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Diritto del Lavoro L-14 2023/2024, Prove d'esame di Diritto del Lavoro

esame superato con successo, sono presenti domande che non ci sono nei test di autovalutazione

Tipologia: Prove d'esame

2022/2023

Caricato il 25/02/2023

f.a_883
f.a_883 🇮🇹

4.3

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Scarica Diritto del Lavoro L-14 2023/2024 e più Prove d'esame in PDF di Diritto del Lavoro solo su Docsity! 1 1 Nel sistema delle fonti del diritto del lavoro assumono particolare rilevanza: b i contratti collettivi di lavoro v 2 Le fonti internazionali e europee: - d prevalgono su quelle nazionali v 3 L’art. 35 tutela: a il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni v 4 L’art. 39 garantisce: c la libertà di organizzazione sindacale v 5 In base all'art. 117 Cost.: a alcune materie sono affidate alla competenza esclusiva statale v 6 Esiste una residuale competenza regionale: d in materia di tutela e sicurezza del lavoro v 7 Gli usi più favorevoli ai lavoratori: - b prevalgano sulle norme dispositive di legge v 8 I cd. usi aziendali sono: a comportamenti ripetuti dal datore di lavoro di carattere non obbligatorio, favorevoli ai lavoratori v 9 Le sentenze della Corte costituzionale: d possono aggiungere una norma implicita, ricavata dalla stessa Corte sulla base dell'applicazione dei principi costituzionali v 10 Il principio della inderogabilità della norma: b garantisce un minimo inderogabile ai lavoratori v 2 1 L'ILO favorisce: - d l'emanazione di norme minime in materia del lavoro per garantire condizioni di lavoro e diritti fondament ali v 2 La sigla ILO indica: - a Organizzazione internazionale del lavoro v 3 Alla base del diritto europeo vi è: b il principio di sussidiarietà v 4 Il rilievo sociale della normativa europea è andato sviluppandosi a partire dal: c Trattato di Maastricht v 5 I regolamenti comunitari sono: a caratterizzati dalla obbligatorietà e dalla efficacia diretta v 6 Le direttive sono destinate: - d ai soli stati membri v 7 Le direttive richiedono: c uno specifico provvedimento v 8 Il mancato recepimento di una direttiva può determinare: - b una responsabilità per il danno provocato ai cittadini per la sua mancata attuazione v 9 Numerosi aspetti del diritto del lavoro interno sono: a regolati da norme europee v 10 Esiste una specifica direttiva in tema di: b licenziamenti collettivi v 3 1 Alle origini del fenomeno sindacale vi è: - a la necessità di porre rimedio alla condizione di debolezza socio- economica e contrattuale dei lavoratori v 2 Il sindacato di mestiere: b aggregazioni di lavoratori che esercitano la stessa attività professionale o mestiere v 3 L'ordinamento corporativo era basato sul concetto di: d categoria professionale v 4 Le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro agiscono: - b per la tutela degli interessi dei rispettivi associati, ma anche per un interesse collettivo comune a più lav oratori. v 5 La nozione di rappresentatività è: - a la capacità dell'organizzazione di unificare i comportamenti dei lavoratori v 6 L'art. 39, comma 1, della Costituzione afferma: d l'organizzazione sindacale è libera v 7 La libertà negativa: b consente di non aderire ad alcun sindacato v 8 I sindacati di comodo: - a sono vietati v 9 I datori di lavoro possono costituire organizzazioni sindacali ai quali è dibattuto se si applichi la tutela de ll'art. 39: d o quella più limitata dell'art. 18 Cost v 10 La mancata attuazione dell'art. 39 della Costituzione: - c ha impedito che i sindacati acquisissero una particolare personalità giuridica v 4 1 Al vertice della contrattazione collettiva vi sono: - a gli accordi interconfederali v 2 Il livello di negoziazione sindacale più diffuso è: c quello di categoria a livello nazionale v 3 La contrattazione collettiva nazionale è stato il metodo dominante di regolazione del lavoro d nell'età fordista v 4 La perdita di centralità della contrattazione nazionale deriva: - b dalla crisi economica e dalle nuove modalità produttive v nazionali con quelli territoriali e aziendali v 10 L'art. 51 è discusso se: a abbia abrogato l'art. 8 v 8 1 Tra i contratti collettivi possono sorgere conflitti per : d il diverso ambito di applicazione v 2 La contrattazione collettiva nazionale svolge tradizionalmente: - c un ruolo di disciplina quadro v 3 I diversi protocolli di intesa ed accordi interconfederali hanno previsto: b diverse regole sugli assetti della contrattazione collettiva v 4 Nel rapporto tra i contratti collettivi di diverso livello, si possano configurare violazioni: a dei criteri di competenza v 5 All'interno delle fonti sindacali: a Non è configurabile alcuna gerarchia v 6 Il criterio della prevalenza della disciplina sindacale posteriore nel tempo: b prevede un criterio cronologico v 7 Il criterio della «competenza»,: d considera legittimo un accordo sindacale derogatorio quando riguarda materie sulle quali il livello inferio re avrebbe competenza a disporre v 8 I criteri previsti per l'interpretazione della legge di cui all' art. 12, disp. prel. c.c. sono: - a inapplicabili per i interpretare il contratto collettivo v 9 La cd. analogia interna: b È utilizzabile per interpretare il contratto v 10 L'art. 420-bis cpc prevede: - c l'accertamento pregiudiziale sull'efficacia, validità ed interpretazione dei con- tratti ed accordi collettivi v 9 1 Il contratto collettivo nell'ordinamento corporativo era: - d inderogabile dal contratto individuale v 2 L'inderogabilità del contratto collettivo da quello individuale attualmente deriva da: a ex art. 2113 c.c. v 3 La modifica dell'art. 2113 c.c. ha stabilito: - c l'invalidità delle rinunce e delle transazioni con oggetto diritti derivanti da norme inderogabili di legge o di accordi e contratti collettivi v 4 L'art. 2113 cc si applica anche: - a rapporti di lavoro non subordinato ricompresi dall'art. 409 c.p.c. v 5 La parte normativa del contratto collettivo individua: b regole applicabili ai contratti individuali di lavoro v 6 La parte obbligatoria del contratto collettivo individua: a obblighi direttamente riferibili ai soggetti sindacali stipulanti v 7 Le cd. clausole di tregua sanciscono: - a la sospensione o la rinunzia temporanea allo sciopero v 8 Per la stipula del contratto collettivo: b vige principio della libertà della forma. v 9 Nella maggioranza dei casi il contratto collettivo: d ha una precisa dirata v 10 È possibile una rinnovazione tacita del contratto collettivo: a in mancanza di esplicita disdetta v 10 1 Esistono norme che obblighino le parti sociali a stipulare un contratto collettivo o almeno a contrattare: b non nel privato solo nels ettore pubblico v 2 Esiste un principio di parità di trattamento tra i sindacati: - a no v 3 La legittimazione a negoziare: - a e' propria di ogni sindacato v 4 Piccoli sindacati possono stipulare contatti collettivi: d si v 5 Gli accordi sulla rappresentanza del 31 maggio 2013 e del 10 gennaio 2014 collegati a quello del 28 giu gno 2011, individuano un modello negoziale basato su: c rappresentatività certificata delle organizzazioni sindacali v 6 La rappresentatività viene calcolata tramite: - a deleghe conferite dai lavoratori ed ai voti ottenuti in occasione delle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie sui luoghi di lavoro v 7 La soglia di accesso è fissata dagli accordi interconfederali al: b 5 % v 8 Tale soglia viene calcolata tra: - d la media tra le iscrizioni certificate e la percentuale di voti ottenuti sui voti espressi v 9 I contratti pirata sono: a accordi stipulati da soggetti senza alcuna rappresentanza v 10 Nel pubblico impiego l'accertamento della rappresentatività ai fini della legittimazione a contrarre è fon dato : - b su criteri rigidamente definiti v 11 1 Il processo di cd. privatizzazione del settore pubblico: a È oggi regolata dal d.lgs. n. 165/2001 v 2 I contratti collettivi nei settori del pubblico impiego: - c sono contratti nominati v 3 Inizialmente il contratto poteva: a derogare la legge v 4 Il d.lgs. 25 maggio 2017 n. 75 ha nuovamente modificato il testo dell'art. 2, comma 2, d.lgs. n. 165/2001 per cui ora il contratto collettivo: b può derogare alla legge nelle materie indicate v 5 Il compito di stipulare i contratti nazionali da parte datoriale è istituzionalmente affidato: a all'ARAN v 6 Il potere di rappresentanza dell'ARAN è del: d Presidente v 7 Attualmente i comparti sono: - d 4 v 8 La contrattazione integrativa è: c subordinata a quella nazionale v 9 L'ARAN provvede altresì a: a Selezionare la controparte datoriale v 10 La legge prevede che l'ARAN: c si attenga ai poteri di indirizzo esercitati dalle pubbliche amministrazioni attraverso i Comitati di settore v 12 1 Le consigli di fabbrica e commissioni interne furono soppressi con: - a Patto di Palazzo Vidoni del 2 ottobre 1925 v 2 Il ruolo delle Commissioni era: - b controllo del rispetto della normativa sulla sicurezza v 3 Le commissioni interne erano elette: d a suffragio universale v 4 L'art. 19 Statuto nella sua formulazione originaria consentiva la costituzione di: - a RSA v 5 Il referendum abrogativo del 15 giugno 1995: - c eliminò dal testo la lett. A) v 6 La mera sottoscrizione formale del contratto collettivo: - d Non è sufficiente a costituire RSA v 7 La Corte Costituzionale nel 2013 ha: a evidenziato come la norma