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Giovanni Pascoli: Vita e Opere, Appunti di Lingue e letterature classiche

Poesia italianaBiografia di Autori ItalianiStoria della letteratura italiana

Biografia e carriera di giovanni pascoli, poeta italiano del xix secolo. Discopri la sua formazione accademica, la sua poesia e le sue ideologie politiche.

Cosa imparerai

  • Come si evolveva la poesia di Pascoli attraverso gli anni?
  • Quali ideologie politiche seguiva Pascoli durante la sua carriera?
  • Che temi trattava la poesia di Giovanni Pascoli?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 15/06/2019

carola_dell_oca
carola_dell_oca 🇮🇹

4.3

(30)

40 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Giovanni Pascoli: Vita e Opere e più Appunti in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! GIOVANNI PASCOLI 1. LA VITA Giovinezza travagliata G. Pascoli nasce il 31/12/1855 a San Mauro di Romagna da famiglia borghese ruraleF 0 E 0 famiglia patriarcale numerosa segnata dalla morte del padre (età circa 12 anni)F 0 E 0 la morte procura difficoltà economiche alla famiglia che la fanno trasferire a Rimini. Negli anni a venire perse madre e 3 dei fratelli; nel 1862 si iscrisse al collegio degli Scolopi presso Urbino dove frequentò per 10 anniF 0 E 0 finisce gli studi a Firenze. Nel 1873 o�ene borsa di studio all’Università di Bologna per studiare Le�ere, appassionandosi all’ideologia socialistaF 0 E 0 venne arrestato nel ’79 a causa di manifestazioni contro il governoF 0 E 0 dopo il carcere se ne distaccò. Nel ’82 divenne professore liceale o�enendo la laurea in Le�ere andando poi a vivere con due sorelle tentando di ricostruire il nido famigliareF 0 E 0 ’87 va a insegnare a Livorno dove vi rimase per 10 anni. Il “nido” famigliare Chiusura del nido famigliare + a�accamento morboso alle sorelleF 0 E 0 fragilità nella psicologia del poeta. Il nido è protezione nei confron� del mondo esterno(quello degli adul�)F 0 E 0 ricordo ossessivo dei mor� che fa si che riproponga lu� e dolori passa�F 0 E 0 la vita amorosa ai suoi occhi ha un fascino torbidoF 0 E 0 è proibita e misteriosaF 0 E 0 le esigenze affe�ve vengono soddisfa�e dal rapporto con le sorelle(funzione materna)F 0 E 0 nel ’85 Ida, una delle sorelle si sposaF 0 E 0 Pascoli reagì con vere manifestazioni depressivi F 0 E 0 crearono nell’autore un cara�ere turbato, morboso e tormentato. L’insegnamento universitario e la poesia • 1895F 0 E 0 Pascoli prese in affi�o una casa a Castelvecchio di Barga per venire a conta�o con il mondo della campagna che per lui era fonte di serenità e paceF 0 E 0 una vita esteriore serena, ma tormentata e turbata da oscure angosce con la presenza ossessiva della morteF 0 E 0 insegnò prima a Bologna, poi a Messina infine subentrò a Carducci nel 1905 a Bologna. • 1891F 0 E 0 pubblica Myricae (1^ raccolta di liriche) • 1897F 0 E 0 pubblica i “Poeme�” • Anni successivi: amplia l’edizioni successive alla prima aggiungendo liriche e/o poemi. • 1892F 0 E 0 medaglia d’oro al concorso di poesia la�na di Amsterdam(x 12 anni) Muore nel 1912 a Bologna per un cancro allo stomaco. 