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Architettura del Cinquecento in Italia, Appunti di Storia Dell'architettura I

Appunti relativi all'architettura del '500 e ai maggiori artisti del tempo

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 13/05/2019

Lorenzo_Beccari
Lorenzo_Beccari 🇮🇹

4.5

(13)

21 documenti

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Scarica Architettura del Cinquecento in Italia e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura I solo su Docsity! Friday, 11 January 2019 Architettura del Cinquecento • Dopo il Sacco di Roma (1527-1546) -Michele Sanmicheli -Jacopo Sansovino e Sebastiano Serlio -Michelangelo Buonarroti (Firenze) -Antonio da Sangallo il Giovane -Giulio Romano -Girolamo Genga • 1546-1564 -Michelangelo (Roma) -Galeazzo Alessi -Andrea Palladio • 1564-1599 Milano—>Pellegrino Tibaldi, Martino Bassi Venezia—>Vincenzo Scamozzi, Andrea Palladio Firenze—>Bernardo Buontalenti, Bartolomeo Ammannati Roma—>Martino e Onorio Longhi, Ottavio Mascherino, Domenico Fontana Antonio da Sangallo il Giovane (1484-1546) Opere Romane: -Villa Madama (1520) -San Pietro (1520-1546) -Concorso per San Giovanni dei Fiorentini -Palazzo Farnese (1512-1546) -Cappella Paolina e sala dei Re (Vaticano, 1534-40) -Palazzo Baldissini 1 Friday, 11 January 2019 Antonio da Sangallo il Giovane (1484-1546) nipote di Giuliano e di Antonio, svolge la sua propria esperienza professionale nell’ambiente romano dove i primi echi della riforma luterana, il dissesto economico e la fuga di artisti conseguente ali sacco di Roma, inducono l’architettura a lasciare la via dello sperimentalismo per ripiegare su scelte più concrete. Antonio il Giovane é un costitutore di tipologie (non inventore di forme) ed utilizza ai fini pratici i risultati delle ricerche teoriche ed archeologiche nonché suggerimenti recepiti dall’ambiente. Col Palazzo Baldassini (1513) Antonio fissa il prototipo del palazzo romano che rimarrà costante fino a tutto il XIX secolo. Lo schema della facciata semplicissima, intonacata o ricoperta con mattoni lasciati a vista e l’unica riquadratura verticale é costituita dai cantonali bugnati, costituendo un modello assai più versatile degli elaborati prototipi bramanteschi e raffaelleschi. Un grande esempio di edificio civile che riporta una stessa architettura di base al Palazzo Baldassini è Palazzo Farnese (1541 in poi) che verrà poi ripreso d a Michelangelo e da altri. Fra le architetture religiose di Antonio da Sangallo ricordiamo i progetti per San Giovanni di Fiorentini (1517) che si ispirano esplicitamente al modello del Pantheon, tentando di svilupparne verticalmente la struttura secondo la tradizione del tempo cristiano. 2 Friday, 11 January 2019 Adiacente alla Biblioteca Marciana, viene progettata la Zecca, luogo di battitura della moneta La facciata del palazzo della zecca rimanda a Palazzo Caprini di Bramante anch’esso diviso in 3 livelli con un bugnato al primo livello -ai du e livelli superiori la facciata presenta delle colonne bugnate, e el aperture presentano una sorta di trabeazione che le sormonta -la facciata viene conclusa con una trabeazione continua Loggetta del Campanile, Venezia Ai piedi del campanile progetta una loggetta che accoglie i visitatori che sbarcano dal bacino di San Marco -grande fascia di attico che sormonta la loggia -apertura a triplice fornice (che rimanda direttamente all’architettura dell’arco di trionfo) -ogni apertura ö delimitata agli estremi da colonne libere Palazzo Corner, Venezia Sansovino si trova a disegnare un palazzo per la famiglia corner, una delle più importanti veneziani. Situato su Canal Grande. Palazzo veneziano si differenzia notevolmente dal classico palazzo italiano, in cui vi era spesso la presenza di un cortile interno (tradizione romana e fiorentina) -Il palazzo veneziano si riconosce principalmente dalla struttura dei muri che lo costituiscono. Oltre gli mai senti sono solitamente ricoperti da travatura lignea (tipicità che parte dal 13^ secolo. -Subito dopo l’entrata del palazzo é situato il salone passante, tipico del palazzo veneziano. -tripartizione in facciata -atrio di ingresso con una triplice fornice d’entrata, che segnano la tripartizione delle facciata 5 Friday, 11 January 2019 -per l’rodine superiore utilizza una coppia di colonne (che rimandano a palazzo Caprini) presentano un ritmo più stretto in corrispondenza delle tre campate centrali. Segna un diverso ritmo, quasi impercettibile, nella struttura dei suddetti archi. -grande cornicione che sormonta la facciata e la conclude. Il Palazzo Corner a San Maurizio (1533-60) è un episodio saliente della scena urbana per la posizione e per le grandi dimensioni. Il modello ispiratore della facciata é ancora una volta quello bramantesco: su di un basamento bugnato poggiano due ordini di archi e colonne binate, l’intelaiatura