impediva di costituire una r.s.a. anche a sindacati non firmatari del contratto che non condividevano v 8 Pertanto la Corte Costituzionale nel 2013 ha: a dichiarato la parziale illegittimità costituzionale dell'art. 19 dello Statuto v 3 In Italia sono state però previste_: d procedure di informazione e consultazione dei lavoratori v 4 L'art. 2112 c.c. in tema di trasferimento d'azienda, ha: - d previsto delle procedure d'informazione e consultazione con le organizzazioni sindacali v 5 I Comitati aziendali europei (CAE) hanno il compito di: - a contrattare con il datore di lavoro e devono rappresentare in maniera equilibrata le varie categorie di lav oratori v 6 Negli anni Ottanta e Novanta vi furono una serie di accordi triangolari tra parti sociali e Governo: b per definire intese su aspetti rilevanti della vita dei lavoratori v 7 Lo sviluppo delle procedure di informazione e consultazione si e' quindi spostato principalmente sulla: a contrattazione a livello aziendale v 8 In epoca recente, si sono diffuse clausole che impongono al datore di lavoro: - c obblighi di informazione sulle scelte gestionali dell'impresa, sulla sicurezza del lavoro, sugli investimenti, sul decentramento, sulla produttività del lavoro v 9 Sono state introdotte procedure di raffreddamento delle vertenze per: b limitare la microconflittualità aziendale v 10 Le clausole di tregua: - d statuiscono la sospensione o la rinunzia temporanea allo sciopero v 17 1 L'art. 28 dello Statuto dei lavoratori prevede: - d un particolare procedimento per garantire l'esercizio effettivo della libertà sindacale e del diritto di sciop ero nei luoghi di lavoro v 2 La Corte costituzionale fin dalla sentenza 6 marzo 1974, n. 54, ha ritenuto: - a Costituzionalmente corretta la soluzione normativa v 3 La legittimazione ad agire in giudizio è attribuita: b ai soli organismi locali delle associazioni nazionali v 4 Legittimato passivo è: c il datore di lavoro v 5 La norma: a non specifica quali siano i comportamenti antisindacali v 6 La necessità di un elemento soggettivo: b È discussa v 7 La condotta deve rivestire: c il carattere dell'attualità v 8 Il giudice ordina: - a la cessazione del comportamento v 9 L'inosservanza dell'ordine giudiziale: a viene prevista una rilevanza penale v 10 Il procedimento in esame esprime: d Una saldatura fra valori di rango costituzionale e tecniche processuali di tutela v 18 1 Con il termine sciopero si intende: a una astensione organizzata dal lavoro di un gruppo di lavoratori v 2 Lo sciopero può assumere: d una pluralità di forme v 3 L'art. 40 della Costituzione riconosce: a Il diritto di sciopero v 4 Tale norma ha carattere: b precettivo e di immediata attuazione v 5 La previsione dell'art. 40 Cost. costituisce una riserva di legge: b relativa v 6 Si dubita che la proclamazione sia: c una vera e propria «autorizzazione v 7 Lo sciopero è un diritto: a individuale v 8 L'attuazione di uno sciopero non richiede: - d una proclamazione formale - salva la particolare disciplina dei servizi pubblici essenziali v 9 La garanzia dello sciopero è legata: c all'affermazione ed alla realizzazione degli interessi collettivi dei lavoratori v 10 L'esercizio dello sciopero si concreta: b in un comportamento individuale di temporanea interruzione della prestazione lavorativa v 19 1 Soggetti attivi dello sciopero sono, di regola: - d lavoratori subordinati pubblici o privati v 2 La legge inibisce l'esercizio dello sciopero a: - a talune categorie del pubblico impiego v 3 La legge 12 giugno 1990 n. 146, ha previsto: - b particolari limiti agli scioperi nei pubblici servizi essenziali v 4 La serrata di piccoli esercenti industrie e commerci senza lavoratori alle proprie dipendenze: b È stata dichiarata legittima v 5 I lavoratori autonomi: - a non rientrano nell'ambito di applicazione dello sciopero v 6 Lo sciopero per fini contrattuali è stato: c la forma principale di astensione collettiva che si è diffusa v 7 Per gli scioperi per fini non contrattuali la Corte Costituzionale ha: - a ammesso la loro legittimità costituzionale v 8 Lo sciopero di solidarietà: - d È legittimo v 9 Lo sciopero di protesta, ricorre qualora: c i lavoratori scioperano per ritorsione contro provvedimenti o atteggiamenti assunti dal datore di lavoro v 10 Lo sciopero politico puro: b È legittimo v 20 1 Lo sciopero può assumere nell'esperienza diverse forme in relazione: b alla durata o alle sue modalità di esecuzione v 2 Le forme più diffuse di sciopero anomalo sono quelli: d a scacchiera e a singhiozzo v 3 Nello sciopero a singhiozzo: a l'astensione viene frazionata nel tempo ripetendosi a brevi intervalli v 4 Le astensioni sono valutate lecite o meno sulla base: a della rilevanza costituzionale degli interessi coinvolti nel conflitto v 5 Lo sciopero può incontrare solo: c limiti esterni v 6 L'introduzione del limite costituito dal danno alla produttività prevede che: - d lo sciopero non deve danneggiare non tanto la produzione aziendale, quanto la conservazione dell'organizzazione imprenditoriale v 7 Lo sciopero di rendimento si concreta in: - a un rallentamento volontario e concordato della produzione v 8 Nell'occupazione dell'azienda: c la permanenza nei luoghi di lavoro è duratura v 9 Nel caso di sciopero: - b rimangono in vita i diritti personali e gli obblighi residuali dei lavoratori v 10 Il problema della retribuibilità degli scioperi di breve durata si è posto : - c nei rapporti di pubblico impiego v 21 1 La legge 12 giugno 1990 n. 146, come integrata dalla legge aprile 2000 n. 83, ha la finalità di: a contemperare l'esercizio del diritto di sciopero con il godimento di tali diritti personali v 2 L'art. 1, 1° comma, individua: d un elenco dei diritti della persona espressamente tutelati v 3 Il 2° comma indica: - a i servizi da salvaguardare e le prestazioni da erogae v 4 Stando alla versione dell'art. 2549 c.c. , antecedente l'entrata in vigore del d.lgs. n. 81/2015: a In caso di violazione del divieto in esso sancito, il rapporto con tutti gli associati il cui apporto consiste anche in una prestazione di lavoro si considerava di lavoro subordinato a tempo indeterminato v 5 Nell'associazione in partecipazione: b L'associato partecipa agli utili dell'impresa, verso il conferimento del proprio apporto consistente anche nella prestazione della propria attività lavorativa v 6 Nell'associazione in partecipazione: c La prestazione non è resa in funzione di uno scambio con la retribuzione bensì come adempimento del contratto sociale, nei limiti del valore del conferimento v 7 Il d.lgs. 81 del 2015: d Ha segnato il definitivo superamento dell'associazione in partecipazione con apporto di lavoro v 8 Per effetto del d.lgs. 81 del 2015: c Vengono fatti salvi i contratti di associazione in partecipazione ancora in atto, nei quali l'apporto dell'associato consiste, il tutto o in parte, in una prestazione di lavoro v 9 Al lavoro in cooperativa si applica il principio in base al quale: b Il trattamento economico del socio lavoratore non può essere inferiore ai minimi previsti, per prestazioni analoghe, dalla contrattazione collettiva nazionale del settore o della categoria affine v 10 La l. n. 142 del 2011: a Ha assimilato la posizione del socio a quella del lavoratore subordinato allo scopo di assicurare al primo un trattamento equiparabile a quello del secondo v 25 1 Nell'ordinamento italiano, la tutela del lavoro autonomo: d È rimasta per lungo tempo ferma alla disciplina civilistica del contratto d'opera v 2 Nel contratto d'opera: b Una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalente mente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente v 3 Ai sensi dell'art. 2082 c.c., l'imprenditore: c È colui che esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni servizi v 4 Il prestatore d'opera: a È sempre una persona fisica e la sua prestazione è contraddistinta dall'intuitus personae e dalla fiducia che riguarda l'esecuzione personale dell'obbligazione di facere del prestatore d'opera v 5 I requisiti del contratto d'opera sono: - b La consensualità, l'onerosità, la commutatività e, di norma, l'istantaneità dell'adempimento v 6 Ai sensi dell'art. 2225 c.c.: - d Il corrispettivo, se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe professio nali o gli usi, è stabilito dal giudice in relazione al risultato ottenuto e al lavoro normalmente necessario per ottenerlo v 7 Ai sensi dell'art. 2224 c.c.: - a Se il prestatore d'opera non procede all'esecuzione dell'opera secondo le condizioni stabilite dal contratt o e a regola d'arte, il committente può fissare un congruo termine, entro il quale il prestatore d'opera deve conformarsi a tali condizioni. Trascorso inutilmente il termine fissato, il committente può recedere dal contratto, salvo il diritto al risarcimento dei danni v 8 Ai sensi dell'art. 2226 c.c.: - c L'accettazione espressa o tacita dell'opera libera il prestatore d'opera dalla responsabilità per difformità o per vizi della medesima, se all'atto dell'accettazione questi erano noti al committente o facilmente riconoscibili, purché in questo caso non siano stati dolosamente occultati v 9 Ai sensi dell'art. 2227 c.c.: c Il committente può recedere dal contratto, ancorché sia iniziata l'esecuzione dell'opera, tenendo indenne il prestatore d'opera delle spese, del lavoro eseguito e del mancato guadagno v 