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ARTE UNA STORIA NATURALE E CIVILE- VOLUME 3, Appunti di Storia dell'Arte Moderna

Riassunto del manuale "arte una storia naturale e Civile"- volume 3 di Montanari e Settis

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 31/08/2023

chiara-cortasi
chiara-cortasi 🇮🇹

4.1

(9)

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Scarica ARTE UNA STORIA NATURALE E CIVILE- VOLUME 3 e più Appunti in PDF di Storia dell'Arte Moderna solo su Docsity! MANUALE 1)Fratelli limburg aprire le tres riches the duc de Berry codice di preghiere da recitare secondo i diversi periodi dell'anno o del giorno composto da 12 fogli di apertura dove sono illustrate le allegorie del mese dell'anno riallacciandosi a un soggetto caro alla cultura medievale di età romanica in mesi non ho dovuto nel duro lavoro ma agli occhi di una ristretta cerchia di gaudenti nel mese di Aprile rappresentato il mese del fidanzamento nel semicerchio in alto è raffigurato un calendario astrologico con il carro del sole al centro e la volta celeste con i segni zodiacali ariete del Toro tutto intorno si riconoscono delle piccole caselle vuote dove avrebbero dovuto trovare posto alle scritte dei giorni dei mesi dei segni le vedremo in un'altra pagina sotto come in un grande affresco vi è una scena simbolica di quello che avviene nel corso del mese siamo in primavera episodio di una nobile coppia in primo piano che si scambia l'anello di fidanzamento accompagnato da spettatori i protagonisti sono vestiti elegantemente alla moda le acconciature e copricapi sono curiosi gli abiti riccamente ornati lunghi ricadendo nei lavorati panneggi figura slanciata della fidanzata con il collo allungato le braccia sottili e lo pose impostata su un'ampia curva a tutte le caratteristiche di un affilata statua gotica d'Avorio che si tratta sia stata condotta l'estrema raffinatezza le sue spalle due giovani che stanno raccogliendo fiori dimostrando una passione per la natura che risalta anche nel resto della miniatura il paesaggio riflette con minuzia realtà plur trasfigurandola in termini fiabeschi sullo sfondo sopra l'altura c'è il castello del Signore una fortezza che ha una dimora di lusso con due torri circolari tempo stesso è un elemento di difesa e di decoro a ridosso delle mura sorgono le case di un piccolo villaggio scendendo il primo piano uno specchio d'acqua come una chiusa e un paio di parchi di pescatori gli alberi ben ordinati dai boschi e la distesa verde del Prato in cui avviene lo scambio degli anelli a destra si intravede la muratura di un palazzo merlato con il suo giardino dove le piante ben curate stanno iniziando a crescere 2) mese di luglio il soggetto e i protagonisti cambiano ma l'interpretazione no segni del cancro e del Leone nel caldo dell'estate la scena non è riservata agli svaghi del Signore ma al lavoro degli umili che lavorano la terra sotto il controllo di un poderoso ed elegante castello munito di ponte levatoio in legno circondato da acqua il contadini e pastori sono impegnati nella mietitura del campo di grano e nella tosatura di pecore attività dure e faticose i contadini e pastori sembrano lavorare per hobby o per divertimento con il cappello di paglia la falce in mano destra il contadino investe bianca è atteggiato in una posa aggraziata come se stesse facendo un passo di danza la tosatura delle pecore è quasi una scusa per mettere in mostra e colori accesi e il raffinato panneggio degli abiti dei due pastori in parallelo una minuziosa attenzione per il mondo reale che percorrere in terra scena c'è la raffigurazione delle capre delle spighe di grano degli alberi più o meno cresciuti e dettagli dell'architettura del castello e del ponte di legno fino al cielo solcato da nubi cielo atmosferico come quello completamente azzurro che illumina il mese d'aprile che cambia il tono avviene nell'esperienza di ogni giorno la novità è veramente importante pur essendo azzurro restava astratto nel gotico internazionale iniziò a comparire in pittura questo tipo di gelo illumina un paesaggio in cui si riconoscono sempre i medesimi elementi il castello e la campagna il fiume e il bosco no città 3) Simone Martini Madonna dell'umiltà cattedrale di avignoneiconografia che prevede la raffigurazione della vergine con bambino seduta a terra all'interno di una lunetta free scatà con il figlio sulle ginocchia e due angeli Maria siede sul Prato ma poggia su vesti meravigliose in una perfetta sintesi dell'immaginario cortese stessi anni in cui il poeta Petrarca cantava Laura mentre si immerge nelle acque cristalline 4) Madonna della quaglia di pisanello tempera e oro su tavola Maria seduta a terra il figlio si inarca sul suo ginocchio come un piccolo Leone araldico e i due angeli la incoronano il pittore questo estremizza l'eleganza della figura principale rendendone realisticamente la dolcezza delle carni sottolineando la posa attraverso la curva tipicamente gotica del panneggio del manto inoltre Maria circondata di uccelli e fiori attentamente descritti nel Prato e nella siepe innalzata alle spalle della vergine un posto d'onore in primo piano è riservato alla quaglia che finisce per dare il nome al dipinto dipinto prezioso e raffinato attenzione per la natura che culmina nella precisa illustrazione dei volatili e di quel Prato fiorito che tante volte li troveremo 5) adoro Venezia realizzato da maestranze Lombardi e veneti prospetto in cui i voti dei fioriti loggiati sovrapposti dominano sul piano delle murature dando l'effetto di una struttura leggera un preziosissimo merletto raffinato un pizzo di pietra l'arco acuto di tradizione gotica rappresenta il punto di partenza per elaborare nelle gallerie del primo e del secondo piano un coronamento traforato a infiorescenze il gusto della mentale si manifesta pure nell'amore nella merlatura ricca muratura in marmo impreziosita da colori e dorature aggiunta policromo doveva farlo apparire come una sorta di monumentale oggetto deficitaria dimora dei primi anni del 400 6) interno della navata Cambridge king's college CHA ShabellePELDella Chiesa il monastero Del Portogallo figura 9 edifici in cui le nervature delle volte tendono a moltiplicarsi senza ragioni strutturali e come effetti decorativi che li fanno somigliare a un intreccio di rami e quanto avviene nello stesso momento ma a molti chilometri di distanza anche importo Gallo nel monastero digeronimo di Lisbona dove le volte danno l'impressione di un ventaglio di grandiosa infiorescenze di dietro la cappella fu fondata da Enrico sesto 10) Ehi pozzo de profeti in particolare delle figure di Isaia e Mosè slither Claus pietre dipinte e decorata in Francia Certosa DI CHAMPOMOLParte del grandioso gruppo scultoreo raffigurante la crocifissione da installare in una Fontana posta al centro del chiostro maggiore della Certosa questa opera chiamata così perché dalle sue pareti si affacciano sei personaggi dell'antico testamento in tali figure le sottili minuzie eleganze della pittura e della miniatura internazionale sono come sovrastate da un possente monumentalità al confronto delle tradizioni scultoree gotiche transalpine le figure di sluter tendono al tutto tondo isolandosi nello spazio rispetto all'architettura e distinguendosi inoltre per il vigore delle espressioni e dei gesti calvo e fiero Isaia si svolge con un energico scarto del corpo mentre Mosè accanto si erge severo in una posa solenne con la lunga barba patriarcale elegantemente pettinata le sue spese ciocche con il loro raffinato ondeggiare il frastagliato panneggio della veste la curva del gigantesco che cala dalle spalle ai piedi mostrano anche al sluter aderiva intimamente alla cifra decorativa dell'ultimo gotico il pozzo e profeti e scolpito in pietra calcarea e rega ancora oggi tracce dei colori dell'oro che lo impreziosivano fin dall'origine 11) monumento sepolcrale di Filippo l'ardito Certosa di shampoo monumento danneggiato durante la rivoluzione francese ora ricomposto ufficio del duca defunto sono originali soltanto le mani mentre tutto il resto è frutto di una reinvenzione ottocentesca secondo una tipologia che ebbe fortuna in Borgogna in Francia il monumento non è pensato per essere poggiato a una parte ma si erge isolato sui quattro lati lungo i fianchi corre interrotta galleria di figure a tutto tondo addolorati incappucciati e piangenti a volte in ampi panneggi in alabastro queste figure senza tempo riescono nella stessa scommessa vinta dai fratelli esse sono infatti del tutto antinaturalistica perché affogano i corpi in un oceano di pieghe raffinate e capricciose eppure riescono a rendere con forza un sentimento di naturalismo il dolore invincibile se proviamo quando qualcuno muore CAP 2 1) castello visconteo Pavia edificato dalle 8 grande biblioteca protetto da soli di torrioni angolari questa fortezza raffinata di mora che lo fanno intendere le bifore utile gettare lo sguardo sul circostanze paesaggio e illuminare gli interni a Pavia i Visconti patrocinare una scuola in miniatura è una quale si formò anche michelino da besozzo minatore e pittore 2) le lascio funebri di Gian galeazzo Visconti michelino da besozzo incoronato nella Corte celeste frontespizio dell'elogio funebre di giangaleazzo Visconti Di Pietro Castelletto miniatura Ehi nella miniatura non c'è traccia di alcun sentimento di sconforto che caratterizza i funerali non vi sono lacrime e le facce tristi michelino preferisce magnificenza di una scena cortese giangaleazzo di profilo abbigliato del lussuoso mantello Ducale e si inchina di fronte a qualcuno di più autorevole di lui vergine il figlio accompagnanti da 12 virtù nelle vesti eleganti giovani dai capelli raccolti e da 8 angeli costretto a fare i panneggi e arrecare le insegne viscontee Corte celeste che appare esattamente come una Corte mondana un'immagine intesa a celebrare i fasti del Signore zingales luce riverbera dalla sinistra del paesaggio trovando la sua fonte in un sole che somiglia a un bottone dorato raffigurazione del cielo è una novità eclatante abbiamo visto al di là delle Alpi l'avevano già sperimentati fratelli limburg o 6) pisanello e nini di Bartolo monumento sepolcrale di Niccolò brenzoni marmo policromo e affresco funzione di epitaffi figurato più che sepolcro lui sepolto sotto pavimento chiesaall'interno della Chiesa francescana di San fermo complesso particolare dove via la firma di pisanello e dello scultore allievo di Donatello centrato sul gruppo scultoreo in marmo che raffigura la resurrezione di Cristo dovuto al maestro fiorentino pisanello si occupò invece delle parti dipinte la finta tappezzeria e il giardino gotico che incornicia il monumento la scena dell'annunciazione disposta ai lati del tendaggio aperto a proteggere la figura di Cristo come fosse unavolta architettonica, Ehi la decorazione tende a predominare la funzione di pilastro le nicchia svolta dai graticci con rampicanti dipinti come voler aprire la parete verso le tre stanze giardino 7) pisanello vergine annunciata fa accompagnare da un cagnolino e dispone al centro un eburneo tempio gotico fiorito di guglie cuspidi e pinnacoli 8) pisanello San Giorgio la principessa affresco con lamine metalliche e decori a pastiglia sull'arco di accesso alla cappella pellegrini prende spunto dalla leggenda aurea di Jacopo da terrazzi pittore rappresenta il Cavaliere Giorgio di fronte alla principessa mentre sta salendo sul destriero con il quale andrò a sconfiggere il feroce drago nella raffigurare una simile episodio l'artista privilegia registro cavalleresco rispetto a quello del devoto se non fossimo in un luogo sacro Giorgio e la principessa potrebbero essere scambiati per lancillotto e Ginevra Ehi i codici edifici sullo sfondo potrebbero appartenere in una città nordafricana di silena ma arturiano castello di camelot bisello il tenore Cristo avventuroso sostenuto dai dettagli di due impiccati e del drappello di cavalieri tra i quali fa capolino un esordi come mongolo e uno più cortese quasi salottiero evidente nel nobile profilo della principessa effigiata con la fronte tenuta e capelli raccolti in 1 1 complicata acconciatura come quella delle Dame dell'epoca 9) Ehi medaglia rinascimentale Giovanni ottavo paleologo diritto e rovescio 102 mm utilizzata come dono diplomatico a memoria da murare nelle fondazioni di chiesa e castelli la medaglia si impose a partire dal 400 come oggetto privato e il signore forma di autorappresentazione del potere ritratto di profilo e rovescio ha un emblema o un episodio narrativo profilo barbuto dell'imperatore con la appuntito copricapo alla greca nel rovescio Giovanni accompagnato da un Cavaliere visto alle spalle appare di fronte al crocifisso cavalcando un destriero passione per gli equini ricorre dunque in questa scenetta tanto intrinseca di sottigliezze internazionali quanto lontana dallo spirito classico prende spunto pisanello dalle monete romane per creare il suo prototipo di medaglia 10) Ehi ritratto di leonello d'Este diritto della medaglia per le nozze con Maria d'aragona bronzo il volto si staglia su un fondo scuro ravvivato dalla gotica si ebbe fiorita di giardino le due immagini hanno un'origine comune ovvero l'immagine Ehi dipinta è quella della moneta Ehi affondando le radici nel pensiero dello stile di Francesco Petrarca e Simone Martini 11) Ehi Jacopo della quercia sepolcro di Ilaria del carretto tomba isolata di gusto borgognone come quella di sluter per Filippo l'ardito il disant termine che indica la gente rappresentazione scultorea di una persona defunta in posizione tragliata di Ilaria e distesa sul sarcofago ai piedi del fedele cagnolino e si distingue per il naturalismo del volto incantevole l'elegantissimo abito alla moda solcato da pieghe affilate e chiuso sopra la gola dall'altissimo colletto con una bella addormentata della Walt Disney sui fianchi del sepolcro il luogo dei nordici pleut corre un motivo di spiritelli reggi festone nel quale Jacopo recupera un tema iconografico della scultura antica interpretandolo con uno spirito spiccatamente gotico evidentemente nelle mosse capigliature un monumento sepolcrale e innovativo nacque a Lucca 12) Ehi portale centrale Jacopo della quercia Ehi realizzati i rilievi dei fianchi profeti e all'antico testamento figuri umani si ergono sulla superficie liscia del fondo e dare conto dell'aggressivo plasticismo facendo effetto di Stato tutto tondo si intende bene della scena del peccato originale dominata dal possenti nudi dei progenitori ehm il serpente tentatore il giardino dell'eden è totalmente spoglio privo del Prato fiorito degli orpelli decorativi carie pittori internazionali Jacopo riduce infatti l'episodio il solo i protagonisti incarnando un vigoroso Adamo è un fiero contrapposto cioè in una posa che alterna parti intenzioni e parti rilassate creando un attrito di forze contrastanti per enfatizzare il movimento è l'espressione della figura in questo caso particolare la terza scarta fresca mente di lato rispetto al corpo dove il braccio destro si stile violentemente e la sottostante gamba si piega mentre gli arti all'opposto rimangono a riposo perciò Damon può essere considerato un antenato del David di Michelangelo 13) chiesa gotica e gli affreschi di Giovanni da Modena tempio a pianta longitudinale suddiviso in tre navate voltate a crociera da robusti pilastri a fascia che sostengono eleganti archi acuti Di Antonio vicenzo architettura delle cappelle che si aprono sulle pareti delle navate laterali sono state alterate dagli arredi e dalle decorazioni nei secoli più vicini a noi affreschi delle pareti c'è un polittico legno dell'altare e una cappella voluta Bartolomeo un ricco mercante di seta uomo politico linguaggio estroso e divertenti Giovanni narrò tra l'altro la storia del maja ampliata e illustrare il raro fioriscono episodio del loro avventuroso viaggio di ritorno per mare dalla Palestina all'oriente CAP 4 1) Nel 1401 bandito concorso tra gli artisti toscani vincitori avrebbe realizzato la grande prova aperta bronzea del Battistero di San Giovanni la chiesa beata ingressi uno dei quali era già chiusa la due battenti bronzei compiuti da Andrea pisano nuova povertà che da lontano sembra una vera e propria replica di quella decente esca per il concorso dimesso ha eseguire una formella mistilinea cioè cornice gotica come quella dei rilievi Andrea pisano con una storia tratta dall'antico testamento il sacrificio di isacco per dimostrare a Dio proprio l'incontro incrollabile fede Abramo sta per sacrificare il figlio isacco ma un Angelo lo ferma e gli indica di immolare invece un ariete appena sopraggiunto stando a quanto dice Lorenzo ghiberti nei commentari Ehi i partecipanti al concorso furono 7 tra i nomi illustri sono quelle brunelleschi e Jacopo della quercia--> sacrificio di isacco ghiberti ottima dimestichezza con la lavorazione del bronzo raffigurante in stile gotico il paesaggio è contraddistinto dalle rocce tradizione trecentesca la composizione centrata sulla figura di Abramo che in un'elegantissima posa Arquata viene bloccato dall'arrivo dell'angelo mentre sta per sacrificare il figlio solo nella figura di quest'ultimo si può riconoscere qualcosa e non troppo medievale il giovanile nudo appare ispirato all'anatomia di un turco antico 2) sacrificio di isacco di un illescas disposizione centrale protagonista nella scena non vi è ancora alcun segno di rigore spaziale e prospettico tutto giocato sulla finezza delle figure il paludato Abramo colto di profilo l'angelo che compie che compare in cielo dall'agnello che contorce la testa il personaggio in basso a sinistra questo impiega il ginocchio a omaggiare la posa di un cervo e scultura antica lo spinario senza farne però rivedere l'energia classica 3) Filippo brunelleschi profeti bronzo dorato entro cornici mistilineo e spiccano un paio di profeti con lo stesso tipo gotico di barba arricciata e calligrafica dell'amo del della formella 4) porta nord Battistero Lorenzo ghiberti prendi il modello la porta di Andrea pisano che invece illustra il 20 storie di San Giovanni Battista e 8 virtù qua invece lui Nada le storie va angeliche egli esigenti Evangelisti e dottori della Chiesa in due battenti che presentano 28 formelle con cornici mistilineo dove sono narrate queste scene rispetto alle finiture giottesche di quest'ultimo che Berti adatta ormai uno stile ben diverso Suprema eleganza e dettaglio delle sue formelle corrisponde ai gusti del gotico internazionale parte superiore Primi 20 storie di Cristo sotto quattro infila Evangelisti sotto ancora in sul fondo quattro dottori della Chiesa 5) annunciazione Lorenzo ghiberti particolare della porta nord del Battistero l'angelo è una sottile figura di profilo e il suo comparire fa ritrarre la Vergine atteggiata in una posa tanto inarcata da essere naturale l'architettura dietro di lei secondo la norma trecentesca è un'esile archetto che la inquadra simbolicamente senza preoccuparsi le proporzioni della rappresentazione dello spazio in alto a sinistra sul fondo piatto l'eterno lancia la colomba come una palla così come nella formella di prova l'angelo era comparso dal nulla per fermare la mano omicida dell Adamo nell'uno e nell'altro caso di verti sviluppa un motivo sapio antico l'apparizione del divino che in quella posizione assume per così dire la regia della sottostante scena sacra 6) Ehi Lorenzo Monaco annunciazione e santi Firenze galleria dell'accademia opera che nel formato della carpenteria nei bagliori dell'oro e delle cromie nelle figure incantevoli accuratamente panneggiata evidenziano tutte le caratteristiche del gotico internazionali in cui si muove diverti 7) crocifisso di Santa Croce Donatello Santa Croce a Firenze dove le pieghe taglianti insieme a simosi del perizoma somigliano a quelle che vediamo nella crocifissione della porta nord del Battistero di ghiberti non ho niente a che vedere il volto del Cristo dove emerge una terrorismo quasi brutale fin qui conosciuto Donatella esprime la rude e fiere espressività che sempre farà poi riconoscere la sua scultura 8) crocifisso di Santa Maria Novella crocifisso dei domenicani che con uno stratagemma mostra improvvisamente a Donatello il quale per la meraviglia e per gli ingegnosi artificiosa maniera che avevo usato Filippo nelle gambe nel torto nelle braccia di detta figura e bla bla un abisso era stato col malto ancora oggi crocefisso non rischiano per la scena composizione per lo studio anatomia ci appare come un'opera e Rinascimento maturo anche se deve risalire solo al secondo decennio del quindicesimo secolo svolta decisiva rispetto alla formella dobbiamo pensare che il maestro aveva compiuto un viaggio a Roma in cui successe ciò che Alberti della a sorvolare aveva incontrato le antichità classiche a parlare con gli artisti quindi scoperta dell'antichità romane 9) Evangelisti della facciata del Duomo figura uno Matteo figura due San Luca figura tre Giovanni figura quattro San Marco accostamento delle quattro Evangelisti Valeri sono uno spartiacque tra due differenti mondi artistici nell'eleganza artificiosa dei panni delle acconciature Lamberti e ciuffo anni guardano ancora il gotico internazionale mentre il San Giovanni di Donatello manifesta nella fierezza della testa e nella solidità strutturale si figura un lessico nuovo e concreto condiviso pure da San Luca di Nanni di banco nobile serena reinterpretazione il progetto era di dare vita a una competizione tra tre maestri e affidare al migliore tra costoro e il mancante San Matteo che invece disattendo queste intenzioni fu poi ordinato nel 2410 e Bernardo tiffani uno dei collaboratori liberti 10) Orto del monastero di San Michele a metà strada tra il Duomo e palazzo della Signoria al posto dell'orto del monastero fu costruito un mercato del grano poi la chiesa viene confraternita se principali immagini devozioni in una maestà dipinta di Bernardo daddi inserita nuova in un monumentale da vernacolo scolpito da Andrea orcagna sulle pareti esterne le arti fiorentine posero l'estate del loro santi Patroni creando uno dei più straordinari complessi scultura pubblica in tutta l'Europa costituito da 14 nicchie popolate di sculture eseguite per lo più negli anni del 400 quattro tabernacoli con le relative statue illustrano perfettamente l'affermarsi a Firenze nel giro di pochi anni dello stile che qui chiamiamo rinascimentale a scapito di quello gotico 11) San Giovanni Battista ghiberti grandi dimensioni linguaggio delle formelle da porta nord forti innaffiatura del Santo e risolti dalla figura lunga e affilata piega del panneggio e minuzioso calligrafismo della barba ben pettinata lo mostrano intendo applicare dal suo tabernacolo in una lingua figurativa che appare ancora in tutto e per tutto gotico internazionale l'immagine che vediamo da via dei cazzuoli e una copia del bronzo originale 12) i quattro coronati di Nanni di banco Ehi quattro coronati quattro scarpe li cristiani che subirono il martirio al tempo di diocleziano lo scultore inscenò all'interno della nicchia una sorta di silenziosa conservazione tra il quadretto distanti ritratti nelle vesti di robusti Patrizi romani disposti non su un solo piano ma semi cerchi a seguire le incurvarsi la parete 13) San Giorgio di Donatello recupero dell'antico marcata volumetria risultano rivoluzionarie realizzato inizio 400 stadio rinascimentali più note Santo Cavaliere tanto adatto a essere reso con una raffinatezza gotica e sfogliata di ogni orpello saldo e severo il giovane si staglia a guardare l'orizzonte esegue l'ordine cesur recupera la moneta che poi a destra per pagare posta i tre episodi sono allestiti entrano antiche e tridimensionali che applica la novità prospettica con le steliana in funzione di 1/3 pittore di storia organizzata secondo le regole compositive della narrazione continua il disadorno paesaggio collinare sul fondo illuminato da un vero cielo atmosferico seccato i tronchi degli alberi digradano proporzionalmente a seconda della distanza dell'occhio l'edificio riporti picato suggerisce una costruzione prospettica che indirizza verso il centro della composizione dove la testa di Cristo gli apostoli statuari e donne italiani circondano sono invece di masaggio il quale ha dotato di aureole non più piatti ma di uno scorcio rimarcato ulteriormente dalla sua solerzia spaziale tridimensionale 6) San Pietro che risana la propria ombra masaccio predisposto da masaccio in uno spoglio paesaggio urbano reso ancora una volta in prospettiva un popolare via di Firenze di allora in cui un bel palazzetto con il prospetto a bugnato è accostato a più povere abitazioni nelle quali risaltano i tipici sport e gettati che si costruivano per aggiungere un po di superficie a dimore non troppo preziose con notevole sconcerto i fiorentini dovevano riconoscere sulle pareti della cappella la stessa città che si erano appena lasciati alle spalle entrando in chiesa la Firenze contemporanea era ora la scena a cui si dipanava la storia della salvezza lo sconcertante verismo di quel brano si riflette anche nell'episodio del battesimo dei neofiti l'associata scenografia come nel tributo contempla onerosa quinta di Monti Van disposti in prospettiva che sovrastano in lontananza le figure umane ma qui il soggetto permette la raffigurazione del corpi nudi attentamente indagati con scrupolose anatomie ma anche nelle più incontrollabili e istintive sensazioni in secondo piano a destra masaccio raffigurato da un giovane chi si è spogliato delle vesti attende che Pietro lo battezzi impaziente trema di freddo nudo maschile naturalissimo quasi violento 7) polittico di Pisa chiesa del Carmine tempera e oro su tavola al centro Madonna con bambino e angeli San Paolo unico opera del pittore attestata da documenti su richiesta del committente masaccio dipinse una palla di formato ancora gotico con lo sfondo dorato ma è verosimile che nel registro principale la composizione fu unificata non solo spazio nell'ipotizzare una ricostruzione d'insieme lo storico John sherman immaginava e perduti i santi laterali Pietro Giovanni Battista Giuliano e Nicola come figure disposte a quella latamente sui piani diversi rispetto a una Madonna col bambino centrale secondo le regole prospettiche nonostante l'oro del fondale masaccio avrebbe così ordinato un palcoscenico a tutta evidenza tridimensionale 8) la pradella alla base del polittico vi era una predella costituita da 5 scenette oggi conservata a Berlino ognuna delle quali corrispondeva alle figure sovrastanti narrandone un brano della vita con lo stesso linguaggio sfoggiato nella cappella brancacci nell'adorazione dei Magi che stava al centro si possono ritrovare lo spoglio paesaggio montano cioè l'ho atmosferico l'accurato studio delle ombre l'autorevole scorcio la ponderata a disposizione delle figure nello spazio di fronte a l'umile capanno sorretta che una salda concezione spaziale immagini si presentano con una severa solennità o unica concessione al lusso e la sede dorata della vergine che imita la forma di una delle rule ovvero la seduta pieghevole da viaggio tipica delle più alte magistrature romane 9) masaccio e gentile due madonne la Madonna col bambino e angeli proveniente dal centro di un politico destinato per gentile Fabriano chiesa Fiorentina di San Nicolò e lo scomparto principale del poli tipo massaccesi Sco di sano ancora una volta il soggetto è lo stesso ma il linguaggio è antitetico nella tavola di centile regna l'eleganza delle figure lo sforzo dei broccati che rivestono il trono l'assenza di una ricerca della terza dimensione è lampante al confronto con la prova massaccesi che porta a conseguenze estreme quanto preannunciato nella Sant'Anna e terza di pochi anni prima su proscenio due angioletti musicanti oltre al ritmo danno la disposizione dei loro strumenti le quinte della composizione la Vergine verse un mantello sapientemente panneggiata che struttura la figura venne in mente quanto Donatella andava facendo fin da San Giovanni Evangelista del Duomo il bambino con piccole Ercole corredato di un nimbo ben scorciato che si protende verso lo spettatore colpisce infine rispetto anche la cappella brancacci l'utilizzo di una luce fortissima cui si deve il netto contrasto tra le parti in ombra e quelle illuminate quanto mai manifestato nella consistenza del trono in pietra dove c'è più traccia di elementi gotici 10) vv la crocifissione di Capodimonte identico a lume rischi alla crocifissione conservata al museo nazionale di Capodimonte anapoli che in origine costituiva il vertice il vertice del polittico pisano masaccio vi esplicito alla terza dimensione attraverso il potere soggetto del piangente della piangente Maddalena che allarga le braccia di spalle studiate a disposizione dei piedi del San Giovanni e la scelta di raffigurare il Cristo quasi senza collo in un realistico corse di sotto isu dalla destra ormai senza vita 11) Trinità di masaccio Santa Maria Novella utilizzo strumento per affrescare sulla varietà architettura illusionistica che è decentemente finge un'intera cappella ai piedi della Croce la Vergine San Giovanni saldano l'immagine della Trinità quella della crocifissione sulla soglia di questo spazio mistico e misurabile insieme pregano in adorazione eterna verso di Bartolomeo architetto che collabora al cantiere della cupola di brunelleschi e sua moglie Sandra immediatamente al di sotto di loro doveva trovarsi la mensa che dava tutto l'affresco il senso di una Pala d'altare e anzi di una vera e propria cappella funebre visto che si celebravano le messe in memoria del committenti e dei loro discendenti sepolti lì davanti sotto il pavimento della navata nel registro inferiore e dunque sotto l'altare già c'è uno scheletro alludendo a quello di Abramo e suo programma che la passione la morte e la resurrezione di Cristo hanno sconfitto la morte di ogni uomo una morte fisica che tuttavia rimane add dominare cupamente l'esperienza quotidiana tanto che lo scheletro dice fedeli attraverso l'iscrizione io fu già quel che voi siete e quel che io voi siete ancora sarete Ehi massaggio scardina questa tradizione per lui le ragioni della realtà della prospettiva contano molto più delle virtuali gerarchie nella consapevolezza che in uno spazio