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Autori e correnti letterarie del novecento, Dispense di Italiano

Documento riassuntivo di autori e correnti letterarie del novecento: - positivismo - naturalismo - verismo: Giovanni Verga - irrazionalismo - decadentismo: Giosuè Carducci - estetismo: Gabriele D'Annunzio - simbolismo: Giovanni Pascoli - il romanzo del novecento: Italo Svevo e Luigi Pirandello - la poesia del novecento - ermetismo: Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo - le seconde avanguardie: Edoardo Sanguineti - impegno sociale: Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 29/06/2024

eva-nannelli
eva-nannelli 🇮🇹

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Scarica Autori e correnti letterarie del novecento e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! IL POSITIVISMO Il positivismo è una corrente di pensiero che si sviluppa all’inizio dell’800 in tutta Europa. Il pensiero positivista è fondato su fatti oggettivi → si cerca di capire il funzionamento e gli effetti che provocano → ci si affida alla scienza IL NATURALISMO (ispirati al positivismo) Il naturalismo si afferma in Francia a fine 1800. Caratteristiche: → rifiuto della letteratura romantica (basata sul sentimento) → rifiuto canoni tradizionali Il romanzo naturalista deve essere un modo per rappresentare la realtà sociale e analizzare l’animo e la psiche dell’uomo da un punto di vista scientifico. Poeta → intellettuale scienziato IL VERISMO Il verismo si afferma in Italia a fine 1800 → ispirato al naturalismo ma distinto Le opere veriste rappresentano la realtà sociale in modo oggettivo (come naturalismo), ma inquadrata in un contesto storico dell’Italia alla fine dell’800: divario tra nord e sud molto accentuato. Caratteristiche: → poetica del vero (narrazione di storie possibili in un contesto che deve essere ben noto: si utilizzano modi di dire, frasi in dialetto) → poetica dell’impersonalità (autore estraneo ai fatti) Il massimo esponente del verismo è Giovanni Verga e Luigi Capuana. GIOVANNI VERGA (1840-1922) POETICA Verga vuole rappresentare la realtà oggettiva, focalizzandosi sui “vinti” → coloro che forzano il proprio destino, vittime del progresso → macchina inarrestabile pronta a schiacciare i più deboli, da cui ci si salva solo mantenendo i legami col proprio ambiente e la propria famiglia. In particolare, si focalizza sul mondo siciliano (paese natale), in modo da mettere in evidenza i problemi sociali dell’Italia dell’epoca (1800). Elabora la teoria dell’ostrica → l’ostrica sopravvive solo se attaccata al gruppo, se si stacca precipita sul fondo del mare e muore (come gli esseri umani) Narrazione → pessimista e visione tragica della vita → lotta alla sopravvivenza OPERE Nelle sue opere adotta: → scrittura oggettiva (priva dei sentimenti e opinioni) → poetica dell’impersonalità → linguaggio scarno, intrecciato a espressioni e vocaboli dialettali Per rappresentare al meglio la realtà del mondo. Tra le novelle più caratteristiche ci sono: NOVELLE RUSTICANE Il poeta rappresenta la realtà del mondo siciliano in maniera pessimista → esalta la miseria e la fame. > La roba → contadino (Mazzarò) vuole accumulare sempre più ricchezze (roba) senza interessarsi all’ascesa sociale, anche quando diventa ricco, continua ad accumulare e a vivere nella povertà, fino a che non si rende conto che quando morirà non potrà portarsi via la sua roba e si dispera. → uomini perdono i principi e i valori di fronte alla ricchezza > Liberta’ → studia la psicologia delle masse Ne LA VITA DEI CAMPI, il poeta rappresenta il mondo nella campagna siciliana dominato da passioni elementari, come l’amore e fondato su lavoro, miseria. > La lupa → la lupa (gna’ pina) si invaghisce di un giovane bracciante, con cui lavora, che inizialmente la respinge. Per conquistare il giovane usa la propria figlia come