10 Stando alle norme del codice civile, il contratto che ha ad oggetto l'esercizio di una professione intellett uale: d La misura del compenso deve essere adeguata all'importanza dell'opera e al decoro della professione v 26 1 La fattispecie del collaboratore coordinato e continuativo è connotata dai seguenti elementi: - a Carattere coordinato della collaborazione; carattere continuativo della collaborazione; esecuzione della prestazione di lavoro mediante l'opera prevalentemente personale del collaboratore v 2 Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto: d È stato introdotto dal d.lgs. 276/2003 v 3 In materia di lavoro a progetto la legge n. 92/2012 ha stabilito che: b Il progetto deve essere funzionalmente collegato a un determinato risultato finale v 4 In materia di lavoro a progetto la legge n. 92/2012 ha stabilito che: - c Il compenso deve essere proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro eseguito e non inferiore a quello del lavoratore subordinato comparabile v 5 Per effetto dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 81/2015: - d I contratti di collaborazione a progetto già stipulati sono stati regolati dalla disciplina previgente sino alla loro scadenza (con esclusione di rinnovi e proroghe) v 6 Ai sensi dell'originaria formulazione dell'art. 2, d.lgs. n. 81/2015: - a La disciplina del rapporto di lavoro subordinato trovava applicazione anche ai rapporti di collaborazione che si concretizzavano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di ese cuzione erano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro v 7 In seguito all'entrata in vigore del d.lgs. n. 81/2015: b L'art. 409 c.p.c. torna ad essere l'unico riferimento normativo per le collaborazioni coordinate e continua tive v 8 L'art. 409, n. 3, c.p.c.: - c E' stato modificato dalla legge n. 81 del 2017 che ha introdotto una norma di interpretazione autentica v 9 Nelle attuali co.co.co.: c Il potere di coordinamento può essere esercitato nel rispetto delle modalità pattuite e dell'autonoma org anizzazione dell'attività del collaboratore v 10 Stando all'attuale disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative ex art. 409, n. 3), c.p.c., il pot ere di coordinameto: b Esiste ma richiede sempre il necessario accordo tra le parti che definiscono il perimetro delle prerogativ e che il committente è legittimato ad esercitare nel corso dell'attuazione del programma contrattuale v 27 1 La legge n. 81 del 2017: c Contiene disposizioni relative alla tutela dei rapporti di lavoro autonomo v 2 La legge n. 81 del 2017: - a Non si applica agli imprenditori, ivi inclusi i piccoli imprenditori v 3 Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 81 del 2017: b Si considera abusivo il rifiuto del committente di stipulare il contratto in forma scritta v 4 Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 81 del 2017, sono abusive e prive di effetto le clausole mediante le qual i le parti concordano termini di pagamento superiori a: - c 60 giorni dalla data del ricevimento da parte del committente della fattura o della richiesta di pagamento v 5 Ai sensi dell'art. 4 della legge n. 81 del 2017: - c I diritti di utilizzazione economica relativi ad apporti originali e invenzioni realizzati nell'esecuzione del contratto spettano al lavoratore autonomo coerentemente con le disposizioni indicate all'interno dello stesso articolo v 6 Le lavoratrici ed i lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, tenuti al versamento della contribuzione maggiorata alla Gestione s eparata, hanno diritto ad un trattamento economico per congedo parentale per un periodo massimo pari a : c Sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino v 7 I trattamenti economici per congedo parentale sono corrisposti ai lavoratori autonomi a condizione che: - a Risultino accreditate almeno tre mensilità della contribuzione maggiorata nei dodici mesi precedenti l'inizio del periodo indennizzabile v 8 La gravidanza, la malattia e l'infortunio dei lavoratori autonomi che prestano la loro attività in via continu ativa per il committente non comportano l'estinzione del rapporto di lavoro, la cui esecuzione, su richiesta del lavoratore, rimane sospesa, senza diritto al corrispettivo: a Per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare, fatto salvo il venir meno dell'interesse del co mmittente v 9 Lo sportello dedicato al lavoro autonomo: 4 Come si desume dall'art. 2094 c.c.: c Non è un contratto a prestazioni corrispettive v 5 Nel contratto di lavoro: d Devono essere determinate le mansioni per le quali il lavoratore viene assunto e la corrispondente retrib uzione v 6 Ai sensi dell'art. 2103 c.c.: d Anche il luogo della prestazione lavorativa può essere unilateralmente modificato dal datore di lavoro, seppur con il rispetto di alcuni limiti v 7 La forma del contratto di lavoro: c Di norma, è libera v 8 Ai sensi dell'art. 2096 c.c.: c E' consentita la stipulazione di un "patto di prova" e, cioè, la previsione di un iniziale periodo di tempo de finito ed utile ad entrambi i contraenti per verificare la reciproca soddisfazione v 9 Come regola generale, al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non s uperiore a: a 12 mesi v 10 Per i dirigenti, la durata massima del vincolo connesso alla stipula del patto di non concorrenza non pu ò superare: b i 5 anni v 31 1 La l. n. 264/1949: d Ha sancito per lungo tempo il monopolio pubblico della funzione del collocamento, con divieto, penalme nte sanzionato, di ogni forma di intermediazione privata v 2 Il d.lgs. n. 469/1997: d Ha abolito il divieto di mediazione privata, liberalizzando l'attività di collocamento e subordinando l'apert ura dei servizi per l'impiego da parte dei privati al rispetto di rigorosi requisiti di affidabilità professionale finanziaria v 3 Il d.lgs. n. 150/2015: d Contiene disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive v 4 Per effetto del d.lgs. n. 150/2015, la rete dei servizi per il lavoro: c E' costituita dai seguenti soggetti: Anpal, Inps, Inail, Agenzie private per il lavoro accreditate e gli altri so ggetti autorizzati all'esercizio di attività di intermediazione, fondi interprofessionali, fondi bilaterali operanti nel settore delle agenzie di somministrazione di lavoro, l'ISFOL, il sistema delle Camere di Commercio, le Univers ità e gli istituti di scuola secondaria di secondo grado v 5 Nell'ambito della riforma dei serivizi per il lavoro, il ruolo di coordinamento è svolto: c Dall'Anpal v 6 Il d.lgs. n. 150/2015: - c Prevede principi generali in materia di politiche attive del lavoro in applicazione dei quali si delinea il per corso che il disoccupato dovrebbe intraprendere per trovare un lavoro v 7 Sono considerati disoccupati: a I lavoratori privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione ad iniziative di politica attiva del lavoro concordate con il servizio per il lavoro v 8 Il patto di servizio personalizzato: a Deve contenere almeno i seguenti elementi: individuazione di un responsabile delle attività, definizione del profilo personale di occupabilità, definizione degli atti di ricerca attiva da compiere e la loro tempistica, disponi bilità del richiedente alla partecipazione di attività di rafforzamento delle competenze formative e di riqualific azione v 9 Per quanto concerne la procedura di assunzione: a Una volta che domanda ed offerta di lavoro si sono positivamente incontrate, vige la regola dell'assunzi one diretta, la quale comporta che il contratto individuale di lavoro subordinato può essere stipulato liberamente da lle parti senza dover passare per il centro per l'impiego o per un'agenzia per il lavoro v 10 Per quanto concerne il collocamento obbligatorio: - b Nel caso di illecito rifiuto di assunzione, l'impresa può essere condannata dal giudice a costituire coattiv amente il contratto di lavoro ex art. 2932 c.c., qualora la richiesta di assunzione contenga gli elementi essenzia li del contratto non concluso, oppure l'impresa potrà essere condannata al risarcimento dei danni patiti dal disabile in ragione della mancata assunzione v 32 1 L'imprenditore: b E' il capo dell'impresa e da lui dipendono gerarchicamente i suoi collaboratori v 2 Ai sensi dell'art. 2104 c.c.: b Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall'interesse dell'impresa e da quello superiore della produzione nazionale v 3 Ai sensi dell'art. 2104 c.c.: b Il prestatore deve osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'i mprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende v 4 Il potere direttivo: - d E' un effetto giuridico del contratto di lavoro subordinato v 5 Il c.d. potere di specificazione: d Consiste nella possibilità di dettare le disposizioni per l'esecuzione del lavoro, ovvero di specificare le prestazione dovuta dal lavoratore. v 6 Il potere direttivo: d Può essere esercitato anche per prescrivere regole di condotta che non riguardano il modo di svolgere l a prestazione in sé considerata, avendo una valenza esclusivamente organizzativa v 7 Il potere direttivo: a Non rientra nella categoria dei diritti potestativi b Non è un effetto giuridico del contratto di lavoro subordinato c Consente di conformare la condotta del lavoratore alle regole prescritte, al fine di garantire il regolare ed efficiente funzionamento dell'organizzazione del