Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

ARTE GRECA, Bejor – Castoldi – Lambrugo - riassunto, Appunti di Archeologia

Riassunto di ARTE GRECA, dal decimo al primo secolo a.C. Bejor – Castoldi – Lambrugo Parte seconda: dall'età classica fino al medio ellenismo e l'intervento di Roma

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 06/08/2022

Marvs_
Marvs_ 🇮🇹

4.3

(11)

9 documenti

1 / 47

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica ARTE GRECA, Bejor – Castoldi – Lambrugo - riassunto e più Appunti in PDF di Archeologia solo su Docsity! 5. L’ETÀ CLASSICA V a.C. 1. Il secolo di Pericle  Dopo metà V secolo  Atene egemonia militare e culturale Grecia.  Pericle domina scena politica: pronipote di Clistene della famiglia degli Alcmenoidi. Dal 443 fino anno morte: 429.  “Il secolo di Pericle”  immagini: “arte di regime”: poste al servizio dell’ideologia del potere, funzione di trasmettere messaggio politico e morale dello Stato.  Statua postuma di Pericle di Cresilia in bronzo, dedicata sull’Acropoli  copie romane su sola testa. - Ha elmo corinzio sollevato fronte per lasciare scoperto viso. - Originale statua a grandezza naturale - Raffigurato in nudità eroica - Ha insegne dello stratega, l’elmo, scudo, lancia - Può essere simile al Riace B - No statua ritratto ma immagine ideale: incarnazione di un’ideologia politica democratica ed egualitaria  statua caratterizzata dai valori etici piuttosto che caratterizzazione individuale.  Metà V: Atene città più ricca e potente Grecia  miniere piombo argentifero, flotta, tesoro della Lega  Espansionismo: apertura via del Mar Nero, insediamenti strategici nel Chersoneso, Egeo e Occidente.  Intensa politica di opere pubbliche  rafforza difese e la abbellisce di monumenti = lavoro e paga per artigiani.  447 a.C.  con Tesoro della Lega iniziano lavori di ricostruzione dell’Acropoli.  Politica estera imperialista e aggressiva: alleati pagano tributi ad Atene perché li proteggesse militarmente e sottoposti a punizioni in caso volessero uscire lega. Causa dello scoppio della Guerra del Peloponneso: 431-404 a.C. Atene + Alleati vs Lega del Peloponneso, comandata da Sparta.  Pace di Nicia: 421 a.C. momento di stasi.  415-413 a.C.  Disastrosa spedizione ateniese in Sicilia caldeggiata da Alcibiade  Flotta ateniese si schiera con Segesta contro Siracusa e Selinunte.  Flotta distrutta presso Siracusa  Esercito in figa massacrato  Sopravvissuti rinchiusi nelle latomie, cave di pietra, di Siracusa.  Ultimi anni V secolo  Declino di Atene.  Battaglia di Egospotami nel 405 a.C.: Sparta, finanziata da impero persiano, sconfigge definitivamente Atene: assediata per terra e mare.  Atene: smantella Lunghe Mura, rinuncia possedimenti extraterritoriali, fornisce contingenti armati a Sparta, senza flotta e senza miniere (ora spartane)  Tramonto del secolo d’oro di Atene.  Fine secolo segna tramonto epoca iniziata con esaltazione per vittoria sui Persiani: contribuì a grandi opere artistiche/letterarie.  Modello culturale imposto da Atene lascia posto ad altre città che si affacciano scena politica della Grecia.  “Età Classica”: classicus= colui che apparteneva alla prima classe dei cittadini  ottimo, eccellente  Storia Arte: Classico per indicare arte greca dei secoli V-IV  culmine della bellezza e della perfezione.  visione superata, però si continua a chiamarlo così per consuetudine.  Opere classiche  Ricerca di ordine e proporzione, simmetria prevale su amore per movimento:  Fantasia, slancio passione controllati e frenati da rigorosa disciplina stilistica.  Forme calme e conchiuse, sobrietà gesti, nobiltà ed elevatezza contenuti.  Artisti: Fidia e Policleto  Interpretazione mondo umano e divino con equilibrio di forme e contenuti, armonia corpi e pacatezza dei gesti ed espressione. 2. Il grande cantiere dell’Acropoli  Lavori di ristrutturazione iniziano nel 447 a.C. voluti da Pericle che destina parte dei tributi degli alleati della Lega delio-attica.  Fidia direttore lavori.  Accesso: riprende l’antica via processionale che saliva fino ingresso. - Gradinata davanti propilei aggiunta in epoca romana da imperatore Claudio: rende assiale vista propilei, stile romano. - V secolo  entrata fiancheggiata da:  Santuario di Artemide Bauronia e Calcoteca, chiusi interno dei propri temenos.  Via processionale: verso est, in salita, fiancheggiata muri dei 2 recinti e muri sostegno terrazze dell’antico tempio Atena Polias e Partenone.  Calacoteca: sala destinata alle offerte mobili in bronzo. - Dal temenos si poteva accedere alla terrazza del Partenone tramite grande scalinata, scavata roccia.  Partenone: primo edificio ad essere costruito al tempo Pericle. - Architetti: Ictino e Callicrate. - Iniziato nel 447 a.C. finito nel 438 a.C.; Decorazione scultorea completata nel 432 a.C.  Cronologia da iscrizioni dei tesorieri che dovevano rendere conto alla città delle spese e avanzamento lavori.  Propilei: Ingresso monumentale, in 5 anni: 437-433 a.C. - Architetto: Mnesicle. - In marmo pentelico; stilobate e rivestimento parte inferiore muri in marmo nero di Eleusi. - Sostituisce modesto ingresso epoca Pisistrato. - Privo di decorazioni scultoree >> forse per incombere guerra e difficoltà Atene. - Serie di osservazioni:  Preesistenze sacre: terrazza di Atena Nike  Dislivello terreno - Composto da corpo centrale rettangolare con 2 facciate simmetriche. - Si accede, da qui a 2 ambienti laterali: • Sud: + piccolo x presenza cinta muraria età micenea e da terrazza di Atena Nike. •Nord: 10x8m, sala per banchetti ufficiali e di pinacoteca - Dislivello superato da: • Rampa nel corpo centrale in leggera salita verso est  6 colonne ioniche >> 3 per lato, dimensioni slanciate raggiungevano tetto. • Zoccolo di 5 gradini: muro mediano con 5 porte: passaggio ingresso interno. - Facciate esastile, ordine dorico con frontoni da riproporre prospetto Partenone. - Intercolunnio centrale più largo: passaggio processioni e sottolinea funzione di grandioso accesso al santuario della dea polìade.  Tempietto di Atena Nike: su piccolo bastione meridionale. - Del 430-420 a.C. - Tempio ionico a unica cella (8x5), anfiprostilo tetrastilo - Fregio continuo sui 4 lati sopra l’architrave >> scene tra Greci e Orientali. - Fine secolo, prima della definitiva sconfitta Atene, dotato di balaustra in marmo pentelico che raffigurava, davanti ad Atena seduta, numerose Nikai nell’atto di sacrificare e alzare trofei.  Eretteo: ultimo grande edificio ad essere stato costruito. - Dopo pace di Nicia del 421 a.C., interrotto dopo disfatta in Sicilia e ripreso dopo il 409 a.C. - Asimmetria pianta  riunisce in sé molti luoghi culto  più santuario che tempio. - Nome compare in fonti di età romana  deriva da Eretteo uno dei primi mitici re della città. - Resti del vecchio tempio di Atena Poliàs rimasero a fianco edificio fino fine secolo: distrutto incendio. - Corpo centrale rettangolare: 20x11, diviso in due ambienti: • Est: si apre con portico di 6 colonne ioniche • Ovest: chiuso da alta parete con finestre e semicolonne  si appoggiano 2 corpi laterali:  Pronao tetrastilo ionico  Loggetta delle Cariatidi: accesso tomba eroe attico Cecrope. - Venerati: Poseidone Eretteo, Atena Poliàs, Dio Efesto, eroe Bute fratello di Eretteo e 1° sacerdote di Atena, Erittonio, scorgono segni lasciati dai fulmini di Zeus e dal tridente di Poseidone nella mitica contesa con Atena: raffigurata sul frontone occidentale del Partenone. - Lato ovest tempio maggiore: addossato recinto sacro con sacello eroina attica Pandroso + ulivo sacro fatto nascere da Atena.  Tutti edifici Acropoli Periclea ornati da sculture e rilievi  programma architettonico e figurativo designato a magnificare la grandezza di Atene e dei suoi Dei.  Acropoli come museo all’aperto, ricca di donari, ex voto pubblici e privati,  Pendici meridionali collina, in età ellenistica e romana occupate da Stoà di Eumene II e da odeion di Erode Attico; nel V secolo + spoglie  Fidia costruì colossale statua di Atena Promachos, in un tempio davanti facciata interna ai Propilei.  Odeion: presso angolo sud-est Acropoli;  Teatro di Dioniso Eleuthereus: pianta rettilinea con gradinate legn e proedria in pietra.  teatro attuale ha cava semicircolare: trasformazione seconda metà IV + aggiunte romane. - Quadriglia di Helios - Dioniso: volge le spalle alla scena centrale e binda al sorgere del sole. - Iris: alle spalle di Dioniso (dp Kore-Demetra) corre verso esterno e portando la notizia; panneggio agitato e svolazzante. - Demetra: si volge verso la messaggera degli dei - Kore: seduta frontalmente, inizia a girarsi;  Senso inquietudine ed ansia per quanto sta accadendo domina tutti i personaggi.  Ala destra: - Hestia: seduta, sta volgendosi lentamente verso centro - Afrodite: sdraiata sul grembo della madre Dione, volgendo il capo verso centro scena.  Panneggio: - Sontuoso. - Ricco di effetti chiaroscurali. - Avvolge corpi senza nascondere le forme  risaltano, salde e possenti, sotto le vesti. - Stoffa leggerissima, quasi impalpabile, aderisce seno  sensazione panneggio bagnato  canonico immagini femminili di fine secolo.  Frontone Ovest: contesa tra Atena e Poseidone per il possesso dell’Attica. - Scontro tra le divinità: centro scena - Atena e Poseidone arretrano, allontanandosi l’uno dall’altra come colpiti dai loro prodigi  movimento centrifugo. - Centro frontone: olivo fatto nascere da Atena, grazie al quale vince contesa su Poseidone, che fa scaturire dalla roccia sorgente acqua salata. - Cecrope, mitico re di Atene, arbitro contesa, osserva lo svolgimento in appoggio spira serpentina del suo corpo - Pendroso, sua figlia, si appoggia al padre - Corpi carichi tensione, frementi. Panneggi sottolianeano movimenti e vitalità personaggi. - Cavalli partecipano: testa del cavallo di Selene che fuoriesce dal piano posa frontone, senso inquietudine.  Schema divergente: - Ripreso dal fregio dell’altare di Pergamo. - Del gruppo di Atena e Poseidone  corrisponde movimento gruppi laterali: figure che convergono verso centro e altre che si allontanano, verso l’estremità.  Fidia elimina figura centrale  si muove nello spazio liberamente; tutti i personaggi interagiscono tra loro. 3. Urbanistica e architettura  ARCHITETTURA URBANA CLASSICA  Urbanistica del V secolo  Ippodamo di Mileto  Da Fonti antiche• Autore impianto del Pireo • Erudito, pensatore politico, impegnato definizione città ideale. • Aristotele: trovò piano regolatore delle città e divise il Pireo • Cittadino di Thurii, fondazione colonia panellenica sito dell’antica Sibari.  Uno dei principali teorici dell’urbanistica antica  Gli si attribuisce, più che invenzione urbanistica ortogonale, la ripartizione funzionale dell’impianto urbano  Archeologia: suddivisione regolare e geometrica dello spazio cittadino >> serie di assi ortogonali: modello ortogonale. Tipica delle città coloniali >> fondate ex novo, in territorio libero, non ancora organizzato in senso urbanistico.  