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Arte e storia: i Romani. Sintesi e attività semplificate., Guide, Progetti e Ricerche di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Spiegazione semplificata con esercizi facilitati sui Romani. Ottima guida per la spiegazione dell'arte romana. Programmazione differenziata.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020

Caricato il 13/10/2020

virus1979
virus1979 🇮🇹

4.5

(46)

56 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Arte e storia: i Romani. Sintesi e attività semplificate. e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! I romani, un popolo alla ribalta La lingua dei romani Gli antichi romani parlavano latino. Nonostante sia considerata una lingua ormai morta, il latino è all'origine di molte lingue moderne. In Italiano molte parole derivano da vocaboli latini ed alcune sono addirittura identiche come, per esempio, la parola "lingua". La gente di Roma I romani si dividevano in due gruppi, i cittadini e i non cittadini. In un primo tempo solo chi nasceva da genitori romani otteneva la cittadinanza. Successivamente anche in altre zone dell'impero si ottenne questo privilegio. I cittadini avevano molti più privilegi dei non cittadini, tipo il diritto al voto, gli schiavi invece non ne avevano. I cittadini più ricchi si chiamavano patrizi. Al secondo posto c'erano gli uomini d'affari o "equites". I contadini e i commercianti venivano chiamati plebei. Chi non viveva a Roma non aveva diritto alla cittadinanza, ma doveva pagare le tasse. Gli schiavi erano proprietà di altre persone, non avevano alcun diritto ed erano trattati come cose. Archeologi al lavoro la maggior parte delle cose che conosciamo sui romani la dobbiamo agli archeologi che con i loro scavi hanno riportato alla luce i resti di antichi palazzi e città sepolte. Questi archeologi stanno esaminando gli scavi di un negozio dove si vendevano cibi e bevande. In questi scavi si trovano oggetti di ogni genere, giocattoli, attrezzi,… Grazie ai quali noi riusciamo a ricostruire la vita dell'antica Roma. In quanti gruppi erano divisi i romani?______________ Che oggetti si trovavano negli scavi?_________________________________ Le acconciature romane Anche ai tempi dei romani le pettinature cambiavano a seconda della moda. Nel 2° secolo a.C. gli uomini portavano i capelli corti e non avevano la barba, in seguito divenne di moda avere i capelli più lungi e mossi, acconciati in maniera elaborata. Anche le donne, nel corso dei secoli, lasciarono da parte le semplici acconciature per farsene di molto più elaborate, che comprendevano boccoli, treccia e ricci ottenuti con un ferro caldo. I capelli biondi e rossi andavano molto di moda, per questo le donne spesso indossavano parrucche ottenute con la capigliatura delle schiave nordeuropee. Gioielli e ornamenti Gli artigiani realizzavano splendidi gioielli: collane, orecchini,… di oro, argento e bronzo e per decorarli usavano pietre preziose, perle e avorio. Questa spilla è ottenuta da una pietra intagliata detta "cameo" . Bracciale a forma di serpente. Orecchini fatti di tanti piccoli smeraldi. Le abitazioni dei romani Le insulae, il cenaculum, la domus Alcuni romani abitavano in campagna, altri in città. Nelle città la gente abitava in edifici di quattro o cinque piani, chiamati "insulae" . Ogni famiglia aveva un appartamento detto "cenaculum". Le famiglie abbastanza benestanti si potevano permettere appartamenti con stanze lussuose, in genere ai piani inferiori dell'edificio, invece la gente povera si doveva accontentare di una sola stanza ai piani più alti. Il piano terra delle insulae era occupato dalle botteghe degli artigiani e dei commercianti che abitavano nel retro bottega. Sotto il tetto c'era il solaio, che a volte ospitava delle famiglie. La vita all'interno di questi caseggiati era molto disagevole: erano mal riscaldati d'inverno, erano poco illuminate e spesso mancava l'acqua. Strette le une alle altre, costruite in economia le insulae spesso venivano distrutte da crolli e incendi che si propagavano velocemente. Per non correre il rischio che interi quartieri venissero distrutti le insulae non avevano le cucine, quindi per mangiare un pasto caldo bisognava andare nelle locande. Di ben altro genere erano le abitazioni dei ricchi: la "domus" abitazione tipica delle famiglie abbienti, non superava i due piani, ma era molto estesa. Nella parte rivolta alla strada la domus era generalmente priva di finestre per motivi di sicurezza, e dotata di piccole aperture per l'areazione. La porta d'ingresso immetteva in un corridoio che conduceva all'atrio. Nel mezzo dell'atrio vi era un bacino che raccoglieva l'acqua piovana in cisterne: il "compluviom"; attorno si aprivano le diverse stanze della case, che molto spesso erano affrescate. La stanza da pranzo si chiamava "triclinio": qui i romani consumavano il pasto sdraiati su tre grandi divani a tre posti disposti ai tre lati della tavola. Le domus avevano in genere pochi mobili: il letto, insieme a tappeti e cuscini, costituiva l'arredo più importante. Nel secondo secolo a.C. la pianta delle ricche case romane fu ampliata con l'aggiunta di un cortile a colonne, il "perisilio", di origine ellenistica. Inserisci i termini nel brano. Insulae, cenaculum, botteghe, solaio. Alcuni romani abitavano in campagna, altri in città. Nelle città la