israele e i paesi della Lega araba attaccarono subito, per poi essere sconfitti in meno di un anno. Il nuovo stato combinava fattorie cooperative note come kibbutz a elementi di capitalismo industriale, forte anche dell’appoggio americano ed europeo. La nakba spinse poco meno di un milione di arabi verso la Giordania e altri paesi limitrofi. Base sociale e interpreti della spinta al rinnovamento = ceto medio -> nazionalismo contro le oligarchie - > centralità del ceto medio porta l’affermarsi di soluzioni politiche populiste (anni 30-40) Argentina-> regime populista del colonello Peron -> ’46 alla presidenza -> programma riformista demagogo (aumenti salariali, incentivi all’industria, lotta ai monopoli e nazionalizzazione dei trasporti) + politica autoritaria e personalistica -> culto della figura di Peron (e moglie Evita), dialogo con sostenitori nelle piazze, pressioni sulla stampa -> Peron deve sostenere l’opposizione di: conservatori, ecclesiastici, vertici delle forze armate e – con l’aumento della crisi economica e dell’inflazione – anche del ceto medio à deposto nel ’55 dai militari -> si alternano deboli governi civili e regimi militari + guerriglia marxista o peronista -> nel ’72 è richiamato alla presidenza, sostituito dopo la morte dalla 2^ moglie Isabelita -> non riesce a riportare ordine e stabilizzare l’economia -> ’76 Colpo di stato -> dittatura militare -> violenta repressione dell’opposizione e dissenso (sequestri, morti, scomparse) -> non riesce a sollevare l’economia Brasile -> dagli anni ’30 regime populista di Vargas -> deposto nel ’45, torna nel ’50 -> difficoltà economiche e politiche -> ’54 rovesciato dai militari, si suicida -> successori di Vargas: politica di non allineamento, modernizzazione e industrializzazione -> incapacità di risolvere grave condizione di squilibrio sociale e arretratezza -> colpo di Stato militare sostenuto da USA -> regime autoritario, metodi repressivi -> incoraggiamento di afflusso di capitali stranieri -> politica migliora ma con gravi costi sociali Cuba -> ’59 guerriglia guidata da Fidel Castro rovescia governo corrotto e dittatoriale di Batista -> inizialmente posizioni democratiche -> riforma agraria colpisce il monopolio dell’United Fruit Company sulla canna da zucchero -> USA cerca di ostacolare Castro -> embargo -> castro cerca sostegno da URSS - > si impegna a comprare lo zucchero di canna seppur a prezzi alti per il mercato + fornisce petrolio e macchinari -> il regime si sposta su posizioni comuniste + rompe i rapporti diplomatici con USA Timore di diffusione di regimi comunisti o sistemi politici filosovietici -> Guerriglia di Che Guevara -> rapito e ucciso in Bolivia nel 1967 Prima metà degli anni ’70 dittature militari si insediano anche nei paesi tradizionalmente democratici -> Uruguay: governo liberale indebolito da crisi economica e guerriglia venne rovesciato dai militari nel ‘73 Cile -> 1970 vittoria del presidente socialista Salvador Allende ->programma di nazionalizzazioni e radicali riforme -> ostacolato da: scarsa base elettorale, situazione economica ai limiti del dissesto, opposizione della borghesia e ostilità dichiarata degli USA, fazioni estremiste tra i suoi sostenitori -> rovesciato nel ’73 da un colpo militare e ucciso -> potere assoluto e autoritativo del generale Pinochet -> violenza Italia repubblicana: L’Italia reduce dal conflitto era un paese libero e unito ma devastato da un’inflazione altissima, un ridimensionamento dell’apparato industriale e agricolo, problemi nel fabbisogno alimentare e case/infrastrutture rase al suolo. L’ordine pubblico era minacciato da gruppi partigiani ancora attivi (Volante Rossa) e il fenomeno del banditismo siciliano, che stava recuperando le proprie forze. I principali partiti alla guida dell’Italia postbellica erano: il Partito socialista di Nenni, il Partito comunista di Togliatti, la Democrazia cristiana di De Gasperi (supportata dalla Chiesa e al pari della sinistra per popolarità), il Partito liberale e il Partito repubblicano come forze liberali, il fragile e poi sciolto Partito d’Azione, i movimenti neofascisti MSI e Uomo qualunque. Influente, seppur divisa tra correnti socialiste, comuniste e cattoliche, fu la Cgil del dopoguerra, il cui contributo si ebbe nella legislazione sociale (adeguamento salari al costo della vita, regolamento dei licenziamenti etc.). Dopo un primo momento in cui Parri, ex partigiano, fu scelto per un governo che mirava a tassare molto le grandi imprese i liberali tolsero la fiducia e vi fu l'ascesa di De Gasperi ad inaugurare la tradizione moderata della Prima Repubblica. Il 2 giugno 1945, a suffragio universale, il referendum sancì la fine dell'istituto monarchico e l'inizio della Repubblica. Con le elezioni della Costituente, i democristiani ebbero la maggioranza relativa del 35%, i socialisti il 20% e i comunisti il 19%. Un governo provvisorio di De Nicola dovette far fronte ai contrasti con le forze di sinistra. Lo stesso Psi era diviso tra la corrente filosovietica di Nenni e quella opposta di Saragat. Quest'ultimo, nel gennaio del 1947 abbandonò il partito per fondare il futuro Partito socialdemocratico italiano. A maggio De Gasperi diede vita ad un governo più tecnico con cui rompeva la collaborazione con le sinistre. La Costituzione entrata in vigore il 1° gennaio 1948 fu frutto di un compromesso tra parti dove figurava la volontà di privilegiare la rappresentanza a scapito della governabilità. Uno scontro particolarmente acceso fu quello sull'articolo 7 (inclusione dei Patti Lateranensi), approvato in extremis grazie ad una svolta annunciata da Togliatti. La pace e le riparazioni ai paesi ingiustamente attaccati includevano anche delle mutilazioni al confine orientale con la Jugoslavia, dove il maresciallo Tito fece uccidere migliaia