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basso medioevo: dalle monarchie nazionali all'età moderna, Appunti di Storia

basso medioevo: - imperatore contro comuni: Federico Barbarossa e i comuni italiani; - monarchie nazionali: Francia, Spagna, Inghilterra e situazione dell'Italia tra 1300-1400; - crisi dei poteri universali: papato (scisma d'occidente) e impero; - crollo dell'impero romano d'oriente: presa di Costantinopoli; - tabella di confronto tra medioevo ed età moderna (umanesimo e rinascimento)

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 12/02/2023

gessicarakaj
gessicarakaj 🇮🇹

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Scarica basso medioevo: dalle monarchie nazionali all'età moderna e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! BASSO MEDIOEVO ➔ imperatore contro comuni Dopo la morte di Carlo Magno, il controllo delle zone da parte dell’Imperatore1 diventa sempre minore. riassumendo. 800 → nascita Sacro Romano Impero 900 → ereditarietà dei feudi conseguenza anche di nuove invasioni barbariche 1000 → ripresa economica → borghesia → comuni 1122 → fine lotta per le investiture Il sovrano impegnato nella lotta per le investiture, Enrico V, morì poco dopo e per circa 30 anni, fino alle elezioni di Federico Barbarossa, i Comuni ebbero sempre più spazio. I Comuni cercano dunque di rendersi via via più autonomi. La situazione cambia nel XII secolo, quando l’imperatore Federico I Barbarossa scende in Italia2 con un grosso esercito per riaffermare la sua autorità (nonché per aiutare quelle aree che erano messe in crisi dai Comuni che si stavano espandendo → era il caso dei comuni più piccoli e della Chiesa3, che invocavano il suo aiuto). - l’impero di questo periodo ha come suo fulcro la Germania e non più la Francia, come avveniva con Carlo Magno I comuni italiani si ribellano, e in particolare Milano, che viene rasa al suolo per punizione. Questo avvenimento scuote profondamente la gente dell’epoca: Milano era una delle città più grandi del tempo e la sua caduta provocò paura, ansia e risentimento in tutto il Nord Italia. I comuni, tuttavia, non si perdono d’animo e non rinunciano al loro proposito di autonomia, trovando la loro forza nell’unione. Creano così, con il Giuramento di Pontida, nell’attuale provincia di Bergamo, la Lega Lombarda che, appoggiata dal Papa (il quale a sua volta aveva in atto uno scontro con l’imperatore) sconfigge l'Imperatore nella battaglia di Legnano4. In questa battaglia l’esercito della Lega Lombarda stava stretto attorno al Carroccio, ovvero un grosso carro su cui stavano trombettiere, una campana, lo stendardo e la croce (ovvero tutti i simboli più importanti del Comune o della Lega, che andavano difesi). - lo scontro si conclude definitivamente con la pace di Costanza in cui si stabilisce che il potere sia detenuto dall’imperatore Federico Barbarossa, del quale viene riconosciuta l’autorità, con un formale giuramento di fedeltà, ma in cui si concede anche l’autonomia ai Comuni I rapporti con il Papa torneranno buoni, tanto che Federico Barbarossa si impegnerà nella crociata, che causerà tuttavia la sua morte. ➔ nascita delle monarchie nazionali Alla fine del Medioevo entrano in crisi i due grandi poteri universali5 e si sviluppano delle nuove forme di potere, che si definiscono Monarchie Nazionali. Queste sono un’evoluzione del feudalesimo. Infatti, entrando in crisi Impero e Papato, i singoli feudatari prendono sempre più potere e lo estendono, creando Monarchie Nazionali in Francia, Inghilterra e Spagna. - monarchia → concentrazione del potere nelle mani di uno solo - nazionale → tale potere viene esteso tramite matrimoni e guerre, creando così l’unità nazionale 5 = che dominano su tutto il mondo conosciuto 4 provincia di Milano: 1176 3 era stata invocata l’autonomia del Comune di Roma dalla Chiesa 2 discesa in Italia: 1154 e poi 1159 1 questo avviene in seguito alle fortificazioni dovute a nuove invasioni barbariche e all’ereditarietà dei feudi Questo potere può essere organizzato con delle istituzioni centralizzate. Ad esempio: nell’ambito della giustizia, della finanza e della difesa, creando un esercito permanente, sostituito a quello dei feudatari. In questi ambiti accanto alla nobiltà di spada che era la vecchia nobiltà costituita dai cavalieri, si forma la nobiltà di toga costituita da: - borghesi, con specifiche competenze - studi, la cui fortuna è legata al sovrano che li ha resi nobili appunto per le loro doti I nobili, ed in parte anche i borghesi, non