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archeologia e storia dell'arte romana 6 CFU, appunti integrati con libro, Appunti di Archeologia

appunti del primo modulo del corso di archeologia e storia dell'arte romana, anno accademico 2022-23

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 02/07/2024

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Scarica archeologia e storia dell'arte romana 6 CFU, appunti integrati con libro e più Appunti in PDF di Archeologia solo su Docsity! archeologia: è una scienza umana( → non arriva a soluzioni assolute, inconfutabili), il cui scopo è di ricostruire la vita delle civiltà che ci hanno preceduto fino a quelle contemporanee, attraverso i resti materiali che queste hanno lasciato. è una scienza storica perché la finalità dell’archeologo è di individuare tracce che gli consentano di ricostruire una storia. Non si può avvalere della riproducibilità, si basa sulla lettura di tracce frammentarie: indizi di una realtà perduta che dobbiamo cercare di ricostruire. La disciplina archeologica, come altre scienze umane, si basa sul paradigma indiziario l’archeologo indaga le traccemateriali* che sono state lasciate dall’uomo INVOLONTARIAMENTE, quindi attendibili e rivelatrici di molti aspetti della vita dell’uomo, dal punto di vista ad es dell’economia/usi alimentari/impostazione della società ecc *deve trarre informazioni da un linguaggio che non era stato pensato per la narrazione, da cui deve trarne una e dialogare per poi relazionarsi con altre figure come ingegneri ecc si diceva che fosse una scienza debole per la mancanza di deduzioni attendibili → indizi sistematizzati (ce ne sono di + forti e di + deboli) + conoscenza del contesto delle tracce + pratica del confronto = ipotesi probabile → l’archeologo propone delle soluzioni (inquinate dalla sua soggettività e prospettiva) quali sono le tracce? risultati minimi dell’azione umana es. preparazione di un pavimento, pavimento, muri, intonaci → ogni singola unità stratigrafica che l’archeologo deve “sfogliare” e analizzare, inserendoli nel contesto → non si può fare storia senza tenere conto del contesto l’insieme dei reperti nel loro contesto fornisce info su: cronologia, rituali, abitudini il contesto è però variabile: es. si può trovare un vaso in una tomba mamagari prima era in un contesto abitativo cos’è il contesto? l’insieme delle relazioni funzionali, cronologiche e topografiche che legano un gruppo di tracce/oggetti ORIGINE DELLA CITTÀ DI ROMA - MITI mito di Romolo e Remo nascono da Rea Silvia (discendente di Enea), vestale=sacerdotessa di Vesta, figlia del re di Alba Longa Numitore, che rimane incinta di Marte. Amulio, fratello di Numitore, temendo che un giorno la discendenza di Numitore lo avrebbe spodestato dal trono, avrebbe ordinato alle sue guardie di abbandonare i due gemelli appena nati sulle sponde del Tevere. La cesta con i bambini si ferma ai piedi del palatino, si salvano grazie alla lupa, che li trova e li allatta, poi il pastore Faustolo e sua moglie Acca Larenzia decidono di prenderli con sé e li crescono come propri figli. Essi avrebbero infine aiutato il nonno Numitore a tornare sul trono uccidendo Amulio. Fatto ciò, essi, il 21 aprile 753 a.C. avrebbero quindi fondato una nuova città - Roma- sul Palatino. Per stabilire a chi sarebbe toccato il governo del nuovo centro, i due si sarebbero affidati alla volontà divina, manifestata attraverso il volo degli uccelli (secondo la pratica antica degli “auspici”). Dal colle Aventino Remo avrebbe per primo avvistato sei avvoltoi, mentre Romolo, attestato sul Palatino, ne avrebbe scorti dodici. Per delimitare la nuova città, Romolo tracciò un perimetro con l’aratro nell'area del monte Palatino e giurò che avrebbe ucciso chiunque avesse cercato di superare il confine. Remo disubbidì all'ordine di Romolo e attraversò con disprezzo la linea tracciata dal fratello. Fu così che Romolo lo uccise, diventando il primo e unico re di Roma. Acclamato re da tutti i presenti, Romolo avrebbe quindi officiato i riti necessari per “ufficializzare” la fondazione della città prendendo nuovi auspici, tracciando con un aratro i suoi confini sacri, poi fortificati con l’elevazione di un muro difensivo, e organizzando la comunità di pastori in un più evoluto corpo civico. altro mito riguardante la nascita di roma→ Enea Questi, sfuggito alla distruzione di Troia con alcuni compagni, sarebbe giunto in Italia dopo un lungo peregrinare e avrebbe fondato la città di Lavinio. Il figlio di Enea, Ascanio, avrebbe a sua volta fondato la città di Alba Longa, dando vita alla dinastia da cui sarebbe nato infine lo stesso Romolo. Enea sposa la figlia del re locale degli aborigeni (popolo dell’Arcadia)→ unione aborigeni + troiani = nascita dei latini. i dati archeologici di cui disponiamo ci consentono di calibrare con una certa critica queste leggende del passato, senza scartarle completamente come si ricostruisce l’origine di roma? - annalisti romani: elaborano la data del 753 a.c., ripresa poi dall’erudito Varrone e Tito Livio → diventa la data canonica della formazione di Roma, anche se gli storici del tempo non avevano le stesse conoscenze che abbiamo noi ora a livello archeologico - Gli elementi leggendari della fondazione potevano anche loro trovare una spiegazione “razionale”: la lupa andava identificata nella moglie del pastore Faustolo, Acca Larentia, detta “lupa” per il suo passato da prostituta, mentre il concepimento “divino” di Romolo e Remo celava una violenza subita da Rea Silvia da parte di uno dei suoi numerosi corteggiatori. - segni tangibili che testimoniavano la veridicità della storia della fondazione, in particolare la “capanna di Romolo”, sede abitativa del primo re di Roma, ancora ben visibile sul colle Palatino e fatta restaurare proprio da Augusto, o la celebrazione dei lupercalia e dei palilia, feste antichissime che rievocavano i riti celebrati per la prima volta proprio in occasione della fondazione LA NASCITA DI ROMA Roma non viene fondata ma deriva da un processo complesso, ha formazione graduale, non pacifica → sinecismo = processo di progressiva unione in un solo organismo di villaggi originariamente indipendenti motivi e condizioni che ne favoriscono lo sviluppo: - Tevere →fiume navigabile = approdo sicuro, con il guado protetto dell’isola tiberina via di comunicazione per commerciare prodotti con altri popoli vicini ed offriva uno sbocco fino almare, ma proteggeva la città da eventuali attacchi visto che il mare era abbastanza distante. il fiume ha dei meandri tortuosi, non c’era niente che lo contenesse, si espandeva nella vallis murcia (circo massimo), zona acquitrinosa per le esondazioni del fiume il tevere collegava le saline sulla riva destra della foce (mar tirreno), importanti perché il sale conservava gli alimenti e si produceva il formaggio, fondamentale per le società appenniniche→ viaggio est-ovest (tirreno-Roma-adriatico) → oggi è la via salaria + collegamento nord-sud - POSIZIONE GEOGRAFICA CENTRALE :Roma era situata in una posizione che la metteva in contatto con le due più grandi civiltà presenti in quel tempo in Italia: a nord gli Etruschi, che e al sud con stirpi latino-sabine + i Greci che avevano colonie in Italia. - posizione rialzata, lontana dalle zone paludose e facilmente proteggibile da eventuali attacchi. Che tipo di paesaggio c’era? colli molto irti, boscosi e molto più alti di oggi, a causa della crescita del territorio circostante, in seguito al deposito archeologico dovuto all’azione umana e alle esondazioni aree umide tra i colli Nel territorio circostante a Roma già prima dell'VIII secolo a. C. esisteva già un insediamento articolato in gruppi di capanne su un'area di circa 200 ettari. Ci vivevano piccole comunità pastorali ( il tra campidoglio e palatino c’è una stretta valle, il velabro, area del foro, in cui ci sono 2 monumenti importanti: 1)ai piedi del palatino: santuario di Vesta = divinità che presiede il fuoco domestico. dimora del re all’interno=domus regia, dopo anco marcio i re non ci risiedono più, e dopo la cacciata dei re la domus accoglierà il rex sacrorum 2)ai piedi del campidoglio santuario di vulcano , presiede il fuoco della guerra sede dei maggiorenti/consiglio regio (poi senato) della cità: rappresentanti delle curie Nei decenni successivi il consiglio regio risiederà nella curia, costruita appositamente, accanto alla quale sorge il comitium. compiti del consiglio regio: -discutere e votare le leggi dello stato -eleggere i magistrati -amministrare la giustizia -ricevere gli ambasciatori stranieri la crescita demografica/ampliamento dell’abitato coincide con la formazione dello stato romano con la sua impalcatura politica, civile e religiosa: si sviluppa la viabilità→ alcune strade si sviluppano lungo il velabro verso il tevere. si sviluppano altri due luoghi importanti: il foro boario e il portus tiberinus : quartiere di attività commerciali, mercantili, è il luogo tradizionale della plebe urbana Era dei tarquini “grande roma” sia dal punto di vista militare sia della fioritura delle arti, in cui ci sono componenti fortemente etrusche. I tarquini costruiscono opere “maxime” (avviate da tarquinio prisco e riprese da il superbo) come: - Cloaca Maxima, una condotta fognaria, con origine nella suburra, che attraversava anche il foro e il velabro → si risolve il problema del foro, che si asciuga - circo massimo nella zona della vallis murcia prima costruzione semplice, in legno tempio di Giove Ottimo massimo (inaugurato in epoca repubblicana)=tempio capitolino, sul campidoglio. verrà replicato in tutte le colonie d’italia e non - tempio etrusco-italico : podio (piedistallo) molto alto con punto di vista frontale privilegiato - pronao con colonne tuscaniche diradate - architrave ligneo, così come la struttura del tetto frontone aperto, decorato alla base da elementi fittili (=di terracotta), probabilmente realizzati da artisti chiamati dall’etruria all’interno tra la cella* e di fronte c’è un ampio vestibolo *tripartita, dedicata alla triade capitolina: Giove, Giunone, Minerva nessuna colonna sul retro → tempio periptero sin pars postica (senza la parte posteriore) collegamento simbolico-visivo con il tempio sul monte albano : tempio di Giove Latiaris → rappresenta l’intento di Roma di assumere un ruolo guida tra le città latine si dice che Tarquinio abbia fatto venire un artista dall'etruria (Vulca) per realizzare la statua e la quadriga in terracotta: Plinio il Vecchio (23/24-79 d.C.), Storia naturale, XXXV, 156-158: “Vulca fu fatto venire da Veio poiché Tarquinio Prisco voleva affidargli un’effigie di Giove da dedicare in Campidoglio; era in argilla e perciò veniva di solito dipinta di minio [rosso acceso]. Sulla sommità del tempio, sempre in argilla, c’era la sua quadriga di Giove”. servio tullio mura serviane →allarga il pomerium con la prima cinghia che racchiude tutta la città e i 7 colli ma non il campomarzio si conservano pochi tratti di quelle originali, quelle attuali sono state costruite nel 4^ sec A.C., come risposta all’attacco dei galli e guerra contro Veio costruite con 2 diversi tipi di tufo :originariamente in cappellaccio e rifatte in tufo di grotta oscura Le mura di Roma: in rosso le mura palatine (la cosiddetta “Roma quadrata”, metà VIII secolo a.C.), in arancio le mura serviane (in realtà del IV secolo a.C.), in verde le mura aureliane (270-275 d.C.) PRIMA ETA’ REPUBBLICANA È l’età dell’espansione di Roma nel Lazio e delle lotte tra patrizi e plebei, concluse con le leggi Licinie-Sestie del 367 a.C., che consentono l’accesso al consolato anche a membri di famiglie plebee e la formazione della nobilitas patrizio-plebea che guiderà l’espansione di Roma in Italia e nel Mediterraneo, durante la media età repubblicana Roma amplia il territorio combattendo contro latini, volsci, etruschi per arrivare nel 396 a conquistare Veio e raddoppiare il proprio territorio 509 a.C. - cacciata del re Tarquinio il Superbo da Roma e nascita della repubblica 509-508 a.C - primo trattato fra Roma e Cartagine in cui si spartiscono le zone d’influenza, attesta l’importanza mediterranea e la spinta a una politica internazionale di Roma 499 o 496 a.C. – i Romani sconfiggono i Latini al lago Regillo 474 a.C. - nella battaglia navale di Cuma gli Etruschi sono sconfitti dai Siracusani. Si accentua il declino della potenza etrusca 458 a.C. - i Romani sconfiggono gli Equi sul monte Algido 451-450 a.C.