di italiani gettandoli nelle foibe. Nel 1946, dopo una divisione in zone A e B con al centro Trieste, la città e la zona A tornarono in mani italiane. Le incombenti elezioni politiche del 18 aprile 1948 furono particolarmente polarizzate, con la Dc che godeva del supporto della Chiesa e degli Usa, responsabili del Piano Marshall. Con la vittoria della Dc e l'attentato a Togliatti del 14 luglio 1948, la tensione esplose in una breve ma intensa mobilitazione popolare in tutto il paese. Nel mentre, lo sciopero Cgil risultò in una scissione con l'ala cattolica, che formò la Cisl. Il nuovo governo De Gasperi riuscì ad estromettere le sinistre e utilizzare tecnici liberisti come Einaudi nel suo operato. La sua politica fu di svalutazione della lira per favorire esportazioni e investimenti interni, una maggiore pressione fiscale e il controllo della circolazione monetaria. Nonostante i costi sociali la manovra ebbe ottimi risultati, galvanizzata dagli aiuti del Piano Marshall. Infine, nel 1949, anche l'Italia accettò di entrare a far parte della Nato. Nel successivo periodo a dominanza democristiana (nel '48 Einaudi divenne persino Presidente della Repubblica), fu varata una riforma agraria nel 1950 che prevedeva la frammentazione in piccole aziende agricole delle grandi proprietà nel Mezzogiorno e in Pianura Padana. Inoltre fu istituita, con l'intento di finanziare infrastrutture e agevolare il credito alle aziende locali, una Cassa per il Mezzogiorno, sempre nell'agosto 1950. Dal 1957 i crediti furono concessi alle industrie che si impiantavano in territori scelti dallo Stato. Ad introdurre il finanziamento delle case popolari e la dichiarazione dei redditi furono la legge Fanfani e Vanoni. Permaneva l'austerità finanziaria, e quando i partiti di sinistra reagirono con scontri e scioperi, lo Stato impiegò celerini e forze armate in risposta. Emblematica fu la politica dura e draconica di Scelba in merito (fino al 1955). Prima delle elezioni del 1953 fu approvata la poi ribattezzata "legge truffa"; assegnando il 65% dei seggi alla coalizione in maggioranza assoluta, dava un chiaro vantaggio alla maggioranza Dc e alleati. Sorprendentemente la Dc non ottenne il risultato sperato e la legge fu abrogata poco dopo. Alle dimissioni di De Gasperi nel 1953, i successivi governi centristi faticarono a mantenere la maggioranza, ma in economia si registrava una crescita negli scambi dovuta alla politica liberista di La Malfa. Nel 1956 entrò in funzione la Corte costituzionale. Intanto nella Dc, una corrente più attenta alle esigenze sociali, rappresentata da Fanfani (segretario dal 1954) diede una direzione più interventista ai governi di questi anni, ad esempio creando il ministero delle Partecipazioni statali nel 1956. Dallo stesso anno non a caso vi fu l'inizio di una più stretta collaborazione con il Psi di Nenni. Tra 1958 e il 1963 l'Italia ebbe un tasso di crescita al secondo posto in Europa. I principali fattori di sviluppo furono la bassa tassazione, le politiche di libero scambio, il mantenimento di salari bassi e la definitiva industrializzazione. Ma il miglioramento delle condizioni dei lavoratori successivo causò una battuta d'arresto tra il 1963 e il 1965. Nella primavera del 1960 il governo monocolore di Tambroni (supportato dall'MSI) causò un'ondata di manifestazioni, accompagnate da violenti scontri con la polizia, quando concesse al movimento neofascista di tenere il proprio congresso a Genova. Tali furono le proteste da far cadere il governo e ritirare la concessione. La mancata fiducia al nuovo governo Fanfani del 1960 portò la Dc, guidata da Moro, aprì nel 1962 ad un governo Fanfani dal programma concordato con il Psi. Cuore delle nuove riforme furono la nazionalizzazione dell'energia elettrica nel novembre 1962, l'istituzione di scuole tecniche e delle medie, una mai realizzata programmazione di base dell'economia del paese e la poi abolita tassazione dei titoli azionari. Nel 1963 si formò un governo organico a guida Moro che dovette bloccare il processo riformatore a fronte delle antipatie che aveva suscitato in più ambienti e dei riflessi negativi sull'economia. Il centro- sinistra resse fino al 1968, ma mentre il Psi era sempre più scisso al suo interno, il Pci andava lentamente a rafforzarsi. USA -> grande potenza mondiale, potenza maggiore pur muovendosi e alimentando il sistema bipolare Importante attenzione alle presidenze -> visioni e linee politiche diverse es. Roosevelt =/ Eisenhover -> da containment a roll-up -> portare indietro i paesi sotto il controllo sovietico (in realtà non interviene in Ungheria nel ‘56) + rafforzamento degli armamenti e imposizione del USA con la forza 1960 -> Kennedy, cattolico e democratico -> mito sul personaggio -> particolare esperienza e modello politico -> si è imposto con grande capacità comunicative e di propaganda -> durante la campagna elettorale fa il più ampio uso dei mezzi tecnologici di comunicazione di massa -> mito e popolarità nell’opinione pubblica ancora prima di essere eletto -> equipe di studio che analizzava e prestabiliva ogni dettaglio del personaggio del Presidente (abiti, gesti, discorsi) + primo presidente cattolico -> programmi fortemente innovativi: fine della separazione tra bianchi e afroamericani -> grande appoggio popolare dei giovani -> primo Presidente dei giovani americani, nonostante venne discusso -> fortemente innovativo e progressista ma anche posizioni conservatrici -> in politica estera aveva una visione sistemica degli USA al centro del sistema internazionale, che impiegava l’esercito per imporsi anche lontano dal territorio statunitense -> intervento in Vietnam Con Kennedy ha inizio la figura del Leader -> fino a quel momento aveva maggiore rilievo il partito giovanile -> ragazzi che non facevano