tridimensionale e le figure tanto umane quanto divine devono rispettare i rapporti proporzionali imposti dalle norme implacabili della prospettiva l'architettura della cappella sembra dettata dalle esche nell'utilizzo di elementi di linguaggio antico paraste scalinate colonne con capitelli ionici acqua tutto sesto volte a botte decorata a lacunari 12) Ehi Sant'Antonio battuto dai diavoli predellA Stefano di Giovanni detto il sassetta Siena proveniente dalla Pala compare già un cielo atmosferico tre demoni che sembrano disporsi e se mi cerchio intorno alle eremita a dare senso dello spazio tuttavia le figure conservano una sottigliezza gotica il cui sassetta resterà legato per l'intera carriera aspetta vezzoso era la conseguenza di una formazione segnata dal gotico internazionale quando Firenze non avevo ancora conosciuto le novità musacchio quello devoto invece dipendeva dal fatto che il pittore ha un fratello americano 13) trittico di San Pietro martire osserviamo simultaneamente il gioco della carpenteria il fondo dorato la scena di unificare lo spazio del registro principale dove la Vergine si staglia ancora con la grazia di una regina gotica ma i quattro santi laterali tre dei quali con la veste bianca al mantello nero nei domenicani si ergono con statualità solidità raffinatissimo pavimento in marmi screziati è un motivo che beato angelico ripeterà tante volte nel corso della sua vita 14) Madonna dell'umiltà Carmine Filippo Lippi Milano si tratta di una Pala d'altare piccole dimensioni del curioso formato dove il soggetto prediletto del pittori gotici e tradotto in termini dichiaratamente vaschi la rigorosa composizione e rinuncia alla ridondanza di fiori tipica del tema il fondo azzurro anziché dorato le figure sono salde tanto che il gruppo della vergine col figlio anche per il modo in cui il pesante mantello cala dalle spalle a terra sembra avere la geometrica compattezza di un cono l'ampia cappa bianca sull abito scuro identifica due santi a destra intenti in un sommerso dialogo in due carmelitani non troppo noti il martire Angelo di Sicilia reca sulla testa la spada con la quale fu ucciso mentre il fiorito Giglio distingue Alberto da Trapani ben assimilato l'insegnamento monacesca in questa opera di Filippo Lippi 15) Paolo uccello monumento equestre di Giovanni acuto Ehi ha affrescato su una parete del Duomo di Firenze per rendere onore al condottiero inglese John Wood che aveva servito la Repubblica Fiorentina nel secolo precedente facendo tesoro dell'illusionismo della Trinità masaccio esca per simulare il pannello complesso scultoreo il risultato è impressionante tanto nella lista spaziale della cassa quanto nell'accento plasticismo del gruppo del cavallo e del condottiero con tema che fu caro al pittore e che presto gli scultori si ritroveranno a dover riesumare la tradizione classica 16) la battaglia di San romano Paolo uccello tre grandi tavole che raccontano le principali fasi della battaglia San romano combattuta tra fiorentini e senesi durante la cosiddetta guerra di Lucca rispettivamente Nicolò da Valentino la testa dei fiorentini che il disarcionamento del condottiero senese Bernardino della carda e Michele attenendolo guida i fiorentini alla vittoriain questi dipinti si nota una vera e propria sessione per gli scorci difficili e geometriche e volumetrie delle figure e degli ampi copricapo osservando la disposizione dei cavalli dei soldati e delle loro lunghe lance facile capire quanto Paolo uccello si sia industriato a studiare una composizione prospetticamente impeccabile malgrado le enormi difficoltà di calare la gabbia prospettica su una scenografia di architettura e spazi ma su un affollatissima composizione di figure netto e contrasto tra l'impeto della battaglia in primo piano e le scenette lontani paesaggi nel quale il pittore evoca preziose età gotiche nondimeno in origine l'attuale formato rettangolare delle tavole dovrà essere completato da cuspidi e sulle armature dei guerrieri brillavano lamine d'argento oggi perdute o offuscate dal tempo 17) Ehi Domenico veneziano maestro di Piero della Francesca adorazioni di immagini da Palazzo dei medici a Firenze tondo di Berlino la ricchezza degli abiti del sovrani orientali il Prato fiorito la passione per gli animali raffigurati un po ovunque questo dipinto interpreta in maniera assai originale un tema che gentile da Fabriano aveva svolto in maniera sontuosa nel palazzo Strozzi masaccio aveva variato con razionale severità Pisa muovendo l'occhio del gruppo della vergine con il figlio e maji al loro seguito notiamo che il popoloso corteo attraversa le studiate proporzioni degli attori ci guida a comprendere la raccolta tridimensionalità dipinto Dalmine capanna e prati e castelli e alle alture del lontano paesaggio toscano l'aperta campagna inoltre illuminata da un cielo azzurro appena solcato da nubi qui il dipinto deve un tono limpido e arioso a Firenze non solo tondi di questo genere furono usati dal 400 per decorare gli interni delle dimore più ricche con la funzione devozionale 18) parla di Santa Lucia de magnoli il vero e proprio manifesto del nuovo linguaggio di Domenico si può riconoscere in una Pala d'altare dipinta alla metà degli anni 40 per la chiesa di Santa Lucia Magnolia a Firenze dal momento che la tavola con la Madonna il bambino e i santi Francesco Giovanni Battista zanobi e Lucia si conserva gli Uffizi mentre le storie della pradella sono finite in musei stranieri nel dipinto degli Uffizi ci sono molte cose che finora non avevamo visto una Pala d'altare che adotta il formato quadrato rinunciando a cuspidi e pinnacoli secondo il gusto che si stava affermando i protagonisti si stagliano solo nel concreto spazio di alloggiato definito rigorosamente dalla prospettiva che attraverso un minuzioso studio geometrico del pavimento e della base del trono la scena illuminata da un radioso volume di 12:00 che fa risaltare i contorni e personaggi da completezza e panneggi e alle loro vesti impreziosite da gemme e paramenti del vescovo zanobi e si distende dalle superfici chiarissime delle architetture alloggiato non somiglia tuttavia a quello di brunelleschi gli archi sono gotici le compatte non hanno identiche dimensioni in larghezza ed altezza il pagamento morale è decorato da marmi policromi come i tipici edifici sacri medievali fiorentini quello che stupisce in questa architettura però sono i colori chiari come non si erano mai visti allineati alle predilezioni di Leon Battista Albert per la pittura di luce artista Domenico veneziano 19) Fa freschi di Sant'Egidio perduti su commissione della famiglia portinari fedele ai medici erano perduto ciclo di storie della vergine dai prospetti luminosi pittori di luce rappresentano una vera e propria palestra Domenico veneziano lo inizio con allievo Piero della Francesca poi avrebbe finito Andrea del castagno e adesso baldovinetti 20) il cenacolo di sant'apollonia Andrea del castagno affrescato la parete principale del cenacolo del monastero del camaldolesi di sant'apollonia a Firenze al di sotto di alcune storie della passione si apre sfavillante scatola prospettica dell'ultima cena nel trattare un soggetto consueto per i riflettori Milvio lo straordinario studio luminosit culminante netti contrasti tra le superfici scure e lucenti e profili della creatura Angelica del soldato di spalle in primo piano 30) la croce ritrovata fu la moglie Costantino Elena ritrovata la reliquia della Croce di Terra Santa si vede dapprima osservare il recupero di tre croci del golgota che nonostante sotterrate poco lontano Gerusalemme che poi inginocchiandosi fronte alla croce che è solo col contatto aveva resuscitato un morto facendosi così riconoscere per quella di Cristo qui Piero fa risaltare il sacro legno con l'ennesimo virtuosismo di uno scorcio altamente dovendo alludere l'architettura di un antico tempio di Venere innalza al prospetto tripartito e ti impanato di un sacro edificio che potrebbe essere stato disegnato da un Battista Alberto ancora una volta troviamo due episodi in uno spazio unico che in questo caso alterna una scena agreste e una urbana cap 7cantorie: ovvero due balconi deputati ad accogliere il nuovo organo i coristi della cattedrale affacciandosi l'uno di fronte all'altro al di sopra delle porte delle sue sacrestie 1) la cantoria di Donatello Ehi volevo richiamare il tema della musica Donatello allestisce sul prospetto del balcone una sfrenata instancabile danza di putti alati che sembrano fare il verso alle speranze di quelli di certi degli antichi che volteggiano curiosamente entro lo spazio continuo di una galleria impreziosita sul fondo e nelle donne da colorati inserti musivi Donatello sembra andare in direzione ostinata e contraria rispetto alla misura e all'equilibrio dell'architettura biellesi per l'innegabile vitalità della scena l'utilizzo delle tessere vitree colorate il rifiuto di una recita composizione e la scelta di lasciare le figure poco più che abbozzate quest'ultima soluzione fu particolarmente studiata in funzione dell'altezza della cantoria 2) cantoria di Luca della robbia è popolato di fanciulli che hanno avvolti altissimi in condotta applicandosi con gioia alle diverse maniere di suoni canti e balli come ebbe a scrivere Vasari lo spunto del il Salmo 150 che si legge nella doppia iscrizione Latina della cornice invita a lodare Dio al suono della tromba con arpe ecc con tamburi e danze con gli aiuti e flauti con cembali sonori squillanti grazie a una Sapienza scultorea maturata nella bottega di Nanni di banco Luca mette di recentemente appunto una serie di 10 rilievi quadrati dove gruppi di cantori danzatori ben in carne sono torniti e levigati nel candido marmo talvolta le pose sono tratte dall'antico certe teste si muovono a cercare virtuosistici scorci dal sotto in su ma sempre domina un'armonia e serenità l'ordine architettonico scandito su due registri dalle mensole al balcone e da coppie di paraste 3) piccolo trittico di Filippo Lippi del museo di Cambridge in fondo è ancora adorato ma la carpenteria rinuncia alle cuspidi cotiche innalzando sullo scomparto centrale un team un'antica che contiene lo stemma del committente costui compare di profilo inabissò cioè con la metà inferiore del corpo tagliata dalla cornice come se stesse spuntando dal basso a raccogliere la benedizione del bambino un po food bambolotto degno figlio della corpulenta madre che lo tiene incollo in mezzo a un gruppo di angeli fanciulli che lo reggono un morbido cuscino tutte queste figure comprese il San Giovanni Battista e San Giorgio nel laterali sono praticamente intercambiabili con quelle che affollano la cantoria di Luca della robbia l'immagine dello scomparto centrale dove le tre colonne danno il senso dello spazio non si deve scambiare per una Madonna dell'umiltà poiché la Vergine sembra coccolata a terra ma in realtà è sospesa sopra un tappeto di nuvole dalle quali piovono raggi dorati 4) Madonna dell'umiltà di Domenico Bartolo dipinto e di ballano nonostante il fondo oro la tavola di formato rettangolare ha lasciato i complicati ornamenti delle cornici gotiche l'esuberanza vegetali animali delle più tipiche Madonna dell'umiltà dei pittori internazionali cioè del passo a una scena che conserva il Prato fiorito ma è tutta argentata sulla possente figura di Maria talvolta li pesco e con il manto azzurro carteggiato e rendere le forme dei sottostanti gambe grassocce come andava insegnando Donatello nei profeti per il campanile di Giotto il solito bambino nudo con l'aureola e scotch denota una buona conoscenza di masaccio e il drappeggio di angeli musicanti Ehi in secondo piano pare voler tradurre in pittura i gesti e la guida consistenza le figure che Luca della robbia stava scolpendo per la cantoria 5) la resurrezione per il nome di Firenze Luca ebbe l'incarico di seguire la lunetta con la risurrezione per la porta della sacrestia delle messe proprio sotto la sua cantoria fu interamente era iniziata con la rivoluzionaria tecnica della terracotta invetriata scegliendo di fare risaltare un vivo azzurro il bianco latte delle figure ne deriva un episodio gelatissimo che ha il suo perno nella sacra figura di Cristo risorto adorato dai quattro angeli di aspetto classicheggiante tre svetta sul sepolcro scoperchiato attorno al quale soldati dormono un quieto e profondo riposo l'ha studiata misura della composizione saltata dal netto contrasto cromatico tra l'azzurro del fondo piatto e le candide figure dell'alto rilievo un espediente semplice ma geniale che si accordava perfettamente con le sue storie predizioni brunelleschi e nei decenni successivi avrebbe rappresentato il marchio di fabbrica delle opere in terracotta invetriata prodotta nell'officina robbiana 6) il tabernacolo di Sant'Egidio interrotta invetriata eucaristico per la chiesa Fiorentina di Sant'Egidio le edicole per la custodia del sacramento data la loro funzione alla necessariamente diffusa in ogni chiesa Luca proponeva invece una clamorosa variante architettonica di gusto conoscano allestendo un tempietto all'antica inquadrato da lesene scanalate e coronato da un timpano è un'opera in cui lo scultore si cimenta con materiali diversi e lo struttura in marmo così come le principali figure del Dio padre benedicente dal timpano al gruppo della pietà nella lunetta l'inflessibile coppia di angeli che presenta il disco metallico della colomba dello Spirito Santo l'avventura compare tuttavia impreziosire il fondo azzurro della lunetta il motivo decorativo colorato dal basamento i festoni e le teste Cherubini e Serafini che ornano l'architrave dei giornali vegetali dei pennacchi 7) Ehi Madonna con bambino del Roseto annunciazione Andrea della robbia per devozione privata parlo ad altri elementi decorativi tanto altro in virtù di una produzione che a seconda della committenza poteva replicare opere seriali oppure creare eccezioni pezzi unici nel caso delle grandi pale d'altare la possibilità di realizzare a Firenze i pezzi di un'insieme da spedire a decine o centinaia di chilometri di distanza per essere quindi assemblati in loco garantì un'incredibile diffusione di tali manufatti esemplare il caso inaccessibile santuario francescano averno forte nella montagna Cosentino d'altronde per la lucentezza del Ventura le scelte del netto stereo contrasto cromatico tra bianco e azzurro e le robbiane furono particolarmente apprezzate dagli ordini mendicanti e dai francescani in particolare nondimeno opere del generale furono richieste dalle committenze profane per esempio quell'immagine neonati in fascia ricordarci ancora oggi la facciata brunelleschiana all'ospedale degli innocenti Cap 8 1) pietraserena pietra arenaria di colore giallo che da allora è divenuta cara l'architettura Toscana sagrestia vecchia di San Lorenzo interno per distinguere da quella nuova realizzata secolo dopo a Michelangelo costituita da un'aula che appare come un nido spazio cubico e rasserenata dal colore neutro e delle pareti è scandito da elementi architettonici classici zanti in pietra serena su ogni lato si sviluppano grandi lunette a tutto sesto sopra le quali si innalzano cupola impostata su quattro grandi pennacchi nei quali si riconosce lo stemma mediceo con le palle rosse in campodoro Ehi al centro sotto il grande tavolo barmario dove i sacerdoti depongono le vesti liturgiche si trova la tomba di Giovanni de medici il grande vano riflette proporzionalmente ma in dimensione minore nella scarsella un vano pianta rettangolare che ospita l'altare ne risulta uno spazio architettonico quasi mai smisurato nel quale risultano quasi inaspettatamente una serie di colorati di rilievi seguiti da Donatello per gli arconi pennacchi e sovra porta della sagrestia recitate figure di Evangelisti e di santi si alternano con l'estate di San Giovanni Evangelista allestite con monumentali scenografie prospettiche brulicanti di attori in movimento lo si vede bene nell'episodio .. 2) della resurrezione drusiana donna il nero miracolata risorge dal letto funebre provocata da una febbrile esaltazione nelle candide deforme del presenti che risaltano sul fondo color mattone di un'enorme sala ordinata da arcate a tutto sesto 3) Capitolo dei pazzi in Santa Croce Ehi Andrea bacchi aveva deciso di partecipare alla ricostruzione di alcuni ambienti del convento di Santa Croce in particolare di costruire la propria cappella isolata nella eminente zona del chiostro brunelleschi con campioni di vino pianta centrale impostata all'interno in un'aula cubica con cupola scarzella tratta quasi alla lettera dal modello della sagrestia vecchia la grande differenza nella decorazione agli infervorati rilievi donatelliano che brunelleschi non aveva assolutamente apprezzato questa volta sarebbe stata preferita la posa serenità in un corredo scultoreo in terracotta invetriata dovuto alla bottega robbiana Andrea pazzi brunelleschi tuttavia non dovettero vedere bontà di queste parti perché morirono quando la cappella era lontana dall'essere finita il cantiere infatti andando molto a rilento l'edificio ebbe pur ultimato solo nella seconda metà del secolo prima che la famiglia batti fosse esiliata per aver congiurato contro i medici il prospetto della cappella si distingue per un'elegante porticato all'antica sorretto da due terzetti di colonne corinzie che sostengono una trabeazione interrotta al centro da un arco a tutto sesto tuttavia in assenza di sicure notizie non siamo certi che questa facciata dipenda fedelmente da un originale progetto di brunelleschi 4) porta del paradiso di ghibertiLorenzo ghiberti che aveva sconfitto brunelleschi aveva ottenuto l'incarico di realizzare l'ultimo Porta del Battistero quella più prestigiosa di fronte all'ingresso del Duomo che Michelangelo avrebbe poi giudicato indegno del paradiso rispetto alla partita precedente la struttura dei due Mattei rinunciava ad ogni riferimento gotico e prevedeva 10 grandi scene quadrate custodi dell'antico testamento oltre a una cornice con piccole figure di altri personaggi biblici modellati nel corso degli anni 30 i rilievi dovettero essere fusi almeno in parte quindi furono sottoposti a lungo prolungato intervento di pulitura dorature e montaggio storie che sono sia illustri ovvero che possono dare varietà di disegni agli occhi e significanti ovvero che abbiano un degno contenuto Ehi ovvero una bellezza intrisa di significato le figure acquistavano appena un po di volume rispetto alla porta nord la prospettiva gli rimaneva sostanzialmente oscura e lo stiacciato donatelliano veniva utilizzato non per costruire uno spazio tridimensionale ma per rifinire le tantissimi dettagli 5) storia di Adamo ed Eva e la storia di Giuseppe ebreo coro angelico riuso colossi cacciato nel battesimo senese torna a fare da corona la creazione di Eva nella prima delle formelle della porta del paradiso in cui Berti racconta la storia dei progenitori in un unico fondale si inizia da sinistra con la creazione di Adamo e si prosegue al centro con quella di Eva la narrazione continua poi con un momento del peccato originale illustrato a bassissimo rilievo secondo piano a sinistra che ha come conseguenza la cacciata del paradiso terrestre impaginata sulla destra con i progenitori di spinti dall'angelo al di fuori del semplice portale in diagonale su un mandato di Dio padre che occupa di cedere sul coro angelico la cacciata ricorda la versione della scena nella cappella per acacia anche se qui è nulla di massaccesi e donatelliano la materia è preziosa e levigata come un marmi robbiani i personaggi tendono più alla bellezza che al dramma gli alberi sono lussureggianti il paesaggio è descritto accuratamente l'effetto è avvenente e non stupisce che questo aborto sia così diverti racconto più episodi nella stessa storia in una sola scena che tuttavia non è congegnata come un palcoscenico tridimensionale nel breve spazio quadrato della formella hanno luogo quattro momenti successivi del racconto biblico per raggiungere intrecciati e combinati fra di loro riducendo da 20 a 10 il numero delle storie previste all'origine ghiberti una rinuncia ad articolare alla figurazione per episodio Uniti dal filo narrativo più che dalla razionalità prospettica -formella della storia di Giuseppe ebreo figlio preferito di Giacobbe Giuseppe fu venduto dai fratelli invidiosi e giunto nei Egitto fece fortuna interpretando i sogni del faraone che perciò lo volle come suo ministro quando i fratelli in un periodo di carestia andarono in Egitto a cercare grano Giuseppe si fece riconoscere perdonandogli li accolse presso di sé la vicenda ha illustrata nella formella prescrizione illustrando l'episodio dell'annunciazione nello spazio unificato da un ingegnosa scenografia architettonica che certo dovete riscuotere l'apprezzamento dello stesso brunelleschi la scena si compia al di là dei due figure arcate di un loggiato all'antica aperto sul fondo a mostrare la fuga prospettica di un orgoglioso Rino urbano delimitato dei palazzi l'arcata di destra si vede Gabriele inginocchiato di fronte a Maria che in prossimità di un'elegante Reggio si mostra sorpresa della miracolosa apparizione a bilanciare la composizione Filippo ha quindi dipinto nell'arcata di sinistra sopra un gradino una coppia di angeli entro questa cornice brunelleschiana spicca lì per realistico dettaglio di una trasparentissima un po alla di vetro che sembra pronta per ospitare il Giglio dell'arcangelo e che infatti è già riempita per metà d'acqua rampollo è risolta in primissimo piano davanti alle figure Gabriele della vergine e anzi così importante da essere ospitata in una specie di nicchia progettata appositamente sempre rimando a Van dyck che ha insegnato ad amare questi piccoli insignificanti oggetti e le loro proprietà fisiche 3) Ritratto del coniuge rolfini gli elementi della pittura fiamminga portala firma e data Johns the heike fortic 1434 utilizzata una tecnica destinata ad avere un'enorme successo alla tradizione della pittura a tempera è preferita la pittura d'olio che permette di avere colori più brillanti e una resa luministica di notevole intensità capace di scaldare gli interni e di diffondersi paesaggi con un veristico senso fotosfera a ciò si deve sommare una volontà di rappresentare analiticamente la realtà che si realizza nella minuta descrizione di ogni dettaglio più nell'assenza di una razionale scatola tridimensionale i pittori fiamminghi infatti a queste date non conoscono la prospettiva lineare di brunelleschi e riconoscono lo spazio empiricamente in questo ritratto è facile riconoscere tutto questo basta osservare l'accentuato verismo dei particolari del pavimento del legno degli zoccoli che giacciono in primo piano nei frutti del davanzale sul mobile sottostante il lampadario del Rosario appeso al muro nella stessa firma dello specchio convesso che riflette la coppia di spalle e il pittore in atto di ritrarli sono tanto mirabili brani di natura morta amalgamati magnificamente in un clima di intimità domestica reso attraverso la luce che si irradia dalla finestra sugli arredi eleganti ma non eccessivi a offrire per la prima volta della storia europea una sorta di fotogramma di una coppia di sposi ritratti nella propria camera con Giovanni arnolfini e Giovanna cenami manca tuttavia la tensione sentimentale e le pose lasciano chiaramente intendere che ci troviamo di fronte a un ritratto celebrativo inteso probabilmente o commemorare il fidanzamento tra i due dove l'attenzione e al dettaglio anche fotografica descrizione fisionomia e resa tattile dalle carni e dalle vesti preziose dei personaggi giocano disporsi frontalmente e di tre quarti intraprendendo una strada alternativa verso Rinascimento 4) l'uomo col turbante capostipite della pittura cimg nike dipinto appare a mezzo busto di tre quarti ritratto il cosiddetto uomo col turbante rosso National graphic di Londra firmato e datato nella cornice banana nike mi dipinse il 21 ottobre del 33 un'immagine di ridotte dimensioni che sorprende per l'evidenza veristica della stoffa e del copricapo della pelliccia del colletto della peluria della barba del colore della pelle e dell'intensità dello sguardo in una scena un'indagine della realtà tanto diligente sono la pittura ad olio e una luce radente proiettata a far risaltare le forme del volto contro il fondo oscuro 5) polittico dell'agnello mistico ubert e banho Ehi cattedrale di San bavone a Grand opera monumentale per dimensioni e fama è una grande macchia d'altare ancora tardo medievale nel soggetto e nel formato contraddistinta da sportelli dipinti sia davanti che dietro così da poter alternare le tue immagini differenti la para era destinata alla cappella privata del ricco mercante jost quando gli sportelli del polittico sono chiusi vaid si vede ritratto in basso insieme con la moglie Isabella inginocchiato di fronte Aristotele santi Giovanni Battista Evangelista mentre nel registro sovrastante si dispiega una scena dell'annunciazione e nel coronamento appaiono sibille e profeti aprendo i battenti ci si trova immersi in un lussureggiante giardino al centro del quale è divino agnello simbolo di Cristo adorato dagli angeli e da una varie umanità divisa gerarchicamente nello scomparto superiore invece dominano le figure di padre vergine Battista affiancate da un gruppo di angeli cantori così vivi e presenti da sembrare parte del clero reale della cattedrale e nelle ante laterali delle figure di Adamo ed Eva il paesaggio illuminato dal chiarore del cielo è indagato nei più precisi elementi di natura ma sfugge a ogni rigore prospettico Ehi più vi è un'iscrizione di corredo al polittico che rende onore al fratello hubert che sappiamo morto nei quattro e 26 6) Madonna del cancelliere Nicholas rolin Ehi autorevoli consigliere del duca di Borgogna volle per la propria cappella nella chiesa di Notre Dame ad autunno e una Pala di formato quadrato ambientato nella sala di una sontuosa dimora che oltre alle figure del devoto abbigliato da una ricchissima veste di brucato tessuto lavorato con Ehi disegno a rilievo e della vergine col figlio incoronata da un Angelo si apre al luminoso loggiato da qui va nike ci fa gettare lo sguardo su un sottostante e rigoglioso orto conclusus delimitato da una merlatura dalla quale due uomini officiati di spalle si affacciano verso il lontano paesaggio solcato da un fiume con luce diffusa dal cielo scrutare per filo e per segno le architetture gotiche di una grande città e la rigogliosa vegetazione delle circostanti colline descrizione minuziosa e realistica di un interno contemporaneo 7) Ehi deposizione di lovanio Ehi Roger vander heiden dipinse per la cappella della corporazione dei balestrieri della vicina città di lovanio una Pala d'altare che aveva al centro la deposizione un'opera che oggi si trova a Madrid manifesto di sentita devozione in cui i personaggi si accalcano senza interesse alcuno per un razionale organizzazione spaziale si distinguono non solo per l'immancabile precisione dei dettagli ma anche per la concreta solidità e la teatrale gestualità di un gruppo statuario tardo medievale 8) il giudizio di beaune modulazione ancora più misticheggiante si accorda il giardino polittico del giudizio universale compiuto negli anni 40 per l'ospedale nella città borgognona di beaune allo stesso modo della Pala di Grand di Van dyke ne rappresenta una sorta di modello anche questo complesso si caratterizza per la possibilità di alternare attraverso l'apertura alla chiusura delle ante tue immagini assolutamente diverse la dilatata e terribile visione dell'arcangelo Michele che sotto agli occhi della Corte celeste divide i beati dai dannati è la più serena e domestica scena del committente della moglie in atto di venerare le statue dei santi Sebastiano e Antonio Abate le due sculture così come le sovrastanti annunciazioni sono rese a tramp l’oeil cioè illusionisticamente secondo la lezione di vahn aic 9) Ehi miniatura di Roger vande maiden cornice carica di rolin in rosso il vescovo di tournée Jean alle sue spalle è in grigio probabilmente gui Google altro personaggio chiave dell'amministrazione Ducale un docile cane infine apparire ai piedi del Signore all'interpretazione fiabesca del soggetti cortesi cui ci avevano abituato i fratelli limburg e michelino di besozzo Roger contrappone una scena quotidiana in cui si respira la medesima atmosfera dei coniugi arnolfini di Van dyke anche per l'ambientazione in una sala più domestica che regale nonostante qualche indispensabile connessione alla moda del tempo prima fra tutte il copricapo e le calzature non si coglie la volontà di ostentare o una particolare magnificenza il pittore predilige piuttosto la fedeltà al vero dei ritratti la rieso materica delle stoffe e delle cose creando tra i presenti un clima di intimità dimostrando di aver ben appreso le lezioni di Van dyke 10) deposizione di Cristo nel sepolcro Roger degli Uffizi forse da identificare in un dipinto eseguito in occasione per Lionello d'Este e una tavola in cui il modello della deposizione di Cristo nel sepolcro dipinta da beato angelico per la paella della Pala di San Marco è palesemente tradotto in termini di un verismo fiammingo capace di sottolineare il dolore degli attori soffermandosi su ogni minimo particolare di allargare lo sguardo in lontananza seguendo le due strade che ai lati del sepolcro si inerpicano nel paesaggio oggi si crede invece che questa opera risalga all'immediato rientro di patria di Roger 11) Ehi giudizio universale di Danzica Hans memling olio su tavola le il dipinto era stato commissionato da Angelo tani il direttore del banco mediceo di brouge e dalla città nordica fu inviata a Firenze per essere collocato nella cappella della famiglia nella Badia di Fiesole ma non arrivò mai la nave fu assalita da un corsaro polacco che lo trafugò nel giudizio memling offre una rilettura di quelle eseguito da Roger per beone è la differenza evidente memling riduce gli scomparti da 9 a tre compattando così la dilatata composizione di Roger in una struttura tripartita alla Corte celeste riservata da sola parte alta dello scomparto centrale in mezzo al quale l'arcangelo Michele si erge a dividere una folla di nudi e beati e dannati i primi nello scomparto sinistro sono quindi accolti da