Pianta regolare: incrocio di larghe strade di scorrimento  Plateiai; con strade minori a esse ortogonali  Stenopòi.  Poseidonia: in Campania; fondata nel 600 a.C. al centro di vasta pianura fertile. - In età arcaica  Strutturata su 3 plateiai  direzione E-O, distanti 300m l’un l’altro.  Tagliati fitta serie stenopoi  di 5 m, ad essi perpendicolari  Determinano isolati allungati occuparti da abitazioni. - Pianta per strigas = per strisce  caratterizza vari impianti urbani della metà VI. - Maglia geometrica - Al centro: spazio per la vita civile e religiosa della città fin dall’epoca arcaica  vasta agorà Edifici dedicati al culto eroi, riunioni cittadini e santuari urbani con grandi templi peripteri.  Thurii: descrizione di Diodoro Siculo, storico di età augustea. - Tracciati 4 plateiai in un senso  nominati: Herakleia, Afrodisia, Olimpiade, Dionisiade. - Tracciati altri 3 nell’altro senso  Heroa, Thuria, Thurinia. - Riempiti, poi, di stenopoi. - Tracciato a scacchiera  incrocio di plateai distanti tra loro: senso N-S 400m; E-O 295m - Nomi strade: mondo greco legati a luoghi pubblici sacri e civili, prendevano nome da luogo più importante che attraversavano  ipotizzare diversificazione funzionale varie aree città. • Vie con nomi di divinità  legame con santuari e luoghi culto distribuiti nel tessuto urbano e non più riuniti in unico grande santuario. • Heroa: passava in spazio destinato culto eroico • Herakleia: correva ad est lungo mare  toponimo sottintende pereginazioni Eracle lungo coste italiche.  Novità impianto ippodameo  organizzazione più funzionale dello spazio urbano  Pianta del Pireo: ispirata a cio. - Zona centrale: riservata strutture civiche e religiose: agorà. - Metteva in comunicazione i 2 porti principali: 1. Kantharos: per attività commerciali 2. Zea: zona militare portuale. - Serie di cippi terminali (horai) con iscrizioni (limite agorà, porto…) - Per delineare quartieri e stabilirne le funzioni prima costruzione edifici. Scambi tra ordini architettonici e conquista spazio interno.  Nel Partenone sono uniti in un solo edificio elementi:dell’ordine dorico: peristasi e l’alzato dell’ordine ionico: fregio delle Panatenee, lungo pareti cella che sostituiva il fregio dorico sul pronao e opistodomo + 4 colonne al centro sala ovest.  Nei Propilei: 6 colonne ioniche per passaggio centrale che collegava due prospetti architettonici dorici. Colonne ioniche: più strette e alte delle doriche in facciata, permettevano colmare dislivello tra 2 entrate.  Scambi tra due ordini già introdotti in Occidente, a Poseidonia.  Athenaion, detto tempio di Cerere: santuario urbano settentrionale. - Fine del VI secolo - Tempio dorico periptero  6x13 - Colonne: interessi tutti uguali, peristasi disposta regolarmente sullo stilobate. - Cella: libera da sostegni interni, ha pronao • 4 colonne ioniche sulla fronte • 2 colonne ioniche ai lati • semicolonne addossate alle estremità muri • accentua frontalità tipica architettura occidentale - Scelta ordine ionico = rapida diffusione stile  Seconda metà del V per unione tra i due ordini  rettificato ad Atene.  Tempio di Efesto: detto Theseion: soggetti delle metope con episodi delle imprese di Teseo. - Sul Kolonos Agoraios: collina sul lato ovest Agorà Atene. - Pianta prossima Partenone, + piccola  31x13 m - Peristasi di 6x13 colonne doriche in marmo pentelco - Cella: ha colonnato interno a   spazio maggiore per collocazione statua culto  Colonne doriche su due ordini. - Decorazione scultorea: Sulla peristasi >> metope scolpite Sul pronao e opistodomo >> fregi ionici con scene di gigantomachia e centauromachia. - Iniziato nel 449, finito dopo partenone  stile fregio rimanda al 430, e statue culto di Atene ed Efesto del 421-415 a.C.  Tempio di Poseidone a Capo Sounion: - Periptero dorico  6x13 - Fregio continuo in marmo di pario sull’architrave dei 4 lati interni del pronao  lotte tra Lapiti e Centauri + imprese Teseo.  Tempio di Apollo Epicurio: In Arcaida, fine V secolo - Esterno: tempio dorico - Peristasi 6x15 colonne  presenza adyton sul fondo cella - Cella: • Interno non più suddivisa in 3 navate  libera spazio centrale. • 8 colonne interne ioniche  semicolonne addossate a contrafforti sporgenti dai lati lunghi - Adyton: • Accessibile dall’esterno su lato est lungo. • Separato cella da: 2 semicolonne e 1 colonna centrale  ha per la 1° volta capitello corinzio a kalathos, ricoperto foglie d’acanto. - Sopra colonnato interno  funzione decorativa, c’è fregio continuo: episodi di centauromachia e amazzonomachia. - Schemi policletei per nudi maschili in movimento agitato, ampio gioco panneggi per figure femminili.  Rivalutazione spazio interno  Telestèrion di Eleusi: ampliato nella seconda metà del V. Edficio per celebrazione culti misterici - Sala quadrangolare con antico luogo culto di epoca micenea. - Aula a pianta quadrata: 52 m - Gradinate su tutti i lati e coppie di porte lati nord, est, sud - Copertura sostenuta da 6 file di 7 colonne  libera vista verso centro - Problemi architettonici legati posizionamento sostegni: spazio x gradinate del pubblico. - Illuminazione: luce da ingressi; alcuni edifici hanno parte centrale tetto sopraelevata a lantera, ampie aperture nell porzioni muro che si elevavano sopra tetto.  Seconda metà V  ricerca valori decorativi  adozione ordine ionico per edifici Acropoli post-periclea: tempio Nike + Eretteo con ricca decorazione accessoria.  Ordine dorico mantenuto per esterno  progressiva tendenza a irrigidire linee e profili  Scelta di architettura più plastica e decorativa: nel secolo successivo  uso ordine corinzio e superamento dei principi architettura classica con nuove tipologie. 4. La plastica a tutto tondo e il rilievo  LA SCULTURA CLASSICA  Scultura della seconda metà V secolo: Fidia e Policleto.  Canone figurativo: armonia forme + serenità dell’espressione.  Ricerca dell’elemento passionale, realistico, terreno interrotta  visione idealistica e trascendente che tende ad assimilare uomini agli dei. Fidia  Nato tra 500-490 a.C.  Lavora come pittore ma si afferma come scultore e bronzista  460 a.C.  realizza colossale statua bronzea di Atena: Atena Promachos (che combatte nelle 1° file), di 9m, sull’Acropoli di fronte Propilei  Stessa epoca: Donario di Maratona a Delfi, Apollo Parnopios, Atena Lemnia.  435 a.C.  Concorso per amazzone di Efeso.  435-425 a.C.  Zeus di Olimpia, in concomitanza conclusione lavori Partenone.  Statue crisoelefantine di Atena Parthenos e Zeus  celebrate per ricchezza apparato e valori simbolici elementi decorativi.  Atena Promachos: alta 12m, restano riproduzioni marmoree  Statuetta dal ginnasio del Varcakeion di Atene di 1m - Stante e frontale - Ponderazione attica  gamba destra portante, sinistra flessa. - Peplo : • Grandi pieghe • Ampio risvolto • Cinto alla vita da una cintura • Coperto sul petto dall’egida. • Ha pieghe rade, pesanti e pastose  caduta verticale sulla gamba portante >< aderenza stoffa sulla gamba flessa. - Mano destra : nella copia sostenuta da colonna; ha una Nike nell’atto di posarsi = dono più prezioso per il popolo d’Atene: la vittoria. - Mano sinistra : grande scudo • Parte esterna: amazzonomachia con Teseo e al centro una gorgone d’argento dorato. • Parte interna: gigantomachia. - Accanto scudo: Erittonio sotto l’aspetto di un serpente - Lancia appoggiata su spalla sinistra. - Lato destro: concentrata attenzione è + sciolto  Canone oppone movimento delle spalle a quello delle gambe; ponderazione: richiama efebo Westmacott.  Amazzone che si appoggia a un pilastrino: alza a fatica braccio destro verso testa, reclinata dal dolore. A - Attribuita per ponderazione e articolazione membra a Policleto. - Posizione in appoggio rompe tradizione che voleva centro gravità di una figura immobile ricadesse nella zona inquadrata dai piedi  attribuzione a Cresila, autore statua di Pericle, noto per stile innovativo. Lo “Stile Ricco”  Stile ricco per statue femminili  panneggio bagnato, ideato da Fidia e collaboratori.  utilizzato per indicare questo tipo di abbigliamento: ricco di pieghe curvilinee e rigonfie e di effetti chiaroscurali.  Statua di Nike: 421 a.C. Messeni e Naupatti la dedicarono nel santuario Olimpia a seguito di vittoria sugli Spartani. - Su un alto piedistallo triangolare di fronte tempio di Zeus; guardava il tempio e lo scudo dorato appeso sotto l’acroterio centrale offerto dagli Spartani - Opera di Paionios di Mende - Da unico blocco di marmo; 9m - Dea scendeva verso spettatore - Gamba sinistra avanzata a sfiorare terreno con punta piede - Ali spiegate - Mantello gonfio per vento trattenuto con entrambe mani - Ai piedi aquila on volo laterale: poco visibile, un tempo enfatizzata colore, animale sacro a Zeus. - Chitone: aperto su fianchi, slacciato altezza seno sinistro per impeto movimento  libera gamba sinistra Aderisce al corpo effetto bagnato; morbide pieghe dietro figura.  Statua di divinità: porta estremo panneggio partenonico, ardito gioco pieghe. - Tipo d’abito + modo di portare mantello, avvolge solo parte inferiore corpo scoprendo busto coperto da chitone finissimo, quasi trasparente, segue curve del corpo mettendo evidenza rotondità, richiama Hera Broghese.  Introdotta nuova visione divinità, soprattutto per raffigurare Afrodite, più femminile e sensuale  Afrodite svelata di Pasitele, la Cnidia.  Nikai della balaustrata del tempio di Atena Nike: stessi effetti trasparenza. - 2 Nikai innalzano trofei con armi sottratte al nemico - Nikai che conducono toro al sacrificio:  Nike che avanza impetuosamente per schivare il balzo animale  figura più significativa rilievo per impeto postura e raffinato gioco panneggio. - Nike che si slaccia un sandalo prima di entrare santuario  Posizione raccolta, controbilanciata ali  gioco panneggio: Cade verticalmente dalla spalla sinistra alzata Pieghe curvilinee segue movimento gambe Effetto trasparenza su busto Ricade in basso con pieghe + rade, pesanti ma morbide  Studi sul panneggio portano ai virtuosismi delle Menadi danzanti di Callimaco - Ornavano monumento coregico, forse tripodo - Figure in bronzo a bassorilievo - Menadi in vari atteggiamenti di danza nel pieno delirio dionisiaco - Vestite di chitoni fluttuanti, seguono movimenti corpi  avvolgono/scoprono membra. - Chitone ricade con pieghe curvilinee e a spirali, prive di aderenza realtà.  Stessa enfasi si nota nella ceramografia contemporanea che adotta stile ricco delle figure femminili, riconducibili cerchia di Afrodite.  Prevale eleganza forma, varietà atteggiamenti, complessità vestiti e acconciature  tipiche della scultura.  Fase manieristica che rielabora puntando su valori estetici e formali linguaggi figurativi di Fidia nel Partenone. 5. Dalla grande pittura alla ceramica, originalità e maniera  CERAMICA CLASSICA  Seconda metà V  pittura cavalletto continua a studiare per rendere: Profondità spazio Tridimensionalità figure  Ceramica recepisce influenza arti maggiori, perde slancio creativo caratteristico prime creazioni ceramografi a figure rosse.  