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autore Vittorio Alfieri, Appunti di Letteratura Italiana

autore esame letteratura italiana

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 11/05/2023

Giorgiaa.98
Giorgiaa.98 🇮🇹

8 documenti

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Scarica autore Vittorio Alfieri e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! VITTORIO ALFIERI Nacque ad Asti il 16 gennaio 1749 da una famiglia ricca che gli garantì una buona rendita, dandogli la possibilità di dedicarsi alla letteratura. Studiò presso la Reale Accademia di Torino, ma negli anni a venire ne fu molto insoddisfatto. Terminati gli studi fece una serie di viaggi in Europa ed ebbe modo di rendersi conto del sistema monarchico, per cui nacque la sua avversione verso la tirannide. Viaggiò molto perché sentiva una certa irrequietezza, un sentimento di scontentezza e di vuoto che lo portava a muoversi spesso come alla ricerca di un fine, uno scopo alla sua vita. Tornato a Torino, egli conosce la marchesa Gabriella Turinetti, con la quale ebbe un rapporto tormentato e doloroso. Questa specie di depressione lo portò maggiormente a dedicarsi alla letteratura. Con lo scoppio della Rivoluzione francese fu animato da sentimenti di giustizia, tanto che scrisse un’ode per la presa della Bastiglia. Ma, con il periodo del terrore e con la dittatura imposta dagli stessi rivoluzionari ebbe una grande delusione. Lasciò Parigi per trasferirsi a Firenze dove visse in solitudine i suoi ultimi anni con un odio profondo verso la Francia che intanto si era impadronita dell’Italia con Napoleone. Morì a Firenze nel 1803. OPERE L'opera maggiore di Alfieri sono le Tragedie: è una scoperta nella vita dell'Alfieri, la Tragedia; nel 1774 rappresenta il punto cruciale: proprio mentre stava assistendo una delle sue amanti ammalata, si mette a riflettere sulla figura di Antonio e Cleopatra e stava abbozzando un'opera con loro protagonisti; ad Antonio aveva attribuito tutto il suo proprio mondo interiore. Componendo quell'opera ebbe l'intuizione che quella era la strada giusta e da quel momento in poi la sua produzione fu nel campo della tragedia, sia perché forma letteraria più alta ma anche in perfetta sintonia con suo modo di vedere la realtà .Prende spunto o da storia greca, mitologia romana, storia contemporanea. Lui componeva le tragedie in tre fasi: 1. Ideazione: pensava a quale argomento trattare che possa dare luogo alla tragedia e fa come sintesi dei punti che tragedia dovrà sviluppare; 2. Stesura dei vari dialoghi in prosa, badando al contenuto; 3. Verseggiatura, riprende tutto ciò che aveva scritto in prosa e lo versifica limandolo. Egli sceglie la poesia tragica per diversi motivi: - Tradizionalmente la tragedia rappresentava figure umane eroiche ed eccezionali, appariva quindi il genere più adatto ad esprimere il titanismo alfieriano. Nel costruire i suoi eroi, infatti, egli dava sfogo delle sue stesse aspirazione e proiettava se stesso. - La tragedia, inoltre, non aveva ancora trovato nella cultura italiana la sua piena realizzazione, mancava infatti un poeta tragico all’altezza dei contemporanei francesi come Corneille e Racine; in questo campo, quindi Alfieri ritrovava l’occasiona adatta per l’affermazione di sé. Anche le satire e le commedie vengono considerate opere politiche Le satire: pensate fin dal 1777 e riprese più volte nell'arco della sua vita, sono componimenti sui "mali" che afflissero l'epoca del poeta, sono diciassette. Nelle commedie si esprime ancora più radicalmente la sua delusione e la crisi degli ideali. Alfieri ne scrisse sei, le prime quattro costituiscono una specie di tetralogia politica.
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