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Aristotele: Vita e Opere, Appunti di Filosofia

Storia della FilosofiaFilosofia grecaLogicaMetafisica

Biografia di Aristotele, filosofo greco nato a Stagira, che studiò sotto Platone e successivamente insegnò a Alessandro Magno. Le opere di Aristotele sono suddivise in essoteriche e esoteriche, con una classificazione delle scienze teoretiche e pratiche. La metafisica è la filosofia prima, che si occupa dell'essere, e introduce concetti come materia, forma, potenza e atto, causa e entelechia. La logica, invece, si occupa del pensiero e del linguaggio.

Cosa imparerai

  • Che scienze Aristotele distingue tra teoretiche e pratiche?
  • Come Aristotele distingue tra materia e forma?
  • Che cosa significa per Aristotele la metafisica?

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 06/07/2022

giorgia.zuccarini
giorgia.zuccarini 🇮🇹

11 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Aristotele: Vita e Opere e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! ARISTOTELE Vita Aristotele nasce a Stagira, città al confine con la Macedonia da una famiglia di media ricchezza( il padre è medico presso la corte macedone). A circa 18 anni si trasferisce ad Atene ed entra nell'accademia di Platone, dove studia per 20 anni: qui apprende la filosofia platonica e dopo la morte del maestro Aristotele torna in Macedonia, dove gli è affidata da Filippo II l'educazione del figlio Alessandro. Successivamente va ad Atene e fonda il Liceo, così chiamato perché situato nel giardino dedicato ad Apollo Licio, anche detto Peripato per la presenza di un colonnato (in greco peripatos). In tutta la sua vita Aristotele non può partecipare alla vita politica ad Atene, essendo uno straniero in entrambi i genitori, ma per questo ha una vista molto più aperta e cosmopolita dei suoi concittadini. Alla morte di Alessandro Magno si riaprono le ostilità con la Macedonia e, accusato di essere filomacedone, viene condannato per empietà e deve tornare in Macedonia, dove muore a 60 anni. Opere Le sue opere si suddividono in due gruppi: opere essoteriche e opere esoteriche Le opere essoteriche, andate ormai perdute, erano le più famose al tempo del filosofo e sono dedicate esclusivamente al pubblico. Le opere esoteriche, invece, sono utilizzate per l'insegnamento nell'Accademia e destinate ai suoi allievi. Sono scritte, al contrario delle opere di tutti i filosofi precedenti, sotto forma di trattato filosofico, caratterizzato da uno stile asciutto. La biblioteca del liceo, si racconta, è stata trasferita ad Atene in Asia minore, poi spostata nuovamente e ritrovata dai Romani. Portati a Roma, gli scritti di Aristotele sono riorganizzati e classificati da Andronico da Rodi, che divide le opere in libri. Classificazione delle scienze: -Teoretiche (fisica, matematica, metafisica), interessate alla conoscenza fine a se stessa -Pratiche (etica, politica), descrivono come l’uomo deve comportarsi. Metafisica Aristotele chiama la metafisica "filosofia prima”: essa è la più importante delle scienze teoretiche poiché si interroga sull'essere. Andando contro la teoria delle idee Parmenide, egli ritiene che i sensi diano vita ad una conoscenza basata sull'opinione. Essi, tuttavia, sono un punto di partenza dal quale, andando oltre (perché se ci si ferma alle apparenze la conoscenza ingannevole), applicando la logica si può arrivare alla vera conoscenza. Aristotele dice che l'essere può essere predicato in molti modi, seguendo la logica per non contraddirsi. Per lui, infatti, l'essere che si può incontrare nella realtà può essere classificato, catalogato in categorie. Queste categorie sono 10: -sostanza, categoria fondamentale, da cui dipendono tutte le altre -quantità -relazione -luogo -tempo -stare -avere -agire -subire La sostanza è la categoria più importante, perché qualsiasi cosa per esistere non ha bisogno di altre, mentre gli accidenti sono caratteristiche applicabili solo a qualcosa che esiste. Aristotel, inoltre, distingue l'universale dal particolare, detto individuale. Esso ha una sua posizione nello spazio e nel tempo, mentre l'universale è come un'idea, può trovarsi in un certo luogo e tempo solo tramite qualcosa che lo realizzi concretamente. Tuttavia, essendo Aristotele un filosofo molto più pratico di Platone, egli reputa più importante l'individuo che pensa rispetto all'idea in sé. Ad esempio, un individuo che pensa alla giustizia è più importante dell'idea di giustizia, perché senza di esso non ci sarebbe giustizia sulla terra. Infatti, come a livello di pensiero è importante l'universale, nella realtà lo è più il individuale. Solo così si dà finalmente l'addio alla teoria delle idee. Ogni sostanza è composta da