università facevano gli operai) -> alla base dei cambiamenti e della legislazione sociale e privata negli anni ‘70 Con il tempo si chiuse su se stesso -> ostacolato e oppresso dal cosiddetto ordine costituito -> effetti sono rimasti soprattutto a livello culturale -> cinema, musica, letteratura, teatro e opinione e morale comune -> cambia radicalmente anche l’università -> parità -> in IT i professori cominciano a dare del lei a studenti + cambia l’organizzazione delle aule + maggiore rappresentanza degli studenti Guerra in Vietnam -> USA è lacerata dagli sforzi militari + sporca guerra, forte opposizione nell’opinione pubblica -> molti giovani cominciarono a rifiutarsi di combattere in guerra -> non solo per il rischio ma la contestazione giovanile ebbe la forza di andare contro il governo nella decisione di sfruttare sanguinosi conflitti per il mantenimento e affermazione nel sistema bipolare -> primo grande movimento pacifista, non solo giovani ma appoggiati in gran parte dalla società americana -> spaventata ma ne condivide le idee -> frattura enorme -> Da un lato USA deve dimostrare la propria forza con la vittoria del conflitto, dall’altra la popolazione non vuole il conflitto Obiettivi USA in Vietnam -> questione complicata -> problema di una difficile decolonizzazione dell’Indocina francese-> FR combatta al fianco dei vietnamiti con Giappone -> subito diventa una guerra di liberazione contro la FR -> FR reagisce con un conflitto che non riesce a sostenere -> Accordi di Ginevra 1954 -> deve abbandonare il territorio, che verrà controllato da USA -> Vietnam viene diviso in due parti, Nord comunista e Sud filo-statunitense -> entrambe le parti puntano all’unificazione, l’una sotto l’altra -> USA non riesce a vincere la guerra -> sconfitta USA è impensabile a livello internazionale - > per quanto potente si scontra con una volontà di indipendenza feroce -> liberazione e identità nazionale + non era una guerra meccanizzata ma una guerriglia -> Vietcong conoscevano il territorio + avevano l’appoggio della popolazione La guerra si conclude con un trattato tra USA e Vietnam del Nord -> NIXON insieme a Kissinger -> volle inasprire e rafforzare lo scontro con URSS in un primo momento, per poi aprire i rapporti verso una distensione -> cercano di coinvolgere l’Europa che intanto stava avviando un proprio processo di distensione (ospolitik di Brandt) Distensione attraverso una distensione con la Cina -> Nixon e Kissinger si accorgono che i rapporti tra URSS e Cina si stanno incrinando -> rapporti con la Cina, che viene riconosciuta a livello internazionale. Successivamente si cerca distensione con URSS Nixon vuole concludere il conflitto in Vietnam -> si rende conto di non poter vincere il conflitto -> decide di innalzare la conflittualità -> picco di violenza e bombardamenti -> costringono il Vietnam a un trattato di pace anche se nessuno aveva vinto la guerra -> firma del trattato nel 1973, fine del conflitto per gli USA senza aver vinto (in realtà il conflitto si conclude solo nel 1975) 1974 scandalo Watergate costrinse Nixon alle dimissioni, facendogli succedere Ford per due anni, poi il democratico Jimmy Carter nelle elezioni del 1976 -> politica di rispetto globale dell’autodeterminazione dei popoli -> criticato perchè si pensava avesse aperto la strada a regimi ostili agli Usa in America latina e Medio Oriente. 1980 -> eletto kil repubblicano Reagan -> invece l’indirizzo politico su un abbassamento delle tasse, una deregolamentazione dell’economia e un approccio aggressivo all’Unione sovietica. Riconfermato nel 1984, diede un grande contributo alla ripresa dell’economia americana, contenendo l'inflazione e riducendo la disoccupazione. Sotto Reagan gli Usa finanziarono colpi di stato in Nicaragua, Afghanistan, altri paesi filocomunisti ed effettuarono un raid aereo in Libia in seguito all’uccisione a Berlino di alcuni soldati americani nel 1986. Succeduto nel 1988 da George Bush -> stessa linea politica URSSSSSSSSSSSSSSSS -> nello scontro bipolare si presentava come un blocco monolitico, coeso -> in realtà ci sono stati profondi cambiamenti Pensionamento precoce di Krescev, accusato di debolezza in occasione della crisi di Cuba e di allontanamento con la Cina comunista di Mao -> fu allontanato dalla presidenza 1964 -> Breznev -> opposto a Kruscev, espressione del grigio del partito -> si instaura per ristabilire un controllo pieno e una stabilità del potere sovietico, internamento e a livello internazionale (mai ritorno allo stalinismo) -> deve fronteggiare le crisi e il problema di mantenere il controllo sui paesi satelliti ’68 Primavera di Praga -> risposta sovietica immediata -> l’esercito irrompe in città con i carri armati, repressione violenta degli esponenti della rivoluzione Shock nei partiti comunisti in Europa -> crisi e divisioni nel partito comunista anche in Italia, molti si allontanano dal partito -> rielaborazione della teoria comunista a livello internazionale -> ne risentì il movimento dei non allineati per i rapporti instaurati con URSS URSS vive l’inizio della profonda crisi che ne provocherà il declino definitivo -> sistema economico arretrato e inefficiente, incapace di rispondere alla domanda della popolazione (ambito agricolo URSS è costretta a importare cereali da Occidente e l’apparato industriale, quasi esclusivamente concentrato sulla produzione militare, non fornisce beni di consumo necessari alla popolazione) + burocrazia e istituzioni soffocanti e repressivi -> si accentua la repressione nei confronti di intellettuali -> alcuni dissidenti fuggono in Occidente -> polemica aspra contro sistema comunista Breznev approfitta delle difficoltà che vive USA negli anni ’70 per accentuare la corsa agli armamenti e gli interventi politico-militari sovietici -> in Africa, America (Nicaragua) e Medio Oriente + base missilistica che punta contro l’Europa -> seconda guerra fredda Accordo di Helsinki sul rispetto dei diritti umani nel 1975 non impedì una seconda corsa agli armamenti da parte dell’Urss 1979 -> intervento militare in Afghanistan per instaurare un regime filocomunista -> accesa guerriglia islamica, sostenuta da Iran, Pakistan e USA, resiste alle forze sovietiche per quasi 10 anni Autonomia della Cina -> differenze teoriche di base -> Mao diede spazio a una rivoluzione contadina (in Cina non c’erano operai) + davanti a questo scontro la Cina tentò di trovare una propria identità autonoma a livello internazionale -> rivoluzione culturale -> mette in discussione il modello sovietico, sposta l’attenzione sui paesi del Terzo Mondo, espansione e diffusione dei diritti, diritto alla cultura -> enorme presa del movimento di Mao -> libro rosso di Mao si diffonde e diventa grande ispirazione per i giovani del ’68 -> idea che la rivoluzione e il cambiamento potesse partire dagli ultimi, dai paesi non in via di sviluppo, non ancora legati all’industrializzazione e al modello di consumo occidentale Europa comincia a soffrire la divisione, la cortina di ferro imposta sui paesi europei -> tentativo di politica autonoma dal sistema bipolare -> distensione e rapporti -> 1969 Ostpolitik di Brandt -> inventata da Brandt ma vi è una continuità > il processo si arresta con gli anni ’70 per diverse cause -> crisi finanziaria e decisione di Nixon rispetto all’inconvertibilità del dollaro in oro (senza interpellare e comunicare la scelta) -> il dollaro era moneta internazionale: enorme diffusione portò a una diffusione e circolazione nel mondo di più dollaro di quanto potesse esserci nelle riserve aure e di ricchezza in USA -> l’inconvertibilità del dollaro ebbe enormi conseguenze sulle economie e le monete europee CRISI PETROLIFERA -> conseguenze e ambiente: 1973 -> prima crisi petrolifera -> da allora il petrolio diventa chiave nell’economia internazionale -> aumento esponenziale del petrolio come prova di forza dei paesi produttori di petrolio -> volontà di affermare la propria presenza a livello politico -> rivendicazione mette in luce quanto l’Europa dipendesse totalmente da questi paesi -> esiti drammatici sul continente europeo -> non c’era possibilità di lavorare, scaldare le case, auto circolavano a targhe alterne -> fallimenti e chiusure di aziende, disoccupazione -> ricadute drammatiche sull’economia europeo, soprattutto sui paesi che non avevano alcuna risorsa energetica come Italia -> servì a comprendere la debolezza italiana: successivamente ci fu una maggiore attenzione e volontà di superare l’insicurezza e dipendenza energetica -> impiego di energie alternative Con il tempo il prezzo si stabilizzò ma ci fu una seconda ricaduta con la seconda crisi energetica -> proposta USA -> cartello dei consumatori: monopolio dei consumatori -> erano i consumatori a dover stabilire il prezzo in quanto acquirenti -> UK e Olanda si avvicinarono alla scelta USA, mentre altri paesi come FR e IT cercano di riallacciare i rapporti con i paesi nord-africani e produttori petroliferi Decisione di innalzare il prezzo del petrolio nasce dal conflitto tra Israele e paesi arabi -> USA appoggia Israele -> per reazione URSS appoggia il popolo palestinese -> non fu un forte intervento sovietico -> Palestinesi rivendicavano un diritto legittimo, non volevano inserirsi nel sistema bipolare e essere identificati con URSS -> occasione: Guerra dello Yom kippur, guerra dei sei giorni -> durante una festività religiosa ebraica -> arabi mantengono una forte presa per due giorni, segue un duro attacco di Israele e USA -> prova di forza e scontro politico contro i paesi europei e occidentali filo-israeliani -> dopo il conflitto dello Yom kippur, FR e IT rifiutano lo scontro aperto -> relazioni secolari con il mediterraneo Nel 1971, i costi della guerra in Vietnam e l’eccessiva circolazione di dollari nei mercati mondiali indussero il presidente Nixon ad abbandonare il gold standard. L’inizio della crisi si ebbe quando, dopo la guerra dello Yom Kippur, i principali paesi esportatori di petrolio ne quadruplicarono il prezzo nel 1973. Per far fronte al calo della produzione industriale e alla crescente inflazione che ne seguirono si ampliò il raggio del Welfare State eccessivamente, determinando un deterioramento delle finanze pubbliche. Altre risposte furono di limitazione del consumo energetico e di investimento in fonti di energia da anni è incapace di adattarsi alle riforme -> non è possibile riformare un sistema che funzionava solo grazie al suo carattere chiuso, repressivo e violento -> primi tentativi di apertura provocano un accentuarsi delle tensioni e scoppio di movimenti indipendentisti Dialogo con USA -> necessità di apertura con Occidente per URSS ormai in declino -> Gorbačëv e Reagan -> diversi incontri tra ’85 e ’87 -> Washington -> accordo di riduzione degli armamenti missilistici in Europa 1988-’89 -> URSS ritira le truppe dall’Afghanistan Nuovi incontri tra Gorbačëv e nuovo presidente G. Bush (eletto nel 1988) -> conferenza di Parigi tra paesi NATO e Patto di Varsavia x un nuovo ordine -> non necessario perché crolla URSS e con lei l’intero sistema CROLLO dell’URSS -> l’allentamento dei rapporti con i paesi satelliti e la debolezza dell’URSS provocano a partire dal 1989 l’indipendenza di tutti i paesi dell’Europa orientale, mossa da proteste e moti indipendentisti -> prima è la Polonia, che nel ’80 –’81 aveva già dato vita a un sindacato indipendente operaio e cattolico Solidarnosc guidato da Lech Walesa -> in P. il clero aveva da sempre svolto un’importante ruolo di riferimento dell’opposizione e salvaguardia dell’identità nazionale, potenziata dall’elezione del papa polacco Giovanni