San Pietro ai piedi della porta del paradiso raffigurata nelle forme della facciata di cattedrale gotica e dannati invece spettano nello scomparto destro le fiamme dell'inferno composizione dinamica forti accensioni cromatiche e nella scelta di calcare l'attenzione all'umanità nuda si coglie bene lo scarto generazionale rispetto al dipinto di Roger 12) il trittico donne con funzioni di pale d'altare newlink alterno altri più piccoli destinati alla devozione privata uno di questo fu dipinto nel corso degli anni 70 per un cliente gallese si trattava di Sir John donne un diplomatico tanto legato alla casa reale inglese da partecipare alle nozze di Margherita di York e Carlo il temerario nel trittico donne memling si allinea al più tipico verismo fiammingo ma dimostra anche la volontà di aprirsi a una pittura italiana unificando lo spazio dei tre scomparti e rivelando qualche traccia di gusto antiquario dentro la Madonna il bambino affiancato da un paio di angeli musicanti e dalle Sante Caterina d'alessandria e Barbara il committente la moglie e la figlia si inginocchiano a riverire le figure divine mentre negli scomparti laterali si stagliano istanti Giovanni Battista Evangelista il tutto avviene in una camera in cui si vuole sottolineare la tridimensionalità tramite la fuga prospettica degli elementi geometrici del pavimento la porta e la finestra delle pareti laterali così come il loggiato sul fondo si aprono a mostrare un quieto paesaggio facendo entrare una luce tenue che lascia per lo più in ombra le preziose colonne all'antica del portico alle spalle il baldacchino della vergine 13) ritratto di un uomo con moneta romana tavola del museo di Anversa le alture di una campagna verdeggiante di vegetazione solcata da uno specchio d'acqua è illuminato dal chiarore azzurro del cielo povero di nubi stando alle spalle di un distinto uomo in nero effigiato a un mezzobusto con il volto di tre quarti nel ritratto il nostro occhio percepisce l'impalpabile e leggerezza la lunga capigliatura la soffice morbidezza dei tessuti la carezza perfezione delle carni la nitidezza dello sguardo aggiunge memling un gesto inconsueto l'uomo in nero presenta con la sinistra un piccolo oggetto metallico circolare riconoscibile in una moneta romana con l'effigie dell'imperatore Nerone è un omaggio alla passione per l'antico e al collezionismo che era in voga in Italia forse questa persona poteva essere un umanista veneziano Bernardo bembo padre del più noto letterario Pietro cap 10 1) Ehi barthélemy Daily scuola provenzale trittico di aix en provence trittico dipinto per la cattedrale di aix and provence e oggi smembrato tra la chiesa della Maddalena Rotterdam Amsterdam e Bruxelles il mercante Pierre corpicini a voler questo complesso pittorico in cui le figure si stagliano isolate con la forza della scultura borgognona lo scomparto centrale inquadra l'episodio dell'annunciazione entro un solenne edificio gotico che alle spalle della vergine inginocchiata si prolunga diagonalmente in due navate a richiamare le forme di una cattedrale nordica attraverso i finestroni il tepore e il lume tipicamente fiammingo si diffonde e rischiarare gli spazi e un'identica luce definisce nelle tavole laterali la realistica e ombre delle figure dei profeti Isaia e Geremia inserite nelle nicchia la stregua di statue al di sopra di ogni profeta il pittore ha ritratto con impressionante perizia uno scaffale colmo di libri e gremito dei più vari oggetti come se si trattasse di un brano di natura morta a sé stante questa idea si riallaccia direttamente alla pittura di Van dyke e si diffuse in tutta Europa marchio di fabbrica 2) l'incoronazione della vergine enguerrand quarton commissionata per la Certosa di avignone la tavola e ordinata rigorosamente secondo una gerarchia che ingigantisce i personaggi principali al centro della composizione ai danni della Corte celeste ai lati e della sottostante visione in cui si compie il giudizio che l'artista immagina di stendersi tra le città murate di Roma e Gerusalemme in cappelle contrastano un poco la semplicità della copertura a capriate della navata con l'essenzialità dello spazio e del transito e del coro e della Chiesa tutte queste parti non furono mai completate secondo il progetto originale il cantiere fu infatti connesso il destino di sigismondo che nella seconda metà degli anni 50 conobbe l'inarrestabile parabola discendente a causa dell'ostilità di Alfonso d'aragona e Federico Montefeltro così il tempio rimase un sogno incompiuto tanto all'interno quanto all'esterno che frattanto si era iniziato a costruire seguendo un disegno di Leon Battista Alberti. Acapo esterno albertiano Matteo de pasti aveva progettato e iniziato all'interno cotico della Chiesa francescana quando il signore Rimini decisi a dare l'aspetto di un'architettura antica all'esterno involucro di marmo bianco spartito da colonne archi a tutto sesto presentando al centro della facciata un portale sormontato da un motivo che richiama il romano lopus sectile ovvero i marmi policromi attraverso l'accostamento verde di altri marmi di spoglio la parte alta del progetto e del prospetto non è finita avrebbe dovuto presentare un coronamento tripartito grazie all'utilizzo di grandi volute laterali sul fondo del quale si prevedeva che spettasse una cupola rotonda simile a quella del Pantheon lo testimonia la medaglia celebrativa del tempio malatestiano Di Matteo fusa da Matteo de pasti il disegno del tempio tuttavia non si deve a lui ma Leon Battista Alberti umanista architetto che risiedeva a Roma che aveva completato la dea edificatoria si presentava come un vitruvio 2) sigismondo Pandolfo Malatesta di fronte a San sigismondo affresco di Piero della Francesca nel tempio malatestiano Piero fu chiamato a dipingere una scena di Corte ambientata nello scrupoloso spazio prospettico di un'aula chiusa da una coppia di resine architravate all'antica e ornate da pistoni sigismondo spicca al centro nel netto profilo che rimanda ai ritratti di stile pisanelli tanto che il volto corrisponde a quello della medaglia di Matteo de pasti alle spalle del Signore sono sdraiati due aristocratici levrieri uno bianco e uno nero mentre sulla sinistra della composizione si erge di tre quarti seduto su uno scranno San sigismondo che è il volto dell'omonimo imperatore Di Lussemburgo vi è anche una curiosa invenzione del loculo prospettico aperto sulla destra a fingere illusionisticamente una finestra su Castel sismondo la residenza fortificata malatestiana nella parte inferiore dell'affresco una scritta lacunosa contiene il nome di Piero e la data facendo di questo dipinto la più antica opera documentata del maestro 3) Agostino di Duccio scultore Marte marmo policromato tempio malatestiano in questo riquadro adotta lo stiacciato donatelliano senza interesse alcuno per la tridimensionalità e la concretezza delle forme cui preferisce un segno elegantemente addolcito e lineare secondo uno stile che egli adotta anche nel resto delle sculture che corre parallelo all'interpretazione delle novità donatelliana è data da ghiberti tale specificità si nota ancora meglio nei molti rilievi di Agostino di Duccio in cui sono protagonisti gruppi di putti rispetto ai fanciulli scolpiti da Luca della robbia Donatello per il Duomo delle cantorie del Firenze quelli di Agostino appaiono del tutto bidimensionali e privi di consistenza bagno di putti opera Cap 14 1) di Santa Maria Novella Leon Battista Alberti chiesa domenicana avviata nel secolo precedente con rivestimento di marmi bianchi e verdi ispirati ai motivi decorativi del romanico fiorentino che caratterizzano edifici sacri come Battistero della Chiesa San Miniato nel Monte è un Battista Alberti appassionate lettere del volgare di Dante e Petrarca facendosi promotore del certame coronario una gara di poesia italiana tenuta nel 1440 nella facciata di Santa Maria Novella si manifesta un'analoga volontà di riconoscere un pieno valore all'estero architettonico nella tradizione medievale Fiorentina Leon Battista formula nuovi espedienti con particolare riferimento alle volute di raccordo tra la zona inferiore e l'attico della facciata utile a mascherare la differenza di altezza tra la navata centrale e quelle laterali questa soluzione avrebbe avuto grande fortuna nell'architettura italiana 2) palazzo rucellai Firenze il recupero degli ordini antichi progetto del nuovo palazzo fiorentino che sarebbe stato finito verso gli anni 60 del quattro si trattava ancora di una volta di un intervento su edifici preesistenti per accoppiarli in maniera razionale e dotarli di un'unica facciata monumentale la direzione fu affidata a Bernardo rossellino il prospetto del palazzo suddiviso in tre piani e coronato da un ampio cornicione a prima vista non sembra molto diverso dal palazzo che michelozzo costruiva negli stessi anni per i medici tanto più che entrambi gli edifici al piano terra sporgono con un sedile pensato come uno spazio di collegamento e dialogo tra la dimora privata e la città si notano anche significativi differenze quali il bugnato è piatto e uniforme mentre nel palazzo pomeriggio si alleggerisce a ogni piano per la scansione del livelli infatti Alberti adotta una soluzione molto archeologica scegliendo di recuperare gli ordini vitruviani antiche architettura romana le finestre come in Palazzo Medici sono bifore con arco a tutto sesto ma nel palazzo di uccellari risultano inquadrate dalle lesene decorate ha peducci capitelli incassati al muro che sostengono un arco una volta la forma di questi ultimi varia dal basso verso l'alto al piano terra abbiamo l'ordine dorico al piano secondo ionico al terzo Corinzio secondo il modello di uno dei più celebri monumento dell'antica il Colosseo 3) Bernardo rossellino monumento sepolcrale di Leonardo Bruni nella chiesa San francescana di Santa Croce monumento sfacciatamente all'antica come non c'era mai visto il monumento è impostato sul modello di un grande ovvero un sepolcro inserito entro una nicchia sormontata da un arco a tutto sesto affacciata dalle sede scanalate e sovrabbondante di elementi decorativi di gusto archeologico che impreziosiscono pure il catafalco sul quale si innalza il letto funebre con la realistica figura del gisant dietro nello sfondo è il motivo dei riquadri in porfido mentre soltanto nella lunetta soprastante con il tondo della Madonna con bambino e gli angeli c'è spazio per il tema cristiano 4) monumento marsuppini di desiderio scolpisce un onore una sorta di tomba gemella in Santa Croce fatta da desiderio da settignano scultore che dà un'interpretazione espressiva e virtuosistica nella cura dei dettagli al carattere araldico delle aquile del catafalco di Bernardo desiderio ripropose con una coppia di arpie dal piumaggio mosso e naturalistico eccitate dal fervore di origine donatelliana 5) bambini sorridenti desiderio Vasari lo definì imitatore della maniera di Donatello perché capacità di scolpire di grandissima grazia leggiadria con particolare riferimento a quelle femmine e fanciulli destinato in origine questo bambino di Vienna ha una dimora Fiorentina che nella prova indiscutibile il talento di desiderio nel cogliere la spensieratezza del fanciullo appare un perfetto esempio di imitazione della natura a cui si riferiva le norme autista Alberti quando parlava della scultura cap 15 1) divenne uno dei centri artistici di maggiore rilievo nel Rinascimento si estende su un'area considerevole al centro della città poiché andrò a incorporare una serie di edifici persistenti nel corso di una lunga serie di lavori il volto del palazzo verso l'esterno della città è quello della cosiddetta facciata dei torroncini dove le allungate ed eleganti torri rotonde angolari fiancheggiano un prospetto slanciato al centro del sovrapporsi di quattro logge le due più in alto si distinguono per il candido paramento murario di marmo palesando un chiaro richiamo all'antichità nelle forme e nelle decorazioni e lacunari delle volte anche in questo caso è verosimile che nell'ideazione abbia giocato un qualche ruolo Leon Battista Alberti a sorprendere la costruzione della facciata ci fu Luciano laurana un architetto nato in Dalmazia a laurano si assegna anche il progetto del cortile d'onore interno al quale organizzato il palazzo il luogo in cui Federico accoglieva i suoi ospiti il cortile è contraddistinto dalla razionale successione sui quattro lati di alloggiati con archi a tutto sesto combinati tramite la inedita soluzione dei pilastri ad angoli sopra le arcate corre un'iscrizione in latino che ricorda le gloriose imprese del committente e si può tradurre così Federico duca di Urbino Conte del Montefeltro e di casteldurante gonfaloniere di Santa Maria chiesa 2) Della Confederazione italica innalzo delle fondamento questa dimora la gloria della sua ai suoi posteri Palazzo Ducale a Urbino 3) studiolo di Federico e le terzine prospettiche tarzia legna di Giuliano e Benedetto di Magliano e in alto gli uomini illustri dipinti da giusta di grande e Pedro Berroguete Ehi è una stanzina attigua loggia dei torroncini decorata nella parte alta delle pareti di un ciclo di uomini illustri mi hai stridenti le albine da lontano ma il vero protagonista dell'arredo linea rivestito da una serie di terzine prospetti che realizzate nella bottega Fiorentina di Giuliano e Benedetto Magliano i pannelli urbinati dove non manca la riproduzione della armatura del Signore dimostrano come nel 400 la tecnica medievale della tarsia potesse essere trasformata in uno strumento per creare effetti di illusioni spaziali e minuziosa resa veristica dei dettagli 4) Piero della Francesca Urbino il dittico di Montefeltro la coppia è officiata di profilo come aveva insegnato pisanello ma di cui le due figure a mezzo busto si stagliano in un fondo di paesaggio è come se Piero li avesse disposti davanti a una finestra del Palazzo Ducale con dietro le colline gli specchi d'acqua e del Montefeltro nella fuga in lontananza della veduta del paese a volo d'uccello Piero si sofferma a far risaltare ogni dettaglio attraverso una pittura minuziosa e luminosa ispirata chiaramente alle novità fiamminghe utilizzati grazie alla pittura ad olio che riflettono la concretezza delle carni e dei tessuti delle vesti dei due protagonisti Federico con la parte alta del naso smussata perché l'avevo Aversa insieme all'occhio destro combattendo durante un torneo Battista dal volto pallido con un'acconciatura alla moda lasciala fronte altissima allo splendido nitore del ricco corredo di gioielli le due pannelli sono dipinti anche sul retro dove Piero ha raffigurato un trionfo le tue personaggi accompagnati dalle guardie di figure di virtù è un soggetto che ha un Monte fortuna della tradizione del trionfi di Petrarca Federico Battista guidano i loro carri sul fondo e ancora una volta il Montefeltro in basso con epigrafi antiche descrizioni in versi latini celebrano il condottiero e la moglie come si vede Urbino potevano convivere l'interesse per la cultura antiquaria uno sguardo nuovo sul paesaggio e la novità visione della pittura nordica 5) Ehi Madonna di Senigallia Piero della Francesca con bambino e angeli maestoso e volumetriche come gli eroi dell'epopea della vera croce di Arezzo le figure a mezzobusto si adattano qua all'atmosfera ovattata e domestica di un interno rischierato dai raggi di luce filtrati dalla finestra dall'altro lato è una piccola nicchia rinascimentale simile a quella del Palazzo Ducale dove un paio di mensole sorgono i brani di natura morta del cesto di panni e del sovrastante contenitore secondo un gusto veramente nordico 6) parla di Montefeltro Madonna con bambino e i santi Giovanni Battista Bernardino Girolamo Francesco Pietro martire Giovanni Evangelista angeli e Federico di Montefeltro nella Pinacoteca di Brera a Milano chiuso in una lustra armatura il duca ritratto ancora una volta di profilo mostrare sempre il lato del volto con l'occhio buono ci appare come un devoto committente inginocchiato di fronte alla vergine la quale reca sulle ginocchia al figlio e accompagna una Corte di santi angeli e lei il centro della rigorosa composizione prospettica che al punto di fuga in mezzo al viso e continua con assoluta razionalità nelle forme architettonica dell'area presbiteriale in cui ordinata la sacra conservazione e uno spazio all'antica che ancora una volta avrebbe potuto essere stato disegnato da Leon Battista Alberti pareti decorate con riquadri di marmi policromi le sane scalate capitelli una perfetta valva di conchiglia nella calotta cidale il possenti lacunari della volta a botte in virtù di un simile fast o pagano la Pala si sarebbe adattata alla perfezione del tempio malatestiano dimostrando che nonostante l'odio che li divideva si smonta Malatesta e Federico da Montefeltro condividevo nei medesimi gusti Piero ha tenuta raffigurare Montefeltro ti dimensionalmente l'architettura attraverso la collocazione di uno sferoide o potabile nel vuoto di uno spazio prospettico quasi fosse uno studio matematico il crudo dettaglio della mano di Federico Montefeltro gonfia per la gotta non spetta invece al pannello Di Pietro ma la materia intensamente oleosa svela la responsabilità di un pittore non italiano da identificare con Pedro berruguete station e tutto tondo al centro su un trono l'antica decorato lateralmente da spingersi sia della Madonna con bambino le affiancano interessanti francescani o intercetto di santi venerati a Padova sono figure monumentali e valorose che si ergono con sicurezza nello spazio attraverso una materia plasmata per essere animata nelle sue plurima e sfaccettature della luce una materia che in certi punti del panneggio tende ad aderire evidenziare gli arti nella domini sottostanti quasi il tessuto fosse bagnato sul fronte sul retro dell'alto zoccolo dell'imponente altare si riconoscono un duplice registro ben 22 rilievi nella stragrande maggioranza in bronzo vi sono quattro simboli degli Evangelisti una serie di 12 angioletti una pietà una scena di posizione e quattro storie di Sant'Antonio da Padova che occupa la regista superiore e si distinguono per la virtuosistica applicazione della tecnica del rischio e della reazione di dimensionalità prospettica inoltre l'episodio del miracolo della mula in cui l'animale si inginocchia miracolosamente per ricevere il sacramento del Santo a sconfiggere i dubbi dell'eresia è ambientato nell'immensa scenografia architettonica di una sorta di basilica antica tripartita in tre ampie volte a botte il personaggi sono eccitati da una fervida animazione e pur muovendosi entro uno spazio enorme risaltano di una voluminosa Donatello ritratti dal sotto in su tenendo conto dell'altezza coi rilievi erano destinati 4) polittico di Lazzaro Francesco squarcione San Girolamo e santi elogia Giovanni Battista Antonio Abate e Giustina Santa Maria del Carmine a Padova tempera e oro su tavola Ehi formato ancora gotico ma lo scomparto centrale accoglie un saggio Girolamo seduto in una stravagante studio la parete del quale si rompe a mostrare uno sfondo di giallo e di paesaggio i quattro santi che lo accompagnano nelle volte laterali si innalzano su un fondo dorato ma sono chiaramente pensati con me sculture dati dimensionali tanto da essere disposti su appositi pagamenti il carattere donatelliano di questo complesso si riconosce bene nelle vivaci espressioni dei suoi protagonisti e il Sant'Antonio padre giunge perfino a mostrarci le spalle in una posa veramente eccentrica 5) la Madonna di lazzara sempre fatto da Francesco squarcione tempera su tavola a Berlino conferisci conferma di quanto gli aggettivo eccentrico sia conveniente per il maestro padovano la Vergine non ci guarda negli occhi ma è presentata di profilo il bambino è palesemente ispirato agli spiritelli donatelliano e spunta da un davanzale collocato in primo piano a dare il senso dello spazio reale e prospettico dunque lo sfondo è quello di un uccello vero è nuvoloso le novità toscane sono rilette alla luce di una personale speranza di quella debole che attraversa il listone di frutta in alto la comparsa di un inaspettato candeliere il brano di una natura molto in primo piano sono queste le caratteristiche tipiche della pittura di squarcione 6) cappella ovetari Mantova di Andrea Mantegna Mantegna fu il maggiore pittore per eseguire tutto il ciclo della cappella ovvero tutte le storie di San Giacomo della parte sinistra registro inferiore della parte destra con il martirio di San Cristoforo e il trasporto il suo corpo e l'assunzione della vergine nell'abside questi ultimi due affreschi erano salvarsi da bombardamenti la figura di Cristoforo gigante infatti è quasi completamente perduta e limitare sinistro l'episodio in cui subisce il martirio mentre il suo colossale corpo trasportato alla sepoltura domina all'altro lato della scena attentamente spartita da una colonna scanalata in un ambiente unitario che alterna il geometrico articolato prospettico in una rustica Pergola di viti con una veduta urbana dominato da edifici è antica come non si erano mai visti le figure tendono ad essere scorciate di sotto in su così ad amplificarne l'aspetto monumentale come aveva fatto Donatello nelle storie di Sant'Antonio dell'altare del Santo e come ripete Mantegna pure nelle sedi di San Giacomo la veduta d'insieme di questa è reso possibile solo grazie alla ricostruzione realizzata con le immagini precedenti della distruzione rivela le capacità di Andrea di evolvere rapidamente l'apprendistato squarciano esco per farsi regista di una narrazione teatrale altissima e tragica qui le maschere donatelliana recitano entro quindi architettoniche ispirate a un repertorio classico o aperte su vedute di paesaggio sulle quali incombono Speroni rocciosi o castelli arroccati su alture di digradanti di boscaglie e pietri indagate con puntigliosa attenzione 7) Ehi Andrea Mantegna Madonna col bambino e santi Pietro e Paolo Giovanni Evangelista Zeno Benedetto Lorenzo Gregorio Giovanni Battista tempera oro Cittadella San Zeno Verona Ehi voluta da Gregorio guerra campeggio oggi l'altare maggiore della Chiesa romanica veronese nel formato del dipinto Mantegna offrire una propria variante l'allestimento Natalino dell'altare maggiore della cosmetica del Santo che era completato da una struttura architettonica in pietra un quadriportico sormontato da una lunetta entro il quale si attesti statue erano raggruppati in una sacra conservazione conversazione affare l'effetto della patria dimensionale nella tavola di montagna quadri poltiche costruito attraverso interagire tra la fastosa cornice lignea e l'architettura illusionistica di guasto antiquario dipinta in una prospettiva aperta sul fondo a mostrare il cielo in questo spazio unificato si ergono le figure statuarie della Madonna col bambino e di 8 santi accompagnati da alcuni spiritelli figure dallo spudorato carattere donatelliano nella finezza di certi volti e nella difficoltà di alcuni scorci nell'aspetto turgido e metallico delle vesti e invece una diretta conseguenza della formazione con squarcione mi serve tante lavorazioni che alterna i rilievi l'antica con l'evento architettonici colleganti festoni di frutta calanti dell'architrave 8) prevedello della Pala di San Zeno nel gradino sottostante registro principale della Pala sono raffiguranti delle storie di Cristo l'orazione dell'orto la crocifissione e la resurrezione in tutti e tre i casi si tratta di coppie perché gli originali di copie perché gli originali furono condotti in Francia il tempo di Napoleone Bonaparte e lì sono rimasti gli episodi laterali si conservano nel museo di tour narrato con colori superanti e vivaci il doloroso evento evangelico appare come pietrificato nella consistente compattezza di protagonisti colti in scorci arditi attentamente studiati nell'anatomia disposti in un selciato fatto di macigni e squadrati rocce appuntite e scistose svettano eccentricamente a farle da quinte mentre in lontananza una rapidissima salita conduce a una città sulla cima di un Colle gremita di torri edifici tra i quali si conosci una cupola simile a quella del Pantheon 9) orazione nell'orto di Cristo National Gallery di Londra una sorta di variante di quella del tempo di pradella di San Zeno una commovente racconto in cui gli apostoli serenamente mentre Cristo recita la sua ultima preghiera in attesa dei soldati vengono ad arrestarlo costoro arrivano da una curiosa Gerusalemme che dentro le sue possenti mura alterna architetture venute normanne venete in omaggio della passione antiquaria del pittore cap18 1) veduta di Mantova adesso il castello di San Giorgio dove aveva il centro Mantova e la famiglia dei Gonzaga pittore di eccellenza della Corte montagna morte della vergine la veduta del ponte di San Giorgio il primo compito affidato a Ludovico Gonzaga Mantegna fu quello di decorare una cappella privata all'interno del castello dove è rappresentata la morte della vergine la vecchia Maria distesa senza vita sul letto funebre circondata da un gruppo di apostoli profondamente donatelliano per il rigore temporaneo sul fondo della sala per messe in prospettiva si apre una grande finestra a mostrare un paesaggio che non è quello di Gerusalemme o di efeso ma una realistica veduta di quanto si poteva ammirare dalla dimora di Gonzaga uno scorcio all'antico di ponte di San Giorgio e del circostante bacino lacustre quasi una fotografia ante litteram con gioco di riverbero luminoso in tutto e per tutto lombardo la Bellavista a cui si poteva godere del poderoso edificio un'immagine preziosa che merito i documentario come il contrario di oggi il ponte fosse allora coperto 2) la camera degli sposi Mantegna e la quotidianità di una Corte nel giro di qualche decennio i gusti e committenti della Corte si erano radicalmente modificati in questa aula di rappresentanza alla fantasia dei romanzi francesi si preferisce dunque la concretezza del racconto di quotidiani scene di Corte illustrate a Mantegna sulle pareti tramite un fitto loggiato coronato da festoni dove i tendaggi si aprono a mostrare solidi personaggi su sfondi dei paesi Ludovico Gonzaga comodamente seduto alla moglie Barbara di brandeburgo e di fronte alla sua Corte riceve un fido segretario una lettera che si è creduto e riferisse alla notizia delle cattive condizioni di salute del duca di Milano Francesco sforza in un'altra il signore mantovano incontra il figlio Francesco ormai divenuto cardinale il primo di casa Gonzaga l'alto prelato reca la mano il fratello minore Ludovico che tiene a sua volta il piccolo sigismondo futuro cardinale mentre accanto al marchese si riconosce il nipotino Francesco che ne eredita il titolo e in tutto e per tutto una celebrazione dinastica correlata del presiede guo delle pareti di un gruppo di servitori cani e destrieri alle spalle il cardinale Mantegna allestisce un paesaggio dominato da una città fortificata dove la città muraria è ispirata alle mura aureliane di Roma e gli stessi edifici si vestono all'antica questa architettura e riflettono il gusto di Ludovico Gonzaga che negli stessi anni cambiava volto nella città con la consulenza dire un Battista Alberti 3) il soffitto di camera degli sposi e il prodigio degli scorci Ehi tema antiquaria è chiamata a fare da cornice una soluzione prospettica stranamente innovativa nella volta della camera degli sposi di Mantegna fine con la vettura una serie di elementi architettonici e una fastosa sequenza di busti Cesari clip beati uno scudo rotondo come se fossero scolpiti in rilievo i medaglioni con gli imperatori ognuno identificato da una scritta fanno contorno alla geniale idea di sfondare il centro del soffitto con un oculo prospettico a cielo aperto per quale si affacciano con curiosità alcuni spiritelli e un felicissimo espediente illusionistico che ha alle spalle una piccola finestra aperta sul Castel sismondo da Piero della Francesca nel tempio malatestiano e con la Mantegna avrebbe fatto scuola preparando la strada dalle 500 cupole di Correggio a Parma 4) Cristo morto ovulo della camera degli sposi è una prova eccezionale capacità prospettiche in Mantegna una capacità che emerge di continua nelle sue opere che tocca il il suo vertice col Cristo morto nella Pinacoteca di Brera dipinta su tela e non tavola il soggetto è un compianto sul Cristo morto ma i dolenti si fanno di lato ridotti a poco più di test piangenti il corpo nudo dice su appoggiato sulla dura pietra dell'unzione monopolizzata la scena il sudario delle pieghe metalliche cara il bacino poco sopra le caviglie così Mantegna può dedicarsi nel resto della figura non tanto studiare anatomia l'atmosfera è cupa i colori sono spenti l'effetto è scultoreo e la scena di farci osservare il cadavere dal basso esalta la qualità riconosciuta da Andrea da Giorgio Vasari 5) Leon Battista Alberti a Mantova San Sebastiano e Sant'Andreasansebastiano si distingue per l'aspetto classico del prospetto ma soprattutto per l'originalissima struttura realizzata in una cripta concepita con una pianta centrale che giocava a mettere proporzionalmente insieme le forme geometriche del cerchio e del quadrato annunciando la predilezione per gli edifici a croce greca che tanto verrebbe percorso immaturo Rinascimento il risultato fu eccezionalmente moderno ma non mancò di provocare qualche sconcerto se al riguardo il cardinale Francesco gonzala ebbe a commentare 6) chiese Sant'Andrea il marchese Ludovico diede avvio al cantiere ricostruire in forme moderne la chiesa medievale Sant'Andrea la custodia venerata reliquia Cristo Alberti studio un'ennesima facciata ispirata al tempio antico è un maestoso interno a pianta basilicale che nelle imponenti arcate lacunari della navata delle cappelle laterali ricorda la possente grandiosità dell'antica basilica di massenzio a Roma in entrambi i progetti architettonici Mantovani Leon Battista si distingue per la scelta di compattare le superfici dei suoi prospetti preferendo alle consuete colonne l'uso delle l'esame cap19 1) Ferrara gli estensi tra pittori e un progetto urbanistico arco del cavallo marmo Ferrara piazza municipale gruppo equestre in bronzo di Nicolò terzo dest è una libera copia del perduto originale baroncelli e di Antonio Cristoforo baroncelli sarà occupato del