lavoro v d Non può essere esercitato anche per prescrivere regole di condotta 8 L'ambito del potere organizzativo: - c Si estende ai comportamenti privati del lavoratore - all'esterno o all'interno del luogo di lavoro - solo in casi eccezionali v 9 Sono espressioni del potere direttivo del datore di lavoro: - c Anche le modifiche delle mansioni assegnate al lavoratore nel corso del rapporto di lavoro v 10 Sono espressioni del potere direttivo del datore di lavoro: - a Anche le modifiche del luogo di esecuzione della prestazione di lavoro (trasferimento, trasferta e distacc o) v 33 1 La mansione: d Identifica i compiti in concreto espletati dal lavoratore, costituendo in senso proprio l'oggetto dell'obbliga zione di lavoro v 2 Le categorie legali previste dall'art. 2095 c.c. sono: d Operai, impegati, quadri e dirigenti v 3 Lo ius variandi: - d Consiste nel potere del datore di lavoro di modificare le mansioni assegnate al lavoratore nel corso del r apporto di lavoro e quindi l'insieme dei compiti e delle operazioni che il lavoratore può essere chiamato a svolg ere v 4 Nella previgente disciplina, in caso di assegnazione del lavoratore a mansioni superiori: - d L'assegnazione diveniva definitiva (se non disposta per sostituire un lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto) dopo il periodo fissato dai contratti collettivi e comunque non superiore a 3 mesi v 5 Stando all'art. 2103 c.c., come novellato dal d.lgs. n. 81/2015, il lavoratore: c Può essere adibito a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria di inquadramento delle ultime effettivamente svolte v 6 La nuova nozione di equivalenza: c Segna il superamento del vecchio "limite" del rispetto della professionalità acquisita e dell'utilizzo del bagaglio di conoscenze pregresse v 7 Il limite esterno alla "nuova" mobilità orizzontale: - c E' costituito dal rispetto della categoria legale e del livello di inquadramento v 8 Nella nuova formulazione dell'art. 2103 c.c. l'assegnazione a mansioni inferiori: - b E' consentita in caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidono sulla posizione del lav 4 Nel caso Lopez Ribalda e altri c. Spagna: d Nessuna delle precedenti v 5 Ai sensi della nuova formulazione dell'art. 4 St.lav.: c Gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilita' di controllo a distanza dell' attivita' dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato d alla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali v 6 La nuova formulazione dell'art. 4 St.lav.: c Prevede due tipologie di mezzi di controllo: i) mezzi di controllo rispetto ai quali il lavoratore è soggetto p assivo; ii) mezzi di controllo rispetto ai quali il lavoratore è soggetto attivo v 7 Con riferimento ai mezzi di controllo in cui il lavoratore è soggetto passivo, il controllo giudiziale: c Investirà sia la sussistenza delle esigenze che giustificano l'impiego di tali mezzi, sia il rispetto della procedura di autorizzazione v 8 Tra i mezzi di controllo rispetto ai quali il lavoratore è soggetto attivo: b Rientrano gli accessi alle aree aziendali riservate v 9 Per i mezzi di controllo rispetto ai quali il lavoratore è soggetto attivo: b Non sarà necessario l'accordo collettivo v 10 Per l'utilizzabilità delle informazioni raccolte con mezzi di controllo rispetto ai quali il lavoratore è sogge tto passivo: - a I mezzi di controllo dovranno essere installati e impiegati nel rispetto della normativa e nel rispetto della disciplina sulla privacy v 37 1 L'art. 8 St.lav.: - b Vieta l'indagine non solo su opinioni politiche, religiose, sindacali, ma anche su tutti i fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell'attitudine professionale del lavoratore v 2 E' possibile affermare che: b Se il datore di lavoro senza un comportamento attivo e volontario accede a dei dati personali del lavorat ore, non può essere sanzionato v 3 Il datore di lavoro, in ogni caso di contatto finalizzato alla stipulazione di un contratto di lavoro: d Dovrà adempiere gli obblighi relativi all'informativa dell'interessato e all'acquisizione del suo consenso v 4 Nelle organizzazioni di tendenza: d Le opinioni possono diventare oggetto di indagine nelle organizzazione di tendenza dove, considerata l' attività di tale organizzazioni, un lavoratore non in linea con la scelta ideologica del suo datore rischia di incidere neg ativamente sull'organizzazione stessa v 5 Il diritto alla privacy: - c E' inscindibilmente connesso alla tutela della dignità umana v 6 I principi di pertinenza, adeguatezza e non eccedenza: c Sono volti a rendere la raccolta quanto più specifica possibile, minimizzando la quantità di dati e limitan dola ai soli dati necessari per il perseguimento delle finalità determinate. v 7 Il responsabile del trattamento: - d La sua nomina è obbligatoria se il titolare decide di esternalizzare il trattamento; facoltativa se il responsabile è nominato da altro responsabile. v 8 Il principio di limitazione della conservazione: c Consente la conservazione del dato per un tempo non superiore a quello neccessario per le finalità del t rattamento v 9 La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea: b Costituisce trattamento dei dati personali e a tal fine è consigliato di: fornire adeguata informativa sul tra ttamento dei dati (con riferimento alla durata della conservazione) v 10 L'art. 9 del GDPR: - d Esclude il trattamento dei dati sensibili, ovvero quei dati che rilevino l'origine razziale o etnica, le opinion i politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati bio metrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orienta mento sessuale della persona. v 38 1 Il lavoratore: a Deve usare la diligenza richiesta, secondo canoni di perizia ed esperienza, dal tipo di attività che è chiamato a svolgere v 2 La determinazione della prestazione minima dovuta: a Si basa sui parametri rappresentati dalla diligenza richiesta dalla natura di tale prestazione e dal soddisf acimento dell'interesse dell'imprenditore-creditore v 3 L'interesse dell'impresa, quale parametro contenuto nell'art. 2104, c. 2, c.c.: - a Sta ad indicare che la prestazione del debitore deve corrispondere all'interesse soggettivo dell'imprendit ore-creditore v 4 L'obbligo di obbedienza/osservanza: - c E' un elemento essenziale della prestazione lavorativa, derivante dalla subordinazione del dipendente al datore di lavoro e, quindi, riconducibile al potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro di cui all'art. 2106 c.c. v 5 L'obbligo di obbedienza da parte del prestatore di lavoro: c Non è privo di limiti v 6 Il datore di lavoro: c Non può imporre direttive che abbiano ad oggetto comportamenti contra legem v 7 Nella nozione di insubordinazione: d E' ricompreso ogni comportamento che incida sull'esecuzione e sul corretto svolgimento delle disposizio ni e degli ordini impartiti dall'imprenditore o dai superiori gerarchici e ciò senza che sia necessario che tale comportam ento abbia arrecato un pregiudizio all'azienda v 8 Ai sensi dell'art. 2105 c.c.: d Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprendit ore, né divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in m odo da poter recare ad essa pregiudizio v 9 L'obbligo di non concorrenza è da ritenersi violato: d Ogniqualvolta il lavoratore (non importa se in forma subordinata, o autonoma, o imprenditoriale) tratta af fari nel medesimo settore di attività dell'impresa dalla quale dipende v 10 Ai sensi dell'art. 2125 c.c.: - b La forma del patto di non concorrenza è scritta ad substantiam e la durata, elemento essenziale del patt o, la cui assenza è causa di nullità, è prevista in un massimo di 5 anni per il dirigente e di 3 anni per il lavoratore privo dell a qualifica dirigenziale v 39 1 Ai sensi dell'art. 36 Cost.: c la durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge v 2 Il d.lgs. n. 66/2003: - c devolve alla contrattazione collettiva numerose facoltà di deroga in peius agli orari legali v 3 Ai sensi del d.lgs. n. 66/2003: - c i contratti collettivi di lavoro possono riferire l'orario normale alla durata media delle prestazioni lavorativ e in un periodo non superiore all'anno v 4 La disciplina dell'orario normale di lavoro: d non si applica ai dirigenti v 5 La fissazione dell'orario massimo settimanale: - d È demandata, di regola, ai contratti collettivi di lavoro (di qualsiasi livello) v 6 La durata media dell'orario di lavoro: d non può in ogni caso superare, per ogni periodo di sette giorni, le quarantotto ore, comprese le ore di lavoro straordinario v 7 La durata media dell'orario di lavoro: d deve essere calcolata con riferimento ad un periodo non superiore a quattro mesi v 8 A fronte di una prestazione di lavoro straordinario: c i contratti collettivi possono consentire che, in alternativa o in aggiunta alle maggiorazioni retributive, i lavoratori usufruiscano di riposi compensativi v 9 Ai sensi dell'art. 5, c. 3, d.lgs. n. 66/2003, il ricorso al lavoro straordinario: - c È ammesso soltanto previo accordo tra datore di lavoro e lavoratore per un periodo che non superi le duecentocinquanta ore annuali v 5 Ai fini della configurabilità del distacco: - b È richiesto, tra l'altro, che il periodo di attività presso il distaccatario sia temporaneo v 6 L'art. 31, co. 1, d.lgs. n. 276 del 2003 dispone che: - b i gruppi d'impresa