Metà V  Agatarco: pittore di Samo, dipinge scenografia per trilogia di Eschilo: l’orestea  con edifici e paesaggi con effetti sporgenze-rientranze secondo prassi  pubblicato trattato su metodologia: calcoli geometrici = rappresentazione tridimensionale.  Apollodoro di Atene: studi su colori e chiaroscuro per aumentare profondità spaziale.  Zeusi: + famosi, attivo ad Atene, Macedonia, Italia  monocromi a fondo bianco, maggior uso colore rosso.  Parasio di Efeso: con disegno riesce a rendere volume e movimento corpi.  Mancanza originali = fonti letterarie  eco nella ceramografia contemporanea, prende ispirazione grand cicli figurativi.  Coppa del pittore di Pentesilea, uccisone di Pentesilea da Achille: scena x cui pittore prende nome. Metà secolo: 450 a.C. - Tratta da megalografia - Figura amazzone morente sacrificata per mancanza spazio  è caduta, morente, dovrebbe stare stesa suolo ai piedi duellanti  si allunga seguendo, innaturalmente, curvatura tondo interno. - Guerriero: sinistra, sta abbandonando campo dopo aver ucciso guerriera  allusione secondo piano - Attenzione su: due eroi: gigantesco Achille e la regina amazzoni  tragico momento della morte si innamora del nemico. - Donna: sta precipitando al suolo, tenta ultimo appiglio di afferrare braccio dell’assalitore; solleva testa e guarda dal basso occhi Achille. - Achille ha sguardo perso vuoto  isolato dimensione eroica - Pittore interessato espressione dei sentimenti che composizione - Accostamento protagonisti e gioco sguardi = drammaticità momento.  Pittore di Achille da anfora eponima da Vulci: con Achille e Briseide. 440 a.C. - Predilige scene semplici, figure solide, tranquille  emanano forte serenità interna  Pittore dipinge numerosi lekythoi a fondo bianco (vasi a destinazione funeraria) >> corpo sull sfondo bianco del vaso, richiama imbiancatura pannelli lignei, figure risaltano con intensi effetti policromi.  Clima della pittura >> spazio da decorare limitato.  Pittura vascolare segue stile della scultura attica età Pericle >> armonia delle forme + sobrietà gesti, perfezione + misura - Achille si presenta come scultura a tutto tondo - Donna della lekythos = sereno abbandono dei personaggi delle stele funerarie  Stile partenonico  ceramografo Polignoto e Pittore di Kleophon  nel 430 a.C.  raggiungono perfezione stilistica di maniera, ma priva di toni originali o spontanei.  In questo periodo molto frequenti scene di partenza guerriero, forse x guerra incombente e leggibili in chiave funeraria: partenza x aldilà.  Stamnos del Pittore di Kleophon: figure hanno dignità statuaria e malinconia assimilabili a stele funerarie coeve. Purezza lineamenti, sobria flessibilità panneggi, emozione contenuta riflettono il rilievo fidiatico.  Ceramografo della lekythos a fondo bianco del gruppo R: - Dipinge con tratti sicuri e veloci  solida figura di guerriero seduto davanti a stele funeraria  ha sguardo perso nel vuoto, proiezione virtuale del defunto o suo mesto compagno. - Uso linea per definire oggetti e persine = eco pittura di Parrasio  Raffinato manierismo degli scultori dell’ultimo trentennio del secolo  sviluppo panneggio bagnato dei frontoni del Partenone: ripreso dai pittori vascolari.  Epinetron di Eretria: ominimo pittore, ricco di citazioni della statuaria coeva - Oggetto tipicamente femminile >> appoggiato su ginocchio e serviva x arrotolare lana. - Scene raffigurano: lato1: giovane sposa che riceve visita amiche. Lato2: gineceo con padrona di casa circondata e assistita dalle varie personificazioni del repertorio amoroso. - Precursore dello stile fiorito  ricchezza scene piene di personaggi colti svariati atteggiamenti - Pittore: miniaturista molto accurato, ma panneggi resi con sottili linee ravvicinate non aderiscono realtà.  Riconosciuta influenza della pittura anche in opere del Pittore di Meidias, dal nome vasaio, ultimo decennio V  dipinge vasi grandi dimensioni con figure su più piani.  2 hydriai dipinte parte del corredo di ricca sepoltura di Populonia, in Etruria + preziosi vasi bronzo e arredi da cerimonia. Tomba tra fine V inizio IV. Hydrai: episodi legati ad Afrodite - 1: Faone seduto sotto fronda allora accanto giovane donna Demonassa, mentre Afrodite guida carro trainato da Pothos e Imeros, personificazioni del desiderio amoroso - A fianco Apollo e Latona; sedute-sospese aria= ninfe che sovrintendono matrimonio e eventi sfera femminile - 2: Adone, giovane e sfortunato cacciatore amato da Afrodite  culto praticato solo da donne - Entrambi arricchiti di dorature = rappresentano modo + veristico gioielli ornano femmine e ali degli eroti.  Forti accenni coloristici  Pittore di Pronomos, dipinge grandi vasi affollati personaggi: Vaso di Pronomos, da Ruvo Puglia: raffigura gruppo attori che si prepara a recitare dramma satiresco. Centro Dioniso e Arianna, sotto flautista Pronomos con dippio flauto. Attribuita officina pittore la Pelike con gigantomachia da Tanagra, Beozia.  Entrambi vasi risentono dalla grande pittura  Pelike: figure viste schiena e scorcio, disposte su + piani e parte sovrapposte, + presenza dettagli naturalistici: rocce e piante in ordine sparso  sottintende forse modello maggiori dimensioni. << Fidia dipinse con gigantomachia parte interna scudo della Parthenos= grande eco  Pittore di Talos: Cratere della collezione di Jatta di Ruvo di Puglia: - Raffigura gigante di bronzo, eroe di Creta, ucciso dalle arti magiche di Medea per aver cercato di impedire sbarco degli Argonauti su isola - Gigante 1 punto debole: vena su piede. - Talos: dipinto in bianco e giallo x indicare sua natura bronzea, si abbandona vinto tra braccia dei dioscuri. - Stesso schema compositivo ritorna su frammento di cratere da Spina  probabile punto partenza da megalografia >> sacrificata da pittura vascolare. - Pittore di Talos ha elevate capacità tecniche, riesce a riprodurre valori pittorici originale nella monumentalità figure, ardite visioni scorcio, calibrato uso chiaroscuro.  Termina grande stagione ceramica attica  nel secolo successivo opere + modeste con temi dionisiaci e scene genere.  A metà V secolo inizio produzione italiota a figure rosse che prosegue fino secolo successivo, con caratteri sempre più autonomi e risultati grande valore artistico.  Stile pertenonico della cerchia di Polignoto ripreso da pittori lucani, come pittore di Pisticci.  Stile derivato dalla grande pittura, con forti accenti coloristici confluirà officine apule  pittore delle Carnee, da Ceglie del campo: santuario di Dioniso raffigurato interno del suo tiaso con vivace scena danza in occasione festa delle Carnee. 6. Il rilievo funerario: la morte come immagine dell’esistenza  Epoca travagliata da lutti e battaglie (g pelop) >> rilievo funerario assume ruolo particolare  Frequenti interruzioni in committenze ufficiali = artigiani impegnati cantiere acropoli accettano sempre + spesso lavori per privati  stele funerarie ultimo quarto del V secolo hanno impronta partenonica.  Visione idealistica, eterna, trascendente dei personaggi del fregio fidiatico emergono nel rilievo destinato a committenza privata >> ricordare suo morti riaffermandone la vita  Defunto raffigurato atteggiamento preso dal quotidiano, privo violenza e delle paure legate morte.  Stele rinvenuta ad Egina: attica nello stile. - Defunto in atteggiamento rilassato, calmo, solleva mano aperta verso gabbia  conteneva uccellino che giovane tiene con sinistra - Sotto gabbia c’è pilastrino sormontato da gatto: muso frontale, - Davanti triste figura di piccolo schiavo - Inquadra scena raffinato fregio di palmette e fiori di loto. - Giovane: solido nella sua potenza giovanile, richiama efebi di Fidia, non fa pensare morte >> atteggiamento quotidianità, atmosfera di casa. - Compianto + nella figura schiavo. - Giovane nel corpo e nel panneggio richiama Apollo del fregio orientale del Partenone - Realizzato tra 430-420 o Varie sculture appartenenti agli acroteri e ai frontoni >> di Timoteo e Teotimo. - Vicinanze tempio: altri edifici per accogliere pellegrini e prestare loro le cure  culminavano col sacro sonno dove il dio interviene per la guarigione. - Tholos, tempio circolare  edificio più celebre, all’interno del temenos, dietro tempio principale. Del 350 a.C. o 1° cerchio: peristasi di 26 colonne doriche o 2° cerchio: muro cella o 3° cerchio: interno cella, 14 colonne corinzie, delimitavano spazio centrale o Spazio centrale si ha accesso per labirinto sotterraneo. o Ornato in marmo o Fregio dorico, metope dipinte blu, sormontate da cornice con gocciolatoi, protomi leonine, palmette. o Porta: ricca cornice o Cassettoni marmorei decorati con bacche papavero foglie di acanto  corridoio tra muro cella e colonne corinzie o Pavimento decorato da losanghe alternate in marmo bianco e pietra nera di Argo o Capolavoro stile decorativo.  precedente nell’Eretteo. Ricercata armonia, scelta di forma poco frequente  tempio circolare poi ha fortuna in altri santuari: Delfi Tholos della terrazza della Marmarià; Olimpia nel Philippeion. - Attorno al recinto del santuario di Epidauro ci sono edifici connessi con aspetti salutistici del culto di Asklepios, portici, ginnasi e Katagogheia (ospizi pubblici). - Pendici del monte  350 a.C. edificio importante legato grandi feste dio  Teatro o Pausania: opera di Policleto il Giovane o Centro: orchestra circolare >> danze del coro o Accesso: 2 accessi scoperti: Parodoi  separavano edificio scenico dalla cava. o Pianta a ventaglio con 55 ordini di sedili divisi in 2 zone da corridoio semicircolare: diazoma o Zona superiore sembra aggiunta in 2° momento. o Zona inferiore: divisa da scalinate in 6 cunei o Zona superiore: 6 cunei ulteriormente divisi a metà o Leggera incurvatura favorisce acustica. o Edificio scenico poco più che fondale, ricostruito e ampliato in età romana.  Santuario di Tegea: - Santuario di Atena , uno dei più antichi nel Peloponneso  venerata come continuatrice di originaria divinità locale, Alea. Distrutto nel 394 a.C., viene ricostruito. o Lavori affidati a Skopas, architetto e scultore, lavora anche al Mausoleo di Alicarnasso. o Tempio allungato o Peristasi 6x14 colonne doriche molto snelle: altezza superiore a 6 volte il diametro base. o Ampio pronao a 2 colonne in antis o Opistodomo simile o Ante e coppe colonne in linea con 3 e terzultima colonna dei lati lunghi peristasi  dietro 2 facciate grandi spazi liberi per profondità 2 intercolumini. o Pronao molto profondo o Ricerca grandi spazi interi  interno cella: - no consuete 2 file di colonne - Sorregge peso copertura 2 serie di 7 semicolonne d’ordine corinzio addossate alla parete. - Poggia trabeazione riccamente decorata. o Interno cella estremamente spazioso o Decorazione scultorea esterna; metope e acroteri e 2 frontoni di Skopas 1. Est: caccia cinghiale calidonio da parte di Meleagro e Atalanta 2. Ovest: ciclo troiano con eroe Tegea: Telefo figlio di Eracle, contrapposto ad Achille, interviene Atena a pacificarli  Tendenza a sempre maggiore leggerezza e luminosità all’interno ordine dorico  decorazioni più ricche e creazioni grandi spazi interni con inserimento anche di ordini diversi. 