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Architettura gotica: Francia, Inghilterra, Italia, Appunti di Storia Dell'architettura

Periodizzazione, caratteri essenziali e opere significative dell'architettura gotica: nascita in Francia, sviluppo in Inghilterra e Italia

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 29/03/2023

fe.dinuzzo
fe.dinuzzo 🇮🇹

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Scarica Architettura gotica: Francia, Inghilterra, Italia e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura solo su Docsity! ARCHITETTURA GOTICA DIFFUSIONE E PERIODIZZAZIONE (1140-1500…) Fase dell’architettura europea che si sviluppa in un periodo compreso tra la metà del XII secolo (con precisione 1140) e, in alcune aree europee, i primi decenni del XVI secolo (inizio 1500), ma in alcune aree anche oltre il 1500. DOVE (ILE-DE-FRANCE – ABBAZIA DI SAN DENIS) Nasce nell’Ile-de-France, una regione attorno a Parigi; questa era dominio diretto della monarchia francese  arte gotica divenne una sorta di arte nazionale. Un peso importante l’ebbe anche l’architettura normanna (nasce in Normandia, regione della Francia, e si sviluppa in Inghilterra e in Sicilia). Si diffonde in Europa e, come il Romanico, è un’architettura regionalistica, che si diffonde con modi e tempi diversi, diversificandosi ed adattandosi in base alle richieste delle diverse committenze, per terminare in alcune aree anche oltre il XVI secolo (lasciando il posto al linguaggio architettonico di ispirazione classica recuperato nel Rinascimento italiano e da qui irradiandosi nel resto del continente a partire dal XV secolo). E’ un fenomeno di portata europea dalle caratteristiche complesse e variegate, che interessò tutti i settori della produzione artistica, portando grandi sviluppi anche nelle cosiddette arti minori: oreficeria, miniatura, intaglio di avorio, vetrate, tessuti, ecc. Spagna e Inghilterra: segna la nascita delle monarchie nazionali mentre in altre zone è espressione dei poteri feudali o ancora dei liberi comuni dominati dalla nuova borghesia urbana. Rapporto dell’arte con la fede cristiana: stretto, ma fu anche il periodo nel quale rinacque l’arte laica e profana. Se in alcuni ambiti si cercarono effetti espressivi antinaturalistici, in altre (come nella rinata scultura) si assistette al recupero dello studio del corpo umano e degli elementi quotidiani. Nel 1140 l'abate Suger (tedesco) decide di ricostruire il CORO e la FACCIATA dell'abbazia benedettina di Saint-Denis – vecchia chiesa carolingia - secondo la dottrina neoplatonica “Dio è luce” con un linguaggio nuovo, anticlassico. Si riteneva inoltre che l’abbazia fosse stata consacrata da Gesu Cristo in persona ed era utilizzata come sacrari dei re Capetingi che qui venivano sepolti. Il nuovo coro  con una serie di cappelle radiali a forma trapezoidale direttamente collegate ad un deambulatorio che permetteva ai fedeli di muoversi liberamente anche dietro il recinto del coro. Queste cappelle erano coperte da volte a crociera e sulle pareti si aprivano ampie finestre che davano una grande luminosità allo spazio interno, rendendo l’atmosfera interna quasi soprannaturale, riuscendo a dare una forma sensibile alle teorie dello Pseudo Dionigi (neoplatonico). Era la prima volta che si realizzava una costruzione di questo tipo. Gli strumenti essenziali per questo sviluppo "aereo" furono: 1. l'uso massiccio dell'arco a sesto acuto (di origine mediorientale, prima nell'architettura bizantina, armena e araba) in uso già in epoca romanica, per esempio in Borgogna e nell'Italia meridionale, (in Sicilia: ad ogiva, nel Duomo di Cefalù 1131), 2. che permette di scaricare il peso sui piedritti e pilastri polistili (all’interno e nel perimetro) generando minori spinte laterali rispetto ad un arco a tutto sesto; 3. Lo svuotamento della parete dai carichi permise la realizzazione di pareti di luce, coperte da magnifiche vetrate, alle quali corrispondeva fuori un complesso reticolo di elementi portanti. 4. la volta a crociera ogivale, esportata dai longobardi, che può creare anche campate rettangolari o poligonali invece di quadrate e con l'uso di nervature e costoloni. 