esca, e la obbliga a sposarselo per averlo in casa. Nonostante lui minacci di ucciderla se non smette di perseguitarlo, la donna continua fino a che non viene uccisa. I romanzi di verga fanno parte della raccolta del CICLO DEI VINTI, nella quale Verga vuole rappresentare la lotta per la vita nelle diverse classi sociali → cammino verso il progresso > I Malavoglia → storia della famiglia Toscano (Malavoglia), pescatori siciliani che vengono colpiti da una serie di disgrazie che li riduce alla rovina e la famiglia si disgrega. → irruzione del progresso causa la rovina → travolge i vinti (tutta la famiglia) → tecnica dell’impersonalità → introduzione di formule, nomiglioli e proverbi popolari > Mastro Don Gesualdo → storia di un muratore che diventa ricco imprenditore e proprietario terriero, e persegue l’ascesa sociale sposando una nobildonna con la reputazione macchiata, rinunciando all’amore vero della serva e agli affetti familiari (respinto dalla famiglia). Alla fine, colpito da un cancro muore, ma solo poiché rimasto vedovo e senza una famiglia. Mastro Don Gesualdo è un vinto → ottiene ricchezza e nobiltà rinnegando se stesso e le proprie origini, ritrovandosi solo e infelice fino alla morte Caratteristiche poetica: → rifiuto uniformità della società borghese → esaltazione volontà di potenza, affermazione personale e spirito di lotta → panismo: tendenza a identificarsi con la natura → esaltazione dello spirito dionisiaco: vitalità intensa e gioiosa OPERE > Il piacere → romanzo in cui l’autore si mimetizza nella figura del protagonista, un aristocratico che vuole far della sua vita un’opera d’arte, si impegna a ricercare il piacere nelle piccole cose mondane > I pastori → poesia nella quale l’autore esprime tutto il suo amore per la terra di origine, l’Abruzzo. Descrive la transumanza dei pastori coi greggi dalle montagne alla pianura, una tradizione antica, e ricordarla fa provare all’autore nostalgia. IL SIMBOLISMO Il simbolismo fu una corrente letteraria sviluppata in Francia nell’800 con Baudelaire. I poeti simbolisti (francesi) sono “maledetti” → unici a poter comprendere il vero significato della vita (profonda) e del mondo, visto come insieme di simboli, perché i soli che possiedono lo strumento capace di andare oltre la ragione: l’INTUIZIONE. La poesia è un mezzo di espressione personale, delle emozioni e quindi soggettiva. In Italia esponente del Simbolismo fu Giovanni Pascoli, che elaborò un nuovo tipo di simbolismo (pascoliano) → il poeta aiuta i lettori a comprendere il significato della vita utilizzando un linguaggio semplice (per parlare ai fanciullini). GIOVANNI PASCOLI (1855-1911) POETICA La poetica pascoliana è influenzata dalla poetica simbolista e rappresentata dalla teoria del fanciullino → in ogni uomo vive il fanciullino che fu e viene fuori sono in occasioni propizie. Il poeta reagisce dalla società decadente fuggendo dalle cose del passato per pensare alle piccole cose, cose umili. (nebbia) Il fanciullino: → prova piacere per le cose semplici, umili, banali → piange o ride senza motivo → crede all’inverosimile Lo scopo della poetica pascoliana è quello di risvegliare i fanciullini in ogni uomo per di vedere cose che altrimenti gli adulti non vedrebbero. Autore → fanciullo-poeta. Linguaggio → semplice ma significativo (simboli, onomatopee, espressioni dialettali) OPERE Della raccolta MYRICAE fanno parte: > X agosto → poesia che parla della morte del padre dell’autore, avvenuta nella notte di San Lorenzo, e confrontandola con l’uccisione di una rondine Il simbolismo pascoliano si riscontra nell’utilizzo di analogie: 1- morte della rondine → morte dell’uomo 2- stelle cadenti → pianto > Orfano → poesia che descrive una scena in cui una vecchia canta una canzone per calmare il bimbo che piange nella culla. La poesia è rappresentativa della poetica del fanciullino: → il bimbo i addormenta