3. I grandi scultori del secolo IV a.C.  LA SCULTURA CLASSICA DEL IV  Secolo IV  secolo dell’individualismo, contrapposto al forte spirito civico del periodo precedente.  Secolo segnato da grandi personalità in campo artistico.  Attica torna ad avere nel campo scultura grande rilievo Atene più aspira a fine della guerra: portato crisi politica ed economica: Dopo pace Antalcida del 386 a.C. commissiona grande statua per celebrare evento dal forte contenuto propagandistico, realizzata da Cefisodoto. Cefisodoto  Statua di Eriene e Ploutos: Statua della pace, nel centro politico ed economico città: Agorà. - Eirene = Pace Ploutos = Ricchezza. - Maestosa figura femminile che costudiva e alimentava la neonata ricchezza, in greco al maschile Ploutos. - No statua di divinità/eroi ma personificazioni di concetti terreni, concrete aspirazioni di vita: pace e ricchezza, in stretto rapporto. - Opera in bronzo. Riconosciuta in copie di età romana. - Protagonista femminile, Eirene: • Stante • Mantello sul peplo da lunghe pieghe ordinate • Braccio destro sollevato nel reggersi scettro  Impianto solido e tradizionale: schema volutamente tradizionale, stile che si rifà alla scuola dal primo Fidia. • Braccio sinistro sorregge coprotagonista  Plotuos • Bimbo da forme arrotondate, muove nello spazio piccoli arti; ha maggior vivacità • Teste rivolte l’una verso l’altra = strettissimo legame Eirene piega sguardo su bimbo, che lo alza su di lei • Protende piccola mano destra verso volto E, con sinistra fa forza al braccio che lo sostiene.  Dalla presenza e solidità dell’una dipenda la promettente crescita dell’altra. Prassitele  Figlio di Cefisodoto  Opera più citata fonti e riprodotta è Afrodite di Cnido, opera più celebre, poco prima del 360 a.C.  ripresa urbanistica ed edilizia della Caria dove sorge Cnido.  Raggiunge culmine arte poco prima del 360 a.C.  Afrodite di Cnido:Rappresenta la dea della bellezza in una totale nudità, sino ad allora riservata alle rappresentazioni corpo maschile. - Mano destra portata in avanti a coprire inguine, gesto apparente pudicizia. - Morbidi passaggi tra i piani, assenza dei gesti bruschi, lucentezza superfici del marmo. - Testa: ordinati riccioli spartiti riga centrale e raccolti alla nuca a coronare forme tondeggianti volto. - Occhi, naso, bocca relativamente piccoli e ravvicinati: espressione raccolta. - Simbolo eterna bellezza.  Principi delicatezza, flessuosità figura, lucentezza, morbidità dei piani, caratteristiche fondamentali arte di Prassitele.  Esprime la grazia.  Non si dedica studio corpo virile, atletico, o sovrumana potenza divina,  Preferisce divinità, personaggi minori: Eros, satiri: fiorire giovinezza e colti in momenti senza solennità/tensione.  Hermes e Dioniso: ad Olimpia. - Giovane nudo, mano destra porge grappolo d’uva a bambino che tiene con braccio sinistro - Giovane appoggiato tronco dove ha lasciato cadere la veste. - ≠ da ponderazione policletea delle gambe  Posizione personaggio fa si che toso si inarca, movimento accentuato da sollevarsi braccio destro >> sposta baricentro fuori spazio occupato dai piedi: movimento libero nello spazio, senso di posizione provvisoria, lento movimento. - Rappresentate in un umano momento di sosta: Hermes sta portando piccolo Dioniso alle ninfe di Nisa. - Vista da Pausania nel II d.C. nell’Herarion di Olimpia.  esistenza puntelli pensa no originale. - Schema personaggio grande principale che tiene bambino ripreso da Eirene e Ploutos. Novità: spostamento del baricentro, da statua senso posizione provvisoria, accentua grazia del movimento a danno della solidità della composizione.  Apollo Sauroctono: - Spostamento parte superiore corpo più accentuato. - Dio, ancora giovane: morbidezza membra. - In piedi, peso su gamba destra. - Braccio sinistro si appoggia ad un tronco  si arrampica lucertola - Cerca colpire lucertola: si sporge in avanti e sinistra e tiene nella mano destra piccola freccia. - Attimo di precario equilibrio. - Apollo Alexikakos: liberatore della malattia, simboleggiata da lucertola. - Appoggiarsi figura tronco, elemento esterno, permette rotazione che mette in risalto flessuosità corpo accentuandone grazia.  Satiro a riposo: giovane satiro che resta in piedi ma stanco si appoggia a elemento esterno, tronco albero. - Ritmo accentuato da diagonale mantello  scende da spalla destra e attraversa busto nudo, gira dietro fianco sinistro - Fianco sinistro: sollevato a causa dell’appoggio peso figura tutto su gamba sinistra. Skopas di Paro  Contemporaneo di Prassitele, crea espressioni ed effetti di particolare intensità  uso movimento e torsione corpo e di nuova disposizione meno equilibrata degli elementi volto.  Ispirazione da mondo corteggio di Dioniso.  Detto maestro del pathos.  Menade di Dresda: - Agitazione pervade figura resa da forte torsione: gamba sinistra >> busto >> collo >> testa: gettata indietro e girata verso sinistra, segue sguardo. - Volto: • Pieno • Bocca, naso, occhi >> ravvicinati, occhi schiacciati contro forti arcate orbitali  Espediente per conferire maggior intensità espressione. - Abbandono corpo alla passione • Capelli >> scomposti; • Chitone >> si apre nel movimento, lascia scoperto fianco sinistro,  Contrasto chiaroscurale: panneggi e capigliatura >< superfici nude. - Braccia: perdute, seguivano torsione corpo Sinistro: sollevato, stringe alla spalla un capretto Destro: teso all’indietro, mano coltello.  Stesse caratteristiche anche nei frontoni tempio Atena Alea a Tegea.  Frontone Ovest: lotta tra Achille e Telefo. - Rimane 1 testa: volge con violenza verso sinistra. - Particolari volto ravvicinati tra loro >> bocca dischiusa sforzo; >> approfondimento orbite e volgersi verso alto occhi infossati: drammaticità intensa sguardo - Volto rende la violenza sforzo e intensità passioni.  Esaltazione delle passioni di Skopas diverrà caratteristica del “barocco pergameno”  Lavora al mausoleo di Alicarnasso.  Lavorano al Mausoleo di Alicarnasso: - Timoteo: autore statue tempio Askleopios a Epidauro. - Leoacre: artista preferito di Filippo II di Macedonia - Briasside: lavora per corte Alessandro - Skopas Timoteo Autore statue tempio Askleopios a Epidauro >> numerosi originali da Epidauro: Frontoni con amazzonomachia Acroteri frontone ovest.  Acroterio centrale: arrivo sul culmine tetto di figura femminile: ha chitone aderente e ampio mantello. - Stringe mano destra volatile >> oca >> identificabile con Epione sposa di Askleopios (animale sacro lei oca, lui gallo).  Acroteri laterali: arrivo fanciulla colta nell’atto scendere da possente cavallo  figure rivolte verso centro= sono Aure. - Rapidità movimento indicata da schiacciarsi veste corpo, contrasto con lembi intorno che, liberi al vento, volteggiano in panneggi vorticosi.  Sensibilità uso panneggio= caratteristica fondamentale di questo artista, vicino tradizione fidiaca. Leoacre di Atene Più vicino al maestoso, sublime dell’apparizione divina. In relazione con Filippo II  serie statue crisoelefantine del Philippeion di Olimpia. - Mano destra: si appoggia a un sostegno esterno. Mano sinistra: regge qualcosa - Simile all’Apollo Sauroctono e al satiro che versa liquido da brocca in una tazza. - Volto richiama arte di Prassitele  ovale con superfici delicate, accuratezza dettagli, sguardo perduto lontano, non guarda ciò che ha in mano. Bocca semiaperta: strato di melanconia, - Caratteristica di Prassitele anche scelta di rappresentare divinità giovanissima. - Testa: cinta da corona foglie: o atleta o protettore ginnasi: Hermes  terrebbe in mano tartaruga dalla quale ricava lira.  Base di statua a Mantinea con rappresentazione delle muse: rappresenta contesa tra Marsia e Apollo alla presenza Muse. - Sorreggeva statua di Hekate. - Base del 330-320 a.C.  conservate 3 lastre - Ciascuna ha 3 figure 1. Marsia con doppio flauto e Apollo con seduto con lira, tra loro Scita, 2.3. gruppi con 3 muse, caratterizzata ognuna con proprio simbolo e con panneggio diverso. Skopas:  Anni contemporanei a Alessandro  apice attività di Lisippo, adesione a scuola che si forma ispirandosi a Skopas.  Stele dell’Ilisso: stele funeraria dalla necropoli dell’Ilisso, fiume a sud-est Atene. - Tema della morte prematura  da famiglia che vuole ricordare morte di giovane membro. - Scena a rilievo del 340 a.C., inserita in cornice che riproduce facciata tempietto  accoglienza defunto mondo eroi. - Sinistra: corpo muscoloso giovane atleta, si appoggia all’indietro, guarda malinconicamente spettatore. - Struttura corpo possente ha movimento a spirale - Testa: disposizione ravvicinata elementi - Struttura cubica capo, bocca semiaperta e occhi profondamenti infossati  sottolinea tristezza sguardo - Figura destra: vecchio padre pensoso. - Cane: ai piedi, compagno caccia tocca terreno con muso.  atmosfera profonda tristezza. 7. L’ETÀ DI ALESSANDRO - 336-323 a.C. 1. Filippo II, re di Macedonia  Secolo IV  progressivo affermarsi della Macedonia tra Stati Greci  Complesso statale ≠ poleis greche  estesa e governata da unica dinastia.  Per secoli alla periferia del mondo greco.  Re Archelao interviene a fianco Atene durante Guerra Peloponneso ed estende sua influenza aree vicie  Corte macedone diventa centro di grande cultura  Città più importante: Pella  si trasferisce Euripede, nel 400 a.C. arriva Zeusi per decorare sale palazzo.  Rinascita per la Tessaglia  città riunite in potente lega.  359 a.C. al trono Filippo II  stato più importante torna ad essere la Macedonia, capitale Pella.  Pella giungono pensatori, artisti massimi del periodo tra cui Aristotele, educatore figlio Alessandro.  Approfittando dei continui conflitti tra città greche persegue politica di interventi sempre più pesanti tra le città  338 a.C.  sconfitta di Cheronea della lega delle poleis greche contro Filippo II  Allarga possedimenti nel nord: coste nord Egeo, sbocco sud della Tracia  Culmine potere  336 a.C. congiura a palazzo, muore  trono a figlio ventenne Alessandro. 2. L’altra Grecia: l’imporsi della Macedonia  Macedonia = Tessaglia e Tracia  Tombe hanno sempre maggior ricchezza e adesione ai modelli Grecia tradizionale - Derveni, presso Salonicco: tomba con corredo ricco di suppellettili metalliche  grande cratere in bronzo dorato di 90 cm 40kg. o  iscrizione in lettere d’argento sul fregio a ovuli del bordo: usato come urna cineraria da signore di Larisa citta principale Tessaglia. o  Forma tipoca cratere a volute tipico x le ceramiche o  Ricoperto da decorazioni a rilievo o applicare o  Corpo: rappresentazione nozze tra Dioniso e Arianna con personaggi tipici che accompagnano figura Dioniso: Satiri e menadi. o  Spalle: 4 figure a tutto tondo: Dioniso e 2 menadi e 1 satiro o  Volute: 4 teste barbate o  Capolavoro di toreutica greca, del 330-320 a.C. da officina macedone o tessala.  