– Roma promulga le Leggi delle XII tavole 431 a.C. – i Romani sconfiggono gli Equi e i Volsci, sempre sul monte Algido 396 a.C. – i Romani conquistano l’etrusca Veio 390 a.C. – i Galli sconfiggono i Romani sul fiume Allia (una ventina di km a nord di Roma) e saccheggiano l’Urbe 367 a.C. – leggi Licinie-Sestie, consentono ai plebei di accedere al consolato nuova nobilitas patrizio-plebea scontri tra patrizi e plebei→ dal 494 i plebei ottengono una limitata rappresentanza politica tramite i tribuni della plebe si creeranno presto delle forti contestazioni tra aristocratici e plebei, con un periodo di stagnazione di quasi 2 secoli anche nella pratica umanistica si temeva che un esponente della classe aristocratica potesse emergere e eliminare l’uguaglianza tra la classe, ad esempio facendo erigere statue/monumenti in nome della famiglia battuta d’arresto : invasione dei galli si pensava che l’annalistica romana ingigantisse lo scontro perché non si trovavano prove. Sono state trovate poi varie stratificazioni risalenti al 4^ secolo che ne testimoniano l’accaduto 390 sconfitta dei romani PRODUZIONE ARTISTICA DELL’ETÀ REPUBBLICANA 1- templi e monumenti Tempio di Saturno 497 ai piedi del campidoglio saturno: divinità latina, protegge i raccolti→ rappresentante degli aristocratici, latifondisti, che fondano la loro ricchezza sul raccolto→ sorge infatti nel foro romano*, luogo dell’aristocrazia al suo interno è conservato il tesoro di stato tempio etrusco-italico, simile al giove capitolino *gli edifici nel foro vanno pian piano a delineare uno spazio lineare, sviluppandosi sul modello dell’agorà greca il tempio di saturno e dei dioscuri costituiscono una sorta di sbarramento che divide il foro dal velabro, zona plebea edifici che sorgono intorno al foro: comizio, curia, sede del rex sacrorum(:quando viene imposta la tirannia degli etruschi, dividono le funzioni del re: rafforzano quelle politiche e militari e si disfano della funzione religiosa, attribuita al “re dei sacrifici” → la dimora del re diventa quella del re dei sacrifici) tempio dei dioscuri: 484, si conserva l’alto podio e delle colonne (ricostruzione) mito della storia della costruzione del tempo: nel 499, Durante la battaglia presso il lago Regillo, combattuta dai Romani contro i Latini, alleati di Tarquinio il Superbo nel tentativo di riconquistare Roma, apparvero due misteriosi cavalieri, che risollevarono le sorti della dura battaglia e guidarono i Romani alla vittoria. Successivamente gli splendidi cavalieri sparirono ma riapparvero a Roma e furono visti abbeverare i cavalli alla Fonte di Giuturna. Qui annunciarono in città la vittoria romana, per scomparire subito dopo. *cavalieri gemelli che non si separano mai dai cavalli la repubblica ritiene opportuno dedicargli un monumento perché - il nervo della gioventù aristocratica erano cavalieri, quindi queste figure/divinità li rappresentavano - sono 2: richiamo ai consoli - il culto dei dioscuri proviene dalla magna grecia, entra nel pantheon romano in seguito → contatto con la grecia (che c’è sempre stato ma viene enfatizzato nella tarda repubblica) STATUE E ARTE FIGURATIVA Roma assume una dimensione internazionale sempre + importante struttura urbana come le + grandi città del mediterraneo es. siracusa-atene → attira le botteghe artigiane della magna grecia che si installano per una committenza locale guerriero dell’esquilino scultura di argilla grezza ricoperta da arg finissima di fattura greca uno degli elementi che testimonia la presenza di artisti greci prima l’arte presentava una predominanza etrusca, ampliata dall’espansione territoriale Plinio, Storia naturale- testimonia la presenza di artisti gtreci “Modellatori famosissimi furono [i Greci] Damòfilo e Gòrgaso, entrambi anche pittori; avevano decorato a Roma il tempio di Cerere vicino al Circo Massimo con ambedue questi generi di arte, con un’iscrizione in versi greci in cui si indicava che a destra aveva lavorato Damofilo, a sinistra Gòrgaso. Varrone sostiene che prima di questo tempio tutta la decorazione nei templi era tuscanica [ovvero di tradizione etruscoitalica]”. all’interno, il foro si troverà al centro. Ai templi dedicati alle divinità tutelari, e in particolare a Giove, Giunone e Minerva, siano riservati i luoghi più elevati, da dove si possa scorgere la maggior parte del centro urbano [...].” definizione di arte romana: tutta l’arte prodotta a Roma dalla sua nascita alla caduta dell’impero. Limitato inizialmente all’area laziale, fino alla massima espansione dei suoi domini →molteplicità di stili non c’è uno “stile romano” con caratteristiche fisse, la cultura è frutto di un processo lungo che nasce da un rapporto di contatto con i popoli che Roma sottomette la “romanizzazione” è piuttosto un processo che vede roma come veicolante delle culture europee e fonde varie culture insieme→opere di spirito eclettico Settis conia la definizione “arte al plurale”: molteplicità di voci il mos maiorum prediligeva gli interessi della comunità→l’arte si esprime negli spazi collettivi anche le abitazioni definiscono il ruolo pubblico dell’individuo e ne rappresenta i valori (vedi domus) → l’arte è anonima, si conoscono i committenti ma non gli artisti cista Ficoroni 350-325 a.C. - Preneste (Palestrina) → città latina con forte influenza etrusca, si oppose a Roma nella lega latina le ciste sono contenitori cilindrici bronzei di circa 40 cm di altezza oggetti tipici della cultura etrusca che custodivano oggetti della toeletta femminile: all’interno contenevano trucchi/spille venivano spesso regalate alle giovani donne per esempio dalla famiglia dello sposo. La cista viene rinvenuta nella necropoli della Colombella, entrò nella collezione del marchese dei ficoroni e oggi è al museo di Villa Giulia. sembra che associati a essa ci fossero una cassetta lignea e uno specchio con un soggetto analogo coperchio con statuette bronzee, tipica forma etrusca. ci sono 3 personaggi abbracciati: dioniso al centro e i satiri ai lati: tema dionisiaco spesso legato al matrimonio, i satiri sono beneauguranti perché simbolo di fertilità sono disposti su una lamina applicata al coperchio, sulla lastra c’è un’iscrizione in latino arcaico : “Novios Plautios mi ha fatta a roma, Dindia Macolnia* mi ha donata alla figlia” *nobildonna latina di famiglia aristocratica prenestina, i Macolni novios plautios è un nome proveniente dalla campania, si tratta probabilmente di un maestro magnogreco di calibro “internazionale”, capace di fondere le forme etrusche con i soggetti greci =oggetto realizzato a Roma, di forma tradizionalmente etrusca, che rappresenta un mito greco con uno stile e l’iconografia greci =SIMBOLO DEL CLIMA ARTISTICO MULTIETNICO fascia che percorre il perimetro del cilindro: rappresentazione del mito degli argonauti e del viaggio nella colchide per recuperare il vello d’oro episodio dell’approdo per fare rifornimento d’acqua in bitinia, il cui re è Amicos, che ha inventato il pugilato e sfida tutti gli argonauti per farli accedere alla fonte. amicos è sconfitto da Polluce (dioscuro) e legato a un albero sopra ai personaggi c’è un angelo-nike che porta i segni della vittoria: corona destinata a Polluce e una benda a dx ,a lato dei protagonisti, c’è Atena con la lancia, Giasone e un altro compagno a sx: con le ali probabilmente aion: il tempo eterno, rappresenta il supplizio di amicos; e la figura seduta è probabilmente un indovino le anfore richiamano l’acqua, a dx c’è la fonte d’acqua che esce da una testa di leone, a cui gli argonauti possono accedere dopo aver sconfitto amicos una figura tira un pugno a una sacco da boxe e un satiro lo imita stile greco perché: - l’ambiente è descritto in modo realistico - verismo - le figure sono proporzionate e ponderate nello spazio le une alle altre e si muovono nello spazio in maniera naturalistica, non sono mai frontali ma di scorcio, di schiena, in torsione → naturalezza che risente delle esperienze dell’arte greca - solco irregolare, a volte + sottile e a volte + spesso: riproduce con fluidità l’anatomia e la muscolatura - uso del tratteggio per il chiaroscuro → alla base : modello pittorico e arte ellenistica bruto capitolino artista probabilmente membro di una bottega italica schema ritrattistico greco mamodellato più spigoloso, l’artista semplifica la plasticità delle forme e i passaggi di superficie l’artigiano non voleva conferire un carattere austero ma la modalità di esecuzione rigida ha immediatamente conferito dei valori psicologici frutto del linguaggio stilistico diverso ROMA A DIRETTO CONTATTO CON LA GRECIA CONSEGUENZE ESPANSIONE DI ROMA NELL’ORIENTE GRECO Territori sotto il controllo Territori sotto il controllo di Roma di Roma dopo la guerra dopo la II guerra punica (202 a.C.), in giallo, contro Pirro (272 a.C.) dopo la guerra acaica e la III guerra punica (146 a.C.), in rosa tutto ciò che proviene dalla grecia inizia ora ad essere affascinante per i romani, con una produzione artistica sontuosa esperienza completamente diversa da quella vissuta a Roma fino ad allora, che nelle forme, l'architettura e la decorazione dei templi aveva un aspetto arcaico, con modelli etruschi (=alto podio, frontone aperto, scalinata alta solo dalla parte frontale, cella, ampio spazio dedicato al vestibolo/pronao, decorazione fittile) il commercio aumenta con la progressione delle conquiste → momenti che costituiscono un cambio radicale nei rapporti con il mondo greco arrivano opere, tessuti, artigiani ma anche modelli culturali: artisti, letterati, storici arruolati nelle famiglie comemaestri (le generazioni crescono intrise nella cultura greca) ma anche ricchezze inimmaginabili che determinano il cambiamento della struttura sociale, es. schiavi (nascono i latifondi e vengono messi a coltura); queste ricchezze vengono impiegate nell’agricoltura: aziende che producono beni pregiati e invadono il mercato mondiale: vino, olio, anfore → tutto il mediterraneo sarà invaso di questi beni italici → questo processo sarà irreversibile Plutarco, Vita di Marcello “[Il console Marco Claudio Marcello …] prese con sé la maggior parte degli oggetti migliori che si trovavano come offerte nei templi di Siracusa. Era sua intenzione esporli durante il trionfo e abbellire con essi l’Urbe. Roma non possedeva fino ad allora né conosceva nulla di così elegante e squisito; non apprezzava neppure tanta raffinata leggiadria. Disseminata di armi barbariche e spoglie insanguinate, incoronata per ogni dove di trofei e monumenti che ricordavano antichi trionfi, la città non costituiva certo uno spettacolo allegro e rassicurante, né conveniente per spettatori miti e delicati. Ancora maggiore fu quindi la fama che Marcello acquistò in mezzo al popolo quando abbellì la città di oggetti che avevano la piacevolezza, la grazia e l’attrattiva dei Greci”. Floro, Epitome, I. 13 “Prima del giorno [del trionfo del console Quinto Fabio Massimo, dopo la conquista di Taranto del 209 a.C.] non si era visto nulla di più del bestiame dei Volsci, delle greggi dei Sabini, dei carri dei Galli e delle armi spezzate dei Sanniti”. I bottini di guerra costituiscono l’elemento che determina il cambiamento del gusto, si vedono cose mai viste. prima si trovava bestiame, armi spezzate, carri, poi: opere saccheggiate nei templi (Trionfo: Solenne cerimonia tributata ai generali romani vittoriosi. Il vincitore sfilava su un carro tirato da cavalli, più di rado da elefanti, al centro di un lungo corteo che, attraverso la via triumphalis, si snodava dal Campo Marzio nel foro e terminava sul Campidoglio. Il trionfo entrava nel foro attraversando la sacra via, che diventa la via della celebrazione dell’investitura del potere) -inizia in seguito l’acquisto delle opere o il loro uso per ripagare i debiti -questo processo iniziato alla fine del 3° secolo e incrementato nel 2° con la conquista del mediterraneo orientale/grecia, che determina un cambiamento di gusto, del pensiero, delle abitudini, della struttura sociale, dell’economia, in cui rientra l'apprezzamento delle opere e il fenomeno dell’acculturamento→ sapere storico, filosofico, medico -vesti, cibi profumi dall’oriente → tutto si permea della cultura orientale -roma eredita la struttura economica, sociale, culturale dei regni ellenistici che continua nella romanità ma con modalità diverse→ botteghe che producono in serie per un mercato insaziabile, quello italico (alleati e colonie) e romano -nel momento in cui finiscono le razzie (2°-1° sec) nasce l’artigianato artistico che si sviluppa in Grecia ma anche in Italia stessa perché le botteghe si trasferiscono al centro dell’impero dove c’è richiesta/committenza -questo non è un processo pacifico: polemica contro l’imposizione della cultura greca contro i costumi degli antenati che avevano permesso lo sviluppo di un impero immenso ( "mores maiorum= costumi antichi” → espressione nata per identificare la prima età repubblicana, in contrapposizione al nuovo stile di vita straniero) Tito Livio, Ab Urbe condita “Marcello, presa Siracusa, [...] fece portare a Roma le opere d’arte della città: statue e quadri di cui Siracusa aveva grande abbondanza. Si trattava -certo -di bottino tolto ai nemici e conquistato per diritto di guerra. Da lì ebbe la sua prima origine l’entusiasmo per le opere delle arti greche e, in conseguenza di ciò, quella -la porta introduce alle “fauces”, ai lati ci sono solitamente due botteghe, date in affitto -dalle fauces si arriva all’atrio, uno spazio centrale scoperto=fonte di luce per gli spazi circostanti, le falde del tetto sono inclinate verso l’interno→ apertura=compluvio, al centro di esso c’è una vasca che raccoglie l’acqua, l’impluvio, raccolta in una cisterna sotterranea tramite tubi, un pozzo laterale consente poi di attingere l’acqua tipi di atrio: testudinato: coperto (case di dimensioni piccole, l’atrio serviva come spazio) tuscanico(tusci=etruschi)= senza colonne a sostegno del tetto corinzio (successivo): stessa disposizione delle assi, colonnato intorno all’impluvio, può essere tetrastilo: 4 colonne agli angoli dell’impluvio; -in fondo, dopo l’impluvio, c’è il tablino: l’ambiente + importante della casa(in antichità era la camera da letto del dominus e domina), sala da ricevimento/ufficio del padrone in cui si trovano gli armadi con le targhe/documenti di famiglia→ destinata a celebrare la gloria della gens -ai lati di questo ci sono le ale, senza parete, aperte sul lato: si trovano altri armadi dove le famiglie conservano le statue/busti di cera degli antenati sia del dominus che della domina - sull’atrio si affacciano i cubicula=camere da letto, ambienti di riposo -c’è solitamente un secondo piano con le stanze della servitù e dei bambini -ai lati del tablino: triclinio= con dei "divani" su cui ci si sdraia per mangiare e discutere di politica, economia, ma anche di filosofia, arte; e l’oecus: salotto -corridoio che fiancheggia l’oecus e dà accesso all’hortus: coltivazione di frutta e ortaggi per uso domestico(poi sostituito dal peristilio) la domus subisce una trasformazione a causa dell’influenza ellenica (età tardo-repubblicana) -assume una forma quadrangolare -peristilio sostenuto da colonne e fiancheggiato da un portico, area scoperta al centro sistemata a giardino -gli artisti scolpiscono le siepi→ ars topiaria, ci sono vasche (labrum) in marmo da cui zampilla l’acqua e statue decorative : statue provenienti delle botteghe che in Grecia o Italia producono in serie copie di statue per il mercato prevalentemente italico → le statue iniziano ad adornare peristili e studioli le statue vengono riprodotte in serie → mentre prima le statue adornavano spazi pubblici rappresentando qualcosa in relazione al posto, ora i soggetti vengono posti nelle abitazioni senza legame tra luogo e figura rappresentata → ne esce un nuovo prodotto tipicamente romano fenomeno di