uniforme della superficie non lascia supporre la disposizione interna, che é quella tradizionale della casa veneziana. Sotto questo aspetto é più simile ad esempi anteriori il Palazzo Dolfin (1536) che presenta una organizzazione di facciata più consueta, pur nell’impiego di nuovi elementi stilistici. Giulio Romano Giulio Pippi detto Giulio Romano (Roma, 1499-1546) L’architettura di Giulipo Romano troppo soggettiva e personale per dare luogo ad una vera e propria tendenza di scuole, troverà tuttavia qualche eco in area veneta. Formazione di pittore e scultore Allievo prediletto di Raffaello -Palazzo Maccarini, Roma -Villa Madama, Villa Lante al Gianicolo, Roma -Palazzo Te, Mantova -Duomo di Mantova -Casa di Giulio Romano Lavora con Raffaello a Roma su Villa Madama Dopo l’arrivo a Mantova, Federico Gonzaga chiede a Giulio Romano di progettare una villa extra-urbana, e provare a ricostruire un edificio che al tempo era adibito alle scuderie. Ambiente di tipo Rappresentativo; luogo definito di delizia. Palazzo Te, Mantova Giulio Romano parte dal modello della Domus Romana, dunque replicare in grande scala l’ambiente della Domus romana. Concepito come residenza suburbana de Gonzaga, si ispira nell’impianto alla descrizione vitruviana della casa di abitazione. Ma il grand edifico quadrato, che ha il punto di maggiore suggestione nell’atrio e alla vasta loggia aperta sul giardino retrostante; campionato di invenzioni stilistiche, spunti naturalistici e decorativi 6 Friday, 11 January 2019 quali ad esempio le colonne in globale in blocchi di pietra a superficie rustica ed il concio “cadente”nella trabeazione del cortile. L’ingresso arriva perpendicolarmente all’asse cittadino La villa presenta 4 facciata con caratteri tutti differenti, difatti parte da elementi pre-esistenti ; l’impegno dunque sta qui le cambiare il ritmo delle facciate -Suddiviso in due livelli, con ordine gigante che copre entrambi i livelli -Ordine dorico che scandisce la parete, che organizza un ritmo non eguale in tutta la facciata; ordine dorico perché si nota la base attica e presenza di metope e triglifi (e gocce) in trabeazione. -i due livelli presentano entrambi un bugnato, anche se al secondo livello sembra assimilabile maggiormente a un muratura isodoma liscia. -fascia che separa i due livelli simile ad una cornice che rimanda alla tradizione greca Nel cortile interno la facciata presenta un differente sistema e ritmo di facciata. -nella trattazione della parete è presente un bugnato, che pero é prestato in differenti superfici e lavorazione della parete. -facciata che presenta un ritmo di serliane Casa di Giulio Romano, Mantova -trattazione naturale della superficie parietale: lavorazione ad intonaco -il livello superiore presenta un sistema ad archi in spessore di mure -al centro, soprastante l’entrata è presente la statua di mercurio -la cornice che divide i due livelli viene ”piegata” e va formare un timpano timpano dell’ingresso centrale, innestando all’interno di esso un arco semicircolare. Presenta un singolare schema di facciata a due livelli dove gli ordini scompaiono per lasciare il posto al gioco del bugnato e dei particolari decorativi. 7 Friday, 11 January 2019 Andrea Palladio (1508-1580) Palladio è probabilmente il più influente ed il più conosciuto architetto con Michelangelo conosciuto all’estero. Palladio mette a punto un architettura che con pochi elementi da connotati alla tradizione natica (colonne, trabeazione, cornice). Architetto più prolifico nel periodo del ‘500. Elementi standardizzati nella sua architettura: colonne, fregi, cornici, trabeazioni. Fa uso di una serie stabilita di tipi generali. Nessun architetto fin allora avrà tante commissioni di ville e palazzi. L’esperienza architettonica di palladio é operativamente circoscritta al territorio della Repubblica di Venezia. In un contesto veneto caratterizzato da un maturo interesse verso la classicità che trova un suo precoce interprete in Fra Giocondo (1430-1515), dedito allo studio della epigrafia latina a partire almeno dal 1470. Lo studio dell’architettura palladiana risulta da condursi sul piano del duplice confronto con il mondo romano, indubbiamente avvertibile nella sua influenza sulle soluzioni adottate nell’uso degli ordini architettonici e con l’universo veneto al quale Palladio appare legato non solo nelle scelte tipologiche e funzionali come nel caso delle ville, ma anche negli intenti connessi alla codificazione teorica dell’architettura c he risente del peso della tradizione aristotelica del resto viva tuttora nelle università venete (fino a tutto il Cinquecento) Villa Capra - “La rotonda” (1566) Edificio a doppia simmetria, contraddistinto da quattro pronai sui quattro lati. Si tratta di un edificio a pianta centrale a doppio asse di simmetria e quattro pronai identici che immettono in un ambiente