destriero mentre la soprastante stato del padre Lionello era stata eseguita da un'altro fiorentino Cristoforo la tipologia dei monumento evoca immediatamente il gattamelata di Donatello rispetto al quale si distingue per un'invenzione antiquaria ancora più sofisticata può rilassato questa in cima a un arco era infatti come citare un passo di Plinio dove l'arco e la colonna sono presentati come modalità rappresentative che innalzano il rappresentato sopra ogni altro mortale dei panneggi nella veste di Maria la scelta della luce dei colori delle fisionomie e degli angioletti con le ali appuntite non sorprende dunque che nel Marzo del 1476 a seguito della morte di Bugatti Luca galeotto forza figlio di bianca Maria cercasse di reclutare per la sua Corte Antonello da Messina il più grande interprete italiano delle novità fiamminghe che allora si trovava a Venezia cap21 1) Castelnuovo d'aragona signore di Napoli carattere duplice del Signore aragonese che si apprestano nobile condottiero a corto mecenate le possenti torri tonde furono studiate dall'architetto di segretera per aggiornare il vecchio castello angioino delle nuove esigenze per la guerra combattuta con le armi a fuoco mentre l'elegante arco all'antica rivolto verso il centro urbano fu eretto secondo un gusto albertiano a guardare bene c'è ancora qualcosa di gotico nella concessione concezione di allungare il prospetto in verticale su più registri tramite la sovrapposizione di due archi 2) Donatello testa di cavallo detto a testa carafa bronzo museo di Napoli al centro dell'arco superiore che adesso è vuoto era previsto un monumento equestre di Alfonso fuse in bronzo che doveva fare il verso al gattamelata padovano avendo sotto di sé un'altro arco la statua equestre avrebbe dovuto avere un effetto simile a quello dell'arco ferrarese del cavallo che è un grosso modo coeve adesso fiorentino che impressionano per il verismo della resa dell'animale tanto allineato a quello della scultura greca e romana che fino a non molto fa il bronzo era considerato un pezzo antico 3) Ehi la Pala di San Lorenzo maggiore colantonio Ehi era costituita da due tavole conservate nel museo di Capodimonte in basso era la scena di San Girolamo nello studio e sopra l'episodio in cui San Francesco consegna la regola e principali esponenti del suo ordine recentemente spartiti e sui piedi tra uomini e donne curioso accostamento tra i due soggetti Girolamo era vissuto molti secoli prima di San Francesco ma qui appare in veste francescane quasi come il precursore dell'ordine il primo importante predicatore francescano del 400 Bernardino da Siena aveva riconosciuto l'enorme valore degli scrittrici Girolamo quale stimolo per lo studio e la comprensione delle sacre scritture la parola di Lorenzo maggiore padre riflette una simile convinzione officiando Girolamo come una sorta di padre putativo del francescanesimo non c'è nulla in colantonio del linguaggio rinascimentale la predilezione per loro resiste manca una seppur minima concezione di tridimensionale dello spazio tanto che le figure francescane sono talvolta della volta superiore sembrano galleggiare sul pavimento esageratamente scosceso il loro panneggi sono assolutamente nordici mentre volti hanno un'area catalana spostando gli occhi verso il basso riconosciamo San Girolamo officiato col fedele Leone in uno studiolo pieno di libri di prodotti con grande attenzione al dato reale dietro una simile immagine è facile riconoscere poi nike 4) Antonello da Messina crocefissione di sibu e una veduta dello Stretto di Messina si conserva in Romania è un dipinto nelle figure di Cristo del ladrone nei due lenti e afflitti su tre croci guarda ai modelli della pittura fiamminga ma nello sfondo paesaggio propone una veduta quanto mai familiare al pittore si tratta infatti dello Stretto di Messina con la falce del porto siciliano più vicino a noi e in lontananza nel mare con qualche arbitro le isole Eolie ai panorami di manaj pieni zeppi di minuziosi dettagli Antonello preferisce una veduta distesa dilatata della Marina secondo il linguaggio nella pittura del 400 ritroviamo nel tedesco corner Beats o nel provenzale per queste ragioni sia creduto che Antonello dopo la formazione napoletana poi sono andato in Provenza 5) Ehi ritratti siciliani Antonello da Messina ritratto d'uomo il messinese fu il primo italiano adottare il suo ritratti non solo alla luce fiamminga e la tecnica olio ma anche la disposizione del personaggio di tre quarti sul fondo scuro preferendola la tradizione immagine italiana di profilo quel sorriso enigmatico ha interrogato profondamente la cultura siciliana nel 900 e la somiglianza la capacità di Antonella e di catturare la vita nel calore di quel che continua a lasciarci esterrefatti utile acquistare questo ritratto a per materia e soggetto diverse ma sempre siciliano al busto di Eleonora d'aragona Di Francesco laurano uno scultore di origine dalmata in questo marmo egli dimostra di condividere la passione del messinese per il naturale attraverso un senso dei volumi spiccatamente italiano capace di evocare se può solito rigore geometrico di Pierre la Francesca 6) polittico di San Gregorio a Messina corredato di piedistallo da un cartellino dipinto con fiamminga Sapienza illusionistica per esporre la firma e attestare l'anno di esecuzione della palla giunta fino a noi senza elemento centrale di coronamento e la ricca cornice gotica Antonello si diverte a creare uno spazio unificato nonostante l'astratto oro del fondo è uno spazio costruito attraverso il basamento del trono della vergine con il figlio che si estende pure negli scomparti laterali e al centro del quale prende un Verissimo Rosario di fianco a Maria alludono alla profondità dello spazio oppure le forme volumetriche dei santi Giorgio sinistra e Benedetto a destra effigiati per rendere onore rispettivamente al titolare della Chiesa e dell'ordine la stessa badessa apparteneva ai due santi pongono addirittura un piede in un bilico sul giardino rendere la la materiale consistenza verso lo spettatore 7) annunciazione di Palazzolo acreide Antonella da Messina dalla chiesa annunciata a palazzo crede olio su tavola trasportata su tela Siracusa ripropone nella vergine nell'angelo quasi gli stessi modelli delle cuspide del politico messinese che qui sono saldamente inserite in un interno domestico capeggiano sul fondo oscuro di una parete confinante con altri vani illuminati da finestre aperte e lontananza su una verdeggiante campagna e una descrizione della casa di Nazareth in cui Maria ricevette l'annuncio di Gabriele qui Antonello è capace di amalgamare la luce e la definizione fiamminga con un'efficace reset dimensionale in primo piano la solita colonna scandisce la scena e la correda di una cornice architettonica una tale scelta determinata in termini italiani una soluzione compositiva che lo aveva utilizzato con l'ordito architettonico assolutamente gotico e che Antonello poteva aver visto solo in Provenza con un linguaggio moderno cap22 1) la pietà di correr questo dipinto rappresenta una sorta di variante della pietà di Donatello per l'altare del Santo e intenerisce le durezze e le figure tipiche dello squarcione di Mantegna attraverso la luce calda che leviga le forme di Cristo morto degli spiritelli ha i suoi lati nel paesaggio sullo sfondo è rischierato da un cielo crepuscolare Bellini sembra aver voluto raffigurare un borgo murato nell'entroterra Veneto ma arricchito di alcune architetture all'antica come quelle che piacevano a Mantegna 2) Mantegna Bellini Giovanni Bellini reazione di Cristo nell'orto tavola io olio e tempera dove cerca di intenerire le durezze montagne attraverso la luce calda dei schiara il cielo si diffonde nella campagna in cui Cristo si inginocchia digitare la sua preghiera 3) trasfigurazione come Giovanni Bellini i gusti a committenza pure Giovanni l'utilizzo dei formati codici nella zona superiore della tavola si notano infatti segni di un originale cornice cuspidata poi mutilata dalle volontà di ridurre a quadro da galleria una tavola nata per stare al centro di una Pala d'altare l'episodio in cui Cristo conversa sul Monte tabor con Mosè ed Elia al cospetto dei discepoli Pietro Giacomo e Giovanni e narrato ancora la maniera di Mantegna particolarmente nella salvezza delle figure nelle pieghe in due rite dei loro panneggi al di sopra della base rocciosa in primo piano dovrebbe dunque risalire ancora agli anni 50 del 400 4) trasfigurazione di Capodimonte Giovanni Bellini olio su tavola A Napoli la distanza tra le due versioni enorme lo stile del pittore appare radicalmente diverso le asperità mi tenesse sono circondate dalla segmentazione rocciosa del proscenio e dalla superficie del dipinto brilla un'eccezionale luce estiva dovuta alla scelta di utilizzare la pittura ad olio capaci di addolcire le figure modellare le forme con colori splendidi una luce che si irradia sul verdeggiante campagna veneta eletta ad attrice principale dell'episodio pittura olio colore natura sono questi cardine della nuova pittura veneziana di cui Giovanni appare indiscutibile profeta 5) parla di San cassiano di Antonello Da Messina di questo dipinto resto solo la certo della zona centrale con la Madonna col bambino accompagnata dalle frammentarie figure dei santi Nicola Maddalena Orsola e Domenico che si conserva nel museo di Vienna gli studi sono riusciti a mettere a punto nella ricostruzione all'interno che doveva mostrare il gruppo della vergine con il figlio in trono al di sopra di un'altro basamento accompagnato dai fronti laterali entro la solenne architettura di un'abside spaziosa questa tipologia di Pala d'altare che sembra essere una sorta di risposta iniziale alla para Montefeltro dietro la Francesca avrebbe avuto un'enorme successo in laguna 6) Pala di San giobbe di Bellini quest'ultimo infatti aveva messo a punto un assetto simile a quello della Pala di San cassiano non dipinto dalla chiesa veneziana di San Giovanni e Paolo che si crede compiute ai primi anni 70 è un'opera che dalla Pala di San cassiano li prende non solo il modello ma anche soprattutto le qualità luministiche e naturali che figure degli oggetti in entrambi i dipinti per esempio San Domenico affari con la dosatura dei capelli tipica del frati sprofondata nella lettura ma la la la corrispondenza non è solo nelle soluzioni iconografiche e soprattutto una convergenza di stile entrambe le scene compaiono in upside spaziosa e moderna messa in prospettive con una Toyota decorata a mosaico che esalta le radici bizantine della decorazione musiva veneziana 7) Antonello da Messina ritratto di giovane con veste rossa Berlino gioco di paragone tra Antonio e Bellini si può estendere anche alla categoria di ritratto poiché il siciliano lascia molti dipinti del genere a Venezia tra questi questo giovane rappresentato di tre quarti su fondo scuro corredato in basso dal solito cartellino con firma a suggerire un arrivo in laguna del messinese già in quell'anno dipendendo una volta il ritratto qualche anno dopo Giovanni usa l'identico schermo adottando la pausa tre parti dimostrando di aver compreso Ehi annunciata di Palermo la ritratto che emerge sul fondo scuro radice fiamminga con una correttezza tutta italiana pura e malinconica essenziale annunciata al palazzo di Palermo al di sotto del solito velo e la guardò umilmente verso di noi e cerca l'angelo che l ha distolta dalla lettura il libro è aperto sull'egitto costo di spigolo e accuratamente delineato dalla luce a dare il senso di uno spazio tridimensionale 8) il San Sebastiano di desdra un dipinto in cui Antonelli invece appare Vitaliano che mai nei comincia tipicamente veneziani degli edifici nella perfetta scansione spaziale nel plasticismo di un nudo che ricorda le figure di Piero della Francesca le più avanzate esperienze e i modi stilistici della penisola sono assorbiti la profondità del palcoscenico in cui si passano subisce il martirio delle frecce ha enfatizzato dalle linee prospettiche della pavimentazione dagli arditi scorci del frammento di colonna in primo piano e dall'uomo sdraiato sulla sinistra che sembra il frutto di un attento aggiornamento su quanto Mantegna aveva affrescato nella cappella ovetari vicino Padova è questo uno degli ultimi lavori del maestro siciliano 9) Madonna col bambino e i santi Pietro Giovanni Battista Emilio e Paolo nel registro superiore la pietà e santi Caterina d'alessandria Girolamo Giorgio e Orsola polittico di sant'emidio invece in alto Carlo crivelli Madonna con bambino si tratta di un complesso 5 scomparti e due registri sul fondo orario del quale risultano i caratteri tipici di squarcione tanto nell'espressione nervose che nel ponteggi metallici delle figure quanto nel festone di frutta che corona il trono su cui siede la Vergine con il figlio al centro questo linguaggio attraente colorato molte opere di crivelli destinate nei giorni seguenti ah differenti centri marchigiani 10) alvise vivarini Madonna col bambino e santi Francesco Pietro Paolo e Giovanni Battista convento montefiorentino Montefeltro assimilate le novità poi domani lo spazio è unificato attraverso il pavimento sul quale si innalzano i protagonisti santi Francesco Pietro Paolo Giovanni Battista dagli scomparti laterali e la Vergine al centro sul quale siete su un trono solido e molto semplice tenendo il bambino disteso sulle ginocchia sono immagini che assumono consistenza anche grazie alla nitidezza della luce terza 11) Giovanni Bellini incoronazione della vergine e i santi Paolo Pietro Girolamo Francesco il dipinto illustra l'incoronazione della vergine con i quattro santi un soggetto che nella tradizione veneziana era associato alla forma del polittico gotico e Giovanni interpreta invece in maniera assolutamente nuova le figure dei santi che avrebbero potuto trovare posto negli scomparti laterali si raccolgono di svelando la sua attenzione per il naturale nella soffice resa della capigliatura impregnata di luce in una veduta di paese resa con atmosfera che ormai si era vista prima 9) Ehi Leonardo paesaggio del Valdarno inchiostro Bruno Stoccarda piccole dimensioni l'immagine appare in una modernità impressionante il pittore descrive con un tratto rapido e deciso la veduta del Valdarno impervi calanchi assiepati da una disordinata meditazione incombono su una lontana distesa di campagna sorvegliato da un centro abitato solo il piccolo borgo fortificato evoca la presenza umana in un Regno della natura che Leonardo rinunciando alla minuziosa descrittiva fiamminga delinea con palpitante identità è una è una visione di percorsa da un inedito senza atmosferico delle cose tanto che sembra avvenire il circolare dell'aria dai Colli al fondovalle quando mise su carta questo schizzo stava commentando l'apprendistato verso la bottega di verrocchio 10) annunciazioni di monteoliveto Leonardo da San Bartolomeo monteoliveto tempera e olio su tavola serena immagine che si trova oggi agli Uffizi Gabriele si inginocchia sul Prato fiorito di un orto concluso sopportando il saluto alla vergine che siede sulla soglia della propria dimora allo stesso modo di tanti altri pittori Leonardo fa sedere Maria di fronte a un leggio secondo una fortunata tradizione al momento dell'annuncio ella sarebbe stata intenta alla lettura dell'antico testamento e in particolare nel posto in cui il profeta Isaia prediceva l'incarnazione di Cristo per mezzo di una donna osservando tavola si riconoscono i segni della lezione del verrocchio nei panneggi e nelle vesti plasmati dalla luce nell'eleganza dei volti nelle fisionomie nella composizione piramidale della figura di Maria e nel piede di un leggio che evoca il gusto archeologico della tomba di piede Giovanni de medici 11) adorazione dei Magi compiuta commissionata per San Donato ha scoperto tempera e olio su tavola un'opera che il pittore usciva da solo ad abbozzare agli Uffizi ora la Pala appare come una sorta di grande disegno corredato di pochi colori ma vibrante in una nuova animazione rispetto all'annunciazione di pochi anni prima l'adorazione magliera illustrata ordinando la capanna nella rappresentazione di Fabriano di lato in primo piano l'arrivo del corteo dei Magi sul proscenio Leonardo invece dispone la Madonna col bambino al centro all'ombra di un albero e fa ruotare intorno a costoro il folto gruppo dei sovrani orientali e del loro seguito in secondo piano la mole delle scale e degli archi di un edificio in costruzione per raffigurato in un luogo delle rovine di tante scene simili si alterna color Michael laudato paesaggio roccioso ravvivato dall'azione di uomini e cavalli in un'incessante movimento un disegno preparatorio per il dettaglio delle architetture dimostra l'assoluta competenza prospettica di Leonardo nella utilizzo della griglia tridimensionale focalizzata su un punto di fuga figure contorte di uomini e cavalli vi sono quindi schizzate per rapidità dare conto nel loro gestualità di un'incessante modo che ha la chiave di volta della pittura di leonardesca 12) Ehi adorazione dei Magi Sandro Botticelli tempera su tavola Santa Maria Novella mettendo il gruppo di Maria e di Cristo fanciullo entro un fabbricato di rovina al centro del dipinto la tavola d'oggi e agli Uffizi stava in origine in Santa Maria Novella cappella di Gaspare dell'ama un banchiere amico dei medici l'omonima tra il soggetto caro peraltro in medici omaggiati con una serie di di tratti nel mago anziano inginocchiato e piede di Cristo Vasari conosceva Cosimo il vecchio le immaginati sono tutti ritratti suoi figli Piero il gottoso e Giovanni mentre i nipoti Lorenzo e Giuliano si individuano nel giovane pensoso nel gruppo di destra e in quello in primo piano all'estremità sinistra il pittore invece il ritratto all'opposto nel giovane togato in giallo che ci guarda è un'opera certo meravigliso per il colore il disegno componimento ridotto artefice come Leonardo anche bottigelli si affida alla recitazione dei suoi attori ma il risultato è diverso l'effetto è meno conciato di figure sono costruite attraverso netti contorni che rivelano un debito nei confronti delle lezioni di Antonio pollaiolo 13) Ehi ciclo di affreschi con storie dei santi Stefano Giovanni Battista del Duomo di Prato confrontando un dettaglio del convito di erode affrescato da Lippi a Prato e la Madonna col bambino in gloria dai Serafini agli Uffizi di Botticelli si notano la somiglianza nelle figure di cui appare evidente la formazione di Sandro con Filippo mentre Lippi e Botticelli cominciava ad affermarsi a Firenze dipingeva per il tribunale la mercanzia in cui si mostra in un'immagine della fortezza di volersi aggiornare sulla novità di verrocchio e pollaiolo nella costruzione del panneggio della luce che definisce le forme del volto e illustra l'armatura d'altronde questa parte di un ciclo che comprende anche altre sei virtù compiute dal diario del pollaiolo e la capacità di assimilare in modo personale il linguaggio verrò chiesto pollaio esco avrebbe permesso a bottigelli di affermarsi come pittore d'eccellenza per Lorenzo il magnifico 14) Ehi dioscoride Apollo olimpo e Marzia primo secolo a.C. Marzia che aveva osato sfidare Apollo in una gara musicale sconfitto nonostante la richiesta di olimpo sarebbe stato scuoiato vivo a bollo con lacedra il retromarcia seduto e legato a un albero e olimpo allievo di quest'ultimo che lo implora il Dio per la salvezza del maestro 15) Ehi bertoldo di Giovanni mesi e stagioni in particolare del fregio con la sorte dell'anima Poggio a caiano villa medicea fregio in terracotta e vetrata che corre al di sotto del timpano in facciata dove lo scultore ha messo in scena il raccolto della sorte dell'anima in un successo di rilievi di gusto antiquario stile donatelliano 16) villa di Poggio a caiano Di Lorenzo il magnifico affidata a Giuliano sangallo rinuncio a ogni illusione al carattere difensivo ed architettura realizzata un dialogo nei con il territorio circostante non ci sono torri o merlature la villa l'aspetto di un'elegante palazzo con un solido porticato alla base utile a immettere in locali di servizio sottostanti gravitazione ma anche per mettere una panoramica passeggiata nella sovrastante grazie si accede tramite una doppia ramp a tenaglia io un prono all'antica con colonne ioniche timpano da cui si entra nel luminoso interno dominato da un grande salone è una specie di Villa di ozio il tempo libero dalla dalle attività insieme con i suoi ospiti vivendo tra la comodità degli spazi interni e le delizie della campagna 17) Santa Maria delle carceri a Prato così chiamata perché sorse in seguito a un miracolo sul sito in cui si trovavano le prigioni un'immagine della vergine aveva preso vita di fronte a un bambino frutto di Giuliano sandalo che imposto l'edificio in una pianta a croce greca cioè tutti i bracci si identifica la stessa lunghezza insieme alla chiesa di San San Sebastiano proprietario Battista Alberti per Mantova è uno dei primi esempi della tipologia chiesa a pianta centrale al tempo stesso Giuliano dimostra un'eccezionale familiarità con i precedenti modelli dell'architettura Fiorentina adottando per l'interno una razionale austera scansione spaziale che rimanda a brunelleschi che aveva fatto lo stesso per la sagrestia vecchia di San Lorenzo il paramento murario ma è ultimato e pieno di preziose partiture architettoniche rinascimentali bringme realizzate in marmo bianco di Carrara e verde di Prato 18) palazzo Strozzi a Firenze Lorenzo magnifico lo fece costruire Giuliano sangallo edificio che rappresentano il modello per altri palazzi che sorsero a Firenze a fine del 400 tre quali Filippo Strozzi ricchissimo mercante banchiere ultimato metà del 500 riprendere generalmente le forme cubiche del palazzo del medici analogamente si innalza su tre piani intorno a un cortile centrale guardando all'esterno con un prospetto Abbagnato digradante in altezza sul quale si aprono finestre quadrate al piano terreno e bifore con arco a tutto sesto e due piani superiori per dimensioni e bellezza davvero inarrivabile del palazzo si conserva anche un modello ligneo era infatti consuetudine presentare a committenti un preciso prototipo in legno di quello che sarebbe stato l'edificio finito 19) Sandro bottigelli la primavera tempera su tavola la Galleria degli Uffizi al centro della scena della primavera e la dea dell'amore Venere che si erge vestita in mezzo a un bosco di Aranci verdeggianti infinite specie vegetali accompagnata in un alto da Cupido bendato alla sua sinistra il vento primaverile zefiro rapisce per amore la ninfa clori unitesi al vento glorie rinasce nelle forme di flora personificazione della primavera che veste un abito ricamato di piante e incede spargendo fiori a destra di Venere danzano tre grazie mentre mercurio faccio dei nomi in un'immagine gioiosa che richiama la poesia del poliziano 20) la nascita di Venere altro dipinto che rappresenta la nascita di Venere con la dea che al di sopra di una conchiglia approda sull'isola di Cipro sospinta dal vento di ponente zefiro e accolta da un'ancella nelle vesti della primavera che porge un manto ferito per coprirla la seconda delle tue favole antiche e tratta da uno degli episodi di Ovidio dell'ambiente amorfi è ripreso un po da poliziano e in alcune ottave delle stanze sono due opere della maturità di Botticelli che rinuncia alle predilezioni prospettiche della pittura Fiorentina e pone grandi scene in cui la resa spaziale viene di fatto elusa alla stregua di un pittore cortese di spirito gotico Sandro si diletta a riprodurre dettagliatamente le specie botaniche del Prato fiorito OA dipingere le onde del mare ripartendo un segno grafico di elegante senso decorativo attentamente disegnate nei contorni le figure appaiono bidimensionali e privi di vigore plastico rinuncio alla materialità propone una visione di un paradiso divino è ideale 21) Compimento della cappella brancacci nella prima metà degli anni 80 e il 400 le storie di San Pietro che masaccio e masolino avevano lasciato incompiute erano state finalmente Ultimate da un'altro pittore ovvero da filippino Lippi figlio di Filippo Ehi aveva fatto un apprendistato con Botticelli dalla pittura di Sandro dipendono infatti le sue opere più antiche tre arcangeli e tobiolo nella galleria sabauda di Torino filippino garbini quanto possono necessario in quel contesto dialogare con l'austerità masaccio esca lavorando al registro inferiore ad 8 per le sceme una composizione severa e semplificata priva di attenzione agli ornati come si vede nel crocifisso di San Pietro tuttavia guardare le forme dei volti e dei Fanny non è difficile riconoscere una resa grafica assai simile alla pittura bottigelli che aveva segnato la gioventù di Lippi 22) Cappella sassetti Ghirlandaio sassetti era un uomo fedele a Lorenzo magnifico incarico di dirigere il banco pomeriggio vuole la cappella nella chiesa nell'ordine benedettino di Santa trinita Ehi linguaggio facile chiaro e sereno che gli permise di riscuotere successo nell'illustrare le storie francescane Il Ghirlandaio e scese di ambientare alcuni episodi a Firenze al fine di sottolineare la stretta canturine con il magnifico e 17 la scena della conferma della regola appare quasi un pretesto per allestire sul fondo alla veduta quasi da cartolina nei piatti della Signoria in cui si riconoscono facilmente l'alloggio della Signoria la facciata di palazzo vecchio sul proscenio sono ritratti una serie di personaggi nel giro laurenziano a destra in abito rosso e Francesco sassetti significativamente affiancato dal giovane figlio e da Lorenzo de medici di fronte alle sono i figli maggiori del committente mentre dalla scala centrale sta salendo Angelo poliziano accompagnato dai rampolli di casa medici 23) Trittico portinari al centro della cappella è una sorta di dittico costituito dalla Pala d'altare con l'adorazione dei pastori e le figure inginocchiate del cassetti e della moglie nera corsi affrescati di lato nel formato il sarcofago adattato a mangiatoie e nell'esame della capanna la Pala da altare palesa una serie fin troppo espliciti richiami dell'antico a conferma di questo acutissima osservazione si può iniziare al peccato verismo dei pastori e dei committenti frutto di un consapevole omaggio alla pittura si avvenga i riferimenti in particolare del cosiddetto trittico portinari che fu dipinto da Gandhi su commissioni di Tommaso portinari direttore della filiale del banco mediceo di burgio nel trittico di go illustra il centro Natività contraddistinta dal tono rustico dei pastori adoranti e accompagnata nei laterali dagli uomini e dalle donne di casa portinari inginocchiati e protetti da un paio di coppie di santi anche in ragione delle notevoli dimensioni il trittico portinari dette di un'immediata fama a Firenze la parola sassetti del Ghirlandaio infatti l'ho presuppone ne prende le mosse la vicenda del trittico portinaio conferma continui scambi artistici fa Firenze le filandiere 24) filippino Lippi apparizione della vergine a San Bernardo da Chiaravalle nella Badia Fiorentina risalente a metà degli anni 80 il dipinto è a carico su gestioni nautiche nella scrupolosa definizione del dettagli nel realismo del committente Francesco pugliese raffigurato in un abisso c'è tagliato a mezzo busto come se stessimo leggendo dal basso nella vibrante accensione cromatica nella suggestione nel accidentato paesaggio. La distanza tra questa prova e quanto filippina dovrà fatto è veramente notevole dall'altro quella di Cristo è il protagonista del nuovo testamento non senza rimandi tra una parte e l'altra uno schema utile ad assumere molti oggetti differenti autori 5) Domenico Ghirlandaio Cappella Sistina vocazione Di Pietro ed Andrea la scena si apre su una serena veduta del lago di tiberiade dove si riconoscono sul fondo le barche dei pescatori che si faranno apostoli da un lato Cristo chiama se Pietro e Andrea dall'altro Giovanni e Giacomo sul proscenio di fronte a una folla dove emerge quella passione ghirlande esca per i ritratti che abbiamo visto nei suoi lavori fiorentino Pietro e Andrea si inginocchiano di fronte a Gesù in un'atmosfera di ordinata serenità che mette insieme il rigore di masaccio e lo splendore della pittura di luce 6) Sandro Botticelli punizione dei ribelli affresco città e Vaticano Cappella Sistina grande significa voleva sottolineare quale fosse la pena riservata a chi non rispettava l'autorità ecclesiastica derivata da Dio attraverso la raffigurazione di un episodio dell'antico testamento ambientato in un paesaggio lacustre dell'Italia centrale dominato dalla mole di un arco di trionfo antico core, datan, abiram Ehi capeggiano la rivolta 2 250 israeliti contro la guida di Mosè che ne conosciamo a destra con l'abito verde e la lunga barba grigia mentre il giovane Giosuè lo difende dagli assalitori armati di sassi al centro una volta che Dio gli ha dimostrato la benevolenza accogliendo il suo sacrificio Mosè disperde i ribelli che a sinistra finiscono per essere cacciati dagli inferi dallo stesso Mosè storia agganciata dopo le figure tendono a essere più bidimensionali che volumetriche e sono spesso lumeggiato di d'oro come accade anche in altri affreschi della cappella notevole differenza con la scena di finta di fronte che ancora una volta allude l'autorità della Chiesa può affrescata da Pietro perugino 7) Ehi Pietro perugino consegna delle chiavi a fresco Roma Città del Vaticano Cappella Sistina una scena ben ordinata in primo piano al centro il barbuto Pietro si inginocchia ricevere due enormi chiavi del giovane Gesù dai lunghi capelli sotto lo sguardo degli altri apostoli e di qualche ulteriore astante in abiti quattrocenteschi due di questi sulla destra reggono in mano il compasso e la squadra e quindi si tende a identificarli in bacio buon pontelli e Giovannino de dolci progettista direttore del cantiere sistino il gruppo di attori è disposto sulla ribalta di un ampio piazza pavimentata con grandi lastre di candido marmo che individuano non chiarezza la fuga prospettica indirizzata sull'edificio pianta centrale disposto sul fondo che vuole alludere al tempio di Salomone mi affiancano due archi antichi che richiamano le forme di quello di di Costantino e in lontananza è un quieto paesaggio dove alcune delle alture riflettono l'azzurro del cielo si innalzano alberi dal fusto altissimo ed esile in secondo piano si muovono in una moltitudine di eleganti figure a narrare due ulteriori episodi evangelici il tributo della moneta era tentato lapidazione di Cristo anche questo quadro dunque contiene tre episodi svolti però in maniera molto diversa da quelli allestiti da Botticelli nella punizione dei ribelli la consegna delle chiavi esaltano infatti l'ordine la precisione di una composizione più spectra scandita su piani diversi illuminata dalla luce nida è chiarissima che fa risaltare le forme di dimensionali dei protagonisti delle architetture coerenti con i gusti del 400 8) Pietro perugino San Bernardino risanano alla fanciulla oratorio di San Bernardino e Perugia opera e parti di una serie di 8 storie di San Bernardino dipinte per l'oratorio perugino del Santo Da Piero ed altri maestri dunque immediato ridosso il soggiorno fiorentino vi si riconosce infatti la luce e prospettiva un impianto verrocchio esco che nonostante le ridotte dimensioni rappresentate da un buon precedente per il carattere della consegna delle chiavi dietro la figura del giovane figlio di Giovanni Antonio vedrà arieti che Bernardino risana da un'ulcera la scenografia rinascimentale si spalanca con un finestrone sulla campagna verde dell'Umbria 9) pinturicchio funerali di San Bernardino dipinto intorno alla metà degli anni 80 in una cappella che appartenevo allora a Niccolò Bufalini committente pittore erano due umbri che avevano fatto fortuna nella città e la prestigiosa cappella ubicata nella chiesa francescana sul Campidoglio era indiscutibile prova 10) Ehi Pietro perugino Madonna con bambino istanti Giovanni Battista e Sebastiano dalla chiesa San Domenico a Fiesole serenità del paesaggio umbra si diffonde sull'intera composizione davanti a un semplicissimo e severo loggiato la Madonna col bambino sia dal centro su un piedistallo appena tornato da un motivo antiquario la fianco non devoto San Giovanni Battista che piega la testa e addita con la destra e il fanciullo è un giovane San Sebastiano che può infilzato dai dardi non esprime dolore e sarà lodatissimo da Vasari un tempore di devozione aleggia nelle figure al tempo stesso solenne e graziate languida e sdolcinate utilizzando questa formula per uscire ottenne un successo eccezionale 11) Pietro perugino Madonna con bambino un Angelo e santi Michele Arcangelo e Raffaele quanto biolo National Gallery di Londra parad altare In Lombardia commissionata da Ludovico il Moro per la Certosa di Pavia e Isabella d'Este un dipinto per il suo studioso di Mantova opere che condividono tanto l'utilizzo della pittura olio quanto un medesimo linguaggio che Procida lotta al termine della sua vita terminata 12) Piero della Francesca flagellazione particolare tempera grassa su tavola Urbino si può capire quanto era assoluta e grave salvezza di Piero composizione per agguerrita nel movimento e nelle torsioni dei corpi delle guardie di Gesù nei quali la carne non aderisce a un volume puro ma si gonfia dell'energia dei muscoli è una variabile che fa tesoro la lezione Fiorentina del pollaiolo e del verrocchio ma non dimentica l'omaggio all'antichità nella colonna centrale sul montata come in Piero da una statua nella parete di fondo decorato da rilievi l'opera fu dipinta intorno al 1480 la Luca Signorelli quindi vi è questa contrapposizione fra Piero e la Francesca e Luca Signorelli per il suo studio dei muscoli che preferisce l'equilibrio e la serenità la costanza e il movimento dei corpi vogliamo di chiudere a Francesco entrò in contatto con verrocchio 13) Ehi cappello dell'uomo divieto di San brizio Ehi nei primi giorni del 400 il tema era quanto mai adatto al pittore che ho svolto in forme drammatiche e riempiendo scene di nudi attentamente studiati nell'autonomia e negli scorci difficili Ehi dove l'episodio della risurrezione della carne dove i corpi emergono da un terreno candido come la neve alcuni in forma di scheletri mentre altri sono già rivestiti di muscoli e carne apparendo come giovani possenti Ehi l'inferno è un vero e proprio trionfo altra opera di nudi colti nelle pose più complicate che si possono immaginare si tratta dei diavoli e dei dannati una scena terribile come osserva Vasari una precedente imprenscindibile della pittura di Michelangelo il ciclo era compiuto nel 1504 comprendeva la base delle pareti immagini illustri letterati antichi e moderni tra i quali si conosce facilmente Dante intento alla lettura inserito entro normato dichiaratamente all'antica corredato di quattro medaglioni con episodi purgatori dei motivi decorativi detti grotteschi Ehi questi due opere citate l'iniziale di una risoluzione delle carni sono opera di Luca Signorelli 14) la scoperta della Domus aurea e quindi delle grottesche 15) Cappella carafa Roma Santa Maria sopra Minerva riconosciamo gli affreschi di filippino Lippi le sibille delle volte è l'associazione della vergine che inquadra la finta Pala d'altare con l'annunciazione è il ritratto del cardinale Oliviero carafa al centro è una Pala d'altare e la rizzata da fresco in un cui si compie l'episodio dell'annunciazione la presenza del cardinale committente inginocchiato che è presente presentato alla vergine da San Tommaso d'aquino la cappella infatti oltre che Con Maria fu dedicata al grande teologo domenicano la Vergine protagonista non solo l'annunciazione ma anche nella storia che si svolge intorno alla Pala una vasta assunzione popolata di figure bizzarre e capricciose secondo il registro che si estende alle sibille della volta sovrastante per incorniciare le storie della cappella filippino finzi ad affresco delle parasternale a grottesche che tornano pure intorno alle altre scene come quella in cui Tommaso d'aquino e ufficiato in cattedra a sconfiggere la tesi degli eretici in questa composizione ariosa costituita sapientemente i rimandi all'antico sono continui oltre alle grottesche che si possono dare tabulè anziate con iscrizione sorretta dai puntini in alto sullo sfondo la veduta del monumento equestre al Corriere quando era ancora nel Laterano pinturicchio resurrezione con il ritratto di Alessandro sesto inginocchiato in primo piano o nell'affollata disputa di Santa Caterina d'alessandria tutte le Città del Vaticano appartamento Borgia palazzo apostolico al conflitto delle storie della Cappella Sistina pinturicchio desiste dalla severità compositiva del perugino e si perde a guarire i paesaggi umbri di estrose minuzie e a soffermarsi sui dettagli preziosi degli abiti secondo un gusto accentuatamente cortese al servizio della quale se permettere anche le sue ricerche antiquarie per Alessandra sesto intendiamo Rodrigo Borgia 16) Ehi scultore prossimo da Andrea bregno monumento si vuol creare di Antonio e Piero del pollaiolo marmoro ma un'opera che attesta la fortuna di due fratelli in merito di essere osservata perché essendo scolpita in marmo da uno scultore vicino ai modi di Andrea bregno testimonia al meglio pur in dimensioni ridotte il costo che andava di moda nella scultura sepolcrale romana fine 400 il contrasto tra questa visione un po scolastica di un tempietto corredato dai busti defunti e spettacolari tombe che Antonio aveva fuso in bronzo per Sisto quarto e Innocenzo ottavo è infatti enorme entrambi furono sepolti nella chiesa di San Pietro in vincoli dove del resto il monumento ancora funebre che ne reca i ritratti 17) monumento se puoi creare di Sisto quarto Antonio pollaiolo antica basilica San Pietro a Roma il monumento è firmato e datato la cappella originale è andata distrutta con il successivo rinnovamento della basilica Antonio pollaiolo concepì una tomba isolata su tutti i lati al centro della quale Sisto quarto è effigiato con un grande naturalezza sul letto di morte affiancato dai rilievi con stemmi araldici figure la virtù rese con il tipico dinamismo pastiglie dell'artista Antonio inoltre riservato in lati concavi del basamento del catafalco è un ciclo di 10 immagini allegoriche e alle arti liberali in veste di eleganti giovani è un corredo adatto al sepolcro di un Papa colto come era sì sto quarto 18) monumento sepolcrale di Innocenzo ottavo Antonio pollaiolo la tomba fuori realizzata a fine del 400 secondo una più tradizionale schema parietale si conserva ancora nella basilica di San Pietro con riallestimento settecentesco che ha invertito le tue figure del papà Antonio usa ancora una volta il bronzo ritenendolo qua e là con preziose dorature di grandi effetto Innocenzo ottavo compare due volte in basso disteso sul letto di morte e in alto seduto in posa benedicente mentre con la sinistra tiene la reliquia della punta della lancia con cui longino avrebbe trapassato il corpo di Cristo durante la crocifissione quel venerato meglio che era giunto a Roma come dono del sultano turco bajazet tutto secondo il sepolcro di Innocenzo ottavo era stato innalzato in prossimità del civorio che lo custodiva ad accompagnare l'immagine del pontefice non mancano le virtù le quattro cardinali giustizia fortezza temperanza e prudenza si dividono a coppie ai suoi lati mentre quelle teologali fede carità e speranza occupano la sovrastante lunetta 19) Il ciclo d'affresco di perugino e pinturicchio il collegio del cambio di Perugia sala delle udienze con gli affreschi perugina a Perugia la volta è un tesoro di fantasiose grottesche mentre le sottostanti lunette ospitano un ciclo che mette insieme una Natività è una trasfigurazione con immagini dei profeti e delle sibille e delle virtù e degli eroi antichi il programma iconografico non fu stilato dal perugino ma dal letterato Francesco maturandi che conosceva bene il pittore ne aveva enorme considerazione infatti esso suggerì soggetti e le iscrizioni sulla base di quanto aveva scritto alcuni autori dell'antichità per esibirle voleva lo scrittore cristiano lattanzio che alle antiche profetesse aveva fatto vaticinare la venuta di Cristo dall'etica civile del deficit e de inventione di Cicerone maturando prese invece spunto per le imprese ideologiche di un ciclo che accosta ognuna delle quattro virtù cardinali un terzetto di personaggi antichi eletti ad esempio di tale virtù in questa lunetta vediamo in alto la prudenza la giustizia alla prima corrispondono in basso Fabio massimo Socrate in un buon pompilio mentre alla seconda Mario Camillo pittaco e Traiano tutte figure che sono state affrescate da perugino con il suo sdolcinato stile maturo innanzi a un consulente paesaggio utilizzando un linguaggio facile e attraente per rendere una serie di colpi soggetti eruditi disegnati a modelli del vivere civile dell'esercizio del bene pubblico in un luogo in cui si amministra la giustizia 20) Ehi pinturicchio non c'è azione Spello Perugia Santa Maria Maggiore cappella Baglioni ci si può divertire in questo episodio riconoscere tutte le caratteristiche proprio del linguaggio del pittore che dai quali filtra la luce la pressione per le figure e i gruppi piramidali scandisce i ritmicamente la composizione piramidale infatti la figura del Cristo al centro e piramidali sono i suoi fianchi gruppi in cui gli apostoli si raccolgono a terzetti vasario ancora una volta voglio il dato regionalismo del dipinto nulla tradizionale l'istituzione dell'eucaristia che comportava un fermo momento di raccoglimento ma l'annuncio del futuro tradimento che provoca negli apostoli o in atteso turbamento resa attraverso la gestualità come se ognuno cercasse il colpevole attraverso i gesti e le espressioni così come aveva sperimentato nella vergine delle rocce Leonardo vuole rendere i moti dell'animo dei personaggi lui stesso in un trattato diede male le stampe si svela questa chiave di lettura delle sue opere gesti movimenti che infatti risultano nei dettagli del cenacolo e differenziano il dipinto murale milanese dall'ultimo gena che Domenico Ghirlandaio verso 1480 aveva affrescato nel territorio di Ognissanti a Firenze anche qui Cristo annunciava il tradimento ma la reazione era molto meno concitata figure di irlandesi paiono timide e disinvolti mentre quelle Leonardo si proiettano ormai senza inibizione verso la maniera moderna l'ultima cena di Leonardo si trova a Santa Maria delle grazie a Milano mentre quella di Domenico Ghirlandaio si trova al Museo del cenacolo di Ognissanti a Firenze 6) Cristo la colonna dell'abbazia di Chiaravalle donato per amante abbazia di Chiaravalle milanese orario sul tavolo a Milano Pinacoteca di Brera inizio promette raffigurato una solida mezza figura di Cristo attentamente studiato l'anatomia è legato a 1 kr non è rotonda non ha le forme di un pilastro decorato in motivi antiquari il linguaggio è radicalmente diverso da quello di Leonardo preferendo allo sfumato una luce netta e risoluta grazie alla quale il torto di Gesù appare levigato come quello di una statua di marmo i capelli riflettono come se fossero fatti da filamenti metallici all'eucarestia la volumetria pisside appoggiata sul davanzale della finestra da cui si scorge uno specchio d'acqua delimitato da un paesaggio di colline verdeggianti e lontane montagne rocciose 7) Ehi Santa Maria presso San satiro interno con l'abside illusionistica progettato da donato Bramante muraglia in fondo della Chiesa le spalle dell'altare maggiore erano infatti priva della superficie di strada del prolungamento del coro e dell'abside come si vede in pianta così bravamente predetta ricavare al centro della parete rettilinea del transetto un buono illusionistico capace di fingere la profondità di molti metri in una novantina di centimetri di spessore da lontano l'occhio ingannato e si ha la sensazione che dietro l'altare si estende ancora o capiente sormontato da un'imponente arcata lacunari che ricorda quella della Pala di Montefeltro Di Pietro Della Francesca 8) presbiterio di Santa Maria delle grazie esterno del tvio progettato da un Bramante la monumentalità di questa soluzione magicamente anche dall'esterno dove risaltano il volume dei vani che alterano la forma quadrata con quella rotonda e le parti evidenziano un gusto tutto lombardo per la vigoria la professione decorativa resa attraverso gli eventi di gusto antiquario e un'architettura solenne ben proporzionata che rubicon muoverò avrebbe adibita a museo per te e per la moglie Beatrice deste nella quale però amante manifesta già con l'interesse per il tema della pianta centrale che avrebbe poi ripreso un nuovo secolo l'architetto quasi si occupo di rinnovare completamente il presbiterio e il tripudio all'edificio che reimposto sulla superficie di un grande quadrato corrispondente nella lunghezza di ogni lato alla larghezza delle tre navate della Chiesa sopra questo ampio spazio sotto non so Google svitare fu completata l'intervento capside sul fondo del prolungamento del coro 9) Donato Bramante Cristo la colonna e l'abbazia di Chiaravalle olio su tavola Milano in essa gravanti l'assicurato una solita mezza figura di Cristo attuato ha studiato l'anatomia legato alla colonna non è rotonda ma le forme di un pilastro decorato di motivi antiquari linguaggi bramanti radicalmente diverso da quello Leonardo preferendo allo sfumato una luce nit risoluta grazie alla quale il torso di Gesù appare levigato come quello di una statua di marmo e capelli riflettono come se fossero fatti di filamenti metallici Alludo l'eucaristia volumetrica della pisside appoggiata sul davanzale della finestra cui si scorge uno specchio d'acqua delimitato da un paesaggio di colline verdeggianti e lontane montagne rocciose non c'è spazio per l'usciere un hard disk ma risultano asciugate dal tono caldo e deciso della luce 10) Ehi la Certosa di Pavia la prima impressione che si è quella di un'architettura gotica mancante delle cuspidi osservando meglio ci si accorge che gli elementi architettonici sono ormai rinascimentali bifore e lynette con archi a tutto sesto timpani e finestre rettangolari ornati di un gusto antiquario il vocaboli del nuovo linguaggio sono ben presenti seppure organizzati in una sintassi bollosa delle chiarezze il severo signore caro brunelleschi e Leon Battista Alberti il complesso monastico certosino era stato fondato nei dintorni di poi di Pavia da giangaleazzo Visconti ma la facciata risale al tempo degli sforza 11) cappella Ehi colleoni a Bergamo Ehi simbolo di affermazione familiare risorse nella piazza della cattedrale accanto alla chiesa di Santa Maria Maggiore al posto della sacrestia di quest'ultima la facciata abbondante di elementi architettonici rinascimentali e sculture regola datata 1476 a testa la fortuna del ridiamo colorato in mentale che percorre l'architettura lombarda del secondo la muraglia medievale il pretesto la cosiddetta porta dei leoni Rossi tra i molti elementi e la decorazione scolpita della risultano un paio di edicole pienamente rinascimentali disposte al di sopra di due finestroni che affiancano il portale per incorniciare i busti clips reati di Giulio Cesare e l'imperatore Traiano nello scoppio di questi due illustri condottieri elencati che colleoni aveva ovviamente emulare per gloria Giovanni e Antonio adotta uno stile tipico che rilegge l'antico con personale espressività 12) Ehi monumento sepolcrale di Bartolomeo colleoni unico elemento superstiti della stimento quattrocentesco della cappella a destra si apre un vano all'altare strutturato tra 600 . L'arca sia leva su alti pilastrini da costituita da sovrapporsi di due sarcofaghi che illustrano la storia delle storie della passione e le storie della Natività di Cristo in alto richiama la tradizione dei monumenti sepolcrali e Lombardi del 300 si erge la statua equestre di Bartolomeo purtroppo l'originale gruppo scultoreo fu rimosso perché è troppo pesante quello in legno dorato che vediamo oggi fu eseguito a fine del a inizio 500 Ehi tra le parti più esaltanti sono tre figure di antichi condottieri seduti e piedi in carcoforo sembrano colti in un malinconico come momento di meditazione sui destini del defunto 13) Ehi abbonamento funebre di Medea colleoni tragico evento atteso e non poco figlia prediletta di amadeo montato in Santa Maria della basella qui rimase alcuni secoli i monumenti Peter fu traslata nel vassoio dove oggi auguriamo vicino a quello del padre si tratta di una sorta di versione lombarda dei modelli sepolcri all'antica messi a punto a Firenze in cui amadeo adotta una cornice antiquaria e un viaggio a fondo bicromo mitigando le consulenti e asprezza del suo linguaggio e delle tenere figure femminili la Madonna con bambino affiancata alle Sante Caterina d'alessandria e da Siena la bellissima giovinetta distesa serenamente sul letto della morte 14) Ehi Bernardo zonali adorazione del bambino un dipinto dove le fisionomie voti e il paesaggio roccioso riecheggiano la pittura di Leonardo mentre la luce terza il chiaro ordine spaziale architettonico derivano da Bramante 15) bramantino Cristo risorto tecnica mista su tavola sorta di visione versione enigmatica e lunare di Cristo della colonna bramantesco in cui la particolarissima luce fredda e l'accurato studio dell'anatomia e danno vita alla glaciale visione del Redentore nave italica articolazione del sudario che richiama alla mente il panneggiata che piaceva a Mantegna gli scultori Lombardi cui tuttavia siamo solo agli inizi della carriera di quello che sarebbe stato il principale pittore milanese 16) palla della vittoria di Mantegna a Mantova Ehi ritratto della Madonna della vittoria eseguita per celebrare l'esito della battaglia di fornovo entro un pergolato abbondante di frutti e animali che evoca la formazione padovana dello squarcione Mantegna ha inscenato una sagra con versione con le sue tipiche figure solenni eroiche al centro su un piedistallo decorato all'antica alle storie della genesi si staglia la Vergine con il figlio oltre al piccolo San Giovannino lo accompagnano due santi Mantovani a due santi guerrieri a sinistra Francesco Gonzaga in armi si inginocchia per ricevere la benedizione di Maria mentre l'opposto e genuflessa Santa Elisabetta padrone eponimo della moglie del committente Isabella d'Este 17) ritratto di Isabella d'Este Leonardo carboncino ritratto la marchesa non ancora trentenne in un foglio ora al Louvre dove appare elegante ben in carne con un abito ampio scollatura 18) studiolo di Isabella Ehi raccolto invece una serie di dipinti chebello cerco di commissionare principali pittori del tempo piuttosto arredato di questa camera è andato disperso il ciclo costitutivo da complicate allegoria si conserva oggi al Louvre il primo dipinto essere realizzato fu il parnaso Sandro antenna dove il pittore di Corte con il consueto spirito antiquario non efficacia solamente le Muse in atto di danzare al suono della cetra di Apollo ma anche altre divinità come mercurio insieme al cavallo alato Pegaso a destra vulcano e lontananza nella sua grotta e Venere e Marte Uniti sulla sommità della rupe ai piedi la piccola figura dell'amore celeste costoso dovrebbe alludere a Francesco Gonzaga Isabella d'Este sotto il governo dei quali fioriscono le arti simboleggiate dalle mura per il ciclo dello studio elisabella non si rivolse agli artisti della Corte ma i migliori pittori dell'epoca resta la corrispondenza con la quale la marchesa ordinò una tela a Pietro perugino spiegando dettagliatamente il contorno soggetto la lotta tra amore e castità che avrebbe dovuto essere corredata da una numerosa serie di figure mitologiche perugino consegno il dipinto cercando di attenersi alle indicazioni disponendo il languido gruppo di figure in primo piano con le spalle uno dei suoi tipici paesaggi umbri era uno stile decisamente diverso da quello di Mantegna e non si può dire che sia uno dei migliori dipinti perugine eschi il tema era probabilmente troppo difficile cap26 1) Ehi parla dei frari Giovanni Bellini si puoi trovare un'eccellente l'equazione per soddisfare la committenza desiderosa di un trittico con un'opera che tuttavia non guardasse al passato pensate dunque una carpenteria tripartita preferendo al formato gotico un assetto una decorazione di gusto antiquario con in mente la polizza zena di montaigne Giovanni si pianificare lo spazio tra gli scomparti attraverso una costruzione spertica prospettica degli elementi architettonici l'utilizzo della pittura ad olio offre inoltre un morbido naturalismo tono riecheggiante Antonello Messina em Ehi ai santi Niccolò Pietro Marco e Benedetto che si affacciano dai pannelli laterali così come la Madonna con bambino e ai teneri angioletti musicanti ai piedi del podio centrale il basamento di questo orecchio e valori prospettici albertiana il trono della Pala pesarese di Bellini in questo caso la Vergine capeggia su un abside rasserenata da una luce diffusa e calda impreziosita da un drappo rosse culminanti in un arcone e una calotta decorata a mosaico è un motivo comparso già nella Pala di San giobbe caro la pittura veneziana del tardo 400 così come pare voler rievocare una delle tecniche per eccellenza della Venezia medievale e la magnificenza della basilica di San Marco 2) Giovanni Bellini Madonna con bambino il dolce Agostino e barbarigo i santi Marco e Agostino docente Maria degli Angeli Murano il dipinto aveva lo scopo di celebrare la famiglia barbarigo il ritratto inginocchiato mentre alle sue spalle San Marco lo presenta alla vergine col figlio alla presenza di Sant'Agostino sono figure che hanno un preciso significato se Agostino infatti il Santo eponimo del doge Marco non è solo il patrono della Serenissima ma anche l'eponimo della sua volta del fratello committente che subito prima di lui era stato doge la scena è ambientata sul balcone si affaccia su una veduta all'entroterra Veneto corredata dell'immancabile castello coronato dalla lontana cornice dell'alcol Pino solo raffinato tendaggio difende il gruppo sacro dei ricoveri della natura che attraverso il capogruppo di uccelli sembra voler partecipare al sacro evento sono tutti spinti che esploderanno poi nella pittura di Giorgione del secolo successivo anche perché Giovanni Bellini sperimenta due cardini nella pittura veneziana del 500 la tecnica dell'olio su tela del cosiddetto tonalismo ovvero una pittura che non è definita precisamente dal disegno e dalla prospettiva mai concepita attraverso uno studio accostamento di toni colore ho utilizzato per dare forma alle figure e rendere intensamente aspetti dell'aria che la circonda del cielo che la illumina San Giovanni Battista seguito da Girolamo coltellini la pradella fu scolpita da Alfonso Lombardi il grandioso monumento sepolcrale è il fondatore dell'ordine domenicano che era stato realizzato intorno al 1003 da Nicola pisano e la sua bottega a partire dal 1004 e 70 il monumento compleato con un fastoso coronamento da uno scultore giunto a Bologna Niccolò dell'arca che morì senza finire il lavoro e a Michelangelo toccò il compito di scolpire il marmo le immagini del patrono di Bologna nelle forme gonfie e tornite di questa creatura si riconosce ancora una volta il peso avuto da Benedetto da Magliano nella formazione di Buonarroti che nel capoluogo emiliano protegge parte dello studio delle figure eseguite per il portale San Petronio da Jacopo della quercia un maestro scomparso entro un secolo prima questa ombra si riferisce a all'angelo girofaro ovvero portatori della cera Dimmi Michelangelo 5) Bacco di Michelangelo marmo Firenze museo nazionale valgella scolpì appena giunto nell'urbe di Firenze dopo quello dopo aver approfondito lo studio dell'antico anche grazie alla frequentazione del cardinale riario Bacco appare come una statua di assoluto gusto archeologico che performa e aspetto corrisponde in ogni parte all'intenzione degli scrittori antichi faccia felice occhi lascivi amore del vino sono presi destra una tazza in ghisa che voglio avere il braccio sinistro una pelle di tigre animale destro delicato come quello che è molto si diletta all'uomo piuttosto la bella e l'animale volendo significare che per lasciarsi contento dirai del senso dell'appetito del frutto e riesce continuamente alla fine la vitaù 6) Madonna di Manchester Michelangelo così chiamata perché fu esposta per la prima volta al pubblico nella città inglese un dipinto su tavolo anticamente furono nella collezione romana della famiglia borghese al centro sia della Madonna siano scoperto accompagnato dal figlio che ha come compagni di jodi San Giovannino ai lati sono due coppie di mangeremo una di queste solo abbozzata dal momento che il dipinto non è mai stato finito è facile capire che la tavola aspetti a Michelangelo in modo che le pieghe dei panni si gonfiano sulle ginocchia della vergine a un solo precedente l'angelo cerfa di Bologna e anche la tipologia del suo volto carnoso verniciato dalla Ariccia capigliatura riecheggiata nelle figure dipinte non mancano somiglianze con il gruppo del Bacco pure nel trattamento delle armi nude l'attenuarsi San Giovannino che è pari quasi a una traduzione sacra a colori del piccolo satiro di marmo l'aspetto per singolare del dipinto sta comunque nella scelta di astenersi da qualsiasi ornato e sfondo architettonico le figure si ergono solide su una superficie neutra come fossero scultore e il pittore attento a studiarne soprattutto le forme o volumetriche danno non troppa importanza al colore tanto da tenere quasi al monocromo 7) pietà vaticana Michelangelo basilica di San Pietro il soggetto della Madonna con il Cristo morto sulle ginocchia non era troppo diffuso per la scultura italiana deriva dai vesperbild nordici tuttavia abissale la distanza formale tra queste immagini della pietà vaticana dove risalta una pienezza di forme scultoree che fu esaltata da Vasari Michelangelo tuttavia non ambiva soltanto a essere alla pari della natura ma anche degli antichi scultori la cui fama durava leggendaria la pietà infatti voleva apparire scolpita ex uno lapide cioè in un solo il sasso allo stesso modo delle mie abordabili statue antiche descritte dal clinio Michelangelo nello scolpire la pietà aveva fatto lo stesso lasciando intendere che quel topo raia vivo il gruppo scultoreo reca inoltre un'unica tra le opere del Buonarroti una firma anche il Vasari dice apposta rapidamente di notte sulla fusciacca che cala sul petto della vergine perché il pellegrini tendevano a scambiare il suo autore per un'altro la scelta del verbo imperfetto nella iscrizione vuole alludere alla perenne perfettibilità dell'arte al culto per la bellezza ideale neoplatonica laurenziano sembrerebbe di chiamarsi anche i volti avvenenti del Cristo della vergine che Michelangelo raffigurò giovanissimo attirandosi qualche critica l'abitato di un secolo annunciava una nuova stagione quella della maniera moderna che si sarebbe poi aperta ritorno di Michelangelo in patria cap 28 1) David di Michelangelo simbolo della Repubblica la piazza e la Signoria a Firenze marmi e anche a galleria dell'accademia Ehi statua dell'eroe biblico David da collocare notevole altezza su uno dei contrafforti del Duomo per queste ragioni affidarono un'enorme blocco di marmo altri più di 5 m conservato nei depositi dell'opera fino a quel momento era stato poco più che sbozzato da Agostino di turcio Michelangelo avrebbe lavorato duramente per circa due anni e mezzo anche Leonardo fu chiamato per questa commissione che riuniva tutti gli altri Andrea della robbia filippina Lippi e Botticelli sangallo sansavino e perugino il significato politico del Davide la scelta di quello che era il Davide davanti al Palazzo Vecchio e la giustificata dal mercato politico della statua eletto simbolo della Repubblica lo spiega bene il Vasari quando scrivi a Michelangelo è un momento di iniziare un nuovo lavoro ho fatto un modello di cera finse in quello per l'insegna del palazzo un Davide giovane con la frombola in mano che si come egli aveva difeso il suo popolo e governato con giustizia così si governava con la città dovesse difenderla giustamente governarla il giovinetto Davide molto prima di diventare re degli israeliti aveva ucciso il gigante Golia capo dei filistei con un preciso colpo di fionda salvando così il suo popolo per questa ragione David era una figura cara e fiorentini simbolo della libertà dello Stato tanto che nel corso del 400 Donatello e verrocchio l'avevano già effigiato in statue di bronzo a tutto tondo la distanza tra questi due opere di Michelangelo è abissale non solo per le dimensioni che ora diventano colossale gli bronzi quattrocenteschi a fare come l'adolescente nelle forme effeminate trionfante sulla testa mozzata da a terra di qualità sconfitta Michelangelo invece raffigura un giovane atleta completamente nudo dal fisico perfetto reso attraverso un attento studio anatomico Davide non ha ancora vinto ma è pronta la tensione è come se quadrasse con Elia con lo sguardo minaccioso e la fionda appoggiata sulla spalla prima di lanciare contro di lui il colpo mortale la posa dunque appare carica di energia il peso del corpo appoggiato tutto sulla gamba destra sopra si distende il braccio destro mentre quello sinistro sale e scarta d'impugnare dell'arma il capo è girato e la gamba sinistra si riflette in un'alternanza tra parti e tensione rilassate che si richiama al contrapposto della scultura antica non c'è eroe migliore per ergersi a difendere della Repubblica di Firenze non c'è stato più riuscite fin dai tempi antichi 2) L'idea di dipingere le politiche nei battaglia per ricordare passate affermazioni militari della Repubblica si pensò due enormi e freschi che avrebbero dovuto estendersi per circa 17 per 7 m di altezza il primo fu richiesto a Leonardo il secondo a Michelangelo nessuno dei due è giunto fino a noi e il salone 500 oppure oggi nelle forme che avrebbero avuto cinquant'anni dopo grazie a Giorgio Vasari l'incarico a Leonardo dell'esperimento fallito della pittura in causa copia della battaglia di anghiari di Leonardo l'ultimo attribuito a Francesco a parte capitale del dipinto conferma la descrizione vasariana documentando il movimento le pose ardite dei cavalli e dei cavalieri l'espressione degli uomini e degli animali in lotta cosa sai scrisse facendosi seguire queste parole un'accurata descrizione del cartone che Leonardo ormai aveva affrontato negli ampi spazi e commenti Santa Maria Novella questi locali del secolo precedente avevano raccolto proprio genio quarto poi erano stati concessi al pittore per lavorare al dosso progetto il cartone era preparatorio per la pittura definitiva del salone del 500 che Leonardo passo a eseguire sperimentando la tecnica in causa ispirato alla pittura romana un fallimento perché usare l'olio per colorare il muro fece una composizione di una misura grossa per l'incollaggio del numero continuando a dipingere nella sala cominciò a colare in maniera breve tempo- 3) incarico a Michelangelo Pier soderini dipinge sempre la salone del 500 e la battaglia di cascina che fiorentino avevano vinto Michelangelo preso spunto per ridurre l'episodio uno studio di nudi in movimento invece di descrivere lo scontro senza infatti di raffigurare un momento appena precedente quando i fiorentini furono avvertiti dell'arrivo del nemico durante i prestiti di cascina stavano facendo il bagno nell'arno per rinfrescarsi dalla calura estiva il cartone doveva essere compiuto nel Marzo del 500 quando Michelangelo fu chiamato a Roma da Giulio secondo ma proprio a causa di questa partenza non sarebbe mai stato tradotto in un fresco immediata e smisurata fu comunque la fama depone un uso disegno che una volta finito fu condotto nella cosiddetta sala del padre del convento di Santa Maria Novella testimoniano l'energia della composizione basata sulla tensione degli atletici corpi colti in scorci difficile i movimenti naturali l'originale cartone purtroppo è andato perduto perché una volta trasferito a Palazzo Medici fini stracciato in molti pezzi di viso dai molti ammiratori 4) Michelangelo primo atto della scultura secondo Michelangelo scultura in pittura il tondo doni Sacra Famiglia con San Giovannino in nudi sullo sfondo tempera grassa su tavola diametro 120 cm Galleria degli Uffizi ricca cornice seguita insieme all'opera intagliata con ornati vegetali e test di angeli e profeti che si assegna al legnaiolo Francesco del tasso oggi ho gli Uffizi dipinti rotondi come questo ebbero buona diffusione delle più ambienti case fiorentine e Rinascimento nella fattispecie il nome deriva dal fatto che la commissione mi ricordo anche Vasari venne dal banchiere agnolo doni il dipinto è dominato massiccio gruppo scultoreo della Sacra Famiglia colto in una pausa quanto mai eccentrica e naturale una divina famiglia di giocolieri Longhi perché la Vergine muscolosa inginocchiata a terra si volta a prendere il piccolo ci sono nudo che le vie passate sopra la spalla destra del marito Giuseppe coccolato alle spalle di lei è una sorte complicata esercizio di equilibrio a cui si assiste un divertito San Giovannino messo in secondo piano al di là della trincea che a sua volta lo separa dal fondale roccioso popolato da una serie di nodi dei quali resta difficile capire il significato certo è che essi rimandano alla predilezione di Michelangelo per la purezza della figura umana e che già Luca Signorelli nell'anticipare la nave che inclinazioni aveva posto un gruppo di nudi alle spalle della Madonna quel bambino di un tondo destinato a Lorenzo magnifico e a suo cugino Lorenzo di Pierfrancesco de medici 5) tondo Pitti energia infinito Michelangelo Madonna con bambino e San Giovannino ora il Museo del bargello anche qui la Vergine accovacciata e stretta entro le dimensioni purtroppo piccole della formato circolare alle quali sembra voler sfuggire con il capo che oltrepassa la cornice e scarta rispetto al corpo l'opera deve essere considerata non finita seppur portata a un avanzato stadio di finitura e si comprende che a dare vita alle figure Michelangelo ha giocato con notevole virtuosismo sugli effetti della materia poco più che grezza in alcune semplici superfici e lo spessore del marmo come distinguere gerarchicamente gli attori Maria scolpita ad alto rilievo e la testa è quasi a tutto tondo il bambino che si sta addormentando sul libro aperto invece ho solo una testa d'alto rilievo mentre il corpo ha minore volume e le braccia appaiono quasi inconsistenti il San Giovannino che fa capolino dietro la Vergine scolpito in un rilievo schiacciato nell'espressione somiglia tanto a quella del tondo doni 6) Giovanni Francesco rustici interrogatorio testimonianza al Battista al Battistero di Firenze il soggetto è stato lungo equivocato con la pratica del Battista per un'interpretazione errata di Vasari successivamente troviamo Leonardo San Giovanni Battista voglio su tavola questo dipinto forse di Stato degli anni fiorentini al centro Giovanni Francesco rustici interrogatori e testimonianze Battista e Leonardo studio di un profilo di un uomo di due cavalieri 7) Leonardo Madonna con bambino Sant'Anna e San Giovannino cartone di burlington House che Madonna con bambino Sant'Anna e agnellino che non è facile trattare con sicurezza infatti c'è chi crede sia dipinta entro l'ottobre comunque sia entrambe le immagini ricorrono i più tipici caratteri leonardeschi il paesaggio montano e roccioso la disposizione piramidale delle figure la loro resa sfumata e gestualità accentuata di illudere hai modi dell'animo e nn entrambe le opere ricorre la stessa intensità di espressione degli effetti della stessa esplorazione di nuove modalità compositive che il Vasari lo dava nel prodotto cartone leonardesco dei servi 8) Madonna Fiorentina di Raffaello Madonna col bambino e San Giovannino e Madonna con bambino e santi Giuseppe Elisabetta e Giovannino la prima la Madonna del cardellino degli Uffizi così chiamata per la presenza dell'uccellino presentato da San Giorgio da San Giovannino al piccolo Gesù che lo accarezza il dipinto fu commissionato dal mercante Lorenzo nasi probabilmente per le nozze dei Sandra canigiani Raffaello vi adotta ancora un paesaggio umbro ma la distanza dal perugino ormai decisiva il gruppo di figure per le impostazioni piramidali della composizione e i gentili 6) Giorgione la tempesta Venezia gallerie dell'accademia si tratta ehm di un'opera di cui conosciamo il committente o comunque il più antico proprietario il nobile veneziano marcantonio michiel ignorava il soggetto e pensavo una sorta di scena di cenere antecedente di un secolo a quelle che andranno di moda nel 601 paesaggio illuminato dal bagliore del fulmine in una tempesta come una zingara e un soldato in effetti si tratta di una descrizione quanto mai realistica di un temporale che si abbatte su un borgo Veneto mentre nella vicina campagna una donna siede ad allattare bambino sotto gli occhi di un giovane molto si discute sul tema del quadrato che può essere forse identificato nell'episodio della condanna dei suoi genitori dopo il peccato originale che Giovanni Antonio amadeo aveva raffigurato in un suo rilievo della cappella colleoni a Bergamo il fulmine lontananza lui dall'ira e all'eterno della spada fiammeggiante e dell'angelo che allontana da uomo ed Eva dall'eden e i due si ritrovano così un po spaesati in primo piano e valutare Caino mentre Adamo regalassero di uno strumento di lavoro con il quale dovrà procurarsi la da vivere è una metafora attuale allora come ora della condizione umana 7) Giorgione doppio ritratto dopo un giovane elegante si affaccia da una finestra in atteggiamento pensieroso quella testa inclinata appoggiare sul braccio destro mentre l'altra mano tiene un frutto riconoscibile e non melangolo varietà aspra e amara dell'arancio e Letta per tradizioni a simbolo dell'amore infelice malinconico alle sue spalle compare un secondo giovane che sembra trattenere un sorriso beffardo e un'immagine anticonvenzionale di un'incredibile attualità basterebbe aggiornare gli alberi gli abiti e le acconciature per trovarsi di fronte ad adolescenti di oggi l'uno ratti rattristato per l'amore non corrisposto finito male e l'amico che vorrebbe condividerne il dolore ma non riesce a trattenere un sorriso di scherno doppio ritratto è stato messo in rapporto con colte riflessioni sull'amore letterario di bembo negli asolani 8) Venere dormente Dresda tema dell'amore torno nella Venere dormiente che mi chiel descriveva in caso della Venezia Girolamo Marcello è una bellissima giovane che si è addormentata in campagna che si copre politicamente con la mano sinistra dato il tema il dipinto dovrebbe essere stato commissionato in occasione del matrimonio tra Girolamo Marcello e morosino Pisani con questa pene di Giorgione mise a punto un modello per l'esaltazione della bellezza femminile che nel corso dei secoli sarebbe diventato un classico della pittura erotica e avrebbe ispirato grandi maestri come Tiziano 9) Ehi Tiziano folliero di Giorgione Tiziano Noli me tangere ritratto gigionesco di un pittore potrebbe avere inficiato di profilo con la testa appena voltata verso di noi Patrizio veneziano Girolamo barbiglio intorno ai trent'anni affacciato da un davanzale in cui sono incise le lettere tvb ritratto d'uomo mentre nel non mi tangere il Tiziano deve aver dipinto poco dopo la morte di Giorgione questo episodio in cui Cristo risorto in prossimità del suo sepolcro vuoto pari alla Maddalena per confrontarla confortarla ma non ti lascia toccare da lei Tiziano non ha raffigurato nessun sepolcro ma ha messo in mano a Cristo una Zappa perché secondo la tradizione la Maddalena inizialmente non lo avrebbe riconosciuto e lo avrebbe scambiato per un giardiniere le tue figure sono immerse nella natura e nel colore le macchie di azzurro giallo e grigio il cielo il lontano orizzonte bluastro il tono marrone del paesaggio e ravvivato dal verde vegetazione il bianco e il rosso acceso della veste Maddalena e il pallone della carne di Cristo appena coperto dal sudario 10) Ehi amore sacro e profano un tema matrimoniale individuo è più felice è legato anche al cosiddetto amor sacro e profano della galleria borghese di Roma che Tiziano dipinse davanti a un idilliaco paesaggio Veneto due donne si appoggiano ha una vasca decorata sul fronte con un rilievo e ben vestita e l'altra si è completamente denudata e la alza il braccio sinistro o sorreggere un vaso ardente tra di loro un è un Cupido che nei secoli scorsi ha fatto pensare a un'interpretazione moraleggiante del dipinto vedendo una figura vestita l'amore profano nell'altra colo sacro qui deve essere collegato per le notti tra il veneziano nel colore Aurelio e Laura barbarotto filtranti dell'una e l'altra infatti si riconoscono sul fronte della vasca del nel bacile sovrastante dunque si tratta di un dipinto nuziale dove la seminuda Venere amore accompagnato accompagnano la sposa con la coroncina di mirto in testa e un mazzo di rose in mano forse addirittura un vero e proprio ritratto di laurea bergamotto alle spalle della quale si riconoscono un paio di minuscoli gli auguri di fecondità la forma adottata per la vasca che echeggia quella del sarcofago antico attesta un interesse per il mondo classico e le figure si fanno più solide e monumentale la dea pelle che Giorgione aveva sorpreso distesa nel sonno internazione e dispensa a una sposa veneta e il fuoco dell'amore 11) miracolo del marchio geloso Tiziano ha scelto di mostrare in primo piano nel momento tragico assalto all'ombra di una rupe un uomo sconvolto da lire in pugno un lungo pugnale con il quale sta per accanirsi sulla moglie di sotterra il braccio alzato a proteggersi i protagonisti risultano sul registro neutro del paesaggio grazie a colori vivi delle vesti bianco e l'arancio di quella donna nelle bande bianche e mosse di quell'uomo in quest'ultimo si riconosce le lontananze di un'occhiata di fronte a Sant'Antonio che ascolta il suo pentimento avrebbe provveduto il Santo a risuonare la donna che pareva molto ma è felice epilogo possiamo solo immaginarlo perché Tiziano non l'ha dipinto 12) l'assunta dei frari la prestigiosissima commissione giunse a Tiziano anni 20 del 500 è un'opera che apre un nuovo capitolo della pittura veneziana lasciando alle spalle ogni retaggio della tradizione belliniana d'altronde il vecchio Giovanni era morto la Serenissima aveva concesso Tiziano voglio del beneficio della santeria all'assunta il colore veneziano è adattato a figure imponenti imponenti dall'empatia gestualità sulle quali è costruita l'intera composizione giocata su tre semplici livelli la sorpresa degli apostoli in basso la stesa di Maria in un emiciclo di angeli al centro l'eterno in un empirio dorato sulla sommità dalla Pala offrire un'eccellente lettura del veneziano Rodrigo dolce nel dialogo della pittura intitolato l'aretino pur sempre un buon esercizio osservato con attenzione dipinto per comprendere automaticamente la velocità di tale affermazione eppure l'assunta non ebbe immediato successo perché gli artisti e il pubblico veneziano abituati a gusti Bellini colori molto accesi 13) Lorenzo lotto Madonna con bambino e santi Pietro Cristina liberale Girolamo nel coronamento il Cristo in pietà sorretto dagli angeli riprende un tema caro alla pittura veneziana quattrocentesca soldi pellini la sabbia conversazione Sisto principale ha quasi quasi una risposta polemica alla Pala di San Zaccaria compiuta da Bellini la composizione è quasi identica ma i personaggi sono come innervati da uno spirito capriccioso figlio di un interesse per la pittura di durer si osservano i volti arcigni Di Pietro e Girolamo all'estremità dell'espressione curiose della Madonna e del bambino l'amore del pesante masso esibito dalla Santa Cristina riguardare il martirio Venezia non era pronta per questa pittura anticonformista discordante dai gusti aristocratici da loro in poi l'ho toppare quasi un pittore in fuga si trasferì nelle Marche accapo 14) Lorenzo lotto Madonna con bambino e santi detta Pala martinengo è una serata conversazione ambientale in un edificio stravagante dove le aperture verso il cielo della tradizione mantegnesca lombarda convivono con i mosaici veneziani una galleria con le colonne avvolte a lacunari in stile territorio memore dell'esperienza nella Roma di Bramante Raffaello l'otto registra estroso che lascia pieno di libertà indisciplinato atteggiamento e alla sua sperata gestualità degli attori in una recita in cui non c'è distinzione tra protagonisti e comparse gli angoletti che nella tradizione per Liliana stavano ben composti e suonare a piedi del trono Mariano si contornano a stendere un telo e i loro compagni più adulti nella parte giocano gli eventi di un fasto apparato effimero Cap 30 1) Raffaella la stanza della segnatura Ehi la prima sala adesso è affrescata la stanza della segnatura così chiamata perché avrebbe ospitato il supremo tribunale ecclesiastico detto della segnatura apostolica Città del Vaticano palazzi vaticani non riesci nello spazio era invece destinato a ospitare la biblioteca personale e studiata di Giulio secondo per questa ragione le immagini alludono alle discipline che si studiavano nelle università fin dal medioevo e ai principali contenuti dei libri che dovevano essere conservati in appositi scaffali poggiati alle zone vaste delle pareti dove oggi occorre un basamento illusionistico l'autore è Perin del vaga un pittore fiorentino che proprio quel cantiere stanze vaticane molti anni prima si era formato con Raffaello alla volta con Giovanni Antonio bazzi detto il sodoma e Raffaello volto con le allegorie della teologia giustizia filosofia e poesia modello su Domus aurea di pintori e di pintoricchio risolti in forme più monumentali nell'alternanza tra l'ottagono centrale e tondi rettangoli e altri elementi che gli orbitano intorno l'ottagono con lo stemma del Papa e gli spiritelli che si affacciano e scorcio dell'azzurro gelo e di mano di sodoma comporta un omaggio al loculo della camera degli sposi di Mantegna che l'artista aveva conosciuto durante la sua gioventù lombarda Raffaello vuole mantenere questo dettaglio dipingendo il resto della volta dove spiccano i tonni quattro figure alle corichi sempre accompagnate da putti alati con tabelle recanti iscrizioni latine nelle quali ricordo di pregio comincia a essere lontano la teologia con un libro e la scritta conoscenza delle cose divine la giustizia con la spada e la bilancia con l'iscrizione e il diritto da ognuno il suo alla filosofia seduta su un trono all'antica con i libri in umano che recita conoscenza delle cause la poesia coronata dall'oro con il libro è una cetra con iscrizione è ispirato da Dio sotto ognuna di esse nella parete Raffaello ha illustrato il medesimo tema attraverso una scena secondo un programma dettato da un colto letterato Egidio da Viterbo c'è richiesta del Papa in quell'anno la richiesta del popolo aveva anche tenuto l'orazione di San Pietro per celebrare le imprese portoghesi in India e Madagascar intitolata l'età dell'oro 2) la disputa nel sacramento Raffaello Roma Città del Vaticano palazzi venticano i stanza della segnatura perfezione del pavimento prospettica che indirizza verso l'altare centrale sul quale ha disposto un estensore contenente un'ostia tutto intorno si raccolgono i santi pontefici ecclesiastici e altri personaggi illustri quali gesticolano con tale enfasi che sembrano disputare tra loro quando in realtà esaltano il sacramento all'estrema sinistra calvo e con il libro aperto sul parapetto Bramante che si volta verso il centro nel gruppo del quattro padri della Chiesa che affiancano l'altare si riconosce a sinistra nelle vesti di papà Giorgio Magno Gregorio Magno con l'aureola e il libro aperto lo stesso Giulio secondo tra le figure di destra non sfugge l'inconfondibile sagoma di Dante coronato di alloro un passo avanti e l'altro Papa della rovere Sisto quarto mentre sullo studio un blocco di marmi vuole accennare alla Fondazione della nuova basilica di San Pietro in alto nel cielo azzurro Cristo siete al centro sulle nubi accompagnato da Maria e Giovanni Battista in esse sopra di lui al culmine della figura di Dio padre e al sotto la colomba dello Spirito Santo scortata da angioletti che mostrano il quattro Vangeli tutto intorno e disposti su due registi troviamo l'altezza di Cristo un drappello di patriarchi profeti e santi dietro questa scena si sente non solo l'insegnamento di procino ma pure il peso precedente il soggiorno fiorentino 3) scuola di Atene Raffaello affresco Roma città Vaticano stanza della segnatura all'esaltazione della fede nella parete di fronte Raffaello fece corrispondere quella della filosofia affrescando nel corso del 500 la scuola di Atene famosa come una delle immagini dei simboli nascimento quindi il rigore compositivo è ancora maggiore della disputa perché l'episodio non è ambientato in esterno ma all'interno di un'enorme edificio all'antica e nello spazio immenso nella volta a lacunari della navata evoca i resti della basilica di massenzio nei pressi del foro romano Raffaello in realtà ci fa vedere come Bramante aveva immaginato l'interno della basilica di San Pietro come un'unica grande navata interrotta nella sua fuga da un transetto che a sua volta costituisce un'altra una volta nella chiesa a pianta centrale all'incrocio di queste due navate comprendiamo che si innalza una cupola le pareti singolo nicchie con un'abbondante corredo statuario di soggetti sacri non cristiani ma Pagani si identificano facilmente a sinistra e a destra Apollo nudo con la cetra Minerva in armi con lo scudo fornito dalla testa di Medusa questo contesto antiquario ben allineato e gusti di piromante e di Andrea sansovino della curia romana ideale per accogliere al centro un affollata adunanza di ben 58 personaggi che dialogano leggono e disputano con le gestualità di Raffaello che ormai siamo abituati al centro via Aristotele e Platone l'uno col timeo il suo dialogo in mano l'altro con l'etica trattato postumo dove intorno si fanno accerchia con grandi scuole di filosofi forse il ritratto 15) Ehi cacciata di eliodoro dal tempio fresco Raffaello nella lunetta si vede a destra un gruppo dove un Cavaliere accompagnato da due robusti giovani armati di verghe travolge un uomo in armatura caduto a terra mettendo in fuga il suo seguito è un dettaglio decisivo implementa di Michelangelo dove il vaso di pieno di ricchezze accanto al protagonista sconfitto fa capire che si tratta di reali d'oro di antiochia emissario del re di Siria seleuco quarto che era stato incaricato di profanare il tempio di Gerusalemme sottrarre addetti suoli destinati alle vedove e agli orfani a metterlo in fuga fu un Cavaliere inviato direttamente da Dio in seguito alle ripetute preghiere del sommo sacerdote di onia che vediamo inginocchiato al centro di fronte alla menorah ebraica il candelabro a 7 bracci al di sotto della spaziosa navata del tempio che fugge in prospettiva e riluce di bagliori dorati nelle volte è un'architettura molto diversa da quella della stanza della segnatura ora alla passione archeologica si antepone una passione nuova quella per una resa incisiva e vitale della realtà a sinistra in scena Giulio secondo sulla sedia gestatoria il trono mobile in cui il Papa veniva recato a spalla durante le cerimonie pubbliche Ehi i messaggi e che la chiesa non lotta per il proprio potere ma in difesa dei deboli contro l'avidità dei principi 16) Ehi promessa di Bolsena al fresco stanza degli eliodoro seconda scena durante la quale si verificherà il miracolo che diede origine alla festa del corpus domini cara Giulio secondo perché lo zio Sisto quarto ne aveva promosso il culto è un episodio che allude alla difesa dell'eresia poiché quella messa fu celebrata per un prete boemo che dubitava della trasformazione del pane e del vino in un corpo il sangue di Cristo al momento della consacrazione l'ostia inizia a gettare sangue dissipando i dubbi del celebrante l'atmosfera e tenebrosa la cerimonia si tiene in una chiesa non troppo differente dal tempio della cacciata di eliodoro il lato destro riservato a Giulio secondo in ginocchiata di fronte all'altare in un ritratto fedelissimo e alla sua Corte di cardinali e poi alla genieri nelle carni e nelle stoffe nei bagliori dell'umi e tutto il sapore della pittura veneziana 17) liberazione di San Pietro dal carcere al fresco Città del Vaticano stanze di eliodoro l'episodio che ha la sua fonte negli atti degli apostoli questa vicenda vuole alludere anche alla liberazione dei territori della Chiesa dalla minaccia francese Giulio secondo festeggia con un pellegrinaggio in San Pietro in vincoli la chiesa romana che ancora oggi conserverebbe la reliquia nella catena Di Pietro di cui Giuliano della rovere era stato cardinale e dove sarebbe stato innalzato il suo monumento sepolcrale l'affresco è stato diviso in tre momenti al centro dietro le sbarre l'angelo appare in un bagliore di luce dentro la cella Di Pietro dormiente a destra l'angelo e Pietro se ne stanno andando 2 carcerieri dormono sulle scale a sinistra la fuga è stata scoperta l'umi della torcia in tutte le armi e dove non percuote quella serve un lume di luna la quale avendola fatta Raffaello sopra la finestra viene essere quella facciata più scura quando la si guarda la pittura ti dà il lume nel viso contendono tanto bene insieme luce viva con quella dipinta poi diversi lumi nella notte che ti pare ti fa rivedere il fumo della torcia lo splendido Angelo eccetera che dice tutto il Vasari 18) Ehi villa Peruzzi di Agostino Chigi detta della Farnesina Ehi villa suburbano posto appena fuori a quello che già è caotico centro di Roma posizione strategica in prossimità del Tevere dal lato del Vaticano non troppo lontano dalla porta settimana dei quartiere del Trastevere l'architetto Baldassarre Peruzzi utilizzo un modello di Villa assolutamente nuovo sperimentato già la villa delle volte che avrebbe ottenuto grande successo infatti appare come un palazzo a due piani che si apre con un alloggio a 5 arcate due gettati verso un giardino il quale aveva in origine dimensioni estreme maggiori ed era impreziosito da piante rare statue e reperti archeologici e fontane l'edificio aveva inoltre le pareti esterne dipinte all'antica ovvero con motivi architettonici di questo antiquario come andava la moda di Roma dell'epoca 19) Raffaello Sebastiano galateo e polifemo a partire dalle sale che si affacciano sul giardino a partire da una da delle sale detta sala di galatea da un dipinto computer a Raffaello in queste immagini lo vediamo a destra è il trionfo della ninfa del mare galatea che appare su una conchiglia trainata da due delfini in mezzo alla sua Corte di divinità marine con tre Morini che stanno puntando verso di lei le loro frecce il tema antico d'amore è reso con uno stile già ingrandito in alcune figure alla luce della volta sistema e Michelangelo in parallelo alla stanza di eliodoro il prosieguo della storia vuole che la ninfa fosse innamorato di un bellissimo giovane chiamato AGI che un giorno mentre i due erano insieme fu ucciso dal Cipro polifemo anche lui era innamorato di galatea e aveva cercato inutilmente di corteggiarla con il suo flauto qui a sinistra le norme polifemo è ancora tranquillo e sta guardando verso galatea che pare voler fuggire da lui a dipingere il ciclope con il flauto e il bastone in mano e il cane e piedi fosse bastiano del piombo che Agostino aveva condotto a Roma da Venezia l'artista ha dato un linguaggio assolutamente veneziano paesaggi nel colore dimostrando invece nella ANSA di polifemo di essere stato colpito dalle novità di Michelangelo In altri si intravede pure parte del soffitto dove baldassare Peruzzi in veste di pittore aveva raccontato l'oroscopo di Agostino ovvero aveva messi insieme una complicatissima serie di personificazioni del pianeti e costellazioni nelle vesti di divinità antiche però alludere all'ordine del cielo nel giorno della nascita del committente 20) Ehi sala delle prospettive Baldassarre Peruzzi un ambiente affrescato in cui domina la pittura lionistica attraverso la quale le pareti fingono nicchie con statue e un loggiato aperto su un paesaggio romano il balcone e paiono tanto reali che viene voglia di affacciarsi perché in un primo momento non ci si accorge di avere di fronte a un'architettura dipinta attraverso un'abile gioco di prospettiva 21) Giovanni Antonio bozzi detto il sodoma nozze di Alessandro e Rossane chiari illusioni a quella tra Agostino e Francesca il sodo raffigura in uno stile raffaellesco una ricca camera dove la pella rosanne siete sul letto seminuda e Alessandro si volta verso di lei il soggetto dunque adattissimo per la camera da letto ma la cosa interessante da sapere e che in un aroma che voleva rivivere l'antico il sodoma cercò di ricostruire un perduto dipinto nell'antichità le nozze di Alessandra rosanne della pittore greco ezione sulla base di una descrizione dello scrittore greco Luciano di samosata 22) Incendio di borgo Raffaello fresco il dipinto risale a 1514 anno in cui Peruzzi preparava il fondale teatrale per la calendaria di Bibbiena il Raffaello lo interpreta come un asciugamano ografia dimostrando come sempre un pronto aggiornamento su tutto quanto lo circondava divampa nell'ottocento nel quartiere del borgo davanti al Vaticano divampa un incendio che vediamo i lati della lunetta in quella che appaiono come delle vere e proprie quinte architettoniche popolate di figure che fuggono da un lato e cercano di spegnere le fiamme dall'altro notiziario poi centro si riconosce la faccia dell'antica basilica paleocristiana di San Pietro e poco più avanti la loggia da cui si affaccia Papa Leone che miracolosamente placa l'incendio con la sua benedizione la scelta non è casuale attraverso l'episodio di Leone quarto si vuole alludere alla politica di pacificazione di Leone 23) loggio di psiche nella villa di Agostino tratto dell'asino Paolo dello scrittore latino puleio chiaramente pensato per richiamare l'amore tra Agostino Chigi e Francesca orde aski culminati dal matrimonio il ciclo o ancora una volta ti costo antiquario è impostato su un ordinato pergolato dal quale si affacciano personaggi e storie ed ebbe enorme fortuna nel quale si affacciano personaggi di andare a cercare immagini di altri capitoli dove sono riprodotte a confronto con opere della Loggia di psiche o no preso alcune idee il priorato fu per essere proposto dal pittore emiliano a Parma da Correggio 24) Ehi sebastiana piombo pietà de San Francisco a Viterbo olio su tavola Viterbo Museo Civico la tavola mette insieme a notturno reso con bellissimi accostamenti di colori nel segno dell'origine Veneto