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avanguardie del 1900, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Riassunto ARTE CONTEMPORANEA. LE AVANGUARDIE STORICHE” ,Nigro-Covre. Argomenti: Fauves (Matisse, Derain, Vlaminick), Die Brucke (Kokoschka), Cubismo (Braque, Picasso), Orfismo, Der Blaue Reiter (Kandinsky, Marc, Macke), Futurismo (Boccioni, Balla, Carrà, Severini).

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 13/02/2020

giosefine
giosefine 🇮🇹

4.3

(35)

8 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica avanguardie del 1900 e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! “ARTE CONTEMPORANEA. LE AVANGUARDIE STORICHE”  Nigro Covre- INTRODUZIONE Prime avanguardie storiche  impeto rivoluzionario carattere militante di guida e di rottura con un passato da superare, da cui nasce il concetto di avanguardia, non impedisce il continuo confronto con il secolo precedente (ha radici profonde) FAUVES Premessa: fauves, Brucke e cubismo sono i tre movimenti che danno il via alle prime avanguardie; il primo preconcetto dal quale dobbiamo discostarci è l’idea (sbagliata) di una successione dal primo al terzo “Fauve”: termine usato per la prima volta nel 1905 dal critico Vauxcelles per rilevare il carattere spontaneo e aggressivo del colore presente in Matisse e nei suoi amici; questo stile di pittura che muove la triade Matisse-Derain-Vlaminck si muove cmq già da almeno due anni in qst direzione ruolo sostanziale: Cezanne (componente fondamentale sia qui che nel cubismo) e sperimentazioni nella scultura Il preconcetto che una rivoluzione basata sulla violenza cromatica sia meno riflessiva e meno duratura di quella basata sulla struttura lineare e platica ha portato a pensare che l’esordio fauve di Braque fosse un “lapsus” rapidamente superato I riferimenti nei tre movimenti indicati dalla generazione romantica sono più importanti di quanto si possa pensare ; vedi nei fauves la sperimentazione cromatica (presa ad es da Delacroix), il fascino dell’esotico e del primitivo, cui si aggiunge ora quello dell’arte africana (Matisse e Derlain: rivolgere lo sguardo oltre la tradizione occidentale: stimolo essenziale) Ci si rivolge con lo sguardo indietro verso -> postimpressionismo (Gaugain, Van Gogh e ☺ Cezanne) ->neoimpressionismo (Signac) Signac: sperimenta nel suo pointillisme la semplificazione strutturale e il richiamo al mito Matisse  in “Lusso calma e voluttà” muove proprio dalla tecnica puntinata (Signac) svuotandola di ogni funzione ottico-scientifica; i punti si dilatano in piccole macchie di colore puro su sfondo bianco e assumono un’andatura ritmica nelle diverse zone del quadro  In un brano del 1908 troviamo un ideale già ben presente nelle due opere qua sopra “L’espressione non risiede nella passione che apparirà su un volto o che si affermerà con un movimento violento; è tutta nella disposizione del mio quadro: il posto che occupano i corpi, i vuoti intorno a essi, le proporzioni; tutto ciò ha la sua importanza””  “La felicità di vivere”: nella sua prima idea originale riprende la struttura di pointillisme ; nella realizzazione definitiva poi le macchie si trasformano nei soggetti prima non riconoscibili, e salda i piccoli tratti di colore in stesure piatte Braque  Compatta i tratti diversamente direzionati, dà un suono più saturo al colore riducendo gli intervalli bianchi … (tutto questo nei suoi paesaggi dipinti tra 1906- 1907 e nel soggetto femminile del “Grande nudo” del 1907-1908 (vedi immagine più avanti))  “Piccola baia a la Ciotat” (1907): il procedimento tecnico sembra analogo a quello di Matisse ma ci sono delle differenze - Il mito non lo interessa - Braque usa pochi elementi, essenziali (tutto è scarnificato) Derain  Dipinge la serie dei controluce di Londra nel 1906 (idea ≅ a quella di Denis “il sole è il dio della pittura moderna e non si può riprodurre ma si può rappresentare rendendone la luminosità solo attraverso equivalenti pittorici”); Manifesta la sua inclinazione per il disporre in buon ordine i suoi trattini di colore puro che Matisse abbandona per le sue stesure piane; negli edifici i trattini seguono la gravità, nel Tamigi seguono lo scorrere dell’acqua Vlaminick  Segue un’altra strada per solidificare il colore (fondamentale è la sua esperienza a Chatou che lo porterà ad appropriarsi del fauvisme come di cosa da lui stesso creata). La decorazione prospettica è spinta al massimo; riempie lo spazio come solidificando anche l’aria, mentre la direzione delle pennellate crea un ritmo vorticoso, circolare Si nota che alla massima forma di libertà espressiva corrisponde una fase assimilabile al protocubismo (certi paesaggi di Chatou presentano il massimo del disordine fauve) Nuova strutturazione della forma Matisse con il “Nudo blu: souvenir dei Biskra” del 1907 (accostabile al “Grande nudo” di Braque e al “nudo senza drappeggio” di Picasso) e poi con “La serpentina” (Matisse aveva già inziato una fase di dialogo con Picasso) inizia una sua fase di passaggio. Tra il 1908 e 1910 : “La musica” e “La danza” l’esercizio strutturale viene riportato all’interno dell’accensione cromatica e la prospettiva si costruisce su campiture sempre più piane di colore e le figure si riducono e si semplificano; inizia l’attenzione per il decoupage, per le figure ritagliate ed essenziali, che si svilupperà in lui abbomba anni dopo  “La danza”: ritmo serrato del rondò (ripreso dal morivo visibile sullo sfondo della “Gioia di vivere”, isolato e ingigantito) e sagoma verde della collina contro il blu del cielo, assumono una dimensione quasi cosmica ì, estranea allo spazio e al tempo del quotidiano, solenne proprio per l’indeterminatezza del mito, mentre l’artificialità del rosa dei corpi risolve il bello organico nella purezza dell’astrazione Dufy  Fa parte del gruppo del nord della Francia “Hecole du Havre”, al quale appartiene anche Braque  La sua elaborazione delle proporzioni quadrangolari di tinte piatte è originale (≅fase orfica di Delaunay)  La serie del “14 luglio”: interpreta - il tema urbano - il sentimento del patriottismo - l’esaltazione delle strade imbandierate brulicare di figure non individualizzate+griglia cromatica in cui si intarsiano su un unico piano le superfici tricolore, le facciate dei palazzi con finestre squadrate, il piano stradale come privo di uscita Der Sturm è fondata da Walden nel 1910; nello stesso periodo si forma la Nuova Secessione, appoggiata da Walden, Pechstein e Nolde Walden progressista, ma idealista, convinto che il primato anche nell’evoluzione sociale spetti agli artisti. Il carattere progressista si ivela anche nell’apertura europea in campo artistico (a poco a poco perderanno terreno i pittori della Brucke e i fauves) è tutt’altro che determinato a superare le componenti romantiche dell’avanguardia tedesca (vedi già il nome, che rimanda allo Sturm und Drang romantico) è contrario al rifiuto del progresso e all’idea che l’arte venga uccisa dalla massa Nella rivista è particolare anche il rapporto tra la figura di Loss e di Kokoschka; è Loss a chiamare l’amico a Berlino e a sollecitarne l’inserimento nell’ambiente di Der Sturm, dove si farà conoscere grazie alla sua attività teatrale e a quella pittorica. Kokoschka: esordisce come ritattista, penetra la psicologia del personaggio sostituendo la somiglianza fisionomica con un’atmosfera resa da sguardi, gesti… Nel 1910 il suo dramma più famoso “Assassinio. Speranza delle donne” la cui atmosfera è sintetizzata dal manifesto “Pietà”, dalle figure contorte in uno spasmo, con occhi incavati e il rosso che inonda il mortale abbraccio. “La sposa del vento” rende un’atmosfera tempestosa in una personificazione universale dell’abbraccio tra uomo e donna, in una sorta di religiosità laica; il fatto in sé non è drammatico, ma l’elemento inquietante emerge dalla vibrazione della pennellata. CUBISMO Cubismo : movimento che nella prima ondata di avanguardie storiche presenta la rivoluzione più radicale e lascia una impronta fondamentale nelle tendenze geometrizzanti dell’arte non figurativa Coppia Picasso-Braque + gruppo che presenta le proprio opere soprattutto al Salon des Independants (qui: prima sala cubisti 1911) (Gleizes, Metzinger, Leger e Gris) Il termine “cubismo” nasce da Vauxcelles in un’accezione non positiva di “bizzarrie cubiche”, che egli individua nel 1909 nei paesaggi di Braque, e di “cubi blasfemi”, nel 19010 riferendosi a Gleizes e Metzinger. Braque  “Case a l’Estaque”: 1908; costruzione ascensionale dove elementi vicini e lontani sono ugualmente presenti gli uni sugli altri; i colori sono drasticamente ridotti per esaltare i volumi in una ricostruzione mentale del brano naturale. Non si può ancora parlare infatti di una scomposizione per piani ribaltati sulla superficie del quadro. Il punto di partenza del processo è a prescindere dall’incontro con Picasso Cezanne Cezanne: il “cubo” emergeva dalla consistenza delle macchie regolari di colore e non da un processo di stereometrizzazione dei dati naturali Picasso  Inizio della fase protocubista: individuato nel dipinto “le tre donne”(1907 o 1908) in cui il tema delle bagnanti di Cezanne è ripreso amplificando e solidificando in moduli stereometrici la struttura a blocchi, riducendo il colore a due toni fondamentali, l’ocra e il verde, e eliminando la sensazione del vuoto e dell’aria; la squadratura quasi lignea e le ombreggiature nei volti riprendono l’esperienza della scultura africana  “Les demoiselles d’Avignon”: svolta nella pittura di Picasso, anche se non si possono considerare un quadro cubista Premessa: il pittore proviene dalle influenze del simbolismo di Barcellona, attraversate nelle cosiddette fasi blu e rosa (dal colore dominante della produzione); i temi più noti di questi anni di esordio sono i ritratti di figure povere, quasi svuotate di consistenza corporea, o temi legati alla vita dei saltimbanchi (cmq mondo degli emarginati, alle soglie della grande città); 1906 termina il periodo rosa e compare il tema delle Demoiselles, che lo spinge verso una strutturazione luminosa più accentuata Qst quadro (al quale lavora per 6 mesi nella prima metà del 1907) è frutto di una esperienza umana (lasciato dalla moglie, inizia a frequentare i bordelli..) che porta a una rivoluzione del concetto di pittura. A sinistra: studente che scosta tenda per entrare Al centro: marinaio  giovane esitante e uomo a suo agio= due anime di Picasso Attraverso la scoperta dpd Picasso dell’arte primitiva, iberica e africana, il dipinto sostituisce le forme arrotondate con quelle spigolose con i tratteggi tipici della scultura africana. Non è ancora cubismo ma è di certo rottura con tutto quello che c’era prima Il cubismo nasce quando l’operazione intellettuale sull’immagine prende le distanze dalla sensibilità. Confronto: “Nudo blu” Matisse “Nudo con drappeggio” Picasso “Grande nudo” Braque 3 pittori che quasi contemporaneamente affrontano il tema, derivato dalle bagnanti di Cezanne, della figura femminile con una gamba piegata ad angolo A questi 3 possiamo aggiungere il “Nudo in piedi” di Derain scolpito in pietra nel 1907 e molto probabilmente punto di riferimento per il nudo di Braque. Nel 1909 e nell’anno successivo i solidi geometrici di Braque e Picasso acquistano una luminosità e trasparenza nuove, mentre il colore si attenua verso gamme perlacee sempre + vicine al grigio (vedi “Horta de Ebro” di Picasso e le varie versioni del “Castello a la roche-guyon” di Braque: i piani si sovrappongono assumendo, soprattutto in Braque, una struttura piramidale); entrambi affrontano la pluralità dei pdv fino a scomporre, nella fase del cubismo analitico (dalla fine del 1909) gli oggetti in piani incastrati gli uni negli altri e ribaltati sulla superficie bidimensionale della tela. “Il portoghese” di Braque (1911-12) contemporaneamente a Picasso (di nuovo un loro procedimento parallelo come sopra) presenta importanti novità  Il procedimento di scomposizione è arrivato a celare il soggetto, a renderlo irriconoscibile ed entrambi cmq non intendono prescindere dal rapporto con la realtà  La realtà non viene quindi abbandonata ma è riagganciata attraverso procedimenti di ordine concettuale  Nel monocromo cubista appaiono zone ordinate a tasselli che catturano nuova luminosità nel quadro In qst quadro troviamo uno dei vari procedimenti che viene usato per recuperare la realtà, ovvero l’inserimento di lettere e cifre. Il fruitore dell’opera è quindi chiamato a collaborare in un nuovo atteggiamento attivo e non di passiva contemplazione; si stabilisce inoltre uno scambio tra il leggere e il vedere. L’ORFISMO Autonomia del cubismo orfico rispetto al cubismo: importante in questo il ruolo di Apollinaire , il riconoscimento di un’ala dissidente nell’universo cubista, la distanza di Delaunay dai cubisti… questi sono i dati principali che permettono di considerare tale tendenza come indipendente dalle altre avanguardie, anche se ad esse collegata. Apollinaire: 1913 pubblica “La pittura moderna” nella rivista “Der sturm” e identifica 2 tendenze 1. Cubismo di Picasso: cubismo “autentico” 2. Orfismo di Delaunay 1913 pubblica “Meditazioni estetiche. I pittori cubisti”; individua 4 tendenze 1. Cubismo scientifico (Picasso, Braque, Metzinger, Gleizes, Gris..) 2. Cubismo fisico: arte pura 3. Cubismo orfico 4. Cubismo istintivo: tendenza europea che si avvicina all’orfismo Cubismo scientifico≠orfico: il primo è l’arte di dipingere nuove strutture con elementi formali tratti non dalla visione ma dalla concezione; il secondo è l’arte di dipingere con elementi attinti non dalla sfera visiva ma interamente creati dall’artista stesso, e da lui dotati di una possente realtà; la pittura orfica punta a un piacere estetico puro, che colpisce i sensi. 1913 in un suo discorso compare x la prima volta il termine “orfismo” Cita alcune note di Delaunay Concetto di luce come unica realtà Concetto di “contrasto simultaneo”: assicura il dinamismo dei colori e la loro costruzione, la loro profondità, ed è il mezzo più forte di espressione della realtà. Importanza del soggetto: L’armonia in pittura è il soggetto; il soggetto è eterno e proviene dalla visione, trovato quindi nella natura stessa. L’orfismo non è un movimento; è un termine con il quale si allude alla pittura di Delaunay, poi divenuto insostituibile per indicare un clima esteso a componenti di diversi movimenti di avanguardia. Inizialmente Apollinaire vi include anche le tendenze del Blaue Reiter e del futurismo italiano, poi non più prese in considerazione (motivi: movimento italiano:le affinità stavano nel dinamismo, nel colore e nel loro certo irrazionalismo, ma poi si allontanano; xqr il movimento tedesco sottolinea il collegamento diretto tra Delaunay e Kandinsky). “Orfismo”  scelta del termine legata al mito di Orfeo, che trascina il creato con il fascino della musica e del canto, con il loro potere che supera la morte e si estende nell’eternità; inoltre guarisce mediante la luce Delaunay  Serie delle “Finestre”: il titolo viene chiarito dallo stesso Del. Nel “La luce” (“gli occhi sono le finestre della nostra anima e vedono la luce”); si tratta di composizioni rettangolari e a qst reticolo regolare di quadrilateri si intrecciano ritmi curvilinei (sagoma delle tende ai lati e della Torre Eiffel, unica allusione oggettiva oltre alle due piccole finestre quasi sempre presenti in basso); colori prevalenti sono quelli primari oltre al verde  Al tema delle Finestre, D. ci arriva attraverso lo sviluppo contemporaneo della serie “Città” e di quella della “Tour Eiffel”, entrambe corredate dal motivo della tenda/quinta scenografica che si sta aprendo Città: una sorta di composizione cubista ma con sagome piatte, non intersecate nel cubismo analitico Tour Eiffel: dinamismo  Culmine della sua esperienza non-figurativa: “Forme circolari” (anche se contemporanea a “Equipe de Cardiff” dove gli elementi esulano da qst concezione non figurativa)  1913 è definitivamente staccato dal cubismo; abbandona la griglia, ancora presente nelle Finestre; dinamismo ottico, alternarsi di curve e controcurve, saturazione dei colori intensissima… (no astrattismo geometrico) Leger  Tra il 1911 e 12 trova un altro modo per smaterializzare la citta, concentrandosi sul tema della folla (pensiero: l’atmosfera in una concentrazione urbana non equivale alla somma dei singoli sentimenti, ma è una sorta di anima che vibra di per sé). I dipinti nascono da eventi ai quali l’artista ha partecipato, non riconoscibili cmq da elementi descrittivi (vedi “Le nozze”) “Le nozze” : i cilindri che avevano caratterizzato “Nudi nella foresta” (vedi nel cubismo) si concentrano in dimensioni più piccole e si articolano in torsioni + dinamiche, da cui sembra uscire una mano, un volto.. quasi smembrati dal contesto che così viene citato ma non rappresentato La luce che prima scorreva sulle superfici curve si fissa su ampie superfici di colore puro o di bianco che sono prevalenti rispetto alle citazioni oggettuali dominate da tono grigio L’effetto è di mobilità, leggerezza e luminosità  Tra il 12 e il 13 procede in qst direzione con “La donna in blu” dove segmenti cilindrici e conici sono ulteriormente semplificati, arrivando poi a “Contrasti di forme” Picabia  Sviluppa il tema della danza con “Danza alla sorgente” (vedi nel cubismo): segmenti di colore rosa e bruno, non lontani dalla luminosità e dal dinamismo di Leger  Nella su fase orfica è interessato alla resa del movimento attraverso un’accentuazione del ritmo in senso musicale; considera le proprie opere come “forme e colori liberati dai loro attributi sensori; una pittura che ricrea il mondo delle forme seguendo il proprio desiderio e la propria immaginazione”. Il ritmo non è equilibrato ma quasi sincopato e privo di ordine, come vedremo in un altro dipinto ispirato alla danza “Udnie” Kupka  1912: “Amorpha. Fuga a due colori” e “Amorpha. Cromatismo caldo”: morbidezza della struttura contrapposta alla rigidità del cubismo; dipinti totalmente privi di riferimento oggettivo, in modo anche più radicale rispetto al contemporaneo Delaunay Premessa: già nel 1910-11 è arrivato a risultati astratti con “Notturno” e “Donna che raccoglie fiori” “Donna che..”: accentuazione del cromatismo carico anche di valori simbolici: la fanciulla, circondata da un’aura azzurra, si alza e si china alla natura mutando la colorazione in toni caldi  Motivo dei cerchi intersecati dipende/deriva dalla nascita cosmica, dagli esperimenti scientifici sulla luce e dalla tematica astrale dei satelliti che ruotano attorno ad un pianeta (vedi “il primo passo”) Il motivo musicale, intrecciato a quello della luce, domina in “Amorpha. Fuga a due colori”, dove il bianco viene contrapposto con la massima luminosità allo sfondo nero, e vi sono solo altri due colori puri, il rosso e il blu (massimo del caldo e massimo del freddo) che si intrecciano e si snodano  L’affinità con Kandinsky è ravvisabile  E il primo, tra Duchamp e Balla, ad essersi interessato a Marey(considerato oggi il precursore della cinematografia) e ad altri sperimentatori della visualizzazione della figura in movimento Duchamp  “Nudo che scende una scala” (vedi nel cubismo): figura automatizzata come una macchina, in un andamento opposto al ritmo ascendente e all’equilibrio bilaterale delle esperienze cubiste, che ha creato spunti di confronto le contemporanee esperienze dei futuristi italiani  E’ interessato al problema della rappresentazione astratta del movimento; a interessarlo non sono la pluralità prospettica cubista o l’esaltazione della vita urbana, ma la messa in discussione della funzione della pittura non solo come rappresentazione ma come interpretazione della realtà; l’artista è pronto a sostituire la pittura con altri procedimenti di tipo concettuale (tecnica del “ready made”(oggetti ordinari fabbricati che l’artista modifica…) vedi “Ruota di bicicletta”)  In realtà Duchamp, + di Picaria, appartiene a una concezione diversa della creatività, che lo pone al di là delle prime avanguardie DER BLAUE REITER Nuovo movimento, ultimo nato in EU prima dello scoppio della 1GM; il gruppo che gli dà vita è il più composito tra le correnti d’avanguardia: la formazione e le poetiche dei singoli artisti sono molto diverse ma nonostante qst è il movimento meno tormentato da polemiche interne. La tendenza a considerarlo il luogo di nascita dell’astrattismo ignora i contenuti reali perché solo una parte quantitativamente ridotta della produzione monacense abolisce ogni riferimento all’oggetto; der blaue reiter è un movimento ricco e complesso (tanti spunti innovativi e varie relazioni con altri aspetti dell’arte europea). Der Blaue Reiterc L’esordio del movimento avviene nel 1911 con la loro prima mostra, alla quale segue nel 1912 la pubblicazione dell’almanacco termine: rispecchia lo spiritualismo, implicito nel significato attribuito al colore blu, e la componente romantica (figura del cavaliere e missione salvifica dell’artista) anime top: Kandinsky e Marc caratteristica del gruppo: eterogeneità (Marc e Macke: tedeschi (1°:malinconico e inquieto nelle meditazioni filosofiche e religiose; 2°:espansivo e meno problematico); Kubin:austriaco; Klee:svizzero (entrambi spiccato senso per l’incoscio); Kandinsky, Javlensky..: russi (nonostante le differenze, innestano una componente spiritualistica riconoscibile nel cromatismo acceso e nel distacco dalla realtà venato di componenti orientali)) Almanacco: presenza massiccia della musica e eterogeneità nei riferimenti al primitivo, non più giapponese orientale o africano, legato a fenomeni meno noti, anche non provenienti dalla cultura storicizzata (es: teatro d’ombre egiziano..) Kandinsky Dibattiti I. Questione del “secondo futurismo” II. Questione dell’estensione del movimento originario A differenza dei movimenti della prima avanguardia, il futurismo italiano nasce nelle dichiarazioni scritte prima che nelle opere, data anche l’influenza letteraria di Marinetti. Al “Manifesto del futurismo” del 1909 segue ad es “La pittura futurista. Manifesto dei pittori futuristi” formato nel 1910 da Balla, Boccioni, Carrà, Russolo e Severini. Tratti comuni  Polemica vs “passatismo”, che motiva il nome steso del movimento  Esaltazione dell’ambiente urbano insieme alle nuove tecnologie e all’elettricità  Fascino della macchina, del dinamismo e della velocità  Scomposizione del colore e della forma operata dalla luce e dal movimento Se molti tratti sono comuni, diverse sono le inclinazioni personali; es: Boccioni: meditativo, sensibie Severini: + estroverso, innamorato dei locali notturni e del tema urbano Balla: + tecnico, sperimentatore e realista Tutti tranne Balla, che con Depero apre nel 1915 la strada al cosiddetto secondo futurismo, ben presto volgono le spalle all’avanguardia (Severini: passaggio al cubismo; Boccioni: 1916 ripresa dell’integrità della figura) Boccioni  “Tre donne” (1909-1910): non può definirsi pittoricamente futurista, la figura femminile davanti a una finestra è un tema a lungo studiato da Boccioni e più volte utilizzato; la donna controluce muove da un’analisi delle qualità allusive della luce che dissolve la materia; semplificazione degli abiti, esaltazione del bianco con riflessi e trasparenze  “La città che sale”: costruisce il simbolo del lavoro urbano, cavallo sfrenato trattenuto dagli uomini a stento (ricorre alla forza animale piuttosto che alla macchina, come preferirà fare anche il Balla)  Boccioni dall’1911 inizia a sviluppare l’idea della simultaneità  “La strada entra nella casa”: compresenza dell’agito e del vissuto nell’ambiente urbano; la luce e il movimento della strada fanno accartocciare le case (processo di scomposizione che ricorda quello di Delaunay nella Tour Eiffel) Boccioni chiarisce la sua idea di “linea-forza”: “ogni oggetto rivela come si scomporrebbe secondo le sue forze. Qst scomposizione non è guidata da leggi fisse ma varia secondo la personalità caratteristica dell’oggetto, che è poi l’emozione di colui che guarda.” (Questa idea, fondamentale nel futurismo, è legata alla concezione di un’anima dell’oggetto e alla sua consonanza psicologica con l’essere umano) Balla  “La giornata dell’operaio” 1904 (premessa: per questo decennio Balla si concentra su temi soprattutto realistici e sulla tecnica divisionista; è attratto dal realismo e dal paesaggio urbano che lui ben conosce) trittico dallo schema irregolare che monta in un’unica struttura scandita la lice del mattino, gli operai in sosta nel meriggio e lo stanco ritorno a casa al tramonto  “Lampada ad arco” 19010-11 : svolta: la rappresentazione del motivo reale è praticamente scomparsa, e lascia spazio al motivo simbolico della luce artificiale che si confronta con la luna e la sommerge; la semplificazione estrema del soggetto in favore del linguaggio fondato sugli effetti luminosi è fondamentale; non può considerarsi un elemento statico perché il movimento dei colori ne conduce l’effetto in una espansione illimitata Gli altri futuristi manifestano tendenze personali Carrà  Legame con il sociale e il reale: particolarmente evidente nella composizione “I funerali dell’anarchico Galli” dove la folla si spezza e si piega in potenti linee diagonali, mossa da un ideale comune, e il tono rosso-bruno diffuso dal sole assume carattere apocalittico Russolo  E’ vicino alle tendenze di ricerca cinetica di Balla (vedi “La rivolta”), ma condivide anche le tendenze simboliste di ascendenza nordica, evidenti soprattutto nelle forme circolari di azzurro intenso (vedi “solidità nella nebbia”) e dal 1911, esasperato dal simbolismo, si lega al tema musicale vicino alle ricerche di Kupka (vedi “La musica”: dal movimento che moltiplica le mani del pianista sulla tastiera e dalla sua figura si sprigionano onde sonore che colorano i volti e energia bianca…) Severini  In questi anni predilige il tema della danza, senza trascurare le immagini urbane “Ballerina ossessiva”: sagome rette e colore puntinato; ballerina sdoppiata dalla luce, dal movimento e, come suggerisce il titolo stesso, dal proprio frenetico ritmo interno “Ballerina in blu”: passa qui a complesse composizioni a vortice; presenta anche il motivo delle paillettes vere applicate sul dipinto (ricorda la Donna in blu di Leger) Balla segue poi un percorso diverso; la sua svolta è influenzata dal suo trasferimento a Dussedldorf (ci va con l’incarico di decorare lo studio del marito di una sua ex allieva) e dalla sua attenzione rivolta a Giulio Bragaglia (regista) e alle ricerche di Marey; da questa svolta nasce la prima idea delle “Compenetrazioni iridescenti”, iniziate verso la fine del 1912 ma mai considerate da Balla come una creazione pittorica autonoma e quindi mai esposte come tali (verranno riscoperte negli anni 50, connotandole come prime esperienze dell’astrattismo geometrico in Europa) Le fotodinamiche di Bragaglia, non amate da Boccioni, interessano Balla; notiamo inoltre l’affinità tra certi diagrammi di rappresentazione del movimento di Marey e opere di Balla come “Bambina che corre sul balcone” o “Dinamismo di un cane al guinzaglio” (primo caso: tecnica divisionista; secondo caso: monocromo) (monocromo che verrà superato nel 913 per far riemergere il colore puro) 1913 : data fondamentale per il futurismo italiano (Balla: successo; Salone d’autunno; Russolo pubblica l’”arte dei rumori” e inventa l’intonarumori; sia Carrà che Severini pubblicano dei manifesti; Boccioni crea una serie di capolavori nei quali il soggetto non è più riconoscibile e crea la sua scultura + nota, “Forme uniche nella continuità dello spazio”) Dopo il suo avvicinamento al mondo musicale, Russolo inizia ad abbandonare la pittura alla quale tornerà anni dopo ma lontano dall’avanguardia; dopo la 1GMla sua attività è quella di scrittore (“rumorismo” : non si tratta di rivoluzionare i concetti tradizionali di armonia e melodia, ma di eliminarli, pe proclamare le possibilità infinite del rumore, tipica emanazione urbana e moderna) Carrà nella pittura mostra cedimenti a favore della successiva fase primitivistica e poi di ritorno critico alla tradizione Severini: in “Luce+velocità+rumore” del 1913 culminano le sue ricerche sull’ambiente urbano in forme-velocità, realzzate in angoli acuti, linee inclinate, forme coniche, forme a spirale; nello stesso anno lavora alla sua serie di Ballerine Boccioni: opere 1913 : primi segni di una crisi nel suo linguaggio futurista.  “Materia” trasforma il tema della figura femminile alla finestra in una grande madre volta verso lo spettatore, immobile ma sprigionante cmq una forza immane dalle mani serrate, rese manieristicamente enormi in primo piano, mentre la trasparenza della testa media la luce e l’elemento psichico  Nella scultura (vedi “Forme uniche nella continuità dello spazio” ) il concetto centrale è l’abolizione della linea finita e della statua chiusa; la figura viene ampliata quindi e l’ambiente deve far parte del suo blocco plastico; l’oggetto non è visto nel suo moto relativo, ma è concepito nelle sue linee vive che rivelano come esso si scomporrebbe secondo le sue forze. Alla ‘ripetizione’ di figure (vedi Balla) oppone la ricerca intuitiva della forma unica che dia la continuità nello spazio Dopo questa fase Boccioni fa un passo indietro rispetto all’avanguardia Balla proseguirà con “La ricostruzione futurista dell’universo” che firma insieme a Depero nel 1915, aprendo la strada a quello che nel 1° dopoguerra sarà il “secondo futurismo”. Lo stile di Balla nel 15 si dissecca nei dipinti che esaltano la guerra, usando anche lo stile dei manifesti. Si conclude cmq la fase eroica della prima avanguardia italiana L’AVANGUARDIA RUSSA E SOVIETICA Fenomeno più noto della prima avanguardia russa: suprematismo di Malevic (che è anche una delle prime manifestazioni astratto-geometriche in Europa) Il movimento nasce tuttavia nella seconda metà del 1915 e non si inquadrerebbe senza prendere in considerazioni il lavoro dell’artista russo nella sua precedente fase simbolista e cubofuturista. L'inquadramento dell'avanguardia russa pone però due difficoltà  difficile accessibilità agli archivi e alla loro storia (regime stalinista)  complesso rapporto che hanno intessuto con la propria tradizione simbolista e con le altre avanguardie europee Primo approccio russo all'arte europea: dopo la fallita Rivoluzione del 1905 L'ambiente simbolista della rivista "il mondo dell'arte", pubblicata tra il 1899 e il 1903, viene ben presto superato; iniziano a susseguirsi le nuove tendenze ("La rosa blu": ancora simbolista; "Il vello d'oro" "Il fante di quadri" "La coda d'asino") fino ad arrivare alla rivista "L'unione della gioventù", che diventerà a San Pietroburgo il centro delle manifestazioni futuriste La prima tendenza di avanguardia si configura come "primitivismo": vengono riscoperti i temi contadini, la vita di poveri ed emarginati, in uno stile immediato che mutua i colori antinaturalistici e le deformazioni prospettiche dei fauve (vedi 1911 Malevic "Sul viale") Malevic correnti europee, in particolare al “De Stijl” e a Dada Fortuna della partecipazione femminile ai movimenti d’avanguardia Exter (ucraina) spicca fra le tante: tra il 1916 e la vita del costruttivismo produce dipinti di una astrazione sfrenata, di estrema accensione cromatica e libertà formale (invenzione di forme a nastro, ad elica..) MONDRIAN E “DE STIJL” Anche Mondrian, come Kandinsky, ha avuto la sorte di vedere consacrati alla storia per decenni i suoi dipinti astratti, come se tutta la sua produzione precedente non avesse significato; uno scavo approfondito ha consentito di recuperare tutto lo spessore semantico della sua prima produzione. “De Stijl” : rivista (1917) che deve la sua fortuna soprattutto alle formule pittoriche dell’olandese (Mondrian), ma anche alle complessità e alle diverse posizioni di coloro che vi sono transitati rispetto all’astrazione geometrica, al dadaismo, al futurismo… o agli ambienti produttivi diversi dalla pittura (grafica, poesia, cinema..) Mondrian  Concetti fondamentali nel suo saggio “Il neoplasticismo in pittura” apparso in due numeri del De Stijl del 1917 e 18  Per Mondrian l’arte nella civiltà attuale non può che essere astratta, lontana dall’imitazione e da ogni canone di bellezza organica  A dispetto delle sfumature di toni si limita ai tre colori primari e all’assenza di colore (bianco e nero)  Eliminazione della linea curva in favore della retta  Incontro rigoroso di verticali e orizzontali: le prima corrispondono al principio maschile a all’universale; le seconde a quello femminile a all’individuale. Solo dall’equilibrio di queste due spinte si può arrivare al superamento di ogni contraddizione Quando in un lontano futuro l’arte avrà realizzato questa armonia in una esteticità diffusa, essa potrà smettere di esistere (utopistico)  Xqr il rapporto che istituisce tra arte figurativa e architettura: Mondrian rivendica alla prima (pittura) il ruolo principale di una prefigurazione utopica  Prima opera astratta: “Tableau n.3” meglio nota come “Composizione ovale (alberi)” del 1913  1915: “Molo e cielo”: da qui è bandito il colore; ovale bianco su bianco in cui si stagliano i segni del + e del – (discorso di positivo e negativo: elemento maschile e femminile..); riduzione della griglia cubista a un conglomerato di trattini e di croci; ovale ispirato a Picasso e Braque, che poi diventerà ottagono e poi rombo Ruolo fondamentale: - Tema dell’albero: che con le sue ramificazioni suggerisce la griglia - Tema del molo perpendicolare alla linea di orizzonte del mare (verticale del molo che incontra perpendicolarmente la line orizzontale del mare)  Prima del 1913 invece si dedica alla rappresentazione di paesaggi regolari e tra il 1908 e il 1910 accoglie vari elementi fauves; segue poi una produzione di tipo cubista che arriverà poi alla creazione dei Tableau n.3; significativa è, in pieno periodo di sperimentazione, l’opera “Evoluzione” (1910-11) Evoluzione: il tema è teosofico: evoluzione dell’umanità verso la conoscenza spirituale, esemplificata dalla due figure ad occhi chiusi dall’incarnato azzurrino affiancate da una coppia di doppi triangoli teosofici, ossia le stelle a sei punte in cui il triangolo che va verso l’alto simboleggia lo spirito mentre l’altro la materia; la terza figura ad occhi aperti (raggiunta conoscenza) è affiancata da due triangoli bianchi entro un esagono pure bianco ma di una luminosità meno intensa. La simbologia è esplicita.  “Composizione ovale (alberi)”: segna l’abbandono della concentrazione sul soggetto; colpisce la sagoma ovale in cui è inscritta la struttura cubista astratta e la firma sul limite inferiore destro della curva (procedimento che richiama alla lontana la trompe-l’oeil di Braque e Picasso; il tono bruno-dorato enfatizza una finta cornice). Struttura del dipinto: addensarsi di tratti prevalentemente rettilinei tra cui si nota anche una piccola croce (da qst momento le sezioni circolari vengono abbandonate) intorno ad un asse centrale  Cambiamenti: - Reintroduzione dei tre colori primari nel dipinto risolta nella purezza del roso, giallo e blu - L’ottagono sperimentato in altri dipinti costituisce il passaggio della struttura “a diamante” di alcuni dipinti, ovvero della cornice romboidale in cui si inseriscono quadrangoli di colore puro separati da rigorose verticale e orizzontali, con l’aggiunta di sottili croci inserite; (anche il rombo (e quindi l’ottagono) è considerato derivazione del doppio triangolo teosofico) - Il bianco assoluto dello sfondo resta costante (come in Molo e oceano) Serie delle “Composizione con rosso, giallo e blu”: la sottile cornica bianca fa definitivamente parte dell’opera, escludendo ogni possibile altra cornice atta a separare lo spazio ideale del dipinto dallo spazio fisico; le barre nere si incrociano per definire i campi di colori primari (=suggerimento di struttura completabile, per incastri successivi, all’infinito) Questa asimmetria e qst non-finito rendono possibile un incredibile numero di dipinti dalla struttura costante, mai uguali (purezza e rigore di controllo) Van Doesburg  Serie delle “Controcomposizioni” iniziate nel 1924: sembrano presenta le stesse idee di Mondrian ma il loro uso va invece in direzione contraria; neutralizzazione di direzioni positive e negative per mezzo della diagonale e, xqr il colore, per mezzo della dissonanza Mondrian non tollera qst divergenza e abbandona il “De Stijl”  Prima: improntato al linguaggio fauve, poi si avvicina al linguaggio astratto seguendo i principi della neoplastica di Mondrian, ma nelle sue Composizioni è significativa la giustapposizione diretta di zone geometriche colorate, in assenza delle nette linee nere di demarcazione; la diagonale è la direzione del movimento per eccellenza De Stijl il primo gruppo di collaboratori è interdisciplinare (peti, registi, architetti, pittori..); le posizioni estetiche e ideologiche dei singoli sono diverse ma all’inizio hanno molti elementi in comune e le influenze reciproche erano numerose e fertili; le componenti omogenee permettono di stendere in comune due “Prefazioni”, mentre il terzo, il “Manifesto”, non viene firmato fine comune: ottenere che la nuova estetica plastica si rivei in tutti gli oggetti, nascendo da rapporti nuovi tra società e artista; intenzionalità di un’arte astratta, nuovo rapporto arte e vita, superamento dell’individualità degli artisti non si vuole subordinare l’arte alla politica e anzi proclameranno “Le ridicole Internazionale socialista furono solo esteriorità. L’internazionale dello spirito è interiore” Mondrian ≠ Von Doesburg - rapporto con futurismo: in Von D. troviamo affinità con Stramm e Marinetti ed è presente nei suoi scritti il tema della quarta dimensione; Mondrian rimprovera al futurismo di occuparsi troppo delle “umane sensazioni”; tuttavia dimostra di conoscere e apprezzare Russolo.Nella pittura di Mondrian cmq troviamo interesse per il ritmo e non per il movimento, mentre Von D. ama il movimento e i contrasti, più che l’armonia e l’equilibrio - Rapporti con il dadaismo: Von D.: presenza di suoi testi letterari in riviste dadaiste, e inoltre di qst movimento accoglie la libertà dell’arte, che non è ne borghese ne proletaria; Mondrian ha un passeggero contatto con il dadaismo, di cui lo attrae l’abolizione delle barriere tra arte e vita, ma presto se ne allontana - Rapporto con l’architettura: Von D. ci si cimenta e anche in quseto sperimentalismo si nota la differenza con Mondrian che invece resterà sempre legato alla priorità della pittura come struttura esemplare della nuova plastica Quando Mondrian abbandona il De Stijl, l’ultimo movimento astrattista delle avanguardie europee si è chiuso
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