credendo di essere in un bel giardino (come lo descrive la vecchia) > Lavandare → poesia nella quale l’autore descrive l’immagine del paesaggio in una mattina autunnale e i suoi che provengono dal canto delle lavandare nel ruscello Il simbolismo si ritrova nell’utilizzo di parole onomatopeiche. > Nebbia → poesia nella quale il poeta si riferisce alla nebbia, alla quale chiede di nascondere le cose che lo feriscono (passato: ricordi dolorosi, nostalgia per le persone care) e fargli vedere solo le cose che lo rallegrano (presente: affetti e cose modeste) Il simbolismo pascoliano si riscontra nell’utilizzo di analogie: 1- siepe → protezione IL ROMANZO DEL NOVECENTO All’inizio del novecento in Europa si assiste a una trasformazione della struttura e del linguaggio del romanzo, fin a quel momento caratterizzato dal naturalismo e verismo (rappresentazione di fatti oggettivi). Grazie all’avvento delle teorie di Sigmund Freud, nasce il romanzo psicoanalitico. Caratteristiche: → Narrazioni dei fatti disordinata (perché seguono il flusso di coscienza→ fluire dei pensieri senza controllo) → Narrativa introspettiva (il personaggio racconta di sé) → monologo dei personaggi → Personaggi → antieroi → malato, nevrotico, inetto → persone che non riesce a vivere (alienazione) Esponenti del romanzo del novecento furono Italo Svevo e Luigi Pirandello. ITALO SVEVO (1861-1928) POETICA Italo Svevo è uno scrittore che vede il suo pensiero influenzato da Schopenhauer e da Freud con la psicoanalisi → personaggi si auto analizzano. Svevo ribalta la concezione di Darwin (Hitler) secondo cui la lotta alla sopravvivenza prevede l’affermazione dei più forti. Individua due categorie di specie umana: 1- SANI → uomini interati nell’ambiente sociale mandano avanti la società 2- INETTI → malati, incapaci di vivere che però costituiscono una ricchezza perché permettono alla società umana di accettare il diverso → MALATTIA vista come indice di umanità Per Svevo la realtà del mondo è la malattia data la crisi di valori e di identità della società industriale. OPERE > Una vita → narrazione in terza persona del fallimento dell’intellettuale Alfonso Nitti, che trasferitosi in città, si svuota di ogni valore, si dispera e arriva a suicidarsi > Senilita’ → narrazione in terza persona delle vicende di un inetto affetto da un precoce senso di senilità (sentirsi vecchio). Emilio Brentani (35 anni) è sempre in attesa di occasioni, non sa vivere il presente e ha sempre paura di sbagliare. > La coscienza di Zeno → narrazione in prima persona di Zeno Cosini, affetto da nevrosi che gli impedisce di smettere di fumare, si sottopone a una cura psicoanalitica. Il medico (Dottor S) gli impone di mettere per iscritto la sua vita. Nei vari capitoli del libro, Zeno racconta episodi della sua vita. Zeno alla fine rifiuta la terapia perché si rende conto che la malattia è una condizione comune a tutta l’umanità. LUIGI PIRANDELLO (1867-1936) POETICA Innovatore delle concezioni di identità e realtà. → identità dell’individuo è illusoria: in ciascun uomo esistono tante possibilità di essere dovuto all’alternarsi tra conscio e inconscio → realtà esterna è fluida: può apparire diversa un base all’osservatore e al momento VITA → flusso, per cui è impossibile la conoscenza effettiva della realtà Non esiste una verità oggettiva perché ogni individuo ha un modo diverso di vivere e vedere le cose. Pirandello è un innovatore nel campo del teatro: → abbandono delle tradizioni → coinvolgimento degli spettatori. Lo scopo della sua poetica è quello di rappresentare la realtà umana → TEATRO DELLE MASCHERE NUDE Pirandello sostiene che è COMICO ciò che fa ridere, ma diventa UMORISMO se si ride su sofferenze umane. OPERE Nelle sue opere svolge riflessioni sia a livello psicologico che filosofico. Tratta temi come: → INCOMUNICABILITA’: necessità degli individui indossare