Stessi elementi di ricchezza e adesione a modelli greci ritrovati in altre tombe: tomba necropoli di Kazanlak, in una valle della Tracia, odierna Bulgaria: o Tomba a tumulo o Cupola interna dipinta da pittori Greci o Fregio con scudi e bucrani o Sopra  a sfondo bianco scena con coppia dei defunti seduti a banchetto, con serie di servitori dietro a loro e 2 quadrighe. o Sopra a questo: corsa a 3 bighe, nella lanterna. o Corridoio d’accesso dipinto con piccole figure in battaglia o Manca composizione unitaria, figure prese da repertori classici ma sono semplicemente accostate l’una all’altra  Testimonianza importante del diffondersi coltura figurativa greca in aree periferiche, a fine IV secolo. Verghina  Macedonia: Necropoli dell’antica capitale Aigai  odierna Verghina  scavati tumuli conservate tombe antica casa reale.  Una tomba in particolare, che si riconosce con quella di Filippo II: - Ha camera con pareti in blocchi pietra squadrati e copertura a volta a botte, preceduta da piccola anticamera. - Tomba ricoperta da tumolo di terra lasciando visibile solo la facciata; la tomba ritrovata ancora intatta. - Porta d’accesso: tra 2 semicolonne doriche tra ante, sormontate da un fregio dorico  scena di caccia. - Piccolo sarcofago marmoreo: nella parete in fondo camera, conteneva: o Cassetta in oro con: 4 piedi leonini, fregi e rosette e incisa a rilievo la stella a 16 punte di Macedonia  suo interno conservate le ossa combuste. - Corredo funebre: accanto al sarcofago. o Vasi da mesa in argento con coppa, anfore, cratere e recipienti in ceramica + vasellame bronzeo x il bagno. o Armatura: corazza in ferro e cuoio con decorazioni in oro, elmo in ferro, spada in ferro e decorazioni in oro, schinieri in bronzo e punte di lancia in ferro. o Diadema in oro a foglie di quercia o Letto: strutture lignee dissolte, sparse al suolo decorazioni d’avorio. o Piccole teste maschili e femminili di 3 cm senza capigliatura, che era in legno. - Datazione tra 350-325 a.C.  sepolto è FILIPPO II ASSASSINATO AD AIGAI NEL 336 a.C. - Nella testa d’avorio di un uomo di 40-45 anni barbato con forte naso aquilino si può riconoscere l’effigie di Filippo II e in un'altra, un giovane che doveva essere il figlio Alessandro. - Anticamera: usata come sepoltura  sarcofago marmoreo conteneva cassetta in oro, più piccola dell’altra, con la stella a 16 punte, dentro: veste di porpora e oro raccolti resti giovane donna, probabilmente Cleopatra ultima moglie di Filippo. Corredo è più semplice, anche se presenti numerose decorazioni in oro, applicate a mobile in legno, e oggetti oro tra cui diadema a foglie e fiori e pettorale.  Tombe di Verghina fondamentali per l’arte greca: per i dipinti che le ornano  pochi superstiti della grande pittura greca.  Caccia sulla facciata della tomba: - Sfondo: paesaggio boscoso  alberi in 2 piano, posti a intervalli regolari - Numerosi partecipanti raggruppabili in 4 diverse cacce: cervi, cinghiale, leone, orso. - Condotte con numerosi cani e molti personaggi a piedi e 3 a cavallo  rappresentati di scorcio, nell’atto di colpire con la lancia mentre il cavallo si impenna. - Caccia principale, per posizione e numero partecipanti, quella al leone, le 2 figure sono identificate con giovane alessandro e uomo barbuto maturo visto come Filippo II. - Grande senso movimento + complessità composizione + uso cavalli + ambientazione paesistica = opera giovanile dell’autore della battaglia di Alessandro: Filosseno di Eretria. - Uso colore: singolare luminosità con uso chiaroscuro che da profondità, x monti nello sfondo, riportano al altri artisti corte.  Ratto di Persefone: da nome alla tomba che la decorava, di Nicomaco di Atene, fata nel 320 a.C. - Impeto con cui procede il carro di Ade  visione a ¾ ruote e violento divergere linee + intensa espressione e chioma di Ade e di Persefone, scompigliate. - Persefone: tende braccia in senso opposto alla corsa, ruotando il bianco corpo in un volteggiare di vesti. I palazzi macedoni  A Verghina, su altura c’è grande palazzo  Accesso su lato est  vestibolo con 3 colonne tra ante, con doppio colonnato: dorico sotto e ionico piano superiore.  Colonnato prolungato su lato nord= facciata monumentale.  3 vestiboli che portano a corte quadrata centrale  portico di 16 colonne d’ordine dorico e attorno ci sono serie di stanze quadrangolari.  Appartamenti reali stanno su lato meridionale.  Accanto ingresso  quadrato all’esterno ma con pianta circolare all’interno, coperto da cupola: sala di rappresentanza: ricevimenti ufficiali  Schema: casa a peristilio, maestosità e lusso = grandezza proprietario.  Schema del palazzo di Verghina: sistema assiale con grande corte centrale colonnata con sfarzosi ambienti attorno si ritrovano in altri palazzi macedoni e in grandi case  scavi a Pella, inserite in urbanistica assi perpendicolari.  Alcuni ambienti decorati con mosaici pavimentali fatti con piccoli ciottoli di fiume e ornati da quadretti figurati, entro cornice di ricchissimi girali e fasce di onde ricorrenti e contorni figure sottolineati da lamine di piombo.  Rappresentavano scene di caccia: di successo durante epoca di Alessandro.  Mosaico con caccia dalle case di Pella: (2 personaggi con pose da modelli classici di combattenti di mitiche battaglie, cooperano all’uccisione di un cervo aggredito dai cani) Altro simile, caccia al leone: personaggio sta per avere la peggio ma viene salvata da compagno  allusione al celebre episodio dove Alessandro venne salvato da intervento di Cratero. Quadri derivano da pitture. Olinto e Pirene  Olinto distrutta da Filippo II nel 348 a.C. nelle guerre contro espansionismo ateniese nel nord dell’Egeo e mai più ricostruita = abitato greco nella metà del IV a.C.  Impianto regolare dato da momento di fondazione nel 432 dal predecessore di Filippo: - Isolati divisi in grandi vie direzione N-S larghe 5-9m, tagliate da vie perpendicolari larghe 5m. - Ciascun isolato diviso da muri continui in 8 unità abitative.  Abitati: - Nucleo centrale: cortile interno: Aulè  si accedeva dalla strada da porta e stretto passaggio. - Sull’ aulè di apriva abitazione vera e propria, preceduta da portico con pilastri in legno: Pastàs  sorregge terrazza aperta verso sud  locale che da luce agli ambienti interni come soggiorno.  Sud x sfruttare luce. - Abitazione su 2 piani: - INFERIORE: andròn= locale dove padrone casa riceveva ospiti. - SUPERIORE: ambienti per le donne e camere da letto  scala stretta di legno che partiva dall’aulè. - Ambienti minori: da servizio: riscaldamento o x cucina + ambienti nell’aulè adibiti a stalle o magazzini.  Olinto molti cambiamenti: accorpamenti o smembramenti di proprietà. Allargamento casa visibile ampliamento cortile e portico allungato in un peristilio.  Edilizia domestica epoca visibile in case di Pirene, tra Efeso e Mileto.  Pirene: antica origine, rifondata nel 350 vicino linea costa e dotata possenti mura e impianto urbano regolare. - Fascia centrale: principali edifici pubblici: agorà, santuario Zeus e Atena arricchito da tempio ionico dovuto a Pireo.  Ucciso Dario, Alessandro si proclama legittimo successore al trono di Persia >> sottomette tutte regioni orientali che erano state persiane, oltre la Battriana sino alla valle del Oxus, odierno Turkmenistan.  Si dirige verso l’Indo nel 326 a.C. e sconfigge re indiano  conquista regno persiano completata.  Erede dei Greci e dei Persiani: è re e dio  fa sposare 10.000 soldati con altrettante donne persiane.  Alessandro sposa Statira, figlia di Dario III  Pone Corte da Susa a Ecbatana poi a Babilonia dove muore improvvisamente nel 323 a.C.  Lisippo conosceva Alessandro prima che divenisse re  numerosi ritratti di Alessandro principe assieme al padre Filippo II  Per Plinio Lisippo è strettamente collegato a Alessandro  Durante la spedizione in Asia Lisippo è l’unico scultore ad essere espressamente nominato accanto ad Alessandro, dopo battaglia che apre ai Macedoni l’Asia, riceve incarico di eseguire in bronzo un gruppo che commemorasse i caduti, da erigere nel santuario di Zeus a Dione, città sacra di Macedonia.  Alessandro a cavallo: di Lisippo, al centro del gruppo. - Statua riconosciuta in bronzetto di 48cm ritrovato ad Ercolano - Cavallo si impenna, poggia a terra solo 2 zampe posteriori, improvvisamente trattenuto dalle redini. - Il cavaliere senz’elmo, protetto caratteristica corazza della cavalleria macedone, coperta appena da un mantello corto. - Ruota busto di ¾ verso destra, seguendo movimento capo. - Mano sinistra tiene redini; mano destra sollevata, braccio sopra la testa tiene spada (perduta), sta caricando colpo verso avversario più in basso. - Testa: occhi piccoli, intensi  ha i tratti di Alessandro: o Testa con capigliatura mossa e fluente a lunghe ciocche; ha divisione sopra centro fronte: anastolè. o Occhi grandi ed espressivi, aria decisa. - Dettagli resi con estrema cura.  Alessandro con la lancia: no originale, copia da statua bronzea del Museo del Louvre - Non più Alessandro vittorioso ma sovrano innalzato tra gli eroi, come già indica la nudità. - Rappresentato stante - Appoggiato alla lancia come un Ares o nuovo Achille. - Corpo agile e muscoloso ricorsa l’Aghias di Delfi. - Si appoggia con la sinistra alla lancia, più alta del capo - Alza il capo e volge lo sguardo al cielo  come diretto colloquio dei - Appartenenza sera sovrumana che resta tipico dell’autorappresentazione ogni sovrano  Alessandro dipinto da Apelle con la folgore di Zeus: - Pittura Apelle fu importante quanto Lisippo in scultura per Alessandro. - Alessandro affida ad Apelle compito di raffigurarlo in quadro - Pompei scoperta pittura parietale: riproduzione di pittura famosa. - Personaggio seduto che tiene con mano scettro e con l’altra il fulmine - Seduto ma sta facendo forza sui piedi per alzarsi  Posizione e attributi tipici di Zeus, creato da Fidia per Olimpia. - Volto: ≠ da volto barbato di Zeus - Testa: • Glabra e pervasa di vitalità • Bocca piccola • Occhi piccli e vivaci • Capelli a grandi ciocche alzate sulla fronte • Testa ritratto: - Rappresenta Alessandro, che vuole dimostrare di essere uno Zeus reincarnato.  Re macedone paragonato al re degli dei. Si passa in pochi anni da fanciullo cacciatore >> comandante vittorioso >> dio in terra.  La battaglia di Alessandro:  Realizzato da Filosseno di Eretria per il re Cassando poco dopo morte di Alessandro  molto famoso.  Fu modello per celebre mosaico Ellenistico: mosaico con la battagli di Alessandro che ornava esedra della Casa del Fauno a Pompei, sala desinata a banchetti, del 130 a.C.  Gran numero tessere utilizzare + esistenza fascia parte inferiore = adattamento del quadro originario a stanza - Campo battaglia piatto  unico elemento paesistico è albero morto sulla sinistra - Fascia centrale occupata da grande quantità di combattenti e al centro carro da guerra del re Dario. - A sinistra irrompe Alessandro a cavallo  apparizione quasi sovrumana. - Capelli scomposti e divisi a metà della fronte. - Grandi occhi spiritati ed espressione eroicamente decisa. - Apparizione provoca schieramenti persiani sconquasso  campo sembra spalancarsi di fronte impeto del re - Dario lo guarda atterrito e indica apparizione con mano protesa - Attorno a Dario cadono uomini della sua guardia del corpo e suo auriga volge il carro verso ultima fuga. - Rappresentazione di scorcio dei cavalli, grande corpo del cavallo disarcionato visto da dietro  profondità battaglia. - Profondità quadro data dal disporsi di tanti personaggi e delle loro armi su fondo neutro come campo battaglia. - Senso colore: fiammeggia sui volti, armature, cavalli  luminescenze riprodotte con accostamento di tessere dal diverso cromatismo: volti personaggi principali, cavalli, armi. - Cornice dell’umano terrore del vinto e del sovrumano impeto del vincitore.  