gente abitava in edifici di quattro o cinque piani, chiamati "i_____" . Ogni famiglia aveva un appartamento detto "c_____". Il piano terra delle insulae era occupato dalle b_____ degli artigiani e dei commercianti che abitavano nel retro bottega. Sotto il tetto c'era il s____, che a volte ospitava delle famiglie. La dieta dei romani Molti romani facevano la spesa al mercato. Ogni settimana contadini e pescatori si recavano in città per vendere frutta, verdura, pesce e carne. Al mercato i cittadini potevano persino comprare gli schiavi che venivano trattati come oggetti. Nelle famiglie più ricche gli schiavi passavano la maggior parte del tempo in cucina a preparare il cibo per i padroni. Ogni Solo i figli delle famiglie ricche potevano imparare a leggere e a scrivere. Nelle famiglie povere, i bambini, dovevano andare a lavorare. I figli maschi potevano diventare contadini, soldato o artigiani. Le bambine imparavano dalle madri a cucinare, filare, cucire e gestire la casa. Scuole e precettori Le famiglie ricche impiegavano dei precettori che facevano lezione ai bambini a casa. Alcuni mandavano i figli a scuola all'età di sei anni. Le scuole in genere erano composte di una sola stanza, al piano superiore o nel retro di un negozio. Ogni classe aveva una decina di alunni. I maestri erano spesso schiavi greci, perché i romani pensavano che i greci fossero un popolo colto e intelligente. I ragazzi finivano la scuola all'età di undici anni. Una minoranza proseguiva gli studi per apprendere materie come geografia, matematica, geometria, filosofia, musica e storia. Le ragazze invece stavano a casa e cominciavano a prepararsi al matrimonio. Alcuni giochi dei bambini romani Giochi e giocattoli Anche i bambini romani avevano giocattoli con cui divertirsi. Uno dei giochi più diffusi era quello dei "tali", degli ossicini che si tiravano come dadi. Leggi il brano e completa con i termini giusti. Solo i figli delle famiglie _______ potevano imparare a leggere e a scrivere. Nelle famiglie povere, i bambini, dovevano andare a lavorare. I figli ______ potevano diventare contadini, soldato o _______. Le bambine imparavano dalle madri a cucinare, filare, ________ e gestire la casa. Mestieri e professioni L'occupazione di un romano dipendeva dalla sua situazione sociale. L'unica carriera degna di un nobile, al sommo della scala sociale, era quella politica o militare. Professioni, come quella di architetto, avocato o dottore erano intraprese da coloro che appartenevano a classi medie, che potevano permettersi un'istruzione. I cittadini poveri I cittadini poveri, che vivevano in campagna in genere lavoravano la terra. Se invece abitavano in città, facevano i panettieri, i fabbri, i vasai, i macellai o i falegnami. Le donne La vita delle donne romane dipendeva dal loro stato sociale. Le donne agiate trascorrevano la giornata ad organizzare il lavoro degli schiavi. Le donne più povere lavoravano al mercato, nelle fattorie o come sarte. Gli schiavi Gli schiavi costituivano il gradino più bassi della società romana e venivano comprati e venduti come oggetti. Il compito che svolgevano dipendeva dai desideri dei loro padroni: c'erano schiavi che lavoravano in casa e schiavi che aiutavano i contadini. Lo stato usava gli schiavi per costruire strade, ponti e acquedotti. A volte gli schiavi ricevevano una paga e, se riuscivano a risparmiare potevano comprare la propria libertà diventando "liberti". La donna Soldati romani L'impero romano diventò così grande grazie all'abilità e alla forza del suo esercito. All'inizio i soldati erano contadini che lasciavano i campi quando era necessario andare in guerra. Diventando l'impero sempre più vasto, gli uomini rimanevano lontano da casa per lunghissimi periodi. Così nel 100 a.C. la maggior parte dell'esercito romano era ormai formato da soldati di professione. Il famoso condottiero Mario introdusse una serie di leggi per garantire ad ogni soldato paga, armi e addestramento adeguati. Armi e divise Due spade romane Elmo di soldato romano Ogni soldato riceveva una divisa diversa secondo il grado ed il reparto di appartenenza. Ogni reparto denominato legione, aveva stessa strutture. Il "contuberium" era un gruppo di otto soldati che condivideva i pasti e la stessa tenda. Otto "contubernia" formavano una centuria, le centuria si raggruppavano a loro volta coorti e dieci coorti formavano una legione. I romani erano esperti conquistatori e avevano strategie diverse per attaccare una fortezza. Costruivano torri su cui arrampicarsi per superare le mura e usavano macchine con cui lanciare grossi proiettili da lontani. L’equipaggiamento del soldato romano era formato da: un giavellotto, uno scudo di legno e cuoio, una corazza in lamelle di metallo da porre sopra la tunica, un elmo di ferro, una spada. Esercitazione di soldati romani TECNICHE DI BATTAGLIA I Romani usavano due temibili armi da guerra: la catapulta e l’ ariete. LA CATAPULTA serviva per lanciare le pietre oltre le mura nemiche. L’ARIETE serviva per sfondare le porte delle città che venivano attaccate. Per proteggersi dalle frecce dei nemici i Romani inventarono la formazione a TESTUGGINE: si riunivano in gruppo e avanzavano compatti riparandosi su tre lati e mettendo in alto gli scudi, uno vicino all’altro. Collega le immagini alle relative definizioni.
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