possono delegare alla società capogruppo, lo svolgimento degli adempimenti ammini strativi in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori dipendenti dalle varie società c ontrollate e collegate v 7 Le imprese che compongono un contratto di rete: - c possono agevolmente ricorrere al distacco in quanto l'interesse della parte distaccante sorge automatic amente in ragione dell'esistenza del contratto di rete v 8 Le imprese che compongono un contratto di rete: d possono ricorrere al distacco v 9 Il termine di decadenza per l'impugnazione del distacco è: c 60 giorni v 10 In caso di distacco privo dei requisiti di cui all'art. 30, co. 1, d.lgs. n. 276/2003: - a È prevista un'ammenda di € 50 per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione v 43 1 Il Decreto Dignità: c ha ridotto la durata massima dei contratti a termine v 2 Il Decreto Dignità: d ha ridotto il numero massimo di proroghe per il contratto a termine v 3 Di norma e in assenza di causali, al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di du rata non superiore a: - b 12 mesi v 4 L'apposizione di un termine alla durata di un contratto di lavoro subordinato: a non è consentita ai datori di lavoro che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi v 5 Qualora il numero delle proroghe sia superiore a quello consentito dalla legge, il contratto si trasforma i n contratto a tempo indeterminato dalla data di decorrenza: d della quinta proroga v 6 La legge ammette la stipulazione di successivi contratti a tempo determinato tra le stesse parti solo a co ndizione che tra un rapporto e l'altro sussista un intervallo minimo di: . c almeno 10 giorni nel caso in cui il contratto precedente abbia una durata inferiore o pari a sei mesi v 7 Salvo diverse previsioni dei contratti collettivi, la percentuale di lavoratori assunti con contratto a tempo determinato non può essere superiore: - c al 20% dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell'anno di assunzione v 8 Salvo diversa disposizione dei contratti collettivi, il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a 6 mesi ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro: a entro i successivi 12 mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termin e v 9 In caso di inosservanza dell'obbligo di corrispondere al lavoratore assunto con contratto a tempo deter minato il trattamento economico e normativo in atto nell'impresa per i lavoratori con contratto a tempo ind eterminato comparabili: - c il datore è tenuto al pagamento di una sanzione amministrativa, il cui importo risente del numero dei lav oratori colpiti dalla violazione v 10 L'impugnazione del contratto a tempo determinato deve avvenire entro: d 180 giorni dalla cessazione del singolo contratto v 44 1 Il lavoratore part-time: - b non deve ricevere un trattamento meno favorevole rispetto al lavoratore a tempo pieno di pari inquadra mento v 2 Il d.lgs. n. 81/2015, in materia di lavoro a tempo parziale: - c non ha mantenuto la distinzione tra part time orizzontale, verticale e misto v 3 Ai sensi del d.lgs. n. 81/2015: d nel caso di assunzione a tempo parziale il datore di lavoro è tenutoa darne tempestiva informazione al p ersonale dipendente con rapporto a tempo pieno in unità produttive site nello stesso ambito comunale v 4 Nel caso in cui il contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro non disciplini il lavoro supplementare, il datore di lavoro può richiedere prestazioni supplementari in misura non superiore: d al 25% delle ore settimanali concordate v 5 Il lavoro straordinario nel part time: - a È consentito v 6 La disciplina delle clausole elastiche nel d.lgs. n. 81/2015: b prevede un preavviso di 2 giorni lavorativi, fatte diverse intese tra le parti v 7 Le modifiche dell'orario di lavoro, effetto di clausole elastiche (art. 6, co. 6, d.lgs. n. 81/2015), comporta no il diritto del lavoratore ad una maggiorazione: - c del 15% della retribuzione oraria globale di fatto, comprensiva dell'incidenza della retribuzione sugli istit uti retributivi indiretti ed differiti v 8 Il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale per ai lavoratori: a È riconosciuto a lavoratori affetti da patologie oncologiche v 9 Il lavoratore può chiedere, per una sola volta, in luogo del congedo parentale, la trasformazione del rap porto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, purché con una riduzione di orario non superio re al 50%. In tal caso, il datore è tenuto a dar corso alla trasformazione: c entro 15 giorni dalla richiesta v 10 Con riferimento alla disciplina del part time, nell'ipotesi di omessa indicazione della collocazione tempo rale: - c il giudice determina le modalità temporali di svolgimento della prestazione lavorativa a tempo parziale, t enendo conto delle responsabilità familiari del lavoratore interessato e della sua necessità di integrazione del reddito medi ante lo svolgimento di altra attività lavorativa, nonché delle esigenze del datore di lavoro v 45 1 Nella disciplina della somministrazione, il potere direttivo nei confronti dei lavoratori somministrati è eser citato: - a dall'utilizzatore v 2 Il contratto di somministrazione di lavoro è vietato: a solo per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero b per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero v 3 Il contratto di somministrazione di lavoro: c È stipulato in forma scritta v 4 L'utilizzatore: d ogni 12 mesi comunica alle rappresentanze sindacali il numero dei contratti di somministrazione di lavor o conclusi, la durata degli stessi, il numero e la qualifica dei lavoratori interessati v 5 Il somministratore: - c informa i lavoratori sui rischi per la sicurezza e la salute connessi alle attività produttive e li forma e add estra all'uso delle attrezzature di lavoro necessarie allo svolgimento dell'attività lavorativa v 6 I lavoratori assunti dalle agenzie di somministrazione: b godono dei diritti sindacali sanciti dallo Statuto dei lavoratori v 7 Il numero dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato ovvero con contratto di somministrazi one a tempo determinato non può eccedere: a il 30% dei lavoratori a tempo indeterminato in forza presso l'utilizzatore al 1° gennaio dell'anno di stipula zione di tali contratti v 8 La somministrazione a tempo determinato non può superare il limite massimo di: - b 24 mesi (o quello diverso fissato dalla contrattazione collettiva) v 9 La disciplina della somministrazione a tempo indeterminato: c prevede che possano essere somministrati a tempo indeterminato esclusivamente i lavoratori assunti d al somministratore a tempo indeterminato v 10 La disciplina della somministrazione di lavoro: - d prevede la nullità del contratto di somministrazione di lavoro in mancanza di forma scritta. In tal caso i la voratori sono considerati a tutti gli effetti alle dipendenze dell'utilizzatore v 46 1 Il contratto di lavoro intermittente: c oggi è disciplinato dal d.lgs. n. 81/2015 v 2 Le esigenze che giustificano il ricorso al lavoro intermittente: - d sono stabilite dalla contrattazione collettiva v 3 Il contratto di lavoro intermittente: b può prevedere un obbligo di disponibilità del lavoratore alla chiamata del datore v 4 Il contratto di lavoro intermittente può in ogni caso essere concluso: a con soggetti di età inferiore a 24 anni v b E' stipulato per iscritto ai fini della regolarità amministrativa e della prova v 3 L'accordo relativo alla modalità di lavoro agile: - d Individua le condotte, connesse all'esecuzione della prestazione lavorativa all'esterno dei locali aziendal i, che danno luogo all'applicazione di sanzioni disciplinari v 4 L'accordo relativo alla modalità di lavoro agile: b Può riconoscere il diritto all'apprendimento permanente, in modalità formali, non formali o informali, e all a periodica certificazione delle relative competenze v 5 Il d.lgs. n. 81/2017, in materia di lavoro agile: a Prevede il diritto del lavoratore agile ad un trattamento economico e normativo non inferiore a quello co mplessivamente applicato, in attuazione dei contratti collettivi di cui all'art. 51, d.lgs. n. 81/2015, nei confronti dei lavorat ori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all'interno dell'azienda v 6 Il d.lgs. n. 81/2017, in materia di lavoro agile: d Si limita ad un rinvio alle previsioni di cui all'art. 4 St.lav., rimandando ad un accordo fra le parti la discipl ina degli aspetti più rilevanti v 7 Ai sensi dell'art. 4 St.lav.: c Non sono necessari previ accordi o autorizzazioni per gli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa e per gli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze v 8 Stando alla disciplina in materia di lavoro agile: - b Il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici a ssegnati al lavoratore per lo svolgimento dell'attività lavorativa v 9 Stando alla disciplina in materia di lavoro agile: - b Il lavoratore ha diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dipendenti da rischi connessi alla prestazione lavorativa resa all'esterno dei locali aziendali v 10 Ai sensi dell'art. 90, co. 4, d.l. 19 maggio 2020, n. 34: a Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, viene riconosciuto il diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali, fermo rest ando il rispetto degli obblighi informativi ex artt. 18-23, l. n. 