Paolo II -> nel ’81 un generale assunse i pieni poteri e mise fuori legge il sindacato per evitare un intervento dell’URSS. Successivamente riallaccia il dialogo con la Chiesa che porterà, dopo la svolta di Gorbačëv, a un negoziato -> libere elezioni nel giugno ‘89 -> vittoria Solidarnosc Alla Polonia seguono, tra ’89 e il ’90, tutte le democrazie popolari -> secessione pacifica in Ungheria, Bulgaria e Albania, non in Romania -> Ungheria: ’89 viene deposto Kadar, guida della repressione del ’56, e vengono i protagonisti della rivolta del ’56 -> legalizzazione dei partiti e elezioni libere ’90 + rimozione dei controlli polizieschi e barriere di filo di ferro al confine con Austria -> breccia nella cortina di ferro -> migliaia di tedeschi della DDR fuggono in Germania Ovest dall’Ungheria -> proteste e manifestazioni nella DDR portano alle dimissioni del Segretario di Partito -> nuovi dirigenti, secondo la linea Gorbačëv, autorizzano uscita dal paese ed espatrio -> la sera del 9 novembre ’89, a seguito dell’annuncio sulla libera circolazione tra le metà di Berlino, cittadini tedeschi smantellano il muro Riunificazione delle due Germanie -> marzo 1990 libere elezioni in Germania dell’est -> vittoria ai cristiano-democratici -> annessione della ex-DDR alla Germania dell’Ovest -> unificazione monetaria ed economica -> 3 ottobre ’90 trattato di riunificazione politica -> integrazione costosa e faticosa -> divario tra Ovest e Est Romania ’89 -> dittatore Ceausescu reprime violentemente l’insurrezione popolare -> viene catturato e giustiziato Transizione difficile -> fine di certezze e stabilità + enorme difficoltà nella riconversione dell’apparato produttivo -> non viene messa in discussione la democrazia Crollo dell’URSS -> Anni successivi URSS crolla completamente, perdendo anche le sue stesse repubbliche -> indipendenza e disgregazione -> nel 1990 la stessa Repubblica russa rivendica la sua autonomia ed elegge alla presidenza della rep. russa il riformista radicale Boris Eltsin Equilibrio fragile dato dai tentativi di Gorbačëv di mediare tra spinte di liberalizzazione e pressioni dell’ala intransigente del partito -> equilibrio si rompe quando alcuni dirigenti sovietici tentano il colpo di stato nell’agosto ’91 -> Gorbačëv viene sequestrato -> colpo di Stato fallisce per un’inattesa protesta popolare e il mancato appoggio delle forze armate -> Eltsin guida la resistenza, impone la liberazione di G. e assume il potere su di sé -> ritirata dei golpisti e fallimento del golpe -> fine del potere comunista in URSS -> la crisi accelera per assenza di un potere centrale in grado di gestire la situazione dell’Unione -> dissenso e rivendicazioni nazionali -> tra il ’90 e il ’91 si rendono indipendenti dapprima le Repubbliche baltiche, poi le Repubbliche caucasiche (Armenia, Azerbaigian, Georgia), poi quelle musulmane in Asia centrale + Moldavia, Ucraina e Bielorussia G. tenta di fermare la disgregazione con un trattato che mantenesse l’URSS come entità politica e militare a livello internazionale ma viene scavalcato dall’accordo tra le tre rep. slave Russia, Ucraina e Bielorussia che diedero vita il 21 dic. ’91 alla Csi (comunità degli stati indipendenti) e sancirono la fine dell’URSS -> Gorbačëv si dimette il 25 dic. ‘91 Nel contesto delle ex-repubbliche democratiche la fine del potere sovietico portò gravi difficoltà economiche (disoccupazione, fenomeni speculativi e crescita di prezzi) e instabilità politica dovuta a frammentazione e scoppio di movimenti indipendentisti e nazionalisti -> la Cecoslovacchia risolse i conflitti etnici con una separazione consensuale e la creazione di due rep.: Ceca e Slovacca 1992 Drammatico fu il processo di disgregazione in Jugoslavia -> elezioni del ’90 avevano accentuato ed evidenziato le spinte centrifughe -> Jugoslavia era controllata dalla componente serba che voleva mantenere uno stato forte e unito con potere egemonico della Serbia (dove prevaleva il potere del nazionalista Milosevic) -> ’91 si rendono indipendenti Slovenia, Croazia e Macedonia -> Serbia non accetta la secessione della Croazia (consistente popolazione serba) -> mobilita forze armate -> scontro tra i due nazionalismi serbo e croato da inizio a una Guerra -> persecuzioni, violenze, pulizia etnica contro le minoranze per costringerle a lasciare le terre contese -> primavera del ’92 il conflitto sposta il centro in Bosnia, dichiaratesi indipendente quell’anno -> Bosnia presentava una popolazione mista di musulmani (+ numerosa), croati cattolici e serbi ortodossi -> la secessione voluta dai musulmani trova opposizione serba -> violenze inaudite e massacri (a Srebrenica in Bosnia furono sterminati 8000 civili musulmani) -> Sarajevo sotto assedio -> il conflitto si concluderà solo nell’ottobre del ’95, dopo fallite iniziative di Onu e Comunità europea, con l’intervento militare USA attraverso la NATO -> accordi di Dayton (pace) -> mantenimento di uno stato bosniaco, diviso in una repubblica serba e uno stato croato- musulmano ’98 -> tensione in Kosovo, regione autonoma della Serbia, in cui si era sviluppato una guerriglia indipendentista -> repressione serba frenata nel ‘99 dalla NATO con bombardamenti sistematici -> Milosevic ritira truppe dal Kosovo, riconosciuta indipendente dal 2008 Con le elezioni del 200 Milosevic è costretto a lasciare il potere, poi arrestato e processato dal Tribunale internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanità -> 2006 indipendenza del Montenegro dalla Serbia Albania vive una crisi economica profondissima (fallimento di società finanziarie + moto di ribellione) che porterà nel ’97 a un collasso quasi totale delle strutture statali + ingente flusso migratorio -> fase di semi-anarchia -> intervento dell’Onu x ristabilire ordine e normalità politica -> processo di ripresa economica e stabilizzazione politica -> consolidamento dello Stato + avvento di forze moderate e progressiste RUSSIA post-comunista -> cerca di farsi erede del ruolo di potenza dell’URSS, appoggiata e riconosciuta da USA e comunità internazionale che le riconoscono la possibilità di occupare il seggio dell’URSS nel Consiglia di sicurezza dell’Onu -> aspirazione di potenza è però contraddetta da una profonda debolezza della Russia -> federazione multietnica, minacciata da movimenti separatisti + opposizione al nuovo corso politico -> opposizione confluì in Parlamento -> scontro nel sett. – ott.