Scarica Archetipi del sottosuolo e più Sintesi del corso in PDF di Letterature comparate solo su Docsity! ARCHETIPI DEL SOTTOSUOLO, PIETRANTONIO Maine de Biran Esistono due modi alternativi di esistenza: uno nel quale viviamo con coscienza, l’altro in cui sentiamo, agiamo, viviamo apparentemente nello stesso modo ma privi di coscienza e privi del nostro “io”. Il sonno è la momentanea sospensione della volontà, della coscienza e dell’io. Nel sonno agitato dai sogni l’immaginazione, la memoria, la locomozione e la voce restano in esercizio, mentre ad essere sospese risultano solo la sensazione e la percezione. In alcun9i casi, come nel sonnambulismo una parte dei sensi, come l’udito e il tatto, resta in comunicazione con gli oggetti esterni, mentre gli altri sensi hanno perso del tutto la loro percezione. C’è chi fa la distinzione tra sonno parziale e sonno generale: la coscienza di sé o c’è oppure è assente. Se la funzione del sonno è caratterizzata soprattutto dall’assenza o la sospensione della coscienza e della volontà non può esserci un sonno parziale, perché non esiste un io parziale. Quindi: 1. Il sonno consiste nella sospensione dello stato di sforzo, vale a dire dell’azione della volontà sugli organi che sono in suo potere 2. Le cause secondarie capaci di produrre il sonno sono quelle in grado di interrompere l’azione della volontà e di conseguenza anche le comunicazioni che legano la forza motrice agli organi mobili 3. Tutti i fenomeni del sonno vengono unicamente dalla sospensione dell’attività di volontà 4. La causa del sonno non nasce dalla vita organica Il sonno viene scaturito da cause ben precise, distinguibili in: - Cause esterne/passive: stanchezza, ebrezza, malattie del sistema nervoso. Droghe e liquori ne sono alla base. Il cervello pian piano inizia a perdere il controllo sugli organi. Dopo i primi gradi di esaltazione del cervello, che ne fanno scaturire immagini e tratti inattesi, gli organi della locomozione e della voce cominciano a vacillare. Tutti i segni esteriori annunciano che la capacità di sforzo è diminuita, che la volontà è incerta e che le membra sono indocili. Infine, essendo questo godimento sospeso nel suo esercizio, non c’è più alcuno sforzo, né movimento, né io. Ci sono infinite malattiche che portano al sonno e alla conseguente perdita di volontà. - Cause interne/attive: lo stato di veglia prolungato conduce necessariamente al sonno e l’alternanza di questi due stati sembra essere una legge della natura (è fisiologico dormire), allo stesso modo quella dei giorni e delle notti alla quale è legata. L’intervallo più o meno prolungato che separa i ritorni periodici del sonno e della veglia, al contrario, sembra conformarsi alla legge dell’abitudine. Se analizziamo le cause che provocano il sonno possiamo notare che sono le stesse che ostacolano l’azione continua della volontà. Quando la volontà e le facoltà dell’intelletto non sono più attive, si ha soltanto la facoltà passiva di sentire o percepire impressioni. Durante la veglia ci sono due principi in movimento antagonisti tra loro e subentrano quando la volontà deve intervenire e reprimere una passione trascinante, un impulso. Se la volontà ha la