sono d’accordo con questo strapotere del sovrano, che in sé non è altro che un feudatario come loro, e cercano di bilanciare il suo potere con delle assemblee, che nei vari stati acquisiscono un nome diverso: - in Francia → Stati Generali - in Inghilterra → Parlamento - in Spagna → Cortes ➔ monarchia nazionale in Francia Come già detto, alla fine del Medioevo entrano in crisi i maggiori poteri, quelli del Papato e dell'Impero con conseguente formazione delle monarchie nazionali. Abbiamo già visto che monarchia significa concentrazione del potere nelle mani di un solo sovrano. In Francia questo potere si considera che venga da Dio e quindi viene accentuato il carattere sacrale del sovrano: ad esempio il potere taumaturgico, cioè quello di guarire le malattie. Come anche nelle altre monarchie nazionali il potere viene esteso con delle guerre. La Francia è impegnata: - in una lotta contro il Papato: lo Scisma d'Occidente - in una lotta contro l'Inghilterra: la Guerra dei Cent’anni Le guerre sono fondamentali per accentrare lo spirito Nazionale, perché tutto il popolo si unisce, al di là delle differenze e dei contrasti, in nome della lotta contro un nemico comune. Questo spirito nazionale ha come fulcro il sovrano e, quindi, aumenta anche il suo potere. La guerra che sta combattendo la Francia è la Guerra dei Cent’anni: si conclude nel 1453, stessa data in cui crolla l’Impero Romano d’Oriente6. Questa guerra è combattuta per questioni feudali contro l’Inghilterra. La dinastia regnante in Inghilterra, infatti, quella dei Normanni, vantava delle pretese sulla Francia. Dopo una serie di sconfitte iniziali la Francia si riscatta, grazie anche a Giovanna D'Arco, liberando il proprio paese. Giovanna D'Arco era una piccola donna, contadina analfabeta e povera, che sostiene di aver sentito delle voci che le comunicano che Dio le avesse affidato una missione, ovvero quella di liberare la Francia dall'invasore straniero e affidarla al sovrano francese Carlo di Valois. Pur avendo condotto valorosamente le truppe e pur avendo vinto, viene accusata e messa al rogo. Soltanto dopo la sua morte si riapre il caso: Giovanna viene riabilitata e fatta santa. - (come abbiamo visto nello schema generale delle monarchie nazionali) il potere, una volta allargato all’intera nazione, va organizzato: gli ambiti sono difesa, giustizia e finanza Il potere va dunque nelle mani del sovrano e, quindi, viene tolto ai nobili. Questi ultimi, insieme ad alcuni borghesi, non sono d'accordo e, quindi, vogliono bilanciare il potere del sovrano e lo fanno tramite delle assemblee, che in Francia prendono il nome di Stati Generali. ➔ monarchia nazionale in Inghilterra Come già detto, alla fine del Medioevo entrano in crisi i maggiori poteri, quelli del Papato e dell'Impero con conseguente formazione delle monarchie nazionali. Abbiamo già visto che monarchia significa concentrazione del potere nelle mani di un solo sovrano. 6 una data che viene usata per la fine del medioevo Il sovrano francese allora scese in Italia, seguito dai suoi cavalieri e portando con sé numerosi cannoni di bronzo, proiettili di ferro e mine. Ma non fu necessario che facesse grande uso della sua forza militare: Milano l’accolse festosamente; Firenze, pur con qualche contrasto, gli permise di attraversare il suo territorio; a Napoli il re fuggì davanti a lui, abbandonando il regno. La facilità con cui si era svolta l’impresa, però, cominciò a preoccupare i signori italiani che, accorgendosi del pericolo a cui andavano incontro, formarono una lega antifrancese. Il sovrano francese si affrettò a ritornare in patria, mentre gli Spagnoli rientravano a Napoli. Apparentemente tutto tornava come prima. Tuttavia la discesa del re francese aveva mostrato che la penisola italiana era una facile preda per le forti potenze straniere. L’impresa che al sovrano francese non era riuscita fu tentata di nuovo, da altri stranieri, negli anni successivi. Essi ebbero successo e l’Italia fu sottomessa. ➔ crisi dei poteri universali: papato scisma d’occidente. Alla fine del Medioevo, nel 1300, entrano in crisi i poteri universi, ovvero i grandi poteri che durante tutta quell’epoca credevano di poter dominare su tutta europa: il Papato e l’Impero. Per quanto riguarda il Papato, esso entra in crisi nel 1300, allorché Filippo il Bello, sovrano di Francia, impone delle tasse agli ecclesiastici facendo così nascere uno scontro con il Papa, il quale si oppone e lo minaccia di scomunica. - papa → Bonifacio VIII: secondo Bonifacio il pontefice aveva un’autorità superiore a quella dei re; i sovrani, quindi, dovevano obbedire al papa Il sovrano è quindi costretto a convocare l’Assemblea degli Stati Generali, ovvero la riunione degli Stati/Ordini cioè clero, nobiltà e borghesia, per l’appoggio alla sua politica antipapale. Il re di Francia Filippo il Bello si rifiuta di riconoscere l’autorità del papa e lo fa addirittura catturare, ad Anagni, e tenere prigioniero. Il potere del papa è, infatti, venuto meno, tanto che la minaccia di scomunica non viene ascoltata. Dalla morte di Bonifacio in poi, i papi furono francesi e la sede del papato fu trasferita ad Avignone: inizia così la Cattività Avignonese16. Intanto a Roma scoppiano delle rivolte, per una crisi economica e politica dovuta al trasferimento del pontefice. La sede papale, infatti, era una grande fonte di ricchezza e, quindi, con il trasferimento del papa in Francia, Roma subisce una decadenza economica. L'instabilità politica invece è legata al fatto che il papa, oltre che capo religioso, era anche capo politico. A questo punto, dopo una rivolta popolare da lui capeggiata, Cola di Rienzo, un borghese, si impadronisce del governo della città e proclama la Repubblica Romana. Poco dopo viene però ucciso in un tumulto. Per mettere fine a questi problemi il Papa rientra a Roma, ma i Francesi continuano ad eleggere antipapi e le lotte non finiscono. Si sviluppano così due Papi: uno in Francia e uno in Italia. La Chiesa e i sovrani europei si dividono in due schieramenti: c’è chi riconosce il Papa di Roma e chi quello di Avignone. Inizia così il grande Scisma d’Occidente. - periodo con tre papi → Francia e Roma trovano l’accordo di far abdicare i propri papi ed eleggerne un terzo (che doveva essere unico), nonché porlo a metà strada tra Roma e la Francia; gli altri due però non abdicano Solo nel 1417, con il Concilio di Costanza, si pose fine allo scisma. In quell’anno, infatti, i due schieramenti trovarono un accordo: venne quindi eletto un unico pontefice, che riportò la sede del papato a Roma. 16 1309-1377 ➔ crisi dei poteri universali: impero L’impero d’Occidente era l’erede del Sacro Romano Impero fondato da Carlo Magno nell’800. Tale impero, tuttavia, non era più sacro. Infatti aveva perso il potere spirituale con la Dieta di Francoforte, nella quale si era stabilito che il potere fosse laico, ovvero che l’autorità imperiale derivasse non più dall'incoronazione papale e, quindi, direttamente da Dio (come era avvenuto per Carlo Magno), bensì dall’elezione dei feudatari, i quali oltretutto erano soltanto in parte religiosi. L'elezione era demandata a sette membri, detti “principi elettori”, senza alcuna intermediazione papale. - in questo modo l’imperatore perde molta autorità, perché vengono dati a questi principi poteri che sono alla base dell’autonomia delle singole nazioni, a discapito del potere universale → questo causa delle difficoltà per la Germania stessa, la quale viene tenuta divisa Questo impero non era nemmeno più romano, in quanto Roma stessa non faceva più parte dei suoi possedimenti. Per quanto riguarda il rapporto degli imperatori con l’Italia, bisogna ricordare che i feudatari erano diventati via via sempre più autonomi. Nel 1100 Federico Barbarossa aveva cercato di limitare l’autonomia italiana ma senza riuscirci e nel 1300 di nuovo l’imperatore cercò per l’ultima volta di riportare l’Italia in mano imperiale, ma morì e nessun altro imperatore dopo di lui ci provò. Non è più nemmeno un impero, ovvero un’entità sovranazionazionale, uno stato molto ampio. Con la Bolla d’Oro, infatti, si riduce il territorio alla sola Germania. ➔ impero romano d’oriente Nel 1453 con la presa di Costantinopoli da parte dei Turchi Ottomani crolla definitivamente l’Impero Romano d’Oriente. Grazie alla sua imponente forza militare l’esercito Ottomano in pochi decenni divenne padrone di una gran parte dell’Europa sud-orientale → l’atto finale di un lungo e graduale processo. A partire dal 1200 i turchi ottomani avevano iniziato a svilupparsi ed espandersi fino a quando, nel 1400, fu chiaro ai più che Costantinopoli non avrebbe potuto resistere ancora a lungo. L’Imperatore, infatti, si recò in Italia a chiedere l’aiuto dei cristiani d’Occidente, offrendo in cambio la sottomissione della Chiesa di Costantinopoli al papa di Roma. L’evento, tuttavia, non servì a salvare Costantinopoli dai Turchi. Le potenze europee, infatti, non attraversavano un momento felice: Francia e Inghilterra erano spossate a causa della guerra dei Cent’anni, l’Italia era divisa, e così pure la Germania. Quanto al Papa, la sua autorità non era più quella di una volta. I Turchi, dunque, entrarono a Costantinopoli, l’ultimo imperatore bizantino morì combattendo, gli abitanti furono massacrati, la chiesa di Santa Sofia fu trasformata in moschea, Costantinopoli fu chiamata Istanbul e divenne la base sulla quale gli ottomani costruirono la loro potenza marittima. Si chiudeva così un'epoca, quella Medievale, per aprirne una nuova, quella Moderna. perché questa data (1453) è considerata di fondamentale importanza tanto che viene utilizzata per indicare la fine del medioevo? Entrarono in crisi i poteri universali che hanno dominato l’intero medioevo, ovvero papa e imperatore. Il papa, a livello politico, già in crisi prima per lo scisma d’Oriente e poi d’Occidente, nonostante l'unione di cattolici ortodossi, perde definitivamente potere in quell’area dominata dai musulmani. A livello culturale, invece, il Medioevo è fortemente dominato dal cristianesimo e questa data, invece, segna la vittoria dell’Islam sulla cristianità. Questo evento apre la strada per le scoperte geografiche. Con la presa di Costantinopoli, infatti, i traffici verso l’Oriente divennero più difficoltosi. Per gli Europei, dunque, fu necessario individuare una nuova strada per raggiungere l'India. Questo mina ulteriormente la potenza del cattolicesimo, in quanto il potere della Chiesa medievale si basava sul controllo delle menti e non prevedeva che la gente potesse conoscere autonomamente. Scoprire nuove terre significava, infatti, aprire nuovi orizzonti e questo alla Chiesa faceva paura. Inoltre significava venire a contatto con nuove popolazioni che fino a quel momento avevano vissuto benissimo pur senza conoscere il cristianesimo. Per quanto riguarda l’imperatore, crolla definitivamente l’impero romano, e con lui il predominio europeo sul mondo intero. L’Impero Romano dunque scomparve definitivamente, mentre si consolidava l’Impero ottomano, destinato anch’esso a lunga vita: cessò infatti di esistere solo nel 1922, dopo la prima guerra mondiale. perché vincono i turchi ottomani? - i turchi sono militarmente potenti: attaccarono Costantinopoli con un esercito nettamente superiore dal punto di vista numerico; l’esercito ottomano disponeva di un’artiglieria moderna e potente che sbriciolava le antiche mura risalenti al V secolo d.C., mentre i bizantini si difendevano con armi antiquate - l’europa è, invece, in crisi: le potenze europee non possono offrire il loro aiuto, infatti non attraversano un momento felice: Francia e Inghilterra erano spossate a causa della Guerra dei Cent’anni, l’Italia era divisa, e così pure la Germania. Gli stati cristiani cioè erano in lotta tra di loro e nemmeno il Papa, giacché la sua autorità non era più quella di una volta, riusciva a ricostituire in una forza compatta. medioevo età moderna cos è epoca storica compresa tra la caduta dell’Impero romano d’occidente (476) e la presa di Costantinopoli (1453) o la scoperta dell’America (1492). termine. età di mezzo tra lo splendore della cultura classica e la ripresa dell’epoca successiva. Nel Medioevo, al contrario dell’umanesimo, al centro di tutto c’è Dio → teocentrismo. epoca storica compresa tra la fine del Medioevo e la Rivoluzione francese (1789) o con il Congresso di Vienna (1815): è caratterizzata soprattutto dalla nascita degli stati moderni e dalla colonizzazione da parte dell’Europa degli altri continenti. rinascimento movimento culturale nato nella seconda metà del 1400, che raggiunse piena realizzazione nel 1500. termine. Rinascita della cultura dopo il periodo buio del Medioevo. umanesimo movimento culturale sviluppatosi nel XV secolo: costituisce la fase iniziale del Rinascimento. termine. Il termine fa riferimento alla centralità dell’uomo nell’universo → antropocentrismo. dove tutta Europa investì prima di tutto l’Italia e poi l’Europa cultura religiosa Gli studiosi medievali ritenevano che la spiegazione dei fenomeni naturali si dovesse trovare nella Bibbia o nei testi del filosofo greco Aristotele: essi accettavano supinamente quanto trovavano scritto in questi testi senza mai metterli in discussione, senza verificare o sperimentare nulla. laica L’uomo ritorna ad avere fiducia nelle proprie capacità, è curioso, vuole sapere ogni cosa: ricerca, osserva direttamente la natura e poi sperimenta e verifica attraverso l’esperienza le sue teorie. - si sviluppano studi di anatomia e di astronomia
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