commistione dei tipi statuari con produzioni ibride/eclettiche -pavimentazioni in marmo in pannelli, tarsie, marmi policromi che provengono da tutte le cave dell’impero -soffitti affrescati con motivi di miti greci, come se l’abitante della domus volesse immergersi in una grecità idealizzata, reinterpretata→ intorno al peristilio: nascono diversi salotti (oecus), più raffinati, sul fondo del giardino=> ambiente a pianta rettangolare o curvilinea aperto sul giardino da 3 varchi scanditi da colonne -la prima parte della casa, quella pubblica ma in privato, mantiene la struttura di prima ARCHITETTURA SACRA (367-133A.C.) -edifici templari in marmo, secondo la moda greca la città e il campo marzio il campo Marzio è un’area che si estende al di fuori del pomerio→ non ci sono i tabù zona in cui si svolgeranno le assemblee dell’esercito, all’interno dei septa dal 3^ sec il campo M. (+ circo flaminio/ lungo i percorsi dei cortei trionfali) viene costellato di edifici, in quanto i generali vittoriosi dovevano devolvere parte del bottino alla comunità sotto forma di doni→ iniziano a costruire templi con funzione autocelebrativa, al cui interno spesso c’erano opere d’arte che facevano parte del bottino di guerra→ i templi diventano spazi espositivi dell’arte greca dedicati alle divinità che li avevano condotti alla vittoria/ personificazioni divinizzate il campo marzio è uno dei principali luoghi di espressione dell’ellenizzazione porticus metelli/octaviae adattamento locale a Roma delle stoai (Edificio di forma prevalentemente rettangolare molto allungata che presenta un lato lungo aperto e colonnato su una via, una piazza, un ambiente; di solito al lato con colonne, o con pilastri, è opposto l'altro lato lungo parallelo al primo costituito da un muro): grandi portici posti a delimitare, nascono come grandi monumenti che venerano i generali che celebrano le vittorie costruendo templi porticus metelli da quinto cecilio metello macedonico, dedica il secondo tempio a Giove statore= primo tempio di marmo, affianca il tempio di giunone a differenza di questo, il tempio di giove segue la costruzione greca→ le colonne non si trovano + solo frontalmente ma tutto intorno opera di un architetto greco, Ermodoro di Salamina → a Roma in quel momento operano maestri greci che lavorano secondo la tradizione greca , adattandosi al gusto romano si distingueva per il gran numero di opere d’arte greche presenti in seguito dedicato alla sorella ottavia da augusto e rinominata porticus octaviae tempio di ercole vincitore zona del foro boario: costruiti dopo la costruzione del nuovo porto/emporio -realizzato in marmo pentelico della regione vicino ad atene -si ritiene che il tetto sia dello stesso ermodolo -cella cilindrica circondata da peristasi di ordine corinzio -decorato con capitelli corinzi -all’interno è stata rinvenuta una statua di skopas minore nella stessa area c’è il tempio di portuno realizzato prima di quello di ercole → realizzato con pietre locali =tufo alto podio: elemento di tradizione etrusco-italiaca elementi greci: capitelli ionici, frontone chiuso, uso diffuso della pietra e non legno, no decorazioni in terracotta pianta pseudoperiptera tetrastila di ordine ionico cella grande quasi quanto il podio e fiancheggiata da semicolonne che si appoggiano alla parete della cella pseudoperiptero tra foro foro boario e foro olitorio c’era il portus tiberinus dal foro erano state allontanate le botteghe meno “importanti” e trasferite in altre zone, per esempio nel velabro o nel macellum (=mercato, nuova tipologia di edilizia, edificio quadrato con portici e botteghe che affiancano i portici) e nel foro rimanevano le botteghe come quelle dei cambiavalute (argentarie) →il foro, tolte le attività quotidiane di mercato, inizia a diventare centro del commercio e della giustizia era necessario un nuovo tipo di edificio, adatto a condurre affari e amministrare la giustizia: ampliamento del foro al coperto → nasce la basilica civile che contiene anche il tribunale - pianta rettangolare, divisa in 3 navate da file di colonne( una navata centrale e due laterali) - si affaccia sul foro e ha gli ingressi sul lato lungo - la navata centrale si innalza a un piano + alto rispetto alle laterali, con tetto a doppia falda, chiamata anche cleristorio perché dà luce all’interno grazie a grandi finestre (ci può essere un piano superiore sopra le navate laterali) questo tipo di pianta non è invenzione romana, la troviamo ad Alessandria ed è chiamato oecus aegyptius=grande sala a 3 navate con quella centrale che si innalza rispetto alle altre→ il modello viene ripreso a roma per costruire un edificio con funzione completamente diversa a Roma in pochi decenni nascono numerose basiliche e da questo momento in poi compariranno in tutte le città → possiamo osservarlo dalla struttura dei vari fori la più antica è la basilica porcia (184) lato nord del foro : basilica fulvia-emilia 179 basilica sempronia 170 → distrutta da cesare e ricostruita come basilica giulia basilica opimia 121 diventano anche edifici celebrativi, essendo luoghi molto frequentati quindi efficaci per trasmissione di messaggi politici e di propaganda. spesso vi si trovavano spazi per il culto imperiale all’interno. le basiliche divennero un luogo fondamentale in quanto erano spazi coperti e riparati polifunzionali, che rispondevano alle esigenze pratiche, rappresentative e politiche della società urbana TECNICHE COSTRUTTIVE E ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Nei territori conquistati i romani costruivano strade, ponti, acquedotti per l’irrigazione e la fornitura alle case, suddividevano il territorio in lotti (centuriazione), adattandosi al territorio. ogni opera rispondeva ai principi di robustezza, utilità e bellezza ingegneria, particolarmente utilitaristica: strade, fogne, acquedotti → primato della civiltà romana Strabone, Geografia “Mentre [...] i Greci ritenevano di aver raggiunto il loro massimo scopo con la fondazione delle città, perché si erano preoccupati della loro bellezza, della sicurezza, dei porti e delle risorse naturali del paese, i Romani hanno pensato soprattutto a ciò che quelli avevano trascurato: a pavimentare vie, a incanalare acque, a costruire fogne che potessero evacuare nel Tevere tutti i rifiuti della città. Selciarono anche le vie che passano attraverso tutto il territorio, provvedendo a tagliare colline e a colmare cavità, cosicché i carri potessero accogliere i carichi delle imbarcazioni; le fogne, coperte con volte fatte di blocchi uniformi, talvolta lasciano il passaggio a vie percorribili da carri di fieno. Tanta è l’acqua condotta dagli acquedotti da far scorrere fiumi attraverso la città e attraverso i condotti sotterranei: quasi ogni casa ha cisterne e fontane abbondanti [...]. Si potrebbe dire che i primi Romani hanno tenuto in poco conto la bellezza di Roma, volti a obiettivi importanti e necessari”. materiali da costruzione inizialmente si fa ricorso al materiale locale perché + facile da reperire e trasportare (il trasporto avveniva per navigazione di cabotaggio o fluviale/lacustre/lagunare; le arterie terrestri invece nascono per gli eserciti, si ampliano all’ampliamento delle conquiste, acquisiscono una funzione commerciale in seguito) utilizzato a partire dal II secolo a.C. opera reticolata il cementizio è ricoperto da un parametro fatto di blocchetti di pietra a forma di tronco di piramide, murati con la base quadrata rivolta verso l’esterno e disposta in modo da formare una sorta di rete. Poiché i blocchetti sono tutti uguali, la messa in opera era molto veloce. Fu utilizzata a partire dalla prima metà del I secolo a.C. opus testaceum opera testacea Paramento fatto di mattoni cotti (testae), più economici della pietra e più facili da mettere in opera. L’accorgimento di sfalsare le file di mattoni, la rendeva meno soggetta a fessurarsi rispetto all’opera reticolata. Fu utilizzata a partire dall’inizio del I secolo d.C. il mattone cotto viene utilizzato massicciamente nella cisalpina prima che a roma, usati però a muratura piena dall’inizio dell’età imperiale (augusto-tiberio) si inizia a utilizzare il mattone cotto a romama come cortina per il cementizio, acqua, legname, via fluviale → nascono le figline=fornaci per laterizi i mattoni vengono tagliati in più parti formando triangolo→ un lato è messo in cortina con la punta ancorata nel cementizio opus mixtum Il paramento presenta ampie zone in opera reticolata inquadrate, in prossimità degli angoli o anche al centro della muratura, da ricorsi di mattoni cotti la cui funzione è rinforzare e regolarizzare il paramento. Diffusa nella prima età imperiale (I-II secolo d.C.) opus vittatum o listatum Il paramento è realizzato con blocchetti di pietra di piccole dimensioni disposti a filari più o meno regolari [da vitta= fascia portata sul capo dalle matrone romane, a sostegno e ornamento dell'acconciatura]. Usata in età imperiale opus vittatum mixtum Il paramento presenta filari alternati di blocchi di pietra e di mattoni. Usata dalla fine del II secolo d.C. l’arco l’opera cementizia è fondamentale per la diffusione dell’arco e la volta nell’architettura greca è il sistema di sostegno alla base dell’architettura è il trilitico →il peso grava sull’architrave e a terra tramite i sostegni→ tetto a capriata ROMA→ strutture spingenti: L’arco, la volta e la cupola sono strutture spingenti poiché non scaricano il proprio peso in verticale, ma lateralmente, spingendo verso l’esterno le strutture su cui poggiano. Per evitare che l’edificio crolli, è indispensabile rinforzare i sostegni: i piedritti (nel caso dell’arco) o i muri dell’ambiente (nel caso della volta), aumentandone lo spessore o controbilanciando la spinta laterale con contrafforti esterni l’arco è composto da blocchi di pietra o mattoni detti conci posizionati su una struttura lignea, la cèntina. il concio più in alto è la chiave di volta, che sostiene le varie spinte permettendo alla struttura di reggere tipo di arco: tutto sesto, sesto ribassato costruzione arco→ volta volte semplici : volta a botte→ prolungamento dell’arco, adatta a coprire spazi stretti e lunghi perché il peso è trasmesso alle murature incrociando 2 volte a botte ottengo una volta a crociera o a cupola = volte complesse ARCHITETTURA UTILITARIA zona dell’emporio con l'aumento della popolazione aumenta la necessità di un ampio spazio per il deposito di merci e rifornimenti (marmi, alimenti, schiavi) → a sud dell’aventino, si sviluppa un nuovo porto perché il portus tiberinus/foro boario non era sufficiente e non si poteva ampliare x la presenza dei colli nell’area dell’antico porto viene costruito il tempio di portuno e nel nuovo porto sorge la porticus aemilia, integrata poi dagli horrea (magazzini) che contengono le varie merci, e la marmorata dove arrivavano tutti i marmi monte testaccio: formato dai resti delle anfore gettate (discarica dell’emporium)→ i frammenti erano ben sistemati e a volte veniva versata della calce porticus aemilia deposito, lungo 500 m il più antico edificio datato in cui sono utilizzati in maniera sistematica l’opus caementicium e il sistema spingente pavimento inclinato verso il tevere→ le volte si disponevano a scaletta dalla + bassa alla più alta, in modo che le imbarcazioni potessero essere portate a riva divisa in navate con volte a botte =294 pilastri tecnica opus incertum le strade nascono per l’esercito, in modo che potesse velocemente raggiungere le zone di guerra; e per accedere ai territori conquistati realizzate dai magistrati, consoli→ prendono il loro nome → “strade consolari” es. appia nasce durante le guerre sannitiche per volere di Appio Claudio Cieco→ ruolo fondamentale per la penetrazione in magna grecia rete che attraversava tutta l’italia si costruiscono 2 solchi rettilinei utilizzando la groma: asta verticale con un braccio, all’estremità del quale è posta una croce → dalla croce pendono dei piombi l’asta centrale può essere conficcata nel terreno il gromaio guarda l'allineamento dei tre fili e chiede all’assistente di piantare un picchetto lungo quel preciso allineamento per creare la linea, poi posa l’asta nel picchetto e così via per rendere la strada il più dritta possibile: ponti, viadotti, trafori, gallerie, smantellamento di promontori, creazione di terra per superare gli acquitrini si scava lungo le linee tracciate e si scava un solco unico → si crea una fossa ampia quanto la strada all’interno si gettano strati di diversi materiali - strato di terra e pietre statumen - malta e ghiaia rudus - malta , sabbia e pozzolana nucleus - basoli della lastricatura pavimentum -il tutto può essere ricoperto da basalto -sommità convessa perché l’acqua scenda ai lati -solitamente la strada è fiancheggiata da canali -le tecniche variano in base alla disponibilità di materiali e qualità del suolo -vengono creati dei solchi per i carri, come una sorte di binario, perché non scivolassero -le strade sono larghe abbastanza da far passare i carri in entrambi i sensi -rialzi in pietra per l'attraversamento pedonale pietre miliari cippi, colonnette collocate ai bordi della carreggiata a intervalli regolari che segnano la distanza da Roma in miglia e indicano varie informazioni sui consoli/messaggi di propaganda miliarium aureum cippo di riferimento, collocato nel foro, da cui partono tutte le strade PONTI si isolava il punto dove andava messo il pilone calando dei cassoni con argilla all’interno→ impermeabile ancorati al fondo con elementi metallici con le pompe idrauliche il fondo viene svuotato si scava e si costruiscono intorno delle pareti in blocchi di pietra dove viene gettato il cementizio, nello specifico la pozzolana= polvere vulcanica unita alla malta conferiva impermeabilità e capacità di seccare in ambiente umido viene costruito un pilone su cui costruire le arcate + ampie possibili per usare - piloni possibili rostri per deviare l’impatto della corrente a volte costruiti in legno per essere distrutti velocemente in caso di invasione finestre nei piloni in caso di innalzamento del fiume carreggiata lastricata come le strade ACQUEDOTTI nascono con l’aumento della