- ‘93: Eltsin non riesce a ottenere la maggioranza e scioglie l’assemblea e indice nuove elezioni -> il parlamento destituisce il presidente, che in reazione decretò lo stato di emergenza e fece occupare il Parlamento dalle forze armate -> dic. ’93 nuova Costituzione che rafforza i poteri del Presidente + Eltsin decide un intervento militare in Cecenia, una rep. musulmana nel Caucaso che aveva proclamato l’indipendenza -> resistenza degli indipendentisti trasforma l’intervento in un logorante conflitto -> esito disastroso è segno della debolezza militare russa + profonda crisi dell’apparato statale e disgregazione sociale. Alla crisi politica si affiancava una profonda crisi economica e sociale legata al tentativo di Eltsin di accelerare la transizione verso un sistema capitalistico, fallimentare in quanto il sistema economico e sociale non era in grado di sostenere il cambiamento (non c’era un ceto imprenditoriale) -> passaggio ai privati di grandi concentrazioni industriali e finanziarie + capitalismo con forti tratti speculativi portarono vantaggio a gruppi ristretti spesso legati alla malavita, lasciando la maggioranza della popolazioni in condizioni sempre peggiori -> inflazione + incapacità dello Stato di pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici per via della mancanza di un efficiente apparato fiscale -> culmine della crisi nel 1998: rublo svalutato del 60% -> il governo si dichiara insolvente sul debito pubblico con l’estero Elezioni presidenziali del 2000 -> Vladimir Putin, già primo ministro nominato da Eltsin -> progetto di restituire efficienza alla macchina statale + rilancio dell’economia -> segni di stabilizzazione finanziaria e ripresa produttiva (soprattutto x esportazioni di gas e petrolio) -> il consenso alla politica di Putin fu comunque riconfermato nelle elezioni della Camera del 2007 e nel 2008 l’ascesa alla presidenza di Medvedev, un collaboratore di Putin ( che intanto manteneva la guida del governo) Crescente autoritarismo: arresti degli oppositori, scomparsa di giornalisti e dissidenti politici, dubbi sulla regolarità delle elezioni ed eccessiva forza e violenza contro gli indipendentisti ceceni (guerriglia alla base del fondamentalismo e del terrorismo di matrice islamica) Riprende l’iniziativa della diplomazia russa, che da un lato vuole presentarsi come interlocutore affidabile (e prezioso fornitore di gas e petrolio) + alleato alla lotta internazionale contro il terrorismo islamico, dall’altro lato invece riconcorre l’ambizione di mantenere la potenza come eredità dell’Urss e limitare la potenza USA -> nascono una serie di contrasti (entrata dell’Europa dell’Est nella Alleanza Atlantica, appoggio russo a Serbia nelle guerre jugoslave e ai paesi arabi contro Israele + ingerenze Idea di integrazione europea nasce come antifascista -> forte in Italia, Germania (+ Francia) -> necessità dei paesi usciti dalle dittature di ritrovare un posto in Europa, un percorso nazionale, identità culturale, morale e ideologica -> si legano al processo di integrazione europea -> democratizzazione -> l’integrazione permette unione e controllo reciproco (contro il pericolo delle dittature) -> Integrazione perde presa politica in Italia dopo Tangentopoli e ancor di più con i populismi - Eredità delle due guerre mondiali -> rifiuto totale della guerra -> nessuno è più disposto a combattere una guerra -> ad oggi non c’è più leva obbligatoria -> si mantengono gli eserciti ma cambia completamente il concetto di guerra come risoluzione di conflitti - Necessità di superare la fame e la povertà, di far partire l’economia -> necessità e volontà di superare, ricostruire -> apertura al commercio e all’economia europea -> essenziale per la sopravvivenza delle popolazioni europee -> nessun paese è indipendente (danni dell’autarchia in Italia) - Nascita del welfare state -> forza dei partiti di massa - Contrapposizione franco-tedesca -> molto forte, aveva contribuito all’acuirsi delle tensioni che hanno portato alla guerra -> necessità di allentare le tensioni, di superare i conflitti -> CECA -> fondamentale è la presenza di Francia e Germania -> convivono carbone e acciaio -> meno conflitti -> CECA non solo tecnica e economica, ma primo strumento di controllo e di blocco dei conflitti franco-tedeschi -> condivisione e cessione di sovranità - Guerra fredda -> pressione americana per un rafforzamento europeo -> USA spinge per una federazione europea -> Europa alleata americana, USA immagina un sistema economico europeo vicino e omogeneo a quello statunitense -> in realtà l’Europa prenderà una direzione diversa -> si arriverà a una contrapposizione commerciale tra USA e EU -> guerre commerciali (Guerra dei polli) + idea di creare un Europa forte contro il sistema bipolare e per rafforzarsi al fianco dell’URSS - Governare la globalizzazione -> forza europea di non subire le decisioni esterne -> l’unica soluzione era unirsi -> i singoli stati non hanno alcuna possibilità di sopravvivere da soli Pensatore francese jammonaie ???? -> integrazione europea come formula per rafforzamento statale Conferenza dell’Aja del 1948 Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950 CECA