materia e forma. La materia è il supporto che rende possibile l'esistenza di una sostanza, mentre la forma è ciò che contraddistingue una sostanza. Ogni cosa per esistere deve avere entrambe queste caratteristiche inscindibili, che costituiscono il sinolo. Materia e forma, inoltre, costituiscono l’essenza, ossia l'insieme delle caratteristiche necessarie affinché qualcosa sia ciò che è. Tra materia e forma, però, è più importante la forma, in quanto due cose possono avere la stessa materia ma differire per forma. Ad esempio una sedia e un tavolo hanno la stessa materia ma forma diversa. Aristotele poi introduce la differenza tra la potenza e l’atto. La potenza è uno stato in cui si trova qualcosa che potrebbe esistere ma di fatto non esiste. E’ quando esso è messo in atto, però, che inizia ad esistere. Tra questi due stati è ovviamente più importante l'atto, perché solo così qualcosa esiste realmente. Per la realizzazione dell' essenza di ogni cosa bisogna rispondere a 4 domande fondamentali, dette cause: -causa efficiente o motrice, che determina in qualcosa il passaggio da potenza ad atto e quindi dà inizio la sua esistenza -causa materiale, che riguarda la materia -causa formale, che riguarda la forma -causa finale, che indica il fine, la funzione di una sostanza. Ad esempio quello dell'uomo è di realizzare la propria essenza. L'insieme di atto, forma e fine si chiama entelechia. Per Aristotele esiste una causa prima, detta motore immobile, che pur stando fermo crea tutte le cose (muove senza essere mosso), è perfetto e non passa da potenza ad atto, ed è immateriale (perché la materia prima o poi degenera) Il motore immobile è pensiero puro che dà vita a tutto, che pensa a se stesso perché è perfetto. Esso è assimilato al Dio cristiano, con una differenza: il dio Cristiano ha la volontà di creare il mondo, mentre il motore immobile è solo pensiero che genera movimento. Logica Mentre nella metafisica Aristotele parla di essere, nella logica (Organon) egli parla di pensiero e linguaggio. Qui afferma che non si può parlare senza aver pensato né dire cose Subito dopo la terra c'è la luna, e tutto ciò che si trova sotto di essa è detto mondo sublunare. L'ultima sfera è quella delle stelle fisse, e costituisce il confine estremo. Tutte le stelle si muovono Tranne quelle fisse e il movimento è generato dal motore immobile. Biologia e psicologia Aristotele è il primo filosofo empirista, infatti ritiene che debba venire prima un osservazione e poi l'astrazione. Nel "De anima” in particolare approfondisce la biologia e la psicologia, strettamente collegate poiché ogni essere vivente ha un'anima. Tutti gli esseri viventi, accomunati dal fatto di avere vita, hanno quattro caratteristiche comuni: nascere, crescere, riprodursi, morire. Allo stesso modo ogni essere vivente ha un'anima, e come il corpo è la materia di una sostanza ed è in potenza, così l'anima è la forma e trasforma la potenza del corpo in atto, svolgendo le funzioni per cui il corpo è predisposto. Ad esempio, un occhio è considerabile tale solo se vede e svolge la funzione della vista. Esistono tre tipi di anima, o funzioni: -anima vegetativa, che assolve solo funzioni sensitive ed è propria delle piante -anima sensitiva, che genera una pulsione che spinge il movimento al fine di nutrirsi, propria degli animali -anima razionale, che ha funzione non solo di vivere ma anche spirituale; essa cerca nutrimento dell'intelletto ed è propria dell'uomo. Solo gli animali hanno una funzione appetitiva, cioè la capacità di avere appetito, o desiderio, che prova provoca piacere o dolore. L'essere umano è l'unico capace di astrarre e ha due fondamentali capacità: memoria e immaginazione. La memoria in realtà è propria anche dell'animale, tuttavia esso ha bisogno di vedere qualcosa di concreto per ricordare di aver provato piacere o dolore. L'intelletto umano si distingue in: passivo e attivo L’intelletto passivo è la capacità di astrarre e cogliere gli universali, ma è solo in potenza, infatti richiede un agente che gli permette di passare da potenza ad atto, cioé l'intelletto attivo, che apre a una conoscenza effettiva. Etica Aristotele definisce l'uomo come un animale razionale, tuttavia la razionalità sebbene sia in tutti gli individui in potenza, deve essere messa in atto. ed è dunque più un fine che una caratteristica vera e propria; per raggiungerla ci sono dei comportamenti da adottare, che sono descritti nell' ”Etica”. La felicità (eudaimonia) per Aristotele coincide con la piena realizzazione dell'anima, che consiste nel portare a compimento la propria forma grazie all'uso della ragione. Questo percorso, tuttavia, è molto lungo, tanto che spesso una vita intera non basta per perseguire lo