2. VISIONE DEL MONDO La crisi della matrice posi�vis�ca Formazione PascoliF 0 E 0 matrice posi�vis�ca grazie agli ambien� accademici che l’autore frequentavaF 0 E 0 nomenclatura ornitologica e botanica F 0 E 0u�lizza anche temi astrali all’interno delle sue opere. Pascoli rifle�e crisi della scienzaF 0 E 0 affermarsi di tendenze spiritualis�che e idealis�cheF 0 E 0 indagine scien�fica è limitataF 0 E 0 ignoto, mistero, inconoscibile verso cui l’anima tende senza alcun sistema logico codificatoF 0 E 0 messaggio morale di fraternitàF 0 E 0 il mondo di Pascoli appare frantumato e disgregato. Simboli Gli ogge� materiali hanno for�ssimo rilievo nella poesia pascolianaF 0 E 0 visione sogge�va di par�colari fisici e sensibiliF 0 E 0 si caricano di valenze allusive e simbolicheF 0 E 0 rimandano sempre a qualcosa di ignoto come messaggi misteriosi e affascinan�. La scienza perme�e al poeta di andare al cuore della realtàF 0 E 0 dare un nome alle coseF 0 E 0 sogge�vazione del reale accostato a una percezione visionaria, oniricaF 0 E 0 il mondo è visto a�raverso un sognoF 0 E 0 no ogge�vitàF 0 E 0 le cose sfumano le une nelle altreF 0 E 0 gioco di metamorfosi tra apparenze labili e illusorie. Legami segre� tra le coseF 0 E 0 possono essere col� abbandonando interpretazione del mondo correnteF 0 E 0 strumen� interpreta�vi non razionaliF 0 E 0 la conoscenza del mondo avviene a�raverso strumen� interpreta�vi non razionali che trasportano di colpo nel cuore della realtà, senza passaggi logici > non vera dis�nzione tra io e mondo esterno, tra sogge�o e ogge�o > la sfera dell’io si confonde con quella della realtà ogge�va, le cose acquistano una fisionomia antropomorfizzata (es. Il gelsomino no�urno, Il vischio, La digitale purpurea). La visione pascoliana del mondo si colloca entro la cultura decadente e presenta molte affinità con la visione dannunziana. 3. LA POETICA Il fanciullino Il poeta coincide col fanciullino che sopravvive dentro di ogni uomo, un fanciullino che vede tu�e le cose “come per la prima volta”, con ingenuo stupore e meraviglia, come dove�e vederle il primo uomo all’alba della creazioneF 0 E 0 al pari di Adamo, anche il poeta fanciullino dà il nome alle cose. Concezione della poesia come conoscenza prerazionale (Roman�cismo F 0 E 0 stabilì equivalenza fanciulli- primi�vi ed esaltò il loro modo ingenuo e fantasioso di rapportarsi col mondo): grazie al suo modo alogico di vedere le cose, il poeta-fanciullinoF 0 E 0 ci fa profondare immediatamente nell’abisso della verità. L’a�eggiamento irrazionale e intui�vo consente quindi una conoscenza profonda della realtàF 0 E 0 perme�e di cogliere l’essenza delle cose. Il fanciullino scopre nelle cose F 0 E 0 scopre cioè quella trama di corrispondenze misteriose che solitamente sfugge alla percezione abituale. PoetaF 0 E 0 veggente, dotato di una vista più acuta di quella degli uomini comuniF 0 E 0 può spingere lo sguardo oltre le apparenze sensibili, a�ngere all’ignoto (Decaden�smo). La poesia “pura” Per Pascoli la poesia non deve avere fini pra�ci, il poeta canta solo per cantare, non si propone obie�vi civili, morali, pedagogici, propagandis�ci F 0 E 0 la poesia proprio in quanto poesia “pura” è assolutamente spontanea e disinteressataF 0 E 0 può o�enere “effe� di suprema u�lità morale e sociale”. Il sen�mento poe�coF 0 E 0calma gli odi e gli impulsi violen� che sono propri degli uomini, induce alla bontà, all’amore, alla fratellanza e placa quel desiderio di accrescere i propri possessi che spinge gli uomini a sopraffarsi a vicenda F 0 E 0 nella poesia “pura” del “fanciullino” pascoliano il messaggio sociale è implicito: invita all’affratellamento di tu� gli uomini, al di là delle barriere di classe e di nazione che li separano e li contrappongono gli uni agli altri. Questo rifiuto della “lo�a tra le classi” si rifle�e anche nello s�le: Pascoli rifiuta la classicis�ca separazione tra ciò che è alto e ciò che è basso F 0 E 0 evidenzia il sublime delle piccole cose, che hanno una dignità non minore di quelle auliche (linguaggio alto).
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