maschere per interagire con gli altri → PAZZIA: unica soluzione per sfuggire alle angosce del quotidiano ed esprimere il proprio pensiero (liberarsi delle maschere) > Il fu Mattia Pascal: un uomo andato via di casa viene creduto morto dai familiari, sfrutta l’occasione per iniziare una nuova vita e assumere una nuova identità. > Uno, nessuno e centomila: un uomo, inizia riflettere su se stesso e sull’idea che gli altri hanno di lui, dopo che la moglie gli fa notare un difetto del suo viso. SALVATORE QUASIMODO (1901-1968) POETICA La sua poetica ha avuto un’evoluzione: 1. produzione letteraria ermetica con ambientazione siciliana e mito greco 2. allontanamento dall’ermetismo per avvicinarsi a tutti gli uomini e aiutarli a ricostruire gli antichi valori OPERE ED E’ SUBITO SERA (1942): riflessione sulla questione esistenziale dell’uomo fatta di solitudine, delusioni → FASE ERMETICA GIORNO DOPO GIORNO (1947): riflette sulle problematiche sociali e politiche. Attraverso la testimonianza delle atrocità della guerra, il poeta si rende conto che è impossibile rifugiarsi nella solitudine, per cui la rende più facilmente accessibile. → FASE APERTA > Alle fronde dei salici: presenta la condizione di impotenza della poesia durante la seconda guerra mondiale. Il poeta decide di “appendere la scrittura alle fronde dei salici” (smette di scrivere) in simbolo di protesta per l’orrore della guerra. L’impossibilità di poetare è data dalla presenza dell’oppressore in patria. LE SECONDE AVANGUARDIE EDOARDO SANGUINETI (1930-2010) POETICA Dagli anni ’50 si sviluppano le neoavanguardie. Caratteristiche: → sconvolgimento linguaggio → PLURILINGUISMO (misto latino) → tecnica dell’assemblage: accostamento di oggetti e concetti provenienti da ambiti diversi OPERE > Vengo con la presente: rappresenta un mondo in cui i mezzi di comunicazione, invece di avvicinare le persone, le allontanano (impoveriscono i rapporti umani). Il telefono permette di portare solo la voce dell’amata e non lei in sé per cui rende triste l’autore. > Questo è il gatto con gli stivali: rappresentazione della società contemporanea in cui tutto gira intorno al denaro (che non porta a niente). L’autore accosta oggetti, concetti e e immagini senza un filo logico (tecnica assemblage), per rappresentare il caos del mondo, in continuo cambiamento. L’IMPEGNO SOCIALE Dagli anni ’40 del Novecento, a causa di grandi eventi storici (guerra, resistenza), i letterati sentono il bisogno di far assumere alla letteratura un impegno di testimonianza e denuncia. Si sviluppa il NEOREALISMO, che a differenza del verismo, non si narrano fatti in maniera oggettiva, ma tutt’altro. Narrazione → autobiografica Esempi sono Italo Calvino (resistenza), Primo Levi (persecuzione razziale) e Cesare Pavese. Dagli anni ’60 l’impegno sociale si rivolge alla denuncia della criminalità organizzata meridionale, con Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri. LEONARDO SCIASCIA Leonardo Sciascia è un importante scrittore e giornalista siciliano noto per il suo impegno sociale e civile. L’attività letteraria è un modo per esprimere la propria ideologia politica e lottare contro la delinquenza organizzata. Nei suoi romanzi contesta e denuncia le ingiustizie sociali, i soprusi del potere, i delitti commessi dalla mafia e il comportamento complice di coloro, che per non avere problemi, si adattano a tutto (OMERTA’), nel sud Italia. IL GIORNO DELLA CIVETTA: romanzo che narra di un omicidio di mafia e delle indagini che vengono svolte ma compromesse e oscurate dall’omertà del popolo. ANDREA CAMILLERI Andrea Camilleri, come Sciascia, si impegna della denuncia della realtà siciliana in cui la mafia è infiltrata in tutti i livelli. Contrappone immagini “belle” della Sicilia (paesaggio, tradizioni, gastronomia) a immagini della Sicilia corrotta.
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