Le nozze di Alessandro: dipinto quando egli era ancora in vita, rappresenta matrimonio tra A e Roxane, dipinto da Ezione in occasione della cerimonia nel 327. È l’atto conclusivo della politica orientale del sovrano: matrimonio con figlia del re di Battriana, attuale Afghanistan-Uzbekistan. Con morte di A non più matrimoni tra due diversi dinastie, poco dopo morte A muore anche R  no senso celebrarne nozze. - Importante per storia pittura >> inizio rappresentazione in interni affollate scene ricche di luce e profondità. - Perduto originale, descrizione accurata di Luciano. - Si è voluto riconoscere in una pittura parietali pompeiana: - 2 figure maschile e femminile: - Sinistra: maschio, ha armi e posizione di Ares - Destra: femmina, tipica posa appoggiata a pilastrino di Afrodite. - Volti no idealizzati delle divinità  tratti particolari fisionomici: raffigurano 2 personaggi conosciuti - Nozze più celebri mitologia richiamate per celebrare nozze reali. Sorta di apotesosi delle nozze di Alessandro - Maschio, rappresentato figura Ares, ha testa con intensa espressione, decisa, tipica di Alessandro. - Visione prospettica: scena d’interni con grande apertura verso fondo, grande prospettiva e grandi effetti di luce: volti, corpi, stoffe, armature… - Proposto: no nozze con Roxane  abiti figure contorno e femminile sono tipiche dei persiani  rappresentazione nozze tra A e Statira.  5. La pittura della generazione di Alessandro  LA PITTURA Apelle  Statua bronzea di Helios: tra 304-293 a Rodi, di Carete, allievo di Lisippo - Secondo Plinio misurava 32m - Presso imboccatura porto, originale perduto, copia romana. - Dio avanza nudo con passo ampio e deciso, simile Apollo Belvedere di Leoacre. - Mano sinistra abbassata per reggere arco - Mano destra: alta a reggere fiaccola dorata >> bagliori = faro - Testa: ispira all’ Helios della quadriga che Lisippo aveva fatto per Rodi - Statua bronzo cava, ancorata terreno con aiuto di un riempimento di grandi massi; nel 226 crollata per terremoto, pezzi rimasero li fino inizio medioevo, venuti come materiale metallico. - Meraviglia mondo antico.  Scuola Lisippo influenza profondamente anche dopo i primi diadochi  Atleta di Fano - Bronzo Getty: ripescata acque Adriatico largo di Fano nel 1964, conservata collezione Paul Getty a Malibu. - Atleta stante che solleva braccio destro per incoronarsi  andamento sinuoso corpo. - Ispirazione lisippea  proporzioni, movimento spazio, trattamento volto - Fase iniziale rappresentazioni atleti ellenistica, aderente a tipi tradizionali.  Sarcofago di Alessandro: più spettacolari e celebri originali della scultura ellenistica  Grande sarcofago marmoreo, coperchio doppio spiovente e lati ornati da rilievi  compare figura Alessandro = nome.  Non è sarcofago di Alessandro, sepolto ad Alessandria d’Egitto  Rinvenuto nel 1882 nella necropoli reale di Sidone, città fenicia (oggi sud Libano).  Tradizione asiatica >> sarcofago = edificio funerario >< forme e stile sono greche.  Datazione fine IV secolo a.C.  Sepolto Abdalonimo, Alessandro messo trono di Sidone  rilievi sarcofago ricordano eventi che portarono re al trono e motivi legame con Alessandro. - Ha tetto a doppio spiovente con acroteri e gocciolatoi  tempio funerario - lati lungo:  Battaglia tra Greci e Persiani  indicati da indumenti o Irrompe Alessandro >> figura più a sinistra, riconoscibile nei tratti fisionomici << riprende nella foga e atteggiamento la statua equestre di Lisippo. o Suolo cosparso caduti  poggiano bordo inferiore rilievo o Centro: in nudità eroica rappresenta compagno Efestione o Dibattiti su sua figura  chi ci vede Demetrio e nel cavaliere a dx il padre Antigono = esecuzione anni massimi degli Antigoni, dopo 306 a.C.  Scena di Caccia: o Centro: cacciatore a cavallo, assalito da leone o Destra e sinistra: accorrono 2 cavalieri vestiti alla greca, avvolti nei mantelli o Collaborano altri 2 cacciatori a piedi = persiani dalle vesti con brache e copricapi, ricordano Dario dipinto Filosseno. o Cooperazione tra cacciatore greco e persiano anche a destra  greco tiene ferme cervo dalle corna mentre persiano lo uccide. o Unione per uno scopo comune: caccia  non più scontro tra popoli.  Tema caccia molto caro ad Alessandro, grande fortuna anche in ambito privato.  Dopo battaglia di Curupedio del 281 a.C.  divisione in più regni  ovunque consistente produzione figurativa >> un po + difficile storia unitaria arte greca >> diviene arte di corte o collegata a singole città, con caratteri comuni. Resta profondo attaccamento tradizioni >> richiamo ai classici  nel III a.C. troviamo ripetizioni di temi nati nel secolo prima.  Alessandro = abitudine riprodurre fisionomie dei singoli, ritratto.  Dinasta ha proprio ritratto che richiama tipi re macedone  rappresentato come uomini d’azione, pieno forza, metà tra atleti/eroi. Mix tra propri tratti fisionomici e impostazione Alessandrina.  Ritratto di uomini che simboleggiano virtù civili: filosofi, poeti, intellettuali 2 tipi principali: in piedi e seduti, sempre rappresentati a corpo intero. Costante per questo tipo ritratto: barba + himation (pesante mantello). Eseguiti in occasione morte, ritratti di ricostruzione postuma >> statue di tragediografi che orano teatro di Atene; come statua postuma di Omero.  Statua di Demostene: oratore e politico, esempio di eleoquenza e rettitudine, dedizione patria, oppositore re macedoni  322 a.C. si suicida per non sottomettersi re macedone Antipatro. Sua effige eretta Agorà Atene nel 280 a.C. in bronzo, città speranze di indipendenza. Autore deriva proporzioni e tipo statua da Sofocle e Lisippo - Nuova posizione braccia  in avanti, mani ravvicinate e posate sul ventre. - Testa: lievemente rivolta in avanti  espressione crucciata, concentrata  aggiunge intensità - Compostezza >> lunghe pieghe regolati della veste - Scopo artista: rappresentare valori morali  Rinascono scuole filosofiche  riscatto intellettuale della grecità >< potere politico sempre minore; moltiplicano immagini di filosofi colti loro insegnamento, posizione raccolta e seduta.  Statua di Crisippo: contrato tra posizione contratta di corpo vecchio, mantello che ricopre spalle minute e ricurve >< vivacità ritratto ossuto e rugoso, che si rivolge con convinzione allo spettatore, accompagnato gesto mano destra che si solleva a spiegare ragionamento. Statue di Afrodite  Rappresentazioni femminili di regnanti  avvicinate sfera divina, particolar mondo Egitto Tolemaico >> + comuni statue ideali >> riferimento a grandi creazioni di fine V-IV  Ispirano tradizione prassitelica  Afrodite di Cnido << numerose repliche, varianti più o meno significative.  Afrodite Capitolina: una delle + fortunate varianti. Copia romana. - Originale deriva strettamente modello prassitelico - Diversa acconciatura >> + complessa e sofisticata: capelli riuniti in alto nodo sommità capo, ricadono poi sulle spalle - Abbandonato naturalezza gesto di lasciar cadere vesti per immersione  maggior coinvolgimento spettatore: - Dea sorpresa in quel momento  accenna a coprire con mani nudità  gesto apparente pudore, aggiunge sensualità. - Pochi cambiamenti dall’Afrodite di Prassitele:  Inversione ponderazione gambe  Diversa posizione braccia = leggero piegarsi avanti spalle  Inalterata morbidezza e lucentezza forme. - Datazione fine IV / primi anni III.  Datazioni posteriori per altre varianti in movimenti già sviluppati per altri soggetti  Afroditi intenti occupazioni particolari: guardarsi specchio, allacciarsi sandalo…  Afroditi Anadyomenai: intente a cingersi capo con benda  modelli scultorei intrecciati a pittorici. Celebrità quadro Apele che rappresenta così A.  Afroditi ellenistiche che derivano dalla Cnidia  ulteriore pudicizia: ricoprono fianchi e gambe con avvolgente panneggio; stesso movimento ma corpo più eretto  braccia si muovono più liberamente nello spazio.  Afrodite di Capua: - Braccia: completamente staccate corpo  tenevano specchio e altri oggetti da toletta >> sfera muliebre che sottolinea femminilità dea.  Afrodite di Milo: trovata inizi ‘800 isola di Milo portata al Louvre  apprezzata: vista come simbolo sognata libertà sessuale perduta assieme passato. Colpisce immaginazione erotica di epoca in cui nudo femminile non era usuale. - Accentuato classicismo = maggiore solidità statua - Testa: forte simmetria  come molte teste tra V e IV = impressione sguardo si volga all’infinito, estraniandosi. - Deriva da Cnidia forme morbide e piccoli seni dall’alta attaccatura - Rende + leggiadra solida impostazione del busto con accentuare la curvatura dell’anca destra. - Molto vicina Capua, probabilmente stava compiendo stesso gesto. - Panneggio uguale: + accentuato aderenza corpo  assomiglia a panneggio bagnato - Poco oltre 2m come nella Capua  forse statua culto. - Originale ellenistico. - Forte classicismo = datazione avanzata= secolo II a.C.  Afrodite Accovacciata: di Doidalsas. Molto famosa antichità. - Piega ginocchia per avvicinarsi acqua del bagno  si siede sul tallone destro. - Compie rotazione, accentuata dall’incrociarsi braccia: Sinistra: scende a sfiorare coscia destra Destra: porta mano a sfiorare spalla sinistra. - Testa: espressiva >> grandi occhi e bocca semiaperta; si volge direzione opposta gambe. - Tutto corpo si adatta movimento  grande sensualità - Datazione metà III a.C.  poi portata a Roma.  Pausania  III e II secolo create numerose statue per santuari Peloponneso  Scultore più celebre Damofonte di Messene  affidategli lavori restauro statua Zeus Olimpico di Fidia.  A Licosura  santuario dea Desponia, identificata con Kore << statua di Damofonte. - In mezzo cella relativamente piccola, su basamento lungo 8m; stavano 4 figure di h 5.5m. - Centro: 2 statue sedute di Demetra, con fiaccola mano destra, e Desponia, reggeva sinistra scettro. - Lati collocati stanti 2 figure di più ridotte dimensioni: Artemide (culto locale figlia di Demetra) e Anito (titano allevò Desp.). - Rimasti frammenti  3 teste marmoree colossali di Demetra, Desponia e Anito e frammenti vesti - Teste: parte posteriore cava e completata in stucco  tipico ambiente tolemaico. - Voluta aderenza tradizione classica - Datate fine III o inizio II  Testa di divinità barbata da Egira: - Contornata da grandi ciocche fluenti della capigliatura e della barba - Occhi e labbra sottolineati da nettezza taglio - Chiaramente ispirato Zeus di Fidia. - Proveniva da Atene.  