popolazione, che inizia dal 4 sec ac all’inizio nascono in modo sommesso, nascosti→ erano tubature sotterranee nasce il 1° ac romano: acqua appia (nome del magistrato che ha finanziato : Appio claudio cieco) tratto breve perché riesce a sfruttare l’inclinazione di solo un tratto di territorio, non riuscirebbe ad attraversare lunghi tratti mantenendo una leggera inclinazione perchè l’eccessiva pressione poteva danneggiare le tubature gli acquedotti sfruttano l’uso dell’arco e la volta, l’acqua viene spostata per gravità, attraverso condutture in costante lieve pendenza→ pianura=ristagno, rilievo=erosione i condotti erano tendenzialmente sotterranei, tranne in pianura anio vetus primo acquedotto condotto su muratura disposto su arcate→ i pilastri sono regolati in base al terreno per mantenere l’inclinazione acqua marcia pont du gard si articola su più piani è un viadotto che attraversa una valle intera doppia funzione→ acquedotto e ponte carrabile fornisce nimes dell’acqua proveniente da una lunga distanza l’acqua doveva attraversare le colline→ costruzione di gallerie, ponti, viadotti oppure, per attraversare profondi valli: strutturato su 7 terrazze → 90 m di altezza si raggiunge il tempio salendo→ percorso ascensionale verso la dimensione sacra, al divinità l’ascesa inizia da una scalinata nella zona del foro che porta alla prima terrazza → doppia rampa con portico sostenuto da colonne + muro di fondo che non mostrava il paesaggio durante la salita fino a che non si arrivava in cima → effetto di meraviglia una volta in cima → terrazza degli emicicli (opus incertum), sulla quale, nell’esedra di di dx c’è il pozzo sacro da cui si estraevano le profezie→ primo luogo di culto che incontravano i pellegrini → terrazza dei fornici → terrazza della cortina: spiazzo, porticato su 3 lati, dove probabilmente i pellegrini si fermavano e dormivano, ci si trovavano probabilmente delle bancarelle → gradinata circolare=cavea di un teatro* con palazzo Colonna, sormontata da un portico → summa cavea: tholos tempio periptero a pianta circolare (es tempio ercole)= tempio della fortuna primigenia si è riuscita a mantenere nei secoli *associazione santuario-teatro-tempio per processioni, riunioni, rappresentazioni teatrali nei giorni di festa nel tempo la popolazione ha abitato il santuario rivestimento: modulo trilitico greco e ordini dorico, ionico, corinzio foro di Palestrina grande sala pavimentata a mosaico, ora spostato nel tempio rappresentazione del corso del Nilo dall’alto egitto fino alla foce parte più alta: scena di caccia il fiume si fa sempre più placido e il paesaggio è ricco di animali. piane fluviali parte + bassa: infittirsi di imbarcazioni di ogni genere ed edifici ellenistici* con personaggi all’interno, tendaggi *egitto tolemaico ricco di dettagli con attenzione alla rappresentazione naturalistica→ elementi stilistici dell’arte ellenistica didascalico: accanto agli animali c’è il nome greco ma si trova in italia→ l’artista è probabilmente alessandrino santuario di Ercole Vincitore -Tivoli: percorsa dall’aniene con cascate dovute al dislivello -molti personaggi politici avevano ville a tivoli , sede di grandi residenze: villa gregoriana (parco), villa d’este -ercole: aiutante in battaglia e protettore delle greggi -enorme piattaforma impostata su grandissime sostruzioni→ talmente alte che sono attraversate da una strada=via tiburtina, proveniente da Roma -piazzale fiancheggiato da un triportico -ai piedi: teatro -la via della transumanza è sovrastata dal tempio della divinità via tecta era fiancheggiata da botteghe (all’interno c’erano le ferriere in età rinascimentale) foro di roma con l’espansione politica e militare Roma inizia ad accumulare ricchezze attraverso i trofei; la familiarità con le corti ellenistiche costituisce uno stimolo al rinnovamento urbano; i politici capiscono che arte e architettura sono strumenti efficaci per promuovere la propria carriera→ il foro assume la funzione di centro politico, commerciale e amministrativo inizia a trasformarsi e sorgono nuovi tipi di edifici (es. basiliche) -verso il tevere: tempio saturno, dioscuri(restaurato in forma monumentale da Lucio Cecilio Metello), bas sempronia -est: regia del rex sacrorum -nord: basilica emilia, curia -campidoglio: tempio di concordia, basilica opimia a occidente: campidoglio→ una punta + alta = tempio giove capitolino; avvallamento, altra punta (+ bassa) ars → tempio di giunone al centro dell’avvallamento asylum → il profilo era irregolare tempio giove tempio di giunone viene nascosto dal tabularium costruito nel 1°sec a.c voluto da Silla - edificio regolare che regolarizza il profilo mosso del colle→ dà senso di unità al foro - architettura ellenistica monumentale, ispirato ai santuari - costruito su altissime sostruzioni che partono dal foro - archivio si trova nella parte posteriore , che si affaccia sul asylum - si accede dalla piazza dell’asylum - il porticato si affaccia attraverso archi, fiancheggiati da semicolonne di ordine dorico con sopra un fregio a metope e triglifi→ unione dei sistemi a spinte e trilitico il tabularium conclude le nuova organizzazione spaziale del foro TEATRO ROMANO l’introduzione del teatro a roma risale all’ultimo secolo della repubblica→ tarda rispetto alle città magno greche i teatri erano considerati inutili e moralmente dannosi, erano quindi costruiti solo provvisoriamente in legno e rimossi dopo l’uso primo teatro romano : teatro di Pompeo Magno I sec a.c. ( si susseguono al potere importanti personaggi la cui politica è proiettata verso l’acquisizione di un potere autocratico, volte a instaurare tirannia→ il modello repubblicano inizia ad essere stretto per roma + forti contrasti sociali in seguito all’impoverimento) è il più imponente monumento autocelebrativo di un generale Pompeo celebra un trionfo che lo legittima come personaggio eminente tra tutti gli altri, ruolo che si riflette anche nell’attività artistica Pompeo è riuscito a far costruire un teatro singolo in muratura (non associato a un tempio→ vietato) dichiarando che si trattava di un tempio normale, si trattava invece di un teatro ispirato ai santuari: realizza in summa cavea un tempio, a cui si accedeva tramite una gradinata, dedicato alla dea Venere vincitrice. campomarzio : pianeggiante→ cavea posata su sostruzioni e accesso tramite sistema di scale al teatro è affiancato il portico di pompeo con un parco, corsi d’acqua, statue monumentali + curia pompeiana, luogo in cui accoglie il senato, al cui interno pone una sua statua→ sposta l’autorità politica nella sua residenza, commistione ruolo privato-ruolo pubblico ora corrisponde alla zona campo dei fiori roma fronte: teatro argentina i palazzi hanno un andamento curvilineo impostandosi sulle sostruzioni del teatro teatro greco classico arco molto ampio orchestra a pianta circolare si accede tra cavea e palco condizionato dalla morfologia del suolo: sfrutta un declivio naturale, poi modellato teatro greco ellenistico teatro romano orchestra di dimensioni ridotte, a semicerchio scena(palco) + grande che si unisce alla cavea, non ci sono le parodoi ma ci sono le versure→ per i cambi d’abito degli attori scena che si articola in due piani con colonne, semicolonne, nicchie con statue gli ospiti entrano attraverso le architetture che sostengono la cavea svincolato dai condizionamenti ambientali, può sorgere anche in pianura perché si crea artificialmente con sistema ad archi→ gli spettatori entrano grazie a un sistema di gallerie e scale che fiancheggiano la cavea → sistemati in base al ceto sociale gli ordini architettonici possono essere diversi su ogni piano : teater mutif prima applicazione dell’opera reticolata disposizione degli spettatori in base al ceto sociale foro di cesare le ambizioni politiche di cesare sono rispecchiate nelle opere monumentali→ progetta edifici nel campomarzio : saepta/stadio/biblioteca il suo intento era di trasformare Roma in una città moderna, di stampo ellenistico molti suoi progetti non furono realizzati/completati da Augusto ma l’obiettivo principale era dare la sua personale impronta al foro romano (centro della politica→ atteggiamento di sovrano assoluto) -dal 54 ac progetta di comprare terreni su cui c’erano le domus/residenze dell’aristocrazia romana a nord del foro/ pendici del campidoglio→ spazio non pianeggiante→ sbancamento del campidoglio, che sarà mascherato da una fila di tabernae per presentare un fronte uniforme → completo riassetto urbanistico → quantità immensa di denaro per acquistarlo, che ha ottenuto tramite i bottini delle guerre galliche fa realizzare una piazza di forma allungata delimitata da portici colonnati dominato sul lato da un grande tempio in marmo dedicato a Venere Genitrice, protettrice della gens iulia al centro vengono posti i rostra (prue delle navi nemiche strappate dai Romani durante la vittoriosa battaglia di Anzio-guerra latina) il foro di cesare segue i nuovi gusti ellenistici che si stavano diffondendo a roma: quadriportico, con tabernae oltre ai portici il modello di cesare segna la nascita del sistema dei fori imperiali l’edificazione del foro richiede interventi sulla disposizione precedente, tra cui il rifacimento della curia spostata e integrata nel nuovo foro edificio in basso a sx sulla piante cambia l’orientamento per regolarizzare lo spazio Pergameni. Cesare fa un parallelismo come i Pergameni vinsero sui Galati, altrettanto lui trionfò sulla stessa stirpe in Gallia. copie del barocco pergameno Il barocco è una scuola artistica che investe l’europa nel 500, ora è utilizzato per riferirsi a fenomeni del III-IV secolo a.c. per descrivere delle caratteristiche specifiche. barocco pergameno rodio: esasperazione del pathos, espressività, teatralità e impatto emotivo. masse muscolari accentuate, dinamismo. corrente dell’ellenismo. es. fauno barberini Forse era un arredo di un santuario, viene trasferito a Roma e possiamo osservare il cambiamento di funzione (risemantizzare) poiché qua divenne una fontana, venne praticato un foro alla base da cui potesse zampillare l’acqua. esempio plateale del barocco pergameno, pastiche: ibridazioni, combinazioni di parti copiate o provenienti da opere diverse, assemblate in un modo da formare un intero del tutto o in parte nuovo variazioni delle iconografie→ es dalla venere cnidia nasce la venere pudica →Le copie di originali greci, nelle loro nuove funzioni, possono arrivare a degradare le sculture originali. Ad esempio la statua di Efebo, con il suo significato nella cultura greca, oggi è conosciuto come un portalampada a Roma. l’artista ha usato un tipo classico di efebo per il corpo e uno femminile più tardo per il viso neoclassicismo/neoatticismo Nell’ambito di varie correnti che convivono a Roma, si ha il neoclassicismo (o neoatticismo), Atene aveva perso il potere politico, è una città che vive per la gloria del suo passato, e le botteghe erano volte alle riproduzioni dei capolavori dei momenti aurei e irripetibili della storia ateniese. Si vuole riprendere la stagione aurea della cultura greca, riproponendo soggetti del periodo del V-IV secolo rielaborati, dando luogo alla corrente ellenistica del neoatticismo -copie del discobolo di Mirone laocoonte opera di una bottega di rodi ci si chiede se era una copia di un’originale→ era strano che ci fosse solo una copia gli autori sono scultori artisti soli, non copisti: Agesandro, Polidoro e Atenodoro rappresenta una scena famosa narrata da virgilio- Eneide sul volto del laocoonte si percepisce l'angoscia di non poter fare nulla per salvare i suoi figli le figure e il movimento sono molto fluidi rinvenuto sul colle oppio in una grande cisterna, dove c’erano le terme di traiano, prima vi sorgeva la domus aurea accorrono folle a vedere la statua tra cuimichelangelo → ne rimane talmente colpito che baserà la sua produzione sull’influenza di essa COMPOSIZIONE CHIASTICA: Formula compositiva codificata da Policleto, grazie alla quale, tramite la disposizione incrociata degli arti (alla gamba flessa corrisponde il braccio opposto flesso, alla gamba tesa corrisponde il braccio opposto teso), viene risolto il problema dell’equilibrio della figura. a Sperlonga vengono poi rinvenuti altri gruppi scultorei nella grotta di Tiberio→ all’interno era adornata di statue gruppi statuari allestiti in una grotta situata nel terreno di una villa artista di rodi gruppo dell’assalto di Scilla alla nave di Ulisse collocato su un’isoletta al centro della grotta scilla: corpo umano con tentacoli che divorano stesse caratteristiche compositive (movimento, tanti personaggi, teatralità) della scuola radio-pergamena → stessi scultori del laocoonte→ c’è la loro firma ulisse acceca polifemo momento di debolezza personaggio dall’equilibrio instabile simile pathos la scultura dei volti dei personaggi si rifà allo stile dell’altare di Pergamo ara di domizio enobarbo 100 ac circa rilievo storico mostra all’interno dello stesso monumento posizioni stilistiche molto diverse, a seconda della scena rappresentata si trattava probabilmente di un basamento per un monumento scena delle nozze Nettuno e Anfitrione che procedono sul carro guidato da tritoni, accompagnato da un corteo di creature marine (pistrici, nereidi) e amorini a sx c’è una ninfa a cavallo di un tritone con in mano un cofanetto→ dono di nozze a dx : creatura marina ambientazione inserita in un contesto con una forte tridimensionalità anche grazie alla posizione e torsione dei personaggi, la ruota è vista di scorcio=sembra che il quadro proceda in obliquo venendo incontro allo spettatore e uscendo dalla scena→ perfettamente inserito nella produzione ellenistica è probabile che questo rilievo provenisse da un monumento greco scena di censimento-sacrificio scolpito sicuramente a roma cerimonia del censimento seguita da un sacrificio al dio Marte → 2 scene rappresentate insieme da sx verso dx censimento: i magistrati si occupano della valutazione delle ricchezze della singola persona ai fini dell’inquadramento nell’esercito sx: personaggio seduto che registra i dati del cittadino, un altro inserviente seduto porge una mano a un altro cittadino 2 soldati che separano la scena→ inizia la 2° scena culmina in un sacrificio : “suovetaurilia” → maiale, montone e toro, tipico sacrificio che prevede l’uccisione di questi 3 animali sacerdote che sta per sacrificare a Marte, è coadiuvato da 3 camilli=inservienti al culto 2 musici animali condotti al sacrificio dai victimari: inservienti che operano nel sacrificio differenze tra le 2 scene sacrificio nozze affiancamento di due scene che avvengono in momenti diversi unità spazio-tempo espone in maniera sintetica e lineare gli eventi disposizione paratattica esprime il paesaggio e il movimento dei personaggi tradizione medio-italica arte ellenistica e mitologica l’artista (greco) deve trovare un linguaggio particolare diverso per esprimere un soggetto che non appartiene alla sua cultura ma deve adattare il suo linguaggio all’esigenza dei committenti dimore romane il colore era un elemento essenziale dei palazzi e dimore romani→pitture parietali, eseguite ad affresco = su intonaco ancora umido →particolare durevolezza schema decorativo eseguito dal pictor parietarius ed elementi più figurativi al pictor imaginarius tema prevalente: paesaggio naturale o architettonico le maggiori testimonianze vengono da Pompei→ base per la ricostruzione dell’evoluzione delle tecniche pittoriche e dei temi di decorazione AUGUST MAU riprende Vitruvio e la sua schematizzazione degli stili pittorici e sulla base di esse classifica 4 “stili pompeiani”, /schemi decorativi tra la tarda repubblica e il primo secolo dell’impero→ sfuggono alla sua classificazione gli sviluppi successivi l’analisi è limitata: pompei non era un centro propulsore quindi le mode decorative arrivarono in ritardo rispetto a Roma/ coste del lazio/campania, e a volte gli stili coesistono 1° stile: stile strutturale utilizzo dello stucco a rilievo con solcature profonde che dividono i blocchi imitazione di paramenti murari in opera quadrata e di murature in lastre di marmo policromo ispirato dai palazzi ellenistici tendenzialmente divisi in tre fasce: zoccolo in basso, zona mediana dipinta, cornice in stucco elementi figurativi quasi assenti 2° stile : architettonico Tutto dipinto senza rilievi materiali ma la parete comincia a essere “sfondata” illusivamente, creando effetti trompe-l'oeil che simulano più piani spaziali grazia alla prospettiva: podio e colonne in primo piano, ortostati e lastre in secondo piano Questo stile evolve nel tempo e non è unitario, comincia con un accenno di finzione, ma mantiene una parete ancora chiusa che nasconde uno sfondamento totale. la parete mantiene la scansione tradizionale ma con l’aggiunta di elementi architettonici in prospettiva: colonne su alto podio, sormontate da cornice continua → effetto realistico le architetture, pur essendo realistiche, non riproducono una realtà concreta, ma invitano lo spettatore a entrare nella stanza come in uno spazio che trasforma la vita reale tramite la fantasia di chi lo osserva Marco antonio: stile di vita più consono ai fasti dell’oriente, divinità Dioniso si ricopre di ricchezze tipicamente orientali, stile oratorio articolato, forbito Alessandria avrebbe sostituito Roma 2 mondi che si contrappongono 31 .c. → ottaviano sconfigge antonio e cleopatra e annette l’egitto= ultimo territorio ellenistico Roma è sotto Ottaviano → vedi p. 286 -in arte domina il gusto greco classico → richiamo al passato illustre di pace e democrazia ARCHITETTURA DELL’ETÀ AUGUSTEA cambiamento di rotta nell’edilizia: - costruzione mausoleo e tempio di apollo + residenza di Augusto - restauro degli edifici risalenti ai grandi personaggi della repubblica→ messaggio politico : rinnovamento morale e religioso roma si trasforma in una città di marmo*→ tutti gli edifici vengono rivestiti di lastre di marmo che va a sostituire il tufo stabilisce che a Roma solo imperatore e casata imperiale potevano edificare/ristrutturare templi→ processo di divinizzazione della casata imperiale - opere “pragmatiche”: fornitura idrica-acquedotti, fornitura e distribuzione di cereali, norme per l’edilizia abitativa → curate dal collaboratore agrippa *marmo di luni→ da questo momento si assiste all'estrazione sistematica del marmo apuano di tipo industriale agevole trasporto principalmente a roma e nel mediterraneo templi terminati da augusto: venere genitrice costruisce il tempio di apollo aziaco sul palatino -nuovo assetto amministrativo, divisione in 14 regiones, 265 apparati amministrativi (vicus) retti da vicomagistri e ministri→ significato politico: in ogni vicus c’era una cappella/edicola per il culto di Augusto -rinomina le colonie es. Augusta Taurinorum riorganizzazione del territorio → costruzione di edifici pubblici nelle città, sul modello di roma → archi di trionfo ad Aosta (stile eclettico, rivestito in marmo), Susa : messaggio di pace e coesione, rappresentazione di una suovetaurilia → poca profondità, non realistico, dimensioni gerarchiche Augusto si dedica al compimento delle opere iniziate dal padre (e al restauro di opere precedenti): tempio del divo giulio dopo la sua uccisione, cesare era stato cremato davanti alla regia inizialmente in quel luogo era stata eretta una colonna di marmo africano dedicata al “padre della patria”, è stata poi distrutta e costruito il tempio → primo tempio dedicato a un uomo(non un dio), divinizzato dopo la morte era stato voluto da ottaviano e Antonio, ma realizzato in età augustea→ il monumento diventa celebratore della vittoria di ottaviano su antonio, l’alto podio viene infatti decorato con i rostri (punta di metallo) delle navi di Azio → dall’altra parte del foro c’erano altri rostri del 4° sec A.C sottratti alla flotta di Anzio, che erano prima appesi al comitium (davanti alla curia), e dopo la sua distruzione nell’età di cesare collocati sul lato corto del foro → posizione simbolica di monumenti con rostri che hanno segnato i momenti di imposizione del dominio romano lati del tempio: archi della vittoria di azio con la restituzione delle insegne partiche /dedicati ai nipoti augusto convertì il foro in un monumento dinastico alla sua famiglia (dinastia giulia) - arco in memoria della resa dell’impero partico - tempio del divo Giulio - archi trionfali (vittoria di anzio e sui parti) - basilica Giulia ed Emilia - foro di cesare e curia Giulia in epoca imperiale il foro perde il suo significato politico originario, a Roma come nelle colonie. Nonostante permanessero i rituali di stato e le attività delle basiliche, esso era diventato uno spazio rappresentativo della storia di roma, e del potere degli imperatori, grazie alla presenza di santuari, edifici e monumenti onorari. foro augusteo 2 a.c. la costruzione dei fori imperiali inizia con Cesare, il cui foro viene completato da Augusto in seguito, accanto ad esso, realizza il suo foro al centro del foro colloca una sua statua tempio dedicato a Marte Ultore, dio della guerra - imponente edificio in marmo, ampiamente decorato - conservate le insegne legionarie restituite dai parti - diventa il centro delle attività militari: rituali bellici svolti al suo interno - ai lati:archi onorari intorno al foro (il modello viene ripreso anche dagli altri fori imperiali) costruisce dei portici, che si allargano in esedre semicircolari→ necessità di spazio per commerci/giustizia e altre attività - all’interno delle esedra principale: statua di enea a di sinistra e di Romolo in quella di destra Vicino a Enea, nell’esedra, erano poste le statue dei più illustri personaggi della gens Iulia, mentre nell’esedra opposta, accanto a Romolo, si ergevano le statue dei maggiori protagonisti della storia di Roma, i summi viri → collegamento fondatori di roma- stirpe giulia: culmine della gloria della repubblica ogni elemento è propaganda del potere della dinastia giulio-claudia -muro che separava il foro dalla suburra= quartiere popolare in condizioni precarie→forte contrasto con la luminosità dei marmi della piazza La piazza e il tempio erano concepiti come il manifesto ideologico del nuovo stato e obbedivano a un preciso programma, in cui storia e mito si fondevano per celebrare l’età dell’oro augustea. Conformemente al suo stile politico, Augusto evitò le autocelebrazioni dirette, preferendo affidare a una studiata fusione di due cicli mitologici, quello del troiano Enea e quello di Romolo, l’esaltazione della propria stirpe che s’intrecciava indissolubilmente con quella di Roma e della sua missione universale. area del campo marzio in età imperiale il Campo Marzio accentua il suo carattere di luogo di intrattenimento/svago importanti costruzioni: terme di agrippa, portici del circo flaminio, teatri di Pompeo/Marcello/Balbo, tempio di Apollo portici particolarmente importanti, ampliati dagli imperatori→utilizzati come passeggiate pubbliche→ sistema di attività centrali della vita cittadina→ vi sorgevano bancarelle di ogni tipo di oggetti "voluttuari", dai gioielli alle schiave - erano tutti ornati da statue, dipinti e oggetti dei bottini, posti dagli imperatori→ elementi prima riservati ai ricchi, ora disponibili in luoghi pubblici nel lato settentrionale del campomarzio invece sorsero templi, altari e colonne (colonna di marco aurelio) per gli imperatori, divinizzati dopo la morte. Essi infatti una volta defunti venivano portati dal palatino al campomarzio in una sorta di corteo trionfale, al cui termine venivano cremati il campomarzio fu la prima zona ad assumere i tratti di una metropoli greca teatro in età imperiale apparato decorativo ricco (uso di marmi policromi): scaenae frons adornata da statue degli dei e della casata imperiale, ingressi sul palcoscenico che permettevano effetti scenografici→ il teatro aveva anche funzione religiosa, di culto dell’imperatore - genere molto in voga: pantomime= espressione tramite movimenti corporei, spesso volgari teatro di marcello 13 a.c. nel campomarzio erano già stati edificati l’anfiteatro di Statilio tauro e il teatro di Balbo, dedicati Augusto progetto di cesare→ concorrenza al teatro di Pompeo, terminato da augusto marcello: figlio di ottavia, sorella di augusto; marito della figlia di augusto Giulia, erede designato mamorì prematuramente sistema del teatro che permette l’affaccio all’esterno di gallerie interne, attraverso gli archi facciata=arcate su pilastri con semicolonne doriche nel registro inferiore e ioniche un quello superiore parte più alta : parete piena con paraste: pilastri addossati al muro con funzione strutturale, terminavano con capitello di ordine corinzio (la lesena invece è puramente decorativa) →insieme di diversi stili fa ricostruire il porticus metello→ portico di ottavia dopo il restauro di augusto, lo sviluppo del campo Marzio è dovuto ad Agrippa, generale di Augusto, che erige - le terme + parco con fontane, specchi d’acqua e statue - edificio dei saepta iulia - pantheon, all’epoca di forma rettangolare, con statua di cesare all’interno e augusto all’esterno mausoleo di Augusto 32-28 a.c. -campomarzio, sulla riva del tevere e vicino alla via lata/flaminia (ora via del corso) → uno dei primi edifici visibili -diventa quasi una collina artificiale -grande cilindro di base coperto di marmo bianco→ travertino -tamburo centrale che svetta -tra i due cilindri: riporto di terra con cipressi, così come sulla parte superiore e in cima statua di augusto su un altissimo cilindro -nicchie interne con le urne cinerarie dei membri della famiglia, in cima urna di augusto -La struttura richiama i sepolcri arcaici per i tumuli di terra, e allo stesso tempo un monumento eroico, di esaltazione, con un richiamo alla tradizione italica e arcaica -in seguito verranno aggiunti due obelischi a ricordare la vittoria di azio e la conquista dell’egitto→ vittoria definitiva di augusto -Oggi sappiamo che un asse univa il mausoleo con il pantheon, creando una corrispondenza. Augusto non vuole che questa corrispondenza indichi che il pantheon fosse dedicato anche a lui, perché capisce che è rischioso da un punto di vista politico elevarsi agli dei e perché si trattava di i due miti fondativi erano uniti dal momento che ascanio fonda albalonga e romolo e remo ne sono discendenti Il recinto dell’Ara Pacis crea un mosaico di immagini accuratamente selezionate e giustapposte che includono episodi del mito, scene allegoriche e raffigurazione di personaggi reali. La chiave di lettura dell’intero programma figurativo è il tema della continuità tra la Roma delle origini, di Enea e di Romolo, e la Roma trionfante di Augusto: nella seconda rifioriscono le tradizioni della prima. La Terra non può che partecipare a questo grandioso rinnovamento, mostrandosi in tutta la propria fecondità. Il raffinato atticismo dell’Ara Pacis è la più alta espressione del solenne classicismo augusteo. Quali sono i caratteri: -il ripudio di ogni tensione espressiva (vedi volti dei personaggi), -il culto della purezza stilistica, -la predilezione per gli schemi simmetrici e l’astrazione concettuale delle rappresentazioni allegoriche, sia pure travestite da scene, personaggi e immagini di sapore naturalistico. tempio di Apollo Palatino/aziano + residenza di Augusto 30 a.c. Palatino Ottaviano realizza il tempio, che era stato votato nel 36 in occasione della battaglia navale contro sesto pompeo: Con la vittoria dell’esercito romano, Apollo aveva rinnovato i favori nei confronti di Ottaviano, che gli fa dedicare il monumento sul Palatino nel luogo in cui Ottaviano edificò la sua residenza. tempio venne costruito dopo la battaglia di azio: tempio di apollo aziaco Augusto costruisce la propria residenza contigua al tempio, nel sito della casa di Romolo→ legame profondo tra il fondatore e colui che rifonda Roma: richiamo costante nell’età augustea→ lettura della storia di tipo provvidenziale dimora di Augusto Il luogo venne scelto non a caso, lì vi furono le tracce della Roma dei villaggi pre-urbani, già note agli antichi, in particolare il quel luogo furono rinvenute le tracce della casa di Romolo. Augusto decide di edificare la sua domus contigua al tempio di Apollo, nel sito della casa di Romolo, istituendo un legame tra il fondatore di roma e colui che la rifonda. La LETTURA DELLA STORIA era DI TIPO PROVVIDENZIALE per favorire il compiersi nel principato di augusto. non è un palazzo, è una casa→ augusto mantiene un livello basso adiacente al tempio di apollo sul palatino→stesso colle della casa di Romolo → negli anni viene ricoperto dai palazzi imperiali non particolarmente lussuoso, los farzo è costituito dalla simbologia del potere = vicinanza/fusione casa-tempio inizia il modello di legame palazzo-circo massimo: luogo in cui si raduna il popolo, rapporto visivo e legame popolo-imperatore, che è partecipe della comunità cittadina anche in assenza tramite il palazzo (es. costantinopoli: ippodromo, santa sofia-palazzo imperiale) 2° stile-Roma Le pitture del secondo stile erano principalmente pitture di giardino, la più famosa del repertorio figurativo romano. Bisogna ricordare che nell’immaginario della roma di quel periodo, il giardino è uno dei motivi più ricorrenti e riveste le aspirazioni di rappresentanza della classe aristocratica. Per giardino si intendono gli spazi aperti che, nei peristili e nelle domus, erano attrezzati da giardinieri rispondendo ai criteri della ars topiaria: regolamentazione della natura, che cresce spontanea, entro forme geometriche imposte dall’uomo (bordure in siepi di bosso che recingono aiuole, le rose, i corbezzoli, i melograni e acqua in fontane) →nell’età augustea si afferma il gusto per la rappresentazione di giardini ed elementi naturali anche negli interni il giardino è uno dei motivi più ricorrenti e che riveste le aspirazioni di rappresentanza della classe aristocratica studiolo di augusto le colonne sono “smaterializzate” e diventate candelabri che terminano con decorazioni vegetali si dispongono al centro unicamente per incorniciare un quadro centrale non ci sono paesaggi rappresentati, ci sono altri quadri che richiamano soggetti rappresentati in maniera arcaica Numerosi elementi alessandrino-egittizzanti quali obelischi alati, foglie e fiori di loto, nodi serpentiformi, grifi affrontati ai lati di un obelisco ultime fasi del 2° stile- inizio 3°→ chiusura della parete triclinio sotterraneo della villa di Livia a primaporta 20-10 a.c. -affresco parietale del giardino conservato al museo nazionale di palazzo massimo -atrio ipogeo (sotterraneo) Entrando nell’ipogeo si è accolti dalle 4 pareti decorate con la vegetazione, che danno l'impressione di essere circondati da un giardino di dimore romane. in alto: stalattiti che ricordano un ambiente di grotta: l’illusione che si voleva suscitare era quella di trovarsi all’interno di un riparo: grotta, da cui osservare il giardino esterno natura apparentemente spontanea ma che è in realtà studiata →primo piano: recinto di canne con di fronte pini, querce, abeti →oltre il recinto: balaustra di marmo articolata in esedre a pianta rettangolare→ delimita una “passeggiata” → oltre la balaustra: vegetazione di moltissime essenze (meli, rose e oleandri) e animali (uccelli, farfalle, lucertole e serpenti) che restituiscono un'immagine realistica. I fiori e frutti sono gli unici elementi non realistici, perché appartengono a stagioni diverse ma sono rappresentate tutte nella solita scena. villa farnese (farnesina) fine 20-0 a.c. Lungo la via della Lungara, a Trastevere, sorge la Villa Chigi famosa per gli affreschi di Raffaello. Nella stessa area della villa, venne rinvenuto un complesso di età romana passato alla storia per gli affreschi. Tutta la regione del Trastevere (quattordicesima regione augustea) era una zona sub urbana punteggiata di grandiose ville della classe dirigente (villa di Plodia, la villa di Cassio Longino), l’ipotesi è che la villa romana della farnesina appartenesse a Cassio Longino a cui sarebbero state espropriate le proprietà dopo l’uccisione di Cesare, passando in mano ad Agrippa. Agrippa sposa Livia nel 21 a.c, ed è possibile che in questa occasione la residenza sia stata ridecorata secondo uno stile innovativo. lo stile veniva rinnovato in ambienti di corte e dell’aristocrazia. stile innovativo→ passaggio tra 2° e 3° stile pompeiano rinvenimento della villa: 1879, costruzione dei bastioni che rialzano le sponde del tevere, creando il lungotevere→ scelta di asportare gli affreschi per liberare l’area cubicolo B elementi architettonici esilissimi, senza più consistenza secondo il processo del secondo stile. Le architetture, impostate su un podio (2 stile), non hanno funzione strutturale, ma servono ad inquadrare un quadro centrale sorretto da due sirene (idea dell’arredamento delle domus). I quadri raffigurano due scene simmetriche, sempre 2 figure femminili che dialogano, una seduta che suona uno strumento e una in piedi, che richiamano le Lekythoi greche a sfondo bianco (che avevano scopo funerario, riprendono la cultura figurativa classica→richiamo all’arcaico nell’epoca augustea). centro: dipinto di dioniso fanciullo tra le ninfe di Nisa →stile tardo ellenismo L’ambiente diventa una specie di pinacoteca con quadri appesi su una parete chiusa a fondo rosso. La parte alta riporta un frontone centrale fiancheggiato da cariatidi che sostengono due architravi laterali, al lato si hanno delle nicchie con sculture dorate. Il timpano è decorato da elementi vegetali, amorini che cavalcano pantere ( tema dionisiaco) e in alto culmina una figura alata. I temi sono dionisiaci e miniaturistici con personaggi fantastici. cubicolo E Sfondo bianco con trama di architetture (candelabri al posto delle colonne) che sorreggono delle cariatidi che sostengono architravi, tutte le architetture arrivano ad avere una funzione decorativa. centro: edicola che inquadra un paesaggio sacrale: piedistallo con statua di atena, passante che si siede ai piedi→tema della pietas religiosa tipico dell’epoca augustea Ai lati si ha Artemide nella doppia veste di Diana cacciatrice e Selene dea della luna. Nella seconda edicola si ha la rappresentazione di una colonna con sopra un peghilato, una pietra sacra, e ai piedi un viandante offerente. In alto chiude l'edicola un timpano. ambulacro (corridoio) ambiente stretto e lungo in cui gli ospiti potevano passeggiare successione di elementi di sostegno: candelabri con cariatidi che sorreggono corone e ripartiscono la parete in pannelli alto: nature morte con maschere, animali // scene di paesaggio bucolico/ idilliaco con animali, gruppi di case, statue di divinità triclinio C stesso schema dell’ambulacro ma su parete nera (candelabri, corone) Nella fascia in alto si hanno delle scene che sembrano replicare uno schema sempre uguale: - prima parte → personaggi che interagiscono: premessa/antefatto che porta alla formulazione di un giudizio - seconda parte→ autorità giudicante non conosciamo gli eventi, erano probabilmente storie dei romanzi ellenistici andate perdute le scene sono ripartite da alberi/elementi architettonici→ concetto della narrazione VILLA DI AGRIPPA POSTUMO a boscotrecase 15-0 a.c. A Pompei si ha la villa di Agrippa ricordata con il nome del figlio AGRIPPA POSTUMO. Il passaggio tra secondo e terzo stile, non è solo nell’introduzione di informazioni immutabili e definitive, si ha un'evoluzione del gusto, ed è visibile nelle decorazioni di questo edificio. SALA ROSSA Cornici elaborate che inquadrano pitture di paesaggio o episodi del mito, e tendono all’astrazione. E’ sempre presente una parte basale, una parete nera e le architetture diventano sottilissime, con motivi che ripartiscono l’ambiente. Se prima si trovava un riferimento alle architetture, ora il richiamo è all’oreficeria, è una pittura che tende all’astrazione ed è raffinatissima. sviluppo del terzo stile (10ac)→non ci sono più gli elementi architettonici, si perde l’effetto prospettico quadri di paesaggi/miti la ritrattistica imperiale A partire da Augusto il volto pubblico del sovrano è sottoposto a un rigido controllo e diventa onnipresente nella vita quotidiana a Roma, in forma di statue, rilievi, strade, monumenti, busti, raccordate da un cortile poligonale - l'ala occidentale→tradizionale: successione di sale da pranzo (triclinia) e di riposo (cubicula) e altri ambienti a planimetria regolare, articolati lungo un grande peristilio→grande cortile con fontana al centro, circondato da portici La pianta è semplice, ricorda la semplicità della disposizione paratattica dei personaggi del corteo dell’ara pacis che rimanda a forme classiche. - l’ala orientale pianta complessa ed articolata. grandi esedre a pianta pentagonale raccordate da un ambiente a pianta ottagonale (7) , coperto da una cupola forata da un oculo alla sommità, l’aula si affaccia sul paesaggio con maestosi portali intorno alla sala si distribuiscono a raggiera ambienti cruciformi o rettangolari. Ci sono stati architetti diversi per le due aree che rispondevano ad ispirazioni diverse, probabilmente sono state costruite in momenti diversi. La prima ad essere costruita è quella occidentale, di quando Nerone non aveva ancora avuto la svolta tirannica (domus transitoria), con la svolta e l’incendio del 64 si ha il secondo complesso, costruito sotto i motivi dell’architettura complessa ellenistica. I due sono mal congiunti, si nota l'inserimento di ambienti irregolari per permettere la congiunzioni di queste due aree. Questa svolta autoritaria si rispecchia nelle costruzioni architettoniche ed urbanistiche. Le pitture superstiti sono una testimonianza del 4° stile sappiamo che fu attivo il pittore Famulo, uno dei pochi di cui si ricorda il nome esasperazione del decorativismo con intrecci di elementi vegetali, animali, oggetti e figure fantastiche, definiti nel rinascimento MOTIVI GROTTESCHI perché gli ambienti sotterranei, durante la costruzione delle terme, furono riempiti di terra e diventarono, nell’età moderna, delle grotte in cui gli artisti del cinquecento entravano per vedere ed ispirarsi alle pitture delle volte. Svetonio parla di una sala rotante, dove i commensali giravano su un pavimento rotante, a lungo si pensò che fosse la sala del colle svetonio, più recentemente si studiò una sala circolare del colle palatino, che aveva architetture molto complesse: una sala circolare al di sotto della quale si sviluppa un cilindro che si presta ad avviare un sistema rotante della pavimentazione. Sala delle maschere → ritorno alla riapertura della parete con architetture svuotate di potenzialità strutturale, quadri appesi e maschere nel fregio delle decorazioni intermedie. Si introducono elementi decorativi fantastici (obelischi con piccoli mostri), si ha l'unione di motivi del secondo e del terzo stile. le architetture occupano la parete come una ragnatela in cui si uniscono gli elementi miniaturistici e fantastici del terzo stile. pareti della sala di achille a sciro: architetture che inquadrano figure umane a grande dimensione gli artisti del 500 entrano nelle grotte e traggono i motivi del quarto stile e li ripropongono nelle loro pitture (sala di ettore e andromaca / decorazioni appartamenti papali) ETA’ FLAVIA Nel 68 Nerone muore, si succedono 4 imperatori: Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano (imposto dalle regioni orientali del fronte baltico) La dinastia flavia era composta da Vespasiano, Tito e Domiziano (muore senza eredi). 68-69 Anno dei quattro imperatori: Galba, Otone , Vitellio e Vespasiano 70 Distruzione di Gerusalemme da parte di Tito, figlio di Vespasiano 79 Eruzione del Vesuvio 80 Inaugurazione del Colosseo Ritratto di vespasiano il ritratto del princeps era uno strumento di propaganda e diffusione di messaggi politici. Erano meticolosamente costruiti enfatizzando determinati tratti che riflettevano l’ideologia e la personalità dell’imperatore a differenza dei ritratti della dinastia giulio-claudia, non è idealizzato sguardo pacato, volto di un uomo anziano (sale al potere a 60 anni), pochi capelli, guance e palpebre cascanti, labbra sottili (sdentato), fronte rugata, mento pronunciato Si rifà alla tradizione tarda repubblicana → verismo Il messaggio che vuole dare con il suo ritratto è un ritorno alla tradizione della sobrietà dei costumi, con un aspetto benevolo ma sicuro di sé→ uomomaturo, difensore delle tradizioni Romane il ritratto dell’imperatore inizia a diffondersi anche sulle monete: veniva rappresentato sul fronte e dietro c’era un evento storico o una virtù del princeps l’architettura nell’età flavia monumenti essenziali per la rappresentazione del potere: standardizzati: archi→ principale forma di glorificazione, terme con assetto simmetrico volontà di distacco dal dispotismo di Nerone: smantellamento domus aurea riconvertita ad uso pubblico: ai piedi dell’Oppio→impianto termale; ritratto Nerone → Dio sole, stagnum→ colosseo anfiteatro flavio (colosseo) l’anfiteatro era il luogo più amato dal popoli, che poteva assistere a lotte tra gladiatori, spettacoli di caccia, lotte tra animali, esecuzioni. erano presenti in quasi tutte le città romane, generalmente collocati fuori dal centro urbano, per questioni di sicurezza e per non riversare in città il flusso di spettatori. l’opera viene intrapresa da Vespasiano nel 70 (dopo la guerra giudaica), continuata da Tito e terminata da Domiziano. politica populista, che vuole la simpatia di alcuni ceti meno abbienti, restituendo ciò che Nerone aveva sottratto (restituisce parti della domus aurea, ma ne mantiene qualche padiglione in cui andarono a vivere i suoi figli)--> segno di contrapposizione politica -finanziato dalla guerra contro gli ebrei -sostituisce lo stagnum di Nerone -costruzione delle fondamenta: canalizzazioni già presenti + uso di pompe idrauliche per drenare il lago -Essendo un’area acquitrinosa le difficoltà nascevano dalla presenza del territorio instabile, per cui vengono fatte fondazioni imponenti: una zattera in cementizio→ primo anfiteatro in muratura -Alzato in tufo e laterizio rivestito di blocchi di travertino (pietra calcarea pregevole nell’aspetto) -forma ellittica (differenza dal teatro) : nell’arena si svolgevano combattimenti/ simulazioni di battaglie navali -il motivo del teatro vedeva 3 ordini susseguirsi sui piani (come teatro di marcello): tuscanico alla base, ionico e corinzio. -facciata strutturata su 4 piani: primi 3 scanditi da arcate su pilastri con semicolonne -livello superiore: attico con parete