del pittore con una volontà di ridurre la composizione alle sole figure della vergine che piange il figlio morto tali figure si distinguono per una solidità meccanica cancelleresca in particolare il corpo attentamente chiede Gesù era un modo per cercare una sintesi tra il colore veneziano e il disegno fiorentino 25) Ehi risurrezione di Lazzaro Sebastiano del piombo Ehi la quale fu contraffatto dipinta con diligenza grandissima sotto l'ordine di disegno di Michelangelo a conferma questa indicazione si conserva un disegno in preparatorio della figura di Lazzaro che si possiamo seguendo alla lettera all'idea di Michelangelo dispose sulla destra del dipinto quasi completamente nudo nel liberarsi delle band con le quali era stato inumato in mezzo alla folla del personaggio monumentali Cristo si erge a indicare l'uomo miracolato sotto lo sguardo delle sue sorelle Marta e Maria lontano è un paesaggio ancora di sapore Veneto tutto giocato sui toni scuri e il cielo nuvoloso dello specchio d'acqua e delle rovine e larghe campiture cromatiche individuano come anche i protagonisti della storia 26) Raffaello trasfigurazione da San Pietro in Montorio a Roma con Gesù che si leva in cielo sul Monte e fiaccato dalle apparizioni dei profeti musei ed Elia mentre gli apostoli Pietro e Giovanni e Giacomo sono prostrati e sbigottiti dalla miracolosa manifestazione divina in basso alle pendici del Monte gli altri apostoli a sinistra si trovano di fronte un gruppo di persone che accompagna un fanciullo posseduto dal demonio una volta sceso sul Monte Gesù come racconta il Vangelo di Matteo l'avrebbe guarito la tavola mette insieme il sereno ordine della visione con la drammatica tensione della scena inferiore popolato di personaggi monumentali in pose magniloquenti che preannunciano la successiva pittura della maniera Raffaella adotta inoltre un registro cromatico contrastato appare uno squarcio di paesaggi in lontananza e si son fermo sui brani della natura degli alberi al di sotto di quello in alto a sinistra compaiono due figure di giovani inginocchiati dovrebbero essere i titolari della cattedrale di narbonne i santi giusto e pastore questa opera fu destinata a Giulio de medici all'altare maggiore di San Pietro in Montorio mentre la resurrezione di Lazzaro finì nella cattedrale di narbonne Cap31 1) Madonna Sistina Ehi Madonna col bambino e santi e Barbara Raffaello San Sisto a Piacenza olio su telo ora conservato a desdra nella quale Raffaello propone un originalissimo visione della Pala d'altare in esso cogliamo la forza spirituale di un trittico medievale con le pitture divise in tre parti dove il centro c'è la Madonna più alta ai due lati santi c'è la fantasia di Mantegna con le ali coloratissime degli angioletti mentre nel loro volti c'è già tutta la leggerezza del 700 francese c'è il colore di Tiziano che culmina nel rosso della fodera del pedale il mantello di San Sisto ci sono le nuvole morbide di Correggio che nascono proprio da quello che invadono il nostro quadro c'è nella Santa Barbara di colori acidi e dei gesti artificiosi e contratti tutta la grazia complicata di ciò che chiariremo nel materialismo c'è la gloria di angeli e luci in cui gianlorenzo Bernini farà dissolvere il muro di San Pietro in Vaticano con la sua cocca ma c'è anche il movimento del cinema che questa storia qualcuno appena direbbero logore tende verde accesa quella scadente ed ecco che anche il muro della Chiesa San Sisto si apre sentiamo un vento caldo che ci soffia in faccia e ci scompone i capelli e da quell'abisso di luce ci vengono incontro piano piano scendendo lungo un raggio di sole Maria e il suo bambino Sisto ci indica e parla a Maria ecco in questo preciso momento mi sta dicendo i nostri nomi tra pochi secondi Maria metterà 1 1 per sui piedi nudi sull'altare e poi sarà con noi nel nostro spazio reale ehh Gesù bambino è un po a disagio è vero perché non ci conosce infatti si tocca la gamba e si guarda sperduta 2) Camera di San Paolo Camera della badessa dell'antico convento benedettino di San Paolo a Palermo Giovanna da Piacenza affrescata dal Correggio con l'immagine della dea Diana sulla cappa del camino nella volta ho naturalistico pergolato che allo stesso modo di quello della parola di Vittorio Mantegna si apre in una successione di ovali in ognuno di essi è dipinta una coppia di putti che giocano e talvolta sono accompagnate da animali sono fanciulli graziosi e simpatici come quelli di Raffaello perché graziosi prima di lavorare al 5 per un mese oltre che studiare attentamente la Madonna Sistina o Correggio deve aver fatto un breve viaggio a Roma nell'urbe avrò visitato anche nella villa della Farnesina loggia di psiche osservando la lunetta con le tre grazie notiamo che all'interno il celebre soggetto antico corregge rinunci alla perfezione anatomica della statuaria classica preferisce forme ingrandite ridondanti evidentemente durante il soggiorno romano aveva conosciuto la vittoria di Michelangelo che però sa tradurre in una morbidezza del tutto nuova 3) Cupola con la visione su un secondo avvento di Cristo Correggio Parma San Giovanni Evangelista Correggio mossa da Mantegna dal loculo prospettico della camera degli sposi che vuole sfondare il Michelangelo in realtà non è chiaro se il rilievo sia destinato al camerino delle sculture o un ambiente diverso perché a seguito della devoluzione di Ferrara la decorazione dei camerini andrò persa e non è facile ricostruire come apparivano quelle stanze 2) Alfonso riuscì a mettere insieme un ciclo che documenta gli esiti altissimi raggiunti dalla pittura veneziana dopo la morte di Giorgione Giovanni Bellini ultimo il camerino un festino degli dei ora Washington prendendo spunto da un passo del fasti del poeta di Ovidio l'artista raffigura una scena pastorale in cui le divinità antiche accompagnate da satiri e ninfe sono riunite in un allegro convivio mentre priapo a destra sta sollevando l'abito della ninfa dormiente un attimo dopo il raglio dell'asino del sileno che vediamo a sinistra lo sveglierà e così l'insuccesso di priapo farà sorridere tutti i presenti è un dipinto giocato sul colore Bellini dichiara una precisa e virata verso la pittura del suo gigantesche allievi giorgioni Tiziano questo effetto è aumentato dal fatto che la tela avrebbe presto dei ritocchi e delle ridipinture non del suo autore soprattutto nel paesaggio a mettervi mano prima fu dosso dossi pittore della Corte ferrarese e poi Tiziano lo fecero per cercare di uniformarla a una serie di scene bacchiche stesso che Tiziano aveva dipinto per la medesima stanza 3) I baccanali di Tiziano Bacco e Arianna dall'appartamento di Alfonso dest della via coperta olio su tela siamo in una boscosa riva del mare e lontano sotto un cielo azzurro si riconosce la nave di teseo che ha abbandonato Arianna a sinistra la bella giovane si volta improvvisamente in una pausa e raffaellesca la sua attenzione è stata attirata dal corteo degli novacco che si è innamorato di lei a prima vista e compare sul cocchio seminudo con quel braccio sinistro proteso che è una presenza estranea ed altrettanto chiaramente costituisce un rimando a Michelangelo alla sua rappresentazione della divinità all'admo una volta della volta della Cappella Sistina tra i compagni della divinità via un uomo che lotta con il serpenti che è stato individuato un chiaro richiamo al gruppo antico dell'auto ponte le altre due tele dipinte da Tiziano per il camerino si conservano a Madrid labirintica e l'offerta Venere e la prima avanzata siamo mai stati in aperta campagna e gli alberi sono già pieni di frutti su un gran Prato di tenere erbette una schiera infinita di bambini si è data appuntamento non proprio dei bambini normali hanno buffe ali blu ma non sono angeli sono amorini sono tutti fratelli e si sono riuniti proprio sotto la statua della loro mamma Venere è la dea amore questi tendini profughi bambini malati sono tutti armati dall'arco e dalle frecce che fanno innamorare gli dei e mortali le armi che fanno di amore il Dio più potente e temibile e giocano tra loro scatenati al ritmo di cembali suonati dalle grazie tre amiche un po irresponsabili della mamma una selvaggia giocosa scompaginata d'amore una specie di festa campestre c'è chi mangia e c'è chi vola chi si abbraccia e chi si bacia e chi litiga chi porta cesti di frutta e chi esercita con l'arco vi si tuffa nel vuoto e si arrampica su un albero sembri quasi di sentire il ronzio di questi piccole api indaffarate ma il selvaggio e meraviglioso disordine di uno sciame di bambini era diventato un soggetto di un quadro tanto colto tanto serio forse disordinata indomabile dell'amore una forza che domina il mondo 4) Il baccanale degli andrii ultima tela tizianesca compiuta l'episodio si svolge nell'isola greca di andros gli andri ovviamente i suoi abitanti Karabakh un fiume di vino vermiglio a cui sono intorno cantori e suonatori quasi ebri e così femmine come i maschi e una donna nuda che dorme tanto bella che pare viva insieme con altre figure e in questo quadro scrisse Tiziano il suo nome la bella donna nuda che dorme a destra evoca non solo il tema della Venere di desdra ma anche la posa di una famosa scultura all'antica la ariadne che si trova in Vaticano che veniva Letta come 1 1 Cleopatra l'uomo è reclinato al centro invece è tratto da un dettaglio del cartone della battaglia di cascina di Michelangelo in mezzo a queste due figure e il putto che fa la pipì in un fiume e vede e si vede nell'acqua che Vasari diceva bellissimo poco lontano da lui vi è un cartiglio con la partitura musicale del cannone una perfetta colonna sonora per il baccanale che si assegna al musicista fiammingo werth willer will art allora il servizio di Alfonso 5) Dosso Melissa da Ferrara olio tutela la maga buona che profetizza la discendenza della casata estense dall'unione di Ruggiero e bradamante la libertà cromatica di Tiziano vi appare come arrangiata ha un gusto cortese facendo saltare la preziosità dell'abito o trasformando il paesaggio di matrice georgiana in una visione onirica e fantastica castelli si fanno fiabeschi e gli alberi sembrano cespugli secondo una cifra tipica del pittore questa sorta di esotica Sibilla colta nel movimento di fare un incantesimo è colei che nell'ottavo canto del poema libera e cavalieri cristiani e saraceni che la malvagia maga alcina aveva trasformato in alberi pietre e animali restituendo loro le armi a tutto ciò alludono l'armatura in primo piano il docile cane e quelle figure simili a statue voodoo artigliate agli alberi in secondo piano i soldati liberati sembrano comporre quasi un concerto campestre e dosso dipinse Melissa come Ariosto e la descriveva come una giovinetta dal viso secondo ricca veste e non sembrava di ignobile grado Cap 33 1) Chiostrino dei voti Firenze chiesa della Santissima Annunziata sul fondo si intravedono alcune storie di San Filippo benizzi affrescate da Andrea del sarto per gli ex voto che un tempo vi lasciavano i fedeli una volta ottenute le grazie richieste della vergine il chiostrino fu costruito verso la metà del 400/1 disegno di michelozzo infatti appare come una severa galleria di gusto brunelleschiano costituita dal succedersi di arcate a tutto sesto sorretto da colonne con capitelli corinzi Filippo benzi benizzi venerato fondatore dell'ordine servita poi l'inizio di una carriera di successo questo dipinto Andrea del sarto considerato il pittore senza errori ebbe la fortuna di trovarsi in una Firenze che Leonardo Raffaello Michelangelo aveva ormai abbandonato figlio di un sarto da cui il nome Andrea si era formato con il pit il pittore Piero di Cosimo 2) Andrea del sarto Natività della vergine Firenze Santissima Annunziata chiostrina dei voti ehm il soggetto è lo stesso che Il Ghirlandaio aveva raffigurato un quarto di secolo prima in Santa Maria novella ma l'atmosfera assolutamente diversa lo spazio è grandioso il clima assai celebrativo e più intimo sulla ricchezza degli arredi predomina i gesti delle figure memori della lezione leonardesca ben presente anche nello sfumato delle carni la posa pensierosa malinconica del vecchio Gioacchino saluto sul letto fa capire che Andrea conosceva le novità romane di Michelangelo e la grazia dei volti femminili è impensabile senza Raffaello anche se certi ghigni indirizzano su Leonardo ma al di là di questo emerge soprattutto l'equilibrio della scena nello stesso tempo in cui dipingeva la Natività della vergine Andrea del sarto educava nella sua bottega due giovani apprendisti che furono coinvolti nel ciclo del chiostrino e qui cominciarono a impegnarsi ricerche e sperimentazioni stilistiche e compositive che finivano per sgretolare la misura del maestro uno era Jacopo carucci detto il pontormo perché è nato appunto orme le dintorni di Empoli e l'altro Giovan Battista di Jacopo detto il rosso fiorentino per il vivace colore dei capelli 3) Visitazione pontormo chiesa Santissima Annunziata chiostrino dei voti al centro in cima alle scale la vecchia Elisabetta si inginocchia di fronte alla cugina Maria e all'incontro assiste un gruppo di donne fanciulli giovani e vecchi tutti affrescati con una pittura morbida dolce e sfumata gli effetto quanto mai naturale se questa morbidezza e figlia dello studio di Leonardo condotto nella bottega di Andrea nel tono cromatico abbassato è tutto giocato sui colori dell'arancio e del rosso e del malva è invece facile riconoscere una volontà di guardare a Michelangelo secondo una passione che pontormo palesa anche in altri dettagli l'ancella seduta sulle scale a sinistra è accovacciata con le gambe piegate proprio come le madonne di Buonarroti nel tondo doni e nel tondo Pitti ma al cospetto delle figure michelangiolesche come svuotata di energia oltremodo pensierosa e quel fanciullo nudo adagiato sulle scale che tanto piaceva Vasari di Michelangelo sembra reclamare soprattutto l'aspetto malinconico di certe figure malinconico era anche il carattere del pontorno un pittore portato alla solitudine è terrorizzato da continui malesseri reali e immaginari 4) Rosso fiorentino assunzione della vergine affresco Firenze chiesa Santissima Annunziata giostrina dei voti L'episodio è descritto apparentemente con grande rigore non ci sono architetture ornati o paesaggi a distrarre la nostra attenzione è tutto ciò che attraverso due gruppi di figure inoltro la Vergine assunta in un cielo innervato da bagliori luminosi e circondato da angioletti e resi in arditi scorci frutto di un attento studio della pittura di Michelangelo in basso gli apostoli si dispongono sul proscenio a osservare il miracolo queste figure però tendono ad essere irriverenti la misura dell'insieme è stravolta dalla macchia verde del lungo mantello che proprio al centro deborda oltre la guarnigione dell'affresco manca il sarcofago che in tale soggetto il fiorentini erano abituati a vedere in mezzo agli apostoli i quali ultimi appaiono carichi di molti panni e troppa due voti mhm ma viene tuttavia da chiedersi se saranno stati concordi con questo giudizio quelle teste infatti risultano fin troppo eloquenti nel loro voltarsi verso l'alto il San Girolamo all'estremo sinistro si distingue per il ghigno quasi diabolico e poco consono alla devozione del chiostrino il giovane russo con uno spettatore generato va ben oltre il suo maestro Andrea del sarto e pare quello del coniugare in una miscela esplosiva in moti dell'animo di Leonardo con la conoscenza delle incisioni nordiche di durer ridondanti di espressività 5) Madonna con bambino Francesco e Giovanni santi da San Francesco di mostro Firenze Galleria degli Uffizi sempre Firenze il dipinto è famoso come la Madonna delle arpie perché la Vergine col figlio si erge al centro su un piedistallo Ehi ottagonale che contiene la firma del pittore e la data di esecuzione gli angoli del quale sono mostriciattoli che Vasari diceva arpie mostruose creature mitologiche con il volto di donna e il corpo di uccello ancora una volta Andrea del sarto allestisce una composizione ben equilibrata anche grazie alla studiata alternanza tra luci e ombre le figure solide e statuarie si dispongono davanti a una parete neutra appena mossa da un paio di lesine piatte a seguire uno schema piramidale tanto caro e Leonardo e ai suoi seguaci al vertice superiore e la Vergine stante dall'area raffaellesca abbracciata da una tenerezza dal figlio al sinistro e un San Francesco nella testa del quale Vasari riconosceva la bontà e la semplicità lodando giustamente il modo in cui Andrea aveva dipinto i bellissimi piedi e le vesti per un panneggio fatto di pieghe abbondanti ammaccate tuttavia a fare intendere le forme sottostanti a destra Giovanni si dispone elegantemente in atto di scrivere il Vangelo poggiando il piede destro sul basamento del treno Mariano eppure anche in questo pittore senza errori si riconosce qualche tratto di inquietudine nelle occhieggiare furbesco del Cristo bambino o nelle cose contorte di quei due spiritelli che sembrano due giovanissimi facchini impegnati a disporre lo scultoreo gruppo Mariano basamento di marmo o le arpie dell'improbabile era l'antica che fa da piedistallo alla vergine 6) Pontormo Madonna con bambino santi Giovanni Evangelista Giuseppe Giovannino Francesco e Giacomo detta Pala Pucci olio su tavola Firenze San Michele visdomini dipinto che può ammirare serenamente nella penombra della Chiesa lontano dalle foglie di turisti in quella stessa penombra in cui vedeva Vasari e dichiarava come la più bella tavola che mai facesse questo rarissimo pittore perché l'avevo condotta con un colorito vivo quasi impossibile a crederlo i colori vivaci sono infatti una delle cifre stilistiche della tavola dove l'ordine della Madonna delle arpie si disgrega tanto nella composizione quanto ne gesti gli angioletti facchini finiscono agli angoli superiori ad aprire il tendaggio dal quale si mostra Maria che si siede dentro una nicchia e in un contorno contrapposto la sacra conversazione è animatissima e volutamente sgangherata non si capisce come faccia il piccolo Gesù a stare in equilibrio sulle ginocchia del padre di Giuseppe con il quale condivide simmetricamente la testa inclinata con lo sguardo visionario quando per il resto delle figure paiono respingersi San Giovanni Evangelista siete in cerca di ispirazione in primo piano con la lunga barba che lo apparenta al museo di Michelangelo ma con l'aria è molto più stanca e meno sicura di sé San Francesco è un fredde devotissimo che stringe le mani di preghiera e porche espiri non sembra accorgersi del piccolo Battista un po birichino che restava davanti o del San Giacomo che gli protegge le spalle e un po di guerriero come se il bastone da Pellegrino fosse un alla branda 7) Il rosso fiorentino Madonna col bambino istanti Giovanni Battista Antonio Abate Stefano e Girolamo detto Paola dello spedalino di Santa Maria Nuova dalla chiesa di Santo Stefano a grezzano Firenze vai Dipinto a una sacra conversazione piuttosto tradizionali e dell'impostazione la Madonna con bambino in trono e al centro affiancata da quattro santi in piedi i colori sono vivaci e lo spazio è un po compresso e il rosso non presta attenzione a costruire una scatola tridimensionale 2) parmigianino visione di San Girolamo nessuno al gallery Londra a un dipinto di formato verticale che avrebbe dovuto costituire il centro di una sorta di trittico completato da due elementi laterali mai eseguiti il pittore infatti dovette interrompere il lavoro e riprenderlo inoltre una vergine del gentile volto raffaellesco accompagnata da un corpulento bambino che implica un profondo interesse per Michelangelo confermato dalle figure nel registro inferiore San Girolamo raffigurato in scorso dorme serenamente e sogna San Giovanni Battista che compare in primo piano in atto di indicare il piccolo Gesù in una posa tortuosa con una corporatura atletica di chiara matrice michelangiolesca Raffaello Michelangelo tuttavia sono relitti in maniera originale attraverso una pittura in cui la luce emiliana di Correggio dolce addolcisce le carni fa vibrare il sottobosco dove riposo Girolamo ed esplode nel bagliore che illumina Maria di spalle tramite lo studio del panneggio delle statue antiche parmigianino scopre una pittura filamentosa e ben evidente nelle vesti della vergine destinata a essere eseguito la sua peculiare cifra stilistica insieme a quella della predilezione per le figure allungate che riconosciamo fin da adesso 3) rosso fiorentino pietà qua sembra meno di maniaco il tema della pietà è risolto con esso eccezionale evitando tuttavia quell eccessiva carica espressiva con la quale il pittore aveva turbato alcuni dei precedenti committenti allestita in una sofisticata penombra da scena è dominata dal pulsante corpo di Cristo morto tanto imponente si alzasse in piedi sarebbe stato alto il doppio degli angeli con il torso attentamente studiato da un marmo antico egli compare infatti con le ginocchia piegate per entrare nella tavola quest'ultima soluzione ci fa subito pensare Michelangelo e ai suoi fiorentini alle sue sibille della Sistina qui la figura non è complessa caricarsi di energia e appare invece rilassata sensuale Gesù è come stupito in una complicata contorsione che non ne disturba il quieto sonno accompagnato da quattro angeli che recano a ceri funerari senza doversi troppo per il tragico evento sono giovani di grande bellezza con la loro capigliatura ricevute e bionde che alle lacrime preferiscono uno scambio di sguardi Ehi differenza fra maniera e maniera greca significa stile bizantino maniera moderna indica lo stile che fra 405 100 trova i suoi campioni Leonardo Michelangelo e Raffaello capaci di raggiungere vertici insuperabili dell'imitazione della natura e degli antichi in conseguenza già i loro successori per essere originali sperimentano linguaggi artificiosi classici ed eccentrici ed è proprio questa tendenza che si assegna il nome di maniera volendo alludere a uno stile che non si ispira per la natura ma alla maniera di altri maestri 4) pontormo creazione di Eva sul montato da un Cristo giudice si riconosce una vera e propria profusione di figure serpent state cap36 1) un sacco di Roma e la diaspora degli artisti nel 1527 decisivo per la diffusione della maniera in Italia e non soloil Bacco di Jacopo sansovino marmo Firenze museo internazionale del bargello immaginandolo accanto al Bacco scolpito poco meno di vent'anni prima da Michelangelo ci si accorge che il mito antico è trattato in modo diverso la statua di Michelangelo come abbiamo detto è quasi un falso archeologico mentre il Bacco di Jacopo è innervato di movimento circa la posta serpentina nata e mostra una grazia raffaellesca corrisponde scultura a quando andrete al salto facevo in pittura braccio in area che tiene una tazza del medesimo marmo traforata tra le dita tanto sottilmente che ne ne tiene molta poco mentre oltre per ogni verso è tanto ben disposta e accorta quella altitudine è tanto proporzionata alle gambe le braccia attaccate a quel torso pare di vederlo toccare molto più simile alla carne 2) zecca di Venezia Ehi dal lato del canale grande si erge il massiccio palazzo della zecca dopo la Repubblica coniava monete conservava il tesoro di Stato un edificio quadrato realizzato in pietra d'istria che si affacciava verso il molo con una passante facciata su tre registri segnata da un robusto pugnalato non solo in quello inferiore ma anche nelle soprastanti colonne doriche ioniche che affiancano le grandi aperture rettangolari delle finestre gli ordini classici sono rielaborati secondo l'artificiosa del Manet della maniera tanto che al secondo piano il motivo del timpano è inserito a coronare le finestre anziché essere un coronamento isolato finisce per essere costretto tra due colonne ioniche edificio robusto solida architettura 3) Ehi libreria Marciana grande palazzo la libreria avviata da sansovino e sarebbe stato ultimato Da Vincenzo scamozzi l'architettura veneziana rinuncia alla fedele indole classica di condursi e Pietro lombardo sansovino progetto un ampio loggiato su due livelli con ordine dorico in basso e ionico in alto coronato da una balaustra intervallata da statue l'effetto è quello di un edificio in cui tutti i vuoti delle aperture prevalgono sulla struttura e le regole classiche sono infrante entrambi i piani un colonnato con traversone sovrapposto a una galleria di arcate nell'oggetto superiore inoltre compare un motivo tipico della maniera che ritroveremo in tante volte la serliana si tratta di un particolare tipo di trifora Ehi costituita da tre aperture quella centrale ad arco e quella laterali trapelate il nome deriva dall'architetto serlio 4) Ehi Jacopo sansovino Apollo bronzo in particolare della loggetta del campanile di San Marco dimostra continuità con il banco fiorentino della figura e nella rilettura originale siamo antiquario due gigantissimi e bellissimi di brace 7 l'uno un Nettuno e un Marte mostrando la forza che la terra e il mare quella Serenissima Repubblica due colossi di marmo posti nel luogo utilizzato nell'inclinazione del doge detto per la loro presenza scala dei giganti e dunque del chiarissimo significato politico civile Marte e Nettuno per la Repubblica di Venezia erano corrispondenti di quello che il David di Michelangelo era stato della Repubblica Fiorentina 5) Ehi i due amanti Ehi Giulio romano olio su tavola oggi la determina tage un dipinto eseguito alla fine del soggiorno romano e all'inizio quello mantovano che dovete nascere parallelamente con l'impresa dei modi che tanto scandalo creò a Roma Giulio aveva fornito i disegni per 16 incisioni erotiche che tramite un linguaggio fortemente antiquario mostravano i possibili modi di accoppiamento tra uomo e donna si potrebbe parlare di pornografia ante litteram così censurata nel Roma di Clemente settimo incisore marcantonio Raimondi qui invece nate le stampe furono distrutte Giulio romano si salvò da possibili percussioni grazie al trasferimento a Mantova 6) Tiziano ritratto di Federico Gonzaga effigiato mezza figura elegantissimo con la spada al fianco e un amato cagnolino in un ritratto di Tiziano 7) Raffaello ritratto di Baldassarre Castiglione uomo della Corte più celebre del suo tempo avrebbe pubblicato il cortigiano un vero e proprio trattato sulla vita di Corte 8) palazzo de Giulio romano si tratta di una dimora suburbana costituita immagine della città sull'isola di tyto da cui deriva il nome l'isola non esiste più siamo a Mantova da quando il lago paiolo e stato interrato opera imponente che Federico utilizzo per i propri svaghi con l'amata Isabella boschetti ma anche per grandi ricevimenti istituzionali il palazzo è organizzato in una pianta quadrata intorno a una grande cortile centrale e prevede su un solo piano che le superfici dei prospetti annunciate proiezioni per il bugnato rustico e la ferriani adottate da Sansovini a Venezia lo si vede bene nella veduta cosiddetta orologio ad onore affacciata sulla pescheria si apre sul lato posteriore del palazzo verso un giardino chiuso da una grande esedra 9) Ehi Raffaele bottega banchetto nuziale di amore e psiche ville D'Agostino Chigi ora adetto della Farnesina loggia di psiche le festose scene della volta Farnesina sembrano riecheggiare a Palazzo Te qui con maggiore senso di movimento più accesi scarti cromatici nelle scene delle pareti dove i protagonisti sono coinvolti nella preparazione del loro banchetto nuziale Ehi nella figura 17 figurano Giulio romano preparazione del banchetto nuziale di amore e psiche a Mantova invece nella cornice sovrastante corre una lunga iscrizione in latino che allude la funzione del palazzo e si può tradurre così Federico secondo Gonzaga quinto marchese di Mantova capitano generale della Santa romana chiesa della Repubblica Fiorentina in onesto ozio dopo le fatiche fece costruire lo scopo di ristorare l'energia per la vita e la pace 10) la caduta dei giganti Giulio romano Mantova sala di amore e psiche era compiuta ripreso dalla metamorfosi da video la sconfitta e la rovinosa caduta dei dei giganti che cercarono di assalire l'olimpo e sono duramente respinti e fulminati da Giove e ovviamente è un'allusione alla vittoria dell'imperatore contro i suoi molti nemici e che il pittore rende in maniera originalissima figura enorme e ultra espressive movimenti tumultuosi assenza di un chiaro spazio prospettico sento di andare oltre ogni regola compositiva al fine di stupire lo spettatore con un linguaggio nuovo e coinvolgente per ottenere questo Giulio avevo addirittura smussato gli angoli delle pareti come racconta Vasari che a questa sala dedica a una descrizione lunghissima e appassionata 11) Ehi Genova Ehi di Andrea Doria Sebastiano del piombo ritratto dell'ammiraglio Andrea Doria ammiraglio valutato condottiero dei mari del suo tempo proprio in quel nome era passato al servizio Carlo quinto dopo aver combattuto per Francesco e quindi essere stato 12) Della flotta Pontificia a quegli anni risale un ritratto Sebastiano del piombo dove Andrea ormai è anziano appare severa veste nera al di là del davanzale decorata dai rilievi di gusto antiquario e tema navale 13) Ehi polidoro da Caravaggio nel meridione spagnolo allora Roma era infatti consuetudine dipingere i palazzi completamente dipinti a chiaroscuro cioè a monocromo con minime aggiunte di colore Ehi salita il calvario del catalani il polidoro da Caravaggio dalla Annunziata dei catalani di Messina Napoli museo nazionale di Capodimonte Ehi un linguaggio contraddistinto e l'accentuata carica espressiva dei personaggi della speranza dei brani di natura cristos finito è crollato sotto il peso della Croce accanto a due aguzzini è una aspettato trombetta la Vergine è svenuta tra le braccia delle pietre donne mentre Giovanni prega a mani giunte Maria Maddalena inginocchiata si addolora in primo piano e sopra di lei e Santa Veronica con un velo in cui è impresso il volto di Gesù più lontano sono i gruppi dei soldati che controllano il corteo dei e dei curiosi che si affacciano da una rupe per vedere meglio se aggrappano un grande albero posto in diagonale 14) polidoro da Caravaggio matrimonio mistico di Santa Caterina da Siena San Silvestro al Quirinale campella di fran Mariano Roma è un paesaggio che anticipo di quasi un secolo la nascita del genere del paesaggio settecentesco e nel quale si trovano gli stessi elementi della palla messinese l'episodio agiografico infatti è raffigurato dalla grande stanza con figure veramente minuscole il soggetto solo un pretesto per raffigurare la natura con l'ampia rupe liberata sopra la quale Caterina scambia l'anello con Cristo bambino e il resto del fondale in cui emerge un'architettura antica 15) Raffaello salita il calvario detta spasimo di Sicilia da Santa Maria dello spasimo a Palermo ora Madrid durante la formazione presso la bottega di Sanzio polidoro conobbe certamente questa importante modello monumentale di coda narrativo che a distanza di una quindicina d'anni egli interpreta in maniera assolutamente personale scardinando statue di rigore compositivo Raffaele di Raffaello con la violenza espressiva urlata inaudita 16) pontormo deposizione cappella Capponi Santo felicita Firenze è una variante se rapidissima di una composizione piramidale priva di fondale architettonico è costituita da 11 figure a vinte in un nodo indistricabile come scrisse lo storico Venturini dove gli attori sono chiaramente ispirati dalla volumetria dei corpi e Michelangelo ma sembrano essere confidati anziché di muscoli i volti sono allucinati come quelli della Pala di San Michele visdomini i colori sono contraddistinti da tonalità errare è accese non un dipinto canonico del 500 infatti la deposizione di Santa felicita ha goduto di un grande successo pure in tempi vicini a noi Pierpaolo Pasolini ha voluto ricostruire incontro metraggio un Cristo morto che è stato deposto dalla croce il quale ha portato alla sepoltura cioè la Madonna che viene meno e le altre Marie fatte vuoto che verso le prime si vede apertamente quel cervello che andava sempre investigando nuovi concetti stravaganti modi di fare Buongiorno non assumeva stupefacenti ma un linguaggio tanto stravagante era conseguenze di una personalità allenata e malinconica come si intende in alcuni passi vasariani 17) pontormo visitazione olio sotto tela carmignano Prato chiesa dei santi Michele e Francesco stesso soggetto di Giovanni la prova del piastrine l'annunziata ha reso tuttavia in modo completamente diverso in un fondale essenziale privo di orpelli di operativi si stagliano quattro donne che occupano quasi l'intera superficie del dipinto e per le pose contorte gli sguardi straniati le vesti gonfie e nudi il primo in veste di Nettuno con il tridente in mano con la piccola barca destinata a contenere il sale nell'altra e quattro cavalli marini presso di sé in basso molta sorte pesci e animali marittimi nuotano nell'acqua figurata come con le sue onde e benissimo smaltata dal suo primo colore la terra invece è una bellissima donna con gli attributi della cornucopia simbolo di abbondanza e di un tempietto di ordine ionico che aveva funzione di contenere pepe sotto di lei i più belli animali che producono la terra e sui scogli terrestri smaltati e parti lasciati d'oro per decorare la base d'ebano uccellino di realizzo infine 8 di rilievo in oro alternando immagini della notte del giorno del crepuscolo e dell'aurora di fronte a un simile lavoro non ci scopi rimase meravigliato Cap 37 1) Ehi giudizio universale Michelangelo pianta del palazzo apostolico la Città del Vaticano Cappella Sistina 1500 30/06/1541 fresco eseguito per il successore il vecchio Alessandro Farnese da una famiglia dell'aristocrazia romana fu popolo dal 1 novembre alla morte l'apprezzamento del nuovo Papa per Michelangelo e le conseguenti commissioni farnesiane giocarono un ruolo fondamentale per la fama del maestro l'idea di dipingere il giudizio universale nella parte sovrastante all'altare maggiore andava ad alterare decisamente il ciclo del tardo 400 della Cappella Sistina distruggendo tre fondamentali affreschi del perugino assunzione della vergine con committente e le scene della nascita e il ritrovamento di Mosè e la Natività di Cristo con le quali prendevano avvia le storie di Mosè e di Cristo sopra queste ultime erano un paio di di finestre che furono tamponate chiuse quindi le figure del Papi dipinte ai loro lati vennero cancellate così come alcuni personaggi dell'antico testamento che Michelangelo medesimo aveva affrescato nelle soprastanti lunette quindi prima dell'inizio dei lavori vi fu una lunga fase progettuale che durò fino all'estate del 36 Il giudizio porta all'estrema conseguenza il linguaggio giocato sullo studio del Nuti possenti articolati che Michelangelo aveva adottato nella volta della cappella e quindi ripropone con inaudita libertà parete robusta ordinata intelaiatura architettonica che gli aveva potuto utilizzare per scandire le scene i personaggi del ciclo compiuto sul soffitto le figure libere da ogni costrizione di presenti partizioni architettoniche sono dunque non solo protagonista della rappresentazione ma al tempo stesso ne articolano la struttura così il giudizio appare come un fuoco di artificio di nudi contro un cielo azzurro ma a guardare bene è facilissimo seguire la narrazione tanto che la struttura dell'insieme è chiara tutto ruota intorno al nudo di Cristo giudice che è illuminato alle spalle dal vivo bagliore alza il braccio al centro della parte alta alla sua destra la figura serpentina della madre velata intorno a una moltitudine di santi tra questi poco sotto il piede sinistro di Gesù si riconosce San Bartolomeo nudo tiene il coltello con il quale fu scuoiato e a ricordare il suo crudele martirio ostenta con la sinistra la propria pelle nel volto della quale Michelangelo si è dipinto in un terribile autoritratto ultimo in alto nelle lunette sono gruppi di angeli curiosamente officiati senza reali con gli strumenti della passione mentre al di sotto dei empirio dominato da Cristo altri angeli senza ali suonano le trombe del giudizio e si accompagnano si occupano di salvare le anime dei beati o cacciati all'inferno quelle del dannati nel desolato paesaggio quella della fascia inferiore possiamo vedere a sinistra la risurrezione dei corpi delle viscere della terra mentre a destra e l'infuocato inferno che tormentato dai dannati in mezzo al fiume solcato da una barca con un nocchiero vero che alza il Remo a intimorire un gruppo di dannati e Caronte traghettatore dell'aldilà ripreso dall'inferno di Dante poco lontano al margine destro degli inferi troviamo minosse il re di Creta che nella mitologia antica svolgeva il compito di giudice delle anime ecco perché minosse appare come un'orribile creatura avvinghiata dalle descrizioni di tante nella sua stessa lunga coda il volto raccontava sari è quello di Biagio da Cesena il maestro delle cerimonie che durante i lavori biasimo il giudizio di fronte a Paolo terzo e al pittore affermando che non gli piaceva così per vendicarsi Michelangelo limitarsi come minosse in mezzo ai diavoli dell'inferno Biagio da Cesena fu uno dei molti il giudizio non piacque e la moltitudine di nudi era solo la critica più ricorrente Caronte minosse sono personaggi del mondo pagano nulla hanno a che fare con le scritture cristiane tra coloro che si scandalizzarono ci può pure e letterato Pietro aretino anche lui trovava che Michelangelo avesse esagerato oltretutto a guardare con attenzione si scoprono cose veramente sconvenienti e licenziose un gruppo di destra in alto si notano due giovani intenti a baciarsi appassionatamente mentre in basso Caterina d'alessandria riconoscibile per la ruota è chinata e dietro di lei San Biagio che regola l'attributo dei pettini può dare l'impressione di possederla quella che vediamo poi è una versione emendata nell'originale era Santa era completamente nuda il Santo aveva la testa voltata verso di lei la correzione si deve a Daniele da Volterra uno dei migliori seguaci di Michelangelo da cui parleremo oltre chiuso il Concilio di Trento ormai piena controriforma anno della morte di buon anno roty a Daniele fu affidato il compito di nascondere le oscenità del giudizio cosa che fece con grande discrezione si limitò a dipingere i panni per coprire le nudità guadagnandosi il nome del di pacchettone per aver messo le braghe alle figure michelangiolesche 2) Ehi cappella poverino conversione di San Paolo Roma Città del Vaticano per atti vaticani cappella Paolina e crocifissione di San Pietro Vaticano sempre che poi la Paolino detto Paolino dal nome del Papa che chiese a Michelangelo è già fiscale al centro del pareti laterali l'uno di fronte all'altro due episodi chiave della vita dei dei titolari conversione di San Paolo e processione di San Pietro ancora una volta fu un lungo lavoro completato poi successivamente sono due scene in cui allo stesso modo del giudizio nella narrazione si giocava sul movimento e sullo studio delle grandiose figure in un paesaggio scabro con il colore di toni abbassati dove risalta il vivo contrasto fra il limite del cielo sovrastante e il martirio Di Pietro e la folgorante proiezione di celeste della che disarciona Paolo sulla via di Damasco gli abiti non hanno nessuno sforzo e paiono come una seconda pelle quando mai attillata mostrare le forme dei corpi colpisce la scelta di disporre in tralice il principale protagonisti Pietro inchiodato a testa in giù nella croce messa in diagonale o il cavallo che sfugge in lontananza mentre Cristo appare in un bagliore Paolo disarcionato e disteso a terra ancora una volta è una scelta ben ponderata giustificata dal fatto che dei freschi stanno su due pareti laterali e lo spettatore necessariamente si accosta allora in modo obliquo Michelangelo non ha pensato solo alla collocazione fisica dell'osservatore sarà fra l'una e l'altra scena ma servirebbe anche altro muovere gli occhi l'una all'altra creando un pronunciato effetto di profondità 3) Daniele di Voltaire deposizione Roma Trinità de Monti nella costruzione della scena daniello sembra ricordarsi della deposizione del rosso fiorentino che aveva visto nella natia Volterra ma solo nella grande croce in cui sono appoggiate le scale tutto il resto è diverso i colori hanno acidità di quello di quelli michelangioleschi le Marie che assistono alla vergine svenuta parigino nei volti e le sorelle della lilia della tomba di Giulio secondo la composizione come nel giudizio giocato su grovigli di figure muscolosissimo attentamente studiate in scorcio negli anni successivi Daniele avrebbe sviluppato la profonda intima amicizia con Michelangelo tanto da assisterlo perfino nei giorni precedenti alla morte 4) Perin del vaga e bottega sala Paolina vogliamo bailetti di beccafumi volta spartita da stucchi le storie di Alessandro Magno in omaggio al nome d'origine del Papa Alessandro Farnese e da lì si mosse per entrare nel ristretto Ciro romano di Michelangelo e diffondere il suo linguaggio a Napoli attivo aldi spetta invece una parte breve di il San Michele Arcangelo che rinfodera la spalla dipinto nelle forme di figure serpentina nata a confermare la pecora più fascinazione con l'arte di ingrandirlo 5) Michelangelo e collaboratori monumento se vuoi creare di Giulio secondo è una tomba parietale che si erge in penombra alla fine della navata di San Pietro in vincoli ed è scandita su due registri in alto al centro e il disan una figura in verità infelice come rappresenta rattrappita di Giulio secondo che fu eseguita dallo scultore Tommaso boscoli sopra di essa una Madonna con bambino dovuta a quel Raffaello di monterubbiano che aveva lavorato alla sacrestia nuova e cui spettano anche le figure della Sibilla e del profeta in sono nel registro inferiore si affacciano alle sculture autografe di Michelangelo al centro si vede un vigoroso umore Mosè scolpito quando si pensava alla tomba molto diversa da questa le nicchie e fianchi invece sono abitate da due Stati studiati e scolpite appositamente a Michelangelo nell'ultima fase dei lavori sono due figure femminili dell'antico testamento le figlie di labano andate in sposa e Giacobbe a sinistra Rachele velata in preghiera e a destra la sorella Lia sono le due allegorie della vita contemplativa una donna stesura che poi naturale ma la bellezza rara con un ginocchio piegato non in terra ma sopra uno zoccolo con il volto e con tutte le mani legate levate al cielo sicché pare che ogni sua parte spiri amore e dalla vita attiva con uno specchio della destra mano nel quale attentamente si contempla significando per questo le nostre azioni con queste immagine Michelangelo sembra comportarsi incline a inserirsi in una questione decisiva contro i contrasti tra Roma riforma luterana e Chiesa di Roma sulle modalità di salvezza dell'uomo Rachele infatti allude la possibilità di salvarsi con la preghiera e la fede mentre Elia richiama la salvezza attraverso le opere la prima idea promulgata dai luterani mentre la seconda dalla chiesa romana quindi lilia allegoria della vita attiva mentre fratelli vita contemplativa 6) la pietà Bandini Michelangelo per destinarla in Santa Maria Maggiore dove c'erano solo Cristo e la Vergine come nella giovanile pietà vaticana ma anche la Maddalena e Nicodemo in un intreccio di figure quanto mai coerente con quello dell'artista andava facendo in pittura il lavoro era stato avanzato quando fu pubblicata la biografia di Michelangelo Ehi la quale si vede sottraete a quel corpo col petto con le braccia e il ginocchio in un atto mirabile ma però aiutata di sopra dei codemo dritto e fermo in suo le gambe la solleva sotto le braccia mostrando forza gagliarda e da una delle marine della parte sinistra e nonostante il groviglio di colpi Condividi afferma giustamente che tutte le figure si vedono nei panni dell'una e si confondono con i panni di un'altra Michelangelo che vuole ritirarsi nel Nicodemo non finì mai quest'impresa assai personale e tormentata scoprì un'imperfezione nel marmo che lo fece infuriare al punto da prendere il gruppo a martellate e donarlo a un garzone 7) la pietà romaldinini Ehi l'ultima scultura di Michelangelo dal nome del palazzo romano in cui è stata a lungo conservata oggi invece si trova al Castello Sforzesco di Milano come quella precedente il corpo nudo di Cristo scivolava e cadevo sotto il peso della morte e a sorreggerlo qui non era un intreccio di figure ma solo la madre il vecchio Michelangelo condusse un avanzato studio di lavorazione prima della versione e poi decisi di stravolgere completamente si può capire ancora adesso nella prima scultura rimangono solo un isolato pezzo di braccio e levigate gambe di Gesù Michelangelo volle quindi ricavare il nuovo corpo di Cristo dal blocco di Maria scolpendo testa nella spalla destra di lei e le braccia laddove erano i fianchi e a parte le gambe della della madre il nuovo prezzo sinistro della Madonna invece fu tratto la spalla sinistra da parte del petto dell'originaria figura di Cristo in questo modo l'effetto dello scivolamento si aggiunse quello più in più intima fusione con le due figure ancora nei giorni appena precedenti la morte Michelangelo faticava su questo marmo che di lì a poco può inventariato tra i beni della sua eredità come una statua ci piatta per un Cristo è un'altra figura sopra attaccata insieme sbozzate non finite 8) Michelangelo architetto piazza del Campidoglio il San Pietro prima dell'intervento voluto a Paolo terzo il palazzo senatorio guardava verso il foro ora invece costituisce lo sfondo di una piazza rivolta verso il centro della città alla quale si accede a un'ampia scalinata Michelangelo lavoro sulle preesistenze rinnovando il palazzo senatorio il palazzo dei conservatori nel concepire lo piazza Michelangelo dottoressa soluzione utilizzata a suo tempo per la piazza di pienza da Bernardo rossellino scelse una pianta trapezioidale per dare l'illusione di uno spazio più grande e focalizzare maggiornamente attenzione sul palazzo senatorio ecco perché sono orientati in obliquo le facciate dei due edifici laterali sia al palazzo conservatori che quello nuovo così chiamato perché fu costruito nel 600 questi due edifici gemelli questi contratti distinguono per il profondo porticato al piano terreno l'ordine gigante delle paraste e la balaustra di coronamento elementi tipici della terza architettura michelangiolesca la piazza inoltre fu pavimentata con un'elegante motivo geometrico accogliendo al centro su un magnifico piedistallo disegnato da Buonarroti l'antico stato che equestre di Marco Aurelio che in precedenza stava in prossimità del San Giovanni al Laterano 9) cupola di San Pietro ma nel 1536 nella nuova San Pietro erano stati innalzati quasi solo i grandi peloni nel transetto che avrebbero dovuto sostenere la cupola pensata da Bramante dal tempo mezzo alla campagna mentre accarezza un coniglio con la mano destra prende il figlio dalle mani di Caterina d'alessandria giovane compagna di questo scanzonato picnic poco lontano sullo sfondo un pastore si adegua del suo gregge è un intimo idillio bucolico illuminato dal chiarore di un cielo al tramonto con lo sfondo delle Dolomiti padre del pittore 3) Venere di Urbino Tiziano galleria degli spicchi così chiamata perché prima di confluire nelle raccolte dei medici appartengo a un signore di Urbino guidubaldo secondo della rovere il quale fece acquistare a Venezia questa sera in questa tela Tiziano riprende il modello della Venere di Dresda di Giorgione che aveva egli stesso ultimato variandolo non poco la pelle nuda che si copre con la mano e il pube non è distesa nella campagna ma nella camera di una ricca dimora ai suoi piedi accucciato un docile cagnolino e sullo sfondo due domestiche Armeggiano con un cassone al contrario della Venere di Giorgione quella di Tiziano non dorme un ben sveglio e guarda verso uno spettatore indiscutibilmente maschile quasi volesse invitarlo nel suo letto tra le candide lenzuola è una vera e propria icona di sensualità femminile nei secoli successivi ne avrebbe ispirato altrettanta superbe altri grandissimi artisti 4) Tiziano Ehi Tiziano bere avevo ormai superato i sessant'anni fa impegnati una serie di dipinti eventi per soggetti invito antico richieste di Filippo secondo re di Spagna quei dipinti furono dette poesie equivalenti visivi di quanto il poeta latino video avevano narrato nelle metamorfosi di osserviamo due il primo dipinto al di là di una tenda il cacciatore atteone scopre Diana e le sue compagne mentre nude fanno il bagno conservato a Londra nel secondo diano impugna l'arco in primo piano puntandolo verso il fondo dove il cacciatore che si sta trasformando in un cervo e sbranato dai suoi cani sullo sfondo di una livida foresta sono passati trent'anni dai dipinti mitologici che Tiziano aveva realizzato per Alfonso deste l'atmosfera radicalmente diversa resta la passione per la bellezza e la sensualità femminile così come quella per il colore ma la narrazione diviene febbrile e le pennellate sono più rapide il racconto soprattutto nell'epilogo si svolge in uno scenario che predice toni scuri e fa da tragico le forme non sono accuratamente delineate nel disegno ma alla stesura veloce del colore che le fa palpitare di vita nel confronto tra le due momenti della storia evidente che la tela con la morte di atteone è resa con un fare più abbreviato e si tratta del dipinto realizzato per secondo in ordine di tempo rispetto a un'altro probabilmente intorno agli anni 60 Tiziano si avvicina alla morte più la materia del suo e del suo colore si disgrega raggiungendo esiti di inaspettata paternità che stanno alla pittura come la pietà di rondinini di Michelangelo sta alla scultura 5) punizione di Marzia olio su tela Tiziano ha un episodio in cui il silenzio Marzia il centro è scorticato da Apollo sotto gli occhi del vecchio re Mida a destra Marzia aveva osato sfidare il Dio in una gara che suonasse meglio una volta sconfitta fu punito per il suo atto di superbia non è chiaro se la figura di sinistra con la lira da braccio sia lo stesso Apollo molto durante il suo concerto nel momento precedente della storia in ogni caso la sua degenza la spietata tortura di Marzia asimmetrica Mida che assiste ma meditando inquadra con la riga di sangue entro le presenze impasti liquidi vicino nello spazio del quadro ma indifferenti dolore un'immagine cruenta molto probabile che agli occhi veneziani facesse pensare alla tragica fine del generale marcantonio bragadin catturato dai turchi e scuoiato vivo sull'isola di Cipro 6) Tiziano pietà dalla chiesa di Sant'Angelo galleria dell'accademia a Venezia il progetto tuttavia fallì e l'abilità sarebbe finita molto tempo dopo nella chiesa di Sant'Angelo Tiziano si intende l'approssimarsi la morte però voleva veramente in un'immagine della vita destinata proprio alla propria cappella sepolcrale ai frari anche se poi li non fini di fronte a una massiccia nicchia affiancata e statue di Mosè di una Sibilla la Vergine sorregge il corpo morto di Cristo mentre la Maddalena grida il suo dolore allargando le braccia e un vecchio seminudo si inginocchia in primo piano è un autoritratto dell'artista in veste di Giuseppe d'arimatea Nicodemo o di qualche altro mistico testimone della sua cultura del Signore a San Girolamo completate dal pittore la Palma il giovane nella figura dello spiritello con la fiaccola in alto la pietà con la sua forza espressiva l'atmosfera tenebrosa la materia vibrante e luce e colore rappresenta un vero e proprio testamento spirituale di Tiziano 7) Lorenzo lotto annunciazione Santa Maria dei mercanti Recanati e uno dei suoi dipinti più personali e nel vuoto di commovente spirito popolaresco e ricco di invenzioni inconsuete e spiritose la resa accurata e ordinata dalla stanza in cui si compie l'evento è sconvolta dall'animazione del personaggi tutti sembrano citati Leopardi che quasi si tuffa nella nube in alto il giovane Angelo in ginocchiata di una pausa complicatissima possibilità della porta finestra la Vergine impoverita in primo piano Maria è timidissima e si volta verso di noi per proteggersi dal miracolosa apparizione più impaurito di lei e il gatto che scappa in mezzo alla stanza la differenza dei soggetto di destinazione non riesce a nascondere la distanza della Pala Pesaro di Tiziano è davvero fissale abissale 8) Lorenzo lotto ritratto di Andrea odoni olio su tela elisabette seconda Inghilterra collezione adottato un formato orizzontale gli ritrae con grande verosimiglianza e corpulento Andrea mi da figure elegantemente abbigliato con una veste bordata di pelliccia seduto alla scrivania contemplare i frammenti malumori antichi come scrisse Marco Antonio quando lo vide in casa del proprietario e in questo dentico ritratto di collezionista dell'arte europea 9) Ehi l'elemosina di Sant'Antonio una Pala per Venezia Lorenzo lotto Venezia chiesa di santi Giovanni e Paolo lotta dedicato alla parte alta della figura del malinconico vescovo che ascolta i consigli di due angeli assai eccentrici nella metà inferiore due chierici si affiancano da una balaustra a ricevere esaudire le suppliche della sottostante folla dei miseri sono costosi e veri protagonisti del dipinto libero da tutto l'anticonformista come dimostrano i simboli del potere che ricade del tutto negletti poggiati ai piedi del vescovo a formare una bella natura morta 10) tintoretto veneziano Jacopo robusti e invece il veronese Paolo caliari due maestri che scelsero strade diverse segnano la pittura veneziana nel secondo 500tintoretto miracolo di San Marco dalla scuola grande di San Marco galleria dell'accademia Venezia miracolo del patrono di Venezia è titolare di quella confraternita una folla gesticolante si accalca attorno a un corpo nudo disteso a terra entro una scenografia con una scenografica cornice architettonica senso con il colonnato di una galleria fare da quinta sulla sinistra alcuni gradoni a destra e un fondale portale a tempietto del quale si accede a un a un giardino molti indossano turbanti perché siamo in Oriente più precisamente ad Alessandria dove uno schiavo contro il volere del padrone è un salto venerare le reliquie di San Marco e deve essere dunque punito lo vediamo nudo a terra tagliato in diagonale con accanto alcuni pezzi di legno quanto resta degli strumenti acuminati dei Martelli che avrebbero dovuto stanziarli li ha frantumati miracolosamente San Marco stesso che dall'altro si getta come un supereroe nei nostri fumetti a salvare il suo devoto il dipinto è costruito per masse di colore come immaginava insegnava la tradizione veneziana tuttavia c'è di più la pittura è rapida e frementi ad anticipare quanto avrebbe fatto Tiziano in vecchiaia e oltre a tintoretto piace animare la sua scena con bagliori di luce primo fra tutti quello del nimbo di San Marco infine rispetto allo stesso Tiziano appare evidentemente un aggiornamento sulle novità di biker ange e del giudizio i corpi si fanno possenti pose audaci e serpenti Linate soprattutto quella di San Marco che compare in una posizione veramente inedita per la pittura veneziana planando dall'alto in diagonale in fighissima simmetria con il suo fedele stesso al suo oro il giovane tintoretto non pare essere stato a Roma ma dove deve avere studiato disegni tratti della nuova parete della Cappella Sistina inoltre dovette essere stimolato dal paesaggio in laguna degli anni precedenti di Giorgio Vasari e dall'amico pittore fiorentino Francesco salviati 11) tintoretto ritrovamento del corpo di San Marco della scuola grande di San Marco Venezia Milano Pinacoteca di Brera atmosfera spettrale perché ci troviamo in un cimitero l'oscurità della notte deve nascondere un futuro un furto siamo nell'anno 828 all'interno delle antiche catacombe di Alessandria raffigurante con la maestosa e scandita profondità di un ambiente disegnato da Jacopo sansovino disponendo in diagonale il punto di fuga della prospettiva due mercanti veneziani russi colori torcello buono di manna mocco sono andati in Egitto per trovare il corpo di San Marco e portarlo a Venezia nel misterioso cimitero i due hanno appena risolto il problema di trovare la tomba il cadavere giusto lo stesso San Marco in forme michelangiolesche e con il tipo nimbo ha la tintoretto appare infatti a sinistra a fermare la profanazione delle tombe che già si sta svegliando svolgendo sulla parte di fronte dove un cadavere è calato dal sepolcro la reliquia del corpo sacro raffigurata in avi le scorch tanto simile allo schiavo slavato salvato dall'episodio precedente ai piedi dell'evangelista dorata e che abbigliato con la ricca veste dai Patrizi veneziani a un ritratto del medico di origine ravennate Tommaso rangone che in qualità di guardiano grande della scuola aveva commissionato la terra intanto in primo piano un indemoniato avvinghiato a una donna viene guarito a testimoniare la veridicità e il potere della reliquia è un dipinto in cui le forme michelangiolesche sono plasmate con il colore e con la luce e lo scenario prospettico è sottolineato da sottili bagliori come se le arcade i sepolcri della lunga galleria fossero bagnati da una luce soprannaturale 12) Ehi tintoretto San Rocco in gloria effigiato con difficile scotch fronte al Dio padre alla Corte Angelica al centro del soffitto della sala del dell'albergo cioè il luogo in cui si riuniva il governo della confraternita ehm poi per la principale parete della sala gli dipinse l'anno dopo una colossale e tragica crocifissione la livida scena vista da sotto il suolo attorno al Cristo in stato al centro oltremodo muscoloso e illuminato alle spalle da un bagliore ai suoi piedi e raccolto il gruppo dei dolenti mentre tutto intorno si accalcano figure i due ladroni che stanno per essere esposti ai lati di Cristo l'una è già appeso a una croce che viene innalzata mentre l'altro viene legato anche qui la presenza spaziale va di pari passo con la rapidità di esecuzione La foca espressiva l'essenza di disegno e la predizione per i bagliori luminosi 13) Paolo veronese giunone getta i doni su Venezia le figure femminili della divinità antica dell'allegoria della Repubblica si distinguono per le forme voluminose e gli scorci arditi segno di una buona conoscenza della maniera che il veronese riesce decisamente a rasserenare adottando una pittura chiara leggera e gioiosa e graziata questo stile al tempo stesso facile suntuoso garanti del pittore o un immediato successo su maggiori Patrizi veneziani e governo tanto che nel corso della lunga carriera Paolo però ha più riprese per il Palazzo Ducale 14) Paolo veronese trionfo di Venezia a Palazzo Ducale a Venezia anche quell'altro era a Palazzo Ducale in cui celebra il meglio con un linguaggio di nuvole sfolgorante di colore la potenza di una Repubblica che era sopravvissuta alle guerre d'Italia aveva sconfitto i turchi a lepanto in questa visione di sotto in su Venezia è una regina che è incoronata e siede tra le due torri merlate di un olimpo di gloria dalla sottostante balaustra la nobiltà veneziana si affaccia a guardare in alto la sua signora in basso il popolo è sorvegliato da cavalieri e alla bandieri ad amplificare la magnificenza di questo enorme telero è resa l'unione illusionistica dalla complicata acconciatura architettonica in permeata sull loggiato dominato sulle due colonne tortili in quella che sembra una vera e propria scenografia teatrale studiando opere come queste veneziano Giovanni Battista di embolo avrebbe poi preso spunto dalla pittura del veronese per affermarsi come uno dei maggiori pittori della storia del 700 15) Jacopo dal ponte detto il Bassano riposo durante la fuga di Egitto ambientato nell'aperta campagna dell'entroterra Veneto la Madonna con bambino in braccio siede all'ombra di un albero fronzuto e piega da cesta con le fasce per il fanciullo una vera e propria natura morta e al fianco il vecchio Giuseppe stanco e accompagnato da una coppia di cani sulla sinistra inoltre compaiono inaspettate le loro buste figure dei tre contadini che si occupano del lumaca della Sacra Famiglia invadendo ben 1/3 della tela il dipinto si conserva oggi nella prima cotec ambrosiana di Milano perché appartiene al cardinale Federico Borromeo protagonista non solo della controriforma in Lombardia ma anche dei promessi sposi Alessandro Manzoni la semplicità e il sentimento domestico della vittoria del Bassano piacevano a quella parte della controriforma che aveva a cuore agli umili il Caravaggio ne sarà rapito
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