5. gli archi rampanti innestati su contrafforti esterni, che ingabbiano la costruzione disponendosi dinamicamente attorno a navate ed absidi. In Inghilterra si ebbe in seguito un ulteriore sviluppo della volta a crociera con la volta a sei spicchi e poi a raggiera o a ventaglio: tutte soluzioni che permettevano una migliore distribuzione del peso a CATTEDRALE DI LAON (1155-1235) E’ una delle più antiche strutture gotiche del paese, dopo le cattedrali di Saint-Denis e Noyon. Probabilmente ha avuto una grande influenza sullo sviluppo del gotico in Francia e all’estero. L'edificio rispecchia un'architettura gotica primitiva, non ancora totalmente definita: si nota, infatti, la compresenza di elementi gotici (triforio, archi a sesto acuto, pilastri polistili, volte a crociera) con elementi di derivazione romanica (archi a tutto sesto e pilastri cilindrici). Vi sono anche richiami all'architettura anglo-normanna, quali il profondo coro con parete terminale piatta e il tiburio a pianta quadrangolare posto a copertura della crociera. L’edificio è situato nel centro storico della città di Laon, sulla sommità di un rilievo dal quale domina la zona circostante. STORIA (3 CATTEDRALI: 800-1052-1155) - La prima cattedrale: edificata alla fine del IX secolo, consacrata nell’800 alla presenza del Sacro romano imperatore Carlo Magno. - 1052 – 1072: lavori per la nuova cattedrale  grande chiesa romanica a tre navate  rivolta del 1112: gravemente danneggiata - 1155: il vescovo Walter Mortagne decise di costruirne una nuova secondo i canoni del gotico La costruzione della nuova chiesa partì, come del resto in gran parte delle grandi chiese medioevali, dal coro, probabilmente già concluso nel 1164, quando vi vennero traslate le reliquie di San Beato. 1170-1180: transetto con le relative due facciate e, a copertura della volta a crociera, venne elevato il tiburio (tradizione normanna) Fino al 1195: aula (a 3 navate) e la facciata principale con le due torri, orientata ad ovest 1180: vetrate policrome 1205 – 1220: demolito l’antico coro di tre campate e sostituito dal coro attuale più profondo Anni successivi: ricostruzione delle facciate del transetto + costruire due torri campanare del transetto sud. ESTERNO – FACCIATA OCCIDENTALE La cattedrale è costituita da 3 facciate: due in corrispondenza delle estremità del transetto (nord e sud) e una principale ad ovest, posta sull'asse ovest-est, lungo il quale si sviluppa l'edificio. Il prospetto principale, che presenta delle analogie con quello della cattedrale di Notre-Dame a Parigi (1208- 1250), si articola in quattro fasce orizzontali. 1. In basso si aprono i tre portali, ciascuno dei quali è caratterizzato da una profonda strombatura con decorazioni scultoree e da un'alta ghimberga triangolare; alle spalle delle ghimberghe, vi è una teoria di monofore con arco a sesto acuto 2. più in alto, si aprono in altrettante nicchie con arco a tutto sesto, il rosone circolare (in corrispondenza della navata centrale) e due monofore ogivali (una per navata laterale). 3. Più in alto vi è una galleria con archetti poggianti su colonnine 4. più in alto, ai lati, svettano le due torri campanarie, a pianta quadrangolare con, agli angoli, torrette ottagonali, tronche alla sommità. Alla sommità in corrispondenza della navata centrale, vi è un gruppo scultoreo raffigurante Maria regina con in braccio il bambino Gesù, fra due angeli oranti inginocchiati; Fra le altre sculture che adornano il prospetto, i buoi delle torri campanarie TORRI CAMPANARIE L'esterno dell'edificio è caratterizzato dalla presenza di quattro torri campanarie: due sulla facciata principale ed una per ciascuna delle due facciate del transetto. Ogni torre si articola su DUE LIVELLI: una bifora in quello inferiore, una monofora in quello superiore, e torrette scalari con sommità ottagonale. I quattro campanili sono privi di cuspide (demolite). Nel progetto originario dell'anonimo architetto che ha ideato la chiesa, vi dovevano essere ben sette torri, essendo attualmente mancanti quelle orientali di ciascuna facciata del transetto e la settima sopra la