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Architettura di Bramante, Appunti di Storia Dell'architettura

Appunti sull'architettura di Bramante, del corso di Storia dell'architettura Moderna

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 09/12/2021

mir_leccese
mir_leccese 🇮🇹

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Scarica Architettura di Bramante e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura solo su Docsity! Lezione 10 21/10/21 L'architettura del Cinquecento (XVI secolo) -Luoghi: Roma, Venezia, Milano, Firenze, Genova, ecc. -Tipologie: palazzi, ville, edifici religiosi-chiese, oratori, conventi, piani urbanistici, ecc. -COME si configura: perdurala ripresa dell'antico (linguaggio) con un alfabeto formale (correttezza nella citazione formale e proporzionale) talvolta questo si dispiega in una rinnovata sintassi moderna -Continua lo sviluppo della trattatistica (attraverso le personalità di Serlio, Palladio, Vignola) si continua a voler codificare norma e regole per il linguaggio, per i tipi edilizi, ecc... -Tutti gli architetti si orientano utilizzando un metodo progettuale e compositivo che utilizza l'alfabeto dell'antico ma con variazioni sul tema ® Classicismo: fedeltà ai principi formali, proporzionali, alla correttezza della citazione del linguaggio e della sintassi dell'antico. ® Manierismo: intenzionali, volute, scorrettezze grammaticali del linguaggio, disubbidienze formali; accelerazioni eccessive, esagerate di un elemento del linguaggio (per esempio decorazione) ® Sintetismo: semplificazione del linguaggio classico e delle articolazioni formali ® Sperimentalismo: libere interpretazioni, personalità che non si allineano completamente in nessuna delle precedenti categorie, tuttavia hanno qualcosa di ciascuna Bramante Nasce a Monte Asdruardo ora Fermigiano, che faceva parte del Ducato di Urbino, e muore a Roma. Il suo vero nome è Donato, nome che gli viene dato poiché primo figlio maschio di un'umile famiglia, ma fin da piccolo viene indirizzato alla pittura dal padre. Diventerà poi collaboratore di Piero dell Francesca. "Di grandissimo giovamento all'architettura fu veramente il moderno operare di Filippo Brunelleschi, avendo egli contraffatto e dopo molte età rimesse in luce l'opere egregie de' più dotti e maravigliosi antichi... alsecolo nostro Bramante, seguitando le vestigie d ppo, facesse agli a dopo lui strada sicura nella professione dell'architettura, essendo egli di animo, valore, ingegno e scienza in quella arte non solamente teorico, ma pratico ed esercitando sommamente... laonde quell'obbligo eterno che hanno gl'ingegni che studiano i sudori antichi, mi pare che ancora lo debbano avere alle fatiche di Bramante. Perché, se pure i greci furono inventori della architettura, e i Romani imitatori, Bramante non solo imitandogli con invenzion nuova ci insegno, ma ancora bellezza e difficultà accrebbe grandissima all'arte, la quale per lui imbellita oggi veggiamo" - Vasari, Vite BRAMANTE A MILANO E DINTORNI... "[Bramante] condottosi in Lombardia, andava ora in questa ora in quella città lavorando il meglio che poteva. Non però cose di grande spesa di molto onore, non avendo né nome né credito" -Vasari, Vite "deliberatosi vedere almeno qualche cosa notabile, si trasferì a Milano per vedere il Duomo" [si procedeva nella costruzione della fabbrica gotica] "considerata che egli ebbe questa fabbrica e conosciuti questi ingegneri, s'inanimì di sorte, che egli si risolvè del tutto darsi all'architettura" -Vasari, Vite Lavora poi alla facciata del duomo di Bergamo. A Milano conosce Leonardo da Vinci e condividono idee e studi sugli edifici a pianta centrale e sulla prospettiva. Una delle maggiori influenze antiche su Bramante la ha la chiesa di San Lorenzo a Milano proprio risponde ai suoi studi sugli impianti centrali. SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO Voluta da Galeazzo Maria Sforza per conservare un'immagine miracolosa. Era presente un sacello di età carolingia che doveva essere inglobato. Viene ampliato il corpo di fabbrica. Si ha un corpo a tre navate, con una che gira attorno al transetto. Il sacello riprende Santa Maria del Fiore di Brunelleschi. La fabbrica è affiancata da un'unica via. Ipotizza la presenza di una cupola intradossata nel tamburo. Un possibile riferimento è quello della cappella Portinari a Sant'Eustachio di Michelozzo. E' presente un coro prospettico, infatti il coro è in prospettiva dipinto e quindi simula uno spazio maggiore in relazione con la navata, aveva poco spazio a disposizione. Nella parete terminale orientale viene introdotta un'illusione prospettica, che dimostra il perdurare nel Bramante della profonda influenza del suo tirocinio di pittore e soprattutto degli ideali architettonici di Piero della Francesca e del Mantegna. Gli echi albertiani in tale fabbrica sono: ® Sistema dei pilastri inquadrati dall'ordine ® recupero della copertura a botte per navate e transetto La facciata è del XIX secolo. La cupola, il coro e la navata centrale sono a cassettoni, mentre le navate laterali sono ricoperte da volte a botte. Accanto è presente il battistero, in cui è presente la sovrapposizione degli ordini usati nell'angolo e disposti a libro. Con questo si ha una ripresa della Sacrestia di Santo Spirito. TRIBUNA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE -Milano Realizzata per l'ordine domenicano. La chiesa gotica era stata appena finita, viene realizzata questa tribuna per la famiglia di Ludovico il Moro. L'impianto tipologico è costituito da una lunga navata centrale con navate laterali e cappelle, già costruite intorno al 1460, cui venne aggiunta nella parete terminale una vastissima tribuna sormontata da un grande tiburio poligonale e da una piccola lanterna. DUOMO DI PAVIA
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