CED e CPE CEE ed EURATOM Difficoltà: - Posizione di De Gaulle e idea egemonica della Francia - La mancanza di coraggio della memoria della colonizzazione - Crisi transatlantiche - Inconvertibilità del dollaro in oro e fluttuazione monete - Crisi petrolifere - Guerre internazionali - Arrivo del liberismo - Spinte centrifughe europee - Il rebate e la perdita di solidarietà Successi: - Fine della fame - Pianificazione, non solo assenza di guerra - Boom economico e sociale - Ostpolitik - Allargamento - Fine delle dittature del sud Europa - Rafforzamento identità e azione politica - Elezioni a suffragio universale del Parlamento europeo - Carta dei diritti - Una cittadinanza comune europea Nonostante la volontà di diversi statisti di percorrere la via del federalismo come forma di integrazione del continente europeo, prevalse l’approccio più realistico che privilegiò specifiche forme di cooperazione, come la Ceca del 1951 e la Cee del 1957. Un nuovo passo si ebbe con il vertice di Parigi del 1976, quando fu istituito il Consiglio europeo, un organismo con incontri regolari tra i leader dei paesi aderenti. A elezione diretta dei cittadini fu invece creato il Parlamento europeo poco dopo, convocando le prime elezioni nel 1979, quando inoltre fu introdotto un regolamento sui cambi delle valute, l’Sistema monetario europeo. Con gli accordi di Schengen del 1985 ci si impegnò per l’abolizione dei controlli frontalieri, mentre nel febbraio 1986 l’Atto Unico europeo stabiliva l’intenzione di liberalizzare i commerci tra nazioni e il voto a maggioranza qualificata al Consiglio europeo. Fu poi con la firma degli accordi di Maastricht del 1992 che venne istituita l’Unione europea, con la completa unificazione dei mercati e l’investimento in altre aree di interesse. Si prevedeva anche la fatidica scelta di una moneta comune la cui adozione passava attraverso criteri di convergenza come il contenimento del debito (entro il 60%) e dell’inflazione. I problemi che seguirono per i paesi che aderirono furono l’incapacità di spendere a sufficienza per il Welfare stesso nel corso degli anni ‘90. Ciò costrinse d’altra parte le economie a rendersi più dinamiche e rivedere gli aspetti più critici dell’assistenza sociale che ne impedivano la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro. Bce e l’unione monetaria nacquero ufficialmente nel maggio 1998. Conseguenze politiche: I socialisti furono sconfitti in Francia, dove nel 1995 il centro-destra vinse con Chirac, in Spagna con la vittoria di Aznar nel 1996 e con la rielezione di Kohl nel 1994. Diversamente, in Gran Bretagna i laburisti riuscirono a rendere primo ministro Tony Blair nel 1997 e in Francia nel 1996 con la vittoria delle sinistre. In Germania i socialdemocratici di Schroder vinsero sulla vecchia coalizione di Kohl nel 1998. L’alternarsi proseguì nel decennio successivo con la vittoria dei conservatori francesi, che nel 2007 posero Sarkozy, poi sconfitto dal socialista Hollande. In Spagna il governo socialista di Zapatero a causa della crisi del 2008 perse contro i popolari di Rajoy nel 2011. La coalizione di cristiano democratici e liberali diede vita al solido cancellierato Merkel nel 2009. In Uk Blair perse in popolarità e lasciò il governo al collega Brown. Ue: Nel 2001, a Nizza, una Convenzione creata dai governi si prefisse di redigere una Costituzione europea, presentata nel 2003. Le difficoltà di integrazione dei paesi si ebbero con il no al referendum sulla ratifica della Costituzione europea in Francia e Olanda nel 2005, per lo più per paura dell’eccessiva liberalizzazione del mercato lavorativo. Come secondo tentativo ci fu il trattato di Lisbona del 2007 che allargò gli ambiti toccati dall’Unione. Ma la crisi del 2007/8 segnò un altro momento di crisi per la stabilità del progetto politico continentale, minato nel 2016 dall’uscita della Gran Bretagna Con gli accordi di Camp David mentre alcuni paesi rimasero intransigenti riguardo alle trattative con Israele, altri Stati arabi accettarono di riconoscere lo Stato ebraico qualora avesse abbandonato i territori occupati perché vi nascesse uno Stato palestinese. Ma Israele rifiutò di trattare con l’Olp e nel 1987 scoppiò la prima intifada, che pur venendo duramente soppressa restituì vitalità alla causa palestinese. Intanto, nel 1975, il Libano vedeva il consumarsi di una terribile guerra civile tra i gruppi etnic-religiosi al suo interno, aggravata nel 1982 quando Israele invase il paese per distruggere le basi dell’Olp lì stabilite. Usa, Francia, Italia e Uk intervennero per evacuare il nucleo dirigente dell’organizzazione a Tunisi e si ritirarono nel 1984. Un cambio di rotta si ebbe con il summit di Madrid del 1991 voluto da Bush perché Israele e gli altri paesi arabi, inclusi degli esponenti palestinesi, si incontrassero. Nel 1992 il Partito laburista israeliano riuscì finalmente a battere il Fronte nazionalista con Rabin, che pose un freno all’occupazione dei territori. Egli accettò di trattare con l’Olp alla conferenza di Washington del 13 settembre 1993 e concesse forme di autonomia alla comunità palestinese, dal 1994 riconosciuta sotto l’egida dell’Autorità nazionale palestinese. Tuttavia, negli anni a seguire gli attentati contro la popolazione israeliana aumentarono e alimentarono il nazionalismo nel paese. Un estremista israealiano uccise Rabin a Tel Aviv il 4 settembre 1995. La destra riuscì così a vincere con la guida di Netanyahu nel 1996, e nel 1998 si accordò con Arafat per un ritiro delle truppe in cambio della soppressione del terrorismo. Nel 2000, Clinton convocò a Camp David il leader israeliano di sinistra eletto nel 1999 Barak e l’Olp, senza però ottenere un accordo definitivo per la pace. Quando il generale israelaino Sharon visitò la spianata delle Moschee nel 2000 scoppiò la seconda intifada, che incluse anche le città israeliane, sconvolte dagli attentati di Hamas. La diffusione del fondamentalismo: Nell’Afghanistan abbandonato dai sovietici, il gruppo integralista dei talebani prese il potere nel 1995/96 stabilendo un regime oscurantista e di repressione. In Algeria, dopo la vittoria del Fronte islamico di salvezza alle elezioni furono annullate le votazioni e seguirono una serie di massacri tra 1992 e il 1998 in cui morirono centinaia di migliaia di persone. In Turchia, il partito moderato islamico di Erdogan vinse nel 2002, avviando il paese verso un maggiore autoritarismo. 