scopo, infatti l'unico essere che è perfettamente realizzato è Dio, in quanto la maggior parte degli uomini prima o poi cade in errore a causa della debolezza di volontà (akrasia), che lo spinge a prendere una decisione sbagliata pur possedendo le virtù per prendere quella giusta. Le virtù sono delle disposizioni dell'animo che sono dentro ogni uomo in potenza ma sono pratiche e non concetti astratti. Esse si acquisiscono mediante l'imitazione di esempi, cioè modelli di comportamento di persone vere: è molto più importante infatti seguire i comportamenti di un uomo giusto piuttosto che cercare di raggiungere l'ideale astratto di giustizia. Le virtù inoltre si dividono in: -etiche, che portano al controllo di sè e all'equilibrio, ad esempio coraggio, giustizia... -dianoetiche, che consistono nell'esercizio pratico della ragione, ad esempio saggezza e sapienza. Molto importante è la distinzione tra: -saggezza, comportamento equilibrato che si attua nella vita privata e che è virtù del buon governante -sapienza, ricerca del sapere tramite l'uso della ragione, che è virtù del filosofo.per Aristotele Un uomo virtuoso è felice se è entrambi. La felicità non si può conseguire da soli, per questo l'amicizia è così necessaria. Essa è il legame tra individui “simili nella virtù”. Esistono tre tipi di amicizia, basate su: -l'utile: il legame è interessato e volto al conseguimento di un vantaggio (tipica degli anziani) -il piacere,: il legame è interessato e volto al piacere e alla passione (tipico dei giovani) -la virtù: il legame è disinteressato e volto al bene comune; ci mette tempo a svilupparsi ma può durare per sempre. Può esistere con poche persone, perché avere tanti amici significa non averne neanche uno vero. Politica Definisce l'uomo un animale politico che può, cioè, realizzarsi solo vivendo all'interno di una comunità seguendo la ragione. La forma primitiva di aggregazione è la famiglia, che si basa sulle relazioni tra i vari componenti. Secondo la teoria organicistica, egli concepisce lo Stato come un organismo che può funzionare solo se tutte le sue parti lavorano armoniosamente per realizzare la felicità dei cittadini. Lo Stato può lavorare appropriatamente solo se ha le giuste dimensioni, cioè quelle della Polis, autosufficiente ma non troppo grande.Esso deve essere regolato da una serie di norme, una Costituzione, e le forme di governo contemplate sono: -monarchia (degenerazione: tirannide) -aristocrazia (degenerazione: oligarchia) -politeia (degenerazione: democrazia) I cittadini, che possono quindi dedicarsi alla politica, sono solo gli uomini liberi, mentre i contadini, artigiani e schiavi ne sono esclusi, oltre ovviamente alle donne. Ogni classe, tuttavia, ha un ruolo fondamentale. Retorica La retorica è l'arte di usare il linguaggio per persuadere con dei discorsi. Esistono tre tipi di discorso: -deliberativo (esorta il pubblico a compiere azioni in futuro) -epidittico, (loda le azioni di una persona) -giudiziario (accusa o difende le azioni delittuose di una persona). Un discorso per sortire gli effetti desiderati non può limitarsi solo a proposizioni veritiere ma deve far leva sulle emozioni dello spettatore. il discorso deve essere composto da: 1. Proemio, che presenta la tesi 2. Parte centrale, costituita da esposizione e argomentazione 3. Epilogo, che conclude il discorso producendo un impatto emotivo Nella parte centrale ci sono : -entimema, che corrisponde al ragionamento deduttivo ed esprime un ragionamento conciso che lascia implicita una premessa -esempio, che corrisponde al ragionamento induttivo, e fa cogliere l’universale nel particolare Poetica La poetica si concentra sull’uso del linguaggio per narrare vicende immaginarie. Esistono due tipi di narrazioni: -epopea, che narra una storia mediante il discorso di un narratore in cui sono inseriti dialoghi tra personaggi (esempio: poemi omerici) -dramma, in cui si susseguono solo dialoghi (esempio: commedia e tragedia, che è ritenuta la forma più alta di narrazione) Ogni narrazione è composta da: 1. Principio, in cui si presenta il nodo della vicenda 2. Mezzo, in cui il nodo si stringe 3. Fine, in cui il nodo si scioglie. Le narrazioni hanno la funzione della mimesi, cioè imitano le azioni umane. Epopea e tragedia imitazioni nobili, mentre la commedia imita azioni più rozze. L'altra funzione della narrazione, in particolare della tragedia, è la catarsi, cioè quella di suscitare emozioni per stimolare un cambiamento interiore e far sfogare il lettore, facendogli anche acquisire nuove conoscenze. Per Aristotele, infatti, l'arte ha come oggetto la verosimiglianza ed è una forma di conoscenza intermedia tra storia e filosofia.
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