crociera, sostituita dall'attuale tozzo tiburio, che doveva essere in stile con le altre. INTERNO AULA L’interno è caratterizzato da una diffusa luminosità, dovuta alla presenza di vetrate trasparenti e non policrome, a gran parte delle finestre e al colore chiaro della pietra con cui è stato costruito l'edificio. La chiesa presenta una struttura con pianta a croce latina, con la presenza di tre navate (le due laterali simmetriche e più piccole rispetto a quella maggiore) sia nell'aula, sia nel transetto, sia nel coro. Le NAVATE LATERALI si compongono di 12 campate a pianta quadrata, copertura a crociera; quella CENTRALE è composta da 7 navate con volta a crociera esapartita (quadripartita nelle prime due, irregolari) poggiante su pilastri polistili: 1. in basso vi sono due archi a sesto acuto poggianti su pilastri cilindrici con capitelli scolpiti (elemento derivati dalla tradizione romanica); 2. sopra di essi, le bifore del matroneo; 3. più in alto il triforio, innovazione assoluta nel panorama architettonico dell'epoca; 4. infine, il cleristorio, formato da una teoria di monofore ogivali. TRANSETTO E CROCIERA A separare il piedicroce (aula) dal coro vi è il transetto. La navata trasversale segue lo schema del piedicroce, con ripartizioni in tre navate: due minori di 4 campate ciascuna, volta a crociera quadripartita ed una centrale di 3 campate, volta esapartita; con matroneo e cleristorio sopra le navate laterali. Le due controfacciate sono simmetriche: in ognuna, infatti, si aprono in basso un portale (preceduto da una cantoria, vuota, poggiante su due archi a tutto sesto) e in alto una finestra (nel transetto di destra una polifora ogivale, in quello di sinistra un rosone circolare, chiuso da una vetrata policroma). La CROCIERA è coperta da un tiburio, elemento estraneo all'architettura gotica francese e caratteristico di quella architettura anglo-normanna; a pianta quadrata, presenta, su ciascun lato, in basso un triforio e in alto due monofore ogivali. Nell'area della crociera trova luogo l'attuale PRESBITERIO, poggiante su una pedana sopraelevata ed ospitante, al centro, un altare ottocentesco che funge da altare maggiore. CORO Il coro è costituito dal prolungamento, oltre la crociera e il transetto dello schema dell'aula, con struttura a tre navate, quella centrale di 5 campate e le due laterali di 10 ciascuna. L'ambiente termina con una parete piatta, mentre in origine, dopo le prime tre campate (le altre vennero aggiunte successivamente) presentava un'abside semicircolare con deambulatorio. CATTEDRALE DI NOTRE DAME (1163 – 1245) La chiesa, segna il passaggio dal Primo Gotico al Gotico Classico (XIII sec.). Ubicata nella parte orientale dell’Ile de la Cité, nella piazza omonima, rappresenta una delle costruzioni gotiche più celebri del mondo ed è il principale luogo di culto cattolico a Parigi, chiesa madre dell’arcidiocesi di Parigi. INTERNO La cattedrale ha pianta a croce latina con transetto poco sporgente, profondo coro terminante con un'abside semicircolare Costituita da 5 navate slanciate: le quattro navate laterali si congiungono intorno all'abside formando un doppio deambulatorio. GOTICO IN INGHILTERRA FASI  Gotico inglese primitivo (Early English style) (1190-1300) Benché le chiese siano esternamente allungate, appaiono sviluppate più in senso orizzontale che verticale. La pianta presenta la tipica sequenza spaziale inglese: aula, coro longitudinale, retrocoro (è uno spazio indipendente nel quale domina la Lady Chapel, o cappella della Madonna), transetto principale occidentale, transetto secondario orientale. I transetti presentano in genere una estensione ampia conclusa da pareti frontali dritte, una composizione asimmetrica e vestiboli ai lati dell'aula. Maggiore esempio di questo stile è la cattedrale di Canterbury costruita nel 1174. Le contaminazioni nell’architettura normanna trasformano e alleggeriscono questi involucri di impostazione ancora romanica con dei percorrimenti all’interno. Volta a ventaglio – Abbazia di Bath Volta a raggiera – Catt di Lincoln *sala capitolare: luogo in cui si riunisce una comunità monastica per alcune volte nel corso della giornata  Gotico decorato (Decorated English) (1300-1390) Presenta un grande sviluppo longitudinale con la presenza di due transetti, inoltre le volte hanno una soluzione costruttiva molto originale, che non fa leggere il soffitto come sequenza di campate, ma come spazio unitario. All'interno, i pilastri sono contornati da colonnine in controvena, mentre la massa muraria è piuttosto consistente; all'esterno le facciate sono più basse e larghe rispetto a quelle francesi e le statue non dominano l'architettura.  