81/2017, ai genitori lavoratori dipendenti del se ttore privato, i presenza di determinate condizioni v 50 1 La regola secondo la quale la retribuzione è il corrispettivo del lavoro prestato: b sopravvive in mancanza di diverse disposizioni di legge e contratto collettivo, ma prevede numerose "de viazioni" v 2 Ai sensi dell'art. 36 Cost.: b il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro prestato e in og ni caso sufficiente a garantire a sé e alla sua famiglia una esistenza libera e dignitosa v 3 In virtù del principio di corrispettività: b la retribuzione deve essere proporzionata alla quantità e qualità della prestazione v 4 In caso di sospensione della prestazione per fatti non imputabili al lavoratore: d spetta al lavoratore una retribuzione sufficiente entro i limiti dettati dalla legislazione v 5 Nel nostro ordinamento: d non esiste una legge che definisca cosa debba intendersi per retribuzione «sufficiente» v 6 Ll Protocollo 23 luglio 1993:d rimetteva alla contrattazione collettiva di secondo livello la sola definizione della parte variabile della retribuzione v 7 Nel nostro ordinamento, anche per effetto dell'elaborazione giurisprudenziale: - c non tutte le voci che compongono la retribuzione concorrono a definire la retribuzione sufficiente v 8 L'Accordo Interconfederale del 15 aprile 2009: c attribuisce al secondo livello contrattuale il potere di accrescere in termini reali il trattamento economico v 9 Stando alla giurisprudenza maggioritaria: - a nella determinazione della c.d. «giusta retribuzione» non si debbono escludere in via automatica gli istit uti retributivi contrattuali che eccedono il minimo salariale v 10 L'art. 2099 c.c.: c non sancisce il principio di proporzionalità della retribuzione v 51 1 Nell'ordinamento italiano: b non vige un principio di onnicomprensività della retribuzione v 2 I superminimi: d sono previsti, tra l'altro, dal contratto individuale v 3 I superminimi: d sono elementi accessori della retribuzione che si pongono al di sopra del minimo tabellare v 4 Secondo la giurisprudenza maggioritaria: c il superminimo individuale, essendo frutto di un accordo fra le parti, può essere ridotto o eliminato con u na successiva intesa fra le stesse v 5 I superminimi: b sono somme di denaro che i datori di lavoro concordano con i singoli lavoratori o con il sindacato, in ag giunta alla retribuzione base v 6 Il superminimo: a È normalmente soggetto al principio dell'assorbimento v 7 La retribuzione variabile: - b È un premio aggiuntivo riconosciuto al lavoratore a seguito di una valutazione positiva dei risultati da lui conseguiti e del contributo fornito nell'arco di un tempo predeterminato v 8 La prassi aziendale: - c può individuare sia i premi legati ad oggettivi e specifici parametri, siai premi meramente discrezionali, slegati da qualsivoglia parametro prefissato e obiettivamente individuati v 9 Nella prassi, i premi di risultato: b vengono normalmente distinti in premi di produttività e in premi di redditività v 10 Tra i trattamenti retributivi aggiuntivi: d rientrano i premi fedeltà v 52 1 Le norme che regolano la materia antidiscriminatoria: a sono contenute in fonti internazionali, europee e interne v 2 La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo: - c È stata adottata il 10 dicembre 1948 v 3 La Direttiva 2000/43/CE: d sancisce il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origin e etnica v 4 Ai sensi dell'art. 3 Cost.: b È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto l a libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazio ne di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese v 5 Ai sensi dell'art. 15 St.lav.: - b È nullo qualsiasi patto od atto diretto licenziare un lavoratore, discriminarlo nella assegnazione di qualifi che o mansioni, nei trasferimenti, nei provvedimenti disciplinari, o recargli altrimenti pregiudizio a causa della sua affilia zione o attività sindacale v 6 In materia di fattori di rischio e discriminazioni: - a non sono considerati comportamenti discriminatori le differenze di trattamento dovute a caratteristiche c he costituiscono requisito essenziale e determinante per lo svolgimento dell'attività nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza v 7 In caso di licenziamento discriminatorio: - d il datore di lavoro è obbligato a corrispondere un'indennità risarcitoria non inferiore alle cinque mensilità v 8 In caso di licenziamento discriminatorio: c il datore di lavoro è obbligato a corrispondere al lavoratore un'indennità risarcitoria, nella misura della re tribuzione maturata dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione, dedotto quanto eventu almente percepito dal lavoratore attraverso un'altra occupazione v 9 Il d.lgs. n. 198/2006 prevede: - b un'azione ordinaria individuale dove può agire in giudizio, sia la persona interessata, sia il Consigliere o la Consigliera di parità provinciale o regionale anche a processo iniziato su delega dell'interessata V c prevede periodi di sospensione dell'attività lavorativa precedenti e successivi al parto, che si distinguon o in congedi di maternità, di paternità e congedi parentali v 7 Il congedo di maternità: a corrisponde al periodo che intercorre tra l'inizio del secondo mese precedente la data presunta del parto e la fine del terzo mese successivo alla data in cui il parto ha avuto luogo, ancorché posticipato rispetto alla pre visione v 8 Il d.lgs. n. 80/2015: a ha aumentato da otto a dodici anni l'età di ogni figlio per il quale ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro v 9 Tra le ipotesi di sospensione del rapporto di lavoro: a rientrano i congedi culturali e professionali v 10 Tra le ipotesi di sospensione del rapporto di lavoro: - a rientra il servizio militare v 56 1 Ai sensi dell'art. 2118 c.c.: d ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, dando il preavviso n el termine e nei modi stabiliti dagli usi o secondo equità v 2 Nell'ipotesi di dimissioni, il preavviso: - d non spetta qualora il lavoratore si dimetta per giusta causa ovvero qualora il datore di lavoro ponga in e ssere una causa che non consenta neppure la prosecuzione provvisoria del rapporto di lavoro (art. 2119 c.c.). v 3 Le dimissioni: - d sono, in linea generale, una decisione libera ed insindacabile, fatta eccezione per l'ipotesi in cui non sia no volontariamente espresse dalle parti v 4 A pena di inefficacia, la modalità telematica: - c È prevista sia per le dimissioni, sia per la risoluzione consensuale v 5 Ai sensi dell'art. 26, d.lgs. n. 151/2015: c entro sette giorni dalla data di trasmissione del modulo il lavoratore ha la facoltà di revocare le dimission i e la risoluzione consensuale con le medesime modalità v 6 Il D.M. 15 dicembre 2015: c definisce i dati contenuti nel modulo per le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e la loro revoca, nonché gli standard e le regole tecniche per la compilazione del modulo e per la sua trasmissione al d atore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente v 7 La procedura descritta dall'art. 26, d.lgs. n. 151/2015: a non è applicabile al lavoro domestico v 8 Nella nozione di dimissioni per giusta causa: - a rientrano le dimissioni dovute a mancato pagamento della retribuzione v 9 Nella nozione di dimissioni per giusta causa: a rientrano le dimissioni dovute a modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative v 10 Nella nozione di dimissioni per giusta causa: - a rientrano le dimissioni dovute a mobbing v 57 1 Il nucleo regolativo originario del licenziamento individuale: - d va individuato negli artt. 2118 e 2119 c.c. v 2 Licenziamento e dimissioni: d in seguito all'entrata in vigore del Codice Civile si sono evoluti, sul piano regolativo, seguendo linee e tempi differenti v 3 Ai sensi dell'art. 2119 c.c., nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato: - c il recesso può avvenire solo per giusta causa v 4 Le regole in materia di computo dell'indennità sostitutiva del preavviso: - c sono dettate dall'art. 2121 c.c. v 5 In caso di morte del lavoratore, l'indennità sostitutiva del preavviso: - c deve essere corrisposta ai soggetti individuati dall'art. 2122 c.c. nei confronti dei quali svolge, insieme al trattamento di fine rapporto una funzione assistenziale v 6 Il principio di necessaria giustificazione del licenziamento individuale: a È stato introdotto dalla l. n. 604/1966 v 7 La legge n. 604/1966: a si applicava ai soli datori di lavoro con più di 35 dipendenti v 8 L'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, nella sua originaria formulazione: a si applicava alle imprese con più di 15 dipendenti per unità produttiva v 9 La l. n. 108/1990 estese il campo di applicazione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori: a in ogni caso, al datore di lavoro imprenditore e non imprenditore, che occupa alle sue dipendenze più di sessanta prestatori di lavoro v 10 Esclusi dalla tutela legale contro il licenziamento privo di giustificazione: a sono i dirigenti, i lavoratori domestici, gli atleti professionisti e i dipendenti aventi i requisiti per la pensio ne di vecchiaia v 58 1 Possono essere licenziati ad nutum: - d i lavoratori assunti in prova v 2 Possono essere licenziati ad nutum: d gli atleti professionisti v 3 Rientrano nell'area della libera recedibilità: d anche