piena scandita da paraste in corrispondenza delle semicolonne, di ordine corinzio che alternavano pannelli in muratura con aperture e decorazioni. Attico = Struttura muraria di coronamento di un edificio, posta sopra il cornicione alla sommità Può essere un vero e proprio corpo di fabbrica o anche solo una balaustra, arricchita con sculture o elementi decorativi. -Nell’attico sorgono delle mensole in cui erano inseriti pali che sostenevano il velarium(copertura in stoffa) tramite delle corde. -l’arena rimaneva scoperta, nelle rappresentazioni di combattimenti navali si riempiva d’acqua tramite i canali -gli spettatori erano smistati attraverso ambulacri anulari e passaggi -Cavea divisa in settori: spettatori distribuiti in base alla loro importanza sociale, arrivano fino al terzo ordine, in modo che gli operai potessero lavorare ai diversi piani, al riparo dalla pioggia. le classi sociali erano distinguibili anche dall’abbigliamento: ai piani superiori sedevano donne, schiavi e stranieri, questi ultimi indossavano un mantello scuro, contrapposti ai cittadini romani, che indossavano una toga bianca. l’imperatore sedeva all’interno della sua loggia. -I lavori furono eseguiti per quadranti con squadre diverse che lavoravano contemporaneamente. -Sotto all’arena, pavimentata di sabbia in cui si aprivano botole per far apparire le scenografie, c’erano ambienti di servizio dove venivano ospitati i gladiatori, animali e scenografie -I gladiatori arrivavano nei sotterranei tramite una galleria che lo collegava al ludus magnus, lo stabile in cui vivevano e dove si esercitavano. il tempio della pace - foro di Vespasiano i fori imperiali nel tempo occuparono tutta l’area pianeggiante tra Quirinale, Viminale, Palatino e Campidoglio fino al foro romano →opere di sbancamento schema dei fori impostato da cesare e Augusto: area rettangolare porticata e conclusa da un tempio erano pensati in continuità col foro romano con cui comunicavano Vespasiano restituisce al popolo una parte della domus aurea costruendo anche il foro/ il tempio della pace. Il templum pacis è un grande quadrilatero circondato su 3 lati da porticati, un ingresso monumentale verso il foro di augusto, un’area pavimentata tranne l’ingresso che ha lastre di marmo, e 3 lunghe vasche sui lati con un grande viale libero al centro. Le vasche si riempivano di acqua per fuoriuscire ed irrigare le aiuole dei giardini. -il foro era tutto in funzione del tempio della parete di fondo→ tempio della pace( solo dopo viene chiamato foro) -Non si tratta di un foro vero e proprio perché non ci sono strutture per lo svolgimento di attività tipiche del foro (economiche, giudiziarie, politiche e del potere)--> vocazione principalmente religiosa e culturale, si tratta di un grande parco ricco di fontane, cenatio iovis: sala di fondo in cui si svolgevano banchetti con aperture laterali con fontane ai due lati; La sala pavimentata a opus sectile era riscaldata, sotto al pavimento vi era un intercapedine tra i due livelli pavimentali, in cui circola l'aria calda alimentata dalla bocca di un forno esterno al palazzo (sistema ad ipocausto, caratteristico degli ambienti termali). -prevalgono ambienti di grandi dimensione adibite al ricevimento sala riscaldata tramite intercapedine con aria calda, sistema a ipocausto tipico delle terme domus augustana -parte più residenziale → prevalgono ambienti più piccoli -asseconda il declivio del colle e si sviluppa su + piani -grande peristilio occupato da una grande vasca con un’isola al centro con un tempietto dedicato a minerva, strutturato su due piani -grande esedra che si affaccia sul circo massimo→ l’imperatore assiste ai giochi del circo dal suo “terrazzo” → distaccato dal popolo anche se in continuo contatto visivo e simbolico stadium Un ippodromo, un’area porticata con un lato curvilineo che serviva comemaneggio per gli esercizi a cavallo. Trasformato in giardino nei momenti successivi. Il palazzo si basava su enormi sostruzioni che ampliavano le superfici edificabili del terreno scosceso. La tecnica edificatoria era quella dell’opus testaceum (mattoni cotti, con l'utilizzo del cementizio. Le due cortine laterali erano composte da mattoni sezionati in parte a forma piramidale, e riempite da una gettata di cementizio che legava le cortine tra loro). Nei mattoni venivano messi dei bolli che testimoniano la datazione di tale materiale, quindi possono essere una fonte APOGEO DELL’IMPERO (ricordare le date!!!!) 96-98 : nerva 98-117: traiano → massima espansione dell’impero → conquista della dacia nel 107 117-138: Adriano: si focalizza sulla protezione dei confini nel II secolo la produzione di sculture raggiunge l’apice per l’efficiente sfruttamento e trasporto delle risorse → si afferma l’uso di sarcofagi; le decorazioni sono sempre più complesse foro di nerva -iniziato da domiziano → Domiziano cade in rovina → damnatio memoriae→ “foro di nerva” -collocato nella fascia tra fori di cesare e augusto e dall’altra parte foro della pace→ si trovava in un punto di passaggio tra il foro e la suburra e doveva essere trasformato a piazza -era un passaggio stradale, uno spazio stretto e lungo e occupato dall'esedra del foro di augusto + non si affaccia direttamente sul foro ma si affaccia sulla basilica emilia → spazio stretto che consente il passaggio → colloca il tempio di Minerva (divinità tutelare di domiziano) ai cui lati ci sono 2 ampie pareti che chiudono la vista dell’esedra di augusto con 2 archi che consentono il passaggio, in fondo esedra con porticus absidata permette l’accesso al foro dalla suburra→ il foro richiama in qualche modo i visitatori, infatti la dea Minerva, a cui era dedicato il tempio, era anche patrone degli artigiani, le cui botteghe erano nella suburra non c’era spazio per un portico → pareti con colonne la cui trabeazione si unisce a quella del fondo della parete → percezione illusoria dell’esistenza di un portico lato opposto: passaggio laterale (a causa della basilica) per accedere al foro chiamato foro transitorio perché permette il passaggio tra esquilino e foro e con gli altri fori oggi rimane solo una parte della parete verso il templum pacis TRAIANO rappresenta l’ideale del princeps conquista la dacia architetto di fiducia: apollodoro di damasco, costruzione del ponte sul danubio, foro/mercati/porto di traiano nerone aveva progettato un canale interno che da puteoli si immettesse sul tevere sfruttando i laghi costieri→ morte prematura interrompe il progetto traiano grazie ad apollodoro crea un bacino esagonale interno circondato da horrea, si crea una vera e propria città in cui le navi potevano entrare senza rischiare gli accumuli di sabbia ponte di traiano costruito per scopi militari per la prima volta unisce le due sponde del danubio espandendo l’impero il fiume era ampio + di 800 m, quindi il ponte era lungo più di 1 km La struttura era lunga 1.135 metri, in un punto in cui il Danubio è largo 800 metri: l'altezza sul pelo dell'acqua raggiungeva i 19 metri; la larghezza del passaggio era di 15 metri. A ciascuna delle estremità, intorno ai due ingressi, era posto un castrum di modo che l'attraversamento del ponte fosse possibile solo passando attraverso le fortificazioni. Con la sua posa in opera veniva di fatto cancellato il confine naturale che il corso del fiume stabiliva tra la Mesia e la Dacia. Cassio Dione ci informa che la costruzione del ponte era finalizzata unicamente alla campagna bellica di Traiano. Già Adriano, succeduto a Traiano, ne avrebbe rimossa la sovrastruttura, ritenendolo un punto di debolezza del limes restano ancora i basamenti in cementizio enormi pilastri in muratura che sorreggono archi e strada lignea per la sua funzione militare → permetteva di essere montata e smontata velocemente. raffigurato anche nella colonna traiana→ traiano tiene in mano la patera foro di traiano rivoluziona l’assetto della città e della valle dei fori → nuova concezione degli spazi e delle loro funzioni introdotte dall'architetto di Traiano Apollodoro di Damasco -è il più grande dei fori imperiali -abbiamo le testimonianze di come si presentasse grazie alle monete. -è una delle meraviglie di roma, diversi imperatori ci facevano visita -il foro di traiano risolve il problema del passaggio tra zona dei fori imperiali e campomarzio, che era chiuso da rilievi collinari e dalle mura serviane→ sbancamento delle pendici del Quirinale/ demolizione della collina tra il Campidoglio e il Quirinale (sopra cui passavano le antiche mura Serviane) → comunicazione diretta tra area dei fori e campomarzio (l’idea era di domiziano → i mattoni che costituiscono la base dei mercati di traiano hanno un bollo di domiziano) -non include un edificio di culto →grandi porte monumentali di accesso=propilei →cortile con al centro colonna traiana con in alto la scultura bronzea di traiano; fiancheggiato da biblioteche gemelle (una latina una greca) e chiuso sul lato orientale dalla basilica ulpia → piazza pavimentata da lastre di marmo bianco fiancheggiata da portici con esedre, parallele a quelle della basilica, basamento dell’aecus traiani (cavallo di traiano), inquadrato dal muro di fondo: porticato trisegmentato → area a cielo aperto che potrebbe trattarsi di un edificio di culto o un colossale propileo di accesso al campomarzio numerosi passaggi verso gli altri fori, principale è l’ingresso monumentale prima del cortile -Traiano viene celebrato come l’eroe che sconfisse i daci→ numerose statue dei daci catturati e dell’imperatore e i suoi generali il complesso dei fori romani è una sequenza di unità spaziali nuove e diverse, ognuno si differenziava dall’altro per l’articolazione degli spazi e l’apparato decorativo. i passaggi tra l’uno e l’altro inoltre non erano interrotti da strade, in modo che si accrescessero a vicenda di magnificenza e ricchezza, contrastando con i quartieri limitrofi. - gli imperatori erano soggetti a una sorta di concorrenza con gli edifici dei loro predecessori - non ci sono regole o scrupoli nell’intervenire su strutture esistenti o demolirle + nessun riguardo alla rete stradale colonna traiana struttura -composta da 17 blocchi di marmo di Luni -detta coclide: a chiocciola → fregio disteso a elica -si trova nel cortile del foro di traiano, tra le biblioteche -monumento celebrativo e funerario: sepolcro di traiano alla base (podio)→ scala interna che permette di raggiungere la terrazza sommitale -piedistallo decorato da fregio di armi -porta d’ingresso verso la basilica ulpia -è alta quanto il colle che è stato demolito per creare lo spazio del foro (indicato nell’iscrizione sopra l’ingresso, sorretta da Vittorie) → celebrazione della politica urbana -statua bronzea di traiano oggi sostituita da quella di san pietro fregio -narra le due fasi della guerra di traiano contro i daci -non si sa chi sia l'autore del rilievo, viene chiamato il maestro delle imprese di traiano, è sicuramente greco, esprime al meglio l’ethos romano perché narra in rapida successione i momenti salienti degli scontri tra romani e daci (varietà di pose, scene: truppe che superano il danubio, scene di guerra, imboscate) che si alternano a quelli più pacati (es sacrifici) -ricorda un manoscritto dispiegato tipico(volumen) → lunga striscia di papiro (i bordi non sono regolari) avvolta a un bastone → la storia è narrata per immagini e articolata in scene separate da elementi naturali/architettonici -l’ingresso avveniva tramite l’ingresso monumentale attraverso i propilei , da cui si accede ai vari complessi -i nomi degli ambienti prendono il nome dai luoghi dell’impero che gli erano più cari, come il canopo (canale che collegava Canopo ad Alessandria): lunga vasca con un’estremità semicircolare e una diritta, termina con triclinio (tavolo e panche) coperto da un catino absidale e esedra con nicchie con statue e fontane da cui esce l’acqua in forma di cascatelle, al centro una vera e propria cascata→ ambiente di grotta richiamato sia dai marmi ma anche di altre rocce e conchiglie → allude al tempio di serapide a Capono fiancheggiata da colonnati con architravi dritti/archi, tra le colonne c’erano sculture e copie di sculture ambiente adibito a banchetti teatro marittimo costruzione a pianta circolare, circondato da porticato ionico grande muro alto che separa il complesso dal resto della villa canale circolare, attraversando il quale si accede a un accesso tramite due passaggi collegati a ponticelli, tra cui c’era un atrio curvilineo si accedeva a un peristilio dai lati concavi con un tablino in fondo, intorno gli altri ambienti, di riposo a sx e termali a dx =piccola isola con una villa in miniatura rifacimento del pantheon -si riteneva che il pantheon di agrippa avesse una cella a pianta rettangolare e che l’ingresso fosse dalla parte opposta → smentito da recenti scavi → il rifacimento di adriano non cambia particolarmente l’assetto -bolli laterizi che rimandano ad adriano, ma non è scontato che l’idea non provenisse dall’età di Traiano e ci fosse un contributo di Apollodoro. -la piazza era fiancheggiata da portici, quindi si vedeva solo la fronte del tempio e non il tamburo della cella→ si vedeva un tempio tradizionale rettangolare con un timpano → effetto di sorpresa entrando in un ambiente circolare -pronao raggiungibile tramite scale -facciata octastila con enormi colonne di granito egiziano, capitelli corinzi e basi in marmo lunense -dopo le 8 colonne frontali → pronao scandito da 3 navate divise da coppie di colonne, la centrale è più grande e porta all’ingresso, le 2 più piccole portano alle esedre con le statue di agrippa e augusto -iscrizione ricorda Agrippa che aveva realizzato la prima versione → viene mantenuta per rappresentare una continuità del progetto Augusteo -piattaforma del pronao è separata dal tamburo cilindrico → se fosse stata un’unica piattaforma avrebbe dovuto sostenere pesi molto diversi e rischiava di rompersi -materiali differenziati : + pesanti alla base -rigorosissimo calcolo di misure per cui il diametro è la stessa misura tra l’apice della cupola e il pavimento =l’interno è una sfera -cupola emisferica: cerchio concentrico di cassettoni che si riducono di dimensione verso l’alto→ funzione decorativa, di alleggerimento, facilita l’essicazione del cementizio -la cupola poggia su un tamburo con nucleo in cementizio e paramenti in laterizio, nelle pareti ci sono 6 esedre, con funzione di alleggerire, inquadrate da pilastri e schermate da colonne corinzie in marmo giallo -oculus centrale → unica forma di luce che cade come pioggia e percorre le superfici della volta, scorre sulla superficie e nei cassettoni si addensa l’ombra: effetto di chiaroscuro che aumenta l’impatto emozionale → sul pavimento tombino che raccoglie l’acqua, il pavimento è leggermente inclinato, viene poi drenata tramite canalizzazioni sotterranee -unico conservato perfettamente come in antichità grazie alla conversione in chiesa cristiana -tetto di lastre bronzee e dorate, sostituite poi da lastre di piombo nell’8° sec -da fuori la cupola è ribassata perché inserita nel cilindro che si alza oltre l’inizio della volta DINASTIA DEGLI ANTONINI La fase di ripiegamento cominciata con Adriano, sotto gli Antonini continuò: l’impero, pur mantenendo intatta la sua forza, non solo non si espanse più, ma fu costretto sulla difensiva dalla forte pressione delle popolazioni barbariche, che divennero particolarmente minacciose sotto Marco Aurelio. Le ingenti spese militari della guerra contro i Marcomanni e i Quadi e le intemperanze del suo successore, Commodo, precipitarono l’impero alla fine del II secolo d.C. in una gravissima crisi istituzionale. Sotto gli Antonini, e in modo assai più accentuato sotto i Severi, l’arte conservò un forte legame con la tradizione classica, ma affiorarono anche i primi segnali di un’incrinatura in quel rapporto tra arte e natura che era sempre rimasto ben saldo nella cultura artistica greco-romana, pur nel variare delle epoche e nell’avvicendarsi delle tendenze stilistiche. adriano adotta ANTONINO PIO personaggio che sceglie di essere rappresentato come un filosofo, durante il suo impero si mantiene la pax romana ed è molto legato al Senato, amante della filosofia stoica (come Marco Aurelio, che regge l’impero insieme a Lucio Vero). tempio del divo Adriano 145 d.c. antonino pio fa divinizzare il padre adottivo campomarzio periptero ottastilo impostato su un alto podio Il tempio era inserito in un quadriportico. rappresentazione delle province sul basamento delle colonne → le colonne sorreggono il tempio come le province sostengono l’impero : sono sempre + integrate e hanno un alto potenziale economico tempio di antonino pio e faustina 141 d.c. foro 141, dedicato alla moglie faustina, dedicato anche a lui dopo la morte trasformato nel medioevo nella chiesa di san lorenzo in miranda→ ne garantisce la conservazione pronao con capitelli corinzi e trabeazione con leoni alati MARCO AURELIO E LUCIO VERO un periodo turbolento per le pressioni sul limes, da parte delle tribù germaniche. Marco Aurelio era un grande pensatore di scuola stoica, costretto a combattere al fronte, morirà nell’attuale Vienna. Lucio Vero, impegnato in campagne militari contro i parti, ne condivide l’impero fino al 169 quando morirà di peste. base della colonna eretta in onore di antonino 161-2 d.c. campomarzio (ora musei vaticani) colonna in marmo rosso non conservata iscrizione su un lato lato opposto: rilievo che rappresenta un personaggio con le ali, interpretabile come aion (tempo eterno), che va verso il cielo per trasportare antonino e faustina a dx c’è Roma seduta sulle armi a sx personaggio che tiene un obelisco → personificazione del campo marzio altri due lati 1: cavalieri che girano in tondo con al centro dei fanti che girano : cerchi concentrici → decursio (=carosello) in occasione dei funerali dell’imperatore iconografia: rappresentazione “a volo d’uccello” →profondità resa lungo l’asse verticale dell’immagine, ribaltamenti e inversioni di orientamento di ciascuna figura o gruppo di figure: accorgimenti tutt’altro che ingenui (come in passato si riteneva), ma espedienti tanto abili e spregiudicati, quanto poco conformi al razionalismo prospettico della tradizione spaziale classica, che recuperano modi arcaici e “non prospettici” di rappresentare la profondità, destinati a tornare stabilmente in auge allorché la crisi dei modelli classici, che in questa fase è soltanto incipiente, si manifesterà in tutta la sua forza. convenzione rappresentativa: i personaggi più vicini a noi sono i cavalieri in basso la profondità è resa lungo l’asse verticale con ribaltamenti e inversioni nelle direzioni delle figure→ non è conforme al razionalismo prospettico di tradizione greca, si riprendono modalità arcaiche statua equestre di Marco Aurelio 161-80 d.c. le statue equestri erano già note nella grecia arcaica, nella ritrattistica romana si sviluppa in forme convenzionali. tendenzialmente legati a momenti chiave es. partenza/ritorno per una campagna (profectio-adventus) → valore militare dell’imperatore -bronzo dorato -originale conservato nei musei capitolini → il bronzo è sopravissuto perché era stato identificato come Costantino (1^ imperatore cristiano), apprezzato dalla chiesa -copia nella piazza del campidoglio -M.Aurelio indossa un costumemilitare semplice senza corazza + calzature tipiche dei personaggi di alto rango -braccio destro levato e mano protesa allo spettatore→ adventus -il cavallo, con corpo possente, segue nel movimento la direzione del cavaliere, posa dell’adventus con zampa alzata -combinazione tra dinamismo e immobilità -stile classico, nella postura del cavallo e nell’atteggiamento di marco aurelio che ricorda l’augusto di prima porta → paterno, trasmette tranquillità, ha la situazione sotto controllo → effetto rassicurante -periodo delle invasioni→ prima c’era un barbaro sotto lo zoccolo del cavallo colonna aureliana campo Marzio eretta per celebrare le vittorie di Marco Aurelio sulle popolazioni germaniche e dell’europa centro-orientale elementi in comune con la colonna traiana: -coclide→ scala interna per raggiungere la sommità + fregio “arrotolato” LA TARDA ANTICHITA’ L’ANARCHIA MILITARE DEL 3^ SECOLO morte di Alessandro Severo : 50 anni in cui si susseguono 28 imperatori, la maggior parte assassinati -momento di confusione e precarietà, a causa delle alte spese militari l’esercito acquista peso politico -pressione dei barbari* quello che regna di più è Gallieno → momento più pacifico termina nel 284 con Diocleziano *mura aureliane tra 270 e 75 con Aureliano costruisce delle mura dopo secoli che Roma non ne aveva→ riflette il clima di insicurezza lunghe circa 19 km, comprendono uno spazio + ampio dei 7 colli inframezzate da torri ingresso attraverso 14 porte Con la presenza delle mura si era sviluppata una differenza tra chi ne abitava all’interno e chi all’esterno, in cui vi erano sviluppati i “continentia aedificia", i quartieri urbani in adiacenza alle mura o lungo le strade in uscita dalla città→ strutture tipicamente urbane (case, domus, insulae) materiali principalmente laterizi di rimpiego vengono inglobate le costruzioni che già esistevano es. sepolcro di Gaio Cestio/anfiteatro castrense → sessorium: complesso di palazzi che i severi e eliogabalo realizzano in quel settore dell’esquilino→ viene smembrato e diviso dalle mura DIOCLEZIANO costruzione delle mura: l’impero è unificato e pacificato diventa imperatore Diocleziano (grazie all’appoggio delle truppe)→ azione politica volta a mettere in sicurezza l’impero riforme: -286- divisione dell’impero in 4 aree gestite da 4 sovrani : tetrarchia → 2 Augusti e 2 Cesari (successori) Augusti= Diocleziano + Massimiano, compagno d’armi e valoroso generale, a cui affida il governo in Occidente con sede a Mediolanum (Milano)/Aquileia. Cesari: Galerio in oriente, capitale: Sirmium/sertica/tessalonica Costanzo Cloro in Occidente risiede a treviri (augusta treverorum) le sedi imperiali si dislocano nelle zone periferiche e vicino al limes per meglio governare settori distinti e proteggere i confini → perdita di centralità politica di Roma → rimane centro monumentale l’impero è sentito comunque come unitario e religioni e cultura rimangono fedeli alla tradizione gruppo dei tetrarchi simbolo dell’unità dell’impero murato nella basilica di San Marco, Venezia porfido rosso: marmo che caratterizza i monumenti imperiali provenienti da costantinopoli→ è stato ritrovato un piede che manca alla statua a venezia sono due altorilievi accostati L’Augusto appoggia la mano sulla spalla del Cesare → abbraccio cerimoniale→ indica l’unità dell’impero non caratterizzati fisiologicamente tranne per la barba → Augusto figure rigide, fisse, fronte solcata da rughe, espressione intensa =indica l’impegno e la fermezza militare la mano sinistra è sull’elsa delle spade per indicare il rapporto amichevole (si usa la mano destra se doveva essere usata). rappresentano non i singoli personaggi, ma l’istituzione tetrarchica, sono il monumento della tetrarchia. cambio di stile: volontà di evocare concetti semplici piuttosto che concentrarsi sulla ritrattistica restaura la parte del foro distrutta dall’incendio del 283, in particolare la curia, ricostruita l’ultima volta da Cesare era probabilmente ricoperta da lastre di marmo, preceduta da un portico illuminata da 3 grandi finestre e sostenuta da 3 grandi pilastri angolari, uno dei quali permetteva di salire in alto con una scala. Le lacune presenti nella muratura erano state studiate per inserirne delle sepolture, ad oggi risultano molto alte perché in seguito agli scavi si è abbassato il terreno. interno oggi spoglio, presentava un pavimento in opus sectile e fiancheggiato da gradoni su cui c’erano gli scranni dei senatori, altare della vittoria→ riportata a roma da ottaviano Accanto all’altare della vittoria (la vittoria era stata portata a roma da ottaviano) vi erano due porte che portavano al foro di Cesare si è conservato perché fu utilizzato come chiesa di sant'Adriano e sovrastrutture appartenenti alla chiesa sono state smantellate per riportare alla luce l’edificio originario Diocleziano provvede alla risistemazione del foro, nel lato corto sotto al Campidoglio sorgeva la tribuna dei rostri (parte del comizio circolare trasferito da Cesare). Sul palco vi sono 5 colonne erette da Diocleziano, con le statue dei tetrarchi con al centro Giove. Un palco analogo nella parte opposta, e 7 colonne nei lati lunghi. Viene creato, così, all’interno dell’antico foro repubblicano, il foro della tetrarchia. terme di Diocleziano Massimiano, per dimostrare la propria riconoscenza a Diocleziano, gli dedica il complesso delle terme di Diocleziano, nella parte alta dell’esquilino. Le terme sono le più grandi imperiali, secondo il modello delle terme imperiali (traiano e caracalla). stazione Termini- esquilino costruite secondo il modello delle terme di Traiano/caracalla: sequenza natatio, frigidarium, tepidarium, calidarium Grande area quadrangolare cinta da mura lungo le quali si sviluppano vari ambienti : biblioteche, attività legate al benessere, conducono a due grandi palestre la grande aula (=navata centrale ora) centrale e il tepidario sono stati trasformati da Michelangelo nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, la struttura è rimasta originale La grande esedra delle terme (lato sud) è oggi occupata da piazza Esedra (della Repubblica), mentre la grande aula centrale e il tepidario sono stati trasformati da Michelangelo nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri diocleziano e Massimiano si dimettono nel 305 D. aveva fatto costruire un palazzo a Spalato dove avrebbe passato la vecchiaia dopo aver lasciato il potere ai cesari -forma compatta, stile ibrido che unisce il modello di villa fortificata tardo-repubblicana e il castrum (accampamenti) -circondato da torri quadrate ai lati e ottagonali in corrispondenza delle porte -attraversato da strade che si incrociano ortogonalmente al centro -porte: ferrea, argentea, aurea (principale), bronzea→ piccola porta che si apre sul mare -parte nord: due grandi isolati con appartamenti del personale/guarnigione -parte rivolta verso il mare: appartamenti residenziali con grande loggia che si affaccia sul mare, tempio di Giove e mausoleo ottagonale Diocleziano, ora cattedrale della città La porta aurea era a più monumentale e importante, attraverso essa si percorreva un asse nord-sud colonnato che dava accesso ad un cortile colonnato (in verde) che era l’accesso agli edifici imperiali (di culto, il mausoleo e gli appartamenti). cortile Sul lato breve si ha l'ingresso al palazzo, che ha la forma di un edificio templare, un possente timpano, impostato su un alto podio, e un motivo architettonico che ne conferisce un aspetto monumentale: le colonne che sostengono un architrave che si interrompe al centro con un arco (SERLIANA= Triplice apertura scandita da colonne, semicolonne o lesene e coronata da un architrave rettilineo con al centro un arco. A partire dal XVI secolo, verrà denominata serliana, dal nome di Sebastiano Serlio, un architetto e trattatista bolognese che contribuì a rilanciarne e a diffonderne l’uso in tutta Europa). l'imperatore inizia ad assumere caratteri ieratici —> tratto della tarda antichità, il sovrano si allontana dal popolo per avvicinarsi alla dimensione divina la tetrarchia dimostra presto la sua debolezza: dopo la morte di Galerio contesa per il potere -le truppe nominano il figlio di costanzo, Costantino -a roma i pretoriani nominano il figlio di Massimiano, Massenzio Nasce lo scontro in cui Costantino assedia Verona, scende a Roma e scontra Massenzio a ponte milvio, in cui ha la vittoria. Costantino è padrone dell’occidente, mentre ad oriente si ha Licinio. Nel 324 Costantino sconfigge licinio e diventa imperatore unico. La nuova capitale viene fondata a Bisanzio, come nuova Roma. 313 editto di Milano nuova capitale : Costantinopoli passaggio epocale riconosciuto nella volontà di Costantino di suggellarlo con la volontà della divinità → sogno di Costantino MASSENZIO impronte indelebili dal punto di vista monumentale basilica di Massenzio vicino all’arco di Tito valle del colosseo- adiacente al foro romano tipologia architettonica tradizionale
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