Gotico perpendicolare (Perpendicular English) (1390-1540) Il Perpendicular English caratterizza fortemente il periodo tardo-gotico anglosassone; il nome deriva dall'accentuazione in senso verticale dell'apparato decorativo (guglie e pinnacoli). Inoltre scompare la suddivisione in campate e si moltiplicano le nervature senza la funzione strutturale (volta a ventaglio). CATTEDRALE DI CANTERBURY (1174) La Cattedrale di Canterbury è il primo esempio importante di architettura gotica inglese, che si manifesta per la prima volta nella costruzione del coro a tre ordini, quello della navata, il triforio e il cleristorio. Sorge sul luogo della Chiesa eretta da Sant’Agostino (597 d.C) al centro delle mura medievali di Canterbury, cittadina situata a sud – est dell’Inghilterra, nella contea del Kent. In gran parte ricostruita a seguito di un incendio, a partire dal 1170. Acquisì popolarità durante il Medioevo, quando divenne la sede della prima diocesi cristiana della Gran Bretagna. È tutelata dal 1988 dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. La cattedrale ha una pianta a croce latina che, durante le aggiunte è stata stravolta: nel coro absidato sono presenti 5 cappelle radiali, la principale delle quali, quella assiale, è nota come Cappella della Trinità, anticipa uno spazio successivo, la corona. NAVATE CORO PRESBITERIO E DUE TRANSETTI CAPPELLA (retrocoro?) CORONA Per questo motivo l'architettura di questa cattedrale risulta poco unitaria; piuttosto la chiesa sembra essere costituita da ambienti distinti l'uno dall'altro, diversi anche nello stile. Anzi può essere considerata il prototipo della fusione tra due stili architettonici, quello francese – normanno (parte orientale –navate- dove prevale lo stile romanico con archi a tutto sesto, archi ciechi e superfici ruvide + cripta del XII sec) e quello inglese (la parte occidentale in stile gotico con numerosi archi ogivali e pinnacoli). Le caratteristiche gotiche della chiesa sono individuabili nelle volte costolonate ad arco acuto, nei diversi ordini raccordati dai pilastri polistili delle navate e dal senso di verticalità emanato. Già nella cattedrale di Canterbury è leggibile una tendenza decorativa dello stile gotico, poi realizzatosi nello stile decorato. LONDRA, ABBAZIA DI WESTMINISTER (1045; 1245) 1045: Re Edoardo inizia la costruzione della chiesa in stile romanico; consacrata nel 1065 (dedicato a San Pietro) 1245: Ricostruita in stile gotico 1376: navata completamente rifatta 1503-1519: costruita la Lady Chapel (oggi Cappella Enrico VII)  influenze del Rinascimento, lavorarono artisti italiani. Il complesso abbaziale noto come rifacimento di quello benedettino è costituito dal chiostro, fulcro dell'intero organismo, dalla chiesa di Santa Maria, dalla Sala Capitolare con sovrastanti dormitori dei monaci, dal refettorio, dalla cucina e dai dormitori dei conversi. Completano l'insieme la casa dei pellegrini, il cimitero e l'infermeria. ESTERNO La chiesa si presenta di una spettacolare e severa grandiosità. La facciata (che doveva essere preceduta da un portico) è semplice ma maestosa, con portale fortemente strombato. Il portale è poi costituito da un arco a sesto acuto nella cui lunetta è ripreso il motivo del rosone. I pieni prevalgono sui vuoti, le finestre sono strette e lunghe e la luce ha difficoltà ad entrare. Elemento caratteristico è il rosone che si pensa sia creazione italiana, e rappresenta l’ostia santa. INTERNO La struttura della chiesa, costruita interamente in travertino, è basilicale. Ha pianta cruciforme; il braccio longitudinale, che si sviluppa secondo un asse mediano ed è diviso in tre navate, è attraversato perpendicolarmente dal transetto. La lunghezza della navata centrale è scandita nella prima parte da 7 campate rettangolari, termina nel presbiterio e nell'abside che formano un unico corpo rettangolare. Il sistema dei sostegni è formato da massicci pilastri rettangolari. Le arcate che conducono dalla navata mediana a quelle laterali sono rette da semicolonne. Altre semicolonne pensili (cioè poste su una mensola a distanza dal suolo) salgono a portare gli archi trasversi della navata centrale – a crociera. Dal centro del transetto si erge il tiburio a pianta ottagonale, elevato di due piani e sormontato dalla lanterna, che sostituiva il campanile. Le campane si suonavano nel sito del coro con funi che pendevano davanti all'altare maggiore. Nei due bracci, invece, sono ricavate quattro cappelline: dalle due alla sinistra dell'altare scende la scala con la quale i monaci dal dormitorio passavano direttamente in chiesa. Una cornice di semplice fattura, tipicamente borgognona, corre lungo i due lati della navata centrale a spezzare il verticalismo dell'ambiente. È all'inizio del XXI secolo che viene ultimato il restauro del pavimento della basilica. ABBAZIA DI CASAMARI, FROSINONE (1203-1217) ABBAZIA DI CHIARAVALLE, MILANO (1135 – OGGI) Fondata nel XII secolo da san Bernardo di Chiaravalle come filiazione dell'Abbazia di Clairvaux (Francia), attorno a essa si sviluppò un borgo agricolo, annesso al comune di Milano nel 1923. Iniziati i lavori di demolizione nel 1798 – politica di soppressione degli ordini monastici di Maria Teresa d’Austria - è solo nel 1893 che venne venduta dai privati che l’abitavano e cominciò il restauro del complesso. FACCIATA Si presenta con la tradizionale forma a capanna, con la cornice sorretta da piccoli archetti in cotto; rimane ancora la pietra bianca della facciata seicentesca, in palese stonatura col resto del progetto. I tre archi sono allineati con gli ingressi. Notevole il portale d'ingresso, risalente presumibilmente agli inizi del XVI secolo, scolpito in rilievo con le figure dei Quattro Santi (san Roberto, sant'Alberico, santo Stefano, san Bernardo) e sormontato dallo stemma della chiesa: la cicogna con pastorale e mitra, anch'essa scolpita sui battenti. La torre (probabilmente datata 1329-1340) sale partendo dal tiburio, a un'altezza di 9 metri, con due sezioni di forma ottagonale, di 4,14 metri la prima e di 12,19 metri la seconda, per poi diventare di forma conica per 11,97 metri. Ognuna delle zone è divisa a sua volta in due parti che sono caratterizzate dall'abbondanza di archetti pensili di varie forme, con cornici lavorate e accompagnate dai pinnacoli conici bianchi che delimitano le zone. Le bifore, trifore e quadrifore sono formate da marmo di Candoglia (lo stesso del Duomo di Milano), mentre le monofore sono in cotto. INTERNO Dopo aver superato il portone duecentesco si coglie subito la pianta a croce latina, disposta su tre navate con volta a crociera, sorrette da piccoli pilastri in cotto ai lati, e con abside piatta. Il corpo principale è formato da 4 campate, mentre una quinta più piccola forma il presbiterio; questo è la parte più illuminata della chiesa, ricevendo luce da tutti i quattro lati, è la più importante per il suo significato religioso. Le navate laterali formate da 8 campate. I bracci del transetto sono formati da due campate di forma rettangolare, mentre l'incrocio viene deformato dalla cupola della torre. Arrivati alla quarta campata si notano i pilastri rettangolari, collegati a un muro che sostiene il coro. Si nota comunque una generale incertezza del progetto e delle misurazioni, che fa pensare a una prima opera. Nonostante l'Ordine cistercense sia caratterizzato (per via del volere di san Bernardo, come simbolo di povertà) da una quasi totale mancanza di decorazioni, gli affreschi della cupola e delle tombe sono una chiara eccezione; è solo in seguito, nel XVI e XVII secolo, che la chiesa viene affrescata in stile barocco, in modo a volte esageratamente ricco, in netto contrasto col volere del fondatore, ma secondo le nuove direttive del Concilio di Trento. Infatti il coro è