26. La fine della Prima Repubblica Dalla fine degli anni ‘60, con un momento di spicco nel ‘68, le proteste studentesche a carattere antimperialista, ostile alla borghesia e di rivoluzione dei costumi trovarono terreno fertile con l’operaismo. Nacquero appunto diversi gruppi extraparlamentari che trovavano il loro soggetto preferito nella classe operaia. Emblematica fu la rivista Manifesto, nata nel 1969 dalla penna di espulsi dal Pci. Durante il cosiddetto “autunno caldo” del 1969 le rivendicazioni per una parità che prescindeva dalle qualificazioni degli operai furono intercettate dai sindacati, che elaborarono dei contratti nazionali per un aumento decisivo dei salari. I sindacati videro così la possibilità di avanzare richieste anche sui temi di sanità, pensione etc., istanze in parte raccolte nello Statuto dei lavoratori approvato nel 1970. Il centro- sinistra al governo stava vivendo un periodo di incertezza ma riuscì comunque ad introdurre le regioni, già previste in Costituzione, e una legge che legalizzava il divorzio. La stagione del terrorismo: L’attentato di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969, inizialmente imputato ad alcuni anarchici ma di matrice fascista, fu l’inizio di una stagione di violenze provenienti da gruppi di estrema destra e sinistra. L’Msi ad esempio approfittò della rivolta di Reggio Calabria dell’estate 1970, dimostrando l’impotenza delle istituzioni di fronte al fenomeno. Ciò contribuì allo spostamento a destra della volontà politica italiana, confermato dal governo centrista di Andreotti del 1972. Tuttavia, la corruzione dilagava e lo testimoniavano degli scandali finanziari legati al mondo politico; una legge del 1974 tentò di regolamentare con scarsa efficacia i finanziamenti dei partiti. Ma erano anche in atto mutamenti nei costumi della società italiana come testimoniarono il fallimento dell’abrogazione del divorzio nel 1974, la parità tra coniugi approvata nel 1975 e la legalizzazione dell’aborto nel 1978. Come sforzo di riforma, il segretario del Pci Berlinguer prese le distanze dagli sviluppi in Urss e, con una fresca visione del futuro nota come eurocomunismo affermò la necessità di un “Compromesso storico” con le forze moderate. Il Pci riuscì così ad avvicinarsi alle politiche del 1976 ai numeri della Dc mentre il Psi calava vertiginosamente, finché Bettino Craxi non assunse la dirigenza. Il governo monocolore di Andreotti del 1976 dovette dare il via al periodo dei governi di solidarietà nazionale, includendo così i comunisti per sopperire all’astensione dei socialisti. Gli attentati della destra estrema puntavano a creare la tensione adatta ad una piega autoritaria del paese (Piazza della Loggia, Italicus, Stazione di Bologna), quelli di sinistra estrema nasceva come risposta ad uno Stato considerato indulgente e borghese, con la speranza di aizzare contro esso le masse operaie. Negli anni ‘70 vi furono rapimenti di industriali, assassini programmati e incendi dolosi. Intanto la crisi economica dovuta allo shock petrolifero riduceva il Pil italiano mentre cresceva disoccupazione e spesa pubblica. Nel 1977 ci fu un culmine di violenza, specialmente negli ambienti di sinistra, con attentati che includevano anche armi da fuoco. Il 16 marzo 1978, mentre si formava un nuovo governo monocolore presieduto da Andreotti, le Brigate rosse rapirono Aldo Moro, sostenitore della solidarietà nazionale. Il governo si mosse in accordo col Pci per risanare l’economia con misure di austerità, ma la ripresa fu difficile, ad esempio nel caso della disastrosa legge sugli affitti del 1978 e sulla sanità gratuita. Tra gli scandali, fu costretto alle dimissioni anche il Presidente della Repubblica Leone, sostituito da Pertini. Nel gennaio 1979, il Pci lasciò la maggioranza e finì così l’era della solidarietà nazionale. Con il calo della Dc nelle elezioni del 1979 si sperimentò nel 1981 la formula del pentapartito (Dc, Psi, Pri, Psdi e Partito liberale). Fu nel 1983 che le elezioni portarono al governo Craxi, ricordato per la revisione dei Patti Lateranensi del 1984 e la mancata consegna di quattro terroristi palestinesi agli americani in seguito all’attentato della Achille Lauro. Nel 1980 i sindacati subirono una sconfitta dopo la marcia dei quarantamila di Torino, partecipata da quadri che lamentavano il meccanismo di adattamento dei salari al carovita, modificato dal Craxi a sfavore dei lavoratori nel 1984. Dallo stesso anno le innovazioni tecnologiche nei settori di punta furono una ripresa per l’economia ma causarono disoccupazione e una maggiore erogazione di sussidi. Responsabile della crescita anche quell’economia sommersa, vitale e capace di adattamento ma che sfuggiva al prelievo e al controllo sindacale nelle piccole aziende. Un altro problema che si pose dalla rivelazione dei complotti della P2 era l’intreccio tra mafia e pubblico, dilemma che prendeva il posto del terrorismo di sinistra sconfitto dal 1980. Nella seconda metà degli anni ‘80, a causa della sfiducia nella politica sconvolta da scandali nacquero nuove forze politiche, come i Verdi nel 1986 e la Lega Nord di Bossi.
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