centrale voltato a cupola. La fabbrica assolve unicamente alla funzione residenziale e non contempla l’esercizio di nessuna funzione produttiva. Tra le opere più significative e innovative spicca Villa Almerico– Capra, detta La Rotonda: la pianta è quadrata con ripartizione simmetrica degli ambienti, raggruppati intorno ad un salone circolare ricoperto da una cupola. In ognuna delle quattro facciate si trova un classico pronao con colonne ioniche e timpano a dentelli. È pensata come luogo di intrattenimento, su modello romano, non come centro produttivo come altre ville palladiane. La cupola centrale (11 metri di luce), che nel progetto di Palladio doveva essere emisferica, fu realizzata postuma su modello differente, rievocando le linee di quella del Pantheon romano. 10 Friday, 11 January 2019 -Villa Trissino a Meledo (1553) evidentemente influenzata nella planimetria dai grandi organismi dell’architettura imperiale romana che il Palladio studia (talvolta restituendo integralmente nella loro configurazione. Villa Barbaro (Maser) Decisamente riconducibile all’architettura della villa romana Facciata di tempio come elemento centrale Facciata che possiede 4 semicolonne che sorreggono un fregio Basilica Palladiana (Vicenza, 1549) -edificio publico -cambia il sistema delle serliana, e ciò permette di cambiare il passo degli elementi in modo impercettibile La soluzione proposta da Palladio è una struttura per così dire elastica, in grado di tener conto dei necessari allineamenti con le aperture e i varchi del preesistente palazzo quattrocentesco. Il sistema si basa sull'iterazione della cosiddetta “serliana”, vale a dire una struttura composta da un arco a luce costante affiancato da due aperture laterali rettangolari architravate, di larghezza variabile e quindi in grado di assorbire le differenze di ampiezza delle campate. Il funzionamento è evidente nelle arcate angolari, dove le aperture architravate sono ridotte quasi a zero, ma è presente in tutte le campate, la cui larghezza varia sempre, seppure di poco. Le logge del piano inferiore sono realizzate nell'ordine dorico, con la relativa trabeazione nel cui fregio si alternano metope (decorate con dischi e bucrani) e triglifi. Le logge del piano superiore sono invece in ordine ionico con la relativa trabeazione a fregio continuo. 11 Friday, 11 January 2019 Famoso anche per alcune sue opere veneziane: L’architettura religiosa palladiana, concentrata interamente a Venezia, si puntualizza nella facciata del San Francesco alla Vigna (1562) giustapposta al corpo costruito del sansosivo, in cui si anticipano gli schemi delle facciate composte più tardi nella chiesa di San Giorgio Maggiore. San Giorgio Maggiore, Venezia (1565) -gerarchizzazione degli ordini -utilizzo di due differenti facciate di tempi -profondo coro -facciata tripartita La facciata presenta un’unico accesso con ordine gigante di quattro colonne composite su plinti, sormontate da trabeazione e reggenti un classico timpano, come fosse un tempio tetrastilo (stile palladiano). Questo si intreccia con un retrostante schema templare il cui frontone poggia su un architrave poco aggettante, retto da paraste. Palladio mette assieme due prospetti templari, uno per la navata centrale e uno minore spezzato per le due navate laterali. Nel generale presenta un organismo a tre navate fortemente sviluppato longitudinalmente come attesta la profondità oltre la zona centrale dove poggia la cupola, della zona presbiterale (impianto composito) All’interno la pianta rappresenta una soluzione originale, in quanto combina la pianta centrale di tradizione classica con la pianta cruciforme. La cupola divide entrambi gli assi della chiesa in due parti uguali, con l’asse longitudinale più lungo del transetto absidato Possiede molte analogie con il Redentore, tuttavia a differenza di quest’ultimo si è evidenziato un limite dovuto alla partizione di questo in facciata. Redentore, Venezia -la facciata utilizzata é sempre la stessa utilizzata da Palladio (facciata del tempio classico) -unica navata La facciata è un chiaro esempio di ispirazione classica tipica di Palladio: quattro timpani triangolari e un attico rettangolare si intersecano tra loro, in un contrapporsi di superfici lisci, di lesene e di lunette. In tale struttura si riflette il carattere specifico della grande fabbrica a remota rispetto al centro della città ma in posizione tale da essere visibile anche da lontano e raggiungibile con solenni cortei di imbarcazioni. L’impianto a navata unica si arricchisce e di una sequenza di cappelle laterali comunicanti fra loro e si focalizza nell’episodio absidale preceduto da una esedra di colonne. Impianto longitudinale a base rettangolare con un sin solare transetto costituito da tre absidi comunicanti con la grande cupola centrale. 12
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