interamente intagliato e decorato in legno; il tiburio e il transetto riccamente decorati da affreschi dei Fiammenghini (i fratelli Della Rovere). ABBAZIA DI SAN GALGANO, SIENA (1218) – esempio più tardo Esempio più tardo  assottigliamento dei pilastri + maggior numero di aperture che garantiscono migliore luce La chiesa rispetta perfettamente i canoni delle abbazie cistercensi; La chiesa ha una pianta a croce latina ed è conclusa con un ampio transetto. Lo spazio interno è diviso longitudinalmente in tre navate, compreso il transetto. La chiesa è perfettamente orientata, cioè ha l’abside volta ad est, ed ha una facciata a doppio spiovente che dall’esterno fa capire la divisione spaziale interna, in questo caso a tre navate. Massima opera architettonica è l’abside, la prima parte della chiesa che vedeva chi arrivava dalla via Maremmana. Si presenta racchiusa tra due contrafforti e mostra due ordini di aperture di tre monofore ad arco a sesto acuto. 2- PRIMO GOTICO (XIII SEC) In questo secolo vengono costruiti numerosi edifici degli ordini mendicanti: IL (froncanaenennt on) GOTICO-AGIOINO Con l'avvento degli Angioini, nel meridione d'Italia si sviluppa lo stile gotico-angioino!'!. A Napoli, capitale del regno, ‘abbiamo i principali esempi: * Basilica di San Domenico Maggiore; e Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia; * Basilica di Santa Chiara; e Maschio Angioino. In Molise, in stile gotico-angioino: e Torre di Colletorto. In Puglia, in stile gotico-angioino: * Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta a Lucera; * Fortezza di Lucera; * Basilica santuario di San Francesco Antonio Fasani, sempre a Lucera. NORD-ITALIA A Venezia: * Basilica dei Santi Giovanni e Paolo; * Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari; e Palazzo Ducale. A Pisa: * Palazzo Rosso. A Pavia: e Il Castello Visconteo, sede della corte di Galeazzo Il, Gian Galeazzo e, fino al 1413, di Filippo Maria. e La Certosa, fondata come tempio dinastico da Gian Galeazzo nel 1396. Al termine del secolo verranno iniziati i due maggiori cantieri tardo gotici italiani: * Duomo di Milano. Quest'edificio rappresenta un'eccezione nel panorama artistico (1386-1965) Îtaliano per la presenza documentata di architetti dell'Europa centrale, che impostano in progetto affine a quello del duomo di Colonia. L'edificio, il cui progetto sarà fonte di discussioni e conflitti fra architetti italiani e tedeschi e francesi, verrà terminato solo nel XIX secolo in pieno clima di revivalismo neogotico e storicista, integrando ecletticamente fra loro le diverse scuole di pensiero architettonico e le stratificazioni artistiche dovute al protrarsi del cantiere e alle straordinarie dimensioni dell'edificio. * Basilica di San Petronio, Bologna. Anche questo edificio rappresenta un'eccezione, in quanto venne costruito per volontà dell'autorità pubblica e non dalla Chiesa, per rappresentare le conquiste civiche della città: l'Università, il libero Comune, il Liber Paradisus con cui venne proclamata l'abolizione della schiavitù e la partecipazione alle Crociate. EX a pa 9 Bodo 4a dv dd î deo do Brera cala e] GIORIO prod con KES da da mi gro Delon gas GOTICO-CATALANO 4- TARDO GOTICO (XV- XVI SECOLO) Nel Quattrocento proseguono i cantieri iniziati nei secoli precedenti. Viene realizzata la cupola della cattedrale gotica di Firenze da parte di Filippo Brunelleschi, considerata una delle opere più significative del nuovo linguaggio del Rinascimento, sebbene vada letta quale straordinario frutto tardomedievale della più solida cultura progettuale e tecnica di tradizione. Il XV secolo vede un proseguimento del gotico soprattutto in termini di gotico-civile, tra esempi letti in chiave pienamente gotica troviamo: Agli inizi del XVI secolo il gotico rimane caratteristica peculiare solo del Meridione, particolarmente della Sicilia, che resterà legata ai modelli tradizionali (tendenzialmente di importazione catalana) fino agli anni '10 del XVI secolo, mentre, nell'estremo nord della penisola troviamo invece il completamento del castello di Issogne (la corte d'onore).
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