Firomaco: scultore famoso antichità. Attribuito statua culto dell’Asklepieion di Pergamo >> collegamento classicismo attico e pergameno.  Statua di Poseidone da Milo: forte classicismo. - Tipo consueto divinità barbata, stante, braccio destro sollevato che si appoggia tridente e mantello copre fianchi in giù con numerose pieghe, lembo scende da sopra spalla sinistra - Maestosità apparizione sottolineata da ampio passo  piede sinistro fortemente arretrato. + dimensioni di 2m statua. - Brusco volgere testa - Occhi infossati e vicini, superfici rigonfie  conferiscono volto grande espressività, maggiore che nei modelli classici da cui deriva. - Datazione 218-217 a.C. - Forte tradizione classica, ispirata all’Attica. Stretti rapporti politici: nel 224 a.C. Atene attribuisce onori divini e culto a Tolomeo II  Rapporti politici/culturali: Alessandria-Rodi e Dodecaneso  Nike di Samotracia: A Rodi tradizionalmente collegata figura Nike Alata  dall’isola di Samotracia.  Collegata alle vicende belliche che segnarono passaggio tra III e III a.C.  Trovata nel 1867 spezzata in più frammenti  dentro vasca circolare all’interno santuario dei Cabiri a Samotracia.  Monumento composto: - Grande prua nave  dominava specchio d’acqua della vasca - Figura dea della Vittoria in impetuosa apparizione, scendeva ad appoggiarsi su prua. - Dea: raffigurata secondo modello classico (Nike dei Messeni) - Accostamento alla vasca + inserimento prua nave  Vittoria ottenuta sui mari - Impeto apparizione sottolineato da  grandezza ali dalle penne rigonfie. - Rapidità  ampiezza passo - Panneggi lasciati liberi nel vento nonostante pesantezza >< e chitone:  Causa velocità si schiaccia contro corpo >> diventa quasi trasparente e disegna con perfezione corpo dea = panneggio bagnato.  Monumento accostato a Rodi  grande potenza navale che stava dominando sud Egeo.  Occasione costruzione  battaglia navale vinta si Seleuco al largo di Side nel 190 a.C.  Collocazione >> fa pensare legame con Macedonia >> Vittoria alata su prua nave è propaganda nella monetazione del fondatore potenza marittima macedonica.  Violenza movimento e forti contrasti  inquadramento cronologico: non lontano dal Donario gallico di Attalo; panneggio bagnato  confronti in quel periodo.  Nike caposaldo scultura fine III e primi anni II a.C.  In Asia Minore si era affermato nuovo grande centro politico e culturale  PERGAMO.  Per celebrare vittoria Attalo I dedica ad Atena, nella terrazza santuario, grande donario di varie statue disposte su piedistallo. Composizione complessiva conica, che riprede statua principale.  2 statue identificate con copie romane di alta qualità  ritrovate nel 1623 presso Orti Sallustiani a Roma, appartenenti a Giulio Cesare = proposti copie fatte per GC a ricordo sue vittorie contro Galati.  Galata Suicida: proviene da collezione Ludovisi, conservata museo nazionale romano a palazzo Altemps. - Intensa drammaticità  contrapposizione di 2 figure: maschile e femminile. - Maschile poderosa immagine guerriero barbaro, rappresentato tutta sua vigoria fisica, solleva braccio 2° figura femminile con membra abbandonate nella morte. • Uomo: - Possente muscolatura = violenta vigoria - Testa: brusco volgersi a lato e verso alto = orgogliosa fierezza. - Sguardo: forte arcati sopraccigliari = più intenso. - Linee verticali di sprezzante potenza, al culmine si volgono improvvisamente verso basso  verticalità spada, che si sta impiantando nel torace, suicidio. - Grosse ciocche scomposte + forti arcare sopraccigliari + lunghi baffi = appartenenza etnica ai barbari galati. • Donna: - Capigliatura caratteristica  lunghe ciocche scomposte = Galata - Testa ricade verso basso - Braccio sinistro ricade verso basso; braccio destro sorretto compagno - Lunghe pieghe del vestito ricadono verso basso.  Drammatica illustrazione di passaggi letterari che parlano della fierezza galati  vinti, non si concedono al nemico e si suicidano.  Galata Morente: ai Musei Capitolini. - Drammaticità = continui contrasti. - Grande corpo muscoloso del guerriero  nudo, a terra, abbandonato sul proprio scudo. - Braccio destro si tende  estremo tentativo di tenersi sollevato. - Braccio sinistro: cerca fermare sangue da ferita su coscia destra. - Altra ferita più grave minuziosamente indicata: sul costato - Testa si sta abbandonando  piegata verso basso - Volto: dolorosa, intensa, concentrata espressione. - Caratteristiche etniche: capelli, sopracciglia, baffi  turque: ornamento, collare aperto portato all’uso galata. - Accanto scudo nel terreno  spada e tromba da guerra  oggetto non comune nella statuaria, richiama passo Plinio: figura trombettiere creata da Epigono, bronzista che epigrafi ci dicono al servizio Attalo I.  Epigono: creatore gruppo  spunto da temi mitici x rappresentazione avvenimento storico  esasperata drammaticità cerca partecipazione emotiva spettatore.  Donario Attalo  origine di 1 produzione che durerà per quasi 1 sec  risultati impressionanti: scelta soggetto, stile, movimenti teatralmente esagerati e ricchi chiaroscuri. 5. L’Altare di Pergamo - Insieme si dispone in spazio triangolare piuttosto che piramidale  appiattito contro fondale. - Insuperabile capolavoro - Dibattiti su: • Originale ellenistico >> creato a Rodi nel I a.C. da 3 artisti che si ispirano scuola Pergamena orami scomparsa, • Copia romana >> eseguito da autori di Rodi in stile pergameno che replicano l’originale bronzeo di poco posteriore ara di Pergamo >> testa Alicioneo ispira testa Laoc.  Torso del Belvedere: - Torso di possente figura virile. - No testa, braccia, gambe da sopra ginocchio. - Seduta su pelle ferina gettata su roccia - Statua ellenistica delle più celebri e ammirate - Somiglianza, non solo stilistica, con figura di Laocoonte:  Ha stessa posizione della parte inferiore corpo: - Muscolatura gambe in turgida tensione  sottolinea estrema concentrazione momento - Esagerazione singoli muscoli rigonfi tronco  Diverso ritmo della parte superiore: - Laooconte: potente diagonale da gamba sinistra che si incrina collo-capo. - Il Belvedere: addome segue arco opposto  si richiude in avanti, concluso con movimento testa verso sinistra: da resti collo.  Incerta rappresentazione: - Da muscolatura e pelle ferina  Eracle a riposo - Osservazioni corpo animale  pantera  magari personaggio del tiaso bacchico: Marsia - Visto foto per innesto elemento bronzeo poco sopra al coccige: forse x coda fauno. - Ambiente pergameno, stile lo riavvicina al Laoc. + possenti copri giganti del fregio altare. - Base su cui torso seduto c’è iscrizione: autore Apollonio, figlio di Nestore di Atene  copia romana da orginale di Pergamo  Epigrafe falso del 1600: non compare nei disegni più antichi e nelle descrizioni. Sperlonga:  Grotta sulla costa del Lazio Meridionale che si apre direttamente su mare, artificialmente adattata come ninfeo di una villa romana.  Scavi grotta portato luce nuovo gruppo sculture dell’avanzato Ellenismo.  Mare fatto entrare artificialmente nella caverna  costruzione di bacino al centro del quale lasciato piccola isola rettangolare per banchetti  Grotta dell’imperatore Tiberio, descritta da Tacito: nel 23 d.C. soffitto crollò.  Era riccamente decorata di sculture  fatte in pezzi nella tarda antichità e buttati nelle vasche: ritrovati scavi anni ’50.  Gruppo di Scilla: - Mostro emerge dalle acque  donna da inguine in su e sotto ha teste canine; assale nave di Odisseo, usa come arma timone. - Timoniere caduto sulla prua: cerca di sfuggirle aggrappandosi nave  Scilla l’ha afferrato con mano destra per i capelli e sta per trascinarlo tra flutti. - Testa timoniere: ricorda espressione quella dei figli del Laocoonte. - Mare: altri compagni di Odisseo divorati dalle teste canine mostro  ricordano corpi del L nel tentativo di divincolarsi sperpente.  Altri 2 gruppi: 1. Eroe che trascina un secondo fuori campo battaglia  secondo tipo Pasquino 2. Ratto del Palladio, furto dell’antica statua di Atena da Ilio da Diomede e Odisseo.  Gruppo di Polifemo: sul fondo caverna in un piedistallo, gruppo colossale. - Steso su roccia c’è corpo di Polifemo, addormentatosi per troppo vino bevuto  disteso obliquamente, capo abbandonato all’indietro. - Grande gamba muscolosa  come Laocoonte e Belvedere…  inizia potente diagonale che percorre intera composizione. - Sinistra: compagni di Odisseo spingono in direzione del suo unico occhio un palo appuntito. - Odisseo dirige il colpo con entrambe le mani  all’apice piramide fatta da insieme figure. - Odisseo: rimane testa: o Coperta da pileo (copricapo del navigante) o Espressione resa più intensa: o Approfondimento orbite, profondità sguardo concentrato, irrigidimento muscoli viso, bocca semiaperta nella tensione momento o Ricorda Laocoonte. - Gruppo teso nell’esecuzione azione - Destra: compagno che aveva portato l’otre sembra ritirarsi  spaventato drammaticità momento << indicato da sollevarsi braccio a proteggersi visione + veloce volgersi della testa dall’espressione atterrita.  Viene detto Odissea in marmo.  Sono copie marmoree, seguono modelli già attestati.  Nella Scilla:  largo uso puntelli >> caratterizza copie marmoree da originali in bronzo.  firma degli scultori: Agesandro, Atanodoro, Polidoro di Rodi  Stile e scelta contenuti derivano da scultura Pergamena 3. La scultura del medio e tardo Ellenismo  Decenni vedono annientamento Macedonia dall’inizio intervento Roma = migliaia statue portate a Roma  Mondo ellenistico sempre più caratterizzato da pluralità centri produzione  stili diversi nelle officine di diverse città  Impossibile stabilire ordine cronologico x scultura ellenistica  nascita e sviluppo di singole tendenze che si intrecciano tra loro.  Accomuna produzione  generi d’evasione  da difficoltà momento, arte tipica corti, distaccarsi dalla realtà da parte ceti + fortunati  Ellenismo che vede ampie fasce di diseredati.  Medio ellenismo, soprattutto corte Alessandrina  gusto per curioso, sorprendente, diverso lascia spazio ora all’enciclopedismo e attenzione per l’esotico.  Creazioni di esseri deformi ispirate a descrizioni di genti lontane + osservazione miseria popolo.  Nascono riproduzioni di popolani.  Vecchio pescatore: - vecchio che procede piegandosi in avanti. - Parzialmente coperto da mantello trasandato - Sinistra: tiene cesto per pesce - Testa: coperta da pesante cappello, foggia popolaresca; sembra testa di vecchio poeta, occhi infossati e barba disordinata - Pelle avvizzita ricade sullo scarno petto e lati addome >> lasciati scoperti.  Veristico segnale di età che va in direzione opposta agli ideali di bellezza.  Stessi temi riproposti in altre creazioni  Vecchia ubriaca: riferito ad ambiente microasiatico; capolavoro del tardo ellenismo di genere bozzettistico. - Siede a terra, gambe incrociate - Stringe a sé con entrambe braccia >> gesto bramoso, grossa fiasca di vino. - Capo: lasciato cadere all’indietro - Occhi spalancati  sguardo sembra rivolgersi verso imprevisto passaggio spettatore. - Bocca aperta in ghigno  avvicina rappresentazione delle menadi e satiri - Intreccio: rappresentazione sfera vino con la vecchiaia >> evidente dal disfacimento pelle che ricade in lunghe pieghe dalla sottostante ossatura  porta evidenze zigomi, mento, clavicole. - Fiasca: si chiama lagynos  feste in onore di Dioniso che si tenevano ad Alessandria fine III a.C. + modo portare fazzoletto legato testa riporta produzione stessa epoca.  Gusto per diverso, esotico no limitato ad Egitto tolemaico  Fantino del Pireo: bronzo. - Capelli a ciocche scomposte - Naso camuso personaggio di razza nera - Labbra rigonfie - Non si volge verso altri concorrenti gara  atteggiamento tipico di caccia. - Piccolo corpo >< grandezza cavallo  lanciato al galoppo, ricorda slanci diagonali figure fine secolo. - Insieme di ≠ tradizioni  datazione metà II a.C.  Desiderio di sfuggire difficoltà presente + evidente dopo distruzione Corinto e annessione romana della Grecia.  Fenomeno artistico  ritirarsi dell’arte nella sfera privata: temi  muse, amore, vino. << soggetti sempre + amati.  Maggior attenzione alle arti evidenziata dalla comparsa di innumerevoli rappresentazioni delle muse: personificazione.  Varie serie di Muse che non prestano stessi tipi  variabilità = nascita continua di nuovi modelli.  Opera di Filisico da Rodi: con serie di muse, esposte nel Portico di Ottavia a Roma fatto circa 150, si riconducono a un rilievo di ridotte dimensioni.  Rilievo di Archelao con apoteosi di Omero: di una generazione dopo a F. - Scena su più registri: uniti da stesso ambiente montuoso. - Più basso: apoteosi di Omero alla presenza dei sovrani e varie personificazioni  come l’Iliade e l’Odissea << motivo x cui O elevato, accanto al trono. - Mezzo: altare solitario, sottolinea sacralità cerimonia. - Nomi figure indicati da listelli. - Registri superiori: 9 figure femminili dominate da guida: Apollo Citaredo nella funzione di Musagete >> conduttore Muse. - Accanto ad Apollo: statua  ha basamento, e in posizione sparata, accanto spigolo destro lastra  rappresenta il dedicante del rilievo, con somiglianza >> sua benemerenza campi muse. - 9 figure femminili: occasione di variate posizioni e panneggi: + o – pesanti, trasparenti… >> gioco accademico che si rifà modelli tradizionali. (Archetipi >> grandi creazioni del IV secolo; bottega Prassitele. Singole botteghe cambiano di volta in volta modelli muse) - Tipo di musa di successo: Polimnia: compare quasi centro rilievo Archelao + numerose statue tt tondo. o Avvolta in pesante mantello o Concentrata e dimentica delle compagne  ruota su se stessa, appoggia gomiti a sostegno esterno, alza avambraccio sinistro= appoggio testa perduta pensieri.  Creazione di questo tipo anteriore lastra  nasce da Prassitele.  Canoniche figure panneggiate femminili si diffondono anche ambito familiare: simbolo di virtù, livello civile e intellettuale persona rappresentata  Celebri statue di coppia ateniese: Cleopatra e Dioscuride nella loro casa a Delo, con epigrafe del 138 a.C.: M: abito tipico greco reclama orgine ateniese di tanti filosofi, F: simile a Musa, rappresentata avvolta mantello che aderisce corpo.  Si afferma sempre più importanza del privato  insiemi valori familiari  Erotismo: protetto da Dioniso e suoi culti.  Create composizioni con erotismo sempre più complicato e percorse movimento turbinoso  Ambiente corti o grandi famiglie ricche  Eros e Psiche: inizio serie. - Unione di Amore e Anima Pensante  erotismo nasce da consapevole base filosofica. - Corpi salgono a spirale per ricongiungersi bacio finale - Scena leggera ma virtuosistica e complessa nell’esecuzione. - Vesti di Psiche: quelle di un’Afrodite, panneggio schiacciato sul corpo, crea gioco trasparenze - Vera seduzione sta nel turbine del movimento. - Movimento protagonista  intrecciarsi gamba e braccia in vortice, con grande abilità tecnica.  Rapporto spinto eccesso da composizioni sempre più complicate,  Scultore per conquistare spettatore inserisce personaggi sempre più sorprendenti: da Eros e Psiche >> a Satiro e Ninfa; N e Pan, o quella che a prima vista sembra Ninfa si scopre essere un ermafrodito.  Creazioni di significato erotico/sorpresa si è usato termine  Roccocò.  Composizione a spirale usata anche per figure singole, che colpiscono per loro erotismo, come le Afroditi.  Afrodite Callipigia: da Afrodite prassitelica con variante  unisce avvitamento a novità. - Ha complicata pettinatura: nodo sopra capo (come A Capitolina) - Si svela per entrare nell’acqua:  torsione a spirale che comincia con piede destro >> sale ai fianchi e torso >> si conclude con braccio sinistro levato e volto girato rispetto piedi. - Sguardo rivolto in basso, sembra accompagnare verso lato che Capitolina nascondeva e che qui, grazie rotazione è maggior elemento seduzione dea.  Avvitamenti simili in altre reazioni stessa epoca  aggiunge uso dell’ermafrodito, tratti volto e uso superfici simili.  Verso fine secolo soggetti perdono loro impetuoso, virtuosistico, avvitamento  soggetto ha sopravvento.  Scelta di momenti curiosi  Invito alla danza: - Giovane satiro muove sinuosamente corpo muscoloso accennando passi di danza che accompagna Dioniso, forse stringendo mano strumento musicale. - Ninfa: seduta su roccia, in disparte, tiene mano sulle gambe, accavallate e volge verso Satiro volto illuminato da sorriso.  Afrodite del sandalo: ritrovata a Delo nel 100 a.C. - Corpo nudo dell’Afrodite prassitelica associata a piccolo Pan - Pan: zampe e muso da caprone, fa rotazione di quasi 90°  creatura si volge verso lucenti superfici dea. - Pan afferra per braccio A, con cui lei si copre pudicamente ventre. - Brutale desiderio unione >< ritrarsi, appoggio di pantofola brandita con mano destra. - Sopra, tra 2 figure, dio dell’amore, che cerca di allontanare Pan.  Satiro danzante: bronzo. Venuto alla luce fondo al mare di Sicilia, noto anche come Satiro di Mazara. - Lanciato in danza sfrenata - Testa: scomposta in un ghigno - Capelli disordinati, piccole corna spuntano dalle tempie = satiro - Non era solo: appartenenza a gruppo di soggetto dionisiaco, come indica sua posizione; - Gamba destra lanciata all’indietro - Braccia che reggono il tirso in avanti - Testa bruscamente girata. - Soggetto ben noto, replicato dal IV secolo. 4. La pittura del medio e tardo Ellenismo  Piena età Ellenistica = serie infinita di variazioni di soggetti curiosi  presi teatro, strada; scene leggere, divertenti, da sorridere.  Amate anche in abienti domestici  Noti 2 celebri quadri a mosaico a Pompei in una villa romana inseriti su pavimento, di piccole dimensioni, firmati da Dioscuride di Samo, metà II a.C.  Mosaico con suonatori: 2 musicanti - Uno ha nacchere, altro ha cembalo - Danzano in modo buffo, come su palcoscenico - A sinistra, sullo sfondo un po discosti: • Donna: che accompagna con un flauto • Fanciullo: con corta tunica, assiste rapito all’esebizione - Gruppo di metragyrtai = musicisi ambulanti del culto di Cibele. - Colti all’interno di rappresentazione commedia. - Tessere piccole = riproducono come una pittura  ombre, variazioni colori vesti…  Mosaico della fattucchiera: - 3 donne che indossano maschere teatrali, episodio forse ricollegabile a commedia Aristofane. - Ambientazione teatrale rimandano gradini e le quinte  chiudono ambiente, aperto solo verso spettatore. - 2 giovani donne a colloquio con maga popolaresca che indossa maschera. - Pochi personaggi disposti con maestria. - Sobria policromia>> scena svolta nell’ombra  Quadri che riprendono modelli più antichi >> sicura disposizione immagini + tipi ritrovati altre classi monumentali.  Proposta: questo tipo creazioni pittoriche, con gusto particolare alla luce e riflessi trova riscontro tradizione pittorica successiva Alessandro >> si riferiscono ambiente fiorito prima metà III a.C. e prolungatosi fino fine II a.C.  Ambiente microasiatico  Pergamo  mosaicista ricordato per creazioni ed abilità  Soso  Prima metà II a.C.  Plinio gli attribuisce:  Mosaico con colombe che si abbeverano: - Posate sull’orlo di bacile si abbeverano specchiandosi acqua. - Studio varie disposizioni assunte da animali - Studio della luce: riverbero sulle loro penne, sulla superfice lucente di bronzo del bacile, acqua. - Abilità prende posto dell’importanza soggetto.  Asarotos oikos: - Stanza non ancora spazzata dopo che sono caduti resti banchetto. - Resti riprodotti con minuziosa fedeltà - Frammenti di crostacei, gusci, lische, pezzi frutti… compare anche topolino.  Attenzione ai particolari si intreccia con altro fenomeno tipico pieno Ellenismo:  Puntigliosa riproduzione natura nei suoi aspetti più minuti.  Nascono cataloghi illustrativi >> + famoso e + riprodotto quello dei pesci.  Riprodotto su mosaici pavimentali >> si adatta bene all’acqua, messi in fontane o vasche, richiamano soggetto.  Composizione: no collocazione prospettica pesci: disposti uno accanto all’altro.  Esattezza singole rappresentazioni = immediato riconoscimento, intento didascalico.  Pesci non sempre gli stessi  ciascuna riproduzione con cartoni separati combinati di volta in volta.  Non risaliamo a singolo pittore >> elementi confronto = creati ambienti grandi biblioteche di corte di Alessandria e Pergamo.  Influenza mare meno forte  cataloghi altri animali, tipo papere o animali esotici; molto spesso soggetti nilotici.  Mosaico di Palestrina: - Grande mosaico di età Ellenistica - Eseguito presso santuario laziale della Fortuna Primigenia a fine II a.C. da maestranze di Alessandria: abituate a rappresentare paesaggi nilotici. - Risale a modelli creati nell’Egitto tolemaico. - Scorrere del Nilo  grande protagonista  da basso ad alto = tutto suo corso. - Risale dal porto di Alessandria >> zone sempre meno abitate da uomini ma più popolate di animali esotici e fantastici >> selvagge terre della Nubia e lontani monti dai qual fiume sgorga, aprendosi strada tra rocce. - Animali: rappresentati con minuziosità di particolari e indicati con loro nome greco. - Ampio inquadramento geografico  sfondo a rappresentazione di numerose vignette, ricche di particolari.  Più basso: arrivo al porto di Alessandria: - grande imbarcazione ha issato vele - barchetta a giunchi, con pescatore cha ha buttato amo - entra a forza di remi una nave da guerra. - intorno: edifici colonnati a stampo ellenistico  4 colonne corinzie, protetti da teloni ci sono soldati armati che stanno concludendo rito, forse di Iside. - Alcune navi stanno per attraccare. - Scena in basso a destra, forse in origine al centro  mosaico rinvenuto strappato.  Banchetto : - Al fresco di una pergola di giunchi intrecciati, un po’ più in alto rispetto porto, accanto all’acqua. - Poi: contadini intenti al lavoro presso capanne di canna - Ovunque: ibis, coccodrilli, ippopotami tipici Egitto.  Templ i: Riproducono costruzioni tolemaiche, stile Egitto classico. - Mosaico di 5x5, no da originale famoso.  Abitudine di riprodurre minuti particolari nei supporti + raffinitati, tipico corti reali  Alessandria.  Gioielli, gemme
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved