barocco (bernini) + michelangelo, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Scarica barocco (bernini) + michelangelo e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! 𝐁𝐀𝐑𝐎𝐂𝐂𝐎 Il 600 è stato il secolo della Controriforma cattolica. Alla crisi di valori del 500 , il 600 contrappone le rinnovate certezze spirituali di una Chiesa che, nel tentativo di contrastare il protestantesimo, finisce per troncare ogni possibilità di ricomporre lo scisma in modo pacifico. L’arte giocò un ruolo molto importante nella diffusione di massa delle idee controriformiste. Il traguardo che la Chiesa si propose fu quello di persuadere tramite essa gli eretici e dubbiosi riconducendoli alla giusta dottrina cattolica, ma affinché ciò avvenisse questa nuova arte doveva essere capace di penetrare a fondo nelle coscienze suscitando emozioni e sentimenti. Ad esempio il Concilio di Trento raccomandava che Cristo venisse rappresentato afflitto, sanguinante, con la pelle lacerata, così sarebbe stato più facile suscitare nelle masse dei fedeli sentimenti di pietà e di devozione. In architettura il gusto seicentesco si esprime attraverso la ricchezza e la monumentalità delle costruzioni. Nelle chiese si prediligono la navata unica, la pianta centrale (ellittica), la copertura a cupola (simbolo della centralità della Chiesa di Roma), la volta a botte. La forma (ornamento) ha sopravvento sulla funzione (struttura). A Roma si demoliscono quartieri, si tracciano nuove strade e si costruiscono nuovi palazzi, chiese e fontane, pensando più all'effetto visivo e all'impatto formale che all'utilità reale. Si sviluppano giardini, la cui realizzazione non coinvolge più solo la scultura (statue) e l'architettura (grotte artificiali), ma anche la botanica, l'idraulica (fontane) e la meccanica. La parola Barocco, del resto, ha origini incerte: deriva forse dallo spagnolo e sta a indicare un raro tipo di perla, di forma irregolare e non perfettamente sferica, dunque già di per sé particolare e preziosa. Si diffonde anche nei paesi protestanti, dove i fasti celebrati non sono più quelli della Chiesa romana, ma degli stati e delle loro aristocrazie. Per questo motivo è più corretto parlare di “Barocchi” al plurale. ⇒ :𝗚𝗜𝗔𝗡 𝗟𝗢𝗥𝗘𝗡𝗭𝗢 𝗕𝗘𝗥𝗡𝗜𝗡𝗜 Bernini vive al centro della società, ricevendone fama, onori e ricchezza, fino a meritarsi l'appellativo di «gran Michelangelo del suo tempo». Nasce a Napoli ma la sua formazione artistica avviene principalmente a Roma, la sua carriera artistica si svolge infatti all'interno della corte papale, della quale diventa il principale rappresentante artistico. Aderisce alle teorie controriformiste della Chiesa di Roma e porta alla massima fioritura il linguaggio barocco dando concreta attuazione ai piani urbanistici con i quali i pontefici romani avevano intenzione di incrementare il rilancio della potenza della Chiesa. Bernini quindi non è solo scultore, ma anche architetto, disegnatore, pittore, commediografo e scenografo. ⇨ :𝗂𝗅 𝖽𝗂𝗌𝖾𝗀𝗇𝗈 è l'elemento unificatore di tutta l'attività berniniana. Il tratto si adegua alle ≠ esigenze rappresentative. Negli schizzi preparatori per opere scultoree/architettoniche segno veloce e sintetico, ma rende ciò che intende.→ ➔ es: Primo progetto per la Fontana del Moro: tratti di penna acquerellati MA rende gioco di V delfini e tritoni ➔ es: David che lotta con il leone: segno + tenue e contorni + morbidi, chiaroscuro: fitto e leggero tratteggio // ⇒ :𝗔𝗣𝗢𝗟𝗟𝗢 𝗘 𝗗𝗔𝗙𝗡𝗘 Bernini getta le basi per un'arte radicalmente nuova e rivoluzionaria. In essa, infatti, la fantasia e la libertà di espressione finiscono per trasgredire le regole imposte dal Classicismo del quale però si conserva l'armonia. Questa equilibrata compresenza di fantasia e classicità si riscontra in tutta la sua produzione scultorea. ⇨ gruppo marmoreo commissionato dal cardinale Scipione Borghese e tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. Rappresenta il momento in cui Apollo, dio greco della musica e delle profezie, sta per raggiungere dopo un lungo inseguimento la ninfa Dafne di cui si era innamorato a causa di una freccia scagliatagli malevolmente da Eros. Dafne, pur di sottrarsi alla non corrisposta passione del dio, chiede e ottiene dal padre di essere tramutata in una pianta di alloro (in greco “daphne”). Importante il movimento conferire alle due figure: ➔ Apollo: gamba sx sollevata dal suolo, mentre il braccio dx spinto all'indietro equilibra lo slancio della corsa. ➔ Dafne: per sfuggire all'indesiderato abbraccio il corpo nudo si inarca in avanti in un ultimo anelito di libertà. Urla disperata, come si vede dalla bocca dischiusa e mentre Apollo la sta avvolgendo con la mano sx, i capelli e le mani iniziano a trasformarsi in rami di alloro, le dita dei piedi diventano radici e la pelle del corpo sx si è già fatta ruvida corteccia.