i lavoratori che hanno raggiunto l'età pensionabile v 4 Le disposizioni di cui all'art. 10. l. n. 604/1966: c non si applicano ai dirigenti v 5 Ai sensi dell'art. 2096 c.c.: - c durante il periodo di prova ciascuna delle parti può recedere dal contratto, senza obbligo di preavviso o d'indennità v 6 Durante il periodo di prova, secondo la giurisprudenza: - a il recesso può intervenire solo dopo un periodo di tempo che sia concretamente idoneo a permettere al datore di lavoro una valutazione delle prestazioni del lavoratore v 7 Durante il periodo di prova, secondo la giurisprudenza: a È illegittimo il licenziamento intervenuto ad una distanza troppo breve dall'inizio del rapporto o in condizi oni tali da aver reso comunque impossibile l'effettivo svolgimento della prova v 8 Sono licenziabili ad nutum, salvo che abbiano optato per la prosecuzione del rapporto di lavoro: a i lavoratori che abbiano raggiunto il 67° v 9 L'art. 24, c. 4, d.l. n. 201/2011: - a incentiva il proseguimento dell'attività lavorativa fino all'età di settant'anni v 10 A parere della giurisprudenza: - a la legge non attribuisce al lavoratore il diritto potestativo di proseguire nel rapporto di lavoro fino al raggi ungimento del 70° anno di età v 59 1 Ai sensi dell'art. 2119 c.c.: - d ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto prima della scadenza del termine, se il contratto è a t empo determinato, o senza preavviso, se il contratto è a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non cons enta la prosecuzione anche provvisoria, del rapporto v 2 La giusta causa, secondo dottrina e giurisprudenza: - d si sostanzia non soltanto in un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali, ma anche in qualsiasi altra circostanza o situazione esterna al rapporto di lavoro idonea a ledere il vincolo fiduciario e, dunque, impedendo la prosecuzione del rapporto di lavoro v 3 La giusta causa: d si distingue dagli altri motivi di licenziamento, sia sul profilo qualitativo, sia sul profilo quantitativo v 4 Ai fini della configurabilità della giusta causa: - c il fatto o comportamento esterno hanno rilievo nella misura in cui incidono sull'aspettativa e sulla probab ilità di un esatto adempimento, per il futuro, dell'obbligazione lavorativa v 5 La Corte Costituzionale, con una sentenza del 1982: c ha riconosciuto al licenziamento per giusta causa il carattere proprio della sanzione disciplinare con la c onseguente applicazione della disciplina prevista all'art. 7 della l.n. 300/1970 v dimento dell'autorità competente che riguarda la persona del lavoratore e che rende la sua prestazione non eseguibile v 8 Nel caso di giustificato motivo oggettivo, il sindacato del giudice: a Ha come oggetto, tra l'altro, la decisione imprenditoriale in sé considerata, nella sua effettiva sussistenz a e non pretestuosità o arbitrarietà V 9 Nel caso di giustificato motivo oggettivo, il datore di lavoro: a Non solo deve provare la ricorrenza del giustificato motivo oggettivo di licenziamento, ma dovrà, altresì, secondo il prevalente orientamento giurisprudenziale, provare l'inevitabilità dello stesso, ossia del licenziamento come extrema ratio V 10 Il licenziamento plurimo per giustificato motivo oggettivo: a Consiste in una pluralità di licenziamenti individuali, non soggetti pertanto alla diversa disciplina dei lice nziamenti collettivi laddove non integrino i requisiti numerici, spaziali e temporali previsti dalla l.n. 223/1991 V 62 1 Quando il licenziamento è intimato per giustificato motivo oggettivi il datore di lavoro: d a pena di inefficacia del recesso, deve comunicare al lavoratore il licenziamento in forma scritta, con la specificazione dei motivi che lo hanno determinato V 2 Per effetto della Riforma Fornero: - d Nelle aziende con più di 15 dipendenti l'intimazione del recesso deve essere obbligatoriamente precedu ta da una procedura di conciliazione davanti alla ITL V 3 La procedura di conciliazione davanti alla ITL, prevista dalla Legge Fornero: - d non deve essere osservata in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo di lavoratori a cui è applicabile la disciplina delle tutele crescenti V 4 Nell'ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, nell'istanza alla ITL il datore di lavoro: a non deve dichiarare l'intenzione di procedere al licenziamento per GMO b non deve indicare i motivi del licenziamento medesimo e le eventuali misure di assistenza alla ricollocaz ione del lavoratore interessato c deve dichiarare l'intenzione di procedere al licenziamento per GMO V d non deve indicare i propri recapiti (indirizzo PEC) 5 Nell'ambito del tentativo obbligatorio di conciliazione previsto per l'ipotesi di licenziamento per giustificat o motivo oggettivo: - c la ITL trasmette convocazione al datore di lavoro e al lavoratore nel termine perentorio di 7 giorni dalla ri cezione della comunicazione V 6 Nell'ambito del tentativo obbligatorio di conciliazione previsto per l'ipotesi di licenziamento per giustificat o motivo oggettivo, l'incontro durante il quale le parti, con la partecipazione attiva della Commissione, esa minano anche soluzioni alternative al recesso, si conclude: c entro 20 giorni dal momento in cui la ITL ha trasmesso la convocazione V 7 Nell'ambito del tentativo obbligatorio di conciliazione previsto per l'ipotesi di licenziamento per giustificat o motivo oggettivo, se la conciliazione ha esito positivo e prevede la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro: - a il lavoratore, ove ne abbia i requisiti, fruisce dell'indennità di disoccupazione V 8 Nell'ambito del tentativo obbligatorio di conciliazione previsto per l'ipotesi di licenziamento per giustificat o motivo oggettivo: - a il comportamento complessivo delle parti, desumibile anche dal verbale redatto in sede di Commissione provinciale di conciliazione e dalla proposta conciliativa avanzata dalla stessa, è valutato dal giudice per la determin azione dell'indennità risarcitoria e delle spese di giudizio nel caso di una successiva azione giudiziaria V 9 Il recesso intimato all'esito del procedimento di conciliazione preventiva, previsto per l'ipotesi di licenzia mento per giustificato motivo oggettivo, produce effetto: - a dal giorno della ricezione della comunicazione datoriale da parte della ITL, salvo l'eventuale diritto del la voratore al preavviso o alla relativa indennità sostitutiva V 10 Resta in ogni caso la facoltà del datore di lavoro di revocare il licenziamento, in qualunque momento e d in qualunque forma, anche mediante fatti concludenti: a sia se intimato per giusta causa, sia se intimato per giustificato motivo, soggettivo/oggettivo V 63 1 La tutela obbligatoria si applica: - b ai datori di lavoro privati, imprenditori e non che occupino alle loro dipendenze fino a 15 lavoratori V 2 Quando il giudice accerti con sentenza che non ricorrano gli estremi del licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo: b il datore di lavoro deve riassumere il lavoratore V 3 Quando il giudice accerti con sentenza che non ricorrano gli estremi del licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo: c il datore di lavoro può scegliere se riassumere il lavoratore entro 3 giorni, oppure risarcire il lavoratore d el danno patito corrispondendo una indennità di importo compreso tra 2,5 e 6 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto V 4 Con riferimento al campo di applicazione della tutela obbligatoria, nella misura dell'indennità occorre av er riguardo: - c del numero dei dipendenti, della dimensione d'impresa, dell'anzianità di servizio, del comportamento e condizioni delle parti V 5 Nell'ipotesi di tutela obbligatoria la scelta tra la riassunzione o il pagamento del risarcimento del danno s petta: c al datore di lavoro V 6 Il d.lgs. n. 23/2015: - d introduce significative modifiche anche con riferimento alle tutele previste in caso di licenziamento illegit timo nelle piccole imprese V 7 Il d.lgs. n. 23/2015: d modifica l'entità e i criteri di calcolo dell'indennizzo economico che il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al dipendente V 8 Ai sensi dell'art. 9, d.lgs. n. 23/2015, in caso di licenziamento illegittimo: - d al lavoratore della piccola impresa spetta un indennizzo il cui ammontare è parametrato all'anzianità di s ervizio maturata dal dipendente al momento del licenziamento, con un limite massimo pari a 6 mensilità V 9 Ai sensi dell'art. 9, d.lgs. n. 23/2015, in caso di licenziamento illegittimo: d l'indennizzo non può superare le 6 mensilità V 10 Per effetto della sentenza n. 194/2018 della Corte Costituzionale: - d la determinazione dell'indennità deve avenire anche nel rispetto di determinati criteri al fine di consentir e al giudice di adattarla al caso concreto V 64 1 Nell'attuale formulazione dell'art. 18 l. n. 300/1970: c la tutela reintegratoria può essere "piena" o "attenuata" V 2 La tutela prevista dall'art. 18 l. n. 300/1970 si applica: - b nei confronti dei datori di lavoro, imprenditori o non imprenditori, che occupino più di quindici dipendenti nell'unità produttiva nella quale è occupato il lavoratore licenziato oppure nell'ambito dello stesso comu ne (salvo talune ipotesi) V 3 La tutela reintegratoria forte: b trova applicazione in tutte le ipotesi in cui il giudice accerti che il licenziamento sia radicalmente nullo V 4 La tutela reintegratoria forte: d trova applicazione nei casi di licenziamento orale V 5 Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 108/1990: - d È discriminatorio il licenziamento dettato da ragioni connesse all'affiliazione sindacale V 6 In caso di accertamento della nullità del recesso: a il lavoratore ha diritto di richiedere, in alternativa alla reintegrazione, il pagamento di un'indennità sostitu tiva pari a 15 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, la cui richiesta estingue il rapporto di lavoro V 7 Nel campo di applicazione della tutela reale forte: c il lavoratore avrà diritto ad un risarcimento che non potrà in ogni caso essere inferiore a cinque mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto e che è pari alla retribuzione maturata dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione, dedotto l'aliunde perceptum V 8 Nel campo di applicazione della tutela reale attenuata: - d il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto ad esserere integrato nel proprio posto di lavoro e di pe rcepire un'indennità risarcitoria commisurata all'ultima retribuzione globale di fatto, il cui importo non può supe rare le 12 mensilità e da essa deve essere dedotto non soltanto l'aliunde perceptum, ma anche l'aliunde percipie ndum V 9 Nel caso di licenziamento disciplinare, il giudice deve applicare la tutela reintegratoria attenuata: c quando ricorra l'ipotesi di insussistenza del fatto contestato V 5 Nelle imprese che occupano più di 50 dipendenti, l'intera procedura di informazione e consultazione dev e esaurirsi: b entro 25 giorni dalla data della comunicazione V 6 Ai fini del riconoscimento della CIGO, si procede, a richiesta dell'impresa o dei soggetti destinatari della comunicazione preventiva, a un esame congiunto in ordine alla ripresa della normale attività produttiva e ai criteri di distribuzione degli orari di lavoro: c quando la sospensione/riduzione dell'orario di lavoro sia superiore a 16 ore settimanali V 7 Ai fini della concessione della CIGO: b la domanda deve essere presentata entro il termine di 15 giorni dall'inizio della sospensione o riduzione dell'attività lavorativa, fatte salve le domande per eventi oggettivamente non evitabili V 8 Avverso il provvedimento di rigetto della domanda di trattamento di integrazione salariale è ammesso ri corso, entro: a 30 giorni dalla comunicazione da parte dell'INPS, ad un apposito comitato esecutivo V 9 L'art. 19, d.l. n. 18/2020, come modificato dall'art. 68 del d.l. n. 34/2020, prevede che il trattamento ordin ario di integrazione salariale con causale COVID-19 possa essere concesso: - a per una periodo massimo di 18 settimane V 10 Per periodi intercorrenti tra il 13 luglio e il 31 dicembre 2020, l'art. 1 del d.l. n. 104/2020 ha previsto la c oncessione di un massimo di: d 18 settimane V 68 1 Il lavoratore beneficiario di un trattamento straordinario di integrazione salariale deve possedere, presso l'unità produttiva per la quale è richiesto il trattamento, un'anzianità di effettivo lavoro di almeno: c 90 giorni alla data di presentazione della relativa domanda di concessione V 2 Il trattamento di integrazione salariale ammonta ad una percentuale della retribuzione globale che sareb be spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate pari: d all'80 % V 3 Per ciascuna unità produttiva, il trattamento ordinario e quello straordinario di integrazione salariale non possono superare la durata massima complessiva di: - d 24 mesi in un quinquennio mobile, fatto salvo quanto previsto per la causale CIGS 'contratto di solidarie tà' V 4 Nell'ipotesi di CIGS con causale 'riorganizzazione aziendale', possono essere autorizzate sospensioni n el limite: - a dell'80 % delle ore lavorabili nell'unità produttiva nell'arco di tempo di cui al programma autorizzato V 5 Nell'ipotesi di CIGS con causale 'contratto di solidarietà', la riduzione media oraria non può essere supe riore ad una percentuale dell'orario giornaliero, settimanale o mensile dei lavoratori interessati pari al: b 60 % V 6 Nell'ipotesi di CIGS con causale 'contratto di solidarietà', per ciascun lavoratore e nell'arco dell'intero pe riodo per il quale il contratto di solidarietà è stipulato, la percentuale di riduzione complessiva dell'orario di lavoro non può essere superiore al: c 70 % V 7 Nell'ambito della procedura di informazione e consultazione prevista ai fini della concessione della CIG S con causale 'riorganizzazione' o 'crisi' aziendale, la richiesta di esame congiunto della situazione aziend ale deve essere presentata entro: b 3 giorni dalla comunicazione preventiva compiuta dall'impresa V 8 La procedura di consultazione finalizzata alla concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale: - a può concludersi con un accordo che preveda un piano di ricollocazione, nei casi di riorganizzazione ovv ero di crisi aziendale per i quali non sia espressamente previsto il completo recupero occupazionale, al fine di limi tare il ricorso al licenziamento all'esito dell'intervento straordinario di integrazione salariale V 9 La domanda di concessione di trattamento straordinario di integrazione salariale è presentata entro: - a 7 giorni dalla data di conclusione della procedura di consultazione sindacale V 10 La sospensione o la riduzione dell'orario in caso di CIGS ha di norma inizio entro: - d 30 giorni dalla data di presentazione della domanda di concessione V 69 1 La NASpi: a È stata introdotta dal d.lgs. n. 22/2015 V 2 Stando alla circ. INPS n. 94/2015: c si intendono per giusta causa le dimissioni generate dal mancato pagamento della retribuzione V 3 Destinatari della NASpI sono: b disoccupati che possono far valere nei 4 anni precedenti l'inizio dello stato di disoccupazione, almeno 1 3 settimane di contribuzione e 30 giornate di lavoro effettivo (o equivalenti) nei 12 mesi precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione V 4 Se la retribuzione è pari o inferiore all'importo mensile annualmente aggiornato dall'INPS, la NASpI è pa ri: - b al 75% della stessa V 5 Ai fini del riconoscimento della DIS-COLL: - d il richiedente, al momento della domanda di prestazione, deve trovarsi in stato di disoccupazione V 6 La domanda è presentata all'INPS, in via telematica, entro un termine di decadenzadalla cessazione del rapporto di lavoro di: c 68 giorni V 7 L'indennità di mobilità: b È in via di progressivo superamento V 8 Ai fini dell'accesso all'indennità di mobilità il legislatore ha richiesto: a un'anzianità aziendale di almeno 12 mesi, di cui almeno 6 di lavoro effettivamente prestato V 9 A seguito dell'emergenza epidemiologica: - c sono stati prorogati i termini per la presentazione delle domande di NASpI V 10 A seguito dell'emergenza epidemiologica:d sono state introdotte alcune indennità di sostegno anche in favore dei lavoratori autonomi V 70 1 La riforma organica del TFR è stata introdotta con: b la legge n. 297/1982 V 2 La rivalutazione delle somme accantonate a titolo di TFR avviene attraverso l'applicazione: c di un tasso rappresentato dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al cons umo V 3 Nella determinazione della base retributiva ai fini del calcolo del TFR: - c è riconosciuta la facoltà di intervenire alla contrattazione collettiva V 4 L'anticipazione del TFR: - d è riconosciuta al lavoratore per una sola volta e soltanto al verificarsi di particolari condizioni e nel rispet to di determinati limiti V 5 L'anticipazione del TFR è consentita al lavoratore che presso lo stesso datore di lavoro abbia un'anziani tà di servizio: b di almeno 8 anni V 6 L'anticipazione del TFR può essere richiesta per un importo non superiore: - a al 70% del trattamento accantonato fino al momento della richiesta V 7 L'anticipazione del TFR:d può essere richiesta dal lavoratore per l'acquisto della prima casa di abitazion e per sé o per i propri figli V 8 Le richieste di anticipazione del TFR devono essere soddisfatte annualmente dal datore di lavoro: c entro i limiti del 10% degli aventi titolo e comunque del 4% del numero totale dei dipendenti V 9 Il lavoratore che vuole mantenere il TFR presso il datore di lavoro deve manifestare esplicitamente tale volontà entro: - b 6 mesi dall'assunzione V 10 Ai sensi dell'art. 2122 c.c., in caso di morte del prestatore di lavoro, il TFR, integrato dell'importo corris pondente a quella che sarebbe stata l'indennità di mancato preavviso, deve essere corrisposto: - b al coniuge, ai figli e, se viventi e a carico del lavoratore, ai parenti e agli affini, rispettivamente entro il ter zo e il secondo grado V 71 1 Ai sensi dell'art. 2113 c.c.: - c le rinunzie e le transazioni, che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi concernenti i rapporti di cui all'art. 409 c.p.c. non sono valide V 2 Ai sensi dell'art. 2113 c.c.: c l'impugnazione della rinunzia o della transazione deve essere proposta, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla data della rinunzia o della transazione, se queste sono intervenute dopo la cessazione medesi ma V 3 L'art. 2113 c.c.: b neutralizza i termini di impugnazione in costanza di rapporto V 4 L'art. 2113 c.c.: - d riconosce piena validità alle rinunce e transazioni che hanno luogo